IL SEGNO è costituito da. SIGNIFICANTE la forma materiale, sensibile. SIGNIFICATO il concetto che rappresenta, astratto

Documenti analoghi
Gli elementi della comunicazione

IL MODELLO CIBERNETICO DI SPIEGAZIONE DEL PROCESSO COMUNICATIVO FONTI: GIOVANNA COLLI «PUNTO COM» VOL.A

Italiano Funzioni del linguaggio.

Classe Data Studente. Grafica editoriale

Scheda analisi foto. Domande guida. Forma. Fattori strutturali. Funzione

La comunicazione visiva

I limiti del modello lineare della comunicazione

Psicologia della comunicazione Fondamenti. Psicologia della comunicazione I. Riccioni 1

2. Definire la comunicazione

Claude Shannon. La teoria dell informazione. La comunicazione

Linguaggio: insieme dei codici simbolici (di natura verbale o non verbale) che permettono di trasmettere, conservare, elaborare informazioni.

OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI

Negli anni, le ricerche sull argomento sono state molteplici. In questo contesto vengono riportati alcuni studi che riguardano l utilizzo del modulo

La teoria dell informazione

Come si analizza un opera d arte. 5 PASSI NELL ARTE un metodo per la lettura di un testo visivo

Giovanna Colli, Tecniche di comunicazione dei servizi commerciali Clitt

Linguaggi visivi della comunicazione Lumsa a.a. 2011/2012 Piero Polidoro. 22 novembre 2011 lezione 8 enciclopedia, inferenza, interepretazione

DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA. Dott.ssa Fallea Floriana

PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA A.A. 2013/14. Conformazione fisica Abbigliamento

CONSULENZA E COMUNICAZIONE EDUCATIVA

MESSAGGIO funzione poetica. CONTATTO funzione fatica. CODICE funzione metalinguistica

UNITA DIDATTICA 1. La comunicazione 1. La comunicazione nei processi formativi 2. La comunicazione verbale 3. La comunicazione non verbale

Materiale didattico del corso di Marketing e Comunicazione d Impresa

SITUAZIONI COMUNICATIVE ED ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE

LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE. d.ssa A. Giaquinta

LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA

La comunicazione: approcci teorici. Loredana La Vecchia Lezione 7 aprile 2009 Corso di Laurea Scienze dell educazione

Riprodurre visi e corpi con varie tecniche. Usare creativamente e/o in modo pertinente il colore.

Como, 15 ottobre Imago mundi. Liceo classico Alessandro Volta di Como. Corso comunicazione Sezione F. Imago mundi

La definizione degli obiettivi

Facoltà di Scienze della Comunicazione, Macerata

Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico. Loredana La Vecchia Lezione 1 aprile 2009 Corso di Laurea Scienze dell educazione

ARTE E IMMAGINE - CLASSE PRIMA Scuola Primaria. COMPETENZE ABILITÁ CONOSCENZE - Esplorare immagini, forme e oggetti presenti Percettivo visive

presentarlo Paolo Ferrario

EPISTEMOLOGIA SI OCCUPA CONOSCENZA SCIENTIFICA (DAL GRECO) SCIENZA, CONOSCENZA CERTA PAROLA,DISCORSO DEI METODI PER RAGGIUNGERE TALE CONOSCENZA

LA COMUNICAZIONE: CARATTERISTICHE E ABILITÀ

INDICE GENERALE Limiti naturali: inferenza e significaione Segni naturali Segni inintenzionali

Il linguaggio della pubblicità. La pubblicità utilizza solitamente due codici: il linguaggio verbale ( testi) e il linguaggio visivo ( immagini)

La teoria dell informazione

ELEMENTI DI GRAMMATICA DELLA COMUNICAZIONE. Di ORIETTA BERLANDA Accademia di Belle Ar9

LA RETORICA DEI LINGUAGGI. Fonti: Giovanna Colli «Punto com» vol. A

Denotazione e connotazione sono termini con i quali si designano due diversi valori del significato di una parola.

Protocollo dei saperi imprescindibili

Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo

Sommario. Perché la comunicazione per gli ingegneri?... xi Paolo Paolini. La comunicazione e le sue scienze... xvii Eddo Rigotti. Prefazione...

