Il futuro delle professioni della Prevenzione Il Tecnico della Prevenzione

Documenti analoghi
TAVOLA ROTONDA. Assistente Sanitario, Igienista e Tecnico della Prevenzione: quale integrazione è possibile? Enrico Burato

Rovigo, 8 Maggio 2008

Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e

IL TdP IN AMBITO DELLA SANITA PUBBLICA VETERINARIA E DELL IGIENE DEGLI ALIMENTI E NUTRIZIONE ATTIVITA E BISOGNI FORMATIVI

MASTER universitario di II livello in FUNZIONI DIRETTIVE e GESTIONE dei SERVIZI SANITARI. Programma generale

PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1

LA RESPONSABILITA DEL SANITARIO

Università degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità

Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e

L AUDIT COME STRUMENTO DI CONTROLLO DELLA FILIERA ALIMENTARE

La proposta certificativa per il settore ittico

D.ssa Lorella Cecconami Direttore Sanitario ATS della Montagna

Valerio Dimonte. Assessorato Tutela della Salute e Sanità A.Re.S.S.. Regione Piemonte Clinical governance

Il Piano Regionale della Prevenzione Lo stato di salute del Piemonte. Claudio Rabagliati

L operatore socio sanitario in ostetricia: aspetti di identificazione, distinzione e collaborazione

Università degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità

ASL Avellino, via degli Imbimbo 10/ Avellino

Il modello di accreditamento: requisiti generali e specifici. (Dr.ssa Cristina Saletti UO IAN Az. USL di Ferrara)

CURRICULUM PER AUDITOR ED ISPETTORI CAMPO. Azienda Usl 7 Zona Valdichiana. U.F. Sanità Pubblica Veterinaria

ROSARIA CAPPADONA RAPPORTI CON IL PERSONALE DI SUPPORTO

Servizi Veterinari e Sanità Pubblica Veterinaria

Università di Pisa Master in Management delle Aziende Sanitarie

Corso di Formazione Manageriale in Sanità per Direttori Generali e Amministrativi delle aziende sanitarie e ospedaliere

F O R M A T O E U R O P E O

AVVISO PUBBLICO DIREZIONE DELLA STRUTTURA COMPLESSA OSPEDALIERA DI DIREZIONE OSPEDALIERA DELL ASSL DI ORISTANO

C O M PA N Y P RO F I L E

Attività o settore SANITARIO E SOCIOSANITARIO Attività o settore SANITARIO E SOCIOSANITARIO

INRCA Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Corso di Aggiornamento

Print to PDF without this message by purchasing novapdf (

QUESTIONARIO FABBISOGNI FORMATIVI. RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI e COOPERATIVE SOCIALI PROVINCIA DI PRATO. Pagina 1 di 5

brugherio (mb) POLITICA AZIENDALE

F O R M A T O E U R O P E O

Collaborazioni didattiche teorico-pratiche nei Corsi di Formazione di Medicina Generale

Il veterinario aziendale

F O R M A T O E U R O P E O

Strategie applicate in ASL Biella

Il dirigente Infermieristico. della struttura Organizzativa. Dr. Francesco Casile Coordinatore CID Regione Piemonte e Valle D Aosta

Sicurezza e prevenzione in Sanità: il modello dell Azienda San Giuseppe Moscati

Il contributo dell HTA all appropriatezza degli interventi

Medas Service S.r.l. Servizi consulenziali su misura per le specifiche esigenze del cliente

Valorizzazione ed implementazione della multidisciplinarietà nell ambito della Legionellosi

Con il patrocinio di:

Introduzione. L evoluzione delle organizzazioni dall inizio del secolo a oggi 3 Il dirigente nei vari tipi di organizzazione 12

EMME 4 RSA. Master Middle Management Model per le Residenze Sanitarie Assistenziali

Percorso di formazione ed addestramento per operatori del Controllo Ufficiale delle Aziende Sanitarie Provinciali

Linee di indirizzo e documento di priorità del Dipartimento di Prevenzione

Settore EA 37, 37 Certificato n Sistema Gestione Qualità UNI EN ISO 9001:2008

Dott. Lello Gioacchino Marziano. Nome e Cognome

L INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA PUNTI DI FORZA E CRITICITA

ASL 3 Genovese Via Bertani Genova CURRICULUM VITAE DOTT. LORENZO BISTOLFI TITOLI DI STUDIO E PROFESSIONALI ED ESPERIENZE LAVORATIVE

La Formazione Aziendale per il Governo Cinico

L'infermiere specialista e le competenze di tipo specialistico

CLINICAL GOVERNANCE E CONTRIBUTO DELLE AZIENDE SANITARIE

Facoltà di Medicina e Chirurgia

F ORMATO EUROPEO. INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo GUIDO QUICI. 31, via Francesco Flora, , Benevento, Italia cell. 331.

