Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico
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- Renato Speranza
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1 Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico
2 GIOCHIAMO CON LA GEOMETRIA Docente: Sabrina Musso Classe I A Plesso Doganella Istituto Comprensivo G. Taliercio Marina di Carrara (MS)
3 Curricolo verticale: GEOMETRIA Il lavoro con le classi prime si è proposto come finalità la possibilità di costruire, quindi familiarizzare, con forme geometriche, partendo dall'esperienza diretta della geometricità del proprio corpo e utilizzando, di volta in volta, strumenti che aiutassero nella "riproduzione" di figure già conosciute o "nuove". Le attività iniziali hanno cercato di favorire l'inserimento dei bimbi a scuola, valutando per altro i diversi livelli di partenza, la presenza o meno di prerequisiti fondamentali per un approccio al lavoro progettato. Sono state proposte cannucce di diverse dimensioni e, di pari passo, anche le asticciole colorate, col fine di educare i bambini a scoprire le numerose possibilità di costruzione di forme.
4 Obiettivi essenziali di apprendimento - familiarizzare con l'uso dello spazio; - costruire le forme geometriche piane; - saperle riconoscere; - imparare a descrivere e a spiegare ciò che si sta facendo; - padroneggiare strumenti linguistici per descrivere in modo pertinente le figure create; - elaborare un linguaggio personale e non ancora specialistico per indicare i procedimenti che portano alla formazione di una data figura - riconoscere e descrivere le posizioni reciproche di due rette;
5 Approccio metodologico - metodo euristico: attraverso la scoperta, la manipolazione i bambini arrivano a conoscere nuovi concetti, sono loro i veri attori della lezione, mentre il docente è solo una guida. I bambini sono stati invitati a costuire figure, le più disparate possibili, in completa libertà. Non si è mai cercato di dare un nome specifico alla forma costruita, se questo non veniva pronunciato, come conoscenza pregressa, dal bambino stesso. È stato interessante scoprire le definizioni che via via davano i bambini.
6 Materiali e strumenti - materiali: cannucce, asticciole colorate, matita, foglio bianco, carta quadrettata, quaderno, colla; - strumenti: forbici, righello.
7 Ambienti - aula - palestra
8 Tempo impiegato 6 ore gruppo LSS 8 ore progettazione 12 ore tempo-scuola 15 ore documentazione
9 Attività n.1: giochiamo con le cannucce Materiali: cannucce molto lunghe, di diversa lunghezza e colore. Svolgimento: - i ragazzi vengono portati in un'aula più grande; - vengono divisi in gruppi e a ciascun gruppo vengono distribuite alcune cannucce; - si chiede ai ragazzi di costruire un recinto.
10 I bambini iniziano a giocare con tre cannucce, cercando soluzioni creative al "problema". Dopo vari tentativi, mantenendo le cannucce unite alle estremità, alcuni gruppi riescono a costruire la figura, mentre altri scoprono che è impossibile chiudere "questo recinto, gli animali custoditi al suo interno possono dunque scappare..."
11 Si ascoltano i commenti degli alunni: Due cannucce sono uguali, mentre quella verde è più lunga" Che figura costruisco? "Un tricannuccia o triangolo" "Sembra una bandiera" "Il confine sono le cannucce" "Le punte del triangolo non sono punte di foglio, anche se quella in alto sembra!"
12 "Non riesco a chiudere perché la cannuccia rossa è più lunga delle altre due insieme".
13 Si consegnano ai bambini quattro cannucce, uguali a due a due e si lasciano giocare e provare. Un gruppo costruisce una forma strana. "E' come una freccia!" "Non è un cuore rotondo, è un cuore con le punte!
14 Un altro gruppo, invece, arriva a costruire un rettangolo:
15 Ecco alcuni commenti dei bambini: "Ci sono due cannucce uguali e due cannucce uguali. Le punte (angoli) sono tutte uguali" Sì, sono come le punte di un foglio. "Sembra un tappeto e anche il ripiano di un tavolo". L'insegnante, allora, chiede: Cosa succede se schiaccio questa forma? "Le punte cambiano, diventano più strette e più larghe. Le cannucce rimangono uguali a quelle di prima".
