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Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Museo Nazione del Bargello - Firenze DOCUMENTO PRELIMINARE DI PROGETTO RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA LA NUOVA USCITA DEL MUSEO DELLE CAPPELLE MEDICEE - FIRENZE Il Museo Nazionale del Bargello bandisce un concorso di progettazione relativo alla Nuova uscita del Museo delle Cappelle Medicee, ubicato in Piazza Madonna degli Aldobrandini a Firenze. Il complesso di San Lorenzo e le Cappelle Medicee: cenni storici La storia del complesso di San Lorenzo e delle Cappelle Medicee è ricca e nota. Se ne ripropongono brevi cenni per contestualizzare l intervento. Il Museo delle Cappelle Medicee è un istituzione ottocentesca, divenuta dello Stato a seguito della devoluzione dell asse ecclesiastico, a cui fu affidata con atto del 17 giugno 1869. Il museo occupa una parte dello straordinario complesso della basilica di San Lorenzo, già parrocchia dei Medici, e da questi particolarmente valorizzata. Qui furono sepolti fin dalla prima metà del Quattrocento i membri della famiglia. Accoglie le spoglie mortali della famiglia Medici nella Cripta, nel Mausoleo e nella Sagrestia Nuova edificata, a similitudine della Vecchia, a destra del transetto di San Lorenzo, per volontà del papa Medici Leone X, ma realizzata e concepita nel suo arredo scultoreo da Michelangelo su commissione dell altro papa Medici, Clemenente VII, che gli diede l incarico nel 1520. Il lavoro durò fino al 1534 quando Michelangelo fu chiamato a lavorare a Roma da Giulio II e rimase quindi incompiuto. L attuale assetto si deve all intervento di Giorgio Vasari (1511-1574) per interessamento del primo Granduca, Cosimo I. Fu lo stesso Granduca a pensare ad un vero e proprio Mausoleo per la famiglia e tra il 1561 ed il 68, affidò l incarico allo stesso Vasari al quale si deve l idea del rivestimento in marmi e mosaici della terza grande cappella Medici, ancora non costruita. Ma i lavori furono iniziati solo sotto il granducato di Ferdinando I, che nel 1588 aveva fondato allo scopo l Opificio fiorentino delle Pietre Dure, chiamando a Firenze numerosi e famosi maestri lapicidi. Nel 1602 venne indetto un concorso e ai progetti esecutivi presentati da Bernardo Buontalenti e da Gherardo Silvani, fu preferito quello di Matteo Nigetti che, ispirandosi alle idee di Don Giovanni de Medici, rimase responsabile del cantiere fino al 1650. La Cappella dei Principi, così come concepita dai Medici, rimase incompiuta e la sua decorazione fu in parte proseguita durante l Ottocento e anche nel Novecento. La prima sistemazione delle tombe medicee nella cripta sottostante la Cappella dei Principi si deve a Ferdinando III che, nel 1791, le fece portare tutte nel sotterraneo e fece aprire la grande porta su Piazza Madonna. Allo stesso momento risale anche la realizzazione della cripta lorenese. Nel 1857 Leopoldo II decise di effettuare una precisa ricognizione e le spoglie dei Medici furono disposte nell ordine attuale. Nel 1945 furono depositati circa un centinaio di reliquiari e oggetti sacri facenti parte del tesoro della Basilica di San Lorenzo, fra i quali i doni fatti da Papa Leone X: una bandinella in velluto e oro, un pastorale d'argento con l'immagine di San Lorenzo entro la voluta del bastone, una mitria in oro e perle. 1

Il Museo delle Cappelle Medicee: elementi costitutivi, organizzativi e distributivi ll Museo delle Cappelle Medicee è costituito dall insieme di diversi elementi: dal mausoleo intarsiato di pietre dure, destinato ad ospitare le spoglie mortali dei principi Medici, che emerge come edificio a sé stante e come tale è ben caratterizzato nel tessuto urbanistico della città (la Cappella dei Principi), dalle stanze del tesoro di San Lorenzo, dalla Sagrestia Nuova edificata, a similitudine della Vecchia, a destra del transetto di San Lorenzo, disegnata e concepita nel suo arredo scultoreo da Michelangelo, dalla Cripta o vestibolo dove sono sepolti i membri della famiglia e i loro familiari, dalla Cripta lorenese attualmente chiusa al pubblico che accoglie le spoglie mortali della famiglia