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REVISIONI 1 Rev. Data Redattore/i - firma/e Descrizione 0.0 Definitivo Commenti e osservazioni al documento da ritornare a: Segnalazione inviata da: data: 1 Si riferisce al sistema di tracciamento delle eventuali successive revisioni di un documento madre Azienda U.S.L. 3 Codice: GEN-DS-IL-IDENTIFICAZIONE PAZIENTE-00 Rev. 0.0 Data:05/05/08 Pag. 2/17

1. INDICE 1. INDICE... 3 2. SCOPO... 4 2.1. APPLICABILITÀ... 4 2.2. OBIETTIVO... 4 2.3. OGGETTO... 4 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 5 4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI... 6 5. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ... 7 6. ISTRUZIONI OPERATIVE... 9 6.1. Identificazione del paziente per la prenotazione di una procedura diagnostica o terapeutica 6.2. Identificazione del paziente per la effettuazione di una procedura diagnostica o terapeutica 6.3. Identificazione del paziente per l'esecuzione di prelievo ematico e/o di materiale biologico 7. RESPONSABILITÀ... 14 8. ACCESSIBILITÀ... 15 9. PARAMETRI DI CONTROLLO... 16 10. GRUPPO DI LAVORO... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. Azienda U.S.L. 3 Codice: GEN-DS-IL-IDENTIFICAZIONE PAZIENTE-00 Rev. 0.0 Data:05/05/08 Pag. 3/17

2. SCOPO 2.1. Applicabilità La procedura si applica ogni qualvolta debba essere svolta su un paziente afferente alle strutture ambulatoriali e degenziali della ASL 3 Genovese un attività clinica che, in caso di errore di identificazione del paziente, possa comportare un danno potenziale o reale al paziente stesso. 2.2. Obiettivi Fornire agli operatori sanitari della ASL 3 Genovese un unico strumento metodologico per l identificazione del paziente Ridurre i casi di non corretta identificazione del paziente 2.3. Oggetto Il presente documento descrive la metodologia da adottare per la corretta identificazione del paziente Azienda U.S.L. 3 Codice: GEN-DS-IL-IDENTIFICAZIONE PAZIENTE-00 Rev. 0.0 Data:05/05/08 Pag. 4/17

3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Joint Commission International Patient identification Statement Maggio 2007 sito internet Ministero della Salute Protocollo Sperimentale di Monitoraggio degli Eventi Sentinella 1 Rapporto (Settembre 2005-Febbraio 2007) Ministero della Salute Raccomandazione n. 3, luglio 2006 Raccomandazione per la corretta identificazione dei pazienti, del sito chirurgico e della procedura Ministero della Salute Raccomandazione per la prevenzione della reazione trasfusionale da incompatibilità AB0 Raccomandazione n. 5 - Marzo 2007 National patient Safety Agency (NPSA) Wristbands for hospital inpatients improves safety (I braccialetti identificativi per pazienti ospedalizzati migliorano la sicurezza) Safer practice Notes Novembre 2005 Sito internet Regione Toscana - Gestione Rischio Clinico Campagna per l identificazione del paziente sito internet Signori C. Qui giace l errore in provetta. Il San Raffaele di Milano passa il laboratorio analisi al microscopio in Il Sole 24 Ore Sanità n. 1 8-14 Gennaio 2008 Seiden SC, Barach P. Wrong-side/wrong-site, wrong-procedure, and wrong-patient adverse events: Are they preventable? Arch Surg. 2006 Sep;141(9):931-9 Azienda U.S.L. 3 Codice: GEN-DS-IL-IDENTIFICAZIONE PAZIENTE-00 Rev. 0.0 Data:05/05/08 Pag. 5/17

