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Divisione Ricerche Claudio Dematté Small & Medium Enterprises Knowledge center Osservatorio sulla competitività delle PMI 10 luglio 2014

Premessa L Osservatorio OPMI, promosso dal Knowledge Center di SDA Bocconi, nasce nel 2014 con l obiettivo di monitorare tutte le aziende italiane con un fatturato compreso tra 5 e 50 milioni di euro al termine dell anno 2012. In particolare, attraverso la lettura dei dati di bilancio, l Osservatorio intende monitorare l evoluzione dei principali indicatori di struttura e di performance delle piccole e medie imprese, cercando di rappresentarne lo stato dell arte e di identificare le leve gestionali che possono contribuire a migliorarne la competitività. 2

Lo schema di riferimento dell Osservatorio Nel periodo 2007-2012 Identificando 11 macro-settori + 11 settori del manifatturiero LE PERFORMANCE ECONOMICO-FINANZIARIE DELLE PMI ITALIANE (55.709 imprese con fatturato compreso tra 5 e 50 mln ) Distinguendo per dimensione, età e concentrazione della proprietà Distinguendo le aziende di successo e quelle che invece mancano all appello 3

Indice I. La popolazione di riferimento II. Le PMI italiane che ce l hanno fatta a. Le performance economico-finanziarie b. La dimensione aziendale c. La struttura proprietaria d. Il bilancio somma e. Le analisi per macro-settori III. Un focus sul manifatturiero IV. Le PMI di successo V. Le PMI che mancano all appello Nota Metodologica 4

La popolazione di riferimento Oltre il 50% delle PMI italiane risiede in 3 regioni 5

La popolazione di riferimento (1/4) La popolazione di partenza delle PMI italiane (ossia in vita al 1 gennaio 2007) è costituita da 55.709 imprese. Di queste: 46.868 (84,1%) sono ancora attive alla fine del 2013; 8.841 (15,9%) sono diventate inattive tra il 2007 e il 2013. 84,1% Aziende Inattive 15,9% Aziende Attive Rientrano nell aggregato delle 8.841 imprese inattive quelle che: hanno cessato la propria esistenza (o quasi), ossia che sono entrate in una procedura concorsuale (liquidazione, fallimento, concordato preventivo, amministrazione straordinaria, ecc); ovvero sono state incorporate in altre realtà (confluite in altre aziende del gruppo a seguito di un processo di riorganizzazione aziendale oppure oggetto di acquisizione e fusione da parte di aziende terze). 6

La popolazione di riferimento (2/4) La popolazione di riferimento rappresenta una larga parte del tessuto produttivo italiano. Infatti, considerando tutte le aziende italiane, emerge come le 46.868 aziende monitorate dall Osservatorio OPMI: rappresentino il 6,1% delle imprese italiane occupino 2,291 milioni di addetti producano il 39% del PIL italiano * 6,1% 0,9% con fatturato < 5 mln con fatturato compreso tra 5 e 50 mln 93,0% con fatturato > 50 mln (*) Calcolato come fatturato complessivamente generato nel 2012 sul PIL a valori correnti del 2012 (fonte: Istat). 7

La popolazione di riferimento (3/4) Le 46.868 imprese attive in Italia con un fatturato compreso tra i 5 e i 50 milioni di euro al 31/12/2012 risultano così distribuite: Le prime 12 regioni Localizzazione geografica Regioni N % Lombardia 13.504 28,8% Veneto 5.576 11,9% 19,1% 15,1% 27,5% 38,3% Emilia-Romagna 5.132 11,0% Lazio 3.917 8,4% Piemonte 3.461 7,4% Toscana 3.099 6,6% Campania 2.493 5,3% Sicilia 1.405 3,0% Nord Ovest Nord Est Centro Sud ed Isole Puglia 1.385 3,0% Marche 1.270 2,7% Trentino-Alto Adige 1.159 2,5% Friuli-Venezia Giulia 1.018 2,2% 8

La popolazione di riferimento (4/4) La maggioranza delle PMI italiane è attiva da almeno 10 anni Molto Giovani = meno di 10 anni Giovani = tra 10 e 25 anni Adulte = tra 25 e 50 anni Longeve = oltre i 50 anni 40% 20% 0% 24,1% Molto giovani 37,4% 32,9% 5,6% Giovani Adulte Longeve e le PMI più longeve si concentrano nel nord del Paese Sud e Isole 29,4% 43,5% 24,1% Molto Giovani Centro 27,7% 38,4% 29,6% Giovani Nord Est 20,5% 37,3% 36,8% Adulte Longeve Nord Ovest 23,0% 34,6% 35,3% 9

a. Le performance economico-finanziarie Una buona redditività e un debito non sostenibile se aumentano i tassi di interesse 10

Il trend di crescita (1/2) Il trend di crescita del fatturato delle PMI è stato positivo nel periodo 2007 2012: nonostante la battuta d arresto subita nel 2009, hanno registrato un CAGR pari al 4,8%. Inoltre, il confronto con l Osservatorio AUB mette in luce una maggiore capacità di ripresa nel 2012 rispetto alle aziende di maggiori dimensioni (con fatturato superiore a 50 milioni di euro).* 130 Crescita Cumulata 2007 2012 ** 124 126 113 122 119 110 107 110 100 106 101 PMI Familiari AUB 90 97 2007 2008 2009 2010 2011 2012 PMI 6,8% -5,3% 12,2% 9,6% 1,6% Familiari AUB 6,0% -9,0% 14,5% 10,5% -2,8% (*) L Osservatorio AUB analizza tutte le società familiari italiane con fatturato superiore ai 50 milioni di euro. (**) Crescita cumulata non deflazionata dei ricavi di vendita (2007=100). 11

Il trend di crescita (2/2) Dopo un significativo incremento nel 2009 delle imprese con crescita negativa (pari al 61,5%), oltre due terzi delle aziende sono tornate nel biennio 2010-2011 a registrare tassi di crescita positivi. Nel 2012 una azienda su due ha ridotto il proprio fatturato. 2012 24,2% 26,1% 24,4% 11,3% 14,0% 2011 12,0% 18,1% 27,9% 17,8% 24,2% Crescita < -10% Tra -10% e 0% 2010 12,2% 15,9% 25,0% 17,3% 29,6% Tra 0% e 10% 2009 41,2% 20,3% 18,3% 8,7% 11,5% Tra 10% e 20% 2008 15,7% 21,5% 27,5% 15,4% 19,9% Crescita > 20% 2007 8,9% 14,5% 29,2% 21,2% 26,2% 12

Il trend del ROE (1/2) Nonostante la nuova contrazione registrata nel biennio 2011-2012, le PMI italiane mostrano comunque una buona redditività del capitale netto. Il ROE medio nel periodo 2007-2012 è stato pari al 9,4%. ROE * 12,0 10,0 8,0 6,0 11,7 9,5 7,5 10,0 9,2 8,2 4,0 2,0 0,0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 (*) ROE: Reddito Netto / Patrimonio Netto. 13

Il trend del ROE (2/2) Nel 2012 la percentuale di imprese con ROE negativo risulta superiore a quella del 2007. Di converso, risulta abbastanza stabile negli anni la percentuale di aziende con un ROE molto alto (superiore al 20%). 2012 18,9% 28,7% 14,2% 16,6% 21,6% 2011 17,8% 29,9% 13,9% 16,2% 22,2% ROE < 0% 2010 17,2% 28,8% 14,2% 16,7% 23,1% Tra 0% e 5% Tra 5% e 10% 2009 22,8% 27,7% 13,1% 15,2% 21,2% Tra 10% e 20% 2008 19,3% 27,2% 13,6% 16,1% 23,8% ROE > 20% 2007 15,6% 24,7% 13,7% 19,0% 27,0% (*) ROE: Reddito Netto / Patrimonio Netto. 14

Il trend del ROI (1/2) Nonostante la difficile congiuntura economica, anche dal punto di vista della redditività operativa le PMI italiane hanno registrato buone performance: il ROI medio nel periodo 2007-12 è stato pari al 7,6%. 10,0 8,0 9,4 8,2 6,5 7,3 7,4 6,5 ROI * 6,0 4,0 2,0 0,0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 (*) ROI: Reddito Operativo / Capitale Investito. 15

Il trend del ROI (2/2) Con la crisi del 2009 la percentuale di aziende con un ROI alto (compreso tra il 10 e il 20%) o molto alto (superiore al 20%) si è strutturalmente ridotta. 2012 16,7% 28,6% 24,4% 21,1% 9,2% 2011 13,5% 27,8% 25,8% 22,8% 10,1% ROI < 0% 2010 13,4% 29,7% 24,9% 22,3% 9,7% Tra 0% e 5% Tra 5% e 10% 2009 17,9% 27,7% 23,7% 21,3% 9,4% Tra 10% e 20% 2008 13,2% 21,9% 27,4% 26,6% 10,9% ROI > 20% 2007 11,1% 18,2% 26,8% 30,5% 13,4% (*) ROI: Reddito Operativo / Capitale Investito. 16

