A SCUOLA IN MONTAGNA

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Club Alpino Italiano Corso di formazione per docenti A SCUOLA IN MONTAGNA Stresa (VB), 10-13 ottobre 2006 Sintesi progettuale

A SCUOLA IN MONTAGNA Corso di Formazione per Insegnanti - Stresa (VB), 10-13 ottobre 2006 - a cura di: Commissione Centrale TAM (CCTAM) Commissione Centrale Alpinismo Giovanile (CCAG) 1. IL TEMA A scuola in montagna 2. LE FINALITA A) Offrire ai docenti l opportunità di acquisire conoscenze scientifiche, ambientali e naturalistiche, con particolare riferimento all ambiente montano, oltre a competenze metodologiche ed operative trasferibili all interno della propria programmazione didattica. B) Favorire la nascita e la realizzazione di esperienze didattiche trasferibili nella pratica e tali da coinvolgere gli alunni quali protagonisti, per un accostamento all ambiente in chiave storica ed euristica, con metodologia scientificamente corretta. C) Permettere agli insegnanti di conseguire una maggiore autonomia operativa nella fruizione dell ambiente (montano in particolare) come laboratorio didattico ed educativo. D) Favorire il necessario collegamento metodologico (pluridisciplinare ed interdisciplinare) tra docenti di diverse discipline e tra attività didattiche tradizionalmente inserite in aree differenti. 3. GLI OBIETTIVI DEL CORSO a) Sviluppare la conoscenza di metodologie organizzate di avvicinamento dell ambiente montano, prezioso patrimonio da vivere, valorizzare e proteggere. b) Fornire gli strumenti per un approccio scientificamente corretto ad un area di valenza ambientale, valorizzandone le caratteristiche aventi particolare valenza didattica. c) Fornire spunti per pianificare un progetto di educazione ambientale da svolgersi nell arco dell anno scolastico con gli

alunni, attraverso diversi momenti previsti in classe e all esterno. d) Programmare e realizzare un esperienza formativa, in grado di trasmettere ai giovani la consapevolezza del patrimonio biogenetico e delle valenze ambientali contenuti in un area geografica significativa, per sviluppare in futuri cittadini la sensibilità per la tutela del territorio, come interesse collettivo e dovere morale. 4. LA METODOLOGIA a) Preparazione e realizzazione sia di escursioni in ambiente montano che di lezioni frontali in aula, ovviamente con approccio induttivo per destinatari (Docenti) della Scuola Primaria e Secondaria di 1 Grado e deduttivo per quelli che operano nella Secondaria di 2 Grado. b) Proposta ai Docenti, perché le trasferiscano successivamente nella pratica didattica quotidiana, a contatto con i propri allievi, di metodologie di ricerca sul campo attraverso il lavoro di gruppo e forme di apprendimento cooperativo (cooperative learning). c) Collaborazione tra colleghi, con previsione di momenti di lavoro di gruppo in situazione (ad es. simulazione di lavoro in consiglio di classe per gruppi omogenei di ordine e grado scolastico ma eterogenei per aree disciplinari). d) Sperimentazione di metodologie di approccio all ambiente montano (es. La montagna in cinque sensi) di tipo sensoriale ed emotivo in cui rientra anche il discorso della sicurezza, con giochi di equilibrio, la percezione tattile, la caccia al rumore, lo spettro dei colori, il disegno, nelle quali il movimento è fonte di rapporto continuamente mutevole e dialettico e l uso del corpo è un mezzo di formazione di esperienza diretta, non solo di informazione mediata. e) Sperimentazione di tecniche di gioco e apprendimento (es. A caccia di natura), due aspetti di un unica esperienza, dove i tesori sono gli elementi naturali da cercare, osservare ed imparare a conoscere. 5. IL DIRETTORE SCIENTIFICO Prof. ADRIANO ANTONUCCI Esperto Nazionale di Tutela dell Ambiente Montano, biologo, professore ordinario di Citologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università di Chieti. 6. IL COORDINATORE Prof. OSCAR CASANOVA Esperto Nazionale TAM, nonché rappresentante del CAI nella Commissione Protezione della Montagna dell UIAA, che vanta una lunga carriera di insegnante e di formatore, ed una vasta esperienza in educazione ambientale in campo nazionale ed

internazionale. 7. IL COMITATO ORGANIZZATORE Francesco Carrer, Comitato Direttivo Centrale Giuliano De Menech, Comitato Scientifico Centrale Giancarlo Berchi, Scuola Centrale Alpinismo Giovanile Aldo Scorsoglio, Commissione Centrale Alpinismo Giovanile Elena Casanova, Commiss. Centrale Tutela Ambiente Montano 8. I RELATORI I relatori sono stati scelti tra Operatori ed Esperti Nazionali TAM (ONTAM ed ENTAM), Accompagnatori di Alpinismo Giovanile, insegnanti, educatori ambientali con esperienze di lavoro nei Parchi, guide ambientali. Prof. Adriano Antonucci, Università di Chieti. Prof. Oscar Casanova, Esperto Nazionale TAM. Prof. Armando Mariotta, Università di Torino. Dr.ssa Micol Bramardi, Parco del Po, dottore forestale, responsabile settore educazione ambientale. Dr.ssa Marta Ferrero, dottore forestale, educatrice ambientale. Dr.ssa Sveva La Vecchia, naturalista, educatrice ambientale. Dr. Nicola Vassallo, ricercatore CNR Torino, Operatore NTAM. Prof. Andrea Cainer, insegnante, Esperto Nazionale TAM. Dr.ssa Rita Piramide, naturalista, guida ambientale. 9. I DESTINATARI 1. Docenti di Scuola Primaria di diversa area disciplinare; 2. Docenti di diverse discipline di Scuola Secondaria di 1 grado; 3. Docenti di diversi dipartimenti e/o discipline di scuola secondaria di 2 grado, di più indirizzi: dai licei tradizionalmente intesi (Classico, Scientifico, Artistico) ai futuri Licei previsti dalla Riforma (come ad es. i vari indirizzi del Liceo Tecnologico). Essendo il corso proposto su scala nazionale, si cercherà di favorire ed incoraggiare -nei limiti del possibile - la partecipazione da parte di docenti provenienti da diverse regioni d Italia, anche in vista di possibili scambi di esperienze che valorizzino il patrimonio di conoscenze e competenze presenti in diversi contesti territoriali. 10. LA DATA E LA SEDE DEL CORSO Stresa, provincia di Verbania, Lago Maggiore. Lo svolgimento del corso è previsto da martedì 10 ottobre a venerdì 13 ottobre 2006

