NIDO D INFANZIA VERDENIDO INDIRIZZO: VIA COMMERCIALE 164 TELEFONO:

Documenti analoghi
NIDO D INFANZIA FRUTTI DI BOSCO INDIRIZZO: VIA DELLA PINETA, 1 VILLA OPICINA TELEFONO:

NIDO D INFANZIA PRIMI AMICI INDIRIZZO: VIA SAN NAZARIO, 73 - PROSECCO TELEFONO:

Percorso di inserimento al Nido

IL GIARDINO DEGLI ALBERI AMICI

ASILO NIDO CASCINA LEVADA. Comune di Casatenovo ecoop. Sociale Età Insieme

CENTRO BAMBINI E GENITORI. Servizio di Ludoteca Comunale

NIDO D INFANZIA PICCOLI PASSI INDIRIZZO: VIA FRESCOBALDI, 35 TELEFONO:

VALUTAZIONE DELLA QUALITA DEL SERVIZIO EDUCATIVO QUESTIONARIO GENITORI

PATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA

ASILO NIDO «PULCINO» SELVAZZANO DENTRO

LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLA CONTINUITÀ

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI LUDOTECA

PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI

Scuola dell Infanzia Statale Bruno Munari - Torino

NIDO D INFANZIA BOSCO MAGICO INDIRIZZO: VIA VALDONI, 1 TELEFONO:

RISULTATI QUESTIONARIO SUL GRADIMENTO DEL SERVIZIO ASILO NIDO ANNO SCOLASTICO

Istituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, Alba Adriatica (TE) a.s Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE

ISTITUTO COMPRENSIVO GRANAROLO DELL EMILIA PROGETTO ACCOGLIENZA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

ASILO NIDO RAGGIO DI SOLE

Progetto Sezione Primavera alla Scuola dell Infanzia Paritaria Umberto e Margherita di Genova

Istituto comprensivo Cremona cinque ( Plesso :

PROGETTO FRUTTA SNACK. Progetto di educazione al gusto, alla salute e al benessere rivolto ai bambini delle scuole dell infanzia del Comune di Genova

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA della SCUOLA DELL INFANZIA (D.P.R. n.235, 21 novembre 2007, art. bis)

COSTRUIRE LA COMUNITA DEI e CON I GENITORI

Piano dell Offerta Formativa a. s

Istituzioni e Territori

SCHEDA PROGETTO SERVIZIO CIVILE

RELAZIONE FINALE. Consiglio di Classe

Istituto Comprensivo. Le nostre sedi

VEN. ARC. DI MISERICORDIA DI CASCINA Via B. Genovesi, CASCINA (Pisa) tel fax web:

Questionario Personale ATA

I SERVIZI OFFERTI AI CITTADINI

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO BABY-PARKING presso il Micronido Zucchero filato di Ceresole d Alba

PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA

PARTE A LINEE GUIDA PER L ORGANIZZAZIONE

PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI STRANIERI

Asilo nido aziendale

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010

Modulo 1 LA FUNZIONE DOCENTE

La casa dei folletti Via Vittorio Emanuele, Colturano (MI) Tel. 02/

Istituto Comprensivo "Antonio Malfatti" Contigliano Scuola dell'infanzia di Monte San Giovanni Progetto alimentazione Anno Scolastico 2012/13

REQUISITI PER L ACCREDITAMENTO UNITA D OFFERTA SOCIALE STRUTTURE SOCIALI DI ACCOGLIENZA RESIDENZIALE PER MINORI

PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Oggetto: progetto MOBILEKIDS ITALIA Educazione alla sicurezza stradale

Direzione Didattica 2 circolo di Santarcangelo di Romagna. L INTEGRAZIONE SCOLASTICA: i Gruppi di lavoro la documentazione. A cura di Barbara Tosi

Parma, 30 settembre 2013 Prot. N del 02/10/2013 Comunicazione. n. 16 Ai docenti della scuola secondaria

VERSO LA SCUOLA PRIMARIA

ATTIVITA. Riordino, attività igienico-pratiche, frutta, appello, cartellone incarichi, Brain Gym, canti e giochi guidati.

Scuola dell Infanzia. Sez. di Candela. Scuola dell Infanzia. Sez. di Rocchetta S.Antonio

PROPOSTE DI LABORATORI MUSICALI ANNO SCOLASTICO SCUOLA DELL INFANZIA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado SAN GIOVANNI TEATINO (CH)

PIANO FORMATIVO Centro Residenziale per Anziani Domenico Sartor

1. IDENTITA DELL ISTITUTO

PROFILO DI SALUTE DELLA SCUOLA

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN AUTOGRILL. Allegato a) 1. TITOLO DEL PROGETTO 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO

CAPITOLO 7 GESTIONE DEI PROCESSI

Regolamento dell Ufficio Tecnico per l A.S. 2011/12

Nel dettaglio il Progetto si sviluppo a partire da una modularità triennale che ciclicamente percorre tre dimensioni culturali e di apprendimento:

COMUNE GESSATE REGOLAMENTO COMMISSIONE MENSA

Procedura GESTIONE DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE

SCUOLA DELL INFANZIA SAN FRANCESCO DI SALES PROGETTO EDUCATIVO

Allegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI LUDOTECA COMUNALE

AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI

QUESTIONARIO DI RILEVAZIONE

Progetto Continuità ALLEGATO 6A

VADEMECUM COLLABORATORI/TRICI ALL'INTEGRAZIONE

Prot. n.4175/b17a Faenza, 21 settembre 2015 CALENDARIO IMPEGNI A.S. 2015/2016. Commissione POF e commissione RAV

REGOLAMENTO COMUNALE BABY PARKING E LUDOTECA

ORMACAMP SUMMER. Proposta di Conciliazione Scuola - Lavoro- Famiglia

Le nostre linee guida pedagogiche

COMUNITA EDUCATIVA MAMMA-BAMBINO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO 1 COMUNITA EDUCATIVA MAMMA-BAMBINO -REQUISITI FUNZIONALI

I.I.S. "PAOLO FRISI"

Programma di incentivazione per progetti educativi in ambiente scolastico: tennistavolo per la Scuola. Bando Selezione domande

PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI

DENOMINAZIONE PROGETTO: SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA ENTE PROMOTE : COMUNE DI REGGIO CALABRIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI

Distribuzione oraria delle discipline. Le amministrazioni comunali forniscono su richiesta e a pagamento il servizio di trasporto.

SERVIZIO SPAZIO INCONTRO. (visite protette)

Circolare 156 Pordenone, 1 dicembre 2015 AI DOCENTI COORDINATORI DI CLASSE

REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE VEDUGGIO INFORMA

Piano annuale per la formazione del personale operante nei settori particolarmente esposti al rischio di corruzione - Anno

RILEVAZIONE QUALITA SERVIZIO ASILO NIDO ANNO EDUCATIVO 2013/2014

Il nido per una cultura dell infanzia Storia e normative. Dott.ssa Marzia Fratini Coordinatrice Pedagogica dei nidi d infanzia Comune di Macerata

PROGETTO LIM LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE

SPAZIO GIOCO DI VIA CURIEL INDIRIZZO: VIA CURIEL, 2 TELEFONO:

I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

PRIORITA 1 Miglioramento delle prestazioni nelle prove standardizzate

Comune di Lodi Vecchio. Assessorato ai Servizi Sociali

Progetto:

Asilo Nido comunale di Nicolosi POF. Piano dell Offerta Formativa Anno scolastico 2010/11

IO CALCIO A 5 Fabio Ferrari Roberto Menichelli Carmine Tarantino Nicola Bianco

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA SCUOLA DELL INFANZIA E PRIMARIA

Processi - Curricolo, progettazione e valutazione

Calendario scolastico 2014/2015 Piano annuale delle attività funzionali all insegnamento a. sc. 2014/2015

REGIONE TOSCANA Giunta Regionale. Regione Toscana - Collocamento Mirato di Firenze

ORISTANO NUORO -CAGLIARI - SASSARI- OLBIA -

REGOLAMENTO SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

SCUOLA DELL INFANZIA E PRIMARIA PARITARIA Capogrosso

Il Progetto interventi mirati al benessere

Transcript:

NIDO D INFANZIA VERDENIDO INDIRIZZO: VIA COMMERCIALE 164 TELEFONO: 040 418572 A) PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO 1.TIPOLOGIA DEL SERVIZIO (artt. 3, 4, 5 L.R. n. 20/2005) Nido d infanzia 2. QUANDO E COME E NATO IL SERVIZIO A settembre 2004 per rispondere alle esigenze di un territorio (Roiano, Cologna) dove non erano presenti servizi pubblici 0-3 anni 3. SOGGETTO GESTORE DEL SERVIZIO (art. 6 L.R. n. 20/2005) Comune di Trieste 4. TIPOLOGIA DI UTENZA Dai 3 ai 36 mesi 5. CIRCOSCRIZIONE DI APPARTENENZA DEL SERVIZIO Circoscrizione 3 Roiano, Gretta, Barcola, Cologna, Scorcola 6. DISTRETTO SANITARIO TERRITORIALMENTE COMPETENTE Distretto 1 via Stock, 2 7. UNITA OPERATIVA TERRITORIALE DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE COMPETENTE U.O.T. 1 Ufficio Territoriale n. 1 via Moreri, 5/b 8. OBIETTIVI (I 4 PRINCIPALI) DEL SERVIZIO Benessere Sviluppo e potenzialità Opportunità di incontro Servizio alla famiglia Integrazione sociale

B) ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO 1. PERSONE Quanti bambini al massimo possono essere accolti presso il servizio 40 bambini + 4 in overbooking: o 16 piccoli o 17 medi o 11grandi Di quale fascia d età Dai 3 ai 36 mesi Quanti educatori lavorano nel servizio 10 educatori, di cui 7 a tempo pieno e 3 a tempo parziale con competenze relative all educazione e alla cura dei bambini/e, alla relazione con le famiglie. Collaborano con il coordinatore per il buon funzionamento del servizio Il coordinatore è individuato all interno del personale educativo No Quanti operatori sono addetti ai servizi generali 3 operatori d appoggio dipendenti del Comune di Trieste che svolgono compiti di pulizia e riordino degli ambienti e dei materiali e collaborano con il personale educativo alla manutenzione e preparazione dei materiali didattici e al buon funzionamento del servizio 2 operatori addetti alla ristorazione dipendenti della ditta affidataria dell'appalto del servizio mensa Tempi e modalità di svolgimento delle riunioni del personale Mensilmente tutto lo staff insieme al coordinatore pedagogico Mensilmente a gruppo sezione 2. GRUPPI SEZIONE Di quanti gruppi - sezione si compone il servizio 3 sezioni: - una sezione di 16 bambini dai 3 ai 12 mesi - una sezione di 17 bambini dai 13 ai 23 mesi - una sezione di 11 bambini dai 24 ai 36 mesi

Modalità organizzative scelte per la suddivisione in gruppi sezione I gruppi sezione nel nido sono distinti per fasce d età omogenee (piccoli, medi e grandi). Il gruppo - sezione costituisce il modulo organizzativo di base per l attuazione del progetto educativo e si pone in dialogo aperto e costante con il contesto più ampio del nido. Aggregando le/i bambine/i per età omogenea, la sezione privilegia per il gruppo di bambine/i la continuità e la stabilità dell esperienza educativa e di crescita E prevista l organizzazione di piccoli gruppi educativi trasversali E prevista l organizzazione di piccoli gruppi educativi al fine di favorire l interazione tra bambine/i di diverse età e abilità. 3. ORGANIZZAZIONE E UTILIZZO DEGLI SPAZI Viene studiata l organizzazione e l articolazione degli ambienti assieme alla scelta dei materiali di gioco affinché lo spazio interno ed esterno all asilo nido favorisca e stimoli una vasta gamma di esperienze: da quelle di carattere motorio, all interazione con i coetanei fino al soddisfacimento delle esigenze di sicurezza e di affettività Ogni sezione è organizzata in vari angoli che garantiscono ai bambini presenti nel gruppo stimoli adeguati ai diversi livelli di sviluppo Gli spazi organizzati abitualmente sono: angolo morbido, angolo del gioco simbolico (cucina, giochi con le bambole), angolo delle costruzioni, angolo delle costruzioni, giochi a tavolino, angolo per le attività espressive Ci sono anche spazi che fanno riferimento alle esperienze dei laboratori: l angolo dei travestimenti, il laboratorio del colore e della manipolazione e l angolo della lettura Una parte dello spazio inoltre è destinata ai giochi di grande movimento con scivolo, scalette, specchi, ecc. Con materiali altamente strutturati per questa attività così importante nello sviluppo dei bambini nei primissimi mesi di vita 4. RELAZIONE ADULTO/BAMBINO Che tipo di rapporto educatore/bambino (educatore di riferimento, più educatori, tutto il personale ) Nella pratica operativa quotidiana il nido con specifiche e sperimentate modalità non adotta più la figura di riferimento fissa, ma gli inserimenti e ambientamenti vengono effettuati a gruppo. Diventano quindi riferimento non solo le educatrici ma anche lo spazio-sezione, i bambini, gli oggetti; tutto questo permette attraverso un percorso di collaborazione di dare qualità, sicurezza, continuità ai bambini e alle famiglie Che tipo di inserimento (individuale, di gruppo, quanti bambini per volta ) L adattamento del bambino al nuovo ambiente è pensato e programmato; esso avviene in maniera graduale per permettere al bambino di conoscere l ambiente, le educatrici a cui sarà affidato, i coetanei e di prepararsi al distacco dai genitori nel modo più sereno possibile. La durata dell inserimento è di circa due settimane; ci possono essere delle variazioni legate al comportamento del bambino, alle sue relazioni al nuovo ambiente

5. ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA TIPO La giornata al nido inizia tra le 7.30 e le 9.00 con la possibilità di entrare anche più tardi per motivate necessità Alle 9.00 merenda per tutti e poi si va in bagno Successivamente proponiamo ai bambini delle attività guidate, lasciandoli comunque liberi di scegliere Alle 11.30 si pranza, poi di nuovo tutti in bagno Intorno alle 12.45 tutti a nanna accompagnati da una dolce musica rilassante che i bambini riconoscono; il risveglio avviene, a seconda delle necessità del bambino, entro le 15.15 Dopo il riposo si passa in bagno e si fa merenda Nel pomeriggio i bambini impegnati in attività di gioco libero attendono l arrivo del genitore Tre sono gli orari di uscita: entro le 13 senza il sonno, entro le 16 ed entro le 17.30 C) RAPPORTI CON LE FAMIGLIE E L ESTERNO 1. MODALITA DI CONDIVISIONE DEL PROGETTO EDUCATIVO CON LE FAMIGLIE La vita quotidiana del bambino o Colloquio con la famiglia per far conoscere agli operatori del nido il bambino prima dell inserimento o Scambi di informazioni quotidiane sull inserimento, sulla vita del bambino al nido (momento dell entrata e dell uscita, colloqui individuali) o Riunioni di sezione o Partecipazione ad iniziative varie (laboratori, feste, uscite ) Gli aspetti istituzionali o Assemblee generali di tutti i genitori o Comitato di gestione o Riunioni di sezione o Colloqui individuali o Eventuali commissioni mensa 2. ALTRE MODALITA DI PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE A fine giugno primo incontro di gruppo con i nuovi accolti Primo colloquio individuale agosto-settembre Colloqui individuali al nido a metà percorso Laboratori a tema Giornate dedicate ai nonni Giornate dedicate alle mamme e ai papà con aperture al nido Festa di fine anno Uscite e passeggiate che possono essere organizzate durante l anno

3. MODALITA DI DOCUMENTAZIONE DELLE ATTIVITA E DI COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE Gli incontri con i genitori avvengono di norma in una fascia oraria dalle 16 alle 18 Inoltre il nido organizza laboratori tematici legati a progetti speciali, feste in occasione del Natale, Carnevale, Fine anno, uscite didattiche: all inizio dell anno scolastico viene consegnato a ciascuna famiglia il Calendario delle iniziative per tutto l anno scolastico e viene poi affisso all Albo del nido Comunicazioni Nell atrio principale d entrata è situato un Albo dove vengono affisse: o il regolamento comunale del servizio Asilo nido o tutte le autorizzazioni e documentazioni relative alla struttura del nido o il menu o gli elenchi dei nominativi del personale e le indicazioni sulla gestione della sicurezza o il calendario scolastico e gli appuntamenti per le famiglie Ogni gruppo sezione, inoltre, per le comunicazioni giornaliere sull andamento della giornata del singolo bambino, compila un diario che viene posizionato sempre nell atrio, sopra gli armadietti a disposizione delle famiglie durante gli orari d uscita dei bambini La documentazione è oggi uno strumento indispensabile per chi si dedica all educazione della prima infanzia per costruire esperienze positive con i bambini, per sostenere la propria crescita professionale e quindi affinare la propria capacità di comunicare con i bambini stessi, con le colleghe, con i genitori e la comunità Inoltre crea all interno del nido una memoria storica che di anno in anno si arricchisce. Al nido si produce una documentazione interna al gruppo di lavoro ed esterna, rivolta alle famiglie ed ai soggetti coinvolti nella condivisione dell attività del nido (uffici comunali centrali, sito del comune, ecc ) La documentazione comprende: o il progetto educativo del servizio o la programmazione di sezione o il diario quotidiano o il quaderno del menu o la bacheca dell atrio o le lavagne di sezione o i video e le fotografie o cartelloni con foto in occasione di eventi particolari (feste, compleanni, gite, passeggiate) o cartelloni con foto che documentano attività e giochi svolti dai bambini ed elaborati dei bambini individuali o collettivi o diario che documenta le fasi salienti del lavoro di ogni anno al nido Verifica interna attraverso Documentazione singoli progetti educativi Riprese videoregistrate Colloqui individuali con la famiglia (2-3 volte l anno) Costruzione di schede a livello di équipe del nido sulle quali poi verificare in itinere Percorso di sviluppo dei singoli bambini Lo strumento non viene adottato per dare una valutazione esterna del bambino, ma come strumento interno al gruppo di lavoro