La scheda di Brass: uno strumento per la valutazione delle dimissioni difficili

Documenti analoghi
ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009,

Sara Dornik, Giuliano Bonn, Sara Dornik, Alessandra Rigotto, Barbara Bertin, Bruna, Salvatore Penso AZIENDA SANITARIA N.2 ISONTINA - GORIZIA

L INTEGRAZIONE CON LA RETE DEI SERVIZI TERRITORIALI E LA CONTINUITA DI CURA OSPEDALE TERRITORIO

IL CONTRIBUTO DELL INFERMIERE NELLA PIANIFICAZIONE DELLA DIMISSIONE DIFICILE

L anziano ospedalizzato: fattori di fragilità in Pronto Soccorso

12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica

L EFFICACIA DEGLI INTERVENTI NON FARMACOLOGICI PER RIDURRE L ANSIA PREOPERATORIA NEI PAZIENTI PEDIATRICI

VALUTAZIONE E CURA DEL DELIRIUM IN UN GRUPPO DI PERSONE ANZIANE RICOVERATE IN UNA UNITA DI CURE SUB ACUTE

Infermieristica e Medicina di Genere:

I pazienti con demenza

Prevenire le riospedalizzazioni: il punto fatto dall epidemiologo

Indagine per la rilevazione del gradimento delle pazienti ricoverate nel reparto di ginecologia dell Ospedale G.B. Grassi

Individuazione del paziente a rischio di malnutrizione: una proposta collaborativa per la qualità dell assistenza

CERTIFICATI ISO 9001:2008

La valorizzazione delle competenze dell infermiere impiegato in emergenza extra ospedaliera: uno studio descrittivo quali quantitativo

Rete Emergenza. Il paziente giusto all ospedale giusto nel tempo giusto

Percorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo.

I quattro nuovi ospedali: l impatto sulla popolazione

Costruzione di un indicatore prognostico di ospedalizzazioni ripetute nella Regione Lazio

CODICE ARGENTO. Il Progetto. Niccolò Marchionni

Accoglimento Condiviso: Implementazione delle competenze infermieristiche in medicina

Continuità assistenziale: modelli a confronto

Potenzialità e limiti dei flussi informativi correnti della Regione del Veneto

I dati dell Emilia-Romagna sul fine vita in pazienti oncologici

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale

L appropriatezza prescrittiva del farmaco in RSA: i criteri di Beers

Confronto tra strumenti di valutazione della malnutrizione in ambito ospedaliero. Cristina Borgio 5 dicembre 2016

La continuità del percorso dell assistito tra cure primarie e cure specialistiche

Il downgrade assistenziale: strumento efficace per la riduzione del reingresso

L identificazione precoce in ospedale Applicazione di interrai Contact Assessment nel protocollo di dimissione protetta.

L ARS per la Demenza. Firenze 21 settembre Paolo Francesconi Matilde Razzanelli

RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona

Titolo studio padre Titolo studio madre. Totale studenti = 61. Maschi = 27 Femmine = 34 Età media= 18,9. 6 studenti non hanno risposto circa l'età

I COSTI DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE: ANALISI PER PROCESSI E PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI

Laura Cacciani, Nera Agabiti, Anna Maria Bargagli, Marina Davoli

Progetto di implementazione del CASE MANAGEMENT presso il Dipartimento Medico dell AOU-FE

IL PERCORSO ORTOGERIATRICO

CASE MANAGEMENT E CONTINUITÀ ASSISTENZIALE DELL ANZIANO FRAGILE: L AMBITO TERRITORIALE

Disuguaglianze sociali nella mortalità di un campione della popolazione italiana

I SESSIONE Diverse prospettive di osservazione del fenomeno. I reingressi nei dati epidemiologici della ASF

REPORT ED ANALISI DEI DATI A Giugno 2015

Marco Comaschi Coordinatore Rete delle Cronicità Regione Liguria

Progetto: Assistenza domiciliare pazienti in lista pre-trapianto ed in followup post-trapianto con un sistema di Home-monitoring.

