IL CANNOCCHIALE DELLO STORICO MITI E IDEOLOGIE 30
Direttore Achille OLIVIERI Università degli Studi di Padova Comitato scientifico Corinne LUCAS-FIORATO Université de la Sorbonne Nouvelle Paris 3 Jean-Claude MARGOLIN Université François-Rabelais de Tours François ROUDAUT Université Paul-Valéry Montpellier 3 Comitato redazionale Jacques REVEL École des Hautes Études en Sciences Sociales Mario ROSA Scuola Normale Superiore di Pisa Sandra SECCHI OLIVIERI Università degli Studi di Padova Segretario di redazione Daniele SANTARELLI LARHRA CNRS UMR 5190, Lyon
IL CANNOCCHIALE DELLO STORICO MITI E IDEOLOGIE La collana trae la sua genesi da una lettura di Galileo: la scoperta di una forma nuova di sapienza. I temi sviluppati riguardano: l influenza di Erasmo nella cultura europea dal Cinquecento al Settecento; il ruolo di Montaigne e del Sarpi; lo studio delle strutture e delle congiunture economiche e sociali; l influenza di Galileo nella cultura del Novecento. Le metamorfosi della mentalità pertanto accompagnano le ricerche dello storico sperimentale.
La presente pubblicazione è stata realizzata con il contributo dei fondi (F.A.R.) concessi dall Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.
Francesco Tigani L eresia della luce Gnosi e materia spirituale nel Vangelo di Tommaso Prefazione di Achille Olivieri
Copyright MMXV ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B 00173 Roma (06) 93781065 ISBN 978-88-548-7911-9 I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: gennaio 2015
A papa Francesco, che ha donato una nuova luce alla Nostra Chiesa Cristiana, onnipresente nel mondo anche dove non si vede negli anfratti e nelle zone d ombra della spiritualità, e in qualsiasi angolo remoto vi sia un uomo che creda in Gesù e lo ritrovi persino nelle venature di un ciocco di legno o nell orma lasciata sul terreno da un sasso.
Se l occhio non fosse solare, come potremmo vedere la luce? Se non vivesse in noi la forza propria di Dio, come potrebbe estasiarci il divino? J.W. GOETHE, Teoria dei colori
Indice 13 Prefazione di Achille Olivieri 15 Introduzione Umano e divino nella cristologia: dalle origini alla Bogočelovečestvo 27 Capitolo I Mistica immanenza Un interpretazione ilomorfica del Vangelo di Tommaso 1.1. Un empirista sui generis, 27 1.2. Il tháuma e il simbolismo della mano, 33 1.3. Il Vangelo di Tommaso fra gnosticismo e immanentismo, 36 1.4. Un nuovo modo di intendere la materia: da Tommaso ad Avicebron, 50 61 Capitolo II Cercando il regno Ermeneutica di un viandante 2.1. Su vette innevate e «sentieri interrotti»: il cammino dello sherpa, 61 2.2. Il saluto del viandante, 74 77 Bibliografia 83 Indice analitico 11
Prefazione di ACHILLE OLIVIERI La luce, il suo potere, il suo fascino, attraversa la storia degli intellettuali del Rinascimento, ed in particolare di quel Rinascimento ereticale che si snoda a partire da Leonardo, quando la luce forma gli immaginari dell animo, ed Erasmo, la luce che emana dall occhio, come una esperienza trasgressiva e che si trasmette alla mano, ed infine Galileo quando sono gli occhi ad ammirare in tutto il loro splendore o «bellezza» gli astri. Galileo nel Sidereus Nuncius (Venezia 1610) si sofferma a rappresentare le stelle e gli astri che ha contemplato. In apparenza si tratta di una contemplazione dello splendore del cosmo ove la luce trionfa; in realtà si tratta di una interpretazione relativa al tempo delle civiltà e dei loro monumenti. E non manca di scrivere: «E così misurando il cielo, assegnò a quei noti sempi eterni Globi di lucentissime Stelle i nomi di coloro, che per le egregie e quasi divine imprese furono ritenuti degni di godere insieme con gli Astri della vita eterna». Gli astri inglobano pertanto la grandezza e le virtù della storia degli uomini. Galileo prosegue nella sua descrizione: «Per la qual cosa non prima si oscurerà la fama di Giove, di Marte, di Mercurio, di Ercole e degli altri eroi dai cui nomi si appellano le stelle, che delle Stelle stesse lo splendore si estingua». Naturalmente, per Galileo è la luce a pervadere tutte le varie fasi della storia umana contenuta negli astri. Il lavoro di Tigani apporta un contributo originale a questo dibattito, originale anche per la prospettiva indoeuropea entro la quale si colloca, perché è il Vangelo di Tommaso che costituisce gran parte delle sue analisi. Questo testo ritrova nella cultura europea una particolare influenza nel Novecento ed in particolare dal 1946: influenza infatti i principali filosofi del Novecento e tra questi Heidegger. Il Vangelo di Tommaso viene ben presto ritenuto un testo gnostico e cioè eretico in quanto afferma che nell uomo è presente una «scintil- 13
14 Prefazione la divina», «una luce interiore che costituisce la scala per raggiungere il regno», afferma Tigani. Su queste affermazioni Egli sviluppa una serie di analisi inter disciplinari, una serie di confronti con il Vangelo di Giovanni che non mancano di costituire per lo storico delle civiltà religiose un indubbio interesse. Tuttavia il lettore può trarre dai suoi riferimenti una indubitabile lettura del Rinascimento degli Eretici, e non solo del misticismo ebraico, ricca di prospettive. Non è casuale che anche Giovanni Calvino conosca e riprenda il Vangelo di Tommaso dove Cristo predica agli uomini emanando la sua luce che costituisce la forza che può rilevare la luce interiore presente negli uomini stessi. Tigani insiste, utilizzando testi opportuni, nel delineare il potere della Luce di Cristo, perché quel potere possiede una possibile costruzione di una ideale scala salvifica e generatrice: le membra che la morte distrugge e separa si riuniscono; gli occhi che hanno perso la loro funzione vengono sostituiti da brillanti luci simili alle stelle, la lingua ritrova la sua nuova capacità di svelare gli arcani di Cristo. Se si guarda con attenzione il dialogo che avviene con Didimo, riportato da Tigani, si osserva come già nell uomo visitato dalla luce di Cristo e trasfigurato sia avvenuto qualcosa di simile, nel mondo terreno e sulla tomba di Lazzaro, a quanto scrive Galileo sugli astri. È possibile, quindi, pensare ad un Rinascimento che non disconosce alcuni temi che il Vangelo di Tommaso propone. Sono anche le luci che si ammirano nell opera di Caravaggio. Numerosi altri problemi Tigani affronta e tra questi non manca l interesse per il simbolismo della mano. Quando un libro arricchisce la Tabula dei problemi storiografici, questo libro merita un ampia riflessione e un ampio interesse. Achille Olivieri Professore ordinario di Storia moderna Università di Padova