16 Cosa succede se prendo quattro cannucce tutte uguali?
17 Ottengo un quadrato......anche le punte sono tutte uguali
18 Allora, il docente stimola i ragazzi e chiede: e se schiaccio la figura? Se lo schiaccio cambiano le punte, ma le cannucce rimangono tutte uguali Maestra, diventa un ROMBO! "È un rombo e ha una punta più corta e una più lunga"
19 Attività n.2: partiamo con la piegatura della carta Materiali:foglio di carta bianca, matita, righello. Svolgimento: - si lasciano i bambini liberi di piegare il foglio di carta; - si osserva cosa ottengono; - si chiede loro di descrivere ciò che hanno fatto; - successivamente, l'insegnante interviene e li guida.
20 Per acquisire il concetto di linee incidenti, perpendicolari, parallele siamo partiti dalla piegatura della carta, prima lasciata come attività libera dei bambini, dopo come attività guidata dall'insegnante. Interessanti le descrizioni che i bambini hanno dato delle linee prodotte.
21 Al Lavoro
22 Osservandoci e facendo tesoro dei prodotti dei compagni
23 Concentrati e molto pratici!!!
24 Pronti, dopo aver fatto le nostre scoperte, a registrare tutto sul quaderno, con parole nostre...
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27 Descrizioni più o meno fantasiose...
28 Lavori più o meno precisi...
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32 Soddisfatti del nostro lavoro...
33 Attività n.3: ancora figure... Materiali: asticciole colorate, matita, righello, quaderno. Svolgimento: - si lasciano i bambini liberi di giocare con le asticciole colorate; - si osserva cosa ottengono; - si chiede loro di descrivere ciò che hanno fatto; - con l'intervento dell'insegnante si vuole arrivare al passaggio dalla linea spezzata aperta al poligono (termini, questi, naturalmente mai usati dai bambini) sempre attraverso la manipolazione e la scoperta.
34 Semplicemente giocando...
35 Manipolando...
36 Sempre insieme, osservandoci e collaborando...
37 Pronti a sperimentare...
38 Dalle forme più semplici alle più strane...
39 Sempre molto soddisfatti...
40 Dal gioco al quaderno... Conclusa l'esperienza i bimbi sono stati invitati a registrare sul quaderno le proprie attività, disegnando le figure ottenute e provando a descriverle. Si è potuto quindi dare un nome alle asticciole, lato, e un nome al punto in cui le asticciole si incontrano, vertice. E' stato facile scoprire così che le figure create hanno tanti lati quanti vertici...semplicemente giocando!!!
41 Le nostre forme
42 Ciascuno scoprendo la propria strategia per riprodurre le figure sul quaderno
43 Verifiche degli apprendimenti Gli alunni frequentano la classe prima, quindi non sono state loro presentate delle vere e proprie verifiche, in formato cartaceo. Sono stati presentati un numero di cinque asticciole colorate, di diverso tipo e di tipo tutte uguali. L'insegnante ha continuato a stimolare i ragazzi con domande guida, seguendo il pensiero degli alunni.
44 Risultati ottenuti - tutti i ragazzi hanno partecipato con entusiasmo alle attività proposte, cercando di descrivere le figure che avevano ottenuto con le proprie parole; - nessun alunno si è tirato indietro durante lo svolgimento delle attività, non l'hanno percepita come una lezione di geometria, ma hanno appreso giocando; - si osserva come gli alunni abbiano un'idea di geometria, è necessario guidarli per assegnare il nome appropriato.
45 Valutazione dell'efficacia del percorso didattico Lo svolgimento del percorso del Laboratori del Sapere Scientifico è stata un'esperienza molto positiva, in primis per gli insegnanti e anche per i ragazzi. Il gruppo di docenti che si è costituito è un gruppo molto affiatato, insieme abbiamo imparato a condividere le nostre attività, le nostre idee, ad esplicitare i nostri dubbi e i risultati ottenuti. La presenza della formatrice prof.ssa Dentella è stata fondamentale per lo svolgimento di tutto il progetto, per la presentazione delle attività, per la spiegazione del metodo laboratoriale, per il sostegno morale, per la revisione finale dei lavori.
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