Dalla paura al coraggio: quali strumenti per i genitori? (dott Roberto Mirante) Mettersi in gioco in ambito familiare è diventato qualcosa di complesso è un cammino di crescita costante e di maturazione. L essere genitore è uno dei compiti più difficili dell esistenza, in grado di mettere in crisi la maggior parte delle persone: saper dosare regole e libertà, dipendenza ed autonomia, non è facile, perché si rischia di sfociare nell autoritarismo o nell eccessivo permissivismo. Saper dare dei limiti ai propri figli è uno dei compiti fondamentali dei genitori e, in questa possibilità, sta racchiuso il significato profondo della capacità di poterli/saperli educare. Sentimenti o Emozioni? Se i primi appartengono al campo delle sensazioni e della sensibilità; le seconde si radicano maggiormente nel vissuto corporeo; ma la differenziazione sta nel coinvolgimento dell'altro: le emozioni risiedono in una dimensione di slancio verso l'altro (e-mozione movimento che induce a uscire da sé stessi); i sentimenti si situano nella dimensione del ricevere e del vissuto in se stesso. Educazione dei sentimenti vs seduzione delle idee. Se infatti e-ducere significa condurre lontano da sé, dà l idea di fare uscire, di portare all aperto, cioè simbolicamente far emergere dal bambino quello che già c è, potenziarlo ed insegnargli a gestirlo (ed educare equivale in fondo ad aiutare il soggetto a diventare autonomo), se-ducere significa al contrario attirare a sé (la seduzione ha valore di attrazione). (L'educazione è un processo attraverso il quale i figli ricevono e imparano quelle particolari regole di comportamento che sono condivise dal nucleo famigliare e dal contesto sociale in cui sono inseriti. Per fare ciò un adulto deve indicare, proporre, a volte imporre una strada da imboccare. Sin dalla nascita il piccolo ha infatti bisogno di un intervento costante da parte dell adulto che deve instradare, contenere e regolare le sue richieste, le sue spinte evolutive e i suoi impulsi. Questo significa per l adulto pronunciare i fatidici no, ma questo ruolo educativo viene disatteso. Perché? I motivi possono essere molteplici, dai più concreti a quelli legati alla sfera intima di ciascuno: per stanchezza, comodità, a causa dei sensi di colpa, o per la paradossale mancanza della capacità di sostenere il ruolo di adulto nei confronti del piccolo). Si tratta di generare processi più che di dominare spazi; l'ossessione e il controllo non sono educativi. Provate a chiedervi in quante occasioni, relazionandovi con i vostri figli state educando o seducendo. Paura: dal latino patveo, paveo io temo sono percosso, abbattuto, ma anche atterrire incutere timore, gettare o cadere nello spavento. Forte movimento d'animo per cui l'uomo è eccitato a fuggire un oggetto, che a lui pare nocivo, (Paventare). Coraggio: da cor habeo, avere cuore, forza d'animo. Per noi il coraggio è inestricabilmente legato ad una sfera cavalleresca, militaresca, ad un paradigma di violenza l'accettazione del mettere a repentaglio la propria incolumità fisica nello scontro. Ma il coraggio è ben lontano dalla stupidità che spesso governa simili sfere: il coraggio dialoga con la paura. Come bene sintetizza una celebre frase attribuita ad Ambrose Redmoon, il coraggio non è l'assenza di paura, ma piuttosto la consapevolezza che c'è qualcosa di più importante della paura.
STILE AFFETTIVO POSITIVO. Caratterizza l adulto che invita il bambino a soddisfare i suoi bisogni, è un adulto che offre aiuto, che dà il permesso di fare le cose bene, di cambiare ed essere flessibili, di vincere. E l adulto che afferma, riconosce e conferma il diritto degli altri (grandi e piccoli) ad avere dei riconoscimenti, a sentirsi valorizzato a crescere e diventare autonomi. Sono in contatto con l altro, sono con l altro sono contento che sei qui, mi interesso a te, sono con te, ti sono vicino in un momento difficile. STILE AFFETTIVO NEGATIVO. Solo apparentemente sostiene, invita in realtà alla dipendenza e quindi al fallimento. Giudica l altro debole e inadeguato, blocca le energie, disconosce la possibilità di crescere ed imparare, impedisce l autodeterminazione. Usa messaggi del tipo: lo farò per te, non c è niente che tu possa fare, è una situazione irrimediabile. Questi messaggi pongono l altro in una situazione di incapacità e di impotenza. Comportamenti che descrivono questo stile sono: essere opprimenti, soffocanti, seduttivi e distruttivi. L'essere coraggioso son significa andare incontro al pericolo e la paura non è pericolo! Papa Francesco: la famiglia non è un ideale astratto, ma un compito artigianale che si esprime con tenerezza. Accompagnare, discernere e integrare. ecco alcuni cartelloni realizzati con i bambini in classe
alcuni momenti dell incontro