Report mercato del lavoro in provincia di Pavia 3 trimestre trimestre 2014

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Settore Sviluppo e Lavoro Servizi alla Persona e all Impresa Osservatorio del Mercato del Lavoro della Provincia di Pavia Servizi per l impiego Report mercato del lavoro in provincia di Pavia 3 trimestre 2013-3 trimestre 2014 Dicembre 2014 1

Premessa Il report sul mercato del lavoro fornisce alcune indicazioni di carattere generale relative all andamento occupazionale registrato nella provincia di Pavia nel 3 trimestre 2014. Oggetto di analisi sono i dati amministrativi di competenza dei Centri per l Impiego relativi alle comunicazioni obbligatorie dei rapporti di lavoro effettuate dai datori di lavoro nel territorio provinciale. Le comunicazioni obbligatorie generano una fonte informativa contenente i dati relativi agli avviamenti, proroghe, trasformazioni e cessazioni di rapporto di lavoro che i datori di lavoro devono obbligatoriamente comunicare alle istituzioni competenti. Dai dati raccolti è possibile ricavare informazioni riguardanti le dinamiche del mercato del lavoro dal punto di vista della domanda, dell offerta e delle tipologie contrattuali utilizzate. Al fine di fornire ulteriori spunti interpretativi, la trattazione si sviluppa con l analisi quantitativa del flusso dei lavoratori in stato di disoccupazione, del flusso dei lavoratori inseriti in lista di mobilità e la quantificazione del numero di ore di cassa integrazione autorizzata durante il trimestre considerato. I dati pubblicati nel presente report sono definiti in progress, pertanto elaborazioni successive a quelle pubblicate potrebbero subire lievi variazioni in termini di valore assoluto. A partire dall anno 2013 i dati relativi ad avviamenti e cessazioni, contrariamente a quanto pubblicato nei rapporti precedenti, sono comprensivi anche dei dati relativi al settore della Pubblica Amministrazione. 2

ANALISI DEI FLUSSI DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE Avviamenti Le comunicazioni obbligatorie riferite al 3 trimestre 2014 hanno registrato complessivamente un numero di avviamenti pari a 17.210 unità, di cui il 53,3% riferiti a personale di genere maschile ed il 46,7% a personale di genere femminile. Rispetto al 3 trimestre 2013 si evidenzia una riduzione delle comunicazioni di avviamento pari al 3,8%. Tab. 1 Avviamenti Avviamenti III trim. 2013 Avviamenti III trim. 2014 Variazione % M F Totale M F Totale M F Totale 9404 8485 17889 9173 8037 17210-2,5% -5,3% -3,8% Avviamenti per settore economico Il terziario (commercio e servizi) con una percentuale pari al 53% sul totale degli avviamenti rappresenta il settore più attivo dell economia pavese, seguito dall agricoltura (29,3%), dall industria (13,2%) e dalle costruzioni (4,5%). Il confronto per macro settori con il 3 trimestre 2013 evidenzia un lieve decremento degli avviamenti sia nel settore industriale (-3,9%) che nel terziario (-3,1%), mentre più vistoso risulta il calo nel settore agricolo (-6,2%); in lieve ripresa risulta il settore delle costruzioni con un incremento degli avviamenti del 3,9% (tab.2). Tab. 2 Avviamenti per settore di attività Avviamenti III trim. 2013 Avviamenti III trim. 2014 variazione Settore d'attività M F Totali % M F Totali % % dato mancante 4 3 7 0,0% 10 4 14 0,1% 100,0% Agricoltura 3521 1865 5386 30,1% 3347 1704 5051 29,3% -6,2% Industria 1675 681 2356 13,2% 1596 669 2265 13,2% -3,9% Costruzioni 702 35 737 4,1% 730 36 766 4,5% 3,9% Terziario 3502 5901 9403 52,6% 3490 5624 9114 53,0% -3,1% Totali 9404 8485 17889 100% 9173 8037 17210 100% -3,8% Percentuali 52,6% 47,4% 100% 53,3% 46,7% 100% avviamenti per settore di attività 18000 16000 14000 12000 10000 8000 6000 3 trim 2013 3 trim 2014 4000 2000 0 Agricoltura Industria Costruzioni Terziario Totali 3

