2013 LA PROTEZIONE DEL MODELLO INDUSTRIALE: DIRITTI DI PRIVATIVA E CONCORRENZA SLEALE GIUSEPPE LELIO ADAMO
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LA PROTEZIONE DEL MODELLO INDUSTRIALE: DIRITTI DI PRIVATIVA E CONCORRENZA SLEALE II
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INDICE Introduzione...1 Capitolo I Brevi cenni sull industrial design in Italia..... 4 1.1 Definizione di industrial design.4 1.2 La storia dell industrial design...7 1.3 L attuale contesto normativo 12 1.3.1 Il contesto normativo nazionale 12 1.3.2 Il contesto normativo comunitario 15 1.3.3 Il contesto normativo internazionale 18 Capitolo II I disegni industriali e la tutela dei modelli...24 2.1 I modelli industriali.24 2.2 Il codice della proprietà industriale: la tutela di disegno e modello.26 2.2.1 L oggetto della registrazione 28 2.2.2 Il requisito della novità e il concetto di divulgazione...30 2.2.3 Il carattere individuale e l utilizzatore informato.32 2.2.4 La durata della protezione dei diritti di utilizzazione e la nullità della protezione.35 2.2.5 Gli strumenti per proteggersi: la tutela giudiziaria, l associazione per il design industriale (adi) e il giurì del design...37 2.3 La tutela dei modelli non registrati...40 Capitolo III I prodotti del disegno industriale: il marchio e la disciplina della concorrenza sleale ex art. 2598 c.c...42 3.1 Le tutele aggiuntive del disegno e del modello 42 3.2 Il marchio: definizione, caratteri e tipi.43 3.3 Requisiti, capacità distintiva e il c.d. secondary meaning. L estinzione del marchio...47 V
3.4 Il dilemma dei marchi di forma e l articolo 9 c.p.i...53 3.5 L articolo 2569 c.c., il diritto di esclusiva e la contraffazione. 61 3.6 L articolo 2598 c.c. e la concorrenza sleale. 64 Capitolo IV La tutela del diritto d autore nel disegno industriale...68 4.1 Le tutele precedenti e il recepimento della direttiva 98/71/CE: il cumulo della protezione giuridica dei disegni e dei modelli 68 4.2 Il carattere creativo e il valore artistico: le modifiche apportate dal D. Lgs. 95/2001 attuativo della direttiva comunitaria 73 4.3 La tutela del diritto d'autore ai disegni e modelli: le modifiche all articolo 239 del c.p.i. e il d. Lgs. 164/2001 79 4.3.1 Legge 273/2002: limiti alla durata della tutela autorale.87 Conclusioni..89 VI
INTRODUZIONE Ogniqualvolta si parla di design si parla anche di Italia. Tale binomio indica che nel nostro Paese, il design ha rivestito un ruolo fondamentale nel passato e che ancora oggi ha un incidenza dal punto di vista culturale, industriale, sociale e, infine, naturalmente economico. In un mercato tanto complesso e tanto debole, i produttori devono adeguarsi alle leggi da esso imposte e cercare di agire convogliando la clientela sui propri prodotti, strappando quote alla concorrenza. Soprattutto ai giorni nostri, per crescere e per cogliere le sfide imposte dall andamento del mercato, un prodotto deve avere alle spalle anche delle capacità imprenditoriali che sappiano dare la giusta importanza a due elementi fondamentali: il marketing e il design. Questi due motori impongono alle imprese uno studio preciso e specifico della propria strategia per identificare e riconoscere i vantaggi competitivi, per fissare una strategia solida che permetta di avere un posizionamento forte ed unico nel mercato. Il marketing e il design rendono possibile ciò poiché permettono all impesa di differenziare il proprio prodotto e ne favoriscono il successo in un contesto in cui il consumatore si dimostra sempre alla ricerca di esperienze nuove e di prodotti che assumono sempre più una veste sociale, che sono contenitori di emozioni, messaggi, fonte di piacere. Il pubblico, inoltre, presta molta attenzione alla forma che rappresenta il primo elemento di contatto con l acquirente e che è, quindi, decisiva ai fini del successo o meno del prodotto. Alla base di tutto ciò ci sono degli studi di marketing che permettono di identificare il cliente e i suoi bisogni, e uno studio sulla forma, sul colore, sul materiale del prodotto da realizzare. Il consumatore diventa il risultato del mercato in cui si trova costretto a vivere caratterizzato da turbolenza, complessità, incertezza. Si assiste, quindi, ad un passaggio dal marketing di massa (mass production) ad un marketing 1
personalizzato e di nicchia (mass customization) con prodotti unici e creati ad hoc. Una possibile soluzione, in questo momento caratterizzato da un eccesso di prodotti, è proprio il connubio marketing e design che attribuiscono un valore al prodotto per i consumatori. Il marketing va oltre la banalità e la prevedibilità, percependo la necessità di prodotti diversi, visibili ma soprattutto emozionanti per il consumatore. Il design, invece, cura l elemento estetico del prodotto, che diventa un surplus agli occhi del consumatore e che quindi ne influenza la scelta poiché va a soddisfare quel bisogno di emozionarsi che esso manifesta. Il settore in cui in Italia i produttori hanno fatto del loro meglio è quello dell arredamento, del lighting design e della moda, ma non mancano esempi in altri campi. Infatti, l industrial design ha una peculiare caratteristica, ovvero di sapersi introdurre in moltissimi oggetti di uso quotidiano, accrescendone, dal punto di vista estetico, il valore. Tale tentativo di imporsi in molteplici semplici oggetti di uso comune ha dato luogo a delle riflessioni anche tra i legislatori. Questi ultimi, consapevoli delle nuove tendenze in atto e della diffusa pratica di imitare modelli originali, hanno iniziato a studiare una disciplina che si confacesse anche alle esigenze delle imprese e dei loro designers. Servivano, infatti, anche degli strumenti che permettessero loro di tutelare le proprie creazioni sia a livello nazionale che comunitario. La seguente tesi si soffermerà proprio su questi strumenti di tutela e sui vari orientamenti assunti da giurisprudenza e dottrina negli ultimi anni riguardanti tale materia. Dopo un breve cenno sulla storia del design, seguirà un excursus sugli aspetti e le sfaccettature che tale disciplina ha assunto nel tempo, focalizzato soprattutto sulla possibilità per le opere di industrial design di godere contemporaneamente del cumulo di più tutele; il tutto con lo scopo di proporre un quadro il più possibile completo della situazione, analizzando anche i recenti cambiamenti normativi sia in ambito nazionale che comunitario. Come si avrà modo di comprendere nel prosieguo del lavoro, sono stati fatti passi da gigante sia per quanto riguarda la tutela del prodotto di design, che per quanto concerne l armonizzazione a livello comunitario della 2