INTERVENTI PSICOLOGICI A SOSTEGNO DELL'IMPRENDITORIA FEMMINILE: EVIDENZE EMPIRICHE DI EFFICACIA NEL CONTESTO ITALIANO Psychological interventions to support entrepreneurship of women: empirical evidence of effectiveness in the Italian context Annamaria Di Fabio *, Letizia Palazzeschi *, Francesca Camilli **, Antonio Raschi *** Keywords: entrepreneurship, women, competence assessment, effectiveness. Parole chiave: imprenditoria, donne, bilancio di competenze, efficacia. Summary The present work aims to evaluate the effectiveness of a competence assessment intervention for professional enterprising effected with entrepreneurs of textile and craft sector and carried out within the project Guidance Paths, a three-year project supported by the Italian Ministry of Labour and the Social Policy. The study used an experimental group (55 participants) that received a competence assessment intervention and a control group (37 participants). The results showed a decrease in career decision-making difficulties and an increase in career decision-making self-efficacy in the experimental group suggesting the effectiveness of competence assessment for entrepreneurship of women. * Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Firenze. ** Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto di Biometeorologia (CNR-IBIMET) di Firenze. *** Direttore del Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto di Biometeorologia (CNR- IBIMET) di Firenze. Richieste di informazioni possono essere indirizzate ad Annamaria Di Fabio, Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Firenze, via di San Salvi, 12, Complesso di San Salvi, Padiglione 26, 50135 Firenze, Italy. Tel: +39 0552055850; fax: +39 0556236047; e-mail: adifabio@psico.unifi.it. Risorsa Uomo: Rivista di Psicologia del Lavoro e dell Organizzazione, Vol. 16, n. 4, 2011
Risorsa Uomo, Vol. 16, n. 4 Riassunto Il presente lavoro intende valutare l efficacia di un intervento di bilancio di competenze per l intraprendenza professionale rivolto a imprenditrici del settore agricolo e artigianale e realizzato nell ambito del progetto Percorsi di orientamento, progetto triennale promosso e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Lo studio ha previsto l utilizzo di un gruppo sperimentale (55 partecipanti) che ha beneficiato di un intervento di bilancio di competenze e di un gruppo di controllo (37 partecipanti). I risultati hanno mostrato una diminuzione delle career decision-making difficulties e un aumento della career decision-making self-efficacy nel gruppo speri-mentale sottolineando l efficacia del bilancio di competenze per l imprenditoria femminile. Il presente lavoro si è posto come obiettivo quello di valutare l efficacia di un intervento di bilancio di competenze di gruppo per l intraprendenza professionale rivolto a imprenditrici italiane del settore agricolo e artigianale e realizzato nell ambito del progetto Percorsi di orientamento, progetto triennale promosso e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali realizzato dal CNR-Ibimet, Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche in collaborazione con il Laboratorio di ricerca e intervento in Psicologia per l orientamento professionale e il career counseling del Dipartimento di Psicologia dell Università degli Studi di Firenze. Il progetto Percorsi di orientamento si è proposto di favorire l occupazione femminile nelle aree rurali attraverso la crescita dell imprenditoria quale strumento di sviluppo dei territori e di salvaguardia dei saperi legati alle attività agricole e artigianali. Si è proposto, in particolare, di sostenere l occupazione femminile attraverso l orientamento alla crescita e/o alla creazione di impresa (Camilli, 2011). Il progetto si è articolato in diverse fasi programmate in tre annualità (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, CNR-Ibimet, 2008-2011) e si è svolto in quattro regioni italiane (Toscana, Emilia Romagna, Sardegna e Campania). La fase 1, Fotografia del territorio, ha riguardato l individuazione e analisi di potenzialità, opportunità e criticità dello sviluppo di impresa nei territori rurali