Avviamenti per tipologia contrattuale In relazione alla tipologia contrattuale, il 79,8% degli avviamenti è costituito da rapporti di lavoro a tempo determinato (comprensivi dei rapporti di lavoro interinale), mentre i contratti a tempo indeterminato registrano una percentuale pari al 11,9%. A seguire i contratti di lavoro parasubordinato con il 6,8% ed i contratti di apprendistato/inserimento con l 1,5%. La riforma del mercato del lavoro, limitando considerevolmente i casi di utilizzo dei rapporti di lavoro intermittente, ne ha praticamente azzerato l utilizzo come evidenziato nella tabella sottostante. Il lavoro interinale, con 2635 avviamenti, incide per il 19,2% sui contratti di lavoro stipulati a tempo determinato (tab. 3). Si specifica che il termine lavoro parasubordinato presente in tabella raggruppa una serie di contratti quali il lavoro a progetto/collaborazione coordinata e continuativa, il contratto di agenzia, l associazione in partecipazione con apporto di attività lavorativa, il lavoro occasionale, il lavoro autonomo nello spettacolo. Tab. 3 Avviamenti per tipologia contrattuale Rapporto di lavoro M % F % Totali % Apprendistato/inserimento 162 1,8% 102 1,3% 264 1,5% Lavoro a tempo determinato (*) 7356 80,2% 6375 79,3% 13731 79,8% Lavoro a tempo indeterminato 1134 12,4% 906 11,3% 2040 11,9% Lavoro intermittente 0 0% 0 0% 0 0% Parasubordinato 521 5,7% 654 8,1% 1175 6,8% Totali 9173 100% 8037 100% 17210 100% (* ) di cui lavoro interinale 1302 1333 2635 Percentuali 53,3% 46,7% 100% avviamenti per tipologia contrattuale Apprendistato/inserimento Lavoro a tempo determinato Lavoro a tempo indeterminato Lavoro intermittente Parasubordinato Rispetto al 3 trimestre 2013 si registrata un certo incremento nell utilizzo dei contratti di apprendistato (+12,8%); in lieve diminuzione l utilizzo dei contratti a tempo determinato (-3%) e dei contratti di lavoro parasubordinato (-1,1%), mentre più marcata risulta la diminuzione dei contratti a tempo indeterminato (-12%). Il lavoro intermittente, come già accennato nel paragrafo precedente, risulta praticamente azzerato, mentre il lavoro interinale, visto come un di cui dei contratti stipulati a tempo determinato, registra un incremento del 7,9% (tab.4). 4

Tab. 4 Avviamenti per tipologia contrattuale Rapporto di lavoro Avv. III trim. 2013 Avv. III trim. 2014 Diff. v. ass. Var. % Apprendistato/inserimento (r) 234 264 30 12,8% Lavoro a tempo determinato (*) 14149 13731-418 -3% Lavoro a tempo indeterminato 2318 2040-278 -12% Lavoro intermittente 0 0 0 0 Parasubordinato 1188 1175-13 -1,1% Totali 17210-679 -3,8% (* ) di cui lavoro interinale 2441 2635 194 7,9% Avviamenti per area territoriale Gli avviamenti per area territoriale sono da considerarsi in base all ubicazione della sede operativa dell azienda (luogo di lavoro) e del relativo Centro per l Impiego territorialmente competente; nello specifico il 46,2% degli avviamenti si distribuisce nella zona dell Oltre Po Pavese, il 31,2% nella zona del Pavese ed il restante 22,6% nella zona della Lomellina (tab. 5). Tab. 5 Avviamenti per area territoriale e Centro Impiego di competenza Centro Impiego M % F % Totali % Pavia 2700 29,4% 2670 33,2% 5370 31,2% Vigevano 1973 21,5% 1919 23,9% 3892 22,6% Voghera 4500 49,1% 3448 42,9% 7948 46,2% Totali 9173 100% 8037 100% 17210 100% Percentuali 53,3% 46,7% 100% Lavoratori avviati I lavoratori interessati da una o più comunicazioni di avviamento sono 14.306; si contano quindi circa 1,2 avviamenti in media per ogni persona. Rispetto al 3 trimestre del 2013 si registra una diminuzione percentuale dei lavoratori avviati del 3,2% (oltre 470 persone in meno interessate