PisAcqua 2010 Patologie delle specie ittiche, igiene degli allevamenti e sicurezza dei prodotti Patologie virali associate al consumo di molluschi bivalvi HAV e Norovirus Pisa 7 maggio 2010 Dr. Laura Serracca
Trasmissione di virus con gli alimenti: Sottostimata (inadeguata sorveglianza) Assenza di metodiche ufficiali legislazione Trend in aumento Maggiore invecchiamento della popolazione Globalizzazione del commercio
Virus negli alimenti Gli alimenti e l acqua sono veicoli dei virus Eliminati con le feci in grande quantità (10 8-10 10 /g) Bassa dose infettante (10-100 unità virali) Trasmissione oro fecale Sopravvivono nell ambiente (130 giorni acqua di mare HAV) Sopravvivenza ai trattamenti (clorazione acque, depurazione, congelamento, trattamenti termici domestici )
STABILITA DEI VIRUS NELL AMBIENTE Le particelle virali hanno proprietà che le rendono stabili alle condizioni ambientali, a valori estremi di ph ed a trattamenti enzimatici (TEMP >60 < 0 C) a disinf. Cloro sino a 100 ppm I virus resistono alle fasi di produzione, processazione e conservazione degli alimenti così possono essere veicolo di contaminazione Alimenti maggiormente coinvolti sono molluschi bivalvi e vegetali
Attività di filtrazione dei molluschi Mitilo Ostrica Europea Ostrica Americana C 14 15 20 Litri/ora 1,5 12 18 36-432 litri/giorno
Virus trasmessi con gli alimenti: Virus responsabili di gastroenteriti (astrovirus, rotavirus, adenovirus, calicivirus) Virus responsabili di epatiti a trasmissione oro-fecale (HAV e HEV) Virus responsabili di altre manifestazioni cliniche (enterovirus)
CLASSIFICAZIONE ENTEROVIRUS HEPATOVIRUS CALICIVIRUS Virus N di sierotipi conosciuti Sintomatologia causata Poliovirus 3 Meningite, paralisi, febbre Echovirus 32 Meningite, diarrea, rash, febbre, malattie respiratorie Coxsackievirus A 23 Meningite, erpagina, febbre malattie respiratorie Coxsachievirus B 6 Miocarditi, anomalie cardiache congenite, pleurodinia, malattie respiratorie, febbre, rash, meningite Nuovi enterovirus >4 Meningiti, encefaliti, congiuntivite acuta (tipi 68-71) emorragica, febbre, malattie respiratorie Epatite A (ex enterovirus 72) 1 Epatite infettiva Rotavirus 6 Diarrea, sintomi respiratori Adenovirus 47 Febbre, sintomi respiratori, congiuntiviti, diarrea Reovirus 3 Non chiaramente stabilito Norovirus1 2 Diarrea, vomito, febbre Sapovirus2 2 Diarrea, vomito, in età pediatrica Epatite E 1 Epatite Astrovirus e altri piccoli virus a struttura rotondeggiante (SRSVs) 5+7 Gastroenteriti Coronavirus e altri possibili virus (torovirus, picobirnavirus, parvovirus, ecc)?? 1- anche conosciuti come Small-Round-Structured-Viruses o SRSV, prima definiti Norwalk-like 2- anche definiti come Calicivirus tipici, prima detti Sapporo-like
Problemi nell individuazione delle contaminazioni I prodotti contaminati appaiono normali alla vista ed all olfatto Scarsa disponibilità e di impiego routinario delle metodiche di analisi Mancanza correlazione con indicatori batterici
Gastroenteriti virali sono sottostimate: Tradizionalmente confermate da: Ricerca del virus nelle feci Sieroconversione Ricerca negli alimenti limitata da: Assenza di metodi Non idoneità del campione
Metodi tradizionalmente usati per la diagnosi di infezione da virus: Non applicabili alla matrice alimento Isolamento in colture cellulari Microscopia elettronica ELISA Immunofluorescenza
BGM FRHK4
Alcuni dati epidemiologici 32-42 % delle infezioni enteriche negli USA sono virali 27% delle infezioni virali in UK sono attribuibili ad Norov. In Finlandia nel 56% dei casi di gastroenteriti umane virali è stata riscontrata presenza di Norov. 84 mila casi di HAV all anno in USA: il 5% di origine alimentare