L ESPERIENZA DI RICOVERO DEGLI UTENTI NELLE UNITA OPERATIVE DI DEGENZA DELL AZIENDA OSPDALIERO UNIVERSITARIA ARCISPEDALE S.

Presentazione Servizio Distrettuale di Assistenza Residenziale (SDAR) di Gardone Riviera

La gestione del paziente diabetico dalla dimissione ospedaliera alla presa in carico da parte del Servizio Diabetologico: aspetti infermieristici

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE «Amedeo Avogadro» DIPARTIMENTO MEDICINA TRASLAZIONALE SCUOLA DI MEDICINA Via Solaroli, NOVARA

PERCORSI DI PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI NELLE CASE DELLA SALUTE PIEMONTESI

PICASSO: Progetto di Integrazione delle Continuità e Appropriatezza Socio-Sanitaria e Ospedaliera

I PDTA in Medicina Fisica e Riabilitativa, una strategia per contemperare appropriatezza, efficacia ed efficienza della prestazione

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica. Innovazione dei percorsi clinicoassistenziali

Buone pratiche di presa in carico integrata: ospedale e territorio senza soluzione di continuità

Dottore di Ricerca in Scienze Infermieristiche

Il paziente fragile tra ospedale e territorio: un'esperienza

La qualità dell'assistenza nelle cure di fine vita i dati della Toscana

VALUTAZIONE DELLA COMPLESSITA' ASSISTENZIALE IN MEDICINA INTERNA. Studio di adesione del personale infermieristico dell'aormn

La continuità assistenziale fra ospedale e territorio. Modena 21 settembre 2006

Contenuti CONSENSUS CONFERENCE. Andrea Mortara Andrea Di Lenarda. 1. Modelli di gestione esistenti

OFFERTA ULTERIORI ATTIVITA FORMATIVE (SEMINARI) A.A Corso di Laurea in Infermieristica Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro

IMMUNONUTRIZIONE A.O ORDINE MAURIZIANO. di TORINO. Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica STRESA 1 OTTOBRE Paola Coata

Complementi di Informatica. Prof. Mauro Giacomini

DIPARTIMENTO SALUTE ANZIANI ASL TO2

REPORT CUSTOMER SATISFACTION

La prevenzione degli infortuni stradali Report annuale 2011 sulle fonti di dati disponibili

Il monitoraggio dell attività diabetologica territoriale

Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA

La sperimentazione Codice Argento

L Ospedale di Comunità nella Regione Emilia Romagna: alcuni esempi di modelli organizzativi e indicatori di esito

Questionario sulla Comunicazione Interprofessionale in Sanità

Professione infermieristica e ricerca. Paola Di Giulio, Torino

Il PDTA Clinico - Assistenziale Paziente Diabetico. V i n c e n z o O r s a t t i R o s a Borgia P a s q u a l e F a l a s c a A s l 2 Abruzzo

LA FRATTURA DI FEMORE NEL SOGGETTO ANZIANO: IL PERCORSO ORTOGERIATRIA. Francesco De Filippi

IL CENTRO DIURNO NELLA DEMENZA: possibili meccanismi implicati nella riduzione dello stress del caregiver

COD. PRATICA: Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N DEL 30/11/2015

Università degli Studi di Padova Dipartimento di Medicina Corso di Laurea in Infermieristica. Relatore: Bonso Ornella. Laureanda: Rossetto Lara

La continuita delle cure ospedale - territorio a partire dalle fragilita

Le consegne infermieristiche in Terapia Intensiva: revisione narrativa della letteratura

LA PREVENZIONE DELLE CADUTE IN DEGENZA

Validazione di un protocollo per la gestione infermieristica del dolore al triage: i risultati di una ricerca prospettica

La gestione delle dimissioni complesse nell Azienda Sanitaria di Firenze

La fotografia dell Asl TO5

La Parabola: uno strumento per facilitare la continuità dell'assistenza nella fase di dimissione.