Il trend del ROS (1/2) Sul fronte della marginalità operativa, nel periodo 2007 2012 la popolazione italiana di PMI ha registrato un ROS medio del 3,7%; nel 2012 la marginalità è inferiore a quella del 2009 e risulta la peggiore nel periodo considerato. 5,0 4,6 4,0 4,0 3,2 3,6 3,6 3,0 ROS * 3,0 2,0 1,0 0,0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 (*) ROS: Reddito Operativo / Ricavi delle vendite. 17

Il trend del ROS (2/2) Dal punto di vista della redditività delle vendite la situazione del 2012 non sembra migliore del 2009: le aziende con ROS negativo o molto basso (inferiore al 2,5%) sono passate dal 46,3% nel 2007 al 51,0% nel 2012. 2012 16,9% 34,1% 22,5% 16,2% 10,3% 2011 12,9% 33,5% 24,6% 17,9% 11,1% ROS < 0% 2010 12,4% 33,8% 24,3% 18,1% 11,4% Tra 0% e 2,5% Tra 2,5% e 5% 2009 16,3% 31,0% 23,8% 17,8% 11,1% Tra 5% e 10% ROS > 10% 2008 11,5% 29,1% 25,7% 21,4% 12,3% 2007 8,9% 26,9% 26,7% 23,6% 13,9% (*) ROS: Reddito Operativo / Ricavi delle vendite. 18

Il trend del Debt/Equity ratio (1/2) Nonostante tra il 2007 e il 2012 si evidenzi un rafforzamento della solidità patrimoniale (il Debt Equity ratio si è ridotto di 0,5 punti), le PMI presentano ancora un leverage molto elevato: per ogni euro di capitale proprio, 2,4 euro vengono forniti da terzi. 2,9 3,0 2,5 2,4 2,4 2,5 2,4 2,5 Debt / Equity* 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 (*) Debt/Equity ratio: Totale Debiti / Patrimonio Netto. 19

Il trend del Debt/Equity ratio (2/2) Tra il 2007 e il 2012 si è rafforzata la struttura patrimoniale delle PMI italiane: è cresciuta la percentuale di aziende con un Debt/Equity ratio inferiore a 0,5 e, in modo del tutto speculare, si è ridotta quelle delle aziende con un rapporto superiore a 4. 2012 44,0% 13,0% 15,4% 13,8% 13,8% Tra 0 e 0,5 2011 44,0% 12,6% 15,5% 13,3% 14,6% Tra 0,5 e 1 2010 44,0% 13,0% 15,5% 13,6% 13,9% 2009 44,7% 13,0% 15,4% 13,1% 13,8% Tra 1 e 2 2008 43,5% 12,9% 15,4% 13,6% 14,6% Tra 2 e 4 2007 41,6% 11,4% 14,5% 14,8% 17,7% > 4 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 20

La capacità di ripagare il debito (1/3) Misurata in termini di PFN/EBITDA, la capacità di ripagare il debito delle PMI italiane sembra essersi deteriorata nel triennio 2007-2009 (+1,6 punti in 3 anni), e alla fine del 2012 non mostra segnali di miglioramento. 7,0 6,0 5,0 5,6 6,6 6,4 6,4 6,5 PFN/EBITDA * 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Se l intero flusso di cassa generato dall azienda (approssimato dall EBITDA) venisse utilizzato per ripagare il debito, sarebbero necessari 6,5 anni per estinguerlo interamente. (*) PFN/EBITDA: Sono state considerate le sole aziende con PFN ed EBITDA positivi. 21

La capacità di ripagare il debito (2/3) Confrontando il trend del rapporto PFN/EBITDA delle PMI con quello delle aziende monitorate dall Osservatorio AUB, è possibile rilevare un andamento simile.* Tale confronto mette in luce come la capacità di ripagare il debito delle PMI non sia diversa da quella di aziende di maggiori dimensioni (con fatturato superiore a 50 milioni di euro). PFN/EBITDA 7 6 5 4 3 5,0 5,6 4,8 5,1 6,6 6,0 6,4 6,1 6,4 6,5 6,0 6,4 2 1 0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 PMI Familiari AUB (*) L Osservatorio AUB analizza tutte le società familiari italiane con fatturato superiore ai 50 milioni di euro. PFN/EBITDA: sono state considerate le sole aziende con PFN ed EBITDA positivi. 22

La capacità di ripagare il debito (3/3) A partire dal 2009 si è ridotta la percentuale di aziende con una ottima capacità di ripagare il debito (PFN/EBITDA inferiore a 1,5), e nella stessa misura è aumentata la percentuale di aziende in difficoltà finanziaria (PFN/EBITDA superiore a 7,5). 2012 21,3% 16,8% 18,7% 16,9% 26,3% 2011 22,2% 17,0% 18,4% 16,7% 25,7% Tra 0 e 1,5 2010 22,0% 17,1% 18,7% 16,2% 26,0% Tra 1,5 e 3 2009 22,1% 17,6% 18,6% 16,0% 25,7% Tra 3 e 5 2008 23,7% 19,2% 21,1% 16,3% 19,7% Tra 5 e 7,5 2007 26,7% 20,7% 20,4% 15,1% 17,1% > 7,5 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% (*) PFN/EBITDA: sono state considerate le sole aziende con PFN ed EBITDA positivi. 23

Le aziende con PFN ed EBITDA negativo Circa un terzo delle PMI Aziende con PFN negativa * italiane presenta una Posizione Finanziaria Netta negativa 33,6% (disponibilità liquide superiori ai debiti finanziari).* Tale percentuale di aziende (con PFN negativa) è rimasta complessivamente stabile nel periodo 2007-2012. 2007 2008 2009 2010 2011 2012 32,7% 34,3% 34,5% 34,5% 33,4% Aziende con EBITDA negativo 6,8% 7,8% 10,0% 7,2% 7,2% 9,5% La percentuale di aziende con EBITDA negativo è passata dal 6,8% nel 2007 al 9,5% nel 2012, raggiungendo il picco nel 2009 (10,0%). 2007 2008 2009 2010 2011 2012 (*) PFN negativa = Disponibilità liquide > Debiti finanziari 24

L incidenza degli oneri finanziari (1/2) Dopo il picco del 2008, il costo degli oneri finanziari (in termini di incidenza sul fatturato) si è ridotto molto a partire dal 2009, beneficiando della caduta dei tassi di interesse. Il costo medio del denaro ha registrato un andamento simile a quello dell incidenza Oneri Finanziari / Fatturato.* 4,5 6,5 4 3,5 3 5,5 4,5 2,5 2 1,5 1 0,5 1,9 2,1 1,7 1,4 1,5 1,5 3,5 2,5 1,5 0,5 0 2007 2008 2009 2010 2011 2012-0,5 Oneri Finanziari / Fatturato Tasso medio sugli impieghi bancari alle società non finanziarie (*) Fonte: Le imprese milanesi: struttura e dinamica reddituale. Periodo 2007 2012, Rapporto Osservatorio Assolombarda, Bocconi, Prometeia (2014). 25

L incidenza degli oneri finanziari (2/2) Il 2010 è stato l anno in cui il maggior numero di aziende ha beneficiato della riduzione degli oneri finanziari (in circa il 50% delle aziende l incidenza sul fatturato era inferiore allo 0,5%). 2012 42,5% 28,9% 17,2% 11,4% 2011 45,3% 30,7% 14,9% 9,1% Tra 0 e 0,5% 2010 49,3% 29,8% 12,9% 8,0% Tra 0,5% e 1,5% 2009 41,6% 30,0% 17,1% 11,3% Tra 1,5% e 3% 2008 33,9% 28,8% 21,4% 15,9% > 3% 2007 35,7% 30,6% 20,2% 13,5% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 26

Il ciclo commerciale La durata del Ciclo Commerciale è di 96,4 giorni, in aumento di circa 5 giorni rispetto ai valori del 2007. Tale aumento è dovuto a: una riduzione di 4,4 giorni della durata media dei crediti; un incremento di 6,7 giorni dei giorni di copertura delle scorte; una riduzione di 3 giorni della durata media dei debiti. 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Trend 2007-12 Durata media dei crediti (al lordo IVA) Giorni di copertura delle scorte Durata media dei debiti (al lordo IVA) Durata del Ciclo Commerciale * 111,4 108,4 116,2 115,8 109,4 107,0 90,6 92,2 99,7 95,8 95,1 97,3 110,9 107,2 114,8 113,3 108,7 107,9 91,2 93,3 101,1 98,3 95,8 96,4 * Durata del ciclo commerciale = Durata media dei crediti (al lordo IVA) + Giorni copertura scorte - Durata media dei debiti (al lordo IVA). 27

b. La dimensione aziendale Le aziende più piccole sono molto redditizie, ma con una struttura patrimoniale da rafforzare 28

