GRUPPO DI LAVORO INTERISTITUZIONALE PROVINCIALE PER L HANDICAP DI MILANO (G.L.I.P.)



Documenti analoghi
REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

Convegno Nazionale settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

PROGETTO L.I.R.E.S. (LETTURA INTEGRATA RISULTATI ESITI SCOLASTICI) LETTURA INTEGRATA FRA RETI DI SCUOLE SULLA VALUTAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO PIANO DI ATTUAZIONE

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE L. AMABILE

Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

SCHEDA PER IL MONITORAGGIO DELLE FASI FINALI DEL PROGETTO E PER LA VALUTAZIONE - SCHEDA B Traccia per la scuola capofila

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo che riconoscono alla scuola

Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

Vademecum per il sostegno. Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

Per favorire la continuità educativo didattica nel momento del passaggio da un

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO

AREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE. Regolamento. del gruppo di lavoro sull handicap. Regolamento GLHI. Ai sensi dell art. 15 c.

Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

Protocollo D Intesa. Tra. L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria. Il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia

1 PIANO D ISTITUTO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO A.S. 2012/2013

Progetti assistiti a livello nazionale e regionale (art.11, comma 1 del D.P.R. 263/12) IL PERCORSO DI ACCOMPAGNAMENTO ALL AVVIO DEI CPIA

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia

Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL

Procedura GESTIONE DEL POF

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI

Orientamento nelle scuole secondarie di 1 grado del Veneto. Il punto 2015

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

PROTOCOLLO PER L INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO E LA PREVENZIONE DEL DISAGIO

Settore Agricoltura Beni culturali e ambientali Turismo. X Gestione del territorio

PIEMONTE. D.G.R. n del 1/8/2005

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE

PIANO DI LAVORO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 5 SOSTEGNO AI DOCENTI IN AMBITO METODOLOGICO-DIDATTICO E PER LA VALUTAZIONE. Prof.

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

Linee guida per le Scuole 2.0

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

ISTITUTO COMPRENSIVO di OPPEANO Via A. Moro, 12 tel. 045/ telefax: 045/

COMUNICAZIONE n 46 a. s. 2014/15. Avvio indagine sulle competenze digitali e rilevazione dei fabbisogni formativi.

BANDO SPORTELLI PER L ASSISTENZA FAMILIARE IN RETE PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A SPORTELLO

- disporre che il presente provvedimento sia pubblicato sul B.U.R.P. ai sensi dell art. 6 della L.R. n. 13/1994.

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

Programma Gioventù in Azione

I percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

PROGETTO L EUROPA PER I PICCOLI

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA

COMUNE DI MORNICO AL SERIO. (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (art. 10 del D.Lgs. n.

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

Prot. A/ Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE

Progetto territoriale di sostegno all apprendimento della lingua italiana rivolto ad adolescenti stranieri inseriti nei percorsi dell istruzione

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Direzione Generale Via Pianciani, Roma

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Registro determinazioni n Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO

Prot. N /A20 /pon Adrano, 11/12/2013. Il Dirigente Scolastico

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

RELAZIONE FINALE QUESTIONARI DI AUTOVALUTAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO G. CEDERLE SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO

Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni

Istituto Nazionale di Statistica Dipartimento per i censimenti e gli archivi amministrativi e statistici

Prot.n.3376/A5 Stornara, 10 dicembre 2014

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI

1 - CODICE PROGETTO CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PROVINCIALE SULL IMMIGRAZIONE 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Lo Sportello Informativo on line La tua Regione a portata di mouse

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Alceo Selvi

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona

Comune di San Martino Buon Albergo

INDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 16 maggio 2011, n. 1101

Sociale e Pari Opportunità alla dr.ssa Francesca Zampano;

Transcript:

