Economia del Lavoro 2010 Capitolo 3 La domanda di lavoro - La curva di domanda di lavoro nel lungo periodo 1
La curva di domanda di lavoro nel l.p. Cosa accade alla domanda di lavoro di lungo periodo dell impresa quando varia il salario? Inizialmente un impresa produce q 0 unità di output e questa quantità è il livello di output che massimizza il profitto (il prezzo dell output uguaglia il costo marginale). MC = p Un impresa che massimizza il profitto produrrà questo output al più basso costo possibile, cioè con un mix di lavoro e capitale tale per cui il rapporto dei prodotti marginali uguagli il rapporto dei prezzi dei fattori. MP MP E K w r 2
La curva di domanda di lavoro nel l.p. Effetto di una variazione del salario: Il salario è inizialmente uguale a w 0. La combinazione ottima dei fattori produttivi è 75 unità di capitale e 25 lavoratori per produrre le q 0 unità di output. Il punto di ottimo per l impresa è il punto P della fig. 3.9 Il costo associato al produrre questo livello di output è uguale a C 0 euro. 3
La domanda di lavoro Figura 3-9 L impatto di una riduzione del salario, mantenendo il costo iniziale costante a C 0. C w K E r r Fig. 3.9 La riduzione del salario appiattisce la curva di isocosto. Se l impresa mantenesse costante il costo iniziale a C 0 euro, l isocosto ruoterebbe intorno a C 0 e l impresa si sposterebbe dal punto P al punto R. Un impresa che massimizza il profitto 4 non vorrà mantenere il costo costante quando varia il salario.
La curva di domanda di lavoro nel l.p. Fate l ipotesi che il salario di mercato si riduca a w 1 : come risponderà l impresa? Il valore assoluto dell inclinazione della retta di isocosto è uguale al rapporto dei prezzi dei fattori (o w 1 /r), così la retta di isocosto sarà appiattita dalla riduzione del salario. Occorre essere estremamente attenti quando disegniamo la nuova retta di isocosto perché la maniera ovvia di spostare la retta di isocosto è anche la maniera sbagliata di spostarla. 5
La curva di domanda di lavoro nel l.p. Se ruotiamo la retta di isocosto intorno al punto di intercetta di origine C 0 /r, l impresa si sposterebbe dal punto P al punto R, con un aumento dell occupazione da 25 a 40 lavoratori e dell output da q 0 a q 0 unità. Questa analisi non è necessariamente corretta! La rotazione dell isocosto intorno all intercetta originale C 0 /r implica che il costo dell impresa venga mantenuto costante, a C 0 euro. Non c è nulla nella teoria della massimizzazione del profitto che richiede che l impresa sostenga gli stessi 6 costi prima e dopo la variazione del salario.
La curva di domanda di lavoro nel l.p. L impresa crescerà se il salario diminuisce? La riduzione del salario taglia il costo marginale di produzione dell output dell impresa: è più conveniente produrre un unità addizionale di output quando il lavoro è conveniente rispetto a quando è costoso. La Figura 3-10a illustra l impatto di questa riduzione del costo marginale sulla scala dell impresa (cioè sulla dimensione dell impresa). Poiché la curva del costo marginale scende da MC 0 a MC 1, la riduzione del salario spinge l impresa a produrre 150 unità di prodotto piuttosto che 100. Probabilmente cambia l isocosto! Andiamo al pto R. 7
La curva di domanda di lavoro nel l.p. C w K E r r Fig. 3.10 (a) Una riduzione del salario riduce il costo marginale di produzione e incoraggia l impresa ad ingrandirsi (dal produrre 100 a 150 unità). (b) L impresa si sposta dal punto P al punto R, aumentando il numero di lavoratori assunti da 25 a 50. 8
La curva di domanda di lavoro nel l.p. La riduzione del salario incoraggia l impresa ad aumentare la produzione che corrisponderà ad un isoquanto più alto. La nuova retta di isocosto non necessariamente ha la stessa intercetta della vecchia retta sull asse verticale. Il mix ottimo dei fattori produttivi è dato dal punto sull isoquanto più alto nel quale l isoquanto è tangente ad una nuova retta di isocosto. Quando w diminuisce, E aumenta. Se osserviamo il punto R ci accorgiamo anche che l impresa utilizza più capitale. Ma questo non è sempre vero. 9
Figura 3-11 La curva di domanda di lavoro di lungo periodo Fig. 3.11 Al salario iniziale w 0 l impresa assume 25 lavoratori. Quando il salario si riduce a w 1, l impresa assume 50 lavoratori. La curva di domanda di lavoro nel lungo periodo deve essere inclinata 10 verso il basso.
Effetto sostituzione ed effetto scala Come per la curva di offerta di lavoro di un lavoratore, possiamo procedere con una scomposizione simile per stabilire l impatto di una variazione del salario sull occupazione dell impresa. La riduzione di salario riduce il prezzo del lavoro rispetto a quello del capitale e questo spinge l impresa a riaggiustare il suo mix di fattori produttivi così che diventa a maggiore intensità di lavoro (e quindi trae vantaggio dal costo del lavoro ora più conveniente). La riduzione del salario riduce il costo marginale di produzione e spinge l impresa ad espandersi: quando 11 l impresa cresce, vuole assumere più lavoratori.