La dimensione aziendale La maggioranza delle PMI italiane ha un fatturato compreso tra 5 e 10 milioni di euro 11,5% [5 ; 10] milioni di euro 34,5% 54,0% [10 ; 25] milioni di euro [25 ; 50] milioni di euro e le PMI di maggiori dimensioni si concentrano nel nord del Paese. Sud e Isole 58,4% 32,6% 9,0% Centro 56,3% 33,7% 10,0% [5 ; 10] milioni di euro [10 ; 25] milioni di euro Nord Est 52,7% 34,7% 12,7% [25 ; 50] milioni di euro Nord Ovest 52,0% 35,5% 12,5% 29

La dimensione aziendale e il trend di crescita Le PMI di maggiori dimensioni hanno sofferto maggiormente la crisi del 2009, ma nell ultimo triennio sono quelle che hanno evidenziato i tassi di crescita del fatturato più elevati. 130 125 120 [5 ; 10] milioni di euro [10 ; 25] milioni di euro [25 ; 50] milioni di euro 115 110 105 100 95 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Classi dimensionali 2007 2008 2009 2010 2011 2012 [5 ; 10] milioni di euro 11,4% 6,7% -4,9% 11,7% 9,3% 1,5% [10 ; 25] milioni di euro 11,8% 6,9% -5,4% 12,5% 9,8% 1,7% [25 ; 50] milioni di euro 12,6% 6,8% -6,8% 13,5% 10,7% 2,0% 30

La dimensione aziendale e la redditività Esiste una relazione negativa tra la dimensione aziendale e la redditività (misurata in termini di ROE, ROI e ROS) ROE 2012 10,0 5,0 0,0 9,0 [5 ; 10] milioni di euro 7,6 [10 ; 25] milioni di euro 6,6 [25 ; 50] milioni di euro 8,0 6,8 6,3 6,2 ROI 2012 6,0 4,0 2,0 0,0 [5 ; 10] milioni di euro [10 ; 25] milioni di euro [25 ; 50] milioni di euro 4,0 3,0 2,9 2,8 ROS 2012 3,0 2,0 1,0 0,0 [5 ; 10] milioni di euro [10 ; 25] milioni di euro [25 ; 50] milioni di euro 31

La dimensione aziendale e la situazione finanziaria Esiste una relazione positiva tra la dimensione aziendale e la solidità dell impresa Debt / Equity 3,0 2,0 1,0 0,0 2,6 [5 ; 10] milioni di euro 2,2 [10 ; 25] milioni di euro 2,0 [25 ; 50] milioni di euro Oneri finanziari /Fatturato (%) 2,0 1,0 0,0 1,6 [5 ; 10] milioni di euro 1,5 [10 ; 25] milioni di euro 1,3 [25 ; 50] milioni di euro Al crescere delle dimensioni aziendali si riduce il rapporto Oneri Finanziari su Fatturato CICLO DEL CIRCOLANTE [5 ; 10] milioni di euro [10 ; 25] milioni di euro [25 ; 50] milioni di euro Durata media dei crediti (al lordo IVA) 109,7 105,3 99,9 Giorni di copertura delle scorte 94,3 101,4 92,7 Durata media dei debiti (al lordo IVA) 112,3 105,2 96,5 Durata del Ciclo Commerciale * 91,7 101,5 96,1 32

c. La struttura proprietaria Una proprietà più concentrata sembra uno stimolo per la crescita 33

La concentrazione della proprietà (1/2) Il 60% delle PMI presenta una elevata concentrazione proprietaria (un singolo azionista detiene un controllo diretto superiore al 50%).* 80% 60% 40% 20% 0% 7,5% Proprietà Frammentata 32,5% Proprietà Concentrata 60,0% Proprietà Molto Concentrata e le PMI con una proprietà più concentrata sono nel nord del Paese Sud e Isole 9,3% 36,5% 54,2% Centro 7,5% 33,6% 58,9% Proprietà Frammentata Proprietà Concentrata Nord Est 7,6% 32,3% 60,1% Proprietà Molto Concentrata Nord Ovest 6,6% 30,6% 62,8% (*) Il grado di concentrazione proprietaria è stato calcolato a partire dall indice di indipendenza proprietaria (fonte: Aida). Per maggiori informazioni si veda la Nota Metodologica. 34

La concentrazione della proprietà (2/2) Esiste una relazione diretta tra la concentrazione della proprietà e la dimensione [25 ; 50] milioni di euro 7,3% 24,8% 67,9% Proprietà Frammentata [10 ; 25] milioni di euro 7,6% 30,8% 61,7% Proprietà Concentrata Proprietà Molto Concentrata [5 ; 10] milioni di euro 7,4% 35,3% 57,3% e tra la concentrazione della proprietà e la longevità aziendale Longeve 13,6% 32,5% 53,9% Proprietà Frammentata Adulte 9,4% 36,7% 53,8% Proprietà Concentrata Giovani 6,8% 32,5% 60,6% Proprietà Molto Concentrata Molto Giovani 4,5% 26,6% 69,0% 35

La concentrazione della proprietà e il trend di crescita Le PMI con una proprietà molto concentrata sono quelle che hanno mostrato i tassi di crescita del fatturato più elevati in tutto il periodo analizzato. 130 125 120 115 110 105 100 95 90 Proprietà Frammentata Proprietà Concentrata Proprietà Molto Concentrata 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Concentrazione proprietà 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Proprietà Frammentata 11,1% 5,8% -6,8% 10,7% 8,8% 0,8% Proprietà Concentrata 11,9% 6,6% -6,3% 12,8% 9,9% 1,3% Proprietà Molto Concentrata 11,6% 6,7% -5,1% 12,4% 9,5% 1,6% 36

La concentrazione della proprietà e la redditività Le società che presentano la redditività più elevata (misurata in termini di ROE, ROI e ROS) sono le PMI con proprietà concentrata. ROE 2012 9,0 8,5 8,0 7,5 7,0 6,5 7,3 Proprietà Frammentata Proprietà Concentrata 8,7 8,5 Proprietà Molto Concentrata ROI 2012 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 6,1 Proprietà Frammentata Proprietà Concentrata 6,9 6,6 Proprietà Molto Concentrata Di converso, almeno in termini di ROE e ROI, le PMI con proprietà frammentata sono quelle con la redditività più bassa. 4,0 3,2 3,3 3,0 ROS 2012 3,0 2,0 1,0 0,0 Proprietà Frammentata Proprietà Concentrata Proprietà Molto Concentrata 37

La concentrazione della proprietà e la situazione finanziaria Sebbene le differenze siano minime, le società con il Debt/Equity ratio inferiore sono quelle con proprietà frammentata. Debt / Equity 4,0 2,0 0,0 Proprietà Frammentata 2,1 2,5 2,3 Proprietà Concentrata Proprietà Molto Concentrata PFN / EBITDA 7,0 6,8 6,6 6,4 6,2 6,0 6,9 Proprietà Frammentata 6,6 Proprietà Concentrata 6,3 Proprietà Molto Concentrata Esiste una relazione positiva tra la concentrazione della proprietà e la capacità di ripagare il debito. CICLO DEL CIRCOLANTE Proprietà Frammentata Proprietà Concentrata Proprietà Molto Concentrata Durata media dei crediti (al lordo IVA) 111,0 105,6 106,4 Giorni di copertura delle scorte 104,8 103,2 97,9 Durata media dei debiti (al lordo IVA) 107,0 106,7 106,5 Durata del Ciclo Commerciale * 108,8 102,1 97,7 38

d. Il bilancio somma * Dopo anni di crisi si iniziano a tagliare gli investimenti per ridurre i debiti (*) Dati calcolati sulle 38.403 aziende con tutti i bilanci disponibili nel periodo analizzato. Per maggiori informazioni si veda la nota metodologica. 39

Il C.E. somma delle PMI (Mld ) CONTO ECONOMICO - PMI 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Ricavi delle vendite e prestazioni 472,3 495,3 445,3 488,6 522,1 509,3 Valore della Produzione 498,7 518,3 463,0 510,7 544,0 528,4 Materie prime e consumo -259,9-264,8-220,8-257,0-279,0-260,3 Variazione materie prime +3,4 +0,3-3,7 +2,4 +3,0-2,1 Servizi -114,6-122,6-113,0-121,4-127,1-125,7 Godimento beni di terzi -13,0-14,3-14,5-14,6-15,2-15,3 Totale costi del personale -64,7-70,1-69,7-74,1-78,2-79,5 Totale ammortamenti e svalutazioni -16,6-18,4-18,0-17,8-18,9-19,3 Accantonamenti per rischi -0,8-0,8-1,2-0,9-1,0-1,1 Altri accantonamenti -0,5-0,5-0,5-0,5-0,5-0,5 Oneri diversi di gestione -9,7-7,1-6,9-7,2-7,2-7,8 Totale costi della produzione 476,5 498,2 448,3 491,1 524,2 511,7 Valore Aggiunto 104,9 109,8 104,1 112,9 118,5 117,1 Reddito Operativo 22,2 20,1 14,7 19,6 19,9 16,6 Proventi finanziari e rettifiche +13,1 +18,6 +13,3 +9,9 +13,8 +14,2 Oneri finanziari -9,7-11,2-7,7-6,6-8,0-8,6 Saldo gestione stratordinaria -2,0-1,8-1,0-0,6-1,0-1,1 Risultato Ante imposte 20,9 14,5 10,1 16,9 15,0 12,1 Imposte -10,7-8,8-7,3-8,4-8,5-7,7 Reddito Netto 10,2 5,7 2,8 8,5 6,5 4,4 40