da occasioni di lavoro). In leggera diminuzione il divario di genere fra le persone avviate, con oltre il 54% a favore dei maschi ed oltre il 45% a favore delle femmine (tab.6). Tab. 6 Lavoratori avviati lavoratori avviati III trimestre 2013 lavoratori avviati III trimestre 2014 Sesso Numero Individui % Sesso Numero Individui % M 8059 54,5% M 7775 54,3% F 6719 45,5% F 6531 45,7% Totali 14778 100% Totali 14306 100% Lavoratori avviati per fasce di età Gli avviati per classe di età si distribuiscono per oltre il 28% nella fascia dai 20 ai 29 anni; la percentuale scende a oltre il 27% nella fascia dai 30 ai 39 anni e a oltre il 23% nella fascia dai 40 ai 49 anni (tab.7). Osservando la tabella 7/bis, si nota, rispetto al 2013, un aumento dei lavoratori avviati nella classe dei giovani (fino a 29 anni) (+3,6%), mentre in diminuzione risultano i lavoratori avviati nelle fasce di età rispettivamente denominate adulti (da 30 a 54 anni) (-5,9%) e anziani (oltre i 54 anni) (- 7,2%). 5

Tab. 7 Lavoratori avviati per fascia di età Fasce età M % F % Totali % fino a 19 anni 323 4,2% 187 2,9% 510 3,6% da 20 a 24 anni 1192 15,3% 806 12,3% 1998 14,0% da 25 a 29 anni 1089 14,0% 956 14,6% 2045 14,3% da 30 a 34 anni 973 12,5% 931 14,3% 1904 13,3% da 35 a 39 anni 971 12,5% 1042 16,0% 2013 14,1% da 40 a 44 anni 928 11,9% 904 13,8% 1832 12,8% da 45 a 49 anni 777 10,0% 712 10,9% 1489 10,4% da 50 a 54 anni 562 7,2% 519 7,9% 1081 7,6% oltre 55 anni 960 12,3% 474 7,2% 1434 10,0% Totali 7775 100% 6531 100% 14306 100% Percentuali 54,3% 45,7% 100% Tab. 7/bis Lavoratori avviati per fascia di età (intervallo di età) Avviamenti III trim. 2013 Avviamenti III trim. 2014 variazione Intervallo di età M F Totali % M F Totali % % Giovani (fino 29 anni) 2485 1909 4394 29,7% 2604 1949 4553 31,8% 3,6% Adulti (da 30 a 54 ) 4525 4314 8839 59,8% 4211 4108 8319 58,2% -5,9% Anziani (oltre 54) 1049 496 1545 10,5% 960 474 1434 10,0% -7,2% Totali 8059 6719 14778 100% 7775 6531 14306 100% -3,2% Percentuali 54,5% 45,5% 100% 54,3% 45,7% 100% Lavoratori avviati per cittadinanza Riguardo alla cittadinanza dei lavoratori avviati, oltre il 31% è rappresentato da persone di nazionalità straniera. In primo piano figurano cittadini rumeni, con una percentuale pari al 16,7%; a seguire albanesi (3,1%),marocchini (1,6%), cinesi (1,5%), egiziani (1,4%) e polacchi (1,2%)(tab. 9). Tab. 8 Lavoratori avviati per cittadinanza Cittadinanza M % F % Totali % Italiani 4829 62,1% 4998 76,5% 9827 68,7% Comunitari 1660 21,4% 1007 15,4% 2667 18,6% Extracomunitari 1286 16,5% 526 8,1% 1812 12,7% Totali 7775 100% 6531 100% 14306 100% Percentuali 54,3% 45,7% 100% Tab. 9 Lavoratori avviati per cittadinanza paese di origine Cittadinanza M % F % Totali % Romania 1472 18,9% 924 14,1% 2396 16,7% Albania 279 3,6% 161 2,5% 440 3,1% Marocco 189 2,4% 35 0,5% 224 1,6% Cina 102 1,3% 108 1,7% 210 1,5% Egitto 196 2,5% 4 0,1% 200 1,4% Polonia 130 1,7% 45 0,7% 175 1,2% altri 5407 69,5% 5254 80,4% 10661 74,5% Totali 7775 100% 6531 100% 14306 100% Percentuali 58,8% 41,2% 100% 6

Cessazioni Le comunicazioni obbligatorie riferite al 3 trimestre 2014 hanno registrato complessivamente un numero di cessazioni pari a 16.769 unità, di cui il 55,5% riferite a personale di genere maschile ed il 44,5% a personale di genere femminile. Rispetto al 3 trimestre 2013 si registra un discreto incremento delle comunicazioni di cessazione pari al 6,8%. Tab. 10 Cessazioni Cessazioni III trim. 2013 Cessazioni III trim.2014 Variazione % M F T M F T M F T 8317 7391 15708 9314 7455 16769 12,0% 0,9% 6,8% Cessazioni per settore La maggior parte delle cessazioni dei rapporti di lavoro, nel 3 trimestre 2014, si concentra nel settore del terziario con un valore percentuale pari al 57,1% sul