Figura 3-12 Effetto sostituzione ed effetto scala Fig. 3.12 L impresa si trova inizialmente nel punto P, con salario w 0, produce 100 unità di output e assume 25 lavoratori. Quando il salario diminuisce a w 1, l impresa si sposta nel punto R, nel quale produce 150 unità di output e assume 50 lavoratori. Lo spostamento dal punto P al punto R avviene in due fasi: 1a. l impresa trae vantaggio dal prezzo più basso del lavoro, aumentando la produzione. 12 2a. l impresa trae beneficio dalla variazione di salario ridefinendo il mix dei fattori produttivi, sostituisce capitale con lavoro, mantenendo la quantità di output costante.
Effetto sostituzione ed effetto scala Dimostrazione: 1. si introduce una nuova retta di isocosto, chiamata DD, tangente al nuovo isoquanto (= 150 unità di output) e parallela all isocosto che l impresa aveva prima della riduzione del salario (ovvero l inclinazione dell isocosto DD è uguale al rapporto iniziale tra i prezzi w 0 /r ) il nuovo punto di tangenza è Q. effetto scala spostamento da P a Q che indica cosa accade alla domanda dei fattori produttivi dell impresa quando quest ultima aumenta la produzione. 13
Effetto sostituzione ed effetto scala Osservazione: se capitale e lavoro sono fattori produttivi normali, l effetto scala aumenta sia l occupazione dell impresa (da 25 a 40 lavoratori) che lo stock di capitale. (Fattori produttivi normali : devo aumentarne l utilizzo per aumentare l output) Così effettivamente accade nel pto Q della fig. 3.12 14
Effetto sostituzione ed effetto scala Dimostrazione: 2. la riduzione del salario spinge l impresa ad adottare un metodo di produzione a maggior intensità di lavoro per trarre vantaggio dal fattore lavoro ora più conveniente. effetto sostituzione spostamento da Q a R che indica cosa accade all occupazione dell impresa quando il salario varia, mantenendo l output costante. Tenendo l output costante a 150 unità, l impresa adotta un mix di fattori a maggiore intensità di lavoro, sostituendo capitale con lavoro, così che i lavoratori dell impresa passano da 40 a 50. 15
Effetto sostituzione ed effetto scala L effetto di sostituzione deve ridurre la domanda di capitale dell impresa sostituisco lavoro a capitale perché il lavoro è divenuto relativamente meno caro Sia l effetto sostituzione che l effetto scala spingono l impresa ad assumere più lavoratori quando il salario diminuisce. Quando il salario diminuisce, l impresa utilizzerà anche più capitale, solo se l effetto scala (che aumenta la domanda di K) è maggiore dell effetto di sostituzione (che riduce la domanda di K). 16
Effetto sostituzione ed effetto scala Come al solito, utilizziamo il concetto di un elasticità per misurare la risposta dell occupazione di lungo periodo (E LR ) alle variazioni di salario. L elasticità di lungo periodo della domanda di lavoro è dato da: E LR iazione percentuale dell occupazi eelr LR w LR var ' w (3-16) var iazione percentuale del salario we LR w Dato che la curva di domanda di lungo periodo è inclinata verso il basso, l elasticità della domanda di lavoro di lungo periodo è negativa (e maggiore rispetto all elasticità di b.p.). 17
Figura 3-13 Le curve della domanda di lavoro nel breve e nel lungo periodo Fig. 3.13 Nel l.p. l impresa può trarre il massimo vantaggio dalle opportunità economiche offerte da una variazione del salario, quindi la curva di domanda nel lungo periodo è più elastica di quella di breve periodo. C è un certo consenso nell affermare che l elasticità è compresa tra - 0,4 e - 0,5, ovvero un aumento del 10% del salario riduce l occupazione di circa 4-5 punti percentuali nel breve periodo. I dati indicano che le stime dell elasticità si concentrano a circa 1 (è più elastica di quella di b.p). Nel l.p., una variazione del 10% del salario porta ad una variazione del 10% dell occupazione. Circa un terzo dell elasticità di l.p. può essere attribuita all effetto sostituzione e due terzi all effetto scala. 18
Perché la curva di domanda è più elastica nel lungo periodo? Partiamo dal punto A. Quando diminuisce il salario, diminuiscono i costi, l impresa è incentivata a produrre di più, può decidere di comperare un nuovo impianto. Il nuovo impianto aumenta MPE! La curva di domanda di b.p. tende ad alzarsi. Nel l.p. andiamo in B. Nel l.p. la curva di domanda è più reattiva alle variazioni di salario. (La disoccupazione dipende solo da alti salari o anche da mancanza di investimenti da parte delle imprese?)