Il C.E. somma delle PMI (valori percentuali) CONTO ECONOMICO - PMI 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Ricavi delle vendite e prestazioni 94,7% 95,6% 96,2% 95,7% 96,0% 96,4% Valore della Produzione 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Materie prime e consumo -52,1% -51,1% -47,7% -50,3% -51,3% -49,3% Variazione materie prime +0,7% +0,1% -0,8% +0,5% +0,5% -0,4% Servizi -23,0% -23,7% -24,4% -23,8% -23,4% -23,8% Godimento beni di terzi -2,6% -2,8% -3,1% -2,9% -2,8% -2,9% Totale costi del personale -13,0% -13,5% -15,0% -14,5% -14,4% -15,1% Totale ammortamenti e svalutazioni -3,3% -3,6% -3,9% -3,5% -3,5% -3,7% Accantonamenti per rischi -0,2% -0,1% -0,3% -0,2% -0,2% -0,2% Altri accantonamenti -0,1% -0,1% -0,1% -0,1% -0,1% -0,1% Oneri diversi di gestione -1,9% -1,4% -1,5% -1,4% -1,3% -1,5% Totale costi della produzione 95,5% 96,1% 96,8% 96,2% 96,3% 96,9% Valore Aggiunto 21,0% 21,2% 22,5% 22,1% 21,8% 22,2% Reddito Operativo 4,5% 3,9% 3,2% 3,8% 3,7% 3,1% Proventi finanziari e rettifiche +2,6% +3,6% +2,9% +1,9% +2,5% +2,7% Oneri finanziari -2,0% -2,2% -1,7% -1,3% -1,5% -1,6% Saldo gestione stratordinaria -0,4% -0,3% -0,2% -0,1% -0,2% -0,2% Risultato Ante imposte 4,2% 2,8% 2,2% 3,3% 2,8% 2,3% Imposte -2,2% -1,7% -1,6% -1,6% -1,6% -1,5% Reddito Netto 2,0% 1,1% 0,6% 1,7% 1,2% 0,8% 41

Lo S.P. somma delle PMI al 31/12/2012 Attività Mld % Crediti verso Soci 6,8 1,0% Imm. Immateriali 21,9 3,3% Imm. Materiali 167,4 25,0% Imm. Finanziarie 93,9 14,0% Totale immobilizzazioni 283,2 42,4% Rimanenze 109,3 16,3% Crediti * 226,3 33,8% Attività Finanziarie 6,3 0,9% Disponibilità liquide 36,8 5,5% Attivo Corrente 378,7 56,6% Totale Attivo 668,6 100,0% Passività Mld % Debiti vs Banche 140,3 21,0% Debiti vs altri Finanziatori 9,3 1,4% Debiti vs Fornitori 112,8 16,9% Altri debiti ** 131,7 19,7% Totale Debiti 394,1 58,9% Patrimonio Netto 233,0 34,8% Fondi Rischi ed Oneri 13,7 2,1% TFR 16,8 2,5% Ratei e Risconti Passivi 11,1 1,7% Totale Passivo e Netto 668,6 100,0% * I Ratei e Risconti sono inclusi nei Crediti. ** La voce "Altri debiti" include: debiti obbligazionari; debiti verso soci; debiti verso società controllate, collegate e controllanti; debiti tributari e verso istituti di previdenza. 42

La composizione dell Attivo A partire dal 2009 si riduce l incidenza delle Immobilizzazioni Materiali ed aumenta quella dei crediti. Poste dell Attivo 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Δ 2007-09 Δ 2009-12 Crediti verso Soci 1,1% 1,0% 1,0% 1,0% 1,0% 1,0% = Imm. Immateriali 3,4% 3,4% 3,4% 3,3% 3,2% 3,3% = Imm. Materiali 21,1% 25,9% 26,6% 25,7% 25,2% 25,0% Imm. Finanziarie 13,9% 12,9% 13,6% 13,7% 13,7% 14,0% Totale imm. 38,4% 42,2% 43,6% 42,7% 42,0% 42,4% Rimanenze 17,3% 16,9% 16,1% 16,5% 16,9% 16,3% Crediti 36,2% 33,5% 32,6% 33,2% 33,8% 33,8% Attività Finanziarie 1,1% 1,0% 0,9% 1,1% 0,9% 0,9% = Disponibilità liquide 5,9% 5,3% 5,8% 5,6% 5,3% 5,5% Attivo Corrente 60,5% 56,8% 55,4% 56,3% 57,0% 56,6% Totale Attivo 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 43

La composizione dell Attivo Valori Assoluti (Mld ) Poste dell Attivo 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Variazione Crediti verso Soci 5,9 6,2 6,1 6,3 6,7 6,8 Immobilizzazioni Immateriali 18,0 20,3 20,4 21,1 21,4 21,9 Immobilizzazioni Materiali 113,2 153,3 159,6 163,7 168,1 167,4 Immobilizzazioni Finanziarie 74,2 76,4 81,7 87,5 91,2 93,9 Totale immobilizzazioni 205,4 249,9 261,7 272,3 280,8 283,2 Rimanenze 92,5 100,1 97,0 105,2 113,0 109,3 Crediti 193,6 198,7 195,6 211,8 225,8 226,3 Attività Finanziarie 6,1 6,2 5,6 6,7 6,3 6,3 Disponibilità liquide 31,7 31,7 34,7 35,8 35,4 36,8 Attivo Corrente 324,0 336,7 332,8 359,5 380,6 378,7 Totale Attivo 535,3 592,9 600,7 638,2 668,1 668,6 44

La variazione delle principali componenti dell Attivo (1/2) Tra il 2008 e il 2012 le Immobilizzazioni sono cresciute del 38% circa, ma buona parte di tale incremento è legato alle rivalutazioni avvenute nel 2008.* Se si escludono tali rivalutazioni, il valore delle immobilizzazioni è aumentato in modo marginale, sintomo di investimenti limitati prevalentemente al rinnovo dello stock esistente. 25,0% 21,7% Totale Immobilizzazioni Attivo Circolante 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 3,9% 4,7% 8,0% 4,1% 3,1% 5,8% 0,9% 0,0% -5,0% -1,2% -0,5% -10,0% 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 (*) L art. 15 del D.L. 185/2008 (anche noto come Decreto anti-crisi) ha introdotto la possibilità di rivalutare i beni immobili risultanti dal bilancio in corso delle imprese al 31.12.2007. 45

La variazione delle principali componenti dell Attivo (2/2) 40,0% 30,0% 35,4% Variazioni delle Immobilizzazioni Imm. Immateriali Imm. Materiali Imm. Finanziarie 20,0% 10,0% 4,2% 2,6% 2,7% 0,0% -10,0% -0,4% 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 Variazione delle poste dell'attivo Circolante 10,0% 5,0% 8,2% 9,4% 8,5% 3,0% 7,4% 3,8% 0,0% -5,0% -10,0% -0,1% -1,0% -3,1% -3,3% Rimanenze Crediti Disponibilità Liquide 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 46

La composizione del Passivo e Netto Passività e Netto 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Δ 2007-12 Totale Debiti 61,5% 59,0% 58,1% 59,1% 60,0% 58,9% Debiti vs Banche 20,8% 20,7% 20,7% 21,1% 21,6% 21,0% Debiti vs altri Finanziatori 1,7% 1,6% 1,4% 1,3% 1,4% 1,4% Debiti vs Fornitori 19,8% 17,5% 16,6% 17,1% 17,7% 16,9% Altri Debiti 19,1% 19,2% 19,3% 19,6% 19,4% 19,7% (di cui) Debiti a Breve 48,4% 45,2% 43,1% 43,6% 44,6% 43,9% (di cui) Debiti a Lungo 13,2% 13,8% 15,0% 15,5% 15,4% 15,0% Patrimonio Netto 32,3% 34,8% 35,6% 34,8% 33,9% 34,8% Fondo Rischi ed Oneri 1,7% 2,0% 2,1% 2,0% 2,0% 2,1% TFR 2,9% 2,6% 2,6% 2,5% 2,4% 2,5% Ratei e Risconti Passivi 1,6% 1,6% 1,6% 1,7% 1,7% 1,7% Totale Passivo e Netto 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% * Il grado d incidenza del Capitale Sociale sul Totale Passivo è di circa il 10%. 47