totale. A seguire il settore agricolo con il 21,8%, il settore industriale con il 15,7% ed il settore delle costruzioni con il 5,3%. Nel confronto tra i due trimestri in considerazione si rileva un lieve aumento delle cessazioni nel settore del terziario (+0,8%), mentre risultano in diminuzione le cessazioni nel settore delle costruzioni (- 9%) e nel settore industriale (-7,1%); in forte aumento le cessazioni nel settore agricolo (53,4%), fattore legato più alla stagionalità ed alla tipicità delle lavorazioni (vendemmia) che ad un effettivo stato di crisi del settore stesso (tab.11). Tab. 11 Cessazioni per settore di attività Cessazioni III trim. 2013 Cessazioni III trim. 2014 variazione Settore d'attività M F Totali % M F Totali % % dato mancante 5 15 20 0,1% 10 9 19 0,1% -5,0% Agricoltura 1601 780 2381 15,2% 2450 1203 3653 21,8% 53,4% Industria 1971 862 2833 18,0% 1823 809 2632 15,7% -7,1% Costruzioni 935 46 981 6,2% 847 46 893 5,3% -9,0% Terziario 3805 5688 9493 60,4% 4184 5388 9572 57,1% 0,8% Totali 8317 7391 15708 100% 9314 7455 16769 100% 6,8% Percentuali 52,9% 47,1% 100% 55,5% 44,5% 100% cessazioni per settore di attività 18000 16000 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 Agricoltura Industria Costruzioni Terziario Totali 3 trim 2013 3 trim 2014 7

Cessazioni per causa Osservando la distribuzione delle cessazioni per causa, si rileva che la maggior parte dei rapporti di lavoro si interrompe alla scadenza del contratto a termine (65,1%) e per dimissioni (13,3%). In diminuzione, rispetto al 3 trimestre 2013, le cessazioni per giustificato motivo oggettivo, mentre in leggero aumento risulta il numero di cessazioni per cessata attività aziendale e per licenziamento collettivo (tab. 12). Tab. 12 Cessazioni per causa Causa di Cessazione Tot. III trim.2013 % Tot. III trim.2014 % Cessazione attività 150 1,0% 153 0,9% Decadenza dal servizio 29 0,2% 59 0,4% Decesso 78 0,5% 39 0,2% Dimissioni durante il periodo di prova 78 0,5% 73 0,4% Dimissioni 2681 17,1% 2238 13,3% Dimissioni giusta causa 54 0,3% 71 0,4% Fine rapporto a termine 9245 58,9% 10920 65,1% Licenziamento collettivo 150 1,0% 210 1,3% Licenziamento giusta causa 91 0,6% 90 0,5% Licenziamento individuale 0 0,0% 0 0,0% Licenziamento per giustificato motivo oggettivo 940 6,0% 691 4,1% Licenziamento per giustificato motivo soggettivo 31 0,2% 48 0,3% Mancato superamento del periodo di prova 285 1,8% 192 1,1% Modifica del termine inizialmente fissato 115 0,7% 206 1,2% Pensionamento 102 0,6% 277 1,7% Risoluzione consensuale 261 1,7% 129 0,8% Altro 1267 8,1% 1263 7,5% Dato mancante 151 1,0% 110 0,7% Totali 15708 100% 16769 100% Cessazioni per tipologia contrattuale In merito alla tipologia contrattuale dei rapporti di lavoro cessati, il 73,2% è rappresentato da rapporti a tempo determinato (69% nel 3 trim. 2013), il 15% da rapporti a tempo indeterminato (18,8% nel 3 trim. 2013) ed il 9,3% da rapporti di lavoro parasubordinato (9% nel 3 trim. 2013); le cessazioni dei contratti di apprendistato si collocano al 2,2% (2,1% nel 3 trim. 2013) (tab.13). Tab. 13 Cessazioni per tipologia contrattuale Rapporto di lavoro III trim.2013 % III trim.2014 % variazione Apprendistato/inserimento 326 2,1% 373 2,2% 14,4% Lavoro a tempo determinato (*) 10838 69,0% 12283 73,2% 13,3% Lavoro a tempo indeterminato 2952 18,8% 2517 15,0% -14,7% Lavoro intermittente 175 1,1% 41 0,2% -76,6% Parasubordinato 1417 9,0% 1555 9,3% 9,7% Totali 15708 100,0% 16769 100,0% 6,8% (* ) di cui lavoro interinale 2493 2626 5,3% 8