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE QUARTA

Cos è la Comunicazione e come comunichiamo. Lezione n Definizioni - I linguaggi della comunicazione - processo comunicativo

Semiotica Lumsa a.a. 2015/2016 Piero Polidoro. 7 ottobre lezione 1 saussure, concetti fondamentali

SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI. Musica per i media 2016/2017. Lezione XVI 2 dicembre 2016

identificazione degli obiettivi di comunicazione, determinazione del messaggio, selezione del mezzo, misura degli effetti, determinazione del budget,

lyondellbasell.com Comunicazione efficace

Fondamenti di Linguistica

SCUOLA PRIMARIA RONZO-CHIENIS

Kripke. su i nomi e il riferimento. Lezioni lauree triennali

Semiotica e comunicazione d impresa Lumsa a.a. 2016/2017 Piero Polidoro febbraio 2017 lezioni 1-2 introduzione al corso, cos è la semiotica

Istituto Comprensivo n. 4 C.Collodi-L.Marini Via Fucino, Avezzano (AQ) Tel. e Fax 0863/ cod. mecc. AQIC cod. Fisc.

ARTE E IMMAGINE COMPETENZE CHIAVE:

ELEMENTI di sociologia della comunicazione

Istituzioni di linguistica. a.a Federica Da Milano

Linguaggi visivi della comunicazione Lumsa a.a. 2011/2012 Piero Polidoro. 6 dicembre 2011 lezione 12 retorica visiva

BREVE CENNO DI LOGICA CLASSICA La logica può essere definita come la scienza che studia le condizioni in base alle quali un ragionamento risulta

Linguistica e comunicazione. Maria Catricalà a.a Forme di linguaggio e codici

C U R R I C O L O D I I T A L I A N O SCUOLA PRIMARIA CLASSE 2ª

SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

definizione Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico comunicare definizione

La pragmatica della Comunicazione

Bruner Il viaggio verso la mente

ELEMENTI FONDAMENTALI DI UN PROCESSO COMUNICATIVO

TRAGUARDI DI COMPETENZE DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA CLASSE

PRINCIPI DI COMPOSIZIONE DELL IMMAGINE

LINGUAGGI NON VERBALI

L EDUCAZIONE ALL IMMAGINE NEI NUOVI PROGRAMMI PER LA SCUOLA ELEMENTARE

Premesse a un corso di Filosofia del linguaggio. Prof. Stefano Gensini ( )

I.C. Francesco Cilea via Cilea 269 Roma. Esprimersi e comunicare. Osservare e leggere le immagini. Comprendere e apprezzare le opere d arte

Facoltà di Scienze della Comunicazione, Macerata

parte I teoria generale lezione 1 introduzione alla semiotica

L obiettivo. Facilitare. Non è convincere. La comunicazione per una scelta consapevole

CORSO DI INFOGRAFICA PROF. MANUELA PISCITELLI A.A.

LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO

Traguardi per lo sviluppo delle competenze 1 Usare linguaggi, tecniche e materiali diversi per comunicare. Obiettivi di apprendimento

Il rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza

Arte e Immagine Classe Prima

Dall educazione alla pedagogia

segno un segno è qualcosa che sta per qualcos altro aliquid avremo dunque una relazione di rinvio tra:

PRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE

TAPPE (OBIETTIVI) ANNUALI

1. Discussioni su argomenti di diverso tipo. 2. Uso di registri diversi per comunicare.

Cerchiamo di capire che cosa questo significa

CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Carciofo Violetto Radicchio Rosso Cavolo Cappuccio Bianco

SCUOLA PRIMARIA MUSICA. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

CSEN Corso Istruttori I Livello 16 Dicembre Comunicazione Efficace Gestione di un aula Cueing e Tecniche di Segnalazione

Sezione : età 3 / 4 / 5 anni. Nucleo tematico: L ASCOLTO

CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE Scuola Primaria CLASSE 1^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

IL NOSTRO CURRICOLO. Amari- Roncalli- Ferrara. Anno scolastico Anni scolastici PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

