SIEC Corso di formazione per la certificazione di competenza in ecografia vascolare. Arterie degli arti superiori

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SIEC Corso di formazione per la certificazione di competenza in ecografia vascolare Arterie degli arti superiori

Arterie periferiche: Distretto arterioso arti superiori L arteriosclerosi è la più comune causa di patologia ostruttiva cronica delle arterie degli arti superiori, in genere localizzata a livello del tronco arterioso succlavio-ascellare prossimale con eventuale coinvolgimento emodinamico delle arterie vertebrali. Nel paziente giovane prevale la patologia ostruttiva funzionale, legata alla sindrome dello stretto toracico superiore. La patologia arteriosa con particolare predilezione per le arterie distali della mano, infiammatoria e autoimmunitaria, ha generalmente una maggiore prevalenza nell'età giovanile. L eco-colorduplex-doppler può essere utilizzato per accertare la presenza di una patologia ostruttiva prossimale organica o funzionale, oppure dislale nei soggetti con malattie vascolari delle piccole arterie della mano, per dimostare la presenza di sorgenti emboligene od una patologia dilatativa delle arterie dell'arie superiore.

Arterie periferiche: Distretto arterioso arti superiori A. succlavia (e del tronco brachiocefalico a destra) A. ascellare A. omerale (o brachiale) A. radiale e a. ulnare AA. per l arcata palmare superficiale e profonda

Tecnica d'esecuzione Le sonde generalmente utilizzate sono lineari o settoriali con frequenze operative di 7,5 o 10 MHz, per la relativa superficialità delle strutture da studiare. Lo studio dell'origine della succlavia può richiedere sonde da 3,5 a 5 MHz. Trasduttori a scansione lineare: studio dei segmenti rettilinei (braccio ed avambraccio); Trasduttori a scansione settoriale: si indagano più agevolmente la succlavia, il distretto sovra e sottoclaveare e la mano

Tecnica d'esecuzione Paziente inizialmente in posizione supina, con modesto sollevamento del tronco e adduzione dell arto superiore per facilitare l insonazione del territorio succlavio-ascellare; quindi abduzione-extrarotazione del braccio per lo studio dei vasi del braccio ed avambraccio. Paziente in posizione seduta, per eseguire le manovre dell arto atte a svelare le forme da compressione intermittente (sindrome degli scaleni, furto della succlavia, ecc.). L esame va sempre effettuato in maniera comparativa e simmetrica, bilaterale, statica e dinamica.

Reperti Normali caratteristico aspetto "a binario". L'uso della modalità colore permette una rapida identificazione delle strutture vascolari ed i loro rapporti con le strutture anatomiche adiacenti. Lesame velocimetrico Doppler, con l'utilizzazione dell'analisi spettrale, rileva il caratteristico velocitogramma normale con un profilo arterioso trifasico

Reperti patologici L ischemia acuta e cronica degli arti superiori può essere causata da: - embolia, - aterosclerosi steno-occlusiva, - trauma, - compressione ab estrinseco, occlusione delle piccole arterie della mano associale a fenomeno di Raynaud (primitivo o secondario), - arteriopatie infiammatorie non aterosclerotiche ad eziologia nota (alteriti o vasculiti) o ignota (morbo di Bùrger e malattia di Takayasu), - arteriopatie degenerative non aterosclerotiche, - radioterapia adiuvante, - cause iatrogene. In rapporto alla sede delle lesioni possono essere interessate le grandi arterie dell'arto superiore o le piccole arterie della mano.

Reperti patologici Le malattie vascolari croniche più frequenti sono: 1) la patologia steno-occlusiva dell'arteria succlavia; 2) la sindrome dello stretto toracico superiore; 3) la malattìa angiospastica delle mani.

Reperti patologici L'aterosclerosi è generalmente localizzala all'asse arterioso succlavio-ascellare con elevata prevalenza nell'età avanzata. conseguenze emodinamiche sul circolo cerebrale (sindrome del furto succlavio) o provocare una sintomatologa acuta della mano attraverso il meccanismo embolico.

Reperti patologici La sindrome del furto della succlavia risulta dalla inversione del flusso nell'arteria vertebrale dovula alla occlusione o stenosi prossimale dell'arteria anonima o succlavia.