dei Lorena, successa ai Medici dopo l estinzione con la morte di Gian Gastone (1737), oltre che il Monumento funebre a Cosimo il Vecchio di Andrea del Verrocchio (1467). CRIPTA La Cripta costituisce la parte sotterranea della Cappella dei Principi e ospita le salme dei Granduchi Medici e dei loro familiari. Le spoglie furono trasportate in questo ambiente nel 1791 dal Granduca Ferdinando III di Lorena, ma furono collocate nell attuale sistemazione solo tra il 1857 e il 1858 per volere di Leopoldo II di Lorena. Nella Cripta, inoltre è esposta la grande scultura in bronzo raffigurante l Elettrice Palatina opera di Alfonso Bonisegni (1946, fusa nel 2004) e alcuni reliquiari appartenenti alle collezioni del tesoro della Basilica di San Lorenzo. TESORO DI SAN LORENZO Il Tesoro, esposto nella cripta e in due piccoli vani ai lati dell altare della Cappella dei Principi, fu depositato nel museo nel 1945. Il nucleo più antico è formato da vasi in cristallo di rocca, ametista e diaspro di grande bellezza, appartenuti in parte a Lorenzo il Magnifico e contenenti preziose reliquie acquistate da Papa Leone X a Costantinopoli e in Grecia, donati da Papa Clemente VII alla Basilica di San Lorenzo. All interno del Tesoro si annoverano anche un pastorale, una bandinella con armi medicee e una mitria tempestata di perle e pietre preziose, offerti da Leone X, in occasione delle sue visite a Firenze. CAPPELLA DEI PRINCIPI L idea di costruire una terza cappella tutta di marmi mischi e musaico, baricentrica rispetto alle due sagrestie (Vecchia e Nuova) della basilica laurenziana, risale a Cosimo I e vede come protagonista il suo architetto Giorgio Vasari, che ne dà ampia notizia nelle Vite. Vasari lavora a un modello della cappella, nel 1566, ma il progetto non trova conclusione per la morte, quasi contemporanea, dei due protagonisti. È Ferdinando I che interpreta e realizza il sogno del padre e, prima ancora di indire un concorso per la sua realizzazione, stipendia alcuni scalpellini per approvvigionarsi di diaspri e marmi rari in Corsica e nel veronese da destinare all edificazione del mausoleo. Ferdinando I si concentra da prima sul progetto di un magnifico altare disegnato dal Buontalenti e solo nel 1602 viene indetto un concorso in cui lo stesso Buontalenti e Giovanni de Medici propongono ciascuno un modello ligneo giudicato dai più importanti artisti del periodo. Fu scelto il progetto di Don Giovanni, figlio naturale di Cosimo I ed Eleonora degli Albizi, affidando la direzione dei lavori a Matteo Nigetti, che rimase responsabile del cantiere fino al 1650. Il Mausoleo, di forma ottagonale, ospita i cenotafi dei Granduchi (Cosimo I, Francesco I, Ferdinando I, Cosimo II, Ferdinando II, Cosimo III) con le relative iscrizioni dedicatorie. I sarcofagi sono costituiti da grandi arche in porfido e granito grigio e sopra ciascuno è posto un cuscino con la corona granducale. Ogni nicchia doveva contenere una scultura, ma ne restano solo due: quella di Ferdinando I di Pietro Tacca, e quella di Cosimo II, realizzata da Pietro e Ferdinando Tacca. Nell alta 2

zoccolatura sono inseriti gli stemmi delle città del granducato, realizzati in diaspri, quarzi, lapislazzuli, alabastri, coralli, madreperle. Nella prima metà del Settecento, per volere di Anna Maria Luisa de Medici, furono realizzati i finestroni e la copertura della cupola, mentre la decorazione interna della volta fu eseguita da Pietro Benvenuti tra il 1828 e il 1837. Il pavimento della Cappella in commesso di pietre dure fu terminato solo nel 1962. Nella cupola Pietro Benvenuti dipinse personaggi ed episodi tratti dalla Genesi e dal Nuovo Testamento. L altare è frutto di una ricostruzione del 1937, con pannelli in pietre dure di varie epoche. SAGRESTIA NUOVA La Sagrestia Nuova fu voluta da Papa Leone X per accogliere le spoglie dei suoi congiunti: il padre Lorenzo il Magnifico e lo zio Giuliano, con il fratello Giuliano duca di Nemours e il nipote Lorenzo duca di Urbino. L impresa venne portata a compimento da Papa Clemente VII. Nel 1520 l incarico fu affidato a Michelangelo, che vi lavorò fino al suo definitivo trasferimento a Roma nel 1534. Furono Giorgio Vasari e Bernardo Buontalenti, su commissione di Cosimo I, tra il 1555 ed il 1559, a dare l assetto attuale alla Sagrestia. La struttura architettonica, di dimensioni analoghe a quella della Sagrestia Vecchia di Brunelleschi, si caratterizza per una concezione spaziale innovativa. Sono presenti ispirazioni classiche, tra cui il richiamo al Pantheon nella cupola a volta cassettonata. Michelangelo, che inizialmente pensò a un unico monumento funebre al centro dell ambiente, scelse in seguito la soluzione di tombe a parete. I monumenti a Lorenzo duca d Urbino e Giuliano duca di Nemours sono fiancheggiati dalle statue dell Aurora e del Crepuscolo e della Notte e del Giorno che, gravando sui coperchi dei sepolcri, sembrano spezzarli liberando le anime alla contemplazione della Vergine e del Bambino, simbolo di vita perenne. Nel 1534, con la definitiva partenza di Michelangelo per Roma, la sagrestia rimase incompiuta: Lorenzo il Magnifico e il fratello Giuliano riposano, infatti, entro un semplice sarcofago a forma di cassa, sopra il quale il Vasari collocò la Madonna con il Bambino, scolpita dallo stesso Michelangelo, e le statue dei Santi Cosma e Damiano, protettori della famiglia Medici. CRIPTA LORENESE La Cripta lorenese ospita le spoglie della famiglia dei Lorena, che successe ai Medici nel 1737, e il monumento funebre a Cosimo il Vecchio, Pater Patriae. Nel 1855 il granduca Leopoldo II decise di dare adeguata sepoltura ai suoi familiari, ma il progetto fu realizzato solo anni più tardi dai suoi discendenti. Tra i granduchi Lorena nella cripta è sepolto solo Ferdinando III. All interno del percorso espositivo gli elementi sopra descritti vengono percorsi dal visitatore a partire dalla Cripta, attraverso la Cappella dei Principi e la Sagrestia Nuova, per tornare alla Cripta, che attualmente ospita sia l ingresso sia l uscita del museo. Tra i caratteri distributivi e organizzativi del Museo, che presenta forti limitazioni dovute alla sua stessa conformazione, il fatto che l ingresso e l uscita avvengano dalla stessa porta, su Piazza Madonna degli Aldobrandini, costituisce un limite significativo nell ambito della sicurezza e in particolare nella definizione del numero massimo di visitatori possibile in contemporanea. Il progetto di adeguamento funzionale Il Museo delle Cappelle Medicee è, fra i musei dello Stato, uno dei più visitati con più di 300 mila visitatori all anno. Esso è stato sede di mostre importanti, tra cui negli ultimi anni: Nello splendore mediceo: Papa Leone X e Firenze nel 2013, 3

Arte e Politica. L Elettrice Palatina e l ultima stagione della committenza medicea in San Lorenzo nel 2014, Nel segno dei Medici. Tesori sacri della devozione granducale nel 2015 È noto peraltro che Il Museo delle Cappelle Medicee per la propria conformazione è anche uno di quelli più carenti in fatto di spazi e possibilità di sviluppo. Un Museo particolare per storia e contenuto che tuttavia aveva necessità di dignità e valorizzazione per poter avvicinarsi ai parametri previsti dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo che si è posto tra gli obiettivi dei Musei quello dell adeguamento funzionale degli stessi e della garanzia della completa accessibilità degli edifici e dei complessi museali come si evince sia dall Atto d indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e di sviluppo dei Musei (D.M 10.05.2001) che dalle Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi d interesse culturale il Decreto 28 marzo 2008 (G.U.114 del 16.05.2008) al fine di fornire e garantire un servizio sempre migliore al pubblico dei diversamente abili e al pubblico in generale. Figure 1 e 2 - Inizio dei lavori per la realizzazione dell ascensore (2010) Figure 3 e 4 - Restauro e rimozione della statua raffigurante l Elettrice Palatina e la sua collocazione (temporanea) nella cripta lorenese In questa ottica è stata avviata una campagna di lavori scaturita dalla sinergia delle Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di 4