La composizione del Passivo Valori Assoluti (Mld ) Passività 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Δ 2007-12 Totale Debiti 329,4 349,8 348,8 377,1 400,8 394,1 Debiti vs Banche 111,6 122,7 124,6 134,7 144,1 140,3 Debiti vs altri Finanziatori 9,3 9,3 8,5 8,2 9,1 9,3 Debiti vs Fornitori 106,0 104,0 99,5 109,4 118,0 112,8 Altri Debiti 102,5 113,9 116,2 124,8 129,5 131,7 (di cui) Debiti a Breve 259,0 267,7 258,7 278,2 297,8 293,8 (di cui) Debiti a Lungo 70,4 82,1 90,1 99,0 103,0 100,3 Patrimonio Netto 172,7 206,6 214,1 221,8 226,7 233,0 Fondo Rischi ed Oneri 9,2 11,6 12,4 12,8 13,1 13,7 TFR 15,3 15,3 15,5 15,8 16,2 16,8 Ratei e Risconti Passivi 8,8 9,6 9,8 10,6 11,3 11,1 Totale Passivo e Netto 535,3 592,9 600,7 638,2 668,1 668,6 * Il grado d incidenza del Capitale Sociale sul Totale Passivo è di circa il 10%. 48

La variazione delle principali componenti del Passivo e Netto Tra il 31/12/2007 e il 31/12/2012 è possibile rilevare una crescita del Patrimonio Netto pari al 35% circa (contro il 20% circa dei Debiti); Tale incremento è il frutto anche di ricapitalizzazioni effettuate dai soci (+12,3% l aumento complessivo del capitale sociale). 20,0% 19,6% Totale Debiti Patrimonio Netto Capitale Sociale 15,0% 10,0% 6,2% 8,1% 6,3% 5,0% 3,6% 3,6% 2,2% 2,8% 0,0% -0,3% -1,7% -5,0% 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 49

La variazione delle principali componenti del Debito Tra il 31/12/2007 e il 31/12/2012 i Debiti vs banche sono aumentati del 25,7%, ma nel 2012 per la prima volta si assiste ad una inversione di tendenza, con una riduzione del suo stock. Variazioni delle componenti dei debiti 15,0% 10,0% 9,9% 8,1% 10,0% 7,0% 7,9% 5,0% 1,6% 0,0% -5,0% -1,9% -4,3% -2,7% -4,4% -10,0% 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 Debiti vs Banche Debiti vs Altri Finanziatori Debiti vs Fornitori Altri debiti 50

La variazione dei debiti a breve vs lungo 20,0% 16,5% Debiti a Breve Debiti a Oltre 15,0% 10,0% 5,0% 3,4% 9,7% 9,9% 7,5% 7,0% 4,1% 0,0% -5,0% -3,4% -1,3% -2,7% -10,0% 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% -5,0% -10,0% 15,8% Debiti vs banche entro Debiti vs Banche oltre 11,6% 10,9% 10,3% 5,8% 5,6% 3,4% -0,9% -6,0% -4,7% 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 51

Composizione del Passivo e Netto per dimensione Non emergono differenze significative in termini di incidenza del debito tra le classi dimensionali. Le aziende più grandi sono gravate da una maggiore incidenza del debito a breve. Passività e Netto 5-10 milioni di 10 25 milioni di 25 50 milioni di Totale Debiti 58,9% 57,8% 60,8% Debiti vs Banche 21,5% 20,6% 20,9% Debiti vs Finanziatori 1,3% 1,2% 1,7% Debiti vs Fornitori 16,8% 16,2% 18,1% Altri debiti 19,2% 19,7% 20,1% ( di cui) Debiti a Breve 42,2% 42,6% 47,8% (di cui) Debiti a Oltre 16,7% 15,2% 13,0% Patrimonio Netto 34,5% 36,0% 33,4% Fondo Rischi e Oneri 2,0% 2,1% 2,1% TFR 3,1% 2,3% 2,2% Ratei e Risconti passivi 1,6% 1,8% 1,5% Totale Passivo e Netto 100% 100% 100% 52

Composizione del Passivo e Netto per concentrazione proprietaria Le PMI con proprietà frammentata sono quelle con una minore incidenza dei debiti sul Totale Passivo (e una maggiore incidenza del Patrimonio Netto). Poste del Passivo e Netto Proprietà Frammentata Proprietà Concentrata Proprietà Molto Concentrata Totale Debiti 53,4% 59,7% 58,7% Debiti vs Banche 23,0% 21,9% 20,2% Debiti vs altri Finanziatori 1,0% 1,2% 1,5% Debiti vs Fornitori 16,6% 17,7% 16,1% Altri debiti 12,8% 19,0% 20,9% ( di cui) Debiti a Breve 38,6% 45,9% 43,2% (di cui) Debiti a Oltre 14,8% 13,8% 15,4% Patrimonio Netto 39,5% 34,9% 35,0% Fondi Rischi e Oneri 2,1% 1,6% 2,3% TFR 2,7% 2,5% 2,4% Ratei e Risconti passivi 2,3% 1,3% 1,7% Totale Passivo e Netto 100% 100% 100% 53

e. Le analisi per macro-settori I settori mostrano una diversa attrattività sia in termini di crescita che di capacità di generare reddito 54

La distribuzione dei macro-settori Tra gli undici macro-settori individuati, i più rappresentati sono: l industria manifatturiera, con oltre 1/3 delle aziende il Commercio all ingrosso, con circa 1/5 delle aziende % Manifatturiero 17117 36,6% Commercio all'ingrosso 9167 19,6% Altri servizi Costruzioni Commercio al dettaglio Trasporti e Logistica Servizi alle imprese Commercio autoveicoli 4419 3581 3191 2481 2330 2050 9,4% 7,7% 6,8% 5,3% 5,0% 4,4% Attività finanziarie e immobiliari Agricultura e Silvicoltura Energia ed estrazioni 956 764 751 2,0% 1,6% 1,6% * Per i criteri d individuazione si veda l Appendice. 55

I tassi di crescita I tassi di crescita evidenziano come i macro-settori più ciclici siano il Manifatturiero e i Trasporti, mentre i Servizi alle imprese hanno sofferto meno la caduta della domanda. 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Media 2007-12 Servizi alle imprese 15,0% 12,1% 3,2% 9,4% 8,8% 5,4% 9,0% Agricoltura e Silvicoltura 14,2% 11,6% -1,8% 8,8% 13,7% 5,0% 8,6% Altri servizi 11,7% 9,7% 3,0% 11,0% 7,6% 2,9% 7,6% Commercio al dettaglio 10,1% 8,9% 3,3% 9,9% 8,7% 4,9% 7,6% Trasporti e Logistica 10,6% 8,8% -4,7% 13,2% 9,7% 5,4% 7,2% Commercio all'ingrosso 11,2% 7,7% -5,7% 14,5% 10,5% 1,4% 6,6% Costruzioni 10,9% 8,4% 2,1% 6,8% 7,4% 2,1% 6,3% Energia ed estrazioni 3,6% 11,1% -0,1% 8,1% 7,7% 5,7% 6,0% Manifatturiero 12,6% 4,9% -12,0% 14,4% 11,5% 0,9% 5,4% Commercio autoveicoli 9,9% -2,2% 0,8% 3,0% 0,3% -10,4% 0,2% 56

Il trend del ROE Se l Energia ed estrazione sembra aver tratto beneficio dalla congiuntura economica, tutti gli altri macro-settori non hanno recuperato i livelli di redditività netta pre-crisi. L unico macro-settore con rendimenti negativi del capitale netto è quello del Commercio di autoveicoli. ROE (%) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Delta 2007-12 Energia ed estrazioni 5,1 5,8 9,9 10,7 10,6 12,4 +7,4 Agricoltura e Silvicoltura 5,2 3,9 3,3 5,2 6,1 5,0-0,2 Trasporti e Logistica 10,1 8,9 6,0 9,3 8,2 9,2-0,9 Commercio al dettaglio 12,6 10,4 12,0 13,3 11,2 11,5-1,1 Servizi alle imprese 17,7 18,1 15,3 15,4 15,7 16,0-1,7 Altri servizi 12,1 11,3 8,8 11,1 10,0 9,2-2,9 Costruzioni 11,7 11,0 10,5 11,7 9,9 8,4-3,3 Commercio all'ingrosso 13,8 12,1 10,3 13,5 12,9 10,4-3,5 Manifatturiero 11,2 8,0 4,2 7,7 7,3 6,8-4,3 Commercio autoveicoli 7,2 2,4 4,3 4,3 0,1-6,1-13,3 57

