L economia va nonostante tutto Francesco Daveri Università Cattolica (sede di Piacenza) Linkontro Nielsen, 19 maggio 2017
Tante bollicine dalla politica (Brexit, Trump, No al referendum in Italia, rischio di vittoria del Front Nationale in Francia) Nonostante tutto Le economie e le borse hanno tirato dritto
Per il futuro le previsioni del Fondo Monetario non indicano catastrofi, ma stabilità e crescita Usa in accelerazione sul deludente 2016. L Eurozona tiene. L Italia cresce ma meno degli altri nell eurozona. Uk dopo Brexit come se niente fosse. La Cina fa meglio del previsto. FMI, World Economic Outlook, aprile 2017 Pil 2016 Pil 2017 Pil 2018 Usa +1,6 +2,3 +2,5 Regno Unito +1,8 +2,0 +1,5 Eurozona +1,7 +1,7 +1,6 Italia +0,9 +0,8 +0,8 Germania +1,8 +1,6 +1,5 Francia +1,2 +1,4 +1,6 Cina +6,7 +6,6 +6,2
L ottimismo della borsa americana dopo la vittoria di Donald Trump (+16% dal 1 novembre 2016) ha portato il Dow Jones a 21 mila, al di sopra del suo trend degli ultimi sette anni
e ha trascinato le borse di tutto il mondo. Anche quella italiana.
In Francia, Macron ha battuto la Le Pen 2 a 1 (due terzi contro un terzo dei voti). E così l euro è salito: da metà aprile +5% rispetto al dollaro EPPURE in Francia rimane malessere, misurato dal disavanzo nei conti con l estero degli ultimi 10 anni 60.0 Export meno import, miliardi di euro 40.0 20.0 0.0-20.0-40.0-60.0 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015-80.0
ITALIA 2017-18 Pil e inflazione che tornano all uno per cento
Il Governo (nel Documento di Economia e Finanza di aprile 2017) vede crescita all 1 per cento e qualcosa, con il deficit in calo verso lo zero. Anche il rapporto debito-pil dovrebbe («dovrebbe») scendere % 2016 2017 2018 Def Pil reale 0,9 1,1 1,0 Deficit 2,4 2,1 1,2 Debito/Pil 132,6 132,5 131,0
Anche secondo l Ocse nel 2017 la crescita in Italia si consoliderà all 1 per cento. PIL % variazione annua 4 4 3 2 2 1 0 0-1 -2-2 -3-4 -4-5 -6 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017-6 Fonte: OECD Economic Outlook 100 Database, proiezioni aggiornate al 20 gennaio 2017
L inflazione 2017 tornerà all 1 per cento, spinta soprattutto dall aumento del prezzo del petrolio 3.5 L aumento del prezzo del petrolio spinge l'inflazione verso l 1% Projections 2015 2016 2017 2018 3.0 2.5 Commodity Prices (U.S. dollars) Oil 6-47.2-15.7 28.9-0.3 2.0 1.5 1.0 0.5 0.0-0.5 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Prezzi al consumo Fonte: IMF, World Economic Outlook, April 2017 Fonte: OECD Economic Outlook 100 Database, November 2016
PERÒ: Si è invertita la forbice prezzi-salari 2.0 La forbice prezzi-salari ha cambiato segno e si è molto ampliata nel 2017 Crescita % rispe,o allo stesso mese dell'anno precedente 1.5 1.0 0.5 0.0-0.5 gen-15 febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto se8embre o8obre novembre dicembre gen-16 febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto se8embre o8obre novembre dicembre gen-17 febbraio marzo -1.0 Fonte: Istat Retribuzioni per dipendente Prezzi al consumo
