Il ruolo degli educatori in NPL Trieste, 16 maggio 2009

Documenti analoghi
ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF

LeggiAmo. Progetto curricolare I.C. 3 Gadda - Scuola Primaria San Gaetano. Classe IV Sezione B Insegnante Chiara Arditi

PUZZLE 2008 per la Scuola Primaria di Edolo

Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione

LIBRI A SPASSO TANTI MODI PER CONOSCERE IL LIBRO

Convegno nazionale 15 febbraio 2008 AIF, Roma. Il metodo autobiografico a scuola. Intervento di Ilaria Moroni

Leggere fa bene alla salute. La costruzione di una buona pratica di comunità

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA:

Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili

L ALBERO DELLE REGOLE

SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA LINGUA CLASSE SECONDA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. Micro- obiettivi

Nati per Leggere: un progetto per la promozione della lettura ad alta voce a bambini dai 6 mesi di età

SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA ITALIANO CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. Micro- obiettivi

Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 2 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO

SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA OPERA PIA G. CAVALLINI PROGETTO LETTURA UN MARE DI STORIE

PROGETTO LIFE SKILLS E COMPETENZE CHIAVE

Libriamoci: leggere di TUTTO per leggere il TUTTO

PERCORSO FORMATIVO. Cantù 28/04/2011

PROGETO FIABE PER CRESCERE 2. Anno scolastico

MANUALE PER TUTORI AZIENDALI

COMUNE DI GAVIRATE Varese

Laboratorio area antropologica

IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI

allievo insegnante Oggetto culturale

Ruolo e funzioni del Tirocinio. Il modello MARC nel modello di formazione tra Vecchio e Nuovo Ordinamento

LEGGERE AIUTA A IMPARARE, A CRESCERE E A FANTASTICARE

JEROME SEYMOUR BRUNER

< < < laboratori di italiano L2 nelle scuole > > > Scuola secondaria di I grado. "Cavour" anno scolastico 2013/1014

TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO

OBIETTIVI PRIMO BIENNIO

7. Promuovere la lettura ad alta voce ai bambini. Campagna Genitori più Parma maggio 2009

Progetto LA CASA DELLE BUONE RELAZIONI. Un offerta formativa gratuita. rivolta a docenti di ogni ordine e grado. di Milano e provincia

A spasso per la strada

L apprendimento e la formazione. A cura di Daniela Mazzara

Tirocinio: Linee guida e spunti di riflessione a conclusione del Bilancio Psicomotorio

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI

Competenze, progetti didattici e curricolo. Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze

Religione in Aula. Spazi per l IRC

DIDATTICA PER PROGETTI

Area di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education

La didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari

Progetto di continuità Scuola Infanzia Arcobaleno Scuola Primaria Tommaso-Gulli Istituto Comprensivo Statale Europa Faenza-Ra

Le principali teorie psico-pedagogiche. Modelli teorici e lavoro scolastico

LA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012

SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016

AREA DISCIPLINARE: matematico-scientifico-tecnologica ARGOMENTO: il numero Insegnante referente : Battistina Di Vora

D.ssa Jessica Bertolani Dal ruolo tradizionale docente ad uno più articolato tutor, coach, counselor

Servizio Educazione Affettiva e Sessuale UOC Area Famiglia. Consultorio Familiare

ALLA SCOPERTA DELLA SCUOLA PRIMARIA IN COMPAGNIA DEL IL PICCOLO BRUCO MAISAZIO

GRIGLIA PER GRUPPI DI PROGETTO PROGETTO: INSIEME SERENA-MENTE. Responsabile assegnato: LOMBARDI ELVIRA Data di edizione del progetto: 16/11/2007

Con l'amico Spotty sperimento il mondo attraverso i 5 sensi

Let s play English! Progetto di avviamento all apprendimento della lingua inglese per bambini dai 12 ai 36 mesi

Dott.ssa Elena Moltini Psicologa-Psicoterapeuta

Scuola dell Infanzia Tomaso Bertoli Pontoglio

Skills for life. Abilità e competenze per la vita. di Pasquale Malva

LA DOCUMENTAZIONE COME BUONA PRATICA"

UNITA DI APPRENDIMENTO

IL RUOLO DEI GENITORI

con Giorgia Golfetto Sabato 3 maggio ore 16.30

Scuola dell'infanzia S.Margherita Cadrezzate. Anno scolastico 2013/2014

Gruppo 3 - Triennio sec. I grado. Gruppo 5 Triennio sec II grado Gruppo 2 - classi IV e V sc.primaria. Gruppo 4 - Biennio sec.