Il trend del ROI Tutti le PMI italiane, ad eccezione di quelle che operano nell Energia ed estrazioni, non hanno ancora recuperato i livelli pre-crisi. I macro-settori con i tassi di redditività operativa più elevati sono quelli dei Servizi alle imprese e del Commercio all ingrosso. ROI (%) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Delta 2007-12 Energia ed estrazioni 5,0 5,3 5,7 5,6 6,7 6,2 +1,1 Agricoltura e Silvicoltura 4,2 3,8 3,7 3,6 4,0 4,2 =0,0 Servizi alle imprese 9,2 9,1 8,5 8,8 9,3 8,3-0,9 Commercio al dettaglio 8,5 7,9 7,2 8,0 8,1 6,9-1,6 Altri servizi 9,0 7,8 7,1 8,0 7,8 7,1-1,9 Trasporti e Logistica 8,6 7,3 6,1 6,9 7,1 6,7-1,9 Costruzioni 9,1 8,6 7,7 7,2 7,3 6,5-2,6 Commercio all'ingrosso 10,4 9,6 7,7 8,4 8,5 7,5-2,9 Manifatturiero 9,9 8,2 5,6 6,9 7,2 6,6-3,3 Commercio autoveicoli 10,2 7,9 7,5 6,9 5,6 2,2-8,0 58

Il trend del ROS Tutti i macro-settori hanno registrato una contrazione del ROS tra 2007 e 2012 Il macro-settore che ha visto una maggiore decrescita del ROS è quello delle Costruzioni. ROS (%) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Delta 2007-12 Agricoltura e Silvicoltura 2,1 1,8 1,8 1,9 2,0 2,0-0,1 Energia ed estrazioni 4,5 4,3 4,8 4,4 5,0 4,3-0,2 Trasporti e Logistica 3,3 2,8 2,4 2,5 2,3 2,2-1,1 Servizi alle imprese 5,3 4,9 4,5 4,5 4,8 4,1-1,2 Commercio al dettaglio 2,5 2,0 1,9 2,1 1,7 1,2-1,3 Commercio all'ingrosso 3,9 3,7 2,9 3,3 3,2 2,7-1,3 Altri servizi 4,8 4,2 3,5 4,0 3,9 3,0-1,8 Manifatturiero 5,4 4,6 3,1 4,0 4,1 3,5-1,9 Commercio autoveicoli 2,4 2,0 1,8 1,7 1,4 0,5-1,9 Costruzioni 6,1 5,6 5,3 5,0 4,8 3,8-2,3 59

Il Debt Equity ratio Tutti i macro-settori mostrano, tra il 2007 e il 2012, un rafforzamento della struttura patrimoniale. Tra questi, l industria manifatturiera è quella che più ha rafforzato la propria struttura patrimoniale. 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Delta 2007-12 Manifatturiero 2,5 2,0 2,0 2,0 2,0 1,9-0,6 Commercio all'ingrosso 3,1 2,9 2,7 2,7 2,8 2,6-0,5 Altri servizi 2,8 2,5 2,5 2,4 2,5 2,4-0,4 Commercio al dettaglio 2,8 2,6 2,2 2,2 2,6 2,4-0,4 Costruzioni 4,1 3,8 3,8 3,9 4,0 3,8-0,4 Energia ed estrazioni 2,3 2,5 2,1 2,3 2,3 2,0-0,3 Commercio autoveicoli 3,2 2,8 2,5 2,4 2,7 2,8-0,3 Agricoltura e Silvicoltura 4,1 3,4 3,5 4,0 4,0 3,8-0,3 Servizi alle imprese 2,1 1,8 1,8 1,9 1,9 1,8-0,3 Trasporti e Logistica 3,0 2,8 2,6 2,8 2,6 2,7-0,3 60

L incidenza degli oneri finanziari (Oneri finanziari / fatturato) Ad eccezione del Commercio di Autoveicoli e dell Energia ed Estrazione, tutti gli altri macro-settori si presentano nel 2012 con una minore incidenza degli oneri finanziari sul fatturato (rispetto al 2007). O.F. / FATTURATO (%) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Delta 2007-12 Costruzioni 3,4 3,9 3,2 3,1 3,2 2,9-0,5 Altri servizi 2,0 2,1 1,7 1,4 1,5 1,5-0,5 Agricoltura e Silvicoltura 2,1 2,4 1,8 1,4 1,5 1,6-0,5 Trasporti e Logistica 1,6 1,6 1,3 1,1 1,2 1,2-0,5 Servizi alle imprese 1,6 1,6 1,3 1,1 1,2 1,2-0,5 Commercio al dettaglio 1,2 1,3 0,9 0,7 0,7 0,8-0,4 Manifatturiero 1,7 1,8 1,5 1,1 1,2 1,3-0,4 Commercio all'ingrosso 1,2 1,3 1,0 0,8 0,8 1,0-0,3 Commercio autoveicoli 1,0 1,2 0,9 0,7 0,8 1,1 +0,1 Energia ed estrazioni 3,6 4,1 3,6 3,5 4,4 4,1 +0,4 61

La capacità di ripagare il debito (PFN / EBITDA) Il Commercio di Autoveicoli è il macro-settore che ha deteriorato maggiormente la propria capacità di ripagare il debito (+4,4). Di converso, i Servizi alle imprese e l Energia ed estrazioni sono quelli con una maggiore solidità finanziaria. PFN / EBITDA 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Delta 2007-12 Agricoltura e Silvicoltura 7,3 8,0 7,7 8,5 7,4 7,2-0,1 Energia ed estrazioni 5,0 6,5 5,4 6,0 5,6 5,1 +0,1 Commercio al dettaglio 4,3 4,9 4,8 4,9 5,0 5,5 +1,2 Altri servizi 4,4 4,8 5,1 5,1 5,2 5,7 +1,3 Manifatturiero 4,4 5,0 6,3 5,8 5,6 5,8 +1,4 Trasporti e Logistica 4,2 4,7 5,8 5,8 5,3 5,6 +1,4 Servizi alle imprese 3,5 4,0 4,8 5,0 4,6 5,0 +1,5 Costruzioni 6,7 7,5 8,7 9,4 9,2 8,5 +1,8 Commercio all'ingrosso 5,2 5,5 6,8 6,7 6,8 7,1 +1,9 Commercio autoveicoli 6,0 7,5 7,6 7,7 9,0 10,4 +4,4 62

Composizione del Passivo e Netto per macro-settori L incidenza dei debiti sul Totale delle Fonti di Finanziamento passa dal 58,2% dell Agricoltura al 71,8% delle Costruzioni. Poste del Passivo Manifatturiero Agricoltura Energia ed Estrazioni Commercio di Autoveicoli Commercio all'ingrosso Totale Debiti 58,3% 58,2% 56,9% 69,0% 65,3% Patrimonio Netto 35,5% 37,1% 36,6% 25,1% 29,6% Fondo Rischi e Oneri 1,9% 1,7% 2,4% 1,5% 1,6% TFR 3,3% 0,9% 1,0% 3,6% 2,6% Ratei e Risconti passivi 0,9% 2,1% 3,1% 0,9% 0,8% Totale Passivo e Netto 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Poste del Passivo Commercio al Dettaglio Costruzioni Trasporti e Logistica Servizi alle imprese Altri Servizi Totale Debiti 63,3% 71,8% 58,5% 59,6% 59,2% Patrimonio Netto 31,0% 23,6% 30,5% 32,5% 30,8% Fondo Rischi e Oneri 1,3% 1,5% 2,4% 1,8% 3,7% TFR 3,5% 1,2% 3,7% 3,3% 3,4% Ratei e Risconti passivi 1,0% 1,9% 4,9% 2,8% 3,0% Totale Passivo e Netto 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 63

Composizione del Debito per macro-settori I Servizi (alle imprese e non solo) presentano una bassa incidenza dei Debiti vs Banche, ma hanno un Debito più sbilanciato sul breve periodo. Composizione Debiti Manifatturiero Agricoltura Energia Ed Estrazioni Commercio di Autoveicoli Commercio all Ingrosso Totale Debiti 58,3% 58,2% 56,9% 69,0% 65,3% Debiti vs Banche 20,6% 21,6% 29,7% 26,7% 23,2% Debiti vs altri Finanziatori 1,2% 1,2% 1,0% 2,4% 0,7% Debiti vs Fornitori 19,2% 20,4% 9,8% 29,3% 26,7% Altri debiti 17,2% 15,0% 16,3% 10,6% 14,7% (di cui) Debiti a Breve 47,6% 43,1% 27,6% 59,6% 56,9% (di cui) Debiti a Lungo 10,7% 15,1% 29,3% 9,4% 8,4% Composizione Debiti Commercio al Dettaglio Costruzioni Trasporti e Logistica Servizi alle imprese Altri Servizi Totale Debiti 63,3% 71,8% 58,5% 59,6% 59,2% Debiti vs Banche 17,7% 23,1% 21,5% 14,7% 18,8% Debiti vs altri Finanziatori 1,2% 1,1% 1,6% 2,3% 1,7% Debiti vs Fornitori 26,5% 14,5% 18,7% 18,0% 16,3% Altri debiti 17,8% 33,2% 16,7% 24,6% 22,4% (di cui) Debiti a Breve 50,7% 51,5% 41,6% 46,5% 43,4% (di cui) Debiti a Lungo 12,6% 20,3% 16,9% 13,1% 15,7% 64

