Giovanni Oggiana DISEGNO ARCHITETTONICO

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Giovanni Oggiana DISEGNO ARCHITETTONICO

1.LO SPAZIO ARCHITETTONICO E LA SUA RAPPRESENTAZIONE 1. La rappresentazione dello spazio tridimensionale Gaspard Monge, con la Geometria Descrittiva, ha gettato le basi per rappresentare lo spazio tridimensionale su di uno spazio bidimensionale (come il foglio da disegno). Egli ha messo a punto le proiezioni parallele sui piani ortogonali con cui, rappresentando le tre dimensioni a gruppi di due, ha risolto il problema originale della Geometria descrittiva. 2. Spazio Architettonico Vitruvio nel suo trattato De Architectura ha dato la prima definizione di Architettura: arte del costruire. Lungo la storia diversi altri trattatisti hanno tentato, influenzati dallo spirito del proprio tempo, di precisare questa definizione. A noi non interessa definire l'architettura in senso ampio ma piuttosto lo spazio architettonico: un organismo tridimensionale fruibile dall'uomo. Le proiezioni di Monge ci vengono incontro ma non sono sufficienti a rappresentare lo spazio architettonico. La presenza delle pareti e della copertura impedirebbe di definire con precisione gli interni. Per questo motivo oltre alle proiezioni ortogonali si ricorre ai piani sezionanti. In particolare i piani sezionanti utili a rappresentare lo spazio architettonico sono due: 2

1. il piano sezionante orizzontale con cui si ottiene la PIANTA; 2. il piano sezionante verticale con cui si ottiene la SEZIONE; 3. La Pianta La pianta è la sezione orizzontale di un organismo architettonico ottenuta tramite un piano posto convenzionalmente ad un metro di altezza dal pavimento. Nella pianta si disegnano sia la parte sezionata dal suddetto piano orizzontale sia le parti sottostanti esso. Per distinguere le due cose si ricorre alla differenza di spessore dei tratti: tratto spesso (0.6 0.8) per le parti sezionate con eventuale campitura delle parti solide sezionate (come i muri); tratto sottile (0.1 0.2) per le parti non sezionate che vengono proiettate sul piano (ad esempio gli arredi); Inoltre si può utilizzare un tratteggio sottile (0.1 0.2) per le parti non sezionate che si trovano al di sopra del piano. Ci sono delle eccezioni a queste regole di massima. Ad esempio gli infissi di porte e finestre, sebbene sezionati, si rappresentano col tratto sottile. 3

Per meglio definire lo spazio architettonico si ricorre alle quotature. Questo simbolo indica la quota del pavimento rispetto ad un piano di riferimento (di solito l'esterno); in questo caso il pavimento è posto a +1 rispetto all'esterno (dove è posta la quota 0); il gradino per il salto di quota è in corrispondenza delle porte. Questa nota indica l'altezza della stanza. 4 La Sezione La sezione è ottenuta con un piano sezionante verticale. Come per la pianta anche nella sezione si disegna sia la parte sezionata sia le parti dietro di esso. Per distinguere le due cose si ricorre alla differenza di spessore dei tratti: tratto spesso (0.6 0.8) per le parti sezionate con eventuale campitura delle parti solide sezionate (come i muri); tratto sottile (0.1 0.2) per le parti non sezionate che vengono proiettate sul piano (ad esempio porte, finestre e arredi); 4

Questo simbolo indica la quota del pavimento rispetto ad un piano di riferimento (di solito l'esterno); in questo caso il pavimento è posto a +1 rispetto all'esterno (dove è posta la quota 0); questo simbolo corrisponde, nella sezione, all'analogo simbolo in pianta La parte del terreno ha un contorno indefinito che sta ad indicare l'estensione più ampia rispetto al limite del disegno. Il piano sezionante va sempre indicato in pianta con una linea tratto-punto spessa e con le frecce che indicano la parte verso guarda l'osservatore. Linea di sezione (tratto-punto spessa); frecce del verso di osservazione; Una stessa pianta può avere più sezioni; per distinguerle si contrassegnano con una coppia di lettere (A-A, B-B, CC) La sezione B-B: 5

La sezione C-C: 6