Saldo avviamenti-cessazioni Saldo per settore di attività Nella tabella sottostante viene riportato il confronto fra gli avviamenti e le cessazioni per settore nei due periodi in considerazione; il saldo corrispondente è ottenuto come differenza tra avviamenti e cessazioni. Il 3 trimestre 2014 si chiude con un saldo positivo pari a 441 unità. Tutti i macrosettori presi in considerazione, eccetto il settore agricolo, presentano saldi negativi, in linea con il trend già evidenziato nel corrispondente trimestre dell anno precedente. In particolare il settore del terziario chiude il trimestre con un saldo pari a - 458 unità; più contenuto, ma pur sempre negativo, risulta invece il saldo nel settore industriale (-367 unità) e nel settore delle costruzioni (- 127 unità) (tab. 14) Tab. 14 Saldo avviamenti cessazioni per settore di attività Settore d'attività avviamenti III trim.2013 cessazioni III trim.2013 saldo avviamenti III trim.2014 cessazioni III trim.2014 saldo dato mancante 7 20-13 14 19-5 Agricoltura 5386 2381 3005 5051 3653 1398 Industria 2356 2833-477 2265 2632-367 Costruzioni 737 981-244 766 893-127 Terziario 9403 9493-90 9114 9572-458 Totali 17889 15708 2181 17210 16769 441 Saldo per area territoriale Osservando la distribuzione del saldo avviamenti cessazioni per area territoriale, si rilevano saldi negativi sia nella zona del Pavese (- 441 unità) che nella zona della Lomellina (- 262 unità), mentre positivo, ed in larga parte dovuto alla stagionalità nel settore agricolo, risulta il saldo nell Oltre Po Pavese (+ 1144 unità). Tab. 15 Saldo avviamenti cessazioni per area territoriale e centro Impiego di competenza Centro Impiego avviamenti III trim 2014 cessazioni III trim2014 saldo Pavia 5370 5811-441 Vigevano 3892 4154-262 Voghera 7948 6804 1144 Totali 17210 16769 441 Trend avviamenti-cessazioni trend avviamenti - cessazioni 25000 20000 15000 10000 avviamenti cessazioni 5000 0 I trim 2012 II trim 2012 III trim 2012 IV trim 2012 I trim 2013 II trim 2013 III trim 2013 IV trim 2013 I trim 2014 II trim 2014 III trim 2014 9

Altri dati relativi all andamento del mercato del lavoro : flusso iscritti nelle liste di disoccupazione flusso iscritti in lista di mobilità ore autorizzate di cassa integrazione. Flusso lavoratori iscritti nelle liste di disoccupazione Nel corso del 3 trimestre 2014, risultano 4706 le dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro rilasciate da persone alla ricerca di nuova o prima occupazione presso i Centri per l Impiego Provinciali, con una riduzione di oltre il 6% rispetto al corrispondente periodo del precedente anno. Circa l 86% del campione considerato è rappresentato da persone già precedentemente occupate ad alla ricerca di una nuova occupazione (tab. 16). Tab. 16 Flusso delle persone in cerca di lavoro per classe di iscrizione Flusso iscritti III trim. 2013 Flusso iscritti III trim. 2014 variazione Classe di iscrizione M F Totali % M F Totali % % disoccupati 1933 2451 4384 86,8% 1837 2225 4062 86,3% -7,3% inoccupati 269 327 596 11,8% 300 286 586 12,5% -1,7% occupati 30 28 58 1,1% 19 26 45 1,0% -22,4% altro 8 6 14 0,3% 8 5 13 0,3% -7,1% Totali 2240 2812 5052 100% 2164 2542 4706 100% -6,8% Percentuali 44,3% 55,7% 100% 46,0% 54,0% 100% Flusso lavoratori iscritti nelle liste di mobilità Le procedure di mobilità si attivano a fronte di situazioni di crisi o di trasformazioni aziendali che comportano una riduzione del numero di lavoratori occupati. Se l azienda in crisi ha un organico superiore ai 15 dipendenti, ed ha la necessità di procedere ad un licenziamento collettivo (che interessi almeno 5 lavoratori), si applicano le disposizioni previste dalla legge 223/91, che prevedono un esubero, procedura che si conclude con l iscrizione dei lavoratori licenziati in un apposita lista di mobilità. Se l azienda rientra tra quelle che hanno diritto all intervento della CIGS, i lavoratori licenziati ed iscritti nella lista percepiscono l indennità di mobilità