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Newsletter ARIFL - IO LAVORO Numero 10 Settimana 22 Gennaio - 28 Gennaio 2010 Tassi di occupazione e di disoccupazione, l andamento in Lombardia, nelle regioni settentrionali e in Italia. Confronto per area regionale e tra i quattro motori d Europa Variazioni tendenziali e congiunturali del lavoro in somministrazione in Italia a ottobre 2009. I dati dell Osservatorio Nazionale Ebitemp - Formatemp sui flussi dei lavoratori interinali in Lombardia 2 6 Lombardia, tassi di disoccupazione più contenuti rispetto a regioni europee simili Il confronto internazionale dei dati sulla disoccupazione conferma che il mercato del lavoro in Lombardia sta attraversando l attuale congiuntura con una crescita dei tassi di disoccupazione meno forte di altre aree europee comparabili per dimensione economica. La comparazione con i quattro motori d Europa mostra una situazione differenziata fra Lombardia e Baden Wurttemberg (Germania) dove la disoccupazione si ferma al 5,2-5,3% partendo da livelli prossimi al 4%, mentre Rhone Alpes (Francia) Catalogna (Spagna) vedono la disoccupazione salire rispettivamente all 8,5 e al 16% partendo da tassi che erano al 6-7%. Simili differenze non possono essere ricondotte solo all azione di diversi sistemi di protezione sociale e al ruolo determinante avuto dagli ammortizzatori in deroga nel salvaguardare i contratti di lavoro nella piccola e media impresa; vi sono stati, nella crisi che ha colpito gran parte dell economia mondiale, momenti e cause diverse che stanno generando un differente impatto sull occupazione. In particolare, il peso della tradizione industriale può essere il fattore che rende meno volatili i mercati locali del lavoro, in una crisi che ha pesantemente colpito anche l industria, ma ha le proprie radici nel mercato immobiliare e finanziario. La maggiore stabilità dei mercati del lavoro locali significa oggi maggiore tenuta occupazionale, ma anche più lenta crescita e ristrutturazione più difficoltosa, fattori che le politiche del lavoro dovranno prendere in considerazione. Giampaolo Montaletti Direttore dell Osservatorio Mercato del Lavoro

Numero 10 Pagina 2 Tassi di occupazione e di disoccupazione, l andamento in Lombardia, nelle regioni settentrionali e in Italia. Confronto per area regionale e tra i quattro motori d Europa Il quadro statistico diffuso dall Istat relativo al III trimestre 2009 documenta una flessione del tasso di occupazione (15 64 anni) a livello regionale di nove decimi di punto rispetto al trimestre precedente, attestandosi ora al 65,6%, un valore comunque lievemente migliore rispetto alla media delle regioni del Nord Italia (65,4%) e molto superiore al dato nazionale (57,5%). Più marcato è il calo tendenziale, che fotografa meglio le conseguenze della crisi: la variazione negativa rispetto allo stesso trimestre del 2008, quando l indicatore si attestava al 67,4%, è pari a -1,8 punti percentuale - Tab. 1 e Fig. 1. Nel periodo di riferimento, operando un confronto con l area regionale del Centro Nord, la regione Lombardia si colloca, quanto al tasso di occupazione, appena dopo il Trentino A. A. (69,2%) e l Emilia Romagna (68,5%) Fig. 3. Tab.1 Tasso di occupazione in Lombardia, Nord Italia ed Italia. Periodo I trim 2006 III trim 2009 Fig.1 Andamento tasso di occupazione (15 64 anni) in Lombardia, Nord Italia e Italia. Dati trimestrali, I trim. 2005 III trim. 2009 Tab.2 Tasso di disoccupazione in Lombardia, Nord Italia ed Italia. Periodo I trim 2006 III trim 2009 Per quanto concerne il tasso di disoccupazione, la Lombardia nel III trimestre del 2009 registra un rialzo di 3 decimi di punto, arrivando al 5,2% sostanzialmente in linea con la media delle regioni del Nord Italia (5,1%). Più rilevante appare l incremento su base annua, pari a +2,0% - Tab.2 e Fig. 2. Effettuando un confronto territoriale, la Lombardia si colloca rispetto a questo indicatore in una posizione intermedia tra le regioni del Centro Nord, dopo il Trentino A.A. (3,0%), il Friuli V.G. (4,3%), la Valle d Aosta (4,7%), il Veneto (4,8%) e l Emilia Romagna (4,9%) Fig.4.

