Progetto di sistema per l applicazione dei Piani di Studio provinciali del Primo ciclo d Istruzione

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Transcript:

Progetto di sistema per l applicazione dei Piani di Studio provinciali del Primo ciclo d Istruzione Area di apprendimento Religione cattolica PRIMO SCAFFALE Piani di studio provinciali Area di apprendimento Religione cattolica I curricoli biennali del primo ciclo SECONDO SCAFFALE Piani di studio provinciali Area di apprendimento Religione cattolica Le Unità di Lavoro del primo ciclo TERZO SCAFFALE Piani di studio provinciali Area di apprendimento Religione cattolica Risorse locali per l IRc progetto START a cura di Ruggero Morandi Trento, anno scolastico 2009-2010

TERZO SCAFFALE Piani di studio provinciali Area di apprendimento Religione cattolica Risorse locali per l IRc progetto START INDICE 0. Introduzione alle Risorse locali per l IRc Progetto START pg. 7 La cultura locale pg. 11 La struttura dei fascicoli sulle Risorse locali per l IRc pg. 13 1. L evangelizzazione in Trentino: i martiri d Anaunia e San Vigilio pg. 15 Presentazione del tema pg. 19 Cartella Multimedia pg. 23 Materiali didattici pg. 41 2. Le immagini dell Ultima Cena in Trentino pg. 53 Presentazione del tema pg. 57 Cartella Multimedia pg. 68 Materiali didattici pg. 85 3. Il Duomo di Trento pg 101 Presentazione del tema pg. 105 Cartella Multimedia pg. 111 Materiali didattici pg. 125

4. Eusebio Chini Padre Kino s.j. pg. 135 Presentazione del tema pg. 139 Cartella Multimedia pg. 143 Materiali didattici pg. 159 5. Antonio Rosmini pg. 163 Presentazione del tema pg. 167 Cartella Multimedia pg. 171 Materiali didattici pg. 189 6. Don Lorenzo Guetti e la cooperazione trentina pg. 201 Presentazione del tema pg. 207 Cartella Multimedia pg. 213 Materiali didattici pg. 228

FSE 2007 2013, P.O. Ob. 2, Asse IV, ob. spec. H "Modellizzazione e sperimentazione dei nuovi piani di studio fortemente ancorati all obiettivo del rafforzamento della qualità dei percorsi di formazione/apprendimento in stretta connessione con le esigenze provenienti dal mercato del lavoro" PIANI DI STUDIO PROVINCIALI LABORATORIO RISORSE LOCALI per l IRC AREA DI APPRENDIMENTO RELIGIONE CATTOLICA Introduzione ai fascicoli Risorse Locali per l IRC PROGETTO START Storia Testimoni Arte e Religione in Trentino

COMPONENTI DEL LABORATORIO TEMATICO RISORSE LOCALI per l IRC2009/2010: A Pasquale Troìa Progettazione e sviluppo del Laboratorio Ha il compito di impostare, progettare, attuare le modalità di costruzione del prodotto finale del Laboratorio, attraverso la presenza alle attività, la corrispondenza tramite e mail o altri supporti informatici, il lavoro personale a casa. Insegnante Argomento fascicolo 1 Gruppo docenti Fassa- Fiemme I Martiri d Anaunia e Vigilio 2 Baldessari Raffaella L Ultima Cena nell arte 3 Tonelli Patrizia Il Duomo di Trento 4 Degaudenz Monica Eusebio Chini p. Kino 5 Marangon Paolo Antonio Rosmini 6 Fusi Giuseppe Lorenzo Guetti Hanno il compito di produrre i fascicoli specifici dedicati agli argomenti previsti nel progetto generale, attraverso il lavoro individuale, gli incontri di confronto e messa a punto dei materiali, la stesura di un elaborato finale. Coordinatore delle attività: Ruggero Morandi

PIANI DI STUDIO PROVINCIALI Area RELIGIONE CATTOLICA LA CULTURA LOCALE Sia la legge provinciale n. 5 del 2006, sia i piani di studio provinciali insistono sull importanza del riferimento al territorio per un opportuno percorso di conoscenza a livello geografico e storico degli eventi ed avvenimenti che contribuiscono ad uno viluppo delle competenze da parte degli studenti della scuola nel Trentino. Su questa base, il laboratorio sulle risorse locali per l irc intende fornire supporto contenutistico e didattico ai percorsi di apprendimento secondo queste caratteristiche: 1. Significatività degli argomenti: gli eventi, le opere ed i testimoni legati alla cultura religiosa del territorio devono essere scelti sulla base del rilievo sia storico che educativo che possono avere a livello provinciale. 2. Contestualizzazione religiosa, storica ed ambientale: devono essere definite le ragioni intrinseche ed estrinseche di quell argomento; perché emerge, e in quel momento ed in quel luogo; a quali bisogni o problemi risponde; come si rapporta ad altre vicende o culture, cosa modifica nel contesto. 3. Lettura interdisciplinare: l argomento deve essere investigato dalle diverse prospettive della cultura religiosa (biblica, teologica, liturgica, delle scienze religiose ) ma anche dai vari possibili punti di vista che costituiscono la gamma dei saperi per l apprendimento (storia, arte, urbanistica, economia ) 4. Valore paradigmatico: l argomento deve dar conto che risponde ad un esigenza dello specifico periodo storico nel nostro territorio, ma si ritrova con analogie e declinazioni varie a livello più ampio (interregionale, nazionale, europeo ed internazionale) al quale è opportuno rinviare 5. Relazione interculturale: se possibile, vanno presentate modalità ed espressioni di risposta ad analoghi bisogni e problemi da parte di culture altre sia rispetto a quella cristiana cattolica sia a quella religiosa. 6. Attenzione didattica: il lavoro va pensato per un uso a livello didattico (in classe, per visite guidate ). Ad una parte di testo descrittivo, vanno quindi aggiunti i relativi mediatori didattici (copie di documenti, schemi, griglie, mappe; disegni, fumetti, immagini, dipinti, foto; frame, clip, sequenze film; musiche ) 7. Sezione per grado scolastico: possibilmente, una sezione del lavoro deve contenere anche indicazioni per percorsi didattici sull argomento sia per la scuola primaria, per la secondaria di primo grado e per la secondaria di secondo grado 8. Elaborazione multimediale: il fascicolo sull argomento trova completezza in una edizione multimediale dello stesso (su standard da concordare) che permetta una fruizione on line (con eventuali approfondimenti locali e materiali aggiuntivi) o tramite LIM.

La struttura del fascicolo RISORSE LOCALI per l IRC Progetto START Per l organizzazione interna dei materiali raccolti, il progetto prevede - una prima sezione dedicata alla descrizione dell argomento, in modo essenziale, chiamata PRESENTAZIONE DEL TEMA - una seconda parte che raccoglie i mediatori riferiti al tema (documenti di testo, di immagine, musica e clip video ) chiamata CARTELLA M;ULTIMEDIA - una terza parte (per definizione aperta e da completare progressivamente) che presenta spunti e bozze di strumenti per la didattica dell argomento, in f0orma non organica, chiamata MATERIALI DIDATTICI Schema

Tabella riassuntiva dei documenti sulle Risorse locali prodotti: