Trascrizione Videochat ANIMA del 23 luglio 2015

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Transcript:

Trascrizione Videochat ANIMA del Lo strumento che ANIMA utilizza per comunicare con la massima chiarezza e trasparenza ai propri clienti e partner commerciali Partecipano: Armando Carcaterra (Direttore Investimenti), Miriam Berizzi (Responsabile Servizio Specialisti di Mercato) e Davide Gatti (Direttore vendite). Modera: Chiara Conti (Marketing & Comunicazione). Veniamo da un periodo di elevata volatilità e quindi, complice la questione Grecia, il quesito che di più ci pongono i nostri ascoltatori è il seguente: la crisi greca è davvero alle spalle? Cosa dobbiamo attenderci? Ci sarà ancora volatilitài? Miriam Berizzi. La situazione è nota: durante l Eurogruppo più lungo della storia è stato trovato l accordo tra Atene e Bruxelles ed è stato erogato un prestito ponte per consentire alla Grecia di far fronte agli impegni verso l Fmi e la Bce. Oggi (23 luglio), dopo il voto di stanotte, sono formalmente iniziate le negoziazioni per la definizione ( ( 1/6

di un Memorandum of Understanding che rappresenterà la cornice di riferimento del terzo pacchetto di aiuti. Le negoziazioni si annunciano tese, lo saranno nelle piazze e sulla stampa, ma in realtà si dovrebbe tradurre formalmente quanto contenuto nel preaccordo, idealmente entro al scadenza del 20/8 quando è previsto un altro rimborso importante alla BCE. In questa fase il rischio maggiore è quello che ha origine dalla politica domestica greca. Il premier ellenico, Alexis Tsipras, ha perso la maggioranza e ha dovuto orchestrare un rimpasto di governo. La stampa greca dice che lo scenario più probabile è quello di elezioni anticipate già a settembre. Questo porterà a un aumento della volatilità, tanto più cospicuo quanto più si saranno fatte aspre le conseguenze della crisi e delle misure di austerità: a fine 2014 ci si attendeva una crescita del Pil 2015 del 3%; oggi, invece, si stima un calo do almeno 3%. È un gap enorme! La volatilità quindi non ci abbandonerà, ma pensiamo che sarà meno violenta di quanto sperimentato finora: che l uscita della Grecia dell Euro sia stata davvero contemplata alza la posta in gioco per qualunque politico greco che voglia ribellarsi alla Troika, specie considerando che la grandissima maggioranza dei greci per ora vuole restare in Area Euro. Armando, alla luce di quello che ci ha raccontato Miriam, è cambiato qualcosa nei portafogli dei fondi, in particolare quelli flessibili? E le Borse europee restano i listini da privilegiare? Armando Carcaterra. La soluzione della crisi greca, anche se temporanea, ci ha portato a riprendere un po delle posizioni neutralizzate nel corso delle settimane di crisi. Nel momento in cui Tsipras ha indetto il Referendum popolare sull accordo proposto dall Europa, ci siamo subito attivati per neutralizzare diverse idee di investimento che caratterizzavano i nostri portafogli, soprattutto quelli flessibili, dove c è maggiore libertà di azione da parte dei gestori. Una posizione di neutralità che abbiamo conservato fino a quando non è stato trovato l accordo tra Atene e Bruxelles. Così, ora siamo tornati ad aumentare la nostre esposizione sui mercati azionari. Anche i portafogli dei flessibili obbligazionari sono stati ricalibrati, attraverso la riapertura di posizioni di investimento di tipo valutario. Questo nell ottica che il dollaro continuerà a essere una delle valute più interessanti. Gli investitori spesso tendono a diversificare poco, a guardare troppo alle performance passate e a non avere un orizzonte di lungo periodo. Qual è il tuo punto di vista Davide? Davide Gatti. Dalle domande che ci sono arrivate nelle scorse puntate, ma anche dai contatti che ogni giorno abbiamo con la clientela, vediamo che oggi sembra sempre più difficile investire. In realtà, in 20 anni di carriera non ricordo un momento semplice. Quello che veramente sta cambiando è la consapevolezza dei singoli della possibilità di fare errori. Sta calando quella sorta di incoscienza di tantissimi risparmiatori, che in passato si erano affidati al fai-da-te. I concetti di diversificazione e attenzione a quello che è il proprio profilo di rischio sono fondamentali. La