programma dei lavori Martedì 10 ottobre mattino: Ore 14.30 Ore 15.00 Ore 15.30 Ore 15.30 Ore 16.15 Ore 17.00 Ore 17.30 Ore 18.15 Ore 19.00 Ore 20.00 arrivo a Stresa, registrazione, pranzo benvenuto dei coordinatori, presentazione del corso saluto delle autorità: - Dr. Paolo Caruso, Assessore Provincia di Verbania - Prof. Annibale Salsa, Presidente Generale del CAI 1* SESSIONE: FRUIZIONE DELL AMBIENTE MONTANO Possibilità di collaborazione tra la scuola e gli Enti Parco (M. Bramardi, responsabile del settore educazione ambientale nel Parco del Po) Incontro con gli Enti di Gestione del Territorio (direttore del Parco della Val Grande) PAUSA Sviluppo sostenibile: come potremmo lavorare insieme a un progetto di sviluppo sostenibile (A. Mariotta, UIAA, docente a contratto presso la facoltà di Economia e Commercio dell Università di Torino) L inquinamento e il degrado delle risorse: come possiamo intervenire per ridurre il nostro impatto sull ambiente montano (M. Ferrero, dottore forestale, educatrice ambientale) DIBATTITO CENA Mercoledì 11ottobre Ore 9.30 2* SESSIONE: REALTA` SOCIALE Ed ECONOMICA DELL AMBIENTE MONTANO Ore 9.30 Forme di turismo sostenibile: come progettare insieme un esperienza in montagna all insegna della sostenibilità (S. La Vecchia, naturalista, educatrice ambientale) Ore 10.15 Conduciamo una ricerca sui segni dell uomo nelle Terre Alte (O.Casanova, ENTAM, rappresentante del CAI nella Commissione Protezione della Montagna dell UIAA, componente del Gruppo di Studio Terre Alte)

Ore 11.00 Ore 11.30 Ore 12.15 Ore 13.00 Ore 15.00 Ore 20.00 PAUSA Realtà socioantropica passata e presente della montagna: caccia ai tesori umani, alla scoperta di antichi e nuovi mestieri (N.Vassallo, ONTAM,ricercatore CNR Torino) Realtà socioantropica presente e futura della montagna: scambio di esperienze con insegnanti e ragazzi che vivono in montagna (A.Cainer, ENTAM, insegnante) PRANZO USCITA: esperienze sul campo e indicazioni di approccio metodologico. Proposte di Alpinismo Giovanile: La montagna in cinque sensi. Metodologie di approccio all ambiente montano di tipo sensoriale ed emotivo ed esperienze per lo sviluppo della sicurezza con giochi di equilibrio, basati sulla percezione tattile (a occhi bendati), la caccia al rumore, lo spettro dei colori, il disegno. Il movimento come fonte di rapporto continuamente mutevole e dialettico e l uso del corpo come mezzo di formazione di esperienza diretta, non solo di informazione mediata. L immediatezza e la completezza di percezione, il coinvolgimento dei diversi livelli di coscienza. CENA Giovedì 12 ottobre Ore 9.00 Ore 9.00 Ore 9.45 Ore 11.00 Ore 11.30 Ore 12.15 Ore 13.00 Ore 15.00 3* SESSIONE:L EDUCAZIONE AMBIENTALE A scuola di montagna con il CAI: esempi di progetti sviluppati negli anni (O.Casanova, ENTAM, rappresentante del CAI nella Commissione Protezione della Montagna dell UIAA) Lo studio interattivo della montagna: un progetto che si sviluppa dai banchi di scuola all uscita sul campo (V. Piccione, guida ambientale) PAUSA La lettura sistemica del territorio montano nei suoi numerosi aspetti (A. Antonucci, ENTAM, biologo) Se lo conosco mi proteggo: elementi di botanica, zoologia e lettura del territorio mirati alla frequentazione della montagna in sicurezza (R. Piramide, naturalista, guida ambientale) PRANZO USCITA: esperienze sul campo e indicazioni di approccio metodologico

Proposte di Alpinismo Giovanile: A caccia di natura. Gioco e apprendimento, come aspetti di un unica esperienza; caccia al tesoro nella natura, dove i tesori sono gli elementi naturali da cercare, osservare ed imparare a conoscere. Ore 20.00 CENA Venerdì 13 ottobre Ore 8.00 Ore 16.00 Ore 16.30 Escursione: La lettura sistemica del territorio montano nei suoi numerosi aspetti Consegna degli attestati Partenza dei partecipanti