Firenze, Prato, Pistoia e Prato, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e con la Soprintendenza Archeologica per la Toscana. Il progetto di adeguamento funzionale e superamento delle barriere architettoniche è stato avviato nel 2009 (con l impostazione progettuale iniziale dell Arch. V. Vaccaro del gruppo di lavoro da lui guidato, e dei tecnici e della direzione del Museo ) e ha portato alla realizzazione di un ascensore che conduce al piano della Cappella dei Principi e di un elevatore che dal corridoio porta alla Sagrestia Nuova (inaugurati nel novembre 2014). Lo stesso progetto, avviato nel 2009, ha previsto fasi successive con l obiettivo di realizzare e completare diversi elementi a servizio del Museo che sono: servizi generali per il Museo (uffici e archivi); servizi per il pubblico (nuovi servizi igienici, bookshop, aula didattica); servizi per il personale (spogliatoi, docce, magazzini, spazi tecnici). Figure 5 e 6 L arrivo del nuovo ascensore al piano terra e la piattaforma elevatrice installata per il superamento del dislivello tra il primo piano e la quota della Sagrestia Nuova Il progetto prevede inoltre la realizzazione di una nuova uscita, indispensabile per consentire l accesso a un numero maggiore di visitatori, e l apertura al pubblico di zone ancora chiuse, come la Cripta lorenese e il monumento a Cosimo Pater Patrie del Verrocchio. Oggetto del concorso Nel percorso concreto per le realizzazione dei vari punti del progetto sopra esposto, la Committenza il Museo Nazionale del Bargello ha individuato nel concorso pubblico lo strumento migliore per la definizione della nuova uscita, che risulta inevitabilmente un elemento di interazione e confronto sia con il tessuto urbano del quartiere storico sia con il complesso monumentale di San Lorenzo. Il concorso ha l'obiettivo di individuare il miglior progetto relativo alla sistemazione generale della nuova uscita del Museo delle Cappelle Medicee, da collocarsi nello spazio interrato - già realizzato al grezzo - posto su Via Canto dei Nelli (nella zona delimitata tra i corpi di fabbrica della Cappella dei Principi, della Sagrestia Nuova e dell estremità destra del transetto della Basilica di San Lorenzo) e nel soprastante spazio aperto a quota strada -, così come individuata nella Tavola 1 degli elaborati grafici. La sistemazione comprenderà: 1) la realizzazione di una nuova scala di collegamento tra il livello interrato e il livello strada (piano terra), la cui partenza è collocata all interno dello spazio sopra descritto, definito completamente al grezzo e per gli aspetti distributivi e impiantistici generali; 2) la realizzazione del volume di copertura della predetta scala in uscita su Via Canto dei Nelli; 5

3) il completamento dello spazio interrato sopra indicato, mediante la realizzazione di tutti gli elementi di finitura e la collocazione delle funzioni; 4) la sistemazione dello spazio esterno su Via Canto dei Nelli (al di sopra del vano interrato), inclusa l eventuale sostituzione degli elementi di rivestimento del vano ascensore; 5) le realizzazione nello spazio interrato del bookshop del Museo comprendete l organizzazione, l arredo e la specifica dotazione impiantistica, se necessaria; 6) la realizzazione nello spazio interrato di un gruppo di bagni per i visitatori (comprendente le opere murarie dei tramezzi, gli elementi di finitura e gli elementi impiantistici e di arredo); 7) studio del light design delle aree di progetto, finalizzato alla successiva indicazione delle esigenze architettoniche e di allestimento in relazione agli impianti elettrico e illuminotecnico (generali e di dettaglio), con particolare attenzione all impianto di illuminazione; 8) la realizzazione del nuovo arredo interno della reception, della biglietteria e degli spazi didattici e illustrativi delle Cappelle Medicee. Rientrano nel progetto inoltre alcune opere finalizzate al recupero della Cripta lorenese all interno del percorso museale, consistenti nella riapertura del doppio accesso alla cripta e nella conseguente ricollocazione delle funzioni attualmente localizzate nel piccolo vano d angolo (area custodi). Oggetto del concorso è nello specifico la progettazione della Nuova uscita del Museo