e il loro reimpiego è favorito da sgravi contributivi ed incentivi economici. Per quanto riguarda l inserimento in lista di mobilità, ai sensi della Legge 236/93 (piccola mobilità), dei lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo da aziende che occupano fino a 15 dipendenti, si informa che il suddetto inserimento non è stato rifinanziato e non sono stati prorogati gli sgravi correlati. Sono complessivamente 214 le iscrizioni alle liste di mobilità (Legge 223/91) registrate nel 3 trimestre 2014, con un decremento del 16,7% rispetto al 3 trimestre 2013 (tab.17). Tab. 17 Flusso delle persone inserite in lista di mobilità Mobilità Flusso iscritti III trim. 2013 Flusso iscritti III trim. 2014 M F Totali % M F Totali % L. 223 159 97 257 100% 126 88 214 100% Totali 159 97 257 100% 126 88 214 100% Percentuali 62,1% 37,9% 100% 58,9% 41,1% 100% 10

Cassa Integrazione Guadagni Nel corso del 3 trimestre 2014 diminuiscono del 9,2%, rispetto al corrispondente trimestre dell anno precedente, le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate e contabilizzate dall INPS. Il metodo di contabilizzazione dell INPS computa, nello stesso periodo, archi di cassa che sono stati in parte consumati o sono da consumare in parte nel futuro. Tale criterio, meramente amministrativo, rende di difficile uso il dato per leggere l effettivo andamento della crisi in atto. La cassa integrazione ordinaria, per la quale sono previsti processi di autorizzazione a livello provinciale, diminuisce del 35,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta come noto di uno strumento utilizzato in chiave anticongiunturale per periodi brevi (13 settimane consecutive, con prospettiva di ripresa dell attività, per un massimo di 52 settimane in un biennio mobile). La cassa integrazione straordinaria autorizzata aumenta del 47,2%. La cassa straordinaria copre stati di crisi dichiarata che spesso porta ad esuberi o alla totale cessazione dell attività aziendale o dei sui rami. Le situazioni di cassa straordinaria giunte a conclusione, che non abbiano generato riavvio delle attività o ricollocazione del personale, potrebbero sfociare in mobilità ovvero in licenziamenti collettivi. In diminuzione le ore autorizzate della cassa in deroga, con un valore percentuale pari al 58,4% rispetto al 3 trimestre 2013. La CIG in deroga alla vigente normativa è concessa nei casi in cui alcuni settori (tessile, abbigliamento, calzaturiero, orafo, ecc.) versino in grave crisi occupazionale. Lo strumento della cassa integrazione guadagni in deroga permette quindi, senza modificare la normativa che regola la CIGS, di concedere i trattamenti straordinari anche a tipologie di aziende e lavoratori che ne sono esclusi. Tab. 18 Cassa integrazione guadagni ore autorizzate per tipo di intervento Cassa integrazione ore autorizzate tasso di var. % Tipo Intervento III trim. 2013 III trim. 2014 Ordinaria 73.795.516 47.743.483-35,3% Straordinaria 115.481.365 169.963.133 47,2% Deroga 93.446.926 38.908.323-58,4% Totale 282.723.807 256.614.939-9,2% 11

BREVE RIEPILOGO DATI E CONCLUSIONI Attraverso i dati relativi alle movimentazioni delle comunicazioni obbligatorie è possibile, per il terzo trimestre 2014 avviare l analisi dell andamento del mercato del lavoro in termini di dinamica della domanda di personale dipendente e parasubordinato da parte dei datori di lavoro pubblici e privati. La domanda di lavoro ha evidenziato nel 3 trimestre 2014 un certa flessione rispetto al corrispondente trimestre dell anno precedente; i contratti di lavoro stipulati sono diminuiti del 3,8% e complessivamente ammontano a 17.210 unità contro le 17.889 unità rilevate nel 3 trimestre del 2013. Sul totale dei contratti stipulati, il 53,3% riguarda