Le aflatossine nei luoghi di lavoro: effetti e scenari di esposizione professionale

Documenti analoghi
Problematiche connesse all esposizione ad Aflatossine nei luoghi di lavoro

La presenza di Aflatossine nei luoghi di lavoro

RISCHIO AFLATOSSINE PER I LAVORATORI : una esperienza nei luoghi di lavoro

Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015

Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H , ,76 Basilicata H

Struttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione

Prodotto interno lordo per ripartizione geografica, in Italia e in Sardegna: variazioni percentuali 2005 su 2004

REGIME QUOTE LATTE AFFITTI DI QUOTA

Approfondimento 1 - Rsu per comparto e per ripartizione geografica

autosnodato auto-treno con rimorchio totale incidenti trattore stradale o motrice auto-articolato

DATI INAIL NAZIONALI Anno 2016: aggiornamento al 31/7/2016

Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering

PROGETTO MICOCER MONITORAGGIO DEI LIVELLI DI DEOSSINIVALENOLO (DON) NELLA GRANELLA DI FRUMENTO DURO (TRITICUM DURUM DESF.)

Sorveglianza delle coperture vaccinali antinfluenzali in Italia Antonino Bella

Infermieri sempre più anziani e carenti soprattutto (ma non solo) sul territorio

Rapporto Epidemiologico InfluNet

Rapporto Epidemiologico

LIVELLO GENERALE DI ILLEGALITÀ

Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering

Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2014: aggiornamento al 30/04/2014 DATI INAIL NAZIONALI

Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering

Rapporto Epidemiologico

Rapporto Epidemiologico InfluNet

Il SINAB è un progetto di: L AGRICOLTURA BIOLOGICA AL 31/12/2009 Tabella 1 Numero operatori per tipologia e regione TOTALE. Var.

DATI INAIL NAZIONALI

Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering

DATI INAIL NAZIONALI

DATI INAIL NAZIONALI

DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA UFFICIO STAMPA E RELAZIONI ESTERNE

Quadro sociale - Campania e Italia 2011

Infortuni sul lavoro Anni

Uso dei farmaci per il diabete Roberto Da Cas

ALIMENTAZIONE E SALUTE. Umberto Agrimi Istituto Superiore di Sanità

UNA PANORAMICA DEL BIO NEL MONDO ED IN EUROPA. Area Agroalimentare - Nomisma

Rapporto Epidemiologico InfluNet

LA VIGILANZA RISULTATI E PROSPETTIVE

Analisi Filiali Banca Estesa: Confronto I Trim vs periodi precedenti

Inventari regionali di gas serra e politiche di riduzione

Rapporto Epidemiologico InfluNet

L AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2008

Rapporto Epidemiologico InfluNet

IL CASO CAFFARO. Dr. Francesco Vassallo

Imprese attive nella produzione di cibi pronti, precotti, take away in Italia

La normativa vigente per la protezione degli animali negli allevamenti ai fini della condizionalità

Tabella 3 Piano di prevenzione per gli effetti delle ondate di calore nelle città italiane

IL MERCATO DEL LAVORO IN ABRUZZO

Prof. Alberto Brambilla. Dott. Paolo Novati. 27 giugno 2017, Milano

L EVOLUZIONE DEL MERCATO DEL PRODOTTO BIOLOGICO

TOTALE DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA)

Contiene un Focus sulle Comunicazioni Obbligatorie 2015 e 1 T (fonte: MLPS)

Il ruolo della donna per un agricoltura sostenibile in Italia

L IMPRESA FEMMINILE IN LIGURIA

Capitolo 9 La mortalità per incidenti stradali

STATO. Fonte ed elaborazioni: Provincia di Pistoia.

LO STATO PONDERALE DEI BAMBINI

ANALISI DI COMPETITIVITA DEL VINO SPUMANTE ANNO 2012 CANALI DI VENDITA: GD DO

In occasione. di lavoro Senza mezzo. di trasporto 32 In itinere. mezzo di trasporto 62. In itinere Senza. di trasporto 144. Con mezzo di.

DIFFERENZE REGIONALI NELLA SPESA TERRITORIALE E NEL CONSUMO DEI FARMACI NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2012

Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering

Il rapporto Scuola Industria nel nostro territorio

Agricoltura biologica in Italia: nel 2015, i produttori sono cresciuti dell 8,1%, la SAU del 7,5%

Controllo di qualità amianto dei laboratori nazionali: risultati del progetto INAIL

Osservatorio Nazionale Nota trimestrale novembre 2008

Pensioni ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE. DIREZIONE Regionale PENSIONI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE. Presentazione...

sdf La mappa degli Operatori dell Agricoltura Sociale

Per ulteriori informazioni:

Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering

L AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2009

I cittadini internati negli OPG suddivisi per regione di provenienza i numeri della presa in carico

Grafico 1 - Enti locali Contributi erariali per ente - Anni (valori nominali in migliaia di lire)

Analisi delle principali filiere produttive dell agricoltura biologica pugliese

QUADERNO DELLA CHIMICA A MILANO 2006

I controlli stradali per guida sotto l effetto l sostanze stupefacenti

VII Convegno del Centro Apistico Regionale RUOLO DELLA SANITA' IN APICOLTURA

Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2017: aggiornamento al 31/1/2017 DATI INAIL NAZIONALI

Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering

Le esportazioni delle regioni italiane

Strumenti a sostegno delle imprese. Dott.ssa Maria Ilaria Barra

Rilevazione sulle forze di lavoro

Provenienza dei turisti italiani. Graduatoria delle presenze e permanenza media

Gennaio. Marzo Totale SUL LAVORO DI. In occasione. mezzo di trasporto 28. Senzaa mezzo di. In itinere Senza. In itinere.

Oltre il Pil 2013: la nuova geografia del benessere in Italia

Il settore agro-alimentare in Italia. Focus sul lattiero caseario. Direzione Studi e Ricerche

Un applicazione delle tecniche di sintesi in sanità

Nota di commento ai dati sulla soddisfazione dei cittadini. per le condizioni di vita Anno 2016

L agricoltura sociale nei PSR Carmela De Vivo CREA PB Sede regionale Basilicata Roma, 26 aprile 2016

Area Turismo. I dati relativi al turismo sono stati forniti dall Assessorato Regionale al Turismo e riguardano gli anni dal 2002 al 2011.

Banda massima in upload (Percentile 95 della velocità di trasmissione in

Verifica programma autosufficienza 2015

ATTIVITA' DI DONAZIONE TESSUTI REGISTRATA NEL SIT

Redditi Irpef e Toscana nel 2014 (anno d imposta 2013)

Ticket Regionali Specialistica e Diagnostica Studenti Universitari

L Identikit dell immigrato cinese

!!! "#$"%$%&"! $ ( )!! ( )! *+$$+)!( $ $ ,!! - 1.!(. / $ 0!(( %& $ $1$ "2$"%$%&"% $"34!1$"3$"%$%&"%$%%"$ $ !! +(( 66!7- +89*;* +:8+9:+98 :81*9+

Dati preliminari 2015 analisi dei primi nove mesi. Giancarlo Maria Liumbruno Direttore Centro Nazionale Sangue Istituto Superiore di Sanità, Roma

Valutazione sull andamento congiunturale delle imprese cooperative biellesi I semestre 2012

Ricerca nei cereali di micotossine che presentano attività di interferenti endocrini

L AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2008

GLI STRANIERI A LISSONE: DA STUDENTI A IMPRENDITORI?

PIANO NAZIONALE di Controllo Ufficiale sulla Presenza di Organismi Geneticamente Modificati negli Alimenti

Transcript:

Emergenza aflatossine: dal controllo alla prevenzione Le aflatossine nei luoghi di lavoro: effetti e scenari di esposizione professionale Relatore : Fulvio Ferri Medico del Lavoro - Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPSAL) AUSL di Reggio Emilia Bologna, 15 Novembre 2016, CGIL, Camera del Lavoro, Viale Marconi 1

PER UN OPERATORE DELLA PREVENZIONE LA SITUAZIONE E E SORPRENDENTE!!. da un lato, in determinate aziende, ha a che fare con aflatossine cancerogene (AfB1 AfG1 AfM1,..) - ad azione genotossica (interagiscono direttamente anche con il DNA cellulare) - i cui effetti nocivi, sulle popolazioni animali ed umane piu esposte per ragioni alimentari (Asia ed Africa, sprtt), sono ampiamente noti da anni - che possono giocare un ruolo causale diretto nel 4,6 28,2 % di tutti i casi di epatocarcinoma - la cui pericolosità e storicamente collegata alla possibile assunzione per via alimentare attraverso cibi contaminati, ma il cui assorbimento nell organismo, può avvenire anche attraverso la via respiratoria o, addirittura, per via cutanea (almeno sperimentalmente). 2