Numero 10 Pagina 3 Fig.2 Andamento tasso di disoccupazione in Lombardia, Nord Italia e Italia. Dati trimestrali, I trim. 2005 III trim. 2009 Fig. 3 Tasso di occupazione (15 64 anni) per regione Area Centro Nord. III trimestre 2009 Benché la fase recessiva, da cui stiamo uscendo, abbia avuto un impatto senza precedenti sul sistema delle imprese e sul mercato del lavoro, l intenso ricorso agli ammortizzatori sociali, funzionali alla conservazione del rapporto con l impresa, sembra riuscire, per ora, a preservare gli organici in attesa del consolidamento dei segnali di ripresa. Infatti, c è una relativa tenuta dell occupazione che non si giustificherebbe alla luce del forte calo dei livelli di domanda e di attività. Tuttavia, è realistico immaginare un ulteriore arretramento dell occupazione nei mesi a venire, giacché il mercato del lavoro, com è noto, avverte con un certo ritardo i cambiamenti del ciclo economico. Varie fonti stimano che l input di lavoro continuerà a contrarsi, sebbene ad un ritmo più contenuto, nel primo semestre del 2010 per poi stabilizzarsi nel secondo; per gli scenari occupazionali, cruciale sarà il processo di riassorbimento dei cassaintegrati. La domanda di lavoro dovrebbe ricominciare a crescere nel 2011, rafforzandosi progressivamente nel corso dell anno.

Numero 10 Pagina 4 Fig. 4 Tasso di disoccupazione per regione Area Centro Nord. III trimestre 2009. Sul fenomeno della disoccupazione, fonti statistiche internazionali consentono di proporre una comparazione tra le aree europee economicamente più sviluppate e dinamiche, i cosiddetti 4 motori d Europa che, oltre alla Lombardia, annoverano il Baden Wurttemberg (Germania), il Rhone Alpes (Francia) e la Catalogna (Spagna). Nel III trimestre del 2009, in linea con il precedente, la Lombardia conferma un tasso di disoccupazione che, sebbene in crescita come già descritto, rappresenta il valore più basso tra i territori europei considerati, insieme a quello del Baden Wurttemberg. Particolarmente critica appare, invece, la situazione della Catalogna che su base annua passa dal già elevato 9,0% al 16%, più del triplo del dato lombardo Fig. 5. Così come sensibilmente diversa appare, a favore della Lombardia, la dimensione quantitativa delle persone alla ricerca di una occupazione Fig. 6. Fig. 5 Tasso di disoccupazione, dati trimestrali. I trim 2008 III trim 2009

Numero 10 Pagina 5 Fig. 6 Numero di disoccupati, dati trimestrali in migliaia. I trim 2008 III trim 2009 Fonte: elaborazione Arifl su dati Istat Rcfl, Statistiches Landes amt. B.W., Idescat, Insee.