il genere maschile mentre il 46,7% riguarda il genere femminile. I lavoratori interessati da uno o più contratti di lavoro sono 14.306 (si contano quindi circa 1,2 avviamenti in media a persona), con una diminuzione percentuale del 3,2% rispetto al 3 trimestre del precedente anno e corrispondente a oltre 470 persone in meno interessate da occasioni di lavoro. Le assunzioni dei lavoratori si distribuiscono per oltre il 28% nella fascia di età fra i 20 ed i 29 anni; la percentuale scende a oltre il 27% nella fascia di età fra i 30 ed i 39 anni e a oltre il 23% nella fascia dai 40 ai 49 anni. In leggera diminuzione il divario di genere fra le persone avviate, con oltre il 54% a favore dei maschi ed oltre il 45% a favore delle femmine. Riguardo alla cittadinanza dei lavoratori avviati, oltre il 31% è rappresentato da persone di nazionalità straniera, con una particolare prevalenza di cittadini rumeni (16,7%); a seguire, con percentuali comprese tra l 1% ed il 3% circa, cittadini albanesi, marocchini, cinesi, egiziani e polacchi. Per quanto riguarda il posizionamento degli avviamenti per settore di attività economica, si segnala una netta prevalenza del terziario (commercio e servizi) con 9.114 avviamenti ed una quota percentuale sul totale pari al 53%. A seguire troviamo l agricoltura con una quota percentuale pari al 29,3% (5.051 avviamenti), l industria con una quota pari al 13,2% (2.265 avviamenti) ed infine le costruzioni con il restante 4,5% (766 avviamenti). Osservando la distribuzione settoriale della domanda di lavoro nel confronto trimestrale, si evidenzia una lieve diminuzione degli avviamenti sia nel settore industriale (-3,9%) che nel terziario (-3,1%), mentre più marcata risulta la diminuzione nel settore agricolo (-6,2%); in lieve ripresa risulta il settore delle costruzioni (+3,9%). Dalle elaborazioni condotte sulla tipologia contrattuale degli avviamenti, emerge che il 13,4% degli stessi è stato effettuato con l uso di forme contrattuali permanenti (tempo indeterminato e apprendistato) (14,3% nel 3 trimestre 2013), mentre il restante 86,6% con forme contrattuali temporanee (tempo determinato, somministrazione, lavoro parasubordinato) (85,7% nel 3 trimestre 2013). Prosegue quindi, in definitiva, il processo di sostituzione dei contratti di tipo permanente con forme contrattuali temporanee. Nel dettaglio, rispetto al 3 trimestre 2013 si registra un certo incremento nell utilizzo dei contratti di apprendistato (+12,8%), mentre in lieve diminuzione risultano i contratti a tempo determinato (- 3%) ed i contratti di lavoro parasubordinato (-1,1%); più marcata risulta invece la diminuzione nell utilizzo dei contratti a tempo indeterminato (-12%). Il lavoro interinale o somministrazione, visto come un di cui dei contratti stipulati a tempo determinato, registra un incremento del 7,9%. 12

Gli effetti dei mutati comportamenti della domanda di lavoro indotti dall entrata in vigore della Legge 92/2012 hanno influenzato notevolmente il lavoro a chiamata o intermittente, azzerandone praticamente l utilizzo. Le comunicazioni di cessazione (16.769 unità) sono aumentate, tendenzialmente, del 6,8% rispetto al 3 trimestre 2013. La maggior parte delle cessazioni dei rapporti di lavoro si concentra nel settore del terziario (57,1%); a seguire il settore agricolo (21,8%), il settore industriale (15,7%) ed il settore delle costruzioni (5,3%). La maggioranza dei rapporti di lavoro si interrompe alla naturale scadenza dei contratti a termine ( 65,1%) e per dimissioni (13,3%), mentre ammontano a oltre il 6% i licenziamenti determinati da fattori di crisi aziendale (cessazione attività, licenziamento collettivo, licenziamento per giustificato motivo oggettivo). Il 3 trimestre 2014 si