PIANO DI LAVORO DIPARTIMENTALE Anno scolastico: Disciplina: Tecniche di Comunicazione Prof.ssa Mara Vendrame

PROGETTAZIONE ANNUALE: ARTE E IMMAGINE Classe 3 Scuola Secondaria di 1 grado

Comunicazione Vs. Linguaggio

ARTE E IMMAGINE - CLASSE PRIMA Traguardi Obiettivi di apprendimento Contenuti

Transcript:

1 - LA COMUNICAZIONE PER IMMAGINI 2 - IL SEGNO 3 - LO SCHEMA COMUNICATIVO DI ROMAN JAKOBSON 4 FUNZIONE DELLE IMMAGINI. 4.1 - Informativa o referenziale 4.2 Espressiva o emotiva 4.3 Estetica 4.4 Esortativa o conativa 4.5 Metalinguistica 4.6 Fatica o di contatto 5 LE FIGURE RETORICHE VISIVE 5.1 la metafora 5.2 la similitudine 5.3 l iperbole 5.4 l ellisse 5.5 l antonomasia 5.6 la metonimia 5.7 la simmetria e la contrapposizione 5.8 la prosopopea o personificazione 5.9 le immagini ironiche e paradossali 1 - LA COMUNICAZIONE PER IMMAGINI Riepilogo alcune nozioni di base: 1) Nel 1690 John Locke disse: poiché non si possono avere i vantaggi e il conforto della società senza la comunicazione dei pensieri, era necessario che l uomo trovasse qualche segno esterno sensibile, mediante il quale potessero essere rese note agli altri le idee invisibili di cui i suoi pensieri sono composti 2) Nel 1875 William D. Whitney disse: il linguaggio è il mezzo mediante il quale gli uomini consapevolmente e intenzionalmente rappresentano il loro pensiero, al fine, principalmente di farlo noto agli altri uomini: è l espressione che mira alla comunicazione Quindi possiamo schematizzare quanto segue: 1 - all inizio ci sono INFORMAZIONI 2 - che vengono trasferite attraverso MESSAGGI 3 che a loro volta sono composti da SEGNI. cioè il contenuto, la sostanza della comunicazione (sto bene, sto male, mi piace non mi piace.) Supporti fisici (percepibili ai sensi) per trasferire informazioni da un mittente a un ricevente Qualcosa che, per qualcuno, sta al posto di qualcos altro, sotto certi aspetti o capacità 2 - IL SEGNO cioè l unità comunicativa base attraverso cui passano le informazioni è QUALCOSA che per QUALCUNO, sta al posto di QUACOS ALTRO sotto certi ASPETTI o capacità (definizione di Charles S. Peircer 1839-1914) PERCEPIBILE AI SENSI UNA SOCIETA ASTRATTO UN CODICE Un insieme strutturato di segni e regole condivisi sia dal mittente che dal destinatario costituisce un LINGUAGGIO SIGNIFICANTE la forma materiale, sensibile IL SEGNO è costituito da SIGNIFICATO il concetto che rappresenta, astratto queste due proprietà si riferiscono al REFERENTE l oggetto concreto cui si riferisce il segno (Ferdinand de Saussure 1857-1913) Il cartello in un supermercato con su scritto BATTERIE (SIGNIFICANTE) può riferirsi a: - piccoli elementi cilindrici composti da un involucro metallico.. (SIGNIFICATO 1); - oggetti metallici di forma cilindrica, cavi e con manici. per cucinare (SIGNIFICATO 2): - strumento composto da varie parti. che, percosse producono un suono (SIGNIFICATO 3) solo il REFERENTE chiarirà se si parla di pile, pentole o tamburi e piatti Un semaforo non è solo tre luci su un palo per regolare il traffico ma il simbolo di una società che si dà regole che ha deciso di limitare alcune libertà individuali per garantirsi un bene comune superiore. 1