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI MILANO AREE DI SUPPORTO AGLI ISTITUTI SCOLASTICI Formazione, Politiche Giovanili e Sostegno alla Persona via Ripamonti 89 20141 Milano tel. 02 56666/711/712/713/714 - Fax 0256666719 E-mail: handicap@milano.istruzione.lombardia.it Prot. MPIAOOUSPMI R. U. n. 2187 del 5/2/2008 GRUPPO DI LAVORO INTERISTITUZIONALE PROVINCIALE PER L HANDICAP DI MILANO (G.L.I.P.) RELAZIONE ANNUALE SULLE ATTIVITA SVOLTE (art. 4, comma 2, lettera f del D.M. n. 122 dell 11.4.1994) anno solare 2007 Il G.L.I.P. di Milano, rinnovato con decreto del dirigente dell USP di Milano, prot. n.6685 del 12.04. 2007, nel corso dell anno 2007 si è riunito tre volte: Argomenti trattati: riunione del 25.01.07 1. Attività GLIP 2005/2006 Relazione finale. 2. Applicazione del DL 185/2006. 3. Individuazione dei criteri di definizione degli organici di diritto e di fatto. 4. Utilizzo finanziamenti L.440/97. 5. Varie ed eventuali. riunione del 11.04.07 1. Organico di fatto a.s. 2007/2008: definizione dei tempi e delle modalità operative dell attività del G.L.H. provinciale e dell Ufficio sostegno alla persona; criteri di valutazione delle certificazioni degli alunni diversamente abili. 2. Analisi di situazioni problematiche. 3. Rinnovo costituzione del G.L.I.P.. 4. Varie ed eventuali. Riunione del 24.10.07 1. Situazione organico 2. Iniziative regionali sul tema dell handicap: relazione Sig. Mattiato 3. Formazione docenti di sostegno 4. Varie ed eventuali

Gli obiettivi definiti dal Piano annuale delle attività predisposto ai sensi della legge 104/92 dal G.L.I.P.di Milano sono così riassunti: 1. Consolidare la conoscenza della tipologia dell handicap presente nelle Scuole per permettere interventi integrati mirati; 2. Assistere sul versante organizzativo ed amministrativo, le Scuole-snodo territoriali per l handicap e predisporre un quadro completo delle scuole degli ambiti territoriali; assegnare le risorse e monitorare le attività svolte; 3. Elaborare e sottoscrivere Intese interistituzionali provinciali; 4. Istituire corsi di informazione/formazione minima di base per i docenti non specializzati, agenti sul sostegno senza esperienza nel settore; 5. Promuovere corsi di formazione per docenti di sostegno, organizzati dalle scuole, da reti di scuole, da enti e associazioni accreditate; 6. Dare informazione ai dirigenti scolastici sulle procedure delle segnalazioni degli alunni, sulla amministrazione/gestione dei posti di sostegno e sui rapporti interistituzioni; 7. Sviluppare ulteriormente l informatizzazione della raccolta dati e delle procedure di organizzazione e gestione dell organico di sostegno, rendendo sempre più strutturato il data base acquisito, sfruttandone al meglio le potenzialità, semplificando l azione amministrativa delle scuole e dell Ufficio; 8. Ampliare lo spazio WEB dedicato alle problematiche specifiche dell handicap sul sito provinciale, per offrire all utenza un servizio di informazione; 9. Promuovere un maggiore raccordo con le Associazioni, perché le risorse umane, professionali e strumentali in loro possesso, possano essere fruibili da parte degli Istituti scolastici; 10. Sostenere l attività del Coordinamento regionale per il necessario raccordo interprovinciale finalizzato a: elaborazione condivisa dei criteri per la definizione dell organico di sostegno/concertazione di iniziative di respiro regionale/scambio di dati/conoscenza di progetti significativi di livello locale e/o provinciale; 11. Promuovere a livello provinciale la realizzazione del progetto Disabilità e nuove tecnologie avviato dal MPI, anche attraverso la costituzione del nucleo di raccordo. 12. Realizzare un monitoraggio dei livelli di integrazione raggiunti nelle scuole da costruire, non con una raccolta dati o questionari cartacei od on line, ma con una ricerca azione mirata, da realizzare in alcune scuole campione, in un lavoro collaborativo tra operatori dell Ufficio e team di docenti delle scuole; 13. Perseguire conoscenza approfondita delle migliori pratiche e delle strategie di orientamento degli alunni diversamente abili adottate dalle scuole, da altre istituzioni, dalle associazioni e soggetti diversi. Sono stati conseguiti totalmente gli obiettivi di cui ai punti 1, 2, 4, 5, 6, 7, 9, 10, 11, 12, per cui la stima di valutazione risulta ALTA. Complessivamente il