delle Cappelle Medicee concernente l opera architettonica della nuova uscita, completa di soluzioni idonee per la funzionalità dell uscita stessa, inclusi i servizi a essa connessi (bookshop, servizi igienici) con livello di approfondimento pari a quello di un "Progetto di fattibilità tecnica ed economica". La finalità del concorso è l individuazione di una proposta progettuale idonea alla situazione architettonica e urbana specifica, nel rispetto dei vincoli esistenti, e l individuazione - qualora ritenuto opportuno - di un soggetto vincitore. Nel caso di affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva, questa dovrà tenere conto delle opere architettoniche e strutturali realizzate e degli elementi già definiti del progetto degli impianti, in parte realizzati attraverso altri progetti e/o finanziamenti, così come delle esigenze funzionali, architettoniche e specialistiche - di allestimento e di arredo - espresse dalla Committenza. Esigenze della Committenza (funzionali, architettoniche, specialistiche) Il Museo delle Cappelle Medicee si svolge tra diversi livelli architettonici dell antico complesso di San Lorenzo, all interno del tessuto storico della città di Firenze. Il Museo raccoglie diversi ambienti architettonici di immenso valore tra cui la Cappella dei Principi e la Sagrestia Nuova di Michelangelo. Nondimeno altri ambienti presenti all interno del complesso laurenziano ne fanno parte e necessitano di essere inseriti all interno del percorso museale. Pertanto convergono esigenze conservative, specialistiche, di allestimento e di arredo, delineando le priorità della Committenza. Dal punto di vista funzionale le esigenze, nonché gli obiettivi, della Committenza sono: - incremento del numero massimo consentito di visitatori, attraverso la realizzazione della nuova uscita distinta dall ingresso che resterà su Piazza Madonna degli Aldobrandini; - miglioramento dei servizi ai visitatori, attraverso la realizzazione di una zona dedicata al bookshop e ai servizi igienici collocata alla fine del percorso di visita; - miglioramento del percorso di visita con inserimento della Cripta lorenese al suo interno, attraverso la sistemazione degli ambienti posti all ingresso della stessa, e collocazione del servizio di guardaroba a momento non esistente. Dal punto di vista architettonico le esigenze della Committenza sono: 6

- rispetto del carattere monumentale e storico, con particolare riferimento al contesto in cui si colloca il volume della nuova uscita, nello spiazzo su Via Canto dei Nelli, tra il retro della Basilica di San Lorenzo e i prospetti della Cappella dei Principi; - contenimento dell impatto ambientale e paesaggistico del volume di copertura della nuova uscita, con particolare riferimento al contesto urbano in cui esso si colloca; - uso di tecniche costruttive e materiali, con particolare attenzione per gli elementi esterni, compatibili con il contesto storico e architettonico del complesso laurenziano e del Museo. Dal punto di vista specialistico di allestimento e di arredo - le esigenze della Committenza sono: - uso di tecniche e materiali, anche per l interno, compatibili con il contesto storico e architettonico del Museo; - utilizzo di tecniche costruttive, tecnologie e materiali finalizzati al contenimento energetico per l uso dei nuovi spazi; - utilizzo di tecniche costruttive, tecnologie e materiali finalizzati al contenimento delle spese di gestione e manutenzione dei nuovi spazi; - ottimizzazione dell utilizzo dello spazio in relazione alle funzioni di progetto; - collocazione all interno del percorso (tra le zone dell ingresso Cripta - e della nuova uscita) del servizio di guardaroba. La progettazione dello spazio della nuova uscita nel suo complesso, articolato nella definizione architettonica sia del volume interrato con la sue diverse funzioni - sia del collegamento con la quota stradale, costituisce dunque il cuore del progetto. L impatto urbano della nuova uscita La nuova uscita del Museo e il volume che la conterrà saranno collocati nella zona del Canto dei Nelli, nell area inclusa tra la Cappella dei Principi, la Sagrestia Nuova e l estremità destra del transetto della Basilica di San Lorenzo. Questa zona, liberata agli inizi del Novecento dalle abitazioni erette nei secoli precedenti, era - prima dei lavori - sistemata a giardino e comprendeva la Statua dell Elettrice Palatina, temporaneamente collocata nella Cripta lorenese. Si tratta di una zona a forte impatto urbano la cui sistemazione deve tener conto degli elementi architettonici circostanti e dell attuale configurazione della piazza e del mercato contiguo. Figure 7 e 8 Alcune immagini dei lavori dello scavo archeologico 7