conclude con un saldo avviamenti cessazioni positivo e pari a 441 unità, in forte riduzione rispetto al dato rilevato nel corrispondente periodo dell anno precedente e pari a 2181 unità. Il saldo fra avviamenti e cessazioni può essere utilizzato come un indicatore grezzo del numero di posizioni di lavoro che vengono create o distrutte. L indicatore è grezzo perché non tiene conto della differente qualità, tipologia, remunerazione e durata dei contratti che si chiudono rispetto a quelli che si aprono; in tal senso il saldo non costituisce in alcun modo un conteggio dei posti di lavoro equivalenti al tempo pieno, ma un conteggio delle posizioni lavorative aperte e chiuse durante il periodo di riferimento statistico. Tutti i macrosettori presi in considerazione, eccetto il settore agricolo, presentano saldi negativi in linea con la tendenza già evidenziata nel corrispondente periodo del precedente anno. Nello specifico il settore del terziario chiude il trimestre con un saldo negativo pari a -458 unità, mentre più contenuta risulta la contrazione di posizioni lavorative nel settore industriale (-367 unità) e nel settore delle costruzioni (-127 unità); il settore agricolo registra un saldo positivo pari a 1398 unità. I dati relativi alle comunicazioni obbligatorie di avviamento e cessazione segnalano una domanda di lavoro in sofferenza. Il saldo del 3 trimestre risulta positivo, ma la positività del dato è legata solo al settore agricolo ed alla sua tipicità stagionale (vendemmia), mentre appare preoccupante il continuo calo delle posizioni lavorative espresso dagli altri settori. In particolare il grafico relativo al trend avviamenti/cessazioni, per il periodo compreso dal 1 gennaio 2012 al 30 settembre 2014, evidenzia una diminuzione di oltre 11.000 posizioni di lavoro. Si ritiene utile completare l analisi con il commento ad alcuni dati correlati all andamento del mercato del lavoro. Nel corso del 3 trimestre 2014 il flusso dei lavoratori che ricorrono ai centri per l impiego provinciali per attestare il loro stato di disoccupazione risulta pari a 4.706 unità e tendenzialmente in diminuzione di oltre il 6% rispetto al dato rilevato nel 3 trimestre del 2013. Circa l 86% dei nuovi iscritti è rappresentato da persone già precedentemente occupate ed alla ricerca di una nuova occupazione. In diminuzione, nel 3 trimestre 2014 rispetto al dato del precedente anno, il flusso di lavoratori iscritti alla lista di mobilità (L.223/91), con 214 iscrizioni contro le 257 registrate nel corrispondente trimestre del 2013. Resta sempre elevato (oltre 256 milioni), anche se in diminuzione (-9,2%) rispetto al corrispondente periodo del precedente anno, il monte ore di cassa integrazione guadagni autorizzate nel trimestre. Il massiccio ricorso alla cassa integrazione sia ordinaria che speciale permette alle aziende di tamponare la crisi economica in atto e di salvaguardare in parte i livelli occupazionali; in 13

particolare, nel terzo trimestre del 2014 la cassa integrazione straordinaria registra un incremento del 47,2% rispetto al 3 trimestre 2013, incremento che sottolinea il perdurare nonché il consolidarsi di fattori di criticità cui le aziende non riescono più a far fronte mediante l utilizzo di ammortizzatori di carattere temporaneo. Fonte dati Centri per l Impiego della Provincia di Pavia Inps Elaborazione dati Osservatorio provinciale del mercato del lavoro Nota metodologica I dati pubblicati nel presente report sono definiti in progress pertanto elaborazioni successive a quelle pubblicate potrebbero subire lievi variazioni in termini di valore assoluto. I dati relativi ad avviamenti e cessazioni sono comprensivi anche dei dati relativi al settore della Pubblica Amministrazione. 14