. dall altro, deve constatare carente attenzione / conoscenza scarsa regolamentazione e. sulla possibile esposizione professionale ad AFLAT.. su modalità di prevenzione dei loro effetti nocivi e 3

La scarsa attenzione e dimostrata da - Un limitato numero di studi epidemiologici o approfondimenti sperimentali su effetti sanitari e livelli di esposizione professionale, nelle pur numerose aziende che trattano, direttamente o indirettamente, prodotti alimentari o mangimi contaminati - L assenza di qualsiasi normativa specifica di prevenzione a tutela dei lavoratori esposti: le AFLAT. ( paradossalmente ) non sono comprese nella lista UE dei cancerogeni professionali. 4

Unico (recente) aggancio normativo specifico in tema di esposizione professionale: dal giugno 2014, l INAIL ha inserito l EPATOCARCINOMA nella lista delle Malattie Professionali, con obbligo di denuncia, in caso di precedente esposizione professionale ad Aflatossina B1 (codice I.6.45 C22.0) (Decreto Min.Lav. 10.06.14) 5

Perche questo disinteresse? (1) Forse perchè - le AFLAT. sono cancerogeni naturali, ubiquitari, prodotti da muffe, a cui non e semplice sottrarsi e quindi la loro nocività spaventa meno ; inoltre - la loro presenza suscita minori conflitti / allarmi sociali o discussioni rispetto a quelle indotte da cancerogeni di sintesi... continua 6

(continua) Perche questo disinteresse? (2) Forse perché il problema dell esposizione alimentare è particolarmente evidente nei paesi in via di sviluppo (Asia, Africa,..) dove si osservano. elevate incidenze di epatocarcinoma (HCC) indotte dall elevata contaminazione dei cibi da AFLAT. e dall effetto additivo di contemporanea infezione da HBV e HCV (Li-Yu Wang, 2006; Hui-Chen Wu, 2009). ampie fasce di popolazione che non possono permettersi di scartare, o destinare ad altro impiego, i semi e i prodotti della terra più contaminati da AFLA e quindi.. se li mangiano anche se fortemente contaminati. 7

D altronde, per buona parte di queste popolazioni la maggiore probabilità, nel medio termine, di morire per EPATOCARCINOMA, ( mangiando tali prodotti ) rappresenta l l ALTERNATIVA possibile alla sicurezza della morte per FAME, ( se rinunciano a cibarsene ) 8

Dalle nostre parti ( in Occidente ), invece,. dove i limiti di contaminazione sono tenuti in considerazione e, in genere [?!? ], vengono fatti rispettare, l evidenza epidemiologica di danni da Aflatossine e più difficile da documentare. 9

Per tutti questi motivi, quindi, l attenzione alle AFLA. come fattori di rischio professionale, e scarsa anche nelle aziende in cui l esposizione per via inalatoria e consistente. 10

Eppure l esposizione professionale (per via inalatoria) non e assolutamente trascurabile! La possibilità che, una volta inalata, l Aflatossina B1, trasformatasi localmente in epossido, agisca direttamente sul tessuto polmonare, e stata già ampiamente dimostrata ( Kelly JD, 1997; Xiao-Yang He, 2006; ) Da ciò la verosimile azione cancerogena anche locale. 11

QUALI EFFETTI DANNOSI SUI LAVORATORI ESPOSTI? Pochi dati certi: - Nei Paesi Bassi ( lavorazioni di Arachidi ) : aumento mortalità per ca. vie respiratorie in gruppi di lavoratori esposti ad AFLATOSSINE vs. gruppo di non esposti (Hayes RB, 1984) - In mangimifici di Danimarca, in addetti con più anzianità ( > 10 aa.) : eccesso di tumori a fegato, vie biliari, ghiandole salivari e mediastino, rispetto a popolaz. generale (Olsen J.H. 1988) 12

ALCUNE DOMANDE ESSENZIALI : QUANTE SONO LE AZIENDE POTENZIALMENTE INTERESSATE? QUANTI SONO I LAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI?.. E A QUALI LIVELLI DI ESPOSIZIONE? 13

Quali comparti / lavorazioni interessati? Soprattutto comparto agroalimentare,... ma non solo: Raccolta (mais,. ) Carico e scarico (porti, autotrasportatori, ) Deposito / insilamento Trattamenti meccanici Essiccazione Produzione mangimi Distribuzione agli animali da allevamento Seconda lavorazione delle M.P... Laboratori analisi Produzione di BIOGAS Incenerimento 14

DEPOSITO ORIZZONTALE DEL MAIS SELEZIONATO 15

Parte scartata del mais dopo selezione 16

POLVERE DEPOSITATA SU IMPIANTI O SUL PAVIMENTO (mangimificio) PULIZIE CARENTI O ASSENTI 17

MODALITA INCONGRUE DI PULIZIA, IN MANGIMIFICIO 18

BUCA DI SCARICO 19

Vaglio vibrante: dispersione e accumuli di polvere 20

Pulizia buca di scarico 21

CARICO ALLA RINFUSA 22

CARICO ALLA RINFUSA 23

In ESSICCATOIO: Macinazione di mais inquinato e carico su carro (x conferimento ad az. Produz. BIOGAS) 24

In ESSICCATOIO Macinazione di mais inquinato e carico su carro (x conferimento ad az. Produz. BIOGAS) 25

In ESSICCATOIO Macinazione di mais inquinato (x conferimento ad az. Produz. BIOGAS) : carico mais macinato su carro 26

Sintesi dei livelli di inquinamento da AFLA aerodisperse in ambienti di lavoro (in ng/m 3 ) : ricognizione da 22 diversi studi internazionali Tratto da Aflatossine: conoscenza e prevenzione Reg. E.R., 2015, con integrazioni) COMPARTO PRODUTTIVO AFLA- TOSSINE AFLATOSSINE aerodisperse: RANGE dei valori Minimi (ng/m 3 ) MEDIANA Val. minimi (ng/ m 3 ) AFLATOSSINE aerodisperse: RANGE dei valori MASSIMI (ng/ m 3 ) MEDIANA Val.MASSIMI (ng/ m 3 ) Studi e dati considera ti Agricoltura cerealicola (*) (sprtt mais) B1 B2 TOTALI nd - 88 nd - 384 nd 8 11,1 1505 24-13000 92 1680 6 studi 31 dati Mangimifici B1 TOTALI nd 0,016 0,006 0,016 0,002 0,04 0,027 0,052 0,038 13,26 0,040 1,55 5 studi 14 dati Lavorazione Arachidi B1 0,2 0,87 0,45 7,6-300 19 4 studi 15 dati Caffè, cacao e spezie B1 TOTALI nd nd nd nd nd nd 0,029 0,045 0,037 -- 2 studi 6 dati Lavorazione/Macinazione Riso o Mais TOTALI nd 8 0,05 7,39-28 19,11 2 studi 8 dati Allevamenti (Suini e Avicoli) B1 5 124 64,5 0,08 4849 421 2 studi 5 dati Rifiuti B1 0,6 1,7 1,15 1,5 62.3 27,55 1 studio 12 dati (*) Raccolta, Carico, Scarico, Stoccaggio, Pulizia ambienti di stoccaggio, Essiccatoi, Contenitori vari, 27

Sintesi dei livelli di inquinamento da AFLA aerodisperse in ambienti di lavoro (in ng/m 3 ) : ricognizione da 22 diversi studi internazionali Tratto da Aflatossine: conoscenza e prevenzione Reg. E.R., 2015, con integrazioni) COMPARTI PRODUTTIVI Agricoltura cerealicola (*) (sprtt mais) (6 studi; 31 dati ) Mangimifici (5 studi; 14 dati) Lavorazione Arachidi (4 studi ; 15 dati) Caffè, cacao e spezie AFLA- TOSSINE B1 B2 AFLATOSSINE aerodisperse MEDIANE valori minimi (ng/ m 3 ) nd 64,5 AFLATOSSINE aerodisperse MEDIANE VALORI MASSIMI (ng/ m 3 ) 0,40-421 (2 studi ; 6 dati) Lavorazione/Macinazione Riso o Mais (2 studi ; 8 dati) TOTALI nd 8 1,55-1680 Allevamenti (Suini e Avicoli) (2 studi; 5 dati) Rifiuti (1 studio; 12 dati) (*) Raccolta, Carico, Scarico, Stoccaggio, Pulizia ambienti di stoccaggio, Essiccatoi, Contenitori vari, 28

LE NOSTRE INDAGINI ( AUSL RE + IZS BO + ISS ) : UN APPROCCIO PROGRESSIVO Prima : come si presenta il problema POLVERE - Concentrazione delle polveri aerodisperse (da cereali e da farine ) e livelli di esposizione personale alle stesse Valutaz. Ex UNI EN 689 1997 Poi : ci sono AFLATOSSINE? - Contenuto di Aflatossine nelle materie prime in ingresso (dati aziendali) - Contenuto di Aflatossine nelle polveri depositate sugli impianti o a terra - Inquinamento da Aflatossine aerodisperse - Esposizione personale ad aflatossine (su polveri totali) 29

. INOLTRE.. in collaborazione con - I.S.S. (dr. C.Brera e Coll.), - Equipe del Serv. Di Epidemiologia dell AUSL di RE. Analisi della concentrazione serica ed urinaria di AF. M1 e altre, su campioni di inizio e fine settimana, in un gruppo di lavoratori (maschi) professionalmente esposti e in un gruppo di controllo NON professionalmente esposto. Raccolta delle informazioni sull eventuale assunzione di cibi a rischio (potenzialmente contaminati) negli ultimi 4 giorni prima dei prelievi, in entrambi i gruppi. ANALISI DEI DATI BIOLOGICI e CONFRONTO DEI RISULTATI inter e intra gruppi sia in rapporto all esposizione professionale che in relazione all assunzione di cibi a rischio. Di questi risultati........... una breve sintesi. 30

Inquin.to / espos.ne ad AFLATOSSINE in Mangimificio e az. Essiccatura/Cernita mais Ferri F., Fedrizzi G., Brera C. e Al. (in press) Tipo Aziende Range delle Conc.ni di AFLAT. (B1 e Totali) in polvere depositata (in PPB: range) Aree / reparti Inquin.to amb.le da AFLAT. B1 e Totali aerodisperse (pg / m 3 ) Esposizione personale ad AFLA B1 e Totali (pg / m 3 ) Mangimificio n^ 45 lav. exp AF.B1: n.r. 18,1 AF.TOT. : n.r. 19,1 Rep. Vari Prod.ne Scarico MP AF.B1: 4,8 (*) AF. Totali : 6,1 AF.B1 : 27,0 (**) AF. Totali : 38,3 AF.B1: 16,4 ( ) AF. Totali : (16,4) AF.B1 : 51,5 ( ) AF. Totali : 91,5 Essicc. / cernita n^ 3 lav. exp AF.B1: n.r. 171,3 AF.TOT. : n.r. 195,6 Zona Cernita AF.B1 : 88-1505 (in 4 postaz.ni diverse) AF. Tot.: 88 1679 Uso di pala meccanica : n.r. 31 Su polvere di (*) 14 filtri aggregati (**) 6 filtri aggregati ( ) 18 filtri aggregati ( ) 7 filtri aggregati

Valori Medi di tutti i campioni: cnfr. tra ESPOSTI e NON ESPOSTI per giornata di prelievo. Analisi delle differenze (AfM1 urin.: ng/ml) (Ferri F., Brera C. e Al. In Press ) ESPOSTI Lunedi Venerdi totale Differenza P-value Tra medie N. 29 29 58 MEDIA 0.031 0.040 0.035 0.009 (0.268) d.s. 0.040 0.082 0.064 NON ESPOSTI Lunedi Venerdi totale Differenza Tra medie P-value N. 30 30 60 MEDIA 0.024 0.030 0.027 0.006 (0.317) d.s. 0.041 0.052 0.047 Lun. Ven. Tot Differenza tra medie E-N.E. 0.006 0.010 0.008 32