Relazione dell Infermiere nello Scompenso Cardiaco

Utilizzo delle scheda di dimissione ospedaliera per l'identificazione delle infezioni post-operatorie

Riabilitazione dopo frattura femore

PERCORSO PROTETTO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE GLOBALE PER ANZIANI FRAGILI CON FRATTURA DI FEMORE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE NEI PAZIENTI MOLTO ANZIANI CON FIBRILLAZIONE ATRIALE: È REALMENTE SICURA?

News dalla Letteratura 29 Ottobre 2016 Salina ipertonica nella Bronchiolite: Qual e la verita?

Piano Sanitario Regionale

MODELLO INTEGRATO DI PRESA IN CARICO DELLA PERSONA CON DEFICIT COGNITIVO E DEMENZA

PERCORSO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO DELLA LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA. Chiara Sarlo Policlinico Tor Vergata Milano,

L UNITÀ DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE A GARANZIA DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE NELLA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE NEI PERCORSI DI CURA

Studio retrospettivo sui pazienti con scompenso cardiaco deceduti in ospedale

Lean AAS3 Alto Friuli Collinare-Medio Friuli. Udine 11 settembre Silvia De Caneva - Medicina San Daniele del Friuli

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

Ruolo dell Università (in collaborazione con ASL e Comune)

La popolazione disabile

La performance di ISMETT: efficienza nell uso delle risorse. Bruno Gridelli

Transcript:

La scheda di Brass: uno strumento per la valutazione delle dimissioni difficili Dal Molin Alberto Coordinatore CdL infermieristica Università del Piemonte Orientale Sede di Biella Dottorando in Ricerca Università degli Studi di Firenze

Premessa La breve durata del ricovero e la sua complessità impongono che la pianificazione della dimissione per essere efficace debba iniziare fin dall ammissione del paziente in ospedale, strutturando un piano di dimissione che deve basarsi sulle caratteristiche dei bisogni individuali del paziente e/o del caregiver. [Henneskens and Burign, 1987 ; Zwicker D, 2003; Mistiaen, 2007;] La pianificazione della dimissione può essere definita come un intervento assistenziale utile a prevenire i problemi legati alla dimissione facilitando la continuità delle cure. [Mistiaen P, 1997] Il processo di pianificazione richiede spesso interventi educativi, il coinvolgimento di diversi professionisti della salute, della famiglia e del paziente stesso. [Bauer, 2009]

Premessa Come identificare i pazienti a rischio di dimissione difficile? Blaylock Risk Assessment Screen (BRASS): strumento che consente di identificare i pazienti a rischio di ospedalizzazione prolungata e che hanno bisogno di piani di dimissione [Blaylock and Cason, 1992]

BRASS Variabili indagate: Età Situazione abitativa/supporto sociale Stato funzionale Stato cognitivo Modello comportamentale Mobilità Deficit Sensoriali Numero di precedenti ricoveri/accessi al Pronto Soccorso Numero di problemi medici attivi Numero di farmaci

BRASS Classi di Rischio Rischio Basso (0 10): Soggetti a basso rischio di problemi successivi alla dimissione e quindi scarsa necessità di stendere un piano di dimissione. Rischio Medio (11 20): Soggetti con problematiche complesse che richiedono una pianificazione della dimissione. Solitamente non è richiesta l istituzionalizzazione dopo la dimissione. Rischio Alto (21 40): Soggetti con problematiche complesse e tali da richiedere una pianificazione della dimissione. I pazienti sono ad alto rischio di non ritornare nella propria abitazione.

Versione Italiana?