livello di realizzazione degli obiettivi indicati raggiunge una percentuale del 90%. Obiettivo n. 1 Conoscenza dei dati relativi al numero degli alunni diversamente abili e alla tipologia dell handicap Grazie al progetto di segnalazione on line degli alunni diversamente abili, è stato possibile costruire un data base per codice fiscale di tutti gli alunni frequentanti i diversi ordini di scuola del territorio di Milano e Provincia. Tale data base viene costantemente aggiornato con i dati che provengono dalle scuole e consente di monitorare una situazione che nella provincia di Milano si caratterizza per i numeri imponenti. I dati più recenti fotografano efficacemente questa situazione: Gennaio 2007 scuola alunni Infanzia 669 Primaria 4447 Secondaria di I grado 3603 Secondaria di II grado 1621 Totale 10340 A questa situazione così complessa l Amministrazione ha risposto assegnando risorse di organico pari a 4522 posti, per un rapporto medio a livello provinciale di 1: 2,28. L analisi qualitativa più approfondita dei dati consente di evidenziare una serie di fenomeni su cui è stata avviata una profonda riflessione all interno del G.L.I.P.: nel primo anno di applicazione le nuove modalità di certificazione previste dal DPCM 185/06 hanno determinato, in controtendenza rispetto agli ultimi anni, una riduzione del numero delle nuove certificazioni e quindi di quello complessivo degli alunni dva inseriti nelle scuole; tale fenomeno trova spiegazione innanzitutto nelle maggiori difficoltà che le famiglie hanno dovuto affrontare nell iter di certificazione che è divenuto più lungo e complesso; le nuove certificazioni redatte dai Collegi delle ASL hanno rilevato al 75% casi di handicap (c.1) e solo al 25% casi di handicap grave (c. 3); si ritiene si sia sostanzialmente ridotto il numero di certificazioni sanitarie riconducibile, a volte, a situazioni di svantaggio o a disagio psico-sociale, soprattutto nella scuola secondaria di primo grado; si è confermato l aumento di segnalazioni relative ad alunni diversamente abili di origine straniera, specie extracomunitaria; si è confermata la forte mobilità degli alunni diversamente abili, in tutti i livelli di scuola, con dati sconfortanti nella scuola primaria e nella media; si è confermata la concentrazione di un elevatissimo numero di alunni diversamente abili nei primi anni dei corsi di istituti professionali; l aumento del numero di alunni diversamente abili negli ultimi anni dei corsi della secondaria di secondo grado attesta un consolidamento della

