Prove sperimentali anno 2009. Risultati produttivi. Istituto Podere Pignatelli



Documenti analoghi
Trattare la piralide del mais entro il picco delle catture TRATTAMENTO

LA TOLLERANZA DEGLI IBRIDI A PIRALIDE E MICOTOSSINE

AMPLIGO, doppia azione insetticida contro i parassiti del mais

DI COMO - LECCO - SONDRIO. Ufficio Tecnico

Prove sperimentali anno Relazione a cura di Marocco dott. Silvio

CONFRONTO FRA IBRIDI DI MAIS IN PIEMONTE NEL Ricerca finanziata dalla Regione Piemonte

Le micottossine del mais

SEMINA DIRETTA (SENZA ARATURA) E CONCIMAZIONE ORGANICA LOCALIZZATA ALLA SEMINA DI GRANO TENERO: VANTAGGI AGRONOMICI ED ECONOMICI

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

L acqua è sempre più preziosa. Utilizzala al meglio con il mais ARTESIAN. NOVITà

IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO DELLE COLTURE NELLA DIFESA INTEGRATA E I NUOVI ORIENTAMENTI DELLA NORMATIVA EUROPEA

ARPA Umbria, Faber s.r.l. Tecnologie Avanzate per l Ambiente di Napoli, Vekos s.r.l. di Vicenza.

Prove di contenimento della piralide mediante l impiego di Trichogramma brassicae

LA DISINFEZIONE CON IL CALORE: «Una tecnica che premia Produttori e Consumatori. Marco Mingozzi Giovanni Zambardi

Città sostenibili. M. Bariselli

ATTIVITA DIDATTICO - SPERIMENTALE NELLE CLASSI III B - IV B, SULLA CONCIMAZIONE AZOTATA DEI CEREALI AUTUNNO VERNINI.

Confronto fra ibridi di mais in Piemonte nel 2012

Il trattamento antiparassitario contro

Strategie di intervento per minimizzare i rischi sanitari nei cereali: esempio pratico di filiera sul mais alimentare

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

BioFATTORIA SOLIDALE DEL CIRCEO. Fattoria Didattica e Visite

Filippo Urbinati; Bruno Busin; Paolo Borsa. 1 Public Document

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI. Scheda tecnica triticale

Mais: impianto e tecnica colturale

FONDO MUTUALISTICO MAIS

Studenti partecipanti per Rete

Alto livello igienico

Bollettino Agrometeorologico Viticoltura

Organismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti

Innovazioni in campo energetico per le produzioni florovivaistiche in serra

IMPIEGO DI UN MODELLO AGROMETEOROLOGICO PER LA CARATTERIZZAZIONE DEL RISCHIO POTENZIALE DI PRODUZIONE DI MICOTOSSINE NELLE AREE MAIDICOLE PIEMONTESI.

Innovation experience

PROGETTO SCIENZE CLASSI PRIME SECONDARIA I GRADO A.S. 2013/2014

Lombriasco, 27 marzo 2015 Convegno Finale Progetto Life+ UNIZEO

PRODUZIONE PRIMARIA E SISTEMA COMPLESSO

Capitolo 3: Cenni di strategia

Orientamento in uscita - Università

PIANO REGIONALE DI CONSULENZA ALLA IRRIGAZIONE PER UN USO CONSAPEVOLE DELL ACQUA IN AGRICOLTURA

Indicatori aziendali: bilancio aziendale dell azoto

Responsabile di progetto Cognome e Nome

Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario e forestale

Numero nove 7 marzo 2014

MService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto

La coltura del mais in Italia: storia di un grande successo e di nuove sfide

I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti

Lean in Sanità. Luciano Attolico

Note per la lettura dei report

Metodi di controllo di Cydalima perspectalis (Walker)

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici

Presentazione Filiera Agricola Biologica IRIS DALLE PRODUZIONI AGRICOLE ALLA TRASFORMAZIONE Un modello di economia solidale Con principi di mutualità