delle regioni di progetto. La fase 2, Percorsi di orientamento ha compreso la progettazione e l attuazione di azioni di orientamento e informazione all imprenditoria femminile con un iter che ha coinvolto, in due diverse sessioni, l applicazione del bilancio di competenze di gruppo e i Laboratori di orientamento, laboratori tecnici che hanno mirato all approfondimento di alcuni temi legati alla gestione e valorizzazione dell impresa e dei suoi prodotti. In questo percorso è stato coinvolto un gruppo di donne impegnate professionalmente nei settori di interesse del progetto: donne in agricoltura, sensibili ai temi della multifunzionalità e della diversificazione in quest ambito, e donne nell artigianato tessile e settori correlati. L ultima fase, Percorsi sperimentali di micro filiera ha riguardato la realizzazione di percorsi creativi sperimentali e dimostrativi per la valorizzazione della microimpresa, nonché la definizione della rete di iniziative e realtà inte- 456
A. Di Fabio, L. Palazzeschi, F. Camilli, A. Raschi ressanti per la creazione e lo sviluppo dell imprenditoria femminile, a partire dalle attività svolte nelle prime due annualità di progetto e delle relazioni avviate con le imprenditrici locali (Camilli, 2011). Nella fase 2 del progetto Percorsi di Orientamento è stato dunque applicato il bilancio di competenze di gruppo come strumento di orientamento individuato allo scopo di offrire alle imprenditrici, o aspiranti tali, target delle azioni di progetto, uno strumento a supporto alla propria scelta professionale (Di Fabio, 2002; Di Fabio, Lemoine, & Bernaud, 2008; Lemoine, 2005a, 2005b). Il bilancio di competenze si configura come un intervento a sostegno della valorizzazione dei talenti, della resilienza e del successo adattivo nella progettualità di vita nella prospettiva del nuovo paradigma per il XXI secolo Life Designing (Guichard & Di Fabio, 2010; Savickas et al., 2009). Tale intervento è finalizzato a sviluppare il Sé professionale imprenditoriale secondo il principio di realtà, attraverso una sintesi dialettica tra la complessità del mondo interno ed esterno (Di Fabio, 2002), favorendo l intraprendenza professionale, come sfida per la valorizzazione del capitale umano, sociale e collettivo in contesti di vita caratterizzati da continui cambiamenti (Di Fabio, 2009; Krieshok, 2003; Savickas et al., 2009). Il bilancio di competenze costituisce una modalità psicologica di intervento in grado di potenziare la progettualità delle imprenditrici per un costruttivo business management (Di Fabio & Turci, 2009). Lo studio dell efficacia degli interventi costituisce un area tematica rilevante nell ambito del career counseling (Di Fabio, Bernaud, & Kenny, in press; Di Fabio, Bernaud, & Palazzeschi, 2008; Di Fabio & Maree, 2012; Whiston, Sexton, & Lasoff, 1998). L efficacia degli interventi di career counseling è stata ampiamente verificata nei paesi anglosassoni. La grande quantità di studi realizzati in tali paesi ha consentito di effettuare metanalisi che mostrano effetti in relazione alle differenti modalità di intervento (Oliver & Spokane; 1988; Whiston et al., 1998). Oliver e Spokane (1988) e Whiston et al. (1998) sottolineano che i risultati appaiono piuttosto positivi per le differenti forme di intervento, eccetto per quelle che si svolgono in assenza di un professionista. Per quanto riguarda nello specifico la valutazione dell intervento di bilancio di competenze, in uno studio longitudinale con gruppo di controllo relativo agli effetti del bilancio di competenze individuale in adulti francesi (Bernaud, Gaudron, & Lemoine, 2006), sono emerse differenze significative (incremento nelle medie) tra T1 e T2 per le quattro categorie di variabili utilizzate (Selfesteem, Activity level, Self-analysis, Self-concept). Data l importanza della verifica dell efficacia degli interventi, all interno del progetto Percorsi di Orientamento si è ritenuto imprescindibile valutare secondo un approccio evidence based l efficacia dell intervento di bilancio di competenze con l utilizzo di un gruppo di controllo. In letteratura emerge che gli interventi di career couseling risultano efficaci quando hanno come esito una diminuzione delle career decision-making difficulties (Gati, Krausz, & Osipow, 1996; Whiston, 2008) e un aumento della career decision-making self-efficacy (Whiston, 2008). Alla luce del quadro teorico fin qui delineato si ipotizza che: 457
