Verza e crauti, che tradizioni Un jolly multiuso in cucina



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Transcript:

Verza e crauti, che tradizioni Un jolly multiuso in cucina TERRITORIO e DIVERTIMENTO Sulla neve al chiaro di luna BUON CIBO Crauti, il profumo intenso della cucina popolare SALUTE e BENESSERE Trovare un aiuto in casa, la perfetta Mary Poppins Anno 3 - Numero 1 Gennaio-Febbraio 2015 Costo 1, una copia omaggio per i possessori di DupliCarD

2 PRIMO PIANO Verza, quel jolly multiuso ( ) Prezioso alleato della salute dell organismo, questo ortaggio davvero duttile puo essere sfruttato per piatti tradizionali ma anche per abbinamenti piu inconsueti. Èun classico protagonista della nostra tavola soprattutto durante le stagioni piu fredde, nelle quali puo essere proposto ai commensali in tante vesti diverse sfruttandone il caratteristico sapore e la compattezza all assaggio che si mantiene anche con la cottura. Appartenente alla famiglia dei cavoli, la verza o cavolo verza brassica oleracea ha antichissime origini mediterranee: nell antica Roma, infatti, veniva consumata prima dei pasti. Oggi è il piatto tipico di molte preparazioni del nostro territorio. Come tutta la famiglia dei cavoli, la particolare resistenza al freddo la caratterizza come un ortaggio tipicamente autunnale e invernale e le sue numