ESPERIENZE DELLE IMPRESE NEI PROCESSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE Il Gal Città di Castel del Monte ha avuto l incarico di individuare dei casi studio per imprese del settore agroalimentare in relazione ai processi di internazionalizzazione. Per poter realizzare l incarico abbiamo elaborato un questionario che se da un lato ha posto l accento sulla singola esperienza dell azienda individuando specificatamente le esperienze avute, dall altro ha voluto porre in evidenza le esigenze delle aziende stesse nei processi di internazionalizzazione, i punti di forza del territorio e dei prodotti ed i punti di debolezza dell attuale strutturazione del sistema agroalimentare. L obiettivo di questo lavoro è stato, quindi, porre evidenza all utilizzo delle esperienze di internazionalizzazione come piattaforma per porre in atto un processo di miglioramento del sistema complessivo, anche attraverso la necessità di erogare servizi trasversali al mondo agroalimentare che migliorino i processi di internazionalizzazione per tutto il territorio e non solo per la singola azienda. 1
domanda 1 Per iniziare: qual è il suo parere generale agroalimentare? (scegliere una sola opzione) sui processi di internazionalizzazione delle imprese del settore 2
Questionario strutturato per aziende del comparto agricolo ed agroalimentare Numero aziende intervistate: 15 Ambiti produttivi: olio extravergine d oliva, vino, grano, derivati del latte, ortofrutta. Ambito geografico della rilevazione: Provincia Bari / Provincia B.A.T. / Provincia Foggia 3
domanda 2 La sua azienda ha già svolto attività legate all internazionalizzazione delle proprie produzioni? 4
domanda 3 Se no, quali sono le motivazioni? (focus su massimo di due opzioni) Tra le aziende che hanno risposto NO al quesito n.2, le scelte tra le opzioni proposte, sono state: 5
domanda 4 In entrambi i casi, la sua azienda possiede alcuni classici strumenti che possono sostenere le attività di internazionalizzazione come il sito internet? 6
domanda 5 Se si, in quali altre lingue oltre l italiano sono tradotti i contenuti del sito web? Tra le aziende che hanno un sito internet (hanno risposto SI al quesito N.4) queste le risposte: 7
domanda 6 Se si, il sito web possiede una piattaforma/carrello per gli acquisti on line? (se no, passa alla domanda n.8) 8
domanda 7 Se possiede la piattaforma per gli acquisti on line, quale percentuale di prodotto ha venduto via web all estero nel 2012? Tra le aziende che hanno una piattaforma web per gli acquisti on line, la percentuale di prodotto venduta on line è pari a circa l 1,75% 9
domanda 8 Possiede (quindi) certificazioni per l estero? 10
domanda 9 Possiede un account su un social network per la promozione della sua azienda? 11
domanda 10 Torniamo alle esperienze nei processi di internazionalizzazione: in che modo sono state organizzate le attività all estero? (risposte in %) 12
domanda 11 Nella sua azienda ci sono addetti che si occupano di attività di internazionalizzazione? 13
domanda 12 In quale paese/i ha iniziato l attività? Tra le aziende che hanno iniziato processi di internazionalizzazione queste le risposte: 14
Mappa esemplificativa dei 3 paesi UE verso i quali è più concentrata l esportazione 15
domanda 13 Quale paese/i ritiene più interessante per il suo settore? 16
Mappa esemplificativa dei 4 paesi extra UE verso i quali è più concentrata l esportazione 17
domanda 14 Quali attività di internazionalizzazione ha intrapreso o vorrebbe intraprendere all estero? Tra le aziende che hanno già intrapreso processi di internazionalizzazione, le attività effettuate segnalate sono: 18
domanda 14 Quali attività di internazionalizzazione ha intrapreso o vorrebbe intraprendere all estero? Tra le aziende che non hanno ancora intrapreso processi di internazionalizzazione, le attività che si vorrebbero implementare, sono: 19
domanda 15 Rispetto alle attività elencate nella domanda precedente (per chi ha già avviato iniziative), come giudica il suo livello di soddisfazione? Incontri b2b Fiere specializzate Visite aziende estere Incontro buyers 20