Risorsa Uomo, Vol. 16, n. 4 H1: l intervento di bilancio di competenze di gruppo riduca le career decision-making difficulties delle partecipanti (Gati et al., 1996; Whiston, 2008). H2: l intervento di bilancio di competenze di gruppo aumenti la career decision-making self-efficacy delle partecipanti (Whiston, 2008). Metodo Partecipanti Le partecipanti che hanno seguito il bilancio di competenze in ogni regione (Toscana, Emilia Romagna, Sardegna, Campania) hanno composto il gruppo sperimentale della ricerca (n = 55). Ogni partecipante ha compilato gli strumenti al T1 prima dell intervento di bilancio di competenze e al T2 dopo l intervento di bilancio di competenze (T2). Tale gruppo sperimentale è stato confrontato con un gruppo di controllo (n = 37) di imprenditrici che non hanno ricevuto alcun intervento tra la prima somministrazione (T1) e la seconda somministrazione (T2) degli strumenti e che hanno compilato i questionari in maniera volontaria. Per una questione etica, il gruppo di controllo, non è rimasto privo di intervento una volta assolta la sua funzione. Per le partecipanti del gruppo di controllo è stata infatti effettuata una giornata di potenziamento del Sé imprenditoriale. Le partecipanti del gruppo sperimentale hanno un età media di 44.73 anni (DS = 10.11) mentre le partecipanti nel gruppo di controllo hanno un età media di 45.95 anni (DS = 12.28). Strumenti Career Decision-Making Difficulties Questionnaire (CDDQ). Per valutare le career decision-making difficulties è stato utilizzato il Career Decision- Making Difficulties Questionnaire (CDDQ, Gati et al., 1996; Gati & Saka, 2001) versione ridotta a 34 item, nella versione italiana a cura di Di Fabio e Palazzeschi (2010). Questo strumento presenta una modalità di risposta su scala Likert a 9 punti (da 1 = Non mi descrive a 9 = Mi descrive bene). Questo questionario è costituito da 3 scale e 10 sottoscale: Mancanza di prontezza (Mancanza di motivazione: So che devo scegliere una professione, ma non ho la motivazione per decidere adesso ; Indecisione: Di solito è difficile per me prendere decisioni ; Miti disfunzionali: Mi aspetto che intraprendere la professione che ho scelto risolverà anche i miei problemi personali ); Mancanza di informazione (Mancanza di informazione sul processo decisionale: Trovo difficile prendere una decisione relativa alla scelta professionale perché non so quali passi devo intraprendere ; Mancanza di informazione sul sé: Trovo dif- 458
A. Di Fabio, L. Palazzeschi, F. Camilli, A. Raschi ficile prendere una decisione relativa alla scelta professionale perché non so ancora a quali professioni sono interessato ; Mancanza di informazione sulle occupazioni: Trovo difficile prendere una decisione relativa alla scelta professionale perché non so come saranno le professioni in futuro ; Mancanza di informazione su come ottenere informazioni: Trovo difficile prendere una decisione relativa alla scelta professionale perché non so come ottenere informazioni aggiuntive su me stesso ); Inconsistenza dell informazione (Inattendibilità dell informazione: Trovo difficile prendere una decisione relativa alla scelta professionale perché cambio costantemente le mie preferenze sulle professioni ; Conflitti interni: Trovo difficile prendere una decisione relativa alla scelta professionale perché una quantità di professioni mi attraggono ugualmente ed è difficile per me scegliere tra di esse ; Conflitti esterni: Trovo difficile prendere una decisione relativa alla scelta professionale perché le persone che sono importanti per me non sono d accordo con le opzioni professionali che sto considerando ). Per quanto riguarda la versione italiana (Di Fabio & Palazzeschi, 2010), lo strumento presenta adeguate proprietà psicometriche. Relativamente alla dimensionalità, è stata confermata la struttura a tre dimensioni e dieci