Il Ciclo Commerciale per macro-settori L industria manifatturiera è quella con una maggiore durata del Ciclo Commerciale, seguita dalle Costruzioni, il Commercio all ingrosso e di autoveicoli. Durata media dei crediti (al lordo IVA) Manifatturiero Agricoltura e Silvicoltura Energia ed estrazioni Commercio autoveicoli Commercio all'ingrosso Commercio al dettaglio 113,1 95,3 134,5 48,3 107,9 34,5 Giorni di copertura delle scorte 142,0 100,1 62,2 106,0 76,6 89,0 Durata media dei debiti (al lordo IVA) 110,1 121,7 140,7 75,3 85,9 77,1 Durata del Ciclo Commerciale * 145,0 73,7 56,0 79,0 98,6 46,4 Durata media dei crediti (al lordo IVA) Costruzioni Trasporti e Logistica Attività fin. e immobiliari Servizi alle imprese Altri servizi 154,0 105,6 66,0 134,4 114,2 Giorni di copertura delle scorte 104,5 26,1 47,6 39,7 39,5 Durata media dei debiti (al lordo IVA) 165,9 110,0 110,6 118,4 122,0 Durata del Ciclo Commerciale * 92,5 21,6 3,0 55,7 31,6 * Durata del ciclo commerciale = Durata media dei crediti (al lordo IVA) + Giorni copertura scorte - Durata media dei debiti (al lordo IVA). 65

Un focus sul manifatturiero Alcuni settori tipici del Made in Italy sono ripartiti, altri no 66

L industria manifatturiera Nell industria manifatturiera i settori con la più alta numerosità di PMI sono quelli dei Prodotti in metallo e della Meccanica; poco numerose le PMI attive nei settori del Legno-Carta e dei Mezzi di trasporto. % Prodotti metallo 3140 18,3% Meccanico 2778 16,2% Sistema Moda Alimentari e Bevande 2154 2131 12,6% 12,4% Altro Manifatturiero 1488 8,7% Elettrico Gomma e Plastica Chimico e Farmaceutico Mobile ed arredo 1141 1124 1003 928 6,7% 6,6% 5,9% 5,4% Legno e carta 719 4,2% Mezzi di Trasporto 511 3,0% * Per i criteri d individuazione degli undici settori operativi si veda l Appendice. 67

Il trend di crescita All interno dell industria manifatturiera: alcuni settori (Sistema Moda e Meccanica su tutti) sembrano aver sofferto la crisi, ma sono ripartiti; altri settori (Mobile-Arredo su tutti) sono ancora alla ricerca di una via d uscita dalla crisi 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Media 2007-12 Alimentari e Bevande 12,1% 9,6% 0,5% 7,6% 11,5% 4,9% +7,7% Meccanica 14,5% 6,9% -15,8% 13,1% 13,1% 3,9% +6,0% Chimico-Farmaceutico 9,4% 4,8% -4,8% 14,3% 8,8% 1,2% +5,6% Sistema Moda 9,2% 0,9% -9,8% 17,6% 14,6% 0,6% +5,5% Prodotti in Metallo 15,4% 5,0% -22,2% 20,0% 14,4% -1,0% +5,3% Gomma-Plastica 11,4% 3,5% -13,5% 19,4% 10,4% -0,6% +5,1% Elettrico 13,2% 3,9% -13,2% 19,1% 8,5% -2,2% +4,9% Legno-Carta 11,6% 3,3% -6,6% 13,2% 8,2% -0,7% +4,8% Mezzi di Trasporto 14,0% 5,9% -13,9% 11,6% 9,2% -0,3% +4,4% Altro Manifatturiero 10,7% 4,2% -8,9% 8,8% 8,4% -0,7% +3,7% Mobile-Arredo 12,9% 2,7% -12,2% 7,9% 6,2% -0,4% +2,8% 68

Il trend del ROE L unico settore che ha recuperato i livelli di redditività pre-crisi è quello del Sistema Moda. La Meccanica è il settore con i tassi di redditività più elevati nel 2012. ROE (%) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Delta 2007-12 Sistema Moda 9,8 6,7 3,7 9,9 10,4 9,9 +0,1 Chimico-Farmaceutico 7,6 6,0 6,7 9,1 8,9 7,0-0,6 Alimentari e Bevande 6,1 4,9 7,5 7,5 5,0 4,6-1,5 Gomma-Plastica 7,6 5,0 4,4 7,2 6,2 5,5-2,1 Legno-Carta 9,3 5,6 6,0 7,4 5,6 5,2-4,0 Meccanica 15,0 11,9 4,7 8,1 9,1 10,4-4,6 Elettrico 14,1 11,1 4,4 10,4 9,0 8,0-6,1 Altro Manifatturiero 10,4 7,1 4,9 6,3 5,4 4,1-6,3 Mezzi di Trasporto 11,8 8,0 0,2 4,7 5,1 4,5-7,3 Mobile-Arredo 10,8 6,9 2,8 4,5 3,9 3,1-7,8 Prodotti in Metallo 14,3 9,1 1,4 6,8 7,1 6,1-8,1 69

Il trend del ROI Tutti i settori dell industria manifatturiera non hanno ancora recuperato i livelli di redditività operativa pre-crisi. La Meccanica e il Chimico-Farmaceutico sono tra i settori con i maggiori tassi di redditività nel 2012. ROI (%) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Delta 2007-12 Chimico-Farmaceutico 9,1 7,5 7,3 8,3 7,8 7,7-1,3 Alimentari e Bevande 7,2 6,4 6,7 6,3 5,9 5,8-1,4 Sistema Moda 8,9 7,3 4,9 6,8 7,8 6,9-2,0 Gomma-Plastica 9,0 7,5 6,4 7,2 7,3 6,6-2,4 Legno-Carta 9,1 7,3 6,2 6,6 6,6 6,0-3,1 Elettrico 10,8 9,5 5,6 7,8 8,2 7,4-3,4 Meccanica 11,9 10,1 6,2 7,9 8,6 8,4-3,6 Mezzi di Trasporto 9,6 8,0 3,8 6,2 6,3 5,7-3,8 Altro Manifatturiero 9,6 7,6 5,8 5,8 6,0 5,0-4,7 Prodotti in Metallo 11,7 9,3 4,6 6,9 7,7 6,7-5,1 Mobile-Arredo 9,7 7,2 4,4 4,6 4,9 3,6-6,1 70

Il trend del ROS Il Chimico Farmaceutico è il settore che ha registrato una minore riduzione della redditività delle vendite (-0,7 punti). Mezzi di Trasporto e Mobile Arredo sono i settori con la maggiore contrazione del ROS tra il 2007 e il 2012. ROS (%) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Delta 2007-12 Chimico-Farmaceutico 5,0 4,1 4,3 4,8 4,5 4,3-0,7 Alimentari e Bevande 3,7 3,4 3,9 3,6 3,0 2,7-1,0 Sistema Moda 4,6 3,8 2,1 3,5 4,0 3,5-1,1 Gomma-Plastica 4,8 4,1 3,5 4,2 4,0 3,4-1,4 Meccanica 6,6 5,9 3,5 4,8 5,0 4,9-1,7 Elettrico 6,1 5,7 3,6 5,0 5,0 4,4-1,7 Legno-Carta 5,1 4,3 3,7 3,7 3,6 2,9-2,2 Prodotti in Metallo 6,2 5,4 2,6 4,3 4,6 3,7-2,5 Altro Manifatturiero 5,7 4,4 3,5 3,6 3,5 2,7-3,0 Mezzi di Trasporto 5,4 4,2 2,1 3,6 3,2 2,3-3,1 Mobile-Arredo 4,8 3,8 2,2 2,4 2,3 1,7-3,1 71

La capacità di ripagare il debito Il Chimico-Farmaceutico e la Meccanica sono i settori con la migliore capacità di ripagare il debito. Di converso, Mobile-Arredo e Mezzi di trasporto mostrano un forte deterioramento della capacità di ripagare il debito. PFN / EBITDA 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Delta 2007-12 Chimico-Farmaceutico 4,3 5,1 4,9 4,4 4,6 4,9 +0,7 Alimentari e Bevande 5,8 5,9 6,0 6,1 6,3 6,4 +0,7 Elettrico 4,5 5,0 6,0 5,6 5,0 5,1 +0,7 Sistema Moda 5,2 6,0 7,4 6,7 6,0 6,1 +0,9 Legno-Carta 4,0 4,3 5,1 5,0 5,2 5,4 +1,4 Gomma-Plastica 4,5 4,9 6,3 5,3 5,3 5,9 +1,4 Meccanica 3,3 4,0 6,1 5,1 4,6 4,8 +1,5 Altro Manifatturiero 4,8 5,1 6,0 6,0 6,2 6,4 +1,7 Prodotti in Metallo 3,9 4,5 6,3 5,5 5,3 5,6 +1,8 Mobile-Arredo 4,3 5,1 7,5 8,0 7,0 7,1 +2,8 Mezzi di Trasporto 4,1 4,6 6,6 5,8 6,7 7,1 +3,0 72

