analisi con- sul ter- Ldotta ritorio della provincia di Ravenna ha messo in luce una realtà caratterizzata da due anime, distinte, ma allo stesso tempo strettamente connesse: da una parte l economia di gran parte della provincia è ancora molto legata all agricoltura, alla zootecnia, e all industria di trasformazione dei prodotti della terra, pur con livelli di meccanizzazione e industrializzazione elevati. Dall altra, soprattutto nel territorio gravitante intorno al capoluogo, si riscontra anche un significativo sviluppo industriale, che caratterizza, anche visivamente, la periferia urbana. Tale La Provincia di Ravenna in cifre* Territorio: 1.858,49 Kmq Abitanti: 350.454 Densità 188 ab/kmq Comuni (C): 18 Comuni con rivendite (c): 17 Rivendite: 46 Densità delle rivendite: 1 ogni 40,4 Kmq Rivendite per comune (C): 2,6 Rivendite per comune (c): 2,7 Capillarità (c/c): 0,94 Rapporto rivendite/abitanti: 1 ogni 7.618,6 abitanti Rivendite Area Ravenna: 18 Rivendite Lughese: 17 Rivendite Faentino: 8 Rivendite Cervese: 3 sviluppo è da relazionarsi ad alcuni fattori come la presenza di una infrastruttura viabilistica storica come la via Emilia a sud, la presenza ad Est di uno dei porti commerciali tra i più importanti della penisola, e non ultimo, alla scoperta - nel 1952 - di un vasto giacimento metanifero. In sintesi, se da una parte Ravenna con gli impianti petrolchimici e i traffici marittimi ha ormai fissato il suo status industriale, dall altra non si può escludere la sinergia del settore agricolo, che non è estraneo, ma anzi di supporto, all industria e al commercio. La composizione del litorale ravennate, piatto e di tipo vallivo, non ha consentito quello sviluppo turistico che caratterizza invece le provincie di Forlì e Rimini, anche se occorre precisare che negli ultimi anni - grazie anche ad un notevole sforzo di riqualificazione ambientale e ad uno sviluppo dei servizi di
Lavezzola Casal Borsetti Faentino Cervese Ravennate Lughese Conselice Massa Lombarda Savarna Alfonsine Fusignano Glorie Villanova Lugo Bagnacavallo Marina Romea Marina di Ravenna Punta Marina RAVENNA Lido Adriano Bagnara di Romagna Russi Porto Fuori Cotignola Solarolo Lido di Classe Castelbolognese Savio Lido di Savio Milano Marittima Riolo Terme Faenza Cervia Casola Valsenio Brisighella Sintria San Cassiano accoglienza e di intrattenimento - la situazione da questo punto di vista è cambiata; in particolare a Marina di Ravenna la realizzazione del porto turistico sta portando notevoli benefici all intera economia provinciale. Il turismo che invece interessa più da vicino l economia locale è quello che ogni anno si riversa nel capoluogo per visitare gli straordinari mosaici e m o- numenti di epoca bizantina di cui la capitale dell Impero Romano d Occidente custodisce i segreti. Il mercato edilizio ravennate è caratterizzato così da un lato dall edilizia residenziale delle prime e delle seconde case (che hanno rispettivamente nelle campagne e sul litorale i loro punti di forza) e dal mercato del recupero, oggi più che mai sostenuto dal progressivo invecchiamento dei centri storici e dalla ghiotta occasione offerta dal Giubileo dell anno 2000. L analisi condotta sul territorio della ha fatto emergere un sistema della distribuzione molto particolare, come confermano anche le cifre: su una superficie di 1.860 kmq operano 46 rivendite, ed essendo la provincia suddivisa in 18 comuni, si riscontra - caso unico - una media di quasi 3 rivendite per comune, ben oltre i valori fin ora rilevati nelle altre province. Sulla base del modello di analisi ormai consolidato, la è stata suddivisa territorialmente in quattro diverse Aree Omogenee: Ravenna Lughese Cervese
IRIVENDITORI 1 Edilcasa 2 Cortesi & C. 3 Camurani Edilmarmo 4 De Grandi Angelica Maria 5 Edilblock; 6 Galassi Tiziana e C. 7 Bellosi Mauro 8 Travi 9 Cavina Angelo 10 Edil Market 11 Cooperativa Servizi Cervia 12 Fusaroli Bruno 13 Edil Market 14 Faran 15 Calderoni G. 16 Fuzzi A. 17 Camurani Isolina 18 Galamini Francesco 19 Samorè Ebro 20 Silvestrini Pietro e Figli 21 Coop La Faentina 22 Zalambani Giuseppe 23 Ditta Faccani 24 Edil.Com. 25 Mazzolani Ivo e C. 26 VI.CEM. 27 REIMA 28 SA.IO. 29 Biserni Remo 30 Eredi Catenelli 31 Faro Due 32 Il Fumista 33 Materiali Edili Ricci Dino 34 Pirini Giancarlo 35 Refrattari Ravenna 36 Serri Sauro e Nazario 37 LPV Commerciale 38 Mazzotti e Figli 39 Samea Coop 40 Vignudini Luigi e C. 41 Edil Restauro 42 Ghetti Gino 43 Edilizia Farina 44 Errani Livio 45 Montanari Giuliano 46 Camurani Due Faentino Diamo di ognuna una sintetica descrizione: Area omogenea di Ravenna. Comprende l area delimitata dai comuni di Ravenna, di Alfonsine e da quello di Russi, sino ad arrivare - a Sud - al bacino del fiume Savio. Tale area è caratterizzata dalla centralità del capoluogo e dalla presenza del porto, che, come già accennato è uno dei maggiori porti commerciali d Italia, sia per dimensioni che per volume delle merci scambiate. Altro elemento caratterizzante dell area omogenea del capoluogo è l importanza sempre maggiore assunta dalla zona litorale. Negli ultimi anni infatti lo sviluppo di numerose attività commerciali e turistiche ha dato nuovo slancio alle economie locali, e la realizzazione del nuovo porto turistico di Marina di Ravenna, con annesse le strutture di servizio necessarie, si prevede possa apportare, nei prossimi anni, un ulteriore impulso al settore edilizio della zona. Casola Valsenio 43 Riolo Terme Massa Lombarda 27 28 Bagnara di Romagna Solarolo Conselice 10 Castelbolognese 13 16 7 14 15 Lavezzola 23 24 25 26 46 Faenza Lugo Cotignola 18 19 20 21 Fusignano 22 17 3 6 Bagnacavallo Russi 1 2 5 Alfonsine Glorie 4 Villanova 44 45 Savarna 32 33 42 31 34 41 30 37 40 29 39 RAVENNA 36 Savio 38 Casal Borsetti Marina Romea Marina di Ravenna Porto Fuori 35 Punta Marina Lido Adriano Lido di Classe Lido di Savio Milano Marittima Cervia 11 12 9 Brisighella Sintria San Cassiano 8 Mappa delle rivendite della provincia