4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI SIGLE E DEFINIZIONI: Errore Errore attivo Evento avverso Evento evitato (near miss o close call) Evento sentinella Fallimento nella pianificazione e/o nell esecuzione di una sequenza di azioni che determina il mancato raggiungimento, non attribuibile al caso, dell obiettivo desiderato Azioni o decisioni pericolose commesse da coloro che sono in contatto diretto con il paziente. Sono più facilmente individuabili, hanno conseguenze immediate Evento inatteso correlato al processo assistenziale e che comporta un danno al paziente, non intenzionale e indesiderabile. Gli eventi avversi possono essere prevenibili o non prevenibili. Un evento avverso attribuibile ad errore è un evento avverso prevenibile Errore che ha la potenzialità di causare un evento avverso che non si verifica per caso fortuito o perché intercettato o perché non ha conseguenze avverse per il paziente. Evento avverso di particolare gravità, potenzialmente indicativo di un serio malfunzionamento del sistema, che può comportare morte o grave danno al paziente e che determina una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del servizio sanitario. Per la loro gravità, è sufficiente che si verifichi una sola volta perché da parte dell organizzazione si renda opportuna a) un indagine immediata per accertare quali fattori eliminabili o riducibili lo abbiamo causato o vi abbiano contribuito e b) l implementazione delle adeguate misure correttive. Azienda U.S.L. 3 Codice: GEN-DS-IL-IDENTIFICAZIONE PAZIENTE-00 Rev. 0.0 Data:05/05/08 Pag. 6/17

5. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ L errata identificazione del paziente è uno degli eventi più frequenti che accadono in ambito sanitario. Nel concreto ci si riferisce a errori da farmaco, errori nelle procedure diagnostiche fino ad arrivare ad eventi sentinella particolarmente gravi come interventi chirurgici in paziente sbagliato, in parte del corpo sbagliata che possono e devono essere prevenuti. 2 E tuttavia difficile stimare l incidenza di questa tipologia di errori in quanto in molti casi non producono danni, non vengono rilevati o segnalati dagli operatori. Esistono comunque alcuni dati significativi: la Joint Commission International, evidenzia che nelle Aziende Sanitarie la scorretta identificazione del paziente continua a causare errori nella somministrazione dei farmaci, nella trasfusione di emocomponenti, nelle analisi del sangue, nelle procedure sulla persona sbagliata. Tra Novembre 2003 e Luglio 2005 l Agenzia Inglese per la sicurezza del paziente ha rilevato 236 eventi avversi e eventi evitati (near miss) relativi alla mancanza di braccialetto identificativo o a braccialetto con dati scorretti 3. uno studio pilota su 18 ospedali per acuti svolto dall Agenzia Inglese per la sicurezza del paziente evidenzia 15 incidenti relativi ad operazioni sul sito sbagliato avvenuti in un periodo di cinque mesi. 4 la Raccomandazione del Ministero della Salute sopra riportata stima che la procedura chirurgica su parte del corpo errata si verifichi 1 volta ogni 1000-3000 procedure chirurgiche all anno. 5 Il 67% degli errori trasfusionali sono legati alla trasfusione di emocomponenti sbagliati. 6 Una recentissima indagine effettuata al San Raffaele di Milano a livello di laboratorio analisi evidenzia che il 68% degli errori avviene in fase preanalitica; tra questi vi è l errore anagrafico paziente. 7 In un ottica sistemica i fattori che contribuiscono a tali errori sono numerosi e interrelati; in sintesi si ricordano: scarsa pianificazione delle attività, processi di lavoro disegnati in maniera inadeguata, scarsi meccanismi di controllo mancanza di procedure/indicazioni 2 Ministero della Salute Raccomandazione per la corretta identificazione dei pazienti, del sito chirurgico e della procedura Luglio 2006 3 Joint Commission International Patient identification Statement Maggio 2007 sito internet 4 Sito Internet National Patient Safety Agency 5 Ministero della Salute Raccomandazione per la corretta.op cit.. 6 Regione Toscana Gestione Rischio Clinico Campagna per l identificazione del paziente sito internet - Ministero della Salute Raccomandazione per la prevenzione della reazione trasfusionale da incompatibilità AB0 Raccomandazione n. 5 - Marzo 2007 7 C. Signori Qui giace l errore in provetta. Il San Raffaele di Milano passa il laboratorio analisi al microscopio in Il Sole 24 Ore Sanità n. 1 8-14 Gennaio 2008 Azienda U.S.L. 3 Codice: GEN-DS-IL-IDENTIFICAZIONE PAZIENTE-00 Rev. 0.0 Data:05/05/08 Pag. 7/17

inadeguata comunicazione tra operatori e pazienti e/o tra operatori all interno dell equipe coinvolgimento di più operatori nella gestione di un caso trattamento di casi di emergenza eccessivi carichi di lavoro e/o pressione temporale nel realizzare una procedura, clima organizzativo inadeguato che rappresentano condizioni a rischio di errore in quanto causa di interruzioni, distrazioni, tensioni dell operatore ambiente / attrezzature inadeguate Le strategie di prevenzione dell errore di identificazione In linea generale le strategie di prevenzione includono la standardizzazione e la informatizzazione delle attività. Come sottolineato dal Ministero della Salute L adozione di tecnologie automatiche integrate, capaci di sottrarre alla manualità operazioni ripetitive e facilmente soggette ad errori sia nell ambito del laboratorio che dei reparti ospedalieri (soprattutto per ciò che concerne la preparazione e prelievo di campioni per analisi di laboratorio), è fortemente raccomandata anche da organismi internazionali nonché, a livello europeo, dall organismo di standardizzazione CEN (Commission Européenne de Normalization). Ministero della Salute Risk management in sanità. Il problema degli errori 2004 Gli interventi principali dio riduzione del rischio di errore sono: 1. Procedure che consentano di uniformare i comportamenti degli operatori per identificare in maniera univoca il paziente. 2. Coinvolgimento attivo del paziente e/o familiari nel processo di verifica dell identità 3. Sistemi automatici e non bypassabili: a) Lettore ottico su codice fiscale riportato su TEAM (Tessera Europea Assicurazione Malattia) per pazienti ambulatoriali b) Braccialetti identificativi per pazienti ricoverati Il presente documento NON si riferisce al punto b) braccialetti identificativi in quanto saranno oggetto di un progetto sperimentale a sé stante che l UGR sta definendo all interno dell Azienda. Azienda U.S.L. 3 Codice: GEN-DS-IL-IDENTIFICAZIONE PAZIENTE-00 Rev. 0.0 Data:05/05/08 Pag. 8/17

6. ISTRUZIONI OPERATIVE Le istruzioni operative che seguono sono volte ad evitare l errore di identificazione del paziente nello svolgimento di tutte le procedure diagnostiche e terapeutiche sia a livello ambulatoriale che degenziale. Si è ritenuto opportuno: distinguere la fase di prenotazione (nel caso di prestazioni prenotate tramite CUP) da quella di esecuzione dell intervento per sottolineare l importanza dei doppi controlli nelle fasi di passaggio dedicare un paragrafo a se stante ai prelievi ematici per l elevata frequenza di tale procedura sia a livello ospedaliero che di sale prelievi territoriali Azienda U.S.L. 3 Codice: GEN-DS-IL-IDENTIFICAZIONE PAZIENTE-00 Rev. 0.0 Data:05/05/08 Pag. 9/17