Materiali e Metodi Obiettivo generale: Validazione di un nuovo protocollo per la valutazione dell indice di Brass in area medica. Studio osservazionale prospettico multicentrico Fase 1 (entro 48 ore dal ricovero) Fase 2 (ogni 5 giorni dalla data di ricovero) Fase 3 (giorno di dimissione) Fase 4 (dopo 40 giorni dalla dimissione)

Risultati Preliminari Campione: 185 pazienti arruolati dal 6 aprile al 31 maggio pz non inseriti nello studio 35,3% Popolazione in studio pz inseriti nello studio 64,7% Caratteristiche Campione Sesso 35.7 % maschi; 64.3% femmine Età 71.5 (ds = 16.3) Titolo di Studio Nessun titolo di studio: 4.9% Elementare: 58.9% Media inf.: 21.6% Diploma: 13.5% Laurea: 1.1%

Risultati Preliminari Livello di rischio Ammissione Dimissione/ Trasferimento Basso rischio 76 41.08% 78 42.16% Medio rischio 66 35.68% 63 34.05% Alto rischio 43 23.24% 32 17.30% Morti - 12 6.49% La concordanza tra il punteggio all ammissione e quello alla dimissione risulta buona (Kappa di Cohen 0.75). Grado di concordanza tra due valutatori indipendenti risulta ottima (Kappa di Cohen 0.92).

Risultati Preliminari Punteggio Brass ed età del paziente Pt_Brass N. Mediana 25 e 75 percentile Basso rischio 76 66.3 50.28 75.32 Medio rischio 66 78.5 72.31 85.41 Alto rischio 43 81.41 77.19 88.44 età Esiste una differenza statisticamente significativa delle mediane dell età dei soggetti nei tre gruppi [P < 0,0001] Dato evidenziato anche in precedenti studi [Blaylock A, 1992 Saiani L, 2008] 100 90 80 70 60 50 40 30 20 ETÀ_MEDIA_BRASS_11 20 ETÀ_MEDIA_BRASS_INF_10 ETÀ_MEDIA_OLTRE_21 pt brass

Risultati Preliminari Durata della degenza e pt Brass 50 durata degenza 40 La durata mediana della degenza risulta: Basso rischio: 8 gg Medio rischio: 14 gg Alto rischio: 9.5 gg 30 20 10 0 BRASS INF 10 OLTRE 21 TRA 11 E 20 Brass P<0.05 tra gruppo basso rischio e gruppo medio rischio Altri studi indicano una durata mediana di 8 gg nel gruppo a basso rischio e 12.5 e 10 nei gruppi a medio e alto rischio [Saiani, 2008]. Lo studio di Blaylock descrive tempi di degenza identici a quelli rilevati nel nostro studio per i gruppi a basso e medio rischio, mentre la media della degenza nel gruppo ad alto rischio era di 19 giorni [Blaylock, 1992]. Stesso trend in aumento viene evidenziato nello studio di Mistiaen (1999).

Risultati Preliminari La Sensibilità Sensibilità = 82.22 % La Specificità Specificità = 64.70 %

Risultati Preliminari: 144 pz follow up telefonico Accessi in Pronto Soccorso = 27 Problemi post dimissione = 26 15 12 9 6 3 0 inf a 10 sup a 11 P = NS 16 14 12 10 8 6 4 2 0 inf a 10 sup a 11 P = NS

Discussione L impatto della pianificazione della dimissione nei outcomes di salute e costi rimane incerta. L'evidenze suggeriscono che un piano di dimissione strutturato su misura per il singolo paziente porta probabilmente a piccole riduzioni della degenza e dei tassi di riammissione per gli anziani ricoverati in ospedale. [Shepperd S, 2010]

Discussione Si ritiene importante implementare le attività di pianificazione delle dimissioni I dati preliminari suggeriscono la possibilità di utilizzare la Brass come strumento per aiutare gli operatori sanitari per individuare i pazienti a rischio di dimissione difficile. Tuttavia si ritiene importante sottolineare l importanza della valutazione clinica assistenziale del professionista.

Prospettive future Concludere lo studio multicentrico Verificare la possibilità di utilizzare lo strumento anche in altri contesti assistenziali Implementarne l uso nei reparti di area medica dell ASL BI.

Ringraziamenti Escher