frequenza e il crescente approdo ai traguardi della qualifica o dell esame di stato. Obiettivo n. 2 Scuole-snodo Emanato il 9.05.2005 il decreto relativo ai criteri di funzionamento delle Scuole snodo, sono stati effettuati incontri periodici con i dirigenti delle stesse per definire i criteri di funzionamento delle Scuole e i criteri amministrativi e gestionali in relazione alle risorse finanziarie assegnate. La maggior parte delle scuole-snodo, su indicazione dell Ufficio, ha completato la formalizzazione degli accordi di programma tra le scuole afferenti alle singole reti. Sono stati assegnati alle Scuole-snodo, i fondi finalizzati all acquisto di attrezzature, alla sperimentazione metodologico-didattica e alla migliore qualificazione della integrazione scolastica. L assegnazione dei fondi è avvenuta sulla base del numero degli alunni diversamente abili frequentanti le Scuole dei diversi ambiti territoriali. Obiettivo n. 4 Corsi di informazione/formazione - Sono stati finanziati e realizzati nel corso del 2007 n.12 corsi di informazione/formazione per docenti di sostegno privi di titolo di specializzazione con lo scopo di sviluppare conoscenze e competenze utili a meglio gestire le situazioni di handicap. L organizzazione e la conduzione dei Corsi è stata affidata alle Scuole-snodo. Obiettivo n. 5 Istituzione di corsi per docenti di sostegno - Nei mese di novembre 2007 è stato emanato un bando aperto a tutte le scuole statali per la presentazione di progetti di formazione per docenti di sostegno e curricolari. A dicembre 2007, a conclusione dell iter di esame dei progetti di formazione a cura di una commissione appositamente costituita, sono stati assegnati finanziamenti pari a euro 85.204,07, a tutti i progetti presentati entro il termine fissato. Sono stati presentati progetti di singola scuola o di rete. Obiettivo n. 6 - Comunicazioni con i dirigenti scolastici La comunicazione fornita ai dirigenti scolastici in materia di integrazione scolastica degli alunni diversamente abili è stata ampia e dettagliata. Accanto alla via telematica che è stata molto potenziata, sono stati promossi incontri a livello di ambiti territoriali delle scuole snodo, con la partecipazione di rappresentanti dell Ufficio. Sono state convocate dal Dirigente dell USP due conferenze di servizio sui temi dell integrazione. Il 5.02.2007 ai DS delle scuole primarie e secondarie di primo grado sono state presentate, in collaborazione con le 4 ASL territoriali, l Assessorato regionale alla famiglia, il Comune di Milano, le nuove procedure di certificazione introdotte dall applicazione, con legge regionale del DPCM 185/2006. Nel mese di novembre, in una seconda conferenza di servizio, la referente dell Ufficio ha dato restituzione dell andamento delle operazioni per la determinazione degli organici e delle maggiori problematiche connesse con l integrazione. Ha inoltre dato rilievo al progetto nazionale di ricerca-azione per l integrazione I care. In tali occasioni sono stati molto apprezzati i cambiamenti introdotti nelle procedure di raccolta dati ed è stato sottolineato positivamente l impegno dell Ufficio nel supportare le scuole nelle attività volte a facilitare l inserimento

degli alunni disabili e nel promuovere opportuna riflessione sulle principali tematiche collegate. I dirigenti, anche nel rapporto diretto e continuo con la referente e gli operatori dell Ufficio, hanno evidenziato la necessità di un organico di sostegno modulato sulle necessità crescenti e sui cambiamenti in corso d anno (nuove segnalazioni, trasferimenti, abbandoni, ecc.) di evitare il continuo cambio di docenti di sostegno per scorrimento di graduatorie non definite all inizio dell anno di promuovere un momento di riflessione a livello provinciale sui tema dell orientamento nella scuola secondaria di I grado per evitare un flusso di notevole e crescente portata di alunni verso gli Istituti professionali. Obiettivo n. 7 Sviluppare ulteriormente l informatizzazione della raccolta dati e delle procedure di organizzazione e gestione dell organico di sostegno - Il progetto Dad@ - database alunni diversamente abili, è stato implementato ed è diventato pienamente operativo nella sua forma evoluta di pacchetto di gestione informatizzata e on line delle operazioni di raccolta dati, di gestione dei movimenti di alunni e di determinazione delle risorse d organico. La prima fase di sperimentazione, nel mese di maggio ha portato alla trasformazione completa dell archivio dati esistente con l introduzione del sistema di identificazione degli alunni dva per codice fiscale. La fase di raccolta delle segnalazioni e poi di conferma nel mese di giugno ha visto il pieno utilizzo delle nuove modalità che hanno consentito all Ufficio di gestire le operazioni in modo rapido ed efficiente (nonostante il trasloco degli uffici) e alle scuole di lavorare in condizione di notevole semplificazione dell azione amministrativa. Dal mese di settembre è stata introdotta anche la nuova funzione che consente la gestione in tempo reale dei trasferimenti e delle nuove iscrizioni. L accantonamento di un numero adeguato di cattedre ha consentito di far fronte pienamente alle esigenze d organico che le scuole sono venute a rappresentare in corso d anno. Attualmente realizzato nella sua forma definitiva in collaborazione con l Ufficio Statistiche di questo USP. Già dal mese di febbraio, le Scuole hanno operato on-line, utilizzando il sistema ministeriale. Sono state soprattutto gestite on line le operazioni relative all organico di fatto, in due fasi, quella principale di raccolta dati ad aprile e quella di conferma a giugno. Il servizio, basato sull utilizzo da parte di ogni singola scuola di un area riservata su un sito accessibile con password, oltre a permettere un migliore e più preciso svolgimento dei processi amministrativi, consente una immediata disponibilità di dati sempre più necessari a livello amministrativo, organizzativo e progettuale. Una serie di ulteriori applicazioni, progettate dagli operatori dell Ufficio, permettono una gestione contestuale di dati relativi alle scuole, agli alunni dva, e agli organici di tutti gli ordini di scuole. Attualmente l Ufficio fornisce dati e informazioni, oltre alle scuole e ad altri settori dell Amministrazione, anche a Enti e a Comuni. A questo obiettivo sono legati gli obiettivi n. 1 e 6. Obiettivo n. 9 Raccordo con le associazioni Si è lavorato in stretto rapporto con le Associazioni dei disabili, soprattutto con riferimento ad