Sindrome dello stretto toracico (TOS = Thoracic Outlet Svndrome).

Sindrome dello stretto toracico (TOS = Thoracic Outlet Svndrome). L esame ecografico B-mode deve essere eseguito con sonda lineare o settoriale da 7,5-10-13 MHz, per la valutazione dello spessore dei muscoli scaleni anteriore e medio ed accertare l'esistenza di ispessimento o asimmetria muscolare tra i due lali del collo. Il paziente viene esaminato in decubito dorsale e lo spessore dei mùscoli scaleni viene valutalo, mediante scansioni longitudinali e trasversali, a riposo ed in fase dì contrazione muscolare (manovra di Adson) Lo spessore muscolare, calcolalo in base al diametro anteroposteriore, varia tra 11-15 mm nei casi di ipertrofia e tra 7-10 mm nei muscoli non ipertrofici

Sindrome dello stretto toracico (TOS = Thoracic Outlet Svndrome). Campionamento succlavia: II volume campione (con larghezza variabile tra 3,5-5 mm) e posizionato in tre punti differenti (segmento pre, retro e postscalenico dell'arteria succlavia) in accordo con i siti di compressione vascolare. Manovra di Adson la valutazione velocimetrica Doppler è utile soltanto nei casi in cui il quadro clinico è positivo criteri emodinamici utilizzati per la diagnosi di stenosi emodinamica >50% od ostruzione funzionale dell'arteria succlavia sono costituiti dall'incremento e dallo sdoppiamento del picco di velocità sistolica e dalla perdita completa dell'onda arteriosa nell'arteria succlavia

takayasu

SIEC Corso di formazione per la certificazione di competenza in alta specialità ecografia vascolare Arterie degli arti superiori: FAV

Fistole Arteo venose (FAV) I pazienti in trattamento emodialitico cranico sono connessi al rene artificiale mediante una fistola artero-venosa (FAV) costruita utilizzando i vasi propri del paziente o materiale protesico. esigenza di ottenere un accesso agevole ad un vaso dalla portata emalica elevata (oltre 300-350 mi/min), tale da consentire di completare la seduta dialitica in tempi brevi La FAV è solitamente creata all'estremo distale dell'avambraccio non dominante, in corrispondenza della tabacchiera anatomica o della fossetta antecubitale, con modalità di abbocco dell'arteria alla vena variabili (termino-termìnale: T-T; termine-laterale: T-L; latero-laterale: L-L)

Tecnica di esecuzione Valutazione morfologica da effettuarsi preferibilmente con trasduttori ad alta risoluzione(10-15 MHz) per ottenere il massimo dettaglio anatomico sulle pareti Tra i parametri utilizzati per l'analisi flussimetrica, assumono particolare importanza la frequenza di ripetizione dell'impulso(prf) e i filtri di parete (WF). l'esame di una FAV da emodialisi va eseguito a paziente seduto di fronte all'esaminatore, con l'avambraccio nel quale si trova la FAV appoggiato sul lettino in situazione prona. Iniziare prossimalmente, iniziando con una valutazione dell'arteria brachiale ed effettuando una serie di scansioni trasversalisulla superficie anteriore del braccio fino a raggiungere l anastomosi La presenza o meno del tratto arterioso distale rispetto al punto di abboccamento della FAV consentirà di individuare il tipo di anastomosi praticata: se con modalità terminale o laterale.

Aspetti morfo-flussimetrici di FAV normali Valutazione ecografica: decorso, modalità di anastomosi, Alterazioni di parete e calibro, raccolte perivasali esame Doppler: permetterà presenza e direzione di flusso nei vasi esplorati, effettuare le misurazioni del grado di eventuali stenosi.

Aspetti morfo-flussimetrici di FAV complicate Lesioni arteriose: l arteria afferente della FAV può andare incontro a fenomeni involutivi di natura aterosclerotica, con placche, stenosie occlusioni. Lesioni venose (più frequenti): - stenosi - trombosi - Dilatazioni aneurismaliche - pseudoaneurismi. - Lesioni su base emodinamica - Furti - Stasi venose

SIEC Corso di formazione per la certificazione di competenza in ecografia vascolare Arterie degli arti superiori