6.1 IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE PER LA PRENOTAZIONE DI UNA PROCEDURA DIAGNOSTICA O TERAPEUTICA INTERVENTO MOTIVAZIONE 1) L operatore accoglie il paziente, lo saluta, lo mette a proprio agio e si fa consegnare dall utente tessera sanitaria e richiesta medica con la prestazione da prenotare 2) L operatore chiede all utente per CHI sta prenotando: per se stesso, o per altra persona; verifica la corrispondenza di nominativo tra tessera sanitaria e richiesta medica 3) L operatore, verifica l identità del paziente, chiedendo all utente di riferire il proprio nome cognome e data di nascita (Come si chiama? Quando (giorno, mese e anno) - è nato?) controllando la corrispondenza con la richiesta medica e la tessera sanitaria 4) Evitare, nel momento dell identificazione, di chiedere al paziente la conferma del nome (NON CHIEDERE Lei è il sig. Mario Rossi?). 5) L operatore ricerca nell apposito software di anagrafica il nominativo del paziente. In caso di omonimia e stessa data di nascita verificare il codice fiscale. In caso di postazione dotata di lettore ottico utilizzarlo per lettura codice fiscale sulla tessera sanitaria magnetica (TEAM) (VEDI FIGURA 1 pagina 13) 6) Qualora il paziente non fosse in grado di comunicare, accertare con le stesse modalità l identità tramite un parente o un accompagnatore 7) L operatore prenota la prestazione e stampa la relativa documentazione 8) Verifica corretta identità utente (nome cognome data di nascita) e corretta prestazione prenotata 9) Consegna la prenotazione all utente chiedendogli di verificare l esattezza di tutti i suoi dati e ricordando data, ora, sede appuntamento ed eventuale preparazione per l esame da effettuare L utente può consegnare erroneamente la sua tessera sanitaria anche se sta effettuando la prenotazione per altra persona L indicazione della data di nascita è importante per evitare confusioni fra omonimi. Il paziente o un suo famigliare / accompagnatore potrebbe non comprendere chiaramente la domanda dell operatore e quindi confermare erroneamente un dato sbagliato. Esistono casi di omonimia e stessa data di nascita. In tal caso l identificativo univoco è il codice fiscale Doppio controllo consente di correggere eventuali errori delle fasi precedenti E fondamentale coinvolgere l utente nel processo di identificazione Azienda U.S.L. 3 Codice: GEN-DS-IL-IDENTIFICAZIONE PAZIENTE-00 Rev. 0.0 Data:05/05/08 Pag. 10/17

6.2. IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE PER LA EFFETTUAZIONE DI UNA PROCEDURA DIAGNOSTICA O TERAPEUTICA INTERVENTO MOTIVAZIONE 1) L operatore accoglie il paziente, lo saluta, si qualifica, lo mette a proprio agio e si fa consegnare dall utente la prenotazione e/o esamina la prescrizione 2) L operatore, verifica l identità del paziente, chiedendo all utente di riferire il proprio nome cognome e data di nascita (Come si chiama? Quando (giorno, mese e anno) - è nato?) controllando la corrispondenza con la documentazione (prenotazione CUP, richiesta medica, prescrizione medica, cartella clinica ecc ) 3) Evitare, nel momento dell identificazione, di chiedere al paziente la conferma del nome (NON CHIEDERE Lei è il sig. Mario Rossi?). 4) Qualora il paziente non fosse in grado di comunicare, e non disponesse di un documento di riconoscimento, accertare con le stesse modalità l identità tramite un parente o un accompagnatore 5) In caso di paziente incosciente giunto ai Servizi di Pronto Soccorso si verifica la presenza di documenti di identità tra gli effetti personali dell utente o si accerta l identità tramite un parente o un accompagnatore. In assenza di documenti di riconoscimento e/o parenti/conoscenti contattare le Forze dell Ordine presenti sul territorio L indicazione della data di nascita è importante per evitare confusioni fra omonimi. Il paziente o un suo famigliare / accompagnatore potrebbe non comprendere chiaramente la domanda dell operatore e quindi confermare erroneamente un dato sbagliato. Azienda U.S.L. 3 Codice: GEN-DS-IL-IDENTIFICAZIONE PAZIENTE-00 Rev. 0.0 Data:05/05/08 Pag. 11/17

6.3. IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE PER L ESECUZIONE DI PRELIEVO EMATICO E/O DI MATERIALE BIOLOGICO 1) In caso di esecuzione di prelievo ematico, l operatore addetto all accettazione ricerca nell anagrafica dell apposito software il nominativo del paziente utilizzando il lettore ottico del codice fiscale posto sulla tessera sanitaria magnetica (TEAM) (VEDI FIGURA 1 pagina 13) 2) Dopo aver inserito gli esami richiesti dal medico, l operatore provvederà alla stampa delle etichette con relativo barcode e della distinta generate dall apposito software 3) l operatore che accoglie l utente in sala prelievi procede nel seguente ordine: A) controlla l identità del paziente con le modalità indicate al paragrafo 6.2 numeri 2 e 3 B) verifica la corrispondenza con i dati indicati sulle etichette e sulla distinta C) appone le etichette sulle provette D) esegue il prelievo ematico E) consegna all utente la distinta da presentare al momento del ritiro referto apponendo sulla stessa un etichetta con barcode identificativa dell utente 4) l operatore addetto alla consegna referti verifica l identità dell utente (vedi sopra) e/o controlla eventuale delega 5) procede con il lettore ottico alla lettura dell etichetta barcode identificativa dell utente apposta sulla distinta al momento del prelievo. Ciò genera automaticamente la schermata relativa ai risultati utente 6) L operatore verifica la corrispondenza tra distinta consegnata dall utente e referto online. Procede alla stampa e consegna referto Sistemi automatici e non bypassabili per l identificazione del paziente riducono il rischio di errori E importante rispettare la sequenza di azioni riportata a lato per evitare errori di identificazione; NON inserire sangue in provette non etichettate in quanto si aumenta il rischio di errore soprattutto in sale prelievi affollate in cui si verificano frequenti interruzioni dell operatore. Azienda U.S.L. 3 Codice: GEN-DS-IL-IDENTIFICAZIONE PAZIENTE-00 Rev. 0.0 Data:05/05/08 Pag. 12/17