INTRODUZIONE UN CURRICOLO PER COMPETENZE

Percorsi di prevenzione su fumo, alcol e sostanze Dipartimento Patologia delle Dipendenze Guida ai percorsi

IL GIARDINO DEGLI ALBERI AMICI

IL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM. Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado

ISTITUTO STATALE AUGUSTO MONTI PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Corso di formazione PROMOZIONE DELLA LETTURA AD ALTA VOCE IN FAMIGLIA - SUPPORTO ALLE COMPETENZE GENITORIALI (NATI PER LEGGERE)

I S T I T U T O C O M P R E N S I V O G. M A Z Z I N I P O R T O S. S T E F A N O

PIANO DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO

Le finalità della scuola e l ambiente di apprendimento

PROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE

Obiettivi di apprendimento

PROGRAMMAZIONE ANNI 3 ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PLESSO TAGLIAMENTO SEZIONI: D-E-H-G-L UNITA DIDATTICA DI APPRENDIMENTO: LA SCATOLA DELLE STORIE

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010

RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO VIA PASCOLI CESENA

Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2014/2015 Programmazione delle attività educativo didattiche ITALIANO

PROGETTO ACCOGLIENZA 2012

Scuola statale italiana di Madrid Anno scolastico 2016/17 LINGUA ITALIANA Classe 2C Insegnante: Cristina Contri. ABILITÀ Obiettivi di apprendimento

Progetto Per conoscersi Scuola Panzini a.s

Valutazione e apprendimento: dalle prove INVALSI all insegnamento in classe

I.S.A. 3 SCUOLA DELL INFANZIA VIA FIRENZE PROGETTO GLOBALE DI EDUCAZIONE PERMANENTE SUL TERRITORIO

PROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA

PROFILO PROFESSIONALE DELL ESPERTO IN SCIENZE MOTORIE

Laboratori Radio-Attivi per la scuola

DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO

INCONTRO COMMISSIONE HANDICAP E DSA venerdì 14/01/2011

IL GRUPPO CLASSE COME RISORSA LA CLASSE COME ECOSISTEMA: PARTECIPAZIONE, RESPONSABILITA,INTEGRAZIONE

parole Classificare e ordinare Comprensione Anticipazione Applicazione Reversibilità del pensiero

I. C. PRESIDIO DI LEGALITÀ

La porta di ishtar e altri racconti

U. A. 1 : ITALIANO ABILITÀ METODI / STRATEGIE ATTIVITÀ TEMPI VERIFICH PER CREARE UN CLIMA POSITIVO CHE FAVORISCA LA

ITALIANO TRAGUARDI ASCOLTO-PARLATO.

Progetto Orientamento Scolastico

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI

PREMESSA ALLA PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE

Istituto Sabin a.s

PROMUOVERE LE LIFE SKILLS NELLA SCUOLA UNA SFIDA POSSIBILE

Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

Transcript:

Il ruolo degli educatori in NPL Trieste, 16 maggio 2009 Alessandra Sila Referente progetto NPL FVG Coordinamento nazionale NPL Associazione Culturale Pediatri Associazione Italiana Biblioteche Centro per la Salute del Bambino ONLUS npl-fvg@aib.it www.natiperleggere.it

La lettura mediata dagli educatori La lettura è una pratica sociale con una notevole potenzialità educativa L attenzione alla lettura si intende: - come modalità di interazione sociale - come sviluppo di una relazione con l adulto - come acquisizione di competenze narrative La lettura a scuola aiuta a consolidare nel bambino l abitudine e l amore per la lettura stessa

Il ruolo degli educatori e degli insegnanti in NPL Progettare e porre attenzione sulla propria funzione Le conoscenze dovrebbero comprendere: - la potenzialità e i significati della lettura sotto i profili dello sviluppo del bambino - le caratteristiche dei libri adatti a ciascuna età e la produzione editoriale - la riflessione sull ambiente educativo (offerta di attività, valutazione dei risultati, condivisione tra educatori)

Il ruolo degli educatori e degli insegnanti in NPL Progettare gli spazi e liberare la lettura - letture di routine (es. ora del racconto) - letture e riletture a richiesta - laboratori (es. drammatizzazione, invenzione, narrazione di episodi autobiografici) - spazi dedicati - apertura al territorio Porre attenzione a e intervenire sul proprio ruolo

Le letture routinarie La voce è protagonista il libro un mediatore, un oggetto la voce dà significato al libro il libro prende vita e si riempie di magia i corpi sono vicini la gestione dello spazio avviene attorno al libro e invita ad una intimità straordinaria, anche con gli educatori

La rilettura La prima lettura stimola una attenzione centrata sulla storia e un piacere forte La rilettura: - piacere dell anticipazione mentale relativo alla storia conosciuta - piacere più profondo, meditato che porta ad una scoperta di dettagli sfuggiti, che connotano la storia di nuovi aspetti e consentono ulteriori riflessioni.

Il rito della lettura Se il rito avviene sempre alla stessa ora e nello stesso luogo, il bambino lo aspetterà e capirà che sta per accadere di nuovo: il soffio della voce sta per sconvolgere l ordinarietà delle cose.

Il turn taking l alternanza dei turni Il bambino mentre ascolta e parla si accorge di essere, di esistere in relazione all altro, sia nel rapporto individuale adulto/bambino, sia nel gruppo. Sempre più il bambino interagisce nel momento giusto, quando è il suo turno. Il bambino capisce le regole che rendono possibile l ascolto della voce e quindi apprende l alternanza dei turni.

I laboratori Discussi e scelti dai bambini stessi sulla base dei bisogni e delle loro necessità di interpretazione E fondamentale l accettazione della risposta del bambino sia essa positiva che negativa La risposta diventa la sostanza dell intera elaborazione e si trasforma in sostegno alla motivazione La motivazione si sviluppa in un processo temporale e si struttura nell esperienza

Dall ascolto al pensiero narrativo Il primo e naturale modo di organizzare l esperienza e la conoscenza è quello narrativo E probabile che anche la comprensione in ambito didattico, sia facilitata dall inserzione di segmenti narrativi Il pensiero narrativo consente di organizzare, interpretare e utilizzare l esperienza in eventi ordinati nel tempo e orientati verso uno scopo (Bruner. 1992)

Dall ascolto al pensiero narrativo La narrazione è un processo cognitivo attraverso il quale mettiamo ordine nella nostra esperienza. Lo stesso avviene mentre ascoltiamo una narrazione (interna o socializzata). Narrare significa unire i fatti, prendere decisioni; si riproduce la realtà e la si adegua al vissuto esercitando un controllo cognitivo ed emotivo.

Dall ascolto alla elaborazione La lettura (fase di ascolto) può stimolare nel bambino la necessità di esprimersi e creare (fase di elaborazione) che può generare soddisfazione, gioia, maturazione con il conseguente sviluppo di una maggiore stima di sé e del senso di identità che sono gli obiettivi principali della scuola.

La condivisione a scuola La dimensione affettiva degli apprendimenti si basa sul coinvolgimento e riconoscimento del bambino nella sua individualità Le indicazioni metodologiche sulle attività connesse alla lettura sono: - la valorizzazione del gioco (finzione, immaginazione, identificazione) - una relazione personale significativa

La lettura è importante nello sviluppo delle competenze narrative Caratteristiche della narrazione: - presentare l azione umana rapporto soggetto/oggetto - presentare degli schemi inconsueti - presentare la sequenzialità degli eventi - presentare una prospettiva

La lettura è importante nello sviluppo delle competenze per la vita (life skills) Capacità di leggere dentro sé stessi Capacità di riconoscere le emozioni Capacità di governare le tensioni Capacità di analizzare e valutare le situazioni Capacità di prendere decisioni Capacità di risolvere problemi Capacità di affrontare in modo flessibile ogni situazione Capacità di esprimersi Capacità di comprendere gli altri Capacità di interagire e relazionarsi positivamente LIFE SKILLS EDUCATION IN SCHOOLS (OMS, 1993)

Il ruolo dell educatore Il bisogno di competenze per la vita rende urgente la riflessione sul ruolo dell educatore che può: - intervenire sul proprio ruolo, riconoscendo per sé una vera e propria funzione educativa - individuare finalità ed obiettivi coerenti con il proprio ruolo - elaborare strategie educative coerenti e capaci di tradurre i contenuti dei libri in competenze per fronteggiare problemi, per interpretare, per progettare ecc.

Gli spazi: un ambiente generoso La lettura richiede, oltre alla programmazione, la creazione di angoli e spazi dedicati e delimitati, forniti di libri, in cui si entra insieme all adulto I libri devono essere a portata di mano e collocati in uno spazio definito

L apertura al territorio Uso di libri presi in prestito in biblioteca Prestito di libri ad utenti interni/esterni Visite in biblioteca con i bambini Incontri con i genitori Allestimento di un punto informativo per pubblicizzare le attività interne e le opportunità offerte dalla scuola e della biblioteca più vicina (orari, nome e riferimento della bibliotecaria, telefono ecc). Accoglimento degli studenti per i tirocini

Tirocini per studenti: Gli adolescenti chiamati a "donare" ai bambini, momenti di tenerezza, coinvolgimento emotivo, etc. hanno dichiarato di aver "ricevuto" a loro volta dai bambini momenti di serenità e tenerezza molto gratificanti. un effetto virtuoso

Conclusioni La scuola ha un importanza fondamentale La lettura è un perno centrale nel curriculum scolastico, testimonianza di una scuola che offre strumenti, quali i libri, pregni di promesse ed aspettative per la formazione degli individui L insegnante che insegna ad apprezzare i libri motiva l individuo ad un desiderio di ricerca successivo alla scuola, che non pone limiti al proprio divenire

Quando un bambino non legge più è il suo immaginario che sparisce. Offri un libro nuovo a un bambino povero, offri la lettura in regalo! Fondazione per l alfabetizzazione