gente spesso si domanda qual è la cosa più interessante su cui investire; in realtà quello che dovrebbero chiedersi è qual la cosa più interessante in cui investire rispetto al proprio profilo di rischio. Non esiste l asset class migliore in assoluto. Esiste invece l asset class più appropriata al profilo di rischio. Per questo è importante parlare con un consulente che fa per professione l analisi dei bisogni e delle aspettative. In questo momento è meglio investire in prodotti flessibili o bilanciati? Davide Gatti. Sono due facce della stessa medaglia. Sono entrambi prodotti che investono in diverse asset class. E questo è un bene. Bisogna diversificare nel tempo e nello spazio. La differenza tra un flessibile e un bilanciato è che il bilanciato ha un profilo di rischio ben definito, perché ha un benchmark che toglie una parte di delega al gestore. Con il flessibile, invece, il gestore ha la possibilità di investire nelle varie asset class nei pesi cui ritiene più opportuni, senza dover sottostare ai vincoli del benchmark. Entrambe le tipologie di prodotti, comunque, stanno ottenendo un forte successo, perché tanti investitori che prima investivano esclusivamente in portafogli obbligazionari oggi hanno capito che devono avere anche altre asset class. in composizioni differenti. In Paesi più evoluti, come quelli anglosassoni, questi prodotti vengono utilizzati da tantissimo tempo. Noi stessi abbiamo dei prodotti che sono dei campioni in questo senso, due prodotti bi- 2/6

lanciati campioni di tempo, con più di 30 anni di vita. Torniamo a parlare di mercati. Dopo la Grecia ora il focus dei mercati si sta spostando sul tanto atteso rialzo dei tassi da parte della Fed? Miriam Berizzi. Assolutamente sì. L attenzione si è spostata ora sul primo rialzo dei tassi e sui suoi potenziali impatti, identificabili in primis nell apprezzamento del dollaro e in un possibile ritracciamento del mercato azionario, statunitense in primis. È una view di mercato che portiamo avanti da molto tempo. Bisogna essere prudenti, perché la stretta monetaria arriverà dopo una fase di mercato senza precedenti: non c è mai stato nella storia un periodo così prolungato di tassi fermi, e fermi a 0; non c è mai stata un esplosione così considerevole del bilancio della Federal Reserve. E significativo che per descrivere la strategia di politica monetaria si parli di Exit Strategy: un termine derivante dal linguaggio militare che indica la via di uscita da una situazione di grande emergenza. Nel breve periodo è probabile che il primo rialzo dei tassi possa essere accompagnato da un aumento della volatilità e da una correzione anche significativa dell equity, specie perché gli investitori scontano scelte più benevole di quelle che la stessa Fed dice che farà. Una sorpresa negativa potrebbe avere peraltro effetti amplificati dal discusso calo della liquidità sul mercato obbligazionario americano. È importante però sottolineare che se questo scenario dovesse materializzarsi, si potrebbe profilare una buona opportunità di acquisto. Pensiamo che con il tempo le evidenze di accelerazione della crescita convinceranno gli Investitori che la Fed sta agendo per buoni motivi, ovvero perché il quadro macro sta migliorando, e torneranno a mostrare interesse per i mercati azionari.. Armando, anche i titoli di Stato italiani nell ultimo periodo hanno visto un momento di volatilità, dovuta non ai fondamentali, ma a cause esogene. Il posizionamento di ANIMA oggi è cambiato? Armando Carcaterra. La nostra idea di fondo non è mai cambiata: i titoli della periferia sono da preferire a quelli dell area core. Come accennavo prima, di recente abbiamo riaperto alcune posizioni di sovrappeso sulla parte dei titoli di Stato italiani. A dimostrazione del fatto che continuiamo a crederci. Post risoluzione della crisi greca lo spread Btp-Bund è rientrato in maniera significativa. Oggi viaggiamo sotto i 120 punti base. Non crediamo che ci siano condizioni per rivedere i tassi tornare ai minimi storici di qualche mese fa. Anche se c è ancora spazio per un ulteriore restringimento degli spread. Gennaro, un operatore, ci chiede la view sui bond euro governativi inflation linked e vuole sapere se questi prodotti sono presenti nei portafogli di ANIMA. Armando Carcaterra. Sono prodotti in parte presenti nei nostri portafogli. Diciamo che soprattutto sulla parte europea non rappresentano ancora una grossa percentuale. L inflazione area euro sta sì andando verso una normalizzazione, ma non ci aspettiamo dei rimbalzi significativi. Abbiamo iniziato a investire nel corso degli ultimi mesi con l idea di incrementare le posizioni a fronte di un quadro più chiaro di ripresa economica e dell inflazione. Davide, è arrivata una domanda da un privato, Michele Zanetti, che ci chiede dove investire in questo momento per avere una resa sicura. Davide Gatti. Sul concetto di resa sicura, probabilmente, intervistando 1.000 investitori si otterrebbero almeno 500 risposte diverse. Oggi il cosiddetto risk free, cioè il tasso di interesse a breve termine dei titoli di Stato, è prossimo allo zero. Più che parlare di resa sicura, quindi, ragionerei sugli obiettivi del cliente. Quello che premia è capire l orizzonte temporale. Quanto più è breve tanto più il rendimento atteso è basso. Ma quello che stiamo vendendo nella larga parte degli investitori abituati a investire in bond a breve, è uno switch di attenzione verso gli obbligazionari misti, che danno la possibilità al gestore di investire in diversi tipi di bond. Il gestore valuta se il portafoglio è adeguato al rischio cliente e può anche inserire una piccola parte di azioni per dare un rendimento in linea con le aspettative del cliente, mantenendo la volatilità su livelli contenuti. Senza fare nomi, noi abbiamo prodotti con volatilità storica al di sotto 4%, e drawdown del 2-3%, che hanno offerto rendimenti interessanti rispetto ai titoli di Stato; prodotti ben diversificati che possono essere parcheggi sicuri. 3/6

Sono arrivate molte domande sul prezzo dell oro, che è ai minimi da 5 anni. Ci si chiede se l oro, ma anche il petrolio, potrà ancora scendere, soprattutto considerando il possibile rialzo dei tassi da parte della Fed, che storicamente penalizza queste commodity, il cui prezzo è espresso in dollari. Miriam Berizzi. È un tema affascinante. Il prezzo dell oro, come quello di ogni attività reale o finanziaria, dipende dall equilibrio tra domanda e offerta. Su entrambi i fronti negli ultimi anni si sono generate fortissime pressioni ribassiste. Sul fronte dell offerta, nel 2014 l attività estrattiva ha toccato il massimo, generando una sovrapproduzione. Se parliamo di domanda, i canali di assorbimento dell oro sono tre: il canale industriale, quello delle banche centrali, che detengono una quota delle riserve in oro, e il canale degli investimenti finanziari. Se la domanda industriale si è mantenuta relativamente costante nel tempo, gli altri due attori si sono fatti meno importanti. Basti pensare che il crollo di lunedì è arrivato quando la Banca Centrale cinese ha dichiarato di aver accumulato negli ultimi sei anni riserve auree pari alla metà di quelle stimate dagli analisti. E hanno perso interesse per l oro anche gli investitori. Il metallo giallo è il bene rifugio per eccellenza, nonchè uno strumento di copertura contro l inflazione. Ma dal 2012 tutti i segmenti più rischiosi dei mercati finanziari hanno veicolato performance eccellenti e il contesto congiunturale globale è stato caratterizzato dalla disinflazione, se non dalla deflazione. L oro ha finito dunque per perdere ogni genere di appeal. C è quindi un quadro fondamentale strutturale di debolezza dell oro, cui si sono aggiunte le tensioni riconducibili alle minacce più recenti: apprezzamento del dollaro e aspettative di un rialzo dei tassi da parte della Fed. E per finire si è parlato anche di un attacco speculativo! Lunedì la stampa ha riportato che il -5,5% sarebbe da ricondursi all attività degli hedge fund cinesi che all apertura della Borsa avrebbero inondato i mercati con flussi di vendita. Ora, noi non siamo una casa d investimento specializzata sulle materie prime e non esprimiamo una view forte di mercato, ma sicuramente il contesto resta sfidante. C è anche domanda sul petrolio. Ci chiedono se il prezzo aumenterà. Miriam Berizzi. Le considerazioni da fare sono analoghe. Anche in questo caso si deve valutare in primis l equilibrio fra domanda e offerta. Guardando al