Esperienze di LUCE. Scuola dell'infanzia PESTALOZZI V Circolo Didattico De Amicis - Livorno. Lavoro di gruppo Sezione 5 anni B a.

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Transcript:

Esperienze di LUCE Scuola dell'infanzia PESTALOZZI V Circolo Didattico De Amicis - Livorno Lavoro di gruppo Sezione 5 anni B a.s 2015/2016

Il percorso si inserisce all interno del curricolo di scienze: in particolare per la scuola dell infanzia l organizzazione dei percorsi scientifici è meno articolata e dettagliata in quanto considerata l età dei bambini, gli argomenti legati alle Scienze sono trattati a partire dai quattro anni. Partendo dal presupposto che l insegnamento delle scienze diventa veramente efficace quando si riesce ad assicurare il contatto diretto degli alunni con gli oggetti di osservazione e di studio, le modalità e le strategie che si intende mettere in atto saranno improntate alla strutturazione di momenti significativi che attivino il coinvolgimento diretto dei bambini.

OBIETTIVI FORMATIVI Sviluppo delle capacità di osservazione e descrizione Cercare relazioni, spiegazioni, porre domande di fronte ad un fenomeno osservato. Sviluppare le capacità percettive e descrittive Sviluppare nel bambino il senso del tempo che passa Cercare punti di riferimento e strumenti per controllare il fenomeno osservato Saper individuare le variabili più importanti osservando lo svolgersi di un processo Sviluppo della capacità deduttiva relativa a causa ed effetto

Elementi salienti dell'approccio metodologico: l percorso è stato progettato tenendo conto delle linee guida di LSS: approccio fenomenologico- induttivo (né libresco, né sistematico-deduttivo) percorsi su esperienze (non successione casuale di esperimenti) introduzione di elementi di teorizzazione (concettualizzazione) Anche la metodologia adottata per lo svolgimento di ogni singola esperienza ricalca quella utilizzata nei Laboratori dei Saperi Scientifici: 1 a FASE OSSERVAZIONE (i bambini osservano liberamente un fenomeno senza che l insegnante trasmetta conoscenze già confezionate ) 2 a FASE RAPPRESENTAZIONE SCRITTA E INDIVIDUALE (ogni alunno descrive su UN FOGLIO A4 l esperienza vissuta) 3 a FASE DISCUSSIONE COLLETTIVA (le produzioni individuali vengono condivise e si apre una discussione) 4 a FASE AFFINAMENTO DELLA CONCETTUALIZZAZIONE (l insegnante guida la classe ad individuare i concetti suggeriti all esperienza) 5 a FASE PRODUZIONE CONDIVISA (produzione di cartellone di gruppo che espliciti le conoscenze che l esperienza ha rivelato )

I bambini hanno una conoscenza del buio e della luce frutto della loro quotidiana esperienza. Fin da piccoli luce e buio scandiscono le loro giornate. Le insegnanti hanno creato situazioni significative in modo da incuriosire e interessare i bambini e successivamente hanno chiesto loro di osservare e descrivere ciò che stava accadendo aprendo una discussione e un confronto di idee. La prima fase i bambini hanno partecipato ad un'esperienza di luci ed ombre nel dormitorio. Dopo aver oscurato la stanza e consegnato le torce ai bambini abbiamo chiesto loro di dividersi in piccoli gruppi e accendere a turno la torcia. Il gioco di luce si è propagato nella stanza ed i bambini ne erano direttamente gli artefici. Hanno fatto luce nei punti più bui, in alto sul soffitto, in basso sul pavimento, sperimentando e muovendo la luce in ogni direzione delle spazio che avevano a disposizione. Successivamente si sono improvvisati cacciatori di luce, cercando di catturare i raggi di luce che provenivano dalla torcia dei compagni e che riflettevano sul muro, scoprendo il gioco delle ombre.