INTANTO: La ripresa dei consumi ha accelerato da inizio 2015 250000 Consumi ripartiti. Oggi al livello del 2004. 245000 240000 235000 230000 225000 220000 215000 210000 205000 200000 T1-1996 T3-1996 T1-1997 T3-1997 T1-1998 T3-1998 T1-1999 T3-1999 T1-2000 T3-2000 T1-2001 T3-2001 T1-2002 T3-2002 T1-2003 T3-2003 T1-2004 T3-2004 T1-2005 T3-2005 T1-2006 T3-2006 T1-2007 T3-2007 T1-2008 T3-2008 T1-2009 T3-2009 T1-2010 T3-2010 T1-2011 T3-2011 T1-2012 T3-2012 T1-2013 T3-2013 T1-2014 T3-2014 T1-2015 T3-2015 T1-2016 T3-2016 Dati trimestrali, milioni di euro
Anche gli investimenti delle imprese hanno finalmente mostrato il segno più (dopo un -30% durante la crisi) 95000 Cambio di segno da fine 2014. Ma sono al livello del 1997 90000 85000 80000 75000 70000 65000 60000 T1-1996 T3-1996 T1-1997 T3-1997 T1-1998 T3-1998 T1-1999 T3-1999 T1-2000 T3-2000 T1-2001 T3-2001 T1-2002 T3-2002 T1-2003 T3-2003 T1-2004 T3-2004 T1-2005 T3-2005 T1-2006 T3-2006 T1-2007 T3-2007 T1-2008 T3-2008 T1-2009 T3-2009 T1-2010 T3-2010 T1-2011 T3-2011 T1-2012 T3-2012 T1-2013 T3-2013 T1-2014 T3-2014 T1-2015 T3-2015 T1-2016 T3-2016 Dati trimestrali, milioni di euro
L export è ai massimi di sempre. Ma l import cresce di più che nelle riprese del passato 120000 Export 2016 al massimo di sempre Dati trimestrali, milioni di 110000 100000 90000 80000 70000 Export Import 60000 T1-1996 T2-1996 T3-1996 T4-1996 T1-1997 T2-1997 T3-1997 T4-1997 T1-1998 T2-1998 T3-1998 T4-1998 T1-1999 T2-1999 T3-1999 T4-1999 T1-2000 T2-2000 T3-2000 T4-2000 T1-2001 T2-2001 T3-2001 T4-2001 T1-2002 T2-2002 T3-2002 T4-2002 T1-2003 T2-2003 T3-2003 T4-2003 T1-2004 T2-2004 T3-2004 T4-2004 T1-2005 T2-2005 T3-2005 T4-2005 T1-2006 T2-2006 T3-2006 T4-2006 T1-2007 T2-2007 T3-2007 T4-2007 T1-2008 T2-2008 T3-2008 T4-2008 T1-2009 T2-2009 T3-2009 T4-2009 T1-2010 T2-2010 T3-2010 T4-2010 T1-2011 T2-2011 T3-2011 T4-2011 T1-2012 T2-2012 T3-2012 T4-2012 T1-2013 T2-2013 T3-2013 T4-2013 T1-2014 T2-2014 T3-2014 T4-2014 T1-2015 T2-2015 T3-2015 T4-2015 T1-2016 T2-2016 T3-2016
L export boom è soprattutto verso la Ue e verso gli Usa 180000 Export dell'italia verso i principali partner commerciali 160000 140000 120000 100000 80000 60000 40000 20000 0 Area euro Germania Polonia Regno Unito Russia Usa Cina Giappone 2013 2014 2015 2016
Scenari Italia 2017: un riassunto Cosa succederà a aziende, famiglie e conti pubblici
Scenari 2017: le quattro conseguenze su aziende, famiglie e Stato Conseguenza 1 (sui bilanci aziendali): fatturati +2 per cento Con Pil e inflazione all 1 per cento, i fatturati aziendali saliranno mediamente del 2 per cento in valore. Era anni che non succedeva. Conseguenza 2 (sui bilanci aziendali): giù il costo del lavoro, su gli utili Con inflazione superiore ai salari, scende il costo del lavoro e salgono i margini di profitto aziendali. Nell insieme, l aumento dei fatturati e il calo del costo del lavoro descrivono una situazione di ripresa degli utili, anche per le PMI Conseguenza 3 (sui bilanci delle famiglie): limitato aumento redditi familiari Calo potere d acquisto dei salari + limitata crescita occupazione (eliminazione sgravi contributivi attenua effetto positivo Jobs Act) + modesti tagli di imposta (per inefficacia della spending review) = limitato aumento reddito disponibile Conseguenza 4 (sul bilancio dello Stato): inalterata sostenibilità del debito pubblico Tassi in aumento + ripresa di crescita e inflazione = inalterata sostenibilità del debito pubblico