sottodimensioni della versione originale, mediante Analisi Fattoriali Esplorative di primo e di secondo ordine. Tale struttura è stata successivamente verificata mediante un Analisi Fattoriale Confermativa dalla quale sono emersi indici statistici di adeguatezza del modello complessivamente soddisfacenti. I valori dell alfa di Cronbach mostrano una buona coerenza interna e risultano di:.86 per la dimensione Mancanza di prontezza,.90 per la dimensione Mancanza di informazione,.92 per la dimensione Inconsistenza dell informazione. Per quanto riguarda la validità concorrente del questionario, le relazioni positive delle tre dimensioni e delle dieci sottodimensioni del CDDQ con la Career Decision Scale (CDS, Osipow, Carney, Winer, Yanico, & Koschier, 1976) e le relazioni inverse con la Career Decision Self-Effi-cacy Scale - Short Form (CDSES-SF, Betz & Taylor, 2000) mostrano un adeguata validità concorrente dello strumento. Career Decision Self-Efficacy Scale - Short Form (CDSES-SF, Betz & Taylor, 2000). Per valutare la career decision-making self-efficacy è stata utilizzata la Career Decision Self-Efficacy Scale - Short Form (CDSES-SF, Betz & Taylor, 2000) nella versione italiana a cura di Nota, Pace e Ferrari (2008). La versione italiana dello strumento è composta da 20 item con modalità di risposta su scala Likert a cinque punti (da 1 = Non ho alcuna fiducia a 5 = Ho completa fiducia). Il questionario consente di rilevare un punteggio totale di career decision-making self-efficacy. Dalle analisi fattoriali effettuate sono emersi quattro fattori che spiegano complessivamente il 48.56% della varianza: Fiducia nei confronti delle proprie capacità di perseguire i propri obiettivi scolastico-professionali ( Quanta fiducia nutre nelle sue capacità di continuare a persistere per raggiungere un suo obiettivo professionale o scolastico anche se dovesse incontrare degli insuccessi ; α =.74); Fiducia nei confronti delle proprie capacità di problem solving ( Quanta fiducia nutre nelle sue capacità di identificare alcune alternative ragionevoli a proposito dei suoi studi o della sua 459
Risorsa Uomo, Vol. 16, n. 4 professione se dovesse incontrare difficoltà a realizzare la sua prima scelta ; α =.64); Fiducia nei confronti delle proprie capacità di individuare obiettivi scolastico-professionali ( Quanta fiducia nutre nelle sue capacità di selezionare una professione fra quelle che potrebbe considerare ; α =.72); Fiducia nei confronti delle proprie capacità di favorire il proprio inserimento lavorativo ( Quanta fiducia nutre nelle sue capacità di gestire con successo un colloquio di lavoro ; α =.71). Procedura Il gruppo sperimentale ha compilato gli strumenti prima (T1) e dopo l intervento di bilancio di competenze di gruppo per l imprenditoria femminile (T2). Tale gruppo sperimentale è stato confrontato con un gruppo di controllo di imprenditrici che non hanno ricevuto nessun intervento tra la prima somministrazione (T1) e la seconda somministrazione (T2) degli strumenti. Analisi dei dati Sono state effettuate preliminarmente ANOVA one-way per verificare che non esistessero differenze statisticamente significative tra gruppo sperimentale e gruppo di controllo al pre-test. Per verificare l efficacia dell intervento sono state successivamente effettuate Analisi della Varianza (ANOVA) a misure ripetute con una variabile indipendente between-subjects (gruppo sperimentale/gruppo di controllo) e una variabile indipendente within-subjects (tempo: T1/T2). Risultati I risultati dell ANOVA al pre-test hanno mostrato che non esistevano differenze statisticamente significative tra il gruppo sperimentale e il gruppo di controllo in relazione alle variabili oggetto di studio. In particolare sono emersi i seguenti risultati: CDDQ Mancanza di prontezza (F(1,90) =.53, p =.468), CDDQ Mancanza di informazioni (F(1,90) = 1.04, p =.311), CDDQ Inconsistenza delle informazioni (F(1,90) =.01, p =.915), CDSES-SF punteggio totale (F(1,90) =.09, p =.762), Fiducia nei confronti delle proprie capacità di perseguire i propri obiettivi professionali (F(1,90) =.54, p =.467), Fiducia nei confronti delle proprie capacità di problem solving (F(1,90) =.78, p =.378), Fiducia nei confronti delle proprie capacità di perseguire i propri obiettivi professionali (F(1,90) =.38, p =.538), Fiducia nei confronti delle proprie capacità di favorire il proprio percorso lavorativo (F(1,90) =.20, p =.658). 460
A. Di Fabio, L. Palazzeschi, F. Camilli, A. Raschi Tabella 1 CDDQ: Medie e deviazioni standard relative al gruppo sperimentale (Pre-test e Post-test) e al gruppo di controllo (Pre-test e Post-test) Gruppo sperimentale (n = 55) Gruppo di controllo (n = 37) Pre-test Post-test Pre-test Post-test CDDQ M DS M DS M DS M DS Wilks Λ F (3,88) η 2 p Mancanza di prontezza 13.31 4.24 13.64 3.77 14.02 5.04 13.08 4.21.99.70.01.405 * gruppo.97 3.20.03.077 Mancanza di informazioni 9.59 5.25 6.75 3.86 10.73 5.31 9.64 5.39 * gruppo.80.95 22.39 4.45.20.05.001.038 Inconsistenza delle informazioni * gruppo 9.50 5.27 7.24 3.52 9.34 5.16 9.34 5.60.92.92 8.14 7.63.08.08.005.007 461
Risorsa Uomo, Vol. 16, n. 4 Tabella 2 CDSES-SF: Medie e deviazioni standard relative al gruppo sperimentale (Pre-test e Post-test) e al gruppo di controllo (Pre-test e Post-test) Gruppo sperimentale (n = 55) Gruppo di controllo (n = 37) Pre-test Post-test Pre-test Post-test CDSES-SF M DS M DS M DS M DS Wilks Λ F (3,88) η 2 p CDSES-SF punteggio totale 71.31 10.40 77.98 12.50 72.00 11.09 74.24 12.58.85 16.53.16.001 * gruppo.96 4.08.04.046 Fiducia nei confronti delle proprie capacità di perseguire i propri obiettivi professionali 18.15 3.47 19.82 3.49 17.62 3.22 18.35 3.82 * gruppo Fiducia nei confronti delle proprie capacità di problem solving 14.09 2.37 15.29 2.94 14.54 2.42 15.03 2.62.90.98 10.60 1.63.11.02.002.204 * gruppo Fiducia nei confronti delle proprie capacità di individuare obiettivi scolastico-professionali * gruppo Fiducia nei confronti delle proprie capacità di favorire il proprio percorso lavorativo * gruppo 15.64 20.80 3.64 3.52 15.14 23.15 3.86 3.96 20.20 21.14 3.55 3.58 19.14 21.73 3.13 3.98.91.98.49.99.84.94 8.71 1.56 63.06.27 16.72 5.93.09.02.51.00.16.06.004.215.001.605.001.017 462
A. Di Fabio, L. Palazzeschi, F. Camilli, A. Raschi Dall Analisi della Varianza (ANOVA) a misure ripetute con una variabile indipendente between-subjects (gruppo sperimentale/gruppo di controllo) e una variabile indipendente within-subjects (tempo: T1/T2) sono emerse differenze statisticamente significative tra pre-test e post-test nel gruppo sperimentale. Per quanto riguarda le career decision-making difficulties, sono emerse differenze statisticamente significative tra pre-test e post-test per il gruppo sperimentale in relazione alla dimensione Mancanza di informazioni del CDDQ (F(3,88) = 4.45, p <.05, η 2 =.05) e alla dimensione Inconsistenza delle informazioni del CDDQ (F(3,88) = 7.53, p <.01, η 2 =.08) (vedi Tabella 1). Per quanto riguarda la career decision-making self-efficacy, sono emerse differenze statisticamente significative tra pre-test e post-test per il gruppo sperimentale in relazione al punteggio totale della Career Decision Self-Efficacy Scale - Short Form (F(3,88) = 4.08, p <.05, η 2 =.04) e in relazione al fattore Fiducia nei confronti delle proprie capacità di favorire il proprio percorso lavorativo della CDSES-SF (F(3,88) = 5.93, p <.05, η 2 =.06) (vedi Tabella 2). Discussione Il presente studio con gruppo di controllo ha consentito di mostrare l efficacia del bilancio di competenze per l imprenditoria femminile. Nello specifico la prima ipotesi è stata confermata, sottolineando come il bilancio di competenze di gruppo abbia ridotto nelle imprenditrici le career decision-making difficulties e in particolare la mancanza di informazioni e l inconsistenza delle informazioni. Il bilancio di competenze appare dunque in grado di diminuire nelle partecipanti la percezione di avere difficoltà nella ricerca di informazioni sul sé e sul mondo del lavoro e la percezione di possedere informazioni inattendibili e conflitti interni ed esterni, contribuendo a una generale riduzione della percezione di difficoltà decisionali esperite durante il processo di career decision-making (Bernaud et al., 2006; Gati et al., 1996). Anche la