lato dell offerta, il flusso di notizie delle ultime settimane (la situazione Iran, la ripresa della produzione in Libia, la stabilizzazione dell attività estrattiva negli USA) ha innescato pressioni ribassiste, che sono andate ad amplificare i timori di una riduzione della domanda amplificati dalla crisi cinese. L apprezzamento del dollaro e le prospettive di un rialzo dei tassi da parte della Fed ci inducono ad adottare un atteggiamento di cautela. Armando, un privato ci ha notare la performance deludente del fondo Anima Obbligazionario Corporate. Ce ne chiede le motivazioni e le prospettive. Armando Carcaterra. Con i tassi a zero, i rendimenti dei prodotti obbligazionari non posono discostarsi in maniera significativa. Dico questo ricordando quanto ha appena fatto notare Miriam, ovvero che nel corso degli ultimi anni, da metà 2012 in poi, c è stato un riprezzamento di tutte le asset class, compresi i titoli obbligazionari. I rendimenti ottenuti in questo periodo sono stati eccezionali e quindi non vanno presi come metro di paragone. Il nostro fondo corporate ha reso più del 2% nel corso dell ultimo anno a fronte di investimenti obbligazionari a breve termine che rendono zero, riuscendo quindi a ottenere quell extra rendimento che ci si aspettava. Da un certo punto di vista bisogna abituarsi ai tassi bassi del mondo obbligazionario e quindi a rendimenti ragionevoli e coerenti. Da questo punto di vista continuiamo ad avere un approccio positivo, soprattutto considerando la fase di iniziale ripresa dell economica nell area euro e l andamento positivo delle aziende quotate. In questo senso, il miglioramento della situazione finanziaria delle aziende potrebbe portare a ulteriori piccoli restringimenti dei loro spread rispetto ad attività prive di rischio. Dal nostro punto di vista, l andamento di Anima Obbligazionario Corporate è molto positivo, tenendo anche conto del fatto che il fondo stesso si sta comportando molto meglio dei parametri di riferimento. 4/6

Davide, una domanda per te, di un privato: Considerando che ho una buona propensione al rischio, in quale aree geografiche mi conviene investire nel medio lungo termine? Quali fondi potete consigliarmi considerando che ho già delle posizioni aperte in Anima Visconteo e Anima Valore Globale?. Davide Gatti. Anima Valore Globale e Anima Visconteo sono due fondi con caratteristiche diverse: il primo è un azionario internazionale, l altro è un bilanciato obbligazionario. Entrambi consentono un adeguata diversificazione del portafoglio. La parte che manca un po potrebbe essere quella dei mercati emergenti. Si potrebbe decidere se e in che misura inserire l asset emergente in portafoglio, oppure se utilizzare un prodotto dove si dà una delega totale alla casa di gestione su tutte le asset class e aree geografiche del mondo. Come per esempio Anima Alto Potenziale Globale: al suo interno convivono tutte le anime gestionali della società. L obiettivo è allocare il portafoglio su diversi mattoncini per generare un rendimento adeguato alle aspettative del cliente, contenendo però la volatilità al di sotto del 7%. In questo modo si inseriscono i risparmi in un portafoglio che ha non tanto l obiettivo di massimizzare il rendimento a tutti i costi, quanto piuttosto di massimizzare la performance tenendo conto che la volatilità deve rimanere all interno di certi parametri. Se c è una cosa che dà fastidio ai clienti è proprio la volatilità del portafoglio. Miriam, una domanda per te. Simona ci dice: Non credo che la crisi greca sia alle spalle. Cosa aspettarci? Una risalita dei tassi fissi?. Miriam Berizzi. In generale, la nostra aspettativa è che l avvio del ciclo di politica monetaria restrittiva della Fed possa penalizzare i titoli di Stato americani, molto più sulla parte breve che su quella lunga (quest ultima sarà supportata da un contesto di liquidità globale abbondante). Le pressioni sui bond denominati in euro saranno più limitate, a maggior ragione se parliamo dei Titoli di Stato italiani che ancora offrono un premio al rischio interessante. In questo contesto, un eventuale aumento della volatilità potrebbe offrire un occasione d acquisto. Un altro privato ci chiede quali sono, per un investitore italiano, gli