Area omogenea Lughese. Presenta un numero di rivendite leggermente inferiore a quello della A.T.OMO. del capoluogo, e una situazione molto frazionata; caratterizzata da un economia prevalentemente agricola, ha nei centri di Lugo e Bagnacavallo i poli urbani principali. Data la centralità e la relativa vicinanza, le aree gravitanti intorno a questi poli sono difficilmente influenzabili dalle dinamiche in atto nelle aree omogenee vicine. I comuni più esterni come Bagnara, Massa Lombarda, subiscono, invece, la capacità attrattiva sia delle aree omogenee confinanti, che delle provincie limitrofe, in special modo Ferrara e Bologna. In quest ultima, in particolare, vige un sistema dei prezzi più alto che non quello della, finendo quindi per agire come da polo di attrazione per molte aziende, pur considerando il costo elevato del trasporto fuori provincia. Area omogenea Cervese. Comprende un solo comune, quello di Cervia, ma risente molto dell attrazione esercitata dal litorale forlivese. A forte vocazione turistica, è attraver- sata da un importante arteria di traffico, la statale Adriatica; lungo essa si snodano grandi flussi di merci, legati soprattutto alla importanza che riveste il turismo per la riviera romagnola. za di tre valli influenza direttamente lo sviluppo del sistema commerciale faentino. Le due valli più importanti sono quelle del e quella del ; potrebbero, per alcuni versi, essere considerate aree omogenee autonome, se non altro perché fra di esse difficilmente avvengono scambi commerciali e ognuna segue la propria direttrice territoriale e commerciale. Ciò che invece le rende parte dell unica area omogenea Faentina è la loro confluenza sulla Area omogenea Faentino. E compresa tra l area del lughese, la provincia di Firenze - il cui confine è segnato dalle propaggini appenniniche che segnano gran parte del territorio - e la provincia di Forlì. A Sud il territorio assume un andamento collinare e la presenuna rivista della BE-MA editrice -
strada statale Emilia, che funge da catalizzatore e da veicolo per moltissime attività. Il sistema della distribuzione sul territorio provinciale di Ravenna presenta alcune specificità interessanti. Come testimoniato dalle cifre, nella emerge in modo evidente un numero di rivendite sensibilmente maggiore rispetto al numero di comuni in cui è diviso il territorio (46 rivendite su 18 comuni); questo valore unito alla valutazione della dimensione media delle rivendite il cui raggio d azione è generalmente contenuto nel comune di appartenenza, mette in luce una concentrazione anomala all interno dei singoli comuni (in media 2,6 rivendite per comune). Il rispetto dei propri confini commerciali è quasi assoluto, soprattutto per le aziende più piccole (anche se non mancano puntate occasionali su tutto il territorio provinciale, e anche nelle provincie limitrofe come Bologna, Ferrara e Forlì, soprattutto per le rivendite che operano ai margini dei confini amministrativi), mentre le ditte di maggiori dimensioni tendono ad ampliare il proprio bacino d utenza e ad operare indistintamente su tutto il territorio provinciale. La maggioranza è comunque rappresentata da attività di medio-piccole dimensioni, per lo più a conduzione familiare, che si sono adeguate ad un mercato provinciale sostanzialmente stabile. A queste si sono affiancate alcune grosse realtà di stampo imprenditoriale, di origine extra-provinciale. Si tratta di aziende che, prima di altre, hanno colto le opportunità di sviluppo createsi dopo la crisi e il tracollo della famiglia Ferruzzi e in concomitanza con il rilancio, soprattutto nei Lidi Ravennati, del turismo e del porto, vero motore trainante dell economia del capoluogo. Questi nuovi attori, creando imprese fortemente strutturate e organizzate, hanno saputo, in poco tempo, divenire punti di riferimento importanti per tutto il settore delle costruzioni locale. All interno di ogni area omogenea tende a crearsi un rapporto tra le imprese basato sul concetto del vivi e lascia vivere ; ogni rivendita cerca in sostanza di crearsi un proprio spazio di sopravvivenza. Emerge quindi un concetto di competizione che esclude qualsiasi fenomeno di aggregazione e di coesione tra le rivendite, o anche solo di semplice comunicazione tra le stesse. Gli operatori tendono a mantenere stretti rapporti con i clienti già acquisiti, soprattutto con le imprese, considerate clientela principale, ma di diffi-