LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE

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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE Certificare le competenze, occasione di miglioramento per riflettere sulla valutazione e per una nuova didattica Dott.ssa Monica MERONI, I.C. Ada Negri Cavenago di Brianza MERCOLEDI 16 MARZO 2016 1

Adesione alla Sperimentazione a.s. 2015-2016 1. Azione di Miglioramento a seguito del Rapporto di Autovalutazione a.s. 2014-2015 2. Occasione di reale cambiamento e riflessione 3. Riflessione sul tema della valutazione 4. Spunti per una nuova didattica 2

1.Azione di Miglioramento a seguito del RAV 14-15 Necessità per l IC Ada Negri di Cavenago di Brianza di dotarsi di strumenti per la Certifcazione delle Competenze trasversali e di cittadinanza. L azione si lega allo sforzo dei docenti dell IC di formarsi sulla valutazione per competenze e sulla costruzione di un Curricolo di Istituto. L adesione alla sperimentazione della certificazione delle competenze rappresenta una concreta occasione di cambiamento e ricerca. 3

2. Occasione di reale cambiamento e riflessione Come? A. Riunioni per materia ( scuola secondaria primo grado) e momenti strutturati nella programmazione settimanale dei docenti ( scuola primaria) : studio della certificazione e riflessione sugli ambiti disciplinari coinvolti. B. Prosecuzione della Formazione dei docenti mediante l attivazione di un Corso di aggiornamento Laboratorio di costruzione strumenti valutativi prof. M.Castoldi C. Individuazione di momenti di Osservazione su esperienze concerete di apprendimento attraverso le normali attività curriculari e nelle attività di progetto. D. Definizione nei singoli Cdc delle attività da valutare. E. Riflessione nei collegi dipartimentali della scuola primaria e secondaria. 4

3. Riflessione sul tema della valutazione A. Misurazione delle conoscenze: analisi prove nazionali A partire dall a.s. 2014-2015 è stato definito nel piano delle attività funzionali all insegnamento un momento di riflessione sulla valutazione e sulla autovalutazione nel collegio unitario del mese di febbrario. 5

B. I compiti di realtà richiesta rivolta allo studente di risolvere una situazione problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica. opportuno privilegiare prove per la cui risoluzione l alunno debba richiamare in forma integrata, componendoli autonomamente, più apprendimenti acquisiti. La risoluzione della situazione-problema (compito di realtà) viene a costituire il prodotto finale degli alunni su cui si basa la valutazione dell insegnante. tipologie di prove:progetti presenti nel POF (Attività teatrale, saggi musicali, giardinaggio, legalità, intercultura, ecc.) 6

C. Osservazione come strumento per valutare le competenze Indicatori di competenza autonomia: è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in modo efficace; relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare un clima propositivo; partecipazione: collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo; responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta; flessibilità: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte divergenti, con soluzioni funzionali, con utilizzo originale di materiali, ecc.; consapevolezza: è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni. 7

4. Spunti per una nuova didattica forme tradizionali di valutazione : retroattive, ovvero basate sull accertamento di quanto lo studente ha appreso, e non proattive, in grado di orientare lo studente verso il miglioramento del proprio apprendimento. fattori estrinseci di motivazione (voto, successo scolastico, competizione tra studenti, etc.) rispetto a fattori intrinseci (interesse, piacere di apprendere, curiosità, etc,); apprendimento accertato tende a basarsi su una conoscenza inerte, ovvero scarsamente trasferibile ed applicabile a contesti di vita reale; di conseguenza la valutazione risulta scarsamente predittiva di ciò che lo studente è in grado di fare con ciò che sa, tende a rimanere autoreferenziale. 8

valutazione delle competenze orientata a richiedere agli studenti l impiego delle proprie conoscenze, abilità, disposizioni cognitive ed emotive per elaborare risposte a compiti significativi e agganciati a contesti reali. le parole chiave del processo valutativo non sono riconoscere, riprodurre, scegliere, rispondere, bensì divengono inventare, ricercare, applicare, rielaborare. Il concetto di competenza intende proprio focalizzare l attenzione su compiti che richiedono l attivazione di strategie cognitive e socio-emotive elevate, l impiego attivo e personale del proprio sapere in attività significative ed impegnative. 9

La vera sfida per la scuola del futuro: Affiancare al compito dell imparare ad apprendere quello dell imparare ad essere E necessario sviluppare l attitudine naturale della mente umana a situare tutte le informazioni in un contesto e in un insieme. E necessario insegnare i metodi che permettano di cogliere le mutue relazioni e le influenze reciproche tra le parti e il tutto in un mondo complesso. Edgar Morin I sette saperi necessari all educazione del futuro 10

GRAZIE PER L ATTENZIONE 11