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Crediti La valutazione e cancellazione dei crediti: disciplina civilistica, contabile e fiscale

Agenda Evoluzione normativa in tema di bilancio I crediti nella legislazione civilistica Definizioni Classificazione Rilevazione iniziale Valutazione e rilevazioni successive Esemplificazioni costo ammortizzato Derecognition Fiscalità dei crediti Considerazioni conclusive Page 2

Evoluzione normativa La rivisitazione 2014 del principio contabile nazionale OIC 15 Crediti (in vigore per i bilanci 2015) introduceva alcune novità e chiarimenti di rilievo in tema di: cancellazione dei crediti (c.d. derecognition), trasformazione crediti a breve a lungo termine, scorporo interessi, vendita a rate con riserva di proprietà, svalutazione dei crediti. Il D. Lgs. 139/2015, recependo la «Direttiva Accounting», novella l art. 2426 criteri di valutazione del C.C. stabilendo che i crediti, debiti e titoli siano rilevati in bilancio «secondo il criterio del costo ammortizzato». In particolare, la valutazione di crediti deve tener conto del fattore temporale e del valore di presumibile realizzo. Deroga: le società che redigono il bilancio in forma abbreviata (2435-bis del C.C.), incluse le micro-imprese (art. 2435-ter), possono iscrivere i crediti al «solo» valore di presumibile realizzo. Page 3

I crediti nella legislazione civilistica Criteri di valutazione art. 2426 del C.C. numero 8* Informativa art. 2427 del C.C. numero 1: indicazione dei criteri art. 2427 del C.C. numero 2: movimentazione delle immobilizzazioni art. 2427 del C.C. numero 4: variazioni voci dell attivo art. 2427 del C.C. numero 6: crediti > 5 anni per area geografica, e ricavi per attività ed area geografica Bilancio abbreviato art. 2435-bis del C.C. comma 1*: esposizione dei crediti «oltre l esercizio» art. 2435-bis del C.C. comma 2*: semplificazione di informativa art. 2435-bis del C.C. comma 8**: facoltà di non adottare il costo ammortizzato e fattore temporale per la rilevazione dei crediti *modificato **introdotto dal D.Lgs. 139/2015 Page 4

Definizioni Crediti: I crediti rappresentano diritti ad esigere, ad una scadenza individuata o individuabile, determinati ammontari di disponibilità liquide, o beni di valore equivalente, da clienti o da altri soggetti (OIC 15 par. 4) Costo ammortizzato: Il costo ammortizzato di un attività o passività finanziaria è il valore a cui è stata misurata al momento della rilevazione iniziale l attività o la passività finanziaria al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall ammortamento complessivo utilizzando il criterio dell interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, e dedotta qualsiasi riduzione (operata direttamente o attraverso l uso di un accantonamento) a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità. (IAS 39 par. 9) Criterio tasso interesse effettivo TIE : è un metodo di calcolo del costo ammortizzato di un attività o passività finanziaria (o gruppo di attività o passività finanziarie) e di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo il relativo periodo. Il TIE è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario o, ove opportuno, un periodo più breve, al valore contabile netto dell attività o passività finanziaria. (IAS 39 par. 9) Page 5

Classificazione Principi generali I crediti sono esposti nell attivo patrimoniale nella voce BIII2 relativa ai crediti iscritti nelle immobilizzazioni finanziarie e nella voce CII relativa ai crediti facenti parte dell attivo circolante, a seconda della loro natura (OIC 15 par.7). La classificazione dei crediti tra l attivo circolante e le immobilizzazioni finanziarie non è effettuata sulla base del criterio finanziario ma sulla base del ruolo svolto dalle diverse attività nell'ambito dell'ordinaria gestione aziendale (OIC 15 par. 8) in linea di principio pertanto: crediti di natura finanziaria tra le immobilizzazioni finanziarie (distinguendo gli importi esigibili entro l'esercizio successivo) crediti di natura commerciale nell attivo circolante (distinguendo gli importi esigibili oltre l'esercizio successivo) Per la distinzione temporale si considerano anche i fatti/eventi previsti nel contratto che possono modificare la scadenza contrattuale/legale originaria (se avvenuti entro la data di riferimento del bilancio). Page 6

Classificazione Dettagli e questioni interpretative I crediti sono esposti nello stato patrimoniale al netto di svalutazioni necessarie per ridurli al valore di presunto realizzo. I crediti verso controllate, collegate o controllanti sono iscritte in apposite voci. Novità D. Lgs. 139/2015: previste voci ad hoc per i crediti verso società soggette a comune controllo (c.d. «imprese sorelle). Questioni interpretative: crediti verso Joint Venture? cash pooling? Page 7

Rilevazione iniziale Esistenza e competenza I crediti originati da ricavi per operazioni di vendita di beni o prestazione di servizi sono rilevati in base al principio della competenza quando si verificano entrambe le seguenti condizioni: il processo produttivo dei beni o dei servizi è stato completato; il processo produttivo dei beni o dei servizi è stato completato passaggio sostanziale e non formale del titolo di proprietà (assumendo quale parametro di riferimento, per il passaggio sostanziale, il trasferimento dei rischi e benefici). I crediti che si originano per ragioni differenti dallo scambio di beni e servizi (ad esempio per operazioni di finanziamento) sono iscrivibili in bilancio se sussiste titolo al credito, e cioè se essi rappresentano effettivamente obbligazione di terzi verso l'impresa. Page 8

Rilevazione iniziale Costo ammortizzato e fattore temporale Chi deve obbligatoriamente seguire tali criteri? tutte le società che redigono il bilancio in forma ordinaria A quale tipologia di crediti? sia commerciali che finanziari, tuttavia gli impatti possono essere differenti e non sempre significativi ai fini della determinazione del valore (presumibile di realizzo) dei crediti Il valore di iscrizione iniziale dovrebbe essere rappresentato dal valore nominale del credito (rettificato se necessario per tener conto del fattore temporale attraverso il processo di attualizzazione) al netto di tutti i premi, gli sconti, gli abbuoni ed inclusivo degli eventuali costi direttamente attribuibili alla transazione che ha generato il credito.. Page 9

Rilevazione iniziale Costo ammortizzato e fattore temporale (continua) I costi di transazione, commissioni e ogni differenza tra valore iniziale e valore nominale a scadenza sono inclusi nel calcolo del costo ammortizzato utilizzando il metodo dell interesse effettivo, e ripartiti conseguentemente lungo la durata del credito. Il loro ammortamento integra o rettifica gli interessi attivi calcolati al tasso nominale in modo costante lungo la durata del credito. Il tasso di interesse effettivo è il tasso interno di rendimento che rende uguale il valore attuale dei flussi finanziari futuri derivanti dal credito e il suo valore di rilevazione iniziale. Nel determinare i flussi finanziari si tengono in considerazione tutti i termini contrattuali della transazione che ha originato il credito, incluse le scadenze previste di incasso e pagamento (nonché la probabilità di anticipazioni se previste contrattualmente) e la natura dei flussi finanziari (capitale o interessi). Di norma non sono ricomprese nel calcolo di interesse effettivo le perdite su crediti futuri. Page 10

Rilevazione iniziale Costo ammortizzato e fattore temporale (continua) In sede di rilevazione iniziale occorre tuttavia anche porre a confronto il tasso di interesse effettivo «interno» calcolato con i tassi di interesse di mercato; se significativamente differenti, i tassi di interesse di mercato devono essere utilizzati per attualizzare i flussi finanziari futuri derivanti dal credito al fine di determinare il valore iniziale di iscrizione di quest ultimo. Per i crediti commerciali in tale processo assume rilievo il valore a pronti del bene o servizio. Tasso di interesse di mercato potrebbe essere: il tasso d'interesse di mercato prevalente per il finanziamento di crediti con dilazione ed altri termini e caratteristiche similari o, se il primo non fosse determinabile, il tasso dei finanziamenti della gestione caratteristica dell'impresa Page 11

Valutazioni e rilevazioni successive Costo ammortizzato Il procedimento per determinare, successivamente alla rilevazione iniziale, il valore dei crediti valutati al costo ammortizzato da iscrivere in bilancio prevede: 1 partire dal valore iniziale del credito 2 aggiungere l ammontare degli interessi determinati secondo il criterio del tasso di interesse effettivo (che tengono conto della ripartizione sistematica della differenza tra valore di rilevazione iniziale e valore a scadenza) 3 sottrarre gli incassi per interessi e capitale intervenuti nel periodo 4 sottrarre le svalutazioni al valore di presumibile realizzo e le perdite su crediti Eventuali modifiche alla stima dei flussi attesi devono essere riflesse nel calcolo. Il tasso di interesse effettivo determinato in sede di rilevazione iniziale non è successivamente ricalcolato ed è applicato fino all estinzione del credito (salvo il caso in cui il tasso nominale sia variabile e parametrato al mercato). Page 12

Esemplificazioni Page 13

Costo ammortizzato Un esempio: finanziamento (1) DATI C R Importo finanziamento Rata annuale posticipata 200.000 56.402 n Numero rate 4 ia ct ie Tasso nominale annuo Up-front fee (incassato dal creditore) Tasso interesse effettivo 5% 10.000 7,244% ipotesi: tassi sostanzialmente in linea con il mercato Page 14

Costo ammortizzato Un esempio: finanziamento (1) SVOLGIMENTO Anno Valore iniziale SP Oneri finanziari a CE (ie) Interessi attivi pagati con la rata Costo di transazione (ct) a CE Quota capitale rimborsata Valore finale SP a b = a x ie c d = b- c e = R - c f = a+ d - e 1 190.000* 13.763 10.000 3.763 46.402 147.361 2 147.361 10.675 7.680 2.995 48.722 101.633 3 101.633 7.362 5.244 2.118 51.159 52.593 4 52.593 3.810 2.686 1.124 53.717 0 tot. 10.000 200.000 * valore iniziale all anno 1 è pari a: C ct = 200.000 10.000 Page 15

Costo ammortizzato Un esempio: finanziamento (2) DATI C R ia ct ie im Importo finanziamento Rata «bullet» (rata capitale unica dopo 5a) Tasso nominale annuo Costi sostenuti dal creditore Tasso interesse effettivo Tesso interesse di mercato 100.000 100.000 2% 1.500 1,685% 5% ipotesi: tassi significativamente inferiori a quelli del mercato Page 16

Costo ammortizzato Un esempio: finanziamento (2) SVOLGIMENTO (se ie non fosse stato significativamente da im) Anno Valore iniziale SP Oneri finanziari a CE (ie) Interessi attivi pagati con la rata Costo di transazione (ct) a CE Quota capitale rimborsata Valore finale SP a b = a x ie c d = b- c e = R - c f = a+ b (c+e) 1 2 3 4 5 101.500* 1.710 2.000 (290) 0 101.210 101.210 1.705 2.000 (295) 0 100.915 100.915 1.700 2.000 (300) 0 100.615 100.615 1.695 2.000 (305) 0 100.310 100.310 1.690 2.000 (310) 100.000 0 tot. 1.500 100.000 * valore iniziale all anno 1 è pari a: C + ct = 100.000 + 1.500 Page 17

Costo ammortizzato Un esempio: finanziamento (2) SVOLGIMENTO (in quanto ie significativamente < im) Anno Valore iniziale SP Proventi finanziari a CE (ie) Interessi attivi pagati con la rata Costo di transazione (ct) a CE Quota capitale rimborsata Valore finale SP a b = a x im(=5%) c d = b- c e = R - c f = a+ b (c+e) 1 2 3 4 5 87.012* 4.351 2.000 N/A 0 89.362 89.362 4.468 2.000 N/A 0 91.830 91.830 4.592 2.000 N/A 0 94.422 94.422 4.721 2.000 N/A 0 97.143 97.143 4.857 2.000 N/A 100.000 0 tot. 22.988 10.000 100.000 *valore iniziale all anno 1 è pari a: Valore flussi futuri (c+e) attualizzati a im = 5% La differenza tra (C + ct=)101.500 ed il valore iniziale di 87.012, pari a 14.488,è imputata tra gli oneri finanziari al momento della rilevazione iniziale E possibile dimostrare che: [interessi attivi nominali ] [ct] = [interessi attivi tasso mercato] [oneri finanziari attuariali al tasso mercato] Page 18

Costo ammortizzato Un esempio: credito commerciale DATI C Importo credito 200.000 S Scadenza 36 mesi n Numero rate 1 VP ia ie Valore a pronti bene venduto Tasso interesse nominale Tasso interesse effettivo 180.000 0% 3,574% Page 19

Costo ammortizzato Un esempio: credito commerciale SVOLGIMENTO Anno Valore iniziale SP Proventi finanziari a CE (ie) Interessi attivi (impliciti) pagati Costo di transazione (ct) a CE Quota capitale rimborsata Valore finale SP a b = a x ie c d = b- c e = R - c f = a+ d - e 1 180.000* 6.434 0 N/A 0 186.434 2 186.434 6.664 0 N/A 0 193.098 3 193.098 6.902 20.000 N/A 180.000 0 Tot. 20.000 * valore iniziale all anno 1 è pari a VP: 180.000; per lo stesso valore iscrivo anche il ricavo di vendita Page 20

