Corso di Politica Economica

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Transcript:

Corso di Politica Economica Lezione 4: Esternalità Francesca Severini Università Politecnica delle Marche (Sede di S.Benedetto del Tronto) f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica 1 / 16

Le esternalità: come risolvere il problema? 1 cercare di influenzare il comportamento degli agenti utilizzare il sistema giuridico (divieti) imporre degli standard (quota) imporre una tassa (Pigouvian tax) dare un sussidio 2 soluzione privata: assegnare i diritti di proprietà (Coase) f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica 2 / 16

Imponiamo una tassa Proposta avanzata da Pigou Consideriamo l esempio 1 ora l impresa A deve pagare una tassa t su ogni unità di solvente chimico prodotta, per cui π A = px ax 2 tx l impresa massimizza i profitti producendo x = (p t) 2a che livello di tassa sulle quantità dovrebbe scegliere il governo? una aliquota talmente alta da scoraggiare la produzione di ogni quantità del bene x? oppure che aliquota? f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica 3 / 16

La scelta della aliquota della tassa dipende dall obiettivo del policy maker: noi assumiamo che l obiettivo sia una allocazione delle risorse pareto efficiente, per cui il livello della tassa deve essere tale da produrre la quantità x pareto efficiente. abbiamo visto che il livello pareto efficiente è x s = p 2(a+b) allora il governo dovrebbe scegliere il livello di tassazione tale per cui p 2(a + b) = t = (p t) 2a bp a + b infatti imponendo una tassa sulle quantitaà paria t, l impresa sceglierà di produrre la quantità x = x s, cioè una quantità pareto efficiente f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica 4 / 16

Sussidio Sempre Pigou considera anche la possibilità di elargire sussidi chiaramente in caso di eternalità positiva: il sussidio internalizza il beneficio per la società aumentando il profitto dell impresa (o l utilità del consumatore) posso essere usati anche in caso di esternalità negativa, ma la tassa è migliore per i seguenti motivi: non richiede la necessità per lo stato di reperire risorse produce un doppio dividendo potrebbe richiamare sul mercato altri produttori f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica 5 / 16

Vincoli sulle quantità Si tratta di un metodo diretto di intervento Problemi semplicemente si impone (tramite una norma di legge) di ridurre, in termini di quantità, l azione che produce l esternalità negativa di incrementare, in termini di quantità, l azione che produce l esternalità positiva il vincolo colpisce in maniera indiscriminata tutti i soggetti (se due imprese scaricano rifiuti tossici in fiumi di diversa portata, imponendo un comune vincolo sulla quantità si avranno due fiumi inquinati in maniera diversa) f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica 6 / 16

Problemi attuativi Problemi nell imposizione di tasse e vincoli sulle quantità 1 informazione sui costi (o benefici) sociali di una determinata esternalità 2 costi di enforcement, cioè costi amministrativi per accertare il pagamento dell imposta ed il rispetto dei vincoli sulle quantità f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica 7 / 16

Soluzione alternativa: Teorema di Coase Ronald Coase Professore emerito alla University of Chicago premio Nobel per l economia nel 1991 ha scritto pochissimi articoli: The problem of social costs (1937) Economica The nature of the firm (1960) Journal of Law and Organization diede impulso alla teoria dei costi di transazione f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica 8 / 16

Teorema di Coase La libertà di scambio conduce i soggetti a produrre (o consumare) la quantità di bene esattamente uguale a quella che massimizza il benessere sociale, se 1 i costi di transazione sono nulli 2 completa informazione 3 i diritti di proprietà sono definiti in maniera completa e non ambigua Implicazioni: l allocazione efficiente è raggiunta indipendentemente dalla distribuzione dei diritti di proprietà ovviamente, la distribuzione iniziale dei diritti di proprietà influenza la distribuzione del reddito f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica 9 / 16

Esempio 1: impresa produttrice di carta ed un pescatore l impresa produce carta e scarica l acqua sporca nel lago lo scarico dell acqua provoca la morte dei pesci q quantità di scarico inquinante costo marginale (per l impresa) = 0 il livello di produzione efficiente sarà in corrispondenza di ricavo marginale = costo sociale marginale f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica 10 / 16

Consideriamo due regimi proprietari diversi: 1 Permissivo: l industria ha il diritto di produrre quanta carta desidera e di scaricare liberamente nel lago. L impresa sceglierà un livello di produzione troppo grande 2 Restrittivo: i pescatori hanno il diritto ad avere l acqua pulita nel lago, quindi l industria non può scaricare nulla nel lago NOTA: nel nostro esempio entrambe le situazioni sono inefficienti Implicazioni: gli agenti possono raggiungere un accordo e migliorare il benessere di entrambi f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica 11 / 16

1 nel caso di regime permissivo, la riduzione dell inquinamento a q s implica una riduzione nel profitto dell impresa pari all area C, il beneficio per il pescatore è C + D, per cui il pescatore potrebbe pagare C all impresa, ottenendo un miglioramento paretiano 2 nel caso di regime restrittivo, un aumento dell inquinamento da 0 a q s, produce un aumento del profitto dell impresa pari all area A + B, mentre il costo per il pescatore è solo l area B, per cui l impresa potrebbe compensare il pescatore con una somma pari a B, ottenendo un moglioramento paretiano f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica 12 / 16

Esempio 2: si consideri un allevatore di bestiame ed un agricoltore se ognuno dei due potesse operare da solo i guadagni netti della loro attività sarebbero 100 per l allevatore 240 per l agricoltore se le mandrie dell allevatore attraversano i terreni coltivati, il danno procurato è di 30 Guadagno allevatore Guadagno agricoltore Totale guadagni 1. Diritto dell'allevatore 100 210 310 2. Diritto dell'agricoltore 70 240 310 3. Diritto dell'allevatore con recizione 100 220 320 4. Diritto dell'agricoltore con recinzione 80 240 320 f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica 13 / 16

Ecco allora che, in assenza di costi di transazione, con o senza dispositivo atto ad evitare il danno, l allocazione ottimale delle risorse è invariante rispetto all attribuzione dei diritti di proprietà viene prescelta proprio l allocazione più efficiente ciò non significa peraltro che la distribuzione del reddito sia uguale nei due casi f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica 14 / 16

Permessi di inquinamento (transferable emission permits) Si tratta di creare un mercato dove ne manca uno, tramite l allocazione di diritti negoziabili si stabilisce un prezzo per la possibilità di inquinare più permessi compro e più posso inquinare per cui l esternalità è internalizzata l allocazione iniziale di questi permessi, conduce ad una compravendita di biglietti tra le imprese, per cui a seconda dei loro costi di abbattimento dell inquinamento saranno incentivati a comprare o vendere permessi f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica 15 / 16

Beni di Merito Esempi: la pubblica amministrazione potrebbe decidere che per alcuni beni vi è una sotto-produzione o una sovra-produzione le motivazioni possono essere 1 mancanza di percepimento dei reali effetti di determinate azioni (sia per mancanza di informazioni adeguate o capacità di interpretarle) 2 motivazioni non-welfariste sovvenzione agli spettacoli teatrali (cinema) o attività sportive divieto di consumare droghe obbligo di portare la cintura di sicurezza in automobile servizio pubblico televisivo etc. f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica 16 / 16