Virus ed infezioni alimentari Italia: alcuni dati epidemiologici ITALIA: diminuzione dei casi di epatite A nel periodo 1985-1990 (10/100 mila a 2/100 mila). Minimo storico nella II metà anni 80 e nel 1995. Aumento dell incidenza dopo il 1991. LA SPEZIA: (2002) focolaio di Noro per consumo di ostriche CAMPANIA nel 2004 882 casi di Epatite A EMILIA ROMAGNA: Aumento nel n di casi epatite A nel periodo 1996-99. Nel 1999 il 70% dei casi ha reso necessario il ricovero (almeno 10 giorni) TAORMINA: nel 2003 crociera con decine di gastroenteriti da Noro PUGLIA: 11 mila casi di epatite A nel 1997 (molluschi) Source - Koopmans 2002; Costa-Mattioli 2003 SEIEVA)
CASI NEL MONDO DI PATOLOGIE DA VIRUS PER CONSUMO DI MOLLUSCHI ANNO VIRUS LUOGO N. CASI BIVALVE 1991 HAV CINA 300.000 VONGOLE (9 MORTI) 1996 HAV PUGLIA 5.649 AQUA/ MOLLUSCHI 1996 HAV PUGLIA 11.000 AQUA/ MOLLUSCHI 2000 HAV SPAGNA 183 OSTRICHE (IMP.PERU ) 2004 HAV ITALIA 800 MITILI
Norovirus Piccole dimensioni, sferici, senza envelope Calicivirus Genoma RNA a singola elica e a polarità positiva (7.3-7.6 kb) Norovirus 5 genogruppi e 30 genotipi Insorgenza rapida 24-48 ore Sintomatologia: vomito diarrea febbre bassa o asente
Norovirus Diagnosi tradizionale : Sequenziamento e analisi filogenetica dei prodotti della RT-PCR per evidenziare diversi genotipi Limiti: Costoso Non applicabile in tutti i laboratori Non idoneo allo screening di molti campioni Non evidenzia infettività
Calicivirus umani Genogruppi GGI Norovirus NV GGII Hawaii Snow Mountain Melksham HV SMA OTH-25 Mexico Toronto TV GG IV Camberwell Bristol Lordsdale LV
Metodi diagnostici per Norov. RT-PCR verso la regione pol del genoma (gene della RNA polimerasi) altamente conservata Sequenziamento della regione capsidica ORF 2 per distinguere i due genogruppi (GGI e GGII che possono diversificare sino al 50% dei nucleotidi) e per l assegnazione in cluster: sono stati descritti 7 genotipi in GGI e 8 in GGII
Picco di virus nelle feci Picco di virus nelle feci: 2 settimane prima della comparsa dei sintomi (ittero, febbre, spossatezza, inappetenza); Ep-A fulminante=morte Zoonosi virali e consumo molluschi Virus Epatite A Famiglia Picornaviridae, genere Hepatovirus Piccole dimensioni, sferici, senza envelope RNAss lineare a polarità positiva Ciclo oro-fecale Colonizzazione intestinale ed epatica Incubazione: 30 giorni
Epatite A: distribuzione mondiale Incidenza Italia: 7 casi /100.000 abitanti
EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE Dati di letteratura evidenziano come circa il 25% dei campioni di molluschi epatite A -positivi in PCR contengano particelle infettanti (positivi sulle cellule) Migliori condizioni igienico sanitarie Prevenzione Controllo molluschi e catena di distribuzione Informazione modalità di consumo Profilassi immunizzante
Epatite A Virus sferico con un diametro di 27-32 nm Genoma RNA a polarità positiva di circa 7.5 kb codificante poliproteina Regione 5 : proteine strutturali (4) (segmento A) Regione 3 : proteine non strutturali (7) (segmentob-c) A B C 5' UTR VP4 VP2 VP3 VP1 2A 2B 2C 3A 3B 3C 3D 3' UTR Fig. 1: Rappresentazione schematica del genoma dell Epatite A PRIMERS: Regione VP3-VP1 capside AV1: 5 GGAAATGTCTCAGGTACTTTCTTTG 3 AV2: 5 GTTTTGCTCCTCTTTATCATGCTATG 3 AV3: 5 TCCTCAATTGTTGTGATAGC 3
Determinazione del virus HAV Laboratorio Microbiologia Marina ESTRAZIONE 7-10 gg Retro trascrizione Rt-PCR HEMI-NESTED 40-50 gg Laboratorio Biotecnologie Torino Frp3/Frhk4 Dopo 10/20/30 gg
VALIDAZIONE HAV SVILUPPO DI UN NUOVO METODO MESSA A PUNTO/OTTIMIZZAZIONE DEL METODO STUDIO PILOTA/PRE-VALIDAZIONE VALIDAZIONE VERIFICA DEGLI INDICI DI PERFORMANCE PROCEDURA DEL METODO VALIDATO RAPPORTO DI VALIDAZIONE
ALLERTA HAV Virus epatite A in telline dal Peru congelate via Spagna. Notifica 2008 n.1079 del 10/09/2008 Rintracciati e distrutti 2500 kg Allerta n 1387 del 20.10.2009 virus epatite A in Clam (Mercenaria mercenaria)
Grazie per l attenzione