Numero 10 Pagina 6 Variazioni tendenziali e congiunturali del lavoro in somministrazione in Italia a ottobre 2009. I dati dell Osservatorio Nazionale Ebitemp - Formatemp sui flussi dei lavoratori interinali in Lombardia La nota mensile di Ebitemp, l ente bilaterale del lavoro temporaneo, relativa ai flussi occupazionali di ottobre 2009, mostra una flessione tendenziale del numero medio di occupati interinali in Italia del 25%, ed un aumento congiunturale del 2,3% rispetto a settembre 2009. I lavoratori occupati nel mese di riferimento sono 218mila, vale a dire in calo di 85mila unità su base annua, e in rialzo di 5mila unità rispetto a settembre 2009. Si tratta del quarto aumento congiunturale consecutivo Fig. 1. Se consideriamo i primi dieci mesi del 2009 in rapporto all equivalente periodo dell anno precedente, si constata una riduzione del volume degli occupati pari a -25% - Tab. 1. Lo scostamento di ottobre del numero di lavoratori occupati mediamente ogni mese, rispetto al livello massimo storico di occupazione, è pari a -29%. Per quanto concerne il monte salari dei lavoratori interinali, si osserva un incremento congiunturale pari a +1,4% ed una variazione tendenziale negativa pari a -34,2%. Il numero delle giornate retribuite aumentano del 2,7% rispetto al mese precedente, ma subiscono una riduzione pari a -35,5% rispetto allo stesso mese del 2008. In termini tendenziali, si ridimensiona anche il volume di giornate retribuite mensilmente per ciascun lavoratore, mentre la variazione congiunturale registra una lieve ripresa pari a +0,4%. Tab. 1 Occupati, monte retributivo, giornate retribuite nel lavoro interinale in Italia: variazioni % per i periodi indicati. Dati destagionalizzati. Fig. 1 Lavoratori interinali occupati mensilmente in Italia, ottobre 2008 ottobre 2009. Dati destagionalizzati in migliaia. (Per dato destagionalizzato si intende la media mobile a sei mesi del dato grezzo).

Numero 10 Pagina 7 Per quanto riguarda la regione Lombardia, Ebitemp fornisce una prima elaborazione dei dati Inail sui movimenti di lavoratori somministrati nel III trimestre 2009. La tabella 2 riporta il numero di lavoratori interinali equivalenti a tempo pieno disaggregati per provincia. Tale quantificazione è ottenuta dividendo il numero di giornate retribuite di ciascun trimestre con il numero di giorni lavorativi nel trimestre, assunto pari a 63 (252 giorni annui). Tab. 2 Variazioni tendenziali del numero di lavoratori interinali equivalenti a tempo pieno nel III trim. 2009 per provincia di provenienza. Complessivamente, a livello regionale, si osserva una variazione tendenziale negativa del 38,5% (pari a un saldo negativo di -24.726 unità di lavoro equivalenti), con riduzioni marcate in tutti i territori e particolarmente nella provincia di Lecco (-60%), di Mantova (-52,4%), di Como (-52,3%) e di Brescia (-48,6%). Sempre in termini tendenziali, vale a dire attraverso il confronto con i valori del corrispondente trimestre del 2008, è possibile analizzare i movimenti di assunzione (nuovi contratti) e di cessazione nei contesti provinciali Tab.3. Anche in questo caso il calo su base annua dei contratti stipulati è intenso e generalizzato, con picchi particolarmente negativi nella provincia di Lecco (-47,4%), di Mantova (-43,9%), di Como (-42,9%) e di Brescia (-42,6%). Il ridimensionamento delle assunzioni tramite questa tipologia contrattuale comporta una parallela diminuzione della quantità di cessazioni registrate, dovute a scadenza di contratto. Il saldo tra assunzioni e cessazioni nel III trimestre del 2009 è comunque positivo (+232), mentre nello stesso periodo del 2008 era sensibilmente negativo (-6.594) A livello regionale, la variazione negativa tra le assunzioni effettuate nel III trimestre 2009 rispetto all equivalente periodo del 2008 è pari a -26,7% pari a 22.075 contratti in meno. Tab. 3 Variazioni tendenziali del numero di avviamenti e cessazioni nel III trim. 2009 per provincia.