Esperienza INDOOR Fase 1:esperienza delle torce Fase 2:esperienza della ragnatela di luce Fase 3:esperienza con gli stencil luminoso Esperienza OUTDOOR Fase 1:giochi con le ombre prodotte con la luce solare Fase 2:osservazione e disegno delle ombre con i propri corpi Fase 3:alla scoperta della MERIDIANA Fase finale: PRODUZIONE CONDIVISA

A questa fasi è seguita quella della descrizione individuale in cui ognuno ha espresso quanto aveva colto in ciò che aveva osservato. Al processo di verbalizzazione è seguita una rappresentazione grafica. Al termine di queste attività, attraverso una discussione collettiva guidata dall insegnante, sono stati individuati i concetti chiave suggeriti dalle osservazioni personali. Quanto emerso è stato riportato in una rappresentazione grafica delle fasi dell'esperienza. Per recuperare tutte le fasi dell'esperienza i bambini hanno fatto un lavoro di gruppo che riassumesse le fasi dell'esperienza.

Fase 1: Con la luce accesa vedi tante cose: spengiamola ed accendiamo le torce!

Giocando con le torce: caccia e scoperta! Illuminando il loro corpo, le loro mani o i compagni hanno osservato il crearsi di ombre sul muro e ne sono rimasti affascinati! Conversazione spontanea durante l'esperienza. 1. Cristiano fai le mani! 2.Nicola sta mangiando Martina! 3.E' la mia scarpa! No! E' un missile 4.La luce di Vittorio! Quella si che è grossa!

Breve conversazione spontanea dei bambini a seguito dell'esperienza giocando con le torce:

1.Martina: Nicola mi stava mangiando! 2.Maria Chiara: No! Cosa dici! Mangiava solo la tua ombra! 3.Vittorio: La mia era gigante! Poi quando facevo luce 4.sul pavimento era piccola! 5.Marco: Quella sul muro era grandissima! 6.Nicola: Io mi sono divertito a fare il mostro! 7.Luca: Nicola, faceva il dinosauro! 8.Michele: Io giocavo con la torcia! 9.Azzurra: La mia poi si è spenta, non ho più visto la luce.

Riproduzione grafica a seguito dell'esperienza e verbalizzazione

Attività: Riprodurre graficamente l'esperienza del gioco delle torce con matite colorate e cartoncino nero. Ogni bambino ha verbalizzato la propria esperienza. Esempio di verbalizzazione Alice: Io, Aurora e Cristiano, volevano prendermi la luce. Ci siamo divertiti ad illuminare le cose

Fase 2: Ragnatela di LUCE... sperimentando la direzionalità della luce i bambini hanno creato una ragnatela di luce e di amicizia

Esperienza di luce: La ragnatela della luce Prima di iniziare l'esperienza le insegnanti hanno spiegato ai bambini come funziona una torcia e come la luce si propaga in raggi. E' seguita una breve conversazione dove i bambini hanno commentato le informazioni che avevano appena ricevuto dalle insegnanti Luca: la mia dentro ha le pile. Marco: anche la mia, sennò non si accende Maria Chiara: se l'accendo la luce esce, quando la spengo no Bianca: la luce è forte! Nicola: è lunga! Marco: sono in raggi della torcia! Vittorio: io mi diverte ad accenderla e spengerla, la mia torcia è bella!

I bambini, dopo questa breve conversazione, si sono seduti in cerchio intorno ad un grande cartoncino bianco e hanno osservato i raggi di luce emessi dalla torcia che si riflettevano sul cartoncino posto a terra. Dopo questa osservazione hanno preso le torce ed uno ad uno hanno puntato un loro compagno. Le insegnanti hanno seguito i raggi emanati dalle torce e li hanno riprodotti sul cartoncino con uno scotch di colore giallo, su cui veniva appuntato il nome del bambino che aveva emesso il raggio di luce. Durante l'esperienza di luce i bambini hanno visto materializzarsi di fronte ad i loro occhi una ragnatela di luce e nell'osservare le linee hanno fatto diversi fantasiosi commenti. Eccoli di seguito:

