ascolt.ali.bri L esperienza nella Casa Residenza per Anziani Non Autosufficienti Via Ripagrande - Ferrara

Documenti analoghi
Concorso la Passione di assistere Residenza il Mughetto Ceresole d Alba (Cn)

COORDINA LOREDANA PIANTA

PROGETTO TORNEO DI BOCCE

La pianificazione assistenziale con gli animali nella relazione di aiuto DOTT.SSA LAURA LIONETTI

La Musicoterapia. di Cristina Vieri Dott.ssa in Scienze dell Educazione e Musicoterapista

Percorsi musicoterapici al Centro Giacomo Lercaro

ASP dei Comuni Modenesi Area Nord: Azienda dei Servizi alla Persona. Il nucleo Alzheimer del CISA di Mirandola:

Un caffè dalla Regione: politiche a sostegno delle attività a bassa soglia

DEMENZE Qualità e innovazione nell assistenza residenziale

3) Presentazione dei dati principali in un confronto a lungo termine ( )

PROGETTO EMOZIONIAMOCI CON IL BALLO

CORSO DI FORMAZIONE PER ASSISTENTI FAMILIARI DEL COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI

Il consigliere di fiducia e il counseling con artiterapie. Dr.ssa Valeria Salsi Educatore alle tecniche espressive Counselor a mediazione corporea

Fondazione Fratelli Zulianello ONLUS. San Stino di Livenza (VENEZIA) Progetto a cura di Cecotto Elisabetta

PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE PROVINCIALE BANDO GARANZIA GIOVANI

Progetto di Attività Assistita con gli Animali. promosso dalla Residenza per Anziani Andrea Danielato di Cavarzere - VE -

Camera Virtuale Interattiva

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA:

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI

PROVINCIA DI BERGAMO Settore Politiche Sociali

PROGETTO SPERIMENTALE CARE-GIVER. Supporto ai familiari dei Malati di Alzheimer PREMESSA

Ruolo dell Università (in collaborazione con ASL e Comune)

Il linguaggio del corpo

PROGETTAZIONE ANNUALE 2016/17 PROGETTAZIONE ANNUALE

LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO

PROGETTO ORTOTERAPIA. Progetto in essere PREMESSA

COMUNICARE LA DIAGNOSI ALL INTERNO DEI PROGRAMMI DI SCREENING DELLA REGIONE PIEMONTE: STRATEGIE RELAZIONALI PER AFFRONTARE LE CRITICITÁ

La malattia di Alzheimer. Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale

MODALITA PER IDENTIFICARE I SOGGETTI CHE SI TROVANO IN SITUAZIONI DI FRAGILITA ED INTERVENTO DI SUPPORTO

Il valore della vita emotiva. Dott.ssa Luisa Romei

La comunicazione Medico-paziente

ELEMENTI FONDAMENTALI DI UN PROCESSO COMUNICATIVO

PUZZLE 2008 per la Scuola Primaria di Edolo

P I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E

Mattone 12 Prestazioni residenziali e Semiresidenziali Classificazione dei nuclei erogativi

Assistenza e diritto alla cura delle persone non autosufficienti

Rapporto empatico con l anziano. Prof.ssa Adriana Celesti

SINTESI PROGETTO PER L IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA

L esperienza dei docenti PON l analisi dei diari di bordo dell a.s. 2009/2010

PROGETTI PER ANZIANI

Riccardo Melis musicoterapeuta.

La continuità assistenziale fra ospedale e territorio. Modena 21 settembre 2006

I centri diurni Alzheimer in Toscana Offerta e case mix

LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO I DISTURBI E LA PREVENZIONE AL NIDO D INFANZIA

Per informazioni contattare:

Monza 21 maggio 2016

RACCONTI E PAROLE PROGRAMMAZIONE DEL LABORATORIO LINGUISTICO. bambini di 4 e 5 anni A.S PREMESSA:

AZIENDA OSPEDALIERA DI DESIO E VIMERCATE

Valdichiana Aretina Sensibile all Alzheimer

La prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte

La riabilitazione psicologica. Prof.ssa Elvira Schiavina 25 febbraio 2016

Aspetti psicologici del dolore

LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE. d.ssa A. Giaquinta

KA 3 Support for policy reform

Il PDTA dell ASL di Brescia per una gestione innovativa di pazienti e caregiver

CARTA DEI SERVIZI. Centro Diurno Socio-Sanitario Via Santa Caterina, n. 29 Bassano del Grappa

AFFRONTIAMO LA DEMENZA (IIIa parte)

condividendole con gli altri, per questo motivo il canto può esprimere allegria, gioia e aiutarci ad affrontare le difficoltà e momenti di tristezza.

Suggerimenti per le azioni

L ultimo tratto della vita nei Centri di Servizio per anziani dell ULSS n.6 Vicenza. Alcuni dati per rappresentare la situazione

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

Siamo consulenti e formatori esperti in processi relazionali e dinamiche di gruppo

EPISTEMOLOGIA SI OCCUPA CONOSCENZA SCIENTIFICA (DAL GRECO) SCIENZA, CONOSCENZA CERTA PAROLA,DISCORSO DEI METODI PER RAGGIUNGERE TALE CONOSCENZA

La Rete dei Servizi. Coordinatore Infermieristico dr.ssa Adriana Mazzocchetti RSA Città Sant Angelo AUSL PESCARA

IMPARO SPERIMENTANDO

IL MMG DI FRONTE AL PROBLEMA DELLE MALATTIA DI ALZHEIMER E DELLE DEMENZE

Osservatorio economico, coesione sociale, legalità 5 RAPPORTO SULLA COESIONE SOCIALE IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA ANNO 2016

Assistere oggi Punti di forza e criticità

I GIORNI DELLA LETTURA 20, 21, 22 APRILE 2009

Comune di Modena. Ricerca presso familiari di persone colpite da Alzheimer o demenza Modena, settembre 2005

PROGETTO FAMIGLIA E DISABILITA

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

La relazione terapeutica col paziente sovrappesoobeso: la relazione terapeutica classica vs l approccio integrato

SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA OPERA PIA G. CAVALLINI PROGETTO LETTURA UN MARE DI STORIE

L ARS per la Demenza. Firenze 21 settembre Paolo Francesconi Matilde Razzanelli

COMITATO SCIENTIFICO Prof. Manuel Castello, Prof. Gianni Biondi, Prof.ssa Anna Clerico, Prof. Mario Messina, Dott.ssa Silvia Ragni

Piani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani

Il ruolo degli educatori in NPL Trieste, 16 maggio 2009

LA COMUNICAZIONE DELLA TERMINALITA NELLA MEDICINA DI FAMIGLIA

Ferruccio Demaestri Musicoterapista, Supervisore AIM Associazione Zerocento, Genova Centro Paolo VI, Casalnoceto (Al)

La presa in carico della persona con demenza in Toscana

APPRENDIMENTO MEMORIA

MALATTIA DI PARKINSON NELL ASL DI BRESCIA - anno

NUCLEO RESIDENZIALE TEMPORANEO PER SOGGETTI AFFETTI DA MORBO DI ALZHEIMER ED ALTRE DEMENZE: REQUISITI GESTIONALI

CAMPAGNA INFORMATIVA su DONAZIONE e TRAPIANTO. nelle Scuole Medie di Pomezia - RISULTATI -

Esperienze a confronto Riflessioni sul tema disabilità invecchiamento e patologie correlate Anziani

Nati per Leggere: un progetto per la promozione della lettura ad alta voce a bambini dai 6 mesi di età

PROGETTO SOLLIEVO MEMORY CAFFÈ ASSOCIAZIONE ALZHEIMER VENEZIA ONLUS

I NIDI PRIMAVERA FISM: una lunga storia

"Qualificazione dei Servizi e Percorsi di miglioramento nell assistenza alle persone con demenza in Emilia-Romagna

L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE

Camera Snoezelen. La nostra Stanza Multisensoriale Animatrice Erica Villa Atelierista Animatrice Alessandra Fossi

DIPARTIMENTO SALUTE ANZIANI ASL TO2

Percorso regionale di sostegno ai caregiver

15 congresso nazionale AIP

L appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse finanziarie

Bando Oscar della Salute 2012 Premio Nazionale Rete Città Sane OMS MODULO PRESENTAZIONE PROGETTO. LucidaMente... I giovani si parlano

UNA SCUOLA PER TUTTI

PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE

Transcript:

ascolt.ali.bri L esperienza nella Casa Residenza per Anziani Non Autosufficienti Via Ripagrande - Ferrara

La Casa Residenza si trova nel centro della città. È un vasto complesso residenziale ad elevato impatto storico culturale. I locali, che contengono la Casa Residenza con le sue evoluzioni statutarie nel tempo, hanno un origine che risale al 1400. Nella Casa Residenza vengono oggi ospitate 190 persone

Progetto ALI e attività di animazione Interventi di animazione in struttura non come routine o come attività estemporanea ma come risultato di una progettazione intenzionale. Animazione come modo di rapportarsi all anziano Sensibilizzazione di tutte le figure professionali attraverso apposite iniziative promosse dai ruoli di coordinamento

Progetto ALI e attività di animazione Le tecniche: utilizzare linguaggi che consentono di esprimere sentimenti e vissuti e che valorizzino il soggetto nella sua unicità. Il fine di invecchiare non è quello di morire, ma di svelare il nostro carattere che ha bisogno di una lunga gestazione per apparire a noi stessi prima che agli altri in tutta la sua peculiarità ( J. Hillman, La forza del carattere)

L esperienza nella Casa Residenza per Anziani di Via Ripagrande I beneficiari La tipologia degli ospiti è quella tipica delle case residenza per anziani, con la presenza di persone con disomogenee capacità psico-fisiche residue, ma comunque accomunate da una crescente complessità e da un livello di non autosufficienza marcato. Al di là del nucleo speciale temporaneo dedicato alla gestione delle demenze, si registra in tutta la struttura un aumento dei disturbi cognitivi e delle patologie demetigene, in conformità con il trend che in generale si osserva nella popolazione anziana e non solo. L età media degli anziani ospitati supera gli ottanta anni.

Progetto ALI: beneficiari Il progetto è stato realizzato in tutti i nuclei della Casa Residenza, secondo una tempistica che ha previsto un incontro a settimana. Ha visto il coinvolgimento, nel periodo di osservazione, di 27 persone con disturbi cognitivi e di 12 persone con buone capacità mnesiche e cognitive residue. I beneficiari del progetto rappresentano il 20,5 % del totale degli ospiti.

Progetto ALI: metodo La metodologia utilizzata per la realizzazione del progetto è stata quella dell ascolto assistito, individuale o in piccoli gruppi. L opzione per questo tipo di metodo si è resa necessaria per la tipologia degli ospiti coinvolti che, come specificato, presentavano per la maggior parte disturbi cognitivi. Per la stessa ragione si è scelto di concentrare la scelta degli ascolti su pochi titoli (Cuore; I Promessi Sposi; Don Camillo), preferendo libri molto conosciuti e per i quali era possibile reperire con facilità filmati da abbinare all ascolto, tra l altro anche molto noti ai nostri anziani.

Progetto ALI: metodo La scelta di pochi titoli ha permesso agli educatori-animatori di affinare la parte di preparazione personale in modo da aumentare l efficacia del richiamo all ascolto attraverso sintesi ed argomentazioni che si sono rivelate molto utili in considerazione del tipo di utenti coinvolti e in vista del raggiungimento di uno degli obiettivi che sono stati privilegiati: stimolare la cognitività ed in particolare le capacità mensiche, di attenzione e la fluenza verbale.

Progetto ALI: metodo L altro obiettivo che si è inteso privilegiare è stato quello della valorizzazione del vissuto e della memoria autobiografica. Questo obiettivo, valevole per tutti i contesti, ha assunto particolare importanza nella sperimentazione del progetto nel Nucleo Speciale Temporaneo per Demenze.

Progetto ALI: risultati Le è piaciuto il libro? Domani sarebbe disponibile ad ascoltare un altro capitolo del libro? non risponde 4 non risponde 3 molto 28 molto 25 poco 7 poco 11 per niente per niente 0 5 10 15 20 25 30 0 5 10 15 20 25 30

Progetto ALI: risultati Le è piaciuta l'attività di ascolto in piccoli gruppi poco 26% molto 69% abbastanza 5%

Progetto ALI: risultati L'anziano ha vagato per la stanza? L'anziano ha mostrato segni di paura? 25 30 20 25 20 15 15 10 10 5 5 0 per niente poco abbastanza molto 0 per niente poco abbastanza molto Per quanto concerne la valutazione dell impatto del progetto sul comportamento, i grafici successivi ci restituiscono dati senz altro positivi, soprattutto perché riferiti ai comportamenti di anziani con disturbi cognitivi.

Progetto ALI: alcune considerazioni La sperimentazione del progetto nel nucleo demenze ha dato risultati positivi per quanto attiene la riduzione dei problemi del comportamento. L osservazione empirica ha permesso di stabilire che il tono della voce e la cadenza ritmica hanno ridotto, in alcune persone, sintomi di wandering ed affaccendamento Similmente a quanto avviene nella musica, il ritmo è uno dei principali responsabili della capacità di induzione emotiva. Il ritmo, infatti, determina l andamento di una serie di funzioni fisiologiche (tra cui il respiro e alcuni parametri circolatori) che influiscono sull accesso a determinati stati emotivi

Progetto ALI: alcune considerazioni Per quanto attiene la stimolazione cognitiva, anche quando il progredire della demenza porta alla fase della conversazione senza comunicazione gli stimoli che permettono di tener vivo l uso della parola hanno una valenza terapeutica perché consentono al malato di mantenere la relazione e di sentirsi integrato.

Penso che forse la cosa migliore che mi sia successa da quando convivo con l Alzheimer sia che non sono stato privato della parola. Può darsi che io non sappia sempre di cosa sto parlando, però accidenti, riesco ancora a parlare C.Smith Henderson, Visione parziale. Un diario dell Alzheimer