I SEGNI che ci circondano sono molteplici e vari tra loro (per una classificazione, non esaustiva - si rimanda a: Trattato di semiotica generale di Umberto Eco) a noi interessano i segni visivi che possiamo ricondurre a tre tipologie principali (definizione di Charles S. Peircer 1839-1914) ICONA comunica per somiglianza (una fotografia, un quadro, un modellino in scala) INDICE comunica per connessione o per orientamento ( lampo, fumo, vapore, impronte.) Un SEGNO: 1 - DENOTA è l immediata definizione 2 - CONNOTA è un ampliamento SIMBOLO comunica per convenzione (le parole, i numeri, i colori., cartelli stradali..) 3 - EVOCA è una libera associazione in genere soggettiva Denota - 1 - circolare, d argento, con piedini 2 - rettangolare con bordi raccordati, schermo blu.. Connota - 1 - tempo ciclico, che si ripete, eterno ritorno 2 - tempo infinito, che può espandersi all eternità (evoca) 3 - LO SCHEMA COMUNICATIVO DI ROMAN JAKOBSON Roman Jakobson (inizio anni 60) rielabora, in campo linguistico, lo schema comunicativo messo a punto alla fine degli anni 40, in campo ingegneristico, da Shannon e Weaver (Teoria matematica della comunicazione), ma comprese che il processo di decodifica non è mai un confronto meccanico tra segnali ricevuti e un codice astratto ma è un processo di interpretazione in cui giocano un ruolo enorme il contesto, le disposizioni emotive e le conoscenze del destinatario e quindi rielabora lo schema: 1) elimina la distinzione tra fonte e trasmittente, tra ricettore e destinatario, elimina la nozione di segnale e quella di rumore 2) introduce il CODICE e il CONTESTO Lo stesso schema e le stesse funzioni valgono anche per il linguaggio visivo MITTENTE (funzione emotiva) CONTATTO (CANALE): apparato fisico o connessione psicologica di cui ci si vale per attivare la comunicazione CODICE: insieme strutturato di invarianti, almeno parzialmente comuni a M e D CONTESTO (funzione referenziale) MESSAGGIO (funzione poetica) CONTATTO (funzione fatica) CODICE (fu.ne metalinguistica) CONTESTO: indica la complessità delle condizioni in cui si svolge la comunicazione - è la situazione, nota o presupposta che accomuna M e D DESTINATARIO (funzione conativa) Comprese che ogni elemento svolge una funzione. Pertanto se in una comunicazione prevale: si ha una funzione: MITTENTE EMOTIVA (espressiva) CONTESTO REFERENZIALE ( informativa) MESSAGGIO POETICA (estetica) CONTATTO FATICA CODICE METALINGUISTICA DESTINATARIO CONATIVA 4 FUNZIONE DELLE IMMAGINI La funzione di una immagine dipende dal fine per cui è stata pensata (informare, esortare a fare qualcosa, commuovere ecc.). In genere una immagine contiene più fini (per esempio può informare avendo caratteristiche estetiche) ma in genere è possibile individuare una funzione prevalente. 4.1 - INFORMATIVA O REFERENZIALE 4.2 ESPRESSIVA O EMOTIVA 4.3 ESTETICA 4.4 ESORTATIVA O CONATIVA 4.5 METALINGUISTICA 4.6 FATICA O DI CONTATTO 4.1 - FUNZIONE INFORMATIVA/REFERENZIALE FUOCO SUL CONTESTO Quando ci si riferisce a qualcosa, si parla, si descrive o si informa di qualcosa, di un avvenimento che interessa il mondo in cui si vive (le immagini dei cataloghi tecnici o dei manuali d uso di apparecchiature svolgono al meglio questa funzione) Nel linguaggio verbale ha valore descrittivo della realtà: oggi è nuvoloso L efficacia comunicativa di un immagine dipende certamente dalla forma, cioè dalla composizione, che l artista o chi comunica decide di dare all immagine. Tuttavia, molto spesso, i messaggi visivi per attirare l attenzione, essere efficaci e persuasivi associano alle scelte formali un uso particolarmente accorto del linguaggio. Tale esigenza fu chiara fin da subito ai filosofi e ai politici dell antica Grecia che inventarono una vera e propria disciplina la retorica che vale per ogni linguaggio da quello verbale a quello visivo 2