I vincoli al progetto La progettazione dello spazio che ospita la nuova uscita del Museo deve tenere conto di alcuni vincoli costituiti da elementi esistenti e/o da fattori già definiti dalla Committenza. Essi sono: 1. elementi archeologici: lo spazio interrato di progetto è frutto di impegnative opere di scavo, durate fino al 2016, seguite dall ex Soprintendenza Archeologia della Toscana. Esse hanno portato novità e informazioni e prodotto numerosi ritrovamenti, più o meno significativi, tra cui vari reperti ceramici, pozzi, tombe, mura di epoca romana e medievale e il recupero completo di una grande porzione delle mura della città realizzate nel 1173. Quest ultima ha posizione e dimensione non modificabili, non può essere in alcun modo manomessa (per esempio utilizzandola come elemento di ancoraggio) e deve rimanere a vista, costituendo il primo dei vincoli progettuali; 2. elementi strutturali: gli elementi strutturali che definiscono lo spazio interrato della nuova uscita sono stati completati al momento della organizzazione del concorso (agosto 2017). In particolare è stato realizzato il solaio di copertura del vano interrato, sono state definite le dimensioni dello spazio (in pianta e in alzato) del vano stesso e la posizione per il passaggio della rampa di scale della nuova uscita (attraverso la definizione del passaggio (del vuoto ) all'interno del solaio), che sono elementi assolutamente non modificabili; Figura 9 Localizzazione delle funzioni e definizione degli spazi interni 3. localizzazione delle funzioni e definizione degli spazi interni (altezze utili): all interno del vano interrato sono stabilite sia la localizzazione delle funzioni principali (bookshop e servizi igienici) sia la localizzazione possibile degli elementi impiantistici (al di sotto della scala di uscita e in spazi controsoffittati nella zona alle spalle della porzione delle mura medievali in situ e nella zona dei servizi igienici). Ciò in funzione della scelta prioritaria di mantenere la zona di maggior rappresentanza e fruizione (area di arrivo dal percorso museale, bookshop e area di accesso alla scala di uscita) con la massima altezza libera disponibile e individuare le 8

zone dedicate a funzioni secondarie di servizio (servizi igienici ed eventuale zona espositiva/multimediale) con eventuali altezze inferiori, come rappresentato in figura 9; 4. zona espositiva/multimediale: la zona alle spalle della porzione delle mura medievali mantenute in situ è disponibile per l interpretazione della fruizione, è cioè un area in cui i concorrenti dovranno collocare - a loro scelta servizi per il pubblico tipo eventuali postazioni multimediali, eventuale allestimento dei reperti ritrovati durante lo scavo archeologico dell area e/o eventualmente progettare una zona di realtà aumentata. Come detto sopra quest area potrà avere un altezza inferiore a quella attualmente disponibile, in modo da ricavare degli spazi tecnici (in controsoffitto) dedicati agli elementi impiantistici; 5. servizi igienici: la posizione dei servizi igienici all interno dello spazio interrato, come sopra detto, è prestabilita ed è nell angolo verso Piazza Madonna degli Aldobrandini (come indicato nella figura sottostante). Il numero minimo da includere nel progetto è di almeno 4 unità, di cui 2 per disabili e 2 di dimensioni inferiori, accessibili anche solo agli utenti normodotati; 6. elementi impiantistici: il progetto degli impianti - di climatizzazione, aerazione e idrico - all interno dello spazio interrato della nuova uscita è già definito a livello della