Nuovi orizzonti per la prossima convenzione nazionale della Medicina e Pediatria di Famiglia. Ovidio Brignoli MMG Brescia

VI Sessione Sindromi coronariche acute Convention delle UTIC. Archivio STEMI in Lombardia: dove stiamo andando Maurizio Bersani

Curriculum Vitae di ROMANA ZANEI

L infermiere in sala operatoria tra cultura, tecnologia e clima organizzativo Pesaro, Aprile 2015

F O R M A T O E U R O P E O

Analisi, revisione e implementazione di un modello organizzativo in Qualità nello Studio Legale

Gabriella Viberti L evoluzione del ruolo della medicina di famiglia nella sanità nazionale e regionale

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte

Tavolo di concertazione sulle professioni sociali

La trasformazione delle Cure Primarie nel Servizio sanitario italiano. Un analisi di progetti ed esperienze di Case della Salute in Emilia Romagna

AREA PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA

AGREEMENT PROFESSIONALE

Gennaio 2011 ad oggi Libera professionista

II convegno IGEA: dal progetto al sistema L integrazione delle cure per le persone con malattie croniche 25 marzo 2014

PROCESSO DI BUDGETING, VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE, GESTIONE DELLE RISORSE IN RIABILITAZIONE VALERIA SERRAGLIO

Esperienza professionale. Dal 1 febbraio 2015 al 31 dicembre 2019 CHIARA BOVO ITALIANA. Cadoneghe (PD) BVOCHR62L46G224A.

PIETRO PIOVANELLI Via G.Gradenigo, 11 Poncarale (Bs)

Esperto in biotecnologie dei prodotti alimentari

I PATTI AZIENDALI NELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE

Organigramma e Manuale delle funzioni Sede formativa

Dott.ssa Cristina Patrizi Medico di Medicina Generale ASL RMC Roma U.O.CAD ASL RMB Roma U.O. Medicina Legale ASL RMB Roma Segretario Generale Siameg

Il significato della valutazione individuale nelle Aziende Sanitarie. Marzia Cavazza Direttore Amministrativo AOU S. Orsola Malpighi - Bologna

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING

L esperienza Dell Istituto Ortopedico Rizzoli

1. Glossario. 2. Valutazione della clinical competence. 3. Conclusioni

CLINICAL GOVERNANCE. Verso l approccio di sistema GIMBE

in relazione a quanto previsto dal comma 1 dell art.21 della Legge 18 giugno 2009 n. 69

Progetto interministeriale Scuola e salute Gli accordi interministeriali, filosofia e motivazioni del progetto

F O R M A T O E U R O P E O

Nome Ente: Dipartimento di Scienze Sociali dell Università degli Studi di Napoli Federico II

CURRICULUM FORMATIVO PROFESSIONALE

Relatore: Michelangelo mirabello

Il problema delle risorse ed il ruolo della regione.

Piani Nazionali e Regionali Prevenzione: un opportunità da non perdere.

CORSO DI AUDITOR INTERNO ED ESTERNO

COMPETENZE GESTIONALI E CONTROLLO DI QUALITA

F O R M A T O E U R O P E O

"Organizzazione del lavoro, Responsabilità amministrativa degli enti ed efficacia esimente ai sensi dell'art. 30 dlgs 81/08: l'importanza

Luogo di nascita: Zafferana Etnea (CT) Residenza: Vittorio Emanuele 144 Zafferana Etnea CAP 95019

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI RDLDGV73C14A794U. ITALIANA ESPERIENZA LAVORATIVA

PROFILO PROFESSIONALE

Il report di AFT a supporto della governance delle cure primarie

I SISTEMI QUALITÀ NELLE AZIENDE SANITARIE. Carlo Favaretti Direttore Generale, Azienda ULSS n. 19 della Regione Veneto, AdriaA

CURRICULUM VITAE. STUDI * Luglio 1994: Maturità Scientifica presso il Liceo Bagatta in Desenzano del Garda (BS). Votazione 58/60.

Transcript:

Il futuro delle professioni della Prevenzione Il Tecnico della Prevenzione LE PROFESSIONI SANITARIE DELLA PREVENZIONE: QUALE FUTURO? T.P. Katia Razzini Brescia 14 Dicembre 2007

Un lungo percorso. D.Lgs. 502/92 art.6 comma 3 DM 17/01/97 n.58 Delega la regolamentazione delle professioni Istituisce profilo professionale L. 26/02/99 n.42 Riforma professioni Sanitarie DM 509/99 DM 27/07/2000 Riforma Ordinamenti Universitari Equipollenza titoli pregressi L. 10/08/2000 n.251 Definisce le 4 aree, la Dirigenza e Laurea specialistica DM 29/03/01 DM 02/04/2001 DPR 23/03/01 n. 220 Classificazioni Professioni Istituzione Laurea di base e Specialistica Normativa concorsuale L. 08/01/2002 n.1 Accesso Laurea Specialistica e Master I Livello L. 01/02/2006 Delega per l Istituzione Ordini Professionali (proroga 24 mesi).. un punto di partenza

Sanità pubblica La scienza e l arte di prevenire le malattie, prolungare la vita e promuovere la salute attraverso gli sforzi organizzati della società

Programma Comunitario di azione Migliorare le informazione e le conoscenze in ambito sanitario al fine di strutturare un servizio informativo che sia in grado di fornire i dati sanitari chiave per la programmazione degli interventi Rispondere rapidamente alle minacce sanitarie al fine di dispiegare una risposta rapida ed efficace alle minacce emergenti in sanità pubblica dovute alla libera circolazione di merci e persone Indirizzare i determinanti della salute al fine di allestire un programma che aiuti a migliorare lo stato di salute delle popolazioni affrontando le cause di malattia attraverso efficaci misure di promozione alla salute e di prevenzione

ausiliarietà mansioni AUTONOMIA PROFESSIONALITA RESPONSABILITA

Dalla mansione al ruolo professionale Attività caratterizzate da processi difficili da analizzare e da ricondurre a standard, forti livelli di autonomia e di discrezionalità professionale Complessità tecnica Complessità relazionale Complessità gestionale Il Tecnico della Prevenzione deve: Comprendere gli elementi dei fattori di rischio ambientali occupazionali o dovuti a stili di vita, che sono alla base dei processi patologici sui quali focalizzare l intervento preventivo di vigilanza Avere attitudini collaborative con altre figure professionali ai fini di garantire la multidisciplinarietà nell intervento che si possa tradurre in una prevenzione efficace Assumere comportamenti eticamente idonei tesi a proteggere la salute dell umanità e a promuovere la cultura della sicurezza e della salute.

Futuro della Prevenzione. Gli operatori di sanità pubblica da sempre si interrogano sul futuro della loro professione, anche in virtù di ruoli costantemente in evoluzione, condizionati dalle riforme del settore sanitario e insidiate da nuove professioni che si appropriano di segmenti sempre più vasti di competenze Boccia

In un contesto dove si è ormai affermata una cultura del benessere dove il welness è al centro di un prospero business la sanità pubblica deve mantenere il suo ruolo nel controllo delle malattie infettive e cronico degenerative, alla gestione e prevenzione dei rischi ambientali, di promozione della salute e di programmazione organizzazione e di gestione dei servizi sanitari e diventare sempre più una disciplina multisettoriale in grado di coinvolgere organizzazioni e professionalità diverse superando schematismi, corporativismi e diffidenze.

Futuro della Prevenzione SICURA Modena 20 settembre 2007 Proposte di sistemi di Governance per i dipartimenti di Prevenzione.. L epidemiologia, l EBM, L interdisciplinarietà ed i rapporti con le professioni la necessità di una maggiore unità di intenti tra tutti gli operatori della prevenzione tra cui inserisce Il tecnico della prevenzione e l assistente sanitario Dr Carreri

Piano Socio Sanitario 2007 2009 Rilancio della Prevenzione sulla base dell evidenza scientifica Promuovere non solo efficienza, ma anche efficacia ed appropriatezza delle prestazioni Ridefinizione di competenze e di più precisi ambiti di responsabilizzazione dei professionisti in quanto non più ausiliari Ridisegno delle relazioni professionali con l area medica ricercando equilibrio tra ambiti di autonomia e necessità di sinergia Valorizzazione del principio in base al quale i professionisti TdP e ASV sono operatori sanitari responsabili delle attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza

Efficacia Grado di realizzazione delle attivita pianificate e di conseguimento dei risultati pianificati Efficienza rapporto tra i risultati ottenuti e le risorse utilizzate per ottenerli Appropriatezza relazione tra costi, efficacia e bisogni della popolazione

Evoluzione delle strategie di controllo Evoluzione dell organizzazione Evoluzione dell organizzazione professionale

Evoluzione delle strategie di controllo D.Lgs 626/94 Pacchetto igiene D.Lgs. 152/2006 Legge Regionale n.1 del 2 Febbraio 2007 Strumenti di competitività per le imprese e per il territorio della Lombardia Legge Regionale 2 Aprile 2007 n.8 Disposizioni in materia di attività sanitarie e socio sanitarie UNI EN ISO 14001:2004: Sistemi SGA di gestione ambientale STANDARD BS 8800 e OHSAS 18000: Programmazione e Riesame del sistema sicurezza UNI 10939: 2001: Certificazioni di Rintracciabilità di Filiera ISO 22000: Sistemi di gestione della sicurezza agroalimentare HACCP & UNI 10854: 1999 "Linea guida per la progettazione e realizzazione di un sistema di autocontrollo basato sul metodo HACCP CERTIFICAZIONI BRC e IFS

Cambiamento culturale TRADIZIONALE Osservazione rapida e momentanea Verifica della rispondenza alla legge Poca distinzione fra questioni di scarsa e di notevole importanza relative alla sicurezza. ATTUALE Valutazione di processi, valutazione dell applicazione dei sistemi di gestione, dei sitemi di qualità e dell organizzazione, anche attraverso audit, si ha l evidenza che le operazioni essenziali sono rimaste sotto controllo durante TUTTO il periodo di produzione

Evoluzione dell Organizzazione Scelte di programmazione, piani di controllo condivisi e soprattutto interventi mirati e con strumenti efficaci come Evidence base medicine/prevencion Programmazione degli interventi sulla base dei bisogni Conoscenza del territorio, degli aspetti epidemiologici, culturali sociali economici del territorio per rispondere ai bisogni di salute Ridefinizione di competenze con la responsabilizzazione Crescita professionale Capacità di Analisi di contesto locale e verso le nuove soluzioni tecnologiche

Governo Clinico L insieme degli strumenti organizzativi attraverso i quali le istituzioni del SSN assumono una diretta responsabilità per il miglioramento continuo della qualità dell assistenza e per mantenere elevati livelli di servizio attraverso la realizzazione delle condizioni necessarie per favorire l espressione dell eccellenza professionale National institute for Clinical Excellence of British National Health Sistem

Risk Management Trasparenza Formazione Clinical Governance Ricerca e sviluppo Audit Clinico Efficacia

Elementi fondamentali Il monitoraggio dei processi assistenziali e la valutazione sistematica e continuativa dei risultati finali delle prestazioni AUTONOMIA PROFESSIONALE L impegno al miglioramento continuo della qualità tecnica delle prestazioni RESPONSABILITÀ

Evoluzione dell Organizzazione Professionale il professionista coordinatore il professionista specialista il professionista dirigente

inoltre nel futuro del TdP Ordine Professionale Libera Professione

Ordine Professionale Ordini professioni sanitarie Art. 4 L. 43 del 2006 Ordinamento didattico del Corso di Laurea (core curriculum) Codice Deontologico Rispetto delle competenze della professione

Libera Professione Con compiti di tipo organizzativo e gestionale della sicurezza del lavoro e/o dell ambiente e/o alimenti, nonché della gestione dei sistemi di qualità Formatore nel campo della sicurezza sul lavoro e sicurezza alimentare Addetto dei servizi di prevenzione e protezione aziendali Coordinatore per la progettazione e per l esecuzione della sicurezza nei cantieri Valutatore dell impatto ambientale Ergonomo certificato Tecnico competente in acustica Valutatore ed Ispettore dei Sistemi di gestione della qualità Responsabile o addetto del Team HACCP nelle industrie alimentari

Chi ha un PERCHE abbastanza forte può sopportare qualsiasi COME Nietzsche