seconda ipotesi risulta confermata, evidenziando come il bilancio di competenze abbia aumentato nelle imprenditrici la percezione di efficacia relativa alla scelta professionale e in particolare alla fiducia nei confronti delle proprie capacità di favorire il proprio inserimento lavorativo. In seguito al bilancio di competenze le partecipanti percepiscono una maggiore fiducia nelle proprie capacità di costruire il proprio percorso professionale e di inserirsi nel mercato del lavoro (Bernaud et al., 2006; Betz & Taylor, 2000). Nonostante i risultati ottenuti che mostrano l efficacia del bilancio di competenze nelle imprenditrici, è necessario sottolineare alcuni limiti del presente studio. Un primo limite riguarda le caratteristiche delle partecipanti che non sono rappresentative né delle diverse regioni italiane né dei differenti tipi di imprenditrici esistenti nel contesto italiano. Sebbene i gruppi utilizzati siano appropriati per uno studio pilota, è importante replicare i risultati ottenuti con gruppi di imprenditrici più numerosi e variegati che rappresentino maggiormente l attuale realtà italiana e i vari tipi di imprenditrici. Sono inoltre auspi- 463
Risorsa Uomo, Vol. 16, n. 4 cabili ricerche sull efficacia del bilancio di competenze in imprenditrici in altri contesti nazionali. Un ulteriore limite del presente studio è la mancanza di follow-up. Sarebbe necessario per confermare la stabilità dei risultati ottenuti effettuare follow-up a 6-12 mesi dopo l intervento di bilancio di competenze (Hughes & Sullivan, 1988). Nonostante i limiti sopra presentati, lo studio dell efficacia dell intervento con gruppo di controllo ha evidenziato come il bilancio per l imprenditoria femminile risulti in grado di facilitare le competenze di progettazione e di futura realizzazione del percorso professionale delle partecipanti (Di Fabio, 2011). Grazie all intervento le partecipanti hanno mostrato acquisizione di maggiore consapevolezza relativamente alle proprie risorse e potenzialità sul piano professionale, formativo e personale, traducendo concretamente gli stimoli di realtà in una progettualità operativa canalizzata e maggiormente ancorata al piano reale, che ha permesso un elaborazione delle prospettive progettuali più attenta anche ai vincoli esistenti e alla possibilità di rintracciare nuove risorse in se stessi e nell ambiente (Di Fabio, 2011). Bibliografia Bernaud, J.-L., Gaudron, J.-P., & Lemoine, C. (2006). Effects of career counseling on French adults: An experimental study. The Career Development Quarterly, 54, 242-255. Betz, N. E., & Taylor, K. M. (2000). Manual for the Career Decision Making Self-Efficacy Scale (CDMSES) and CDMSES Short Form. (Unpublished manuscript), Ohio State University: Columbus, OH. Camilli, F. (2011). Sostenere la microimprenditoria femminile in Italia: Uno strumento per lo sviluppo del territorio. Counseling. Giornale Italiano di Ricerca e Applicazioni, 4, 269-283. Di Fabio, A. (2002). Bilancio di competenze e orientamento formativo. Firenze: Giunti O.S. Di Fabio, A. (2009). Manuale di psicologia dell orientamento e career counseling nel XXI secolo. Firenze: Giunti O.S. Di Fabio, A. (2011, Novembre). La ricerca sul capitale umano come strumento a sostegno delle politiche attive del lavoro. Paper presented at the Conference Ricerca e politiche attive del lavoro per lo sviluppo dell imprenditoria e dei territori, Roma, Italia. Di Fabio, A., Bernaud, J.-L., & Kenny, M. E. (in press). Perceived career counselor relational and technical behaviors and outcomes among Italian university students. Journal of Career Assessment. Di Fabio, A., Bernaud, J.-L., & Palazzeschi, L. (2008). Efficacia percepita dell intervento di career counseling in studenti italiani. Counseling. Giornale Italiano di Ricerca e Applicazioni, 1, 315-326. Di Fabio, A., Lemoine, C., & Bernaud, J.-L. (Eds.). (2008). Accompagnamento professionale e counseling degli adulti. Milano: Hoepli. Di Fabio, A., & Maree, J. G. (2012). Group-based Life Design Counseling in an Italian context. Journal of Vocational Behavior, 80, 100-107. 464
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