iniziative di formazione ed aggiornamento, ma anche sui temi dell orientamento. Si sono realizzate sinergie, progettazioni comuni (si pensi al progetto La scuola siamo noi che ha trovato il suo momento di maggiore efficacia in un incontro pubblico, aperto alle scuole e alle famiglie, che si è concluso con una tavola rotonda sui temi dell integrazione, cui hanno partecipato rappresentanti di tutte le maggiori Associazioni. In relazione alle problematiche dell orientamento pare opportuno ricordare che un progetto presentato dalla LHEDA sugli anni ponte è stato riproposto con esiti altamente positivi da un ambito territoriale e finanziato da una scuola snodo. Obiettivo n. 10 Coordinamento regionale La referente e gli operatori dell Ufficio hanno partecipato attivamente ai lavori del Gruppo di coordinamento regionale, presso l Ufficio II dell USR per la Lombardia. Hanno dato diffusione alle iniziative presentate, sostenuto la partecipazione del territorio milanese ai progetti proposti anche dal livello nazionale (si pensi al progetto I care). Vale la pena ricordare che in relazione al progetto ministeriale La scuola siamo noi l Ufficio ha sostenuto efficacemente l iniziativa di raccolta di documentazione di buone prassi in materia di integrazione, cui le scuole milanesi hanno dato un contributo molto ricco e significativo. La referente ha partecipato anche ai lavori del Gruppo regionale per la formazione dei docenti di sostegno che ha elaborato strumenti di monitoraggio dei progetti di formazione attivati, ha elaborato il documento con le linee guida regionali e, con una docente dell Ufficio, ha partecipato all organizzazione del seminario residenziale regionale For-hand, che si è tenuto a Chiavenna alla fine di marzo. Obiettivo n. 11 Nuove tecnologie e disabilità Il progetto vede il concorso dell impegno degli Uffici II e VIII dell USR e la collaborazione del servizio Nuove tecnologie, che fa capo all ispettore Tarantini. In attuazione di linee guida nazionali, in collaborazione con i referenti provinciali di tutta la Lombardia, l Ufficio ha sostenuto il progetto a livello teriitoriale, ha supportato due scuole snodo nel consolidamento di due centri risorse provinciali (presso ICS Koiné di Monza e LS Marconi di Milano), ha fornito consulenza alle scuole per l elaborazione dei piani di implementazione delle risorse tecniche e professionali. Gli operatori dell Ufficio hanno partecipato alle iniziative di formazione e aggiornamento organizzate dall Ufficio Regionale per le TIC, promuovendo anche la raccolta di documentazione informatica di buone prassi in materia di applicazione delle tecnologie alla disabilità. Nel corso di incontri con i referenti provinciali del progetto è stato presentato ufficialmente il pacchetto applicativo dad@ che ha trovato spazio di presentazione e proposta anche sul portale del Politecnico CEFRIEL. Obiettivo n.13 raccolta delle migliori pratiche in materia di orientamento degli alunni dva L Ufficio ha seguito con attenzione le problematiche dell orientamento degli alunni dva (v. anche in relazione ad altri obiettivi). Oltre alla raccolta e diffusione di buone pratiche in materia, ha