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

L UOMO È CIÒ CHE MANGIA

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE

la valutazione dei rischi nelle costruzioni edili

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

Master La pulizia sostenibile come opportunità. I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA. FORUM PA Roma, maggio 2010

2010 Anno mondiale della Biodiversità. a colloquio con. Costantino Bonomi. Per saperne di più:

ASPETTI TECNICI COLTURALI ED ECONOMICI DELL'IMPIANTO DI UNA TARTUFAIA DI TARTUFO NERO PREGIATO

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

Slow Food. for Africa orti. per coltivare il futuro. Paola Viesi. Paola Viesi

Cicala Happy Hour. coinvolgimento. indipendenza. colleghi. stabilità

Periodo di potature? Fate attenzione...

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

Consulta tecnica degli ordini e collegi della Provincia di Mantova

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, ,3 83,1 77,7 27,6 16, anni anni anni.

Rapporto ambientale Anno 2012

Aziende agricole & Ambienti naturali. indirizzi di gestione sostenibile

Il funzionamento di prezzipazzi, registrazione e meccanismi

ESEMPIO. Profilo di gestione. Programma qualità livello II. Parto I: Profilo di gestione

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi

ANNO Superficie (ha)

L Orto dei Bambini. Per trasmettere l amore e il rispetto della terra.

Bioeccellenze dei Parchi Italiani. LE FILIERE BIOLOGICHE VIRTUOSE NEI PARCHI ITALIANI dalla definizione all implementazione

CEREALI (autunno-vernini) (frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, farro e triticale)

Base di lavoro. Idea principale

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI

Le indagini e i servizi di ARPA Veneto per la razionalizzazione della fertilizzazione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

Via Don Angelo Scapin, 36 I Roncaglia di Ponte San Nicolò (PD) ITALIA Phone/Fax: info@spinips.com

LA SCELTA VARIETALE IN ASPARAGO È STRATEGICA. Agostino Falavigna Badoere di Morgano 20 settembre 2013

Comunicazione per le PMI nuove soluzioni a un problema di sempre una practice di Orga 1925

SCUOLA PRIMARIA G. Rodari di CERBAIA Anno scolastico 2008/2009

seveso un laboratorio di idee a partire dal bosco delle querce proposta anno scolastico

Progetto La salute vien mangiando. 4 B Crolle

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER

ALLEGATO. Il sito web interattivo

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno

FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto

ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE DEI SOCI

ΕΡΓ. ΓΕΩΡΓΙΚΗΣ ΜΗΧΑΝΟΛΟΓΙΑΣ TEL.: (+30210) FAX: (+301) ΚΑΘ. Ν. ΣΥΓΡΙΜΗΣ

Il pirodiserbo in frutti-viticultura:

Valutazioni economiche delle colture oleaginose per la filiera biodiesel

Transcript:

16 16 Istituto Podere Pignatelli Frazione Madonna Orti 49 10068 Villafranca Piemonte (TO) Telefono 011.980.70.21 Prove sperimentali anno 2009 Risultati produttivi Relazione a cura di Marocco dott. Silvio