svantaggi e i vantaggi derivanti da un aumento dei tassi americani. Miriam Berizzi. Come appena sottolineato, la volatilità offrirà ai risparmiatori che possono farlo l opportunità di inserire in portafoglio strumenti a più alto profilo di rischio a condizioni migliori ovviamente, strumenti riconducibili a quei segmenti del mercato su cui esprimiamo un giudizio costruttivo. Tra gli impatti più prevedibili c è sicuramente un apprezzamento del dollaro, che potenzierebbe uno dei driver di crescita dell economia europea e creerebbe valore per gli investitori che abbiano implementato un adeguata diversificazione valutaria. Un altro privato ci chiede se, in prospettiva di un rialzo dei tassi da parte della Fed, sia opportuno diversificare su prodotti investiti in dollari americani: Sono già investito in Anima Riserva Dollaro. Devo incrementare la mia posizione?". Armando Carcaterra. Tutto dipende dal profilo di rischio del cliente. La diversificazione valutaria è modalità alternativa di creazione di valore molto importante, soprattutto in un contesto in cui i bond rendono sempre di meno. È uno dei pilastri su cui si fondano tante strategie d investimento presenti nei nostri fondi flessibili. Sicuramente il dollaro rimane tra le valute più interessanti. Riguardo ad Anima Tricolore, un operatore di Mps ci chiede cosa deve fare per i clienti che hanno in portafoglio questo fondo in perdita. L'operatore ci chiede: Si può immaginare un flusso cedolare sopra l 1,5%?. Armando Carcaterra. Il flusso cedolare è legato all andamento dei tassi d interesse. Il mercato ci dice che il Btp decennale rende oggi l 1,9%. Un flusso cedolare dell 1,5%, quindi, è ottenibile da investimenti a lungo termine, nella fascia tra i 7 e i 10 anni. Se guardiamo la media dei tassi, comunque, è difficile immaginare che le cedole possano essere così elevate. L altra questione è che sicuramente l ambiente dei mercati obbligazionari 5/6

sta diventando sempre più complicato, posto che qualche mese fa avevamo rendimenti ridotti ai minimi o sotto zero. Il rialzo dei tassi che c è stato, anche a seguito del miglioramento del quadro congiunturale europeo, è un primo avvertimento di quello che potrebbe succedere. Ed è motivo per cui tutti i prodotti obbligazionari si sono rimangiati nel secondo trimestre dell anno le buone performance messe a segno nei primi tre mesi. Da inizio anno a oggi fondi e indici obbligazionari hanno performance vicine allo zero. Adesso abbiamo appena passato una fase di forte correzione. Non ci sarà niente del genere a breve termine. Ragion per cui continuiamo ad avere un approccio costruttivo sui titoli di stato. Detto questo, sicuramente non è il momento per liberarsi di Tricolore. potrebbe ricevere un importo inferiore rispetto a quello originariamente investito. Davide Gatti. Aggiungerei una cosa. Che l investimento va valutato su un corretto orizzonte temporale. Se compro fondi a scadenza, che hanno 5 anni di vita, non posso cominciare a chiedermi se ho fatto un investimento corretto già dopo 6-7 mesi, solo perché ho visto un movimento non desiderato. Lo stesso discorso vale anche per i fondi non a scadenza che hanno un orizzonte di mediolungo periodo. L investimento non va valutato con l ansia dei movimenti di breve termine, ma va contestualizzato all interno della scelta d investimento. Quando si fa una scelta in modo razionale si deve pensare al tempo in cui si desidera lasciare i risparmi parcheggiati, per dare così la possibilità al gestore di operare secondo il mandato di gestione che è stato firmato dal cliente. Quindi bisogna avere un obiettivo di medio-lungo periodo? Davide Gatti. Assolutamente. E bisogna rispettare quell orizzonte. Prima dell adesione leggere il KiiD, che il proponente l investimento deve consegnare prima della sottoscrizione nonché il Prospetto pubblicato e disponibile presso la sede della società, i soggetti incaricati della distribuzione e sul sito internet www.animasgr.it. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il prodotto è sottoposto alla valutazione di appropriatezza e adeguatezza prevista dalla normativa vigente. Il valore dell investimento e il rendimento che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l investitore 6/6