Maestra: Cosa esce dalla torcia? Tutti: La luce! Diana punta la torcia ed il raggio di luce colpisce Alice. Diana: E' un triangolo! Alice punta verso Francesco. Martina: E' una croce o una tenda degli indiani! Francesco punta Aurora Luca: Diventa una stelle, quasi quasi. Aurora punta il raggio di luce verso Bianca Diana: Sembra una stella. Francesco: Una barca a vela Bianca punta Davide Camilla: Sembra una barca di carta. Davide punta Matilde M. Francesco C. : sembra una casa Matilde M. punta Michele Michele punta Vittorio

Francesco C. : sembra una casa Matilde M. punta Michele Michele punta Vittorio Michele: un corpo di una barca Vittorio punta Marco Marco punta Cristiano Cristiano punta Luca Luca punta Martina Marco: a me sembra un corpo di uno scarabeo. Camilla: uno scarabocchio che rotola Martina punta Angelica Angelica punta Antonio G. Vittorio: un aquilone! Antonio G. punta Francesco M. Francesco M. punta Maria Chiara. Maria Chiara punta Azzurra Azzurra punta la luce verso Nicola. Nicola punta verso Matilde B.

Al termine di questa conversazione i bambini hanno effettuato una rappresentazione grafica dell'esperienza che è stata successivamente condivisa con tutto il gruppo classe e commentata.

Dopo aver condiviso le varie rappresentazioni grafiche dell'esperienza i bambini, facendo tesoro delle informazioni e delle osservazioni che, attraverso il disegno, erano emerse, hanno raccontato la propria esperienza, quello che avevano fatto e quello che aveva visto. Di seguito sono riportate le loro osservazioni:

Francesco C: Abbiamo fatto con la torcia un gioco. Abbiamo puntato un nostro amico e poi Sara ha messo lo scotch dove avevamo puntato il nostro amico e poi abbiamo scritto con il pennarello nero sulla striscia. Bianca: Mi sono divertita quando abbiamo fatto i nomi con la torcia e ho puntato Davide. Aurora: Mi sono divertita quando ho disegnato il progetto che abbiamo fatto. Camilla: Quando abbiamo fatto quel lavoro e il disegno ed io ho fatto me mi è piaciuto molto. Poi abbiamo fatto un cartellone. Diana: Abbiamo fatto il disegno di quello che abbiamo fatto con la luce. Mi è piaciuto molto fare il gioco. Angelica: La maestra ha messo lo scotch nel cartellone e mi sono divertita a disegnare.

Matilde M.: Davide mi ha puntato la torcia e io puntavo la torcia verso un altro bambino mentre Davide scriveva il suo nome. Vittorio: Abbiamo puntato la torcia, io a Marco poi ho scritto il nome e Marco ha puntato la torcia su Cristiano Nicola: è diventata una ragnatela. Ma non sono messe a caso le linee Marco : Sono dei fasci di luce Nicola: Si sono mischiati! Cristiano: Attorcigliati! Marco : Legati! Cristiano: E' diventata una ragnatela dell'amicizia che ha coperto tutto il foglio.

, FASE 3 STENCIL di LUCE: Nei giorni successivi abbiamo effettuata un'altra esperienza arricchendola di particolari stimolanti per i bambini. Abbiamo creato su diversi fogli A4 degli stencil (cuore, casa, albero, stella ecc.) e chiesto loro di far passare la luce della torcia attraverso questi stencil. Così facendo i bambini hanno potuto osservare il meccanismo degli oggetti che interponendosi tra il muro e la luce provocavano la riproduzione delle forme fatte sulla carta. I bambini hanno osservato le diverse immagini luminose che si riflettevano sul muro e che si modificavano a seconda dei movimenti e gli spostamenti della torcia, per poi riprodurle su altri fogli appesi al muro.