CHE FARE? (per tutelare la salute dei lavoratori ) Informazione dei lavoratori (non eventuale : obbligatoria per legge! ): anche se le A. non sono nella lista dei Cancerogeni professionali, sono comunque Cancerogeni, riconosciuti tali dalla scienza e da altre leggi: da cio obbligo di - VALUTAZIONE del RISCHIO (ex DL. 81/ 08) e di - INFORMAZIONE per i lavoratori ( v. codice ICOH x Medico Competente ) Applicazione delle buone prassi di prevenzione - evitare / limitare la contaminazione di prodotti - risanare i prodotti contaminati (cernita efficace) - limitare la dispersione / inquinamento da polveri contaminate (aspirazione e ventilazione degli amb. di lavoro) - proteggere al meglio ogni individuo esposto (DPI) per 33

INOLTRE.. MISURARE per valutare - il rischio (residuo?) presente e - l efficacia delle misure adottate Sorveglianza sanitaria (?!?) : eventuale monitoraggio biologico (?) con associata valutazione delle abitudini alimentari individuali Obbligo di denuncia (ex art 139, DPR 1124/ 65), in caso di epatocarcinoma, in esposto (attuale o ex esposto), come da Decreto Min.Lav. 10.06.14. 34

. e, naturalmente, una adeguata integrazione (a livello internazionale e nazionale) della normativa vigente. 35

GRAZIE PER L ATTENZIONE 36

Hanno partecipato allo studio su esposizione ed indicatori biologici in esposti ad Aflatossine e controlli: Bedogni L., Capanni S., Crespi E., Ferdenzi P., Gargano A., Gattei D., Magnani I., Mozzanica S., Magnani M., Olmi M., Ombrini G. del SPSAL AUSL RE Fedrizzi G. e Menotta S. dell I.Z.S., sede di BO Collini G., Giorgi Rossi P., Luberto F., Mancuso P.a del Servizio di Epidemiologia AUSL di RE gli operatori di ARPA di RE, Carlo Brera, Barbara Desantis e coll., Lab. MICOTOSSINE, I.S.S., Roma che oltre all analisi dei campioni biologici hanno assicurato il fondamentale supporto e il confronto in tutte le varie fasi dell indagine. Studio finanziato da Ass.to Sanità Regione Emilia Romagna 37

38

Aziende indust.li e lavoratori potenzialmente a rischio AFLATOSSINE (da Flussi INAIL 2013) LAVORAZIONI per GRUPPI (A10d_Ateco2007) Totale Addetti aziende Codici ATECO considerati) COLTIVAZIONE CEREALI 3343 1619 A 0111; A 01111; A011110 COLTIVAZIONE SEMI OLEOSI E MISTI (oleosi e non) 33243 2907 A 01112; A 011120; A 01113; A 011130; A 01114; A 011140 COLTIVAZIONE DI RISO 246 191 A 0112; A 01120; A 011200 COLTIVAZIONE DI SPEZIE, PIANTE AROMATICHE E FARMACEUTICHE 140 118 A 0128; A 01280; A 012800 ALLEVAMENTI SUINI, BOVINI, AVICOLI con EVENTUALI COLTIVAZIONI 3404 1311 A 014100; A 0142; A 01420; A 014200; A 0146; A 01460; A 014600; A 0147; A 014700; A 01499; A 014990; A 01500; A 015000; ATTIVITA' DI SUPPORTO ALLA PRODUZIONE VEGETALE 10868 6079 A 0161; A 01610; A 016100 ATTIVITA' SUCCESSIVE ALLA RACCOLTA DI VEGETALI 2831 492 A 0163; A 01630; A 016300 PULITURA, CERNITA E ALTRE LAVORAZIONI DI SEMI E GRANAGLIE 108 14 A 016401; A 016409 PRODUZIONE DI OLIO RAFFINATO O GREZZO DA SEMI OLEOSI O FRUTTI OLEOSI (ECCETTO OLIO DI MAIS) 1303 193 C 10412; C 104120 LAVORAZIONE DELLE GRANAGLIE, PRODUZIONE DI AMIDI E DI PRODOTTI AMIDACEI 10680 1687 C 106; C 1061; C 10611; C 106110; C 10612; C 106120; C 10613; C 106130; C 10614; C 106140; C 1062; C 10620 PRODUZ.NE DI CACAO, CIOCCOLATO, TE, CAFFE, CONFETTERIE,. 28097 2062 C 1082; C 10820; C 108200; C 1083; C 10830; C 108301 PRODUZIONE DI CONDIMENTI E SPEZIE PRODUZIONE DI MANGIMI PER L'ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI DA ALLEVAMENTO PREPARAZIONE E FILATURA DI FIBRE TESSILI RIPARAZIONE E MANUTENZIONE DI ALTRE MACCHINE PER AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E LA ZOOTECNIA IN ITALIA : TOTALE 2013 c.a. 20.000 aziende interessate 1865 274 6449 662 20266 2281 5 2 122.848 19.892 C 1084; C 10840; C 108400 C 1091; C 10910; C 109100 C 131; C 13100; C 131000 C 331270 c.a. 123.000 addetti potenzialmente esposti 39

Distribuzione nazionale di addetti ed aziende industriali a rischio (dati da FLUSSI INAIL 2013) (In arancio le prime 10, per addetti esposti) c.a. 123.000 addetti c.a. 20.000 aziende REGIONI ITALIA Totale Addetti % ADDETTI Totale aziende % AZIENDE ABRUZZO 2075 1,7% 499 2,5% BASILICATA 850 0,7% 221 1,1% CALABRIA 984 0,8% 498 2,5% CAMPANIA 3850 3,1% 912 4,6% EMILIA ROMAGNA 10552 8,6% 2166 10,9% FRIULI 3091 2,5% 611 3,1% LAZIO 9685 7,9% 811 4,1% LIGURIA 773 0,6% 197 1,0% LOMBARDIA 21948 17,9% 2421 12,2% MARCHE 20152 16,4% 1263 6,3% MOLISE 350 0,3% 367 1,8% PIEMONTE 21350 17,4% 1979 9,9% BOLZANO 782 0,6% 264 1,3% TRENTO 1419 1,2% 201 1,0% PUGLIA 2703 2,2% 938 4,7% SARDEGNA 663 0,5% 291 1,5% SICILIA 2750 2,2% 1161 5,8% TOSCANA 8250 6,7% 2135 10,7% UMBRIA 1849 1,5% 627 3,2% VALLE D'AOSTA 126 0,1% 31 0,2% VENETO TOTALE ITALIA 2013 8645 122848 7,0% 100,0% 2299 19892 11,6% 100,0% 40

Bibliografia essenziale: AA.VV 1^ Congresso Nazionale, Le Micotossine nella Filiera Agroalimentare Carlo Brera, ISS, Roma, 29-30 Novembre 2004 Atti a cura di Marina Miraglia e AA.VV. Aflatossine: conoscenza e prevenzione Regione Emilia Romagna: Ass.to Sanità, Servizio Veterinario e Igiene degli Alimenti, Servizio di Sanità Pubblica 2015 Brera C., Caputi R.,Miraglia M., Iavicoli I, Salerno A.,Carelli G. Exposure assessment to mycotoxins in workplaces: aflatoxins and ochratoxin A occurrence in airborne dusts and human sera - Microchemical Journal 73 (2002) 167 173 G.Brochard, C.Le Bàcle Mycotoxines en milieu du travail. II. Exposition, risques, prévention in INRS, Documents pour le Medicin Du Travail, n^ 121, I^ trim. 2010 Hayes RB, Van Nieuwenhuize JP e Al. Aflatoxin exposures in the industrial setting: an epidemiologic study of mortality. Food Chem Toxicol. 1984 ; 22 (1): 39-43 Hui-Chen Wu e al. Aflatoxin B1 Exposure, Hepatitis B Virus Infection and Hepatocellular Carcinoma in Taiwan Cancer Epidemiol Miomarkers Prev 2009; 18(3); March 2009 Li-Yu.Wang, M. Hatch e Al. Aflatoxin Exposure and risk of hepatocellular carcinoma in Taiwan Int J. Cancer: 67, 620-625 (1966) J.H. Olsen, L. Dragsted and H. Autrup Cancer risk and occupational exposure to aflatoxins in Denmark Br. J. Cancer 1988, 58, 392-396 WHO, IARC Aflatoxins, in Some Traditional Herbal Medicines, Some Mycotoxins, Naphtalene and Styrene Vol 82, IARCPress 2002, LYON France Xiao-Yang He e al. Efficient activation of aflatoxin B1 by cytocrome P450 2 13, an enzime predominantly 41 expressed in human respiratory tract - Int. J. Cancer: 118, 2665-2671, 2006