Valutazioni e rilevazioni successive Svalutazione e perdite su crediti Il valore nominale dei crediti è rettificato tramite un fondo di svalutazione per tenere conto della possibilità che il debitore non adempia integralmente ai propri impegni contrattuali. Nella stima del fondo si comprendono le previsioni di perdita sia per situazioni di rischio di inesigibilità già manifestatesi oppure non ancora manifestatesi ma ritenute probabili. Le stime devono pertanto basarsi su presupposti ragionevoli, utilizzando tutte le informazioni disponibili, al momento della valutazione, sulla situazione dei debitori, sulla base dell esperienza passata, della corrente situazione economica generale e di settore, nonché dei fatti intervenuti dopo la chiusura dell esercizio che incidono sui valori alla data del bilancio Es. il fallimento di un debitore la cui situazione era già nota alla data di bilancio. Page 21

Valutazioni e rilevazioni successive Svalutazione e perdite su crediti (continua) Indicatori da considerare: significative difficoltà finanziarie debitore una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale il creditore, per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria del debitore, estende a quest ultimo una concessione che il creditore non avrebbe altrimenti preso in considerazione sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o attivi altre procedure di ristrutturazione finanziaria dati osservabili che indichino l esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati per un credito, ivi incluso, condizioni economiche nazionali o locali sfavorevoli o cambiamenti sfavorevoli nelle condizioni economiche del settore economico di appartenenza del debitore. Page 22

Valutazioni e rilevazioni successive Svalutazione e perdite su crediti (continua) Tecnicamente, lo stanziamento al fondo svalutazione crediti può avvenire tramite: analisi dei singoli crediti stima, in base all'esperienza e ad ogni altro elemento utile, delle ulteriori perdite che si presume si dovranno subire sui crediti in essere alla data di bilancio processo di valutazione forfettario, in luogo di quello analitico, qualora sia possibile raggruppare i crediti per classi omogenee. L accantonamento al fondo svalutazione deve tener conto degli effetti relativi alla presenza di garanzie o assicurazioni. Crediti al costo ammortizzato: l analisi implica la rivisitazione dei flussi di cassa stimati, da attualizzare al tasso di interesse effettivo originario del credito; la svalutazione è la differenza tra il valore contabile ed il valore dei flussi di cassa rideterminato in base alla inesigibilità o altri indicatori di impairment (es. posticipo regolamento). Page 23

Valutazioni e rilevazioni successive Svalutazione e perdite su crediti (continua) Nella voce B10d) del conto economico svalutazioni dei crediti compresi nell attivo circolante e delle disponibilità liquide, si classificano le svalutazioni dei crediti iscritti nell attivo circolante. Nella voce D19b) del conto economico svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni, si classificano le svalutazioni di crediti iscritti nelle immobilizzazioni finanziarie. Le perdite realizzate su crediti non derivanti da valutazioni, (ad esempio derivanti da un riconoscimento giudiziale inferiore al valore del credito, da una transazione o da prescrizione) si classificano nella voce B14 oneri diversi di gestione del conto economico, previo l utilizzo dell eventuale fondo svalutazione crediti. Se, in un esercizio successivo, le ragioni che in precedenza avevano comportato la contabilizzazione di una svalutazione vengono meno in tutto o in parte (es.: per un miglioramento nella solvibilità del debitore), la svalutazione rilevata precedentemente deve essere stornata. Page 24

Esemplificazioni Page 25

Valutazioni e rilevazioni successive Un esempio: svalutazione credito finanziario al costo amm. SVOLGIMENTO (stessi dati es. finanziamento 2) Anno Valore iniziale SP Proventi finanziari a CE (ie) Interessi attivi pagati con la rata Quota capitale rimborsata Svalutazion e Valore finale SP a b = a x im(=5%) c e = R - c f = a+ b (c+e) 1 87.012 4.351 2.000 0 89.362 2 89.362 4.468 2.000 0 91.830 3 91.830 4.592 2.000 0 94.422 4 94.422 4.721 2.000 0 (39.238)* 57.905 5 57.905 2.831 800 60.000 0 tot. 20.963 8.800 60.000 *al termine dell anno 4 si stima che il debitore pagherà all anno 5 solo 60.800 tra capitale ed interessi. La svalutazione è pertanto determinata come differenza tra il valore contabile e il valore dei flussi finanziari futuri stimati, ridotti degli importi che si prevede di non incassare, attualizzato in questo caso al tasso di mercato (e non al tasso di interesse effettivo originario in quanto ie significativamente < im) In formula: [a + b (c+e)] [60.800/(1+im)^1] Page 26