2 PRESENTAZIONE IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMISTRAZIONE Nel mese di 2 ottobre 2009 la Giunta Regionale mi ha nominato Presidente per il quadriennio 2010/2013, io mi presento, sono Caffaro Ezio e sono un agricoltore di Villafranca Piemonte. Ho una discreta esperienza amministrativa nel Comune ed in altri enti. Sono particolarmente orgoglioso che dopo trenta anni un agricoltore torni a guidare il Podere Pignatelli. Nel mese di dicembre il Consiglio Comunale di Villafranca ha nominato Piergiacomo Andreis ed Angelo Terli amministratori dell Ente, mentre il Consiglio di Vigone ha nominato Bartolo Viotto ed Adrea Peretti membri dello stesso. Il Consiglio di amministrazione inoltre ha nominato, il signor Andrea Peretti vicepresidente dell Ente. Ora il Cda è operativo e ci apprestiamo a iniziare il nostro lavoro. Questo piccolo opuscolo è un primo tentativo di divulgare agli agricoltori di Villafranca e di Vigone l attività pregressa del Pignatelli. Abbiamo tante idee e tanti progetti per tentare di riportare l Istituto alla fama che aveva anni addietro. L impegno nostro è di tenervi informati sulle prove e sui risultati delle stesse, in modo da essere un punto di riferimento per gli agricoltori e per gli addetti dei lavori della zona. Il dott. Silvio Marocco, dipendente del Podere è a vostra disposizione gratuitamente per ogni consiglio tecnico ed agronomico di cui potreste aver bisogno. Concludendo auguriamo a tutti un buon 2010. Cordiali saluti. Il Presidente Ezio Caffaro Il Consiglio di Amministrazione: Piergiacomo Andreis Andrea Peretti Angelo Terli Bartolo Viotto ATTUALI SPERIMENTAZIONI IN ATTO L Istituto Podere Pignatelli sta diventando un centro di riferimento per la cerealicoltura e, in modo particolare, per la maiscoltura del Piemonte grazie alle seguenti attività: collaborazione con l Università di Agraria di Torino, con la Dekalb, la Syngenta e con la Basf per PROVE DI TRATTAMENTO PIRALIDE e controllo della QUALITA DELLA GRANELLA: si valutano le diverse tipologie di trattamento per verificare l efficacia dello stesso in base al prodotto e all epoca di intervento. Al momento della raccolta viene valutata la sanità della pianta, la sanità della granella e la produttività delle parcelle. Contemporaneamente, viene eseguito il MONITORAGGIO sul livello di PRE- SENZA della PIRALDE e degli ELATERIDI (larve ed adulti) per verificare la correlazione fra danno alla coltura e presenza nelle trappole di individui catturati. Inoltre si effettua il MONITORAGGIO della DIABROTICA e si verificano i danni produttivi causati da questa nuova avversità. collaborazione con l Università di Agraria di Piacenza per la valutazione della presenza di nitrati nella falda, con il monitoraggio delle acque della prima falda freatica e relative analisi; ed inoltre si effettua il rilievo dei parametri ambientali, in particolare temperatura, piovosità e livello della prima falda freatica. Scopi principali della mostra, grazie alle splendide 15 immagini, sono quelli di far conoscere l avifauna locale, anche la più comune, quella che normalmente sfugge alla nostra attenzione, e di far crescere il desiderio di proteggere gli uccelli e la natura che li ospita compreso il grande fiume Po che è la nostra risorsa principale di biodiversità. Tutte le fotografie diapositive di questa mostra sono state realizzate dal villafranchese Nino Perassi, grande appassionato di avifauna e profondo conoscitore delle sue abitudini e dei suoi ambienti. L autore ha prodotto negli anni un elevato numero di fotografie e grazie alla collaborazione con Amici del Po (in particolare di Pino Ghione - a cui si deve la cura meticolosa nelle descrizioni e nelle classificazioni - e di Silvio Marocco - responsabile della didattica -) ha potuto realizzato la Mostra Ali sul Po. A contorno della mostra fotografica si è allestita una raccolta di nidi delle principali specie rappresentate, il tutto inserito in un ambiente che cerca di ricreare quello naturale della nostra zona. Per ulteriori informazioni e dettagli vi invitiamo a venire a visitare la nostra mostra dove è sempre un nostro esperto che vi illustrerà tutte le particolarità. (Aperta su appuntamento al n. 011.9807021) www.amicidelpo.net info@amicidelpo.net 15