Numero 10 Pagina 8 Il profilo settoriale dell occupazione interinale in Lombardia mostra una forte concentrazione nell industria manifatturiera (41%) che rimane il settore dominante benché in forte ridimensionamento, quanto a valori assoluti, rispetto allo stesso trimestre del 2008 Fig. 2. Significative appaiono anche le quote assorbite dal comparto informatico e dei servizi alle imprese (22%) e del commercio (13%). Fig.2 Distribuzione dei lavoratori interinali equivalenti per settore produttivo in Lombardia. Confronto III trim 2008 vs III trim 2009 Fonte: elaborazioni Arifl su dati Ebitemp, Inail ed Agenzia delle Entrate

Numero 10 Pagina 9 In breve Istat pubblica i dati sulle retribuzioni contrattuali a Dicembre 2009 Alla fine di dicembre 2009 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore, relativamente alla sola parte economica, riguardano l 89,7 per cento degli occupati dipendenti rilevati per il periodo di riferimento degli indici (dicembre 2005); a essi corrisponde una quota dell 88 per cento del monte retributivo osservato. Nel mese di dicembre 2009 l indice delle retribuzioni orarie contrattuali, con base dicembre 2005=100, ha presentato un incremento dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente e del 2,8 per cento rispetto a dicembre 2008. In media nel 2009 si è registrato un aumento, rispetto all anno precedente, del 3,0 per cento. http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/retcon/20100201_00/ Eurostat - Disoccupazione UE al 10% - Stima Gennaio 2010 Eurostat ha pubblicato i dati sulla disoccupazione nella Ue relativi a dicembre 2009. Per i paesi area euro l indicatore registra un 10% + 0,1% rispetto a novembre 2009 e + 1,8 rispetto a dicembre 2008, con una stima di 15,765 milioni di persone disoccupate. http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/eurostat/home Istat - Stima della disoccupazione a Dicembre 2009, Italia Istat ha pubblicato la stima sul tasso di disoccupazione a dicembre 2009. Il tasso di disoccupazione a dicembre é in crescita fino all 8,5% dall 8,3% di novembre, +0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e +1,5 punti percentuali rispetto a dicembre 2008. Il numero delle persone in cerca di occupazione risulta pari a 2 milioni 138 mila unità, 57mila in più rispetto a novembre e 392mila in più rispetto a dicembre 2008. http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/occprov/20100129_00/ Occupazione e retribuzioni nelle grandi imprese Novembre 2009 Istat pubblica i dati su occupazione e retribuzioni nelle grandi imprese novembre 2009. Nel mese di novembre 2009, l indice dell occupazione nelle grandi imprese, comprese nel campo di osservazione dell indagine, depurato dagli effetti della stagionalità, ha registrato una variazione di meno 0,1 per cento rispetto al mese precedente sia al lordo sia al netto dei dipendenti in C.I.G. Nel confronto tra la media degli ultimi tre mesi (periodo settembre-novembre) e quella dei tre mesi precedenti si è registrato un calo dello 0,4 per cento al lordo della C.I.G. e dello 0,2 per cento al netto dei dipendenti in C.I.G.. http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/indilav/20100128_00/ HBS pubblica paper sull influenza della regolazione del mercato del lavoro Labor Regulations and European Private Equity è un paper sull influenza della regolazione del mercato del lavoro sul private equity in Europa. In Europa i sistemi di protezione dei lavoratori oscillano fra regolazione protettiva e spesa per i piani di reimpiego. I sistemi incentrati sulla regolazione, sostengono gli autori, aumentano i costi per le imprese che effettuano aggiustamenti frequenti della forza lavoro. Gli investitori sono particolarmente sensibili a questi costi impliciti nella regolazione: le economie europee che privilegiano la spesa per il reimpiego hanno sviluppato fra il 1990 e il 2004 mercati più forti per settori ad alta volatilità. http://www.hbs.edu/research/pdf/08-043.pdf ARIFL Via G. Cardano, 10-20124 Milano tel. 02667431, fax 02 66984652, www.arifl.it IO LAVORO - ITALIAOGGI Via M. Burigozzo, 5-20122 Milano tel. 0258219, fax 02 58317598, www.italiaoggi.it