contribuito ad organizzare una conferenza di servizio, nel gennaio 2008, rivolta ai dirigenti delle scuole secondarie di primo grado di Milano e Provincia, sui temi dell orientamento dei disabili in funzione dell iscrizione alle scuole superiori,a fronte del fenomeno del massiccio inserimento negli istituti professionali. Sono in svolgimento le attività riferite all obiettivo n. 3, che è stato parzialmente raggiunto, ma che ha ricevuto su stimolo del GLIP nuovo impulso in una diversa ipotesi di lavoro. Obiettivo n. 3 Intese interistituzionali - L impegno in questo settore è stato intensificato, nella consapevolezza della necessità di dare attuazione ai dettami della legge 104, in un ottica che vede le Intese come base per futuri accordi di programma da elaborare a livello di singola scuola, o reti di scuole o anche a livello territoriale per progetti e servizi specifici. Verificato lo stallo delle operazioni di sottoscrizione delle bozze di Intese da parte dei diversi soggetti istituzionali, si è lanciata la proposta della costituzione di un Tavolo provinciale come primo livello d azione in funzione della realizzazione di accordi di programma a livello territoriale su temi specifici. Diversi soggetti hanno comunicato la propria adesione alla proposta ed è prevista a breve la convocazione del primo incontro di questo tavolo. E stata rivolta, inoltre, la dovuta attenzione alle proposte provenienti dalle Associazioni che, a volte, si sono concretizzate in utili iniziative concordate con l Amministrazione. L Ufficio, nell ottica della collaborazione interistituzionale, ha messo a disposizione di Istituzioni Pubbliche e Private, che ne hanno fatto richiesta (ASL, Comuni, Circoscrizioni, Testate giornalistiche, Associazioni, ecc.), i dati contenuti nel data base (nel rispetto della privacy) per tutte le iniziative che fossero finalizzate ad una maggiore conoscenza dell handicap e dei problemi dell integrazione scolastica. In merito all obiettivo n. 12 ricerca/azione sull integrazione, si è preferito non avviare un attività a livello provinciale che sarebbe andata a sovrapporsi alle finalità e agli esiti del progetto nazionale "I Care" che il MPI ha proposto alle scuole. L Ufficio è stato chiamato a svolgere azione di accompagnamento alle 14 scuole della Provincia di Milano che sono state selezionate per partecipare al Progetto che sta avviandosi ora alla sua fase più direttamente operativa. Non si è ancora potuto realizzare il sito web che ci si era prefissati di realizzare in relazione all obiettivo n. 8, a causa delle difficoltà a realizzare nei nuovi uffici, dopo il trasloco, innanzitutto la messa in rete dei computer dell Ufficio e la loro dotazione di una linea Internet veloce. Il raggiungimento dell obiettivo 8 viene riproposto per l anno 2008. Accanto a questo, ci si propone di continuare l impegno al raggiungimento degli altri obiettivi sopra descritti, impegno che rappresenta la vocazione fondamentale del GLIP, negli ambiti più propriamente di competenza.

Si conclude sottolineando l impegno dedicato e la qualità di molto del lavoro svolto. Si conferma l auspicio che le energie profuse nell azione del GLIP da parte di tutti i suoi componenti possano contribuire ad un più efficace processo di integrazione degli alunni diversamente abili nelle nostre scuole. Milano, 25 gennaio 2008 F. to IL SEGRETARIO F.to IL PRESIDENTE dott.ssa Rita Garlaschelli Isp.re Pietro Modini La presente Relazione è approvata nella seduta del 1.02.2008