Il Debt/Equity ratio I settori più capitalizzati sono il Chimico-Farmaceutico e la Meccanica. Nonostante un rapporto Debt/Equity ratio abbastanza elevato, l alimentare e bevande è il settore caratterizzato da una maggiore riduzione di tale rapporto tra la fine del 2007 e del 2012. 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Delta 2007-12 Alimentari e Bevande 3,3 2,5 2,6 2,5 2,5 2,4-0,9 Mobile-Arredo 3,1 2,3 2,3 2,2 2,4 2,3-0,8 Elettrico 2,3 2,0 1,8 1,9 1,9 1,6-0,8 Chimico-Farmaceutico 2,2 2,0 1,6 1,6 1,5 1,5-0,7 Sistema Moda 2,6 2,2 2,1 2,2 2,2 2,0-0,6 Gomma-Plastica 2,5 2,1 1,9 2,0 2,0 1,9-0,6 Prodotti in Metallo 2,6 2,0 2,1 2,1 2,1 2,0-0,6 Mezzi di Trasporto 2,4 1,9 1,9 1,8 2,0 1,8-0,5 Legno-Carta 2,7 2,0 2,1 2,0 2,3 2,2-0,4 Meccanica 1,8 1,5 1,5 1,4 1,5 1,5-0,4 Altro Manifatturiero 2,2 1,9 1,8 1,8 2,1 2,1-0,1 73

Oneri Finanziari / Fatturato L unico settore in cui è aumentata l incidenza degli oneri finanziari sul fatturato tra la fine del 2007 e del 2012 è quello dei Mezzi di Trasporto. La Meccanica è il settore con l incidenza degli oneri finanziari più bassa. O.F. / FATTURATO (%) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Delta 2007-12 Alimentari e Bevande 2,0 2,2 1,5 1,1 1,3 1,4-0,6 Chimico-Farmaceutico 1,8 2,0 1,4 1,1 1,2 1,3-0,5 Meccanica 1,5 1,5 1,4 0,9 1,0 1,1-0,4 Legno-Carta 1,7 1,8 1,4 1,0 1,2 1,3-0,4 Altro Manifatturiero 2,1 2,1 1,8 1,4 1,5 1,7-0,4 Sistema Moda 1,7 1,8 1,4 1,1 1,2 1,3-0,4 Gomma-Plastica 1,6 1,8 1,4 1,0 1,1 1,3-0,3 Prodotti in Metallo 1,6 1,7 1,6 1,1 1,2 1,3-0,3 Elettrico 1,6 1,8 1,4 1,1 1,2 1,4-0,2 Mobile-Arredo 1,8 2,0 1,5 1,2 1,3 1,6-0,2 Mezzi di Trasporto 1,5 2,1 1,6 1,2 1,4 1,6 +0,1 74

Il C.E. somma (valori percentuali) CONTO ECONOMICO - PMI 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Ricavi delle vendite e prestazioni 207,2 212,9 177,7 199,0 216,5 209,4 Valore della Produzione 213,7 219,4 180,3 205,0 223,1 215,2 Materie prime e consumo -114,6-115,2-86,4-106,5-119,0-110,4 Variazione materie prime +1,5 +0,2-1,9 +1,4 +1,3-0,5 Servizi -44,6-46,8-40,5-43,9-46,6-46,4 Godimento beni di terzi -4,7-5,0-4,9-4,8-5,0-4,9 Totale costi del personale -29,9-31,8-30,2-32,2-34,1-34,4 Totale ammortamenti e svalutazioni -8,5-9,4-8,1-7,6-8,1-7,9 Accantonamenti per rischi -0,3-0,3-0,6-0,3-0,3-0,3 Altri accantonamenti -0,2-0,2-0,2-0,2-0,2-0,2 Oneri diversi di gestione -2,2-2,3-2,2-2,3-2,4-2,6 Totale costi della produzione 203,3 210,9 175,0 196,4 214,2 207,6 Valore Aggiunto 49,1 50,2 44,4 48,8 51,5 50,4 Reddito Operativo 10,4 8,5 5,3 8,6 8,8 7,7 Proventi finanziari e rettifiche +6,2 +7,5 +5,3 +3,7 +5,0 +5,0 Oneri finanziari -3,5-4,1-2,8-2,2-2,6-2,9 Saldo gestione stratordinaria -0,7-0,6-0,3-0,1-0,3-0,8 Risultato Ante imposte 8,5 5,7 3,1 7,3 6,8 6,3 Imposte -5,2-4,1-3,0-3,6-3,8-3,4 Reddito Netto 3,3 1,6 0,1 3,7 3,0 3,0 75

Il C.E. somma (Mld ) CONTO ECONOMICO - PMI 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Ricavi delle vendite e prestazioni 97,0% 97,0% 98,6% 97,1% 97,1% 97,3% Valore della Produzione 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Materie prime e consumo -53,6% -52,5% -47,9% -51,9% -53,3% -51,3% Variazione materie prime +0,7% +0,1% -1,0% +0,7% +0,6% -0,2% Servizi -20,9% -21,3% -22,5% -21,4% -20,9% -21,6% Godimento beni di terzi -2,2% -2,3% -2,7% -2,4% -2,2% -2,3% Totale costi del personale -14,0% -14,5% -16,7% -15,7% -15,3% -16,0% Totale ammortamenti e svalutazioni -4,0% -4,3% -4,5% -3,7% -3,6% -3,7% Accantonamenti per rischi -0,1% -0,1% -0,4% -0,1% -0,1% -0,2% Altri accantonamenti -0,1% -0,1% -0,1% -0,1% -0,1% -0,1% Oneri diversi di gestione -1,0% -1,1% -1,2% -1,1% -1,1% -1,2% Totale costi della produzione 95,1% 96,1% 97,1% 95,8% 96,0% 96,4% Valore Aggiunto 23,0% 22,9% 24,6% 23,8% 23,1% 23,4% Reddito Operativo 4,9% 3,9% 2,9% 4,2% 4,0% 3,6% Proventi finanziari e rettifiche +2,9% +3,4% +2,9% +1,8% +2,2% +2,3% Oneri finanziari -1,7% -1,9% -1,5% -1,1% -1,2% -1,3% Saldo gestione stratordinaria -0,3% -0,3% -0,2% -0,1% -0,1% -0,4% Risultato Ante imposte 4,0% 2,6% 1,7% 3,6% 3,0% 2,9% Imposte -2,4% -1,9% -1,6% -1,7% -1,7% -1,6% Reddito Netto 1,5% 0,7% 0,0% 1,8% 1,3% 1,4% 76

Il bilancio somma Attività Mld % Crediti verso Soci 2,1 0,9% Imm. Immateriali 6,6 2,8% Imm. Materiali 55,1 23,1% Imm. Finanziarie 21,4 9,0% Totale immobilizzazioni 83,2 34,9% Rimanenze 47,1 19,8% Crediti * 88,8 37,2% Attività Finanziarie 2,4 1,0% Disponibilità liquide 15,0 6,3% Attivo Corrente 153,3 64,2% Totale Attivo 238,6 100,0% Passività e Netto Mld % Debiti vs Banche 49,3 20,6% Debiti vs altri Finanziatori 2,9 1,2% Debiti vs Fornitori 45,8 19,2% Altri debiti ** 41,0 17,2% Totale Debiti 139,1 58,3% Patrimonio Netto 84,7 35,5% Fondi Rischi ed Oneri 4,6 1,9% TFR 8,0 3,3% Ratei e Risconti Passivi 2,2 0,9% Totale Passivo e Netto 238,6 100,0% * I Ratei e Risconti sono inclusi nei Crediti ** La voce "Altri debiti" include: debiti obbligazionari; debiti verso soci; debiti verso società controllate, collegate e controllanti; debiti tributari e verso istituti di previdenza 77

La composizione dell Attivo (Valori %) Poste dell Attivo 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Δ 2007-09 Δ 2009-12 Crediti verso Soci 1,0% 0,9% 0,9% 0,9% 0,9% 0,9% = Imm. Immateriali 3,3% 3,5% 3,3% 3,0% 2,8% 2,8% = Imm. Materiali 18,7% 23,9% 25,0% 24,0% 23,4% 23,1% Imm. Finanziarie 9,1% 8,3% 8,9% 8,9% 8,8% 9,0% Totale immobilizzazioni 31,1% 35,7% 37,1% 35,9% 35,0% 34,9% Rimanenze 19,7% 19,3% 18,5% 19,0% 19,8% 19,8% Crediti 40,9% 37,7% 36,3% 36,8% 37,3% 37,2% Attività Finanziarie Disponibilità liquide 0,9% 0,8% 0,9% 1,1% 1,0% 1,0% = 6,5% 5,6% 6,3% 6,4% 6,0% 6,3% = Attivo Corrente 67,9% 63,4% 62,0% 63,2% 64,1% 64,2% Totale Attivo 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 78