domanda 16 Nel caso di contratti di vendita, quale percentuale di prodotto è riuscito ad esportare? La media espressa in percentuale è al di sotto del 10% tra le aziende che hanno esportato domanda 17 Quali mezzi di trasporto ha utilizzato per la commercializzazione delle merci? 21
domanda 18 Quali sono state le principali problematiche nell affrontare per la prima volta un mercato estero? 22
domanda 19 Quali ritiene siano i punti di forza del suo prodotto per l attività di internazionalizzazione? 23
domanda 20 Quali i punti di debolezza? 24
domanda 21 Con quali delle due seguenti affermazioni si sente maggiormente d accordo? A - E assolutamente necessaria l azione comune per la vendita: promuovere il prodotto è più importante della promozione della singola etichetta B - Ciascun azienda anche dello stesso settore ha esigenze diverse e ha bisogno di seguire propri canali e strategie 25
domanda 22 Rispetto alla promozione del suo settore all estero, ritiene importante presentare i prodotti sotto un marchio di qualità territoriale? 26
domanda 23 A prescindere dall avvio di esperienze già sostenute in passato, di cosa ha bisogno un imprenditore agricolo a suo parere per avviare un processo di internazionalizzazione per il suo settore? (metta in ordine di importanza da 1 a 5) 27
domanda 24 Quale in generale ritiene più utile tra le attività comunemente svolte per sostenere i processi di internazionalizzazione tra: - Fiere - Seminari in Italia per conoscere e approfondire le opportunità legate all internazionalizzazione - Workshop con rappresentanti dei paesi esteri 28
domanda 25 Ha in mente di avviare altre attività di internazionalizzazione quest anno? 29
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Dall'analisi delle risposte date ai quesiti si può evincere una propensione generalmente positiva rispetto all'attivazione o alla prosecuzione di processi di internazionalizzazione. Tali processi sono ritenuti dalla maggior parte degli intervistati necessari seppur subordinati ad alcune precondizioni e successivi «passi» e adempimenti. P R O S E C U Z I O N E A N A L I S I A T T I V A Z I O N E 30
IN SINTESI si POSSONO individuare 3 FASI «interne al processo di internazionalizzazione» 1 - fase ex ante: - assistenza pregressa nella conoscenza dei mercati (opportunità reali e minacce); - condivisione di obiettivi e attività con partner dello stesso settore (fare massa critica); - conoscere i possibili contributi / ausili delle agenzie pubbliche all'attivazione di processi di internazionalizzazione (leggi: facilitazioni per fiere e campagne di promozione); 31
2 - fase in itinere: - assistenza nelle problematiche comuni propedeutiche alla vendita (leggi: questioni doganali, permessi sanitari); - ottimizzazione delle fasi logistiche (razionalizzare costi e tempi del trasporto); 32
3 - fase ex post: - massimizzare gli sforzi comuni (comunicazione e marketing condivise sotto pochi marchi riconoscibili all'estero); - creare cultura del prodotto italiano (azioni "immateriali" legate per esempio ai benefici salutistici del prodotto "made in Italy") - durata dei processi di internazionalizzazione (evitare l'effetto "mordi e fuggi"). Questo punto, forse tra tutti, risulta come il vero vulnus delle attività di internazionalizzazione, ovvero il rischio di attivare iniziative "lampo" che non trovano continuità e non irrobustiscono la propensione verso l'estero, lasciando tracce labili della peculiarità del prodotto italiano. 33
INFINE Fatta salva la convinzione che non sono necessarie grandi "innovazioni sul prodotto", si suggerisce di insistere sull' "innovazione del processo" (di vendita) Confermati infine gli scenari rispetto ai mercati di maggior interesse che, nonostante la natura del prodotto agroalimentare (deperibilità e "gusto") risultano essere quelli extra europei con particolare attenzione a Cina e Russia, seguite successivamente, per tornare al vecchio continente, dai paesi del nord Europa con in testa la Germania. 34
Credits 35