FIGURA 1 Azienda U.S.L. 3 Codice: GEN-DS-IL-IDENTIFICAZIONE PAZIENTE-00 Rev. 0.0 Data:05/05/08 Pag. 13/17

7. RESPONSABILITÀ Dell approvazione e della diffusione del documento è responsabile il Direttore Sanitario della A.S.L. n.3 Genovese. La revisione del documento avverrà ogni tre anni ad opera dell U.G.R. La responsabilità dell applicazione dell istruzione di lavoro è di tutto il personale sanitario afferente alle strutture sanitarie dell A.S.L. n.3 Genovese. La responsabilità della distribuzione del documento e della supervisione rispetto all applicazione dell istruzione di lavoro è dei Direttori di Unità Operativa e dei Coordinatori Infermieristici, Tecnici e della Riabilitazione ognuno per le proprie competenze, delle strutture sanitarie dell A.S.L. n.3 Genovese. Azienda U.S.L. 3 Codice: GEN-DS-IL-IDENTIFICAZIONE PAZIENTE-00 Rev. 0.0 Data:05/05/08 Pag. 14/17

8. ACCESSIBILITÀ L istruzione di lavoro è disponibile sul sito intranet aziendale nell area dedicata al sistema di Risk Management. Azienda U.S.L. 3 Codice: GEN-DS-IL-IDENTIFICAZIONE PAZIENTE-00 Rev. 0.0 Data:05/05/08 Pag. 15/17

9. PARAMETRI DI CONTROLLO Numero di errori di identificazione del paziente nello svolgimento di tutte le attività cliniche, da misurarsi con le schede di segnalazione di incident reporting e/o di eventi sentinella. La rilevazione dell indicatore sarà effettuata annualmente dal Gruppo operativo U.G.R. Azienda U.S.L. 3 Codice: GEN-DS-IL-IDENTIFICAZIONE PAZIENTE-00 Rev. 0.0 Data:05/05/08 Pag. 16/17

10. GRUPPO DI LAVORO Sig. O. Aruta, C.P.S.E. Tecnico Sanitario Radiologia Medica P.O. Ponente Dr. A. Boschetti Farmacista Ambito Ponente Dott.ssa M. T. Calcagno Responsabile Farmacia NN.OO. Ambiti Ponente e Nord Dott.ssa A. Corbella CPSE Infermiere - Responsabile Distretto Socio Sanitario 8 Dr. A. Fattorini Dirigente Servizio Immuno Trasfusionale Aziendale D.ssa M. De Martini DMO S.O. Sant Antonio Recco Dott.ssa M. Di Gaetano CPSE Infermiere Ufficio Qualità Dott.ssa S. Giacobbe CPSE Infermiere - Coordinatrice Infermieristica NOAI S.O. La Colletta Sig.ra C. Giacopelli, C.P.S.E. Tecnico Sanitario Laboratorio Biomedico Dott. F. Piu, CPSE Infermiere - Coordinatore P.O. Nord Dott.ssa B. Rebagliati Coordinatore U.GR. Azienda U.S.L. 3 Codice: GEN-DS-IL-IDENTIFICAZIONE PAZIENTE-00 Rev. 0.0 Data:05/05/08 Pag. 17/17