14 Mostra permante realizzata dalla 14 Associazione Amici del PO La mostra raccoglie oltre 100 specie di uccelli che nidificano e/o che possiamo trovare nell area del Parco Fluviale del Po. Tutto il materiale di seguito riportato è ampiamente illustrato dalla mostra ALI SUL PO allestita in modo permanente presso l Istituto Podere Pignatelli (Frazione Madonna Orti 49 - Villafranca Piemonte) Sui pannelli sono riportate le specie che nidificano nel territorio del Parco del Po suddivise in base all ambiente in cui normalmente le troviamo, come da tabella. Di ogni specie troviamo una breve descrizione di alcune loro caratteristiche; in particolare viene messo in risalto l aspetto delle cure parentali con la valorizzazione delle nidificazioni. Poiché l obiettivo ha colto intensi movimenti di vita privata degli uccelli, spesso celati nel folto della vegetazione per cui difficilmente osservabili nel momento delicato colore di riferimento (sfondo del pannello) SUDDIVISIONE DELLE SPECIE IN BASE ALL AMBIENTE Ambiente acquatico Ambiente urbano e rurale Bosco e fascia fluviale La sponda fluviale Ambiente montano Rapaci notturni e diurni della nidificazione, si precisa che le riprese fotografiche sono state effettuate nel più totale rispetto della vita, senza provocare alterazioni all ambiente naturale e senza arrecare alcun disturbo che potesse pregiudicare la felice conclusione del ciclo riproduttivo con l involo dei piccoli dal nido. collaborazione con la ditta PIONEER per la realizzazione del campo NAST classe 500-700, per la valutazione produttiva dei medesimi ibridi; collaborazione 3 con la ditta DEKALB del gruppo Monsanto Italia di cui rappresenta l azienda di riferimento dell Italia Nord Ovest rivestendo il ruolo di CONCEPT FARM Nell Istituto vengono effettuate: valutazione produttiva, tenendo conto della quantità e qualità del prodotto, e la sanità delle piante delle varietà di mais delle classi di maturità 300-400 e 500-600; la TECNOLOGIA APPLICATA ALLA SEMINA (visti i divieti di utilizzare concianti chimici) in particolare si è valutata la possibilità di utilizzare sostanze naturali come le micorrize con aggiunta di Bauveria e gli Aspergillus, per verificare la migliore competitività nello sviluppo del mais nei primi stadi di vita (prova effettuata in collaborazione con CCS Aosta). PROVE DI DISERBO con valutazione del livello di infestazione ed efficacia dei principali prodotti commerciali; PROVE DI CONCIMAZIONE per verificare l incidenza dei costi, l efficacia di nuovi prodotti a lenta cessione dell azoto, la riduzione delle dosi di azoto (in linea con la nuova direttiva nitrati), prove di utilizzo di seme micorrizato e trattato con Aspergillus, non ultimo, la valutazione della sanità della pianta in base alla concimazione effettuata soprattutto rispetto all uso del potassio come limitatore dello sviluppo di malattie fungine, una delle cause della presenza di micotossine sul prodotto finale (le prove sono effettuate in collaborazione col gruppo Monsanto e coi principali gruppi produttori di concime come la TIMAC e la COMPO); adesione al progetto OBIETTIVO NITRATI promosso dalla Dekalb e dalla Compo con la collaborazione divulgativa dell editoriale TERRA E VITA e IL SOLE 24ORE con la finalità di valutare e promuovere la riduzione dell uso dei concimi azotati come previsto dalle Direttive Nitrati e favorire l uso di tecniche che permettano un massimo sfruttamento dell azoto distribuito, riducendo in particolar modo le perdite per effetto degli eventi atmosferici adesione al progetto europeo promosso dal gruppo Monsanto Europa ACQUA: UNA RISORSA DA UTILIZZARE MEGLIO, sono state allestite in azienda due lisimetri che permettono di valutare l assorbimento dell acqua da parte della coltivazione e verificare quando effettivamente il mais va in stress idrico, valutando cosi il momento migliore per l intervento irriguo evitando spreco di acqua. In particolare si è messo a confronto la tecnica di coltivazione con irrigazione rispetto alla tecnica NON irriguo, abbinando quest ultima all uso di micorrize che favoriscono lo sviluppo radicale e lo sfruttamento delle risorse idriche del terreno. INIZIATIVE IN CAMPO AMBIENTALE Promozione della salvaguardia dell ambiente naturale, in modo particolare quello delle aree fluviali e riparie con l allestimento della mostra permanente ALI SUL PO allestita dall Associazione Amici del Po di Villafranca Piemonte. L iniziativa permette di fare conoscere agli operatori agricoli quali sono alcuni accorgimenti che si possono attuare per la salvaguardi ambientale, e permette a tutti, ma in modo particolare ai ragazzi in età scolare di conoscere l ambiente e l importanza della sua salvaguardia. 3