progettazione definitiva, così come sintetizzato negli elaborati in allegato. Esso sarà completato a livello del progetto esecutivo in accordo con lo sviluppo del progetto architettonico e degli elementi di finitura della nuova uscita. L impianto di smaltimento liquami (con fossa biologica a livello stradale) è in corso di completamento, così come esiste già la previsione all interno del progetto degli impianti di un sistema di pompaggio dei liquami dalla quota dei servizi igienici alla quota stradale. Per quanto riguarda gli impianti elettrico e illuminotecnico la proposta progettuale dovrà contenere lo studio del light design delle aree di progetto, finalizzato alla successiva indicazione delle esigenze architettoniche e di allestimento in relazione agli impianti elettrico e illuminotecnico (generali e di dettaglio); 7. portata del solaio: il solaio realizzato a copertura del vano interrato è pensato in modo da lasciare quanto più possibile libero lo spazio interno; esso poggia sulle murature d ambito a meno di un unico pilastro (su cui poggia una trave di bordo), che si trova nella zona dell'apertura lasciata per il passaggio della nuova rampa. Il solaio è stato progettato ipotizzando le seguenti azioni (con riferimento alle NTC 2008) che costituiscono un vincolo al progetto: azioni permanenti G2 (peso proprio di tutti gli elementi non strutturali) = 2,00 kn/mq che somma di a) pavimento + sottofondo = 1,50 kn/mq; b) coibentazione + impermeabilizzazione = 0,10 kn/mq; c) controsoffitto = 0,40 kn/mq; azioni variabili costituite da Q1 assunto prudenzialmente pari a 2,5 KN/mq (anche se è previsto solo transito pedonale Cat. A = 2,00 KN/mq) e Neve pari a 0,80 KN/mq (zona 2 altitudine < 200 mt s.l.m.); 8. interdizione dell area esterna: lo spazio di arrivo della nuova uscita su Via Canto dei Nelli che è costituito dall area di proprietà demaniale inclusa negli spazi del Museo attualmente delimitata da una recinzione con inferriata. Tale area deve essere mantenuta in assoluta sicurezza e delimitata dagli spazi stradali adiacenti (Via Canto dei Nelli), anche sostituendo l attuale inferriata con elementi diversi per tipologia e materiali, consentendo la possibilità di collocare eventuali postazioni di controllo in uscita, di chiudere l area e di interdire l accesso all area nelle ore di chiusura del Museo; 1. vincoli normativi: la proposta progettuale dovrà rispondere a tutti i requisiti previsti dalle vigenti normative tecniche inerenti gli edifici monumentali aperti al pubblico, con particolare riferimento a quelli a destinazione museale. 9

Elaborati allegati al bando: 1. Quadro economico dell intervento; 2. Documento Preliminare di Progettazione; 3. Tavola 1 Inquadramento territoriale e individuazione area di intervento; 4. Tavola 2 Piante piano interrato e piano terra Indicazioni aree e funzioni ; 5. Tavola 3 Prospetti Canto dei Nelli e sezioni area di intervento; 6. Tavola 4 Punti di ripresa fotografica piano terra; 7. Tavola 5 Punti di ripresa fotografica piano interrato; 8. Documentazione fotografica degli spazi interessati dal concorso (costituita da 50 foto); 9. Foto d insieme del manufatto e del contesto per fotoinserimenti; 10. Elementi del progetto strutturale come realizzato; 11. Elementi del progetto degli impianti (NOTA: il disegno dei servizi igienici riportato nelle tavole degli impianti è solo indicativo). Nota: gran parte del materiale grafico e fotografico che costituisce gli elaborati del concorso è stato messo a disposizione dalla ex Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Firenze, costituendo parte degli elaborati dell intervento Un ascensore per Michelangelo - Progetto di adeguamento percorsi e abbattimento barriere architettoniche" - redatto nel settembre 2011 dall arch. V. Vaccaro con F. Vestri (per il restauro), coadiuvati dalla collaborazione di arch. Piero Berzi, ass. tec. Mauro Masini, arch. Silvia Pintus. su incarico del Soprintendente arch. Alessandra Marino. Per il Polo museale fiorentino dall arch. M. C. Valenti con A. Niccolai e dalla direttrice dott.ssa M. Bietti su incarico del Soprintendente dott.ssa C. Acidini. 10