Cancellazione dei crediti Un credito è cancellato dal bilancio quando viene verificata almeno una delle due condizioni: i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dal credito si estinguono; la titolarità dei diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dal credito è trasferita e con essa sono trasferiti sostanzialmente tutti i rischi inerenti il credito (nella presunzione che, salvo casi eccezionali, il trasferimento dei rischi implichi anche il trasferimento dei benefici). A fronte di cessioni che non trasferiscono sostanzialmente tutti i rischi (es., pro-solvendo) pertanto non è possibile cancellare il credito. Page 27

Cancellazione dei crediti (continua) In termini sostanziali, l obbligo di pagare penali, commissioni, franchigie (nel caso di crediti assicurati dal rischio di mancato incasso) al verificarsi del mancato pagamento da parte del debitore ceduto è equiparabile alla garanzia offerta sul valore nominale del credito ceduto in una normale operazione di cessione pro-solvendo. OIC 15 Par. 58: «ai fini della valutazione del trasferimento dei rischi si tiene conto di tutte le clausole contrattuali, quali a titolo meramente esemplificativo gli obblighi di riacquisto al verificarsi di certi eventi o l esistenza di commissioni, di franchigie e di penali dovute per il mancato pagamento.» L analisi deve essere condotta pertanto sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo. Esempi di clausole contrattuali «critiche» per la valutazione di derecognition (da DDR Assirevi 175) : plafond, facoltà di modifica incondizionata del plafond, rotatività del plafond, addebito interessi sul corrispettivo della cessione, ordine di priorità nell imputazione degli incassi, esclusione del rischio di cambio, polizza assicurativa. Page 28

Fiscalità dei crediti Deducibilità IRES perdite su crediti LEGGE 23 Dicembre 2015, n. 190 (art. 1, co. 160, lett. b) Riformulazione dell ultimo periodo dell art. 101, comma 5, del T.U.I.R. PRASSI i requisiti della certezza e della precisione, richiesti affinché una perdita su crediti sia deducibile, «si possono ritenere sussistenti anche in caso di cancellazione dei crediti dal bilancio operata in applicazione dei principi contabili». Al fine di realizzare il coordinamento tra l ordinamento contabile e quello tributario, la Circolare n. 14/E del 2014 ha chiarito che gli elementi certi e precisi «sussistono nelle ipotesi di cancellazione dei crediti dal bilancio contemplate dal nuovo OIC 15». Page 29

Fiscalità dei crediti Nuovi criteri di valutazione In assenza di indicazioni specifiche rispetto alle novità introdotte dalle disposizioni del D. Lgs. 139/2015, è auspicabile che il principio di rilevanza fiscale delle operazioni per derivazione dalla corretta applicazione dei principi contabili, venga estesa anche ai soggetti OIC, anche al fine di evitare diversità di trattamento ai fini fiscali tra soggetti IAS Adopter e soggetti OIC. Le modifiche di criterio sono state introdotte dalla riformulazione dell art. 83 del TUIR che ha sancito il riconoscimento ai fini fiscali, anche in deroga alle disposizioni del TUIR, dei criteri di qualificazione, imputazione temporale e classificazione in bilancio previsti dai principi contabili internazionali per i soggetti IAS Adopter La portata interpretativa delle modifiche dell art. 83 del TUIR è stata chiarita con il DM 48/2009 che spiega il concetto di derivazione definendone i limiti di applicazione. Avendo a riferimento gli IAS Adopter è possibile affermare che: I profili qualificatori preludono sul piano logico a quelli classificatori e incidono inevitabilmente anche sui profili attinenti la rappresentazione dei fatti in bilancio Il momento di rilevazione del ricavo e del costo (nel bilancio IAS) deve perciò essere tenuto fermo anche sul piano della determinazione del reddito d impresa Page 30

Considerazioni conclusive L introduzione dei nuovi criteri di valutazione può favorire una migliore rappresentazione delle componenti di reddito legate alla vicenda economica dei crediti prevedendo la rilevazione degli interessi (sia attivi che passivi) sulla base del tasso di rendimento effettivo dell operazione, e non sulla base di quello nominale. L applicazione dei nuovi criteri può portare comunque ad effetti non rilevanti ai fini della determinazione del valore (presumibile di realizzo) dei crediti a breve termine, in particolare quelli di natura commerciale ove generalmente non ci sono oneri accessori o commissioni di importo rilevante. L applicazione retroattiva dei nuovi criteri di valutazione sugli elementi di bilancio già esistenti precedentemente alla data di prima applicazione delle disposizioni del D. Lgs. 139/2015 è da considerarsi opzionale in virtù della dall art. 12 comma 2 del medesimo decreto. Page 31