I bambini hanno chiesto di utilizzare anche il loro corpo al posto degli stencil. Si sono divertiti a riprodurre le loro immagini che si riflettevano sul muro, il loro profili. Dopo una discussione di gruppo sull'esperienza, sono emersi nuovi elementi e ciascuno bambino ha portato all'interno della conversazione un proprio contributo personale. Successivamente hanno colorato le immagini e poi le hanno ritagliate e incollate su di un foglio A3. Alla fine del lavoro hanno verbalizzato individualmente l'esperienza.

FASE 4 ALLA SCOPERTA DELLA LUCE SOLARE Dopo questa esperienza indoor siamo usciti all'esterno dell'edificio, nel giardino. Qui i bambini hanno potuto osservare la luce naturale, quella solare. Abbiamo osservato come alla luce del sole ogni cosa, oggetto, corpo che si interpone tra la luce solare e la terra ha la sua ombra. I bambini hanno così osservato le loro ombre e giocato ad osservarle ed ad acchiapparle.

. Il gioco ha stimolato successivamente una conversazione di gruppo. I bambini hanno commentato le loro ombre, le loro posizioni, le loro diverse dimensioni.

Francesco C.: La mia ombra non sta ferma Marco: Sembra l'ombra di Peter Pan Vittorio: Perché l'ombra mi segue sempre e non se ne va? Bianca: Anche la mia è ferma! Alice: E' attaccata al mio piede! Bianca: Che strano, se non mi giro non la vedo! Martina: anche io non la vedo, vedo la tua ma non la mia! Michele: allora è scomparsa! Vittorio: girati! La vedi! Alice: E' attaccata al piede non può sparire!

Per osservare meglio le ombre abbiamo posto dei grandi fogli bianchi sulla pavimentazione esterna del giardino e chiesto ad i bambini di effettuare con un pennarello nero il contorno delle ombre che si riflettevano sul foglio. Ecco le ombre!

Dopo aver disegnato le ombre i bambini hanno riprodotto graficamente questa esperienza e l'hanno verbalizzata individualmente. Alice: ero con Aurora, Martina, Azzurra e Camilla. Abbiamo giocato con le ombre. La mia era attaccata al piede! Poi ho disegnato l'ombra di Aurora sul foglio con il pennarello nero.

Le sagome sono state colorate con la tempera nera e poi ritagliate dai bambini.

Fase 5 Meridiana con il corpo/gnomone

Nella meridiana solare lo gnomone è la parte dell'orologio solare che proietta la propria ombra sul piatto. Michele si è trasformato in uno gnomone umano. I bambini si sono divertiti ad utilizzare questo termine pensando a Michele come ad uno gnomo gigante I bambini hanno disegnato e colorato la sagoma con il gesso sulla pavimentazione esterna, mentre il corpo di Michele interponendosi tra la superficie stessa e una sorgente luminosa, impediva il passaggio della luce.

L'ombra delle gnomone Michele

Rappresentazione grafica dell'esperienza lo GNOMONE MICHELE

Oltre al corpo di Michele abbiamo utilizzato i pali della rete di recinzione della scuola che si sono trasformati in tanti gnomoni!

I bambini hanno colorato con il gesso l'ombra dello gnomone

Rappresentazione grafica e verbalizzazione dell'ombra dello gnomone

Discussione collettiva a seguito della esperienza Alice: le maestre chiamavano i bambini che si muovevano per vedere le ombre. Aurora: i bambini della classe si sono alzati per vedere le ombre quando camminavano. Poi abbiamo fatto il disegno dell'ombra di Michele. Camilla: poi abbiamo fatto un cerchio. Alcuni vedevano le ombre davanti e qualcuno dietro Diana: abbiamo usato il gesso e abbiamo disegnato sul pavimento una riga. Cristiano: la riga era l'ombra del palo. Marco: io l'ho colorata tutta, era lunga lunga! Cristiano: quando viene la notte secondo me le ombre non ci sono più! Bianca: è il sole che fa venire le ombre! Luca: se un bimbo sta fermo e se c'è il sole viene l'ombra! Alice: viene anche se ti muovi e l'ombra si muove anche lei!

Il viaggio nel tempo dell'ombra dello gnomone Michele Dopo 1h e 30 minuti siamo tornati ad osservare l'ombra nel giardino ed i bambini hanno fatto un' incredibile scoperta: l'ombra dello gnomone Michele si era spostata Michele: noooo! La mia ombra si è spostata!

...il viaggio continua... Altri bambini hanno voluto sperimentare il viaggio dell'ombra di Michele e si sono posizionati al suo posto. Poi è seguita una rappresentazione grafica dell'esperienza.

Il viaggio delle nostre ombre nel tempo! Maria Chiara: Siamo io e Alice. Ci mettiamo sull'ombra di Michele. Rappresentazione grafica dell'esperienza Il viaggio nel tempo dell'ombra dello gnomone Michele

I bambini poi hanno osservato Il viaggio dello gnomone palo!

Rappresentazione grafica del Il viaggio dello gnomone palo

Discussione collettiva a seguito della esperienza Insegnanti: perché secondo voi l'ombra si è spostata! Bianca: si è spostato il mondo! Francesco C.: si è spostato tutto il palo perché è passato il tempo! Nicola: il sole si muove! Secondo me si è spostato! Vittorio: perché gira il mondo! Marco: perché è passato il tempo! Luca: come l'ombra dello gnomone Michele

Produzione condivisa

Ricapitolando le fasi del progetto... Abbiamo disegnato le torce.la ragnatela. le sagome.

...le nostre sagome Disegnato il gioco delle ombre......rappresentato il nostro gioco dello gnomone A seguito della riproduzione grafica i bambini hanno ripercorso le varie fasi dell'esperienza verbalizzandola nuovamente.

Abbiamo fatto il gioco delle FASI! Abbiamo raccolto sul pavimento dell'atelier dell'incontro vari elementi, oggetti, strumenti utilizzati nel nostro progetto esperienze di luce per inserirli nel nostro orologio delle esperienze indoor e outdoor.

Le FASI dell'esperienze di luce

I disegni e le conversazioni dopo le esperienze proposte sono considerate verifiche

ESEMPI DI VERIFICA

Risultati ottenuti (analisi critica in relazione agli apprendimenti degli alunni) Gli alunni hanno risposto molto positivamente a tutte le attività proposte e la metodologia adottata ha fatto sì che gli apprendimenti raggiunti fossero effettivamente significativi. I bambini hanno dimostrato interesse e curiosità per le attività eseguite e l apprendimento è stato sostenuto dal loro continuo agire in prima persona e dalla riflessione individuale e collettiva su quanto osservato e «scoperto». La metodologia utilizzata si è dimostrata fortemente inclusiva e capace di far superare lo svantaggio di due bambini portatori di handicap presenti in sezione. Le prove di verifica scritta effettuate mediante una rappresentazione grafica dell'esperienza hanno dato, generalmente, risultati molto positivi. Durante le interrogazioni e le discussioni collettive sono emerse, non solo conoscenze acquisite, ma anche buone capacità deduttive e di collegamento.

Conclusioni sul percorso I bambini hanno una conoscenza del buio e della luce frutto della loro quotidiana esperienza. L'approccio metodologico ha permesso loro di osservare e conoscere il buio e la luce in modo più approfondito e di mettere una lente di ingrandimento su quei fenomeni che da sempre, fin da piccolissimi hanno scandito il tempo delle loro giornate. Inoltre, questo approccio ha suscitato molto interesse nei bambini permettendoci di ottenere un buon livello di attenzione da parte del gruppo classe. Inoltre, la partecipazione attiva della classe ha favorito il processo di apprendimento sia delle varie fasi dell'esperienza, sia degli strumenti utilizzati. Il gruppo di ricerca di LSS (e con esso il formatore) ha approvato il percorso nel suo insieme.