4.2 FUNZIONE ESPRESSIVA/EMOTIVA FUOCO SUL MITTENTE Che esprime le sue emozioni al destinatario cercando di coinvolgerlo sullo stesso piano Molto importanti sono i soggetti e il punto di vista, in genere ravvicinato per creare vicinanza Nel linguaggio verbale deve provocare una emozione al destinatario ti desidero! 4.3 - FUNZIONE ESTETICA/ POETICA FUOCO SUL MESSAGGIO Si valorizzano gli aspetti qualitativi e formali del messaggio (materiali, colore, composizione). Tutto il resto può essere messo da parte - Nel linguaggio verbale quando si usano espressioni tipo...e il naufragar m'è dolce in questo mare 4.4 - FUNZIONE ESORTATIVA/CONATIVA FUOCO SUL DESTINATARIO Quando il messaggio contiene un ordine, una seduzione, un obbligo che riguarda il destinatario inducendolo ad assumere un certo comportamento. - Nel linguaggio verbale espressioni come: apri la finestra, chiudi la porta,. 4.5 - FUNZIONE METALINGUISTICA FUOCO SUL CODICE Si usano segni per spiegare, interpretare e commentare altri segni facendo comunicazione sulla comunicazione - Nel linguaggio verbale la formula E=mc2 ci parla di un linguaggio utilizzando un altro linguaggio 3

4.6 - FUNZIONE FATICA/DI CONTATTO FUOCO SUL CONTATTO Quando utilizziamo elementi per mantenere e sottolineare il contatto comunicativo con il destinatario. Mani che si protendono, sguardi che si incontrano, elementi particolari che attirano e mantengono l attenzione sul canale. - Nel linguaggio verbale tutti gli uhm...si, si...davvero detti durante una conversazione telefonica per far capire all'altro che siamo attenti e interessati a ciò che ci viene raccontato 5 LE FIGURE RETORICHE VISIVE Le figure retoriche verbali sono numerose e a volte complesse. Anche le immagini usano spesso figure retoriche. Senza la pretesa di essere esaustivi indichiamo le principali figure retoriche verbali rintracciabili anche nel linguaggio visivo come: 5.1 LA METAFORA - 5.2 LA SIMILITUDINE - 5.3 L IPERBOLE - 5.4 LA METONIMIA - 5.5 L ELLISSE - 5.6 L ANTONOMASIA - 5.7 LA SIMMETRIA E LA CONTRAPPOSIZIONE - 5.8 LA PROSOPOPEA O PERSONIFICAZIONE - 5.9 LE IMMAGINI IRONICHE E PARADOSSALI 5.1 LA METAFORA 5.2 LA SIMILITUDINE. Associa due o più elementi completamente diversi; funziona perchè essi hanno un elemento in comune. Il rospo uccide le mosche come l insetticida fa un semplice paragone per spiegare meglio le caratteristiche di qualcosa. E simile alla metafora, ma in genere nella similitudine i due termini, entrambi presenti restano distinti e autonomi (ciò non accade nell immagine accanto dove il rospo viene usato come una bomboletta spray) 5.3 L IPERBOLE 5.4 L ELLISSE si accentuano, si amplificano le caratteristiche di un elemento. E come dire super-, extra-, - issimo 5.6 LA METONIMIA 5.7 LA SIMMETRIA E LA CONTRAPPOSIZIONE 5.5 L ANTONOMASIA la pin up sta per tutte le ragazze giovani e moderne che bevono la coca cola. Così come il bel ragazzo nella pubblicità del profumo indica tutti i ragazzi belli e affascinati Si elimina una parte dell elemento che tutti conoscono. La mancanza ci sorprende e ci colpisce La parte di un elemento sostituisce tutto l elemento e lo richiama completamente: il solo cappello di Babbo Natale e della fata sta per la figura intera dei due personaggi. O come il Colosseo o la Torre Eiffel che stanno per Roma e Parigi La simmetria rispetto ad un asse viene spesso utilizzata per contrapporre diversità (ma anche per sottolineare similitudini) 4

5.8 LA PROSOPOPEA O PERSONIFICAZIONE Si attribuiscono o oggetti o animali caratteristiche o qualità umane 5.9 LE IMMAGINI IRONICHE E PARADOSSALI Anche situazioni paradossali e ironiche o allusioni attirano la nostra attenzione perché contraddicono la quotidianità 5