4 MAIS: IL CONTROLLO DELLA PIRALIDE E LA SANITA DELLE PRODUZIONI LA PIRALIDE del MAIS La piralide (Ostrinia nubilalis Hübner) è il principale fitofago del mais in Europa. In Pianura Padana questo lepidottero compie 2-3 generazione l anno, ma è la 2 a che appare verso la metà di luglio a creare i maggiori danni. L attività larvale della 2 a generazione causa perdite produttive stimate tra 5-10%, fino a 30% con forti attacchi. Varietà della Dekalb, Ipotesi messe a Investimento qli/ha qli/gta classe 600 confronto Piante/mq Umidità % al 14% al 14% 13 TERRENO IRRIGUO DKC6574 tradizionale 6,9 24,0 138,74 52,86 DKC6574 con micorriza 6,9 24,0 141,77 54,01 DKC6574 con aspergillus 6,9 24,0 143,28 54,59 Varietà della Dekalb, Ipotesi messe a Investimento Umidità qli/ha qli/gta classe 500 confronto Piante/mq % al 14% al 14% TERRENO IRRIGUO DKC6040 tradizionale 6,9 22,4 143,24 54,57 DKC6040 con micorriza 6,9 22,0 151,59 57,76 DKC6040 con aspergillus 6,9 22,0 152,92 58,26 Varietà della Dekalb, classe 500 precoce Ipotesi messe a confronto Investimento Piante/mq Umidità qli/ha qli/gta % al 14% al 14% TERRENO IRRIGUO DKC5783 tradizionale 8,1 24 147,29 56,12 DKC5783 con micorriza 8,1 23 154,25 58,77 DKC5783 con aspergillus 8,1 23,7 163,99 62,48 Larve di piralide FUSARIOSI e FUMONISINE I danni causati dalle larve di piralide sono la principale via di infezione del Fusarium verticillioides, agente del marciume rosa della spiga e produttore delle fumonisine. Le fumonisine sono le micotossine più frequentemente ritrovate su mais in Pianura Padana. Sono molecole tossiche per l uomo e gli animali allevati, recentemente normate dall Unione Europea (Reg. 1126/2007 e Racc. 576/2007). Adulti di piralide Marciume rosa su spiga di mais TERRENO NON IRRIGUO DKC5783 tradizionale 7,6 27,3 107,20 40,84 DKC5783 con micorriza 7,6 27,7 114,60 43,66 DKC5783 con aspergillus 7,6 28,1 112,88 43,01 Varietà della Dekalb, classe 400 Ipotesi messe a confronto Investimento Piante/mq Umidità qli/ha qli/gta % al 14% al 14% TERRENO IRRIGUO DKC5276 tradizionale 8,1 22,1 149,62 57,00 DKC5276 con micorriza 8,1 22,2 164,37 62,62 DKC5276 con aspergillus 8,1 21,9 152,71 58,18 TERRENO NON IRRIGUO DKC5276 tradizionale 7,6 23,7 109,23 41,62 DKC5276 con micorriza 7,6 23,6 116,99 44,57 DKC5276 con aspergillus 7,6 24,5 112,54 42,88 4 13

