MASSIMARIO SUL DIRITTO DEL LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE di Mario Di Corato Pensione di reversibilità dell ex coniuge La Suprema Corte ha chiarito che ai fini della concessione dell assegno di riversibilità all ex coniuge è necessario che lo stesso risulti già percettore dell assegno di divorzio. Nello specifico la Corte ha sottolineato che il semplice rispetto dei requisiti di legge ai fini del riconoscimento del mantenimento non sono condizione sufficiente per la concessione e corresponsione della pensione di riversibilità. Cass. civ. Sez. lav. 12 ottobre 2010 n. 1 / 21
20999 Computo degli scatti di anzianità nei contratti di formazione e lavoro La sentenza pone fine alla controversa vicenda degli scatti di anzianità nei contratti di formazione e lavoro disponendo che in caso di trasformazione del rapporto di formazione e lavoro in rapporto a tempo indeterminato, il periodo di formazione deve essere computato a tutti gli effetti nella 2 / 21
anzianità di servizio anche quando la contrattazione collettiva preveda una formulazione diversa. Cass. civ. SS. UU. 23 settembre 2010 n. 20074 Licenziamento per superamento del periodo di comporto 3 / 21
La Suprema Corte, rigettando il ricorso del datore di lavoro, ha ritenuto che anche per il licenziamento per superamento del periodo di comporto opera il criterio della tempestività del recesso, sebbene, difettando gli estremi di urgenza che si impongono nell ipotesi di giusta causa, la valutazione del tempo 4 / 21
fra la data di detto superamento e quella del licenziamento, al fine di stabilire se la durata di esso sia tale da risultare incompatibile con la volontà di porre fine al rapporto, vada condotta con criteri di minor rigore che tengano conto delle circostanze significative, così contemperando da un lato l esigenza del 5 / 21
lavoratore alla certezza della vicenda contrattuale e, dall altro, quella del datore di lavoro al vaglio della gravità di tale comportamento, soprattutto con riferimento alla sua compatibilità con la situazione del rapporto. (Nella specie trattavasi di un lavoratore che aveva superato di oltre 200 giorni il limite di assenze dal 6 / 21
lavoro stabilito dal C.C.N.L.. Il ricorso del lavoratore era stato accolto sia dal Tribunale che dalla Corte di Appello ritenendo tardivo il licenziamento, rilevando che il datore di lavoro era ben a conoscenza delle assenze e ne aveva tollerato il superamento del periodo di comporto). 7 / 21
Cass. civ. Sez. lav. 11 maggio 2010 n. 11342 Videoregistrazioni sul luogo di lavoro quale prova contro il dipendente 8 / 21
La Corte ha riconosciuto che quando sul lavoratore si appuntino sospetti di infedeltà, i controlli attivati dal datore di lavoro risultano legittimi. La finalità di controllo a difesa del patrimonio aziendale non è da ritenersi 9 / 21
sacrificata dalle norme dello Statuto dei lavoratori; infatti gli artt. 4 e 38 implicano l accordo sindacale a fini di riservatezza dei lavoratori nello svolgimento dell attività lavorativa, ma non implicano il divieto dei c.d. controlli difensivi 10 / 21
del patrimonio aziendale da azioni delittuose da chiunque provenienti; pertanto, non è ravvisabile l inutilizzabilità ai sensi dell art.191 c.p.p.. (Nel caso in esame il lavoratore, imputato di 11 / 21
appropriazione indebita aggravata di una somma di denaro prelevata dalla cassa dell esercizio pubblico, ricorreva, ai sensi degli artt. 4 e 38 della L. n. 300/70, in quanto la videocamera era stata collocata senza previo accordo per il controllo 12 / 21
dell imputato nello svolgimento delle sue attività lavorative). Cass. pen. Sez. V 1 giugno 2010 n. 20722 13 / 21
Obbligo di presenza del lavoratore malato, visite di controllo, obbligo di reperibilità Com è noto per consolidata 14 / 21
giurisprudenza è consentito al lavoratore assente di dedurre un giustificato motivo di non reperibilità alla visita domiciliare di controllo, purchè provi che l allontanamento dal 15 / 21
domicilio, durante le fasce orarie, è stato dovuto a causa di forma maggiore, ad esempio una visita medica. (La Corte ha fissato ora il principio secondo cui non deve sussistere necessariamente 16 / 21
una causa di forza maggiore, ma vi possono essere esigenze volte a tutelare interessi primari, quali nella fattispecie in esame, il sostegno morale e la vicinanza alla propria madre, 17 / 21
ricoverata in un centro di riabilitazione, a nulla rilevando la non cogenza della presenza del lavoratore presso la struttura sanitaria, in ragione della esistenza presso 18 / 21
quest ultima di personale infermieristico. Con la suddetta sentenza la Corte di Cassazione amplia i casi in cui è consentito al lavoratore malato di assentarsi dal 19 / 21
proprio domicilio durante le fasce di reperibilità senza incorrere nella perdita della indennità di malattia). 20 / 21
Cass. civ. Sez. lav. 9 marzo 2010 n. 5718 codexa 21 / 21