Uso delle MICORRIZE 12 Sono dei funghi che vivono nel terreno a contatto con le radici delle piante e permettono, grazie alla simbiosi con queste di aumentare lo sviluppo radicale e : Favoriscono l assorbimento di elementi minerali con miglior uso dei concimi Permettono di ridurre le concimazioni mantenendo la produttività Favoriscono l assorbimento dell azoto (in parte anche quello atmosferico) Riducono gli stress idrici Favoriscono lo sviluppo di radici in caso di attacco da parte di elateridi e di diabrotica Incrementi produttivi del 4-10% IL TRATTAMENTO INSETTICIDA La soluzione più diffusa per il controllo della piralide è l utilizzo 5 di insetticidi, principalmente piretroidi, che agiscono per contatto ed ingestione. Si utilizzano macchine semoventi munite di trampoli con barra a manica d aria. La definizione del periodo più opportuno di intervento risulta è l aspetto più critico, per la limitata capacità oraria delle irroratrici e per la brevità del periodo utile per colpire le larve prima della loro penetrazione nella pianta. LA PROVA SPERIMENTALE Dal 2005 al 2009 è stata organizzata presso il podere Pignatelli (Villafranca P.te) una sperimentazione per valutare l importanza della tempistica di applicazione di un insetticida piretroide contro la piralide del mais e per saggiare i conseguenti vantaggi sul contenuto di fumonisine nella granella. Sono stati messi a confronto 4 momenti di intervento con un insetticida piretroide e un testimone non trattato (NT) : T1: stadio fenologico del mais sete senescenti; T2: inizio catture adulti di piralide; T3: in prossimità del picco di sfarfallamento degli adulti; T4: intervento tardivo, circa 8-10 giorni dopo il picco di sfarfallamento. Trappola a cono di rete per il monitoraggio degli adulti di piralide Irroratrice con trampoli per il trattamento su mais Le spighe sono state valutate per l incidenza e la severità dei danni da piralide e Fusarium e, alla raccolta, la granella è stata analizzata per il contenuto di fumonisine B 1 e B 2. IL MOMENTO di INTERVENTO 12 Radice micorrizata Radice normale Dai rilievi di campo si è osservato un attacco dell insetto che inizia con la maturazione lattea e raggiunge il livello massimo alla maturazione fisiologica (Fig. 1). I primi danni operati dalle giovani larve interessano l apice della spiga alla maturazione lattea (in media lo 1% della superficie totale). In questa fase non è ancora rilevabile l effetto del trattamento, che risulta essere evidente a partire dalla maturazione cerosa, con differenze più evidenti fino alla raccolta. 5

Incidenza piralide (%) Incidenza fusariosi (%) 100 80 60 40 20 100 0 80 60 40 20 6 I trattamenti effettuati tra l inizio delle catture degli adulti e il picco di sfarfallamento dell insetto (T2, T3) sono risultati essere i più efficaci, con una riduzione media del 45% e de 53% rispettivamente delle spighe attaccate da piralide e dal marciume della spiga, rispetto al testimone. Si evidenzia inoltre un ritardo di 10-15 giorni al raggiungimento del livello massimo di attacco. I vantaggi produttivi sono risultati compresi tra i 4% e 14%. CONTENUTO in FUMONISINE L analisi del contenuto in fumonisine ha confermato quanto emerso dai rilievi sull attacco della piralide e sul marciume della spiga da Fusarium. Il contenuto in fumonisine nelle tesi trattate è risultato sempre inferiore rispetto al testimone non trattato (Fig. 2). Come atteso in relazione allo sviluppo del marciume della spiga i trattamenti più efficaci (T2, T3) hanno ridotto in media del 76% il contenuto in fumonisine nella granella rispetto alle tesi non trattate. EFFETTO 11 POTASSIO: è indispensabile mantenere l apporto del potassio perché: Aumenta resistenza della pianta Meno allettamento Migliore sanità della pianta Migliore qualità della granella Se si elimina si nota la perdita in produttività e in sanità della pianta, anche nei terreni che normalmente sono considerati ricchi a partire dal 3 anno 0 lattea latteo-cerosa cerosa Stadio fenologico mais fisiologica NT T1 T2 T3 T4 Fig. 1. Evoluzione dell incidenza della piralide e fusariosi Il trattamento anticipato allo stadio del mais di sete senescenti (T1) ha ridotto in media del 45% il contenuto di questa micotossina, mentre il trattamento tardivo (T4), effettuato ad agosto ha evidenziato una riduzione media del 25% rispetto al testimone. Questa ricerca conferma il ruolo centrale della lotta insetticida alla piralide per produrre un mais di qualità; per ottenere i migliori risultati occorre però posizionare correttamente l intervento insetticida e, accompagnare questo ad una tecnica colturale attenta. Spiga di mais con evidenti rosure da piralide 6 11

PROVE DI CONCIMAZIONE Rispettiamo gli asporti (concimazione equilibrata) E inutile 10 apportare elementi più del necessario Interriamo subito l azoto al momento della rincalzatura (si perde circa il 20%) Ricordiamoci di rispettare la direttiva nitrati: Dose di azoto pari a 170 Kg/ha di azoto in aree vulnerabili (elevata a 250 kg7ha per il mais) 340 Kg/ha di azoto nelle altre zone compresi gli apporti organici (letame e liquame) Apporti frazionati nel tempo massimo 100 kg per intervento in copertura e 30 Kg in pre-semina DATI PRODUTTIVI Varietà della Dekalb, classe Umidità qli/ha qli/gta 500 DKC6040 Unità fertilizzanti % al 14% al 14% 1 tesi AZIENDALE CLASSICA Qli/ha N P 2 O 5 K 2 O 22,4 1,43 54,57 pre-semina 05-10-30 5,6 28 56 168 copertura UREA 4 184 0 0 2 tesi COMMERCIALE DI RIFERIMENTO 212 56 168 pre-semina D-CODER LITOZINC 4 20 40 80 copertura UREA 4 184 0 0 Qli/ha N P 2 O 5 K 2 O 20,9 1,47 55,93 204 40 80 3 tesi AZIENDALE CON PRODOTTI DI COMPERTURA A CESSIONE RITARDATA E USO DI DOSE RIDOTTA DI AZOTO Qli/ha N P 2 O 5 K 2 O 21,4 1,45 55,30 pre-semina 05-10-30 5,6 28 56 168 copertura Sulfammo N PRO GREEN 5,5 159,5 0 0 188 56 168 4 tesi AZIENDALE CON PRODOTTO CHE POTENZIA LO SFRUTTAMENTO DELLA SOSTANZA ORGANICA pre-semina 05-10-30 5,6 28 56 168 Qli/ha N P 2 O 5 K 2 O 22,5 1,46 55,59 RHIZOVIT HUMISTIM 1 3 9 0 0 copertura UREA 4 184 0 0 5 tesi AZIENDALE SENZA POTASSIO 221 56 168 pre-semina BIAMMONICO 1,7 30,6 78,2 0 copertura UREA 4 184 0 0 215 78 0 Qli/ha N P 2 O 5 K 2 O 20,3 1,14 43,43 Fumonisine B1 + B2 (µg kg -1 ) Numero catture giornaliere 50 45 40 35 30 25 20 15 10 4000 7 3000 5 0 2000 1000 0 T1 T2 T3 T4 IN SINTESI Testimone non trattato Fig. 2. Effetto sul contenuto in fumonisine 17/6 21/6 25/6 29/6 3/7 7/7 11/7 15/7 19/7 23/7 27/7 31/7 4/8 8/8 12/8 16/8 20/8 24/8 Data Feromoni Luminosa Feromoni 2 Fig. 3. Monitoraggio della piralide con diversi tipi di trappole Il trattamento insetticida alla piralide oltre ai vantaggi produttivi, determina minori attacchi da marciume della spiga e contaminazioni da fumonisine. Per mais a ciclo pieno con fioritura tra fine giugno e inizio luglio trattare tra l inizio consistente delle catture degli adulti e i primi giorni dopo il picco di sfarfallamento. Impiego di piretroidi, fosforganici e ossadiazinici, con macchine a manica d aria o calate e volumi > 400 l/ha. Ricerca svolta con il finanziamento della Regione Piemonte Hanno collaborato alla ricerca: Massimo Blandino, Fabio Carnaroglio, Mattia Mancini, Alessandro Peila, Amedeo Reyneri, Francesca Vanara, Alberto Alma, Matteo Saladini. 10 7

8 PROVE DI PRODUZIONE DEL MAIS Risultati produttivi delle prove parcellari ottenuti nel 2009 dalle prove di MAIS (ibridi commerciali i dati riportati nella tabella seguente sono elencati in ordine di ciclo e successivamente alfabetico) Si mette in evidenza che la classe di maturazione 500 ha fornito i migliori risultati produttivi, dato confermato anche dall analisi degli ultimi anni di rilievo. Si mette altresì in risalto come nei terreni meno dotati i risultati migliori si sono ottenuti con la classe 400. Piante Data Data Umidità qli/ha qli/gta Varietà Ditta Classe n./mq semina raccolta % al 14% al 14% 9 DK440 Dekalb 300 8,1 09-apr 18-set 17,6 106,1 40,4 DKC4490 Dekalb 300 8,1 09-apr 18-set 18,4 142,9 54,5 DKC4964 Dekalb 300 8,1 09-apr 18-set 17,9 138,8 52,9 DKC5143 Dekalb 400 8,1 09-apr 18-set 20,9 147,8 56,3 DKC5170 Dekalb 400 8,1 09-apr 18-set 21,8 145,7 55,5 DKC5276 Dekalb 400 8,1 09-apr 18-set 18,7 152,0 57,9 DKC5699 Dekalb 500 8,1 09-apr 18-set 21,0 153,1 58,3 DKC5783 Dekalb 500 8,1 09-apr 18-set 24,0 147,3 56,1 DKC6040 Dekalb 500 6,9 15-apr 12-ott 22,1 160,6 61,2 DKC6089 Dekalb 500 6,9 15-apr 12-ott 19,1 167,2 63,7 FAMOSO Syngenta 500 6,9 15-apr 12-ott 25,9 141,4 53,9 PR33A46 Pioneer 500 6,4 15-apr 12-ott 20,4 144,2 54,9 DKC6120 Dekalb 600 6,9 15-apr 12-ott 20,4 143,8 54,8 DKC6286 Dekalb 600 6,9 15-apr 12-ott 19,7 144,9 55,2 DKC6315 Dekalb 600 6,9 15-apr 12-ott 21,2 156,8 59,8 DKC6574 Dekalb 600 6,9 15-apr 12-ott 22,7 150,3 57,3 DKC6677 Dekalb 600 6,9 15-apr 12-ott 21,1 159,4 60,7 DKC6688 Dekalb 600 6,9 15-apr 12-ott 23,0 161,6 61,6 KERMES Kws 600 6,9 15-apr 12-ott 22,7 161,5 61,5 LOLITA Pioneer 600 6,9 15-apr 12-ott 23,5 167,6 63,8 PR32F73 Pioneer 600 6,9 15-apr 12-ott 21,9 145,6 55,5 PR32G44 Pioneer 600 6,9 15-apr 14-ott 21,4 142,1 54,1 PR33A04 Pioneer 600 6,9 15-apr 14-ott 20,1 130,0 49,5 PR31D24 Pioneer 700 6,9 15-apr 14-ott 22,5 138,1 52,6 8 Lisimetro per il rilievo dell umidità presente nel terreno, serve per individuare il momento più opportuno per effettuare l irrigazione, e valutare l adattabilità degli ibridi agli stess idrici. PR31N27 Pioneer 700 6,4 15-apr 14-ott 23,6 131,7 50,2 PR32P26 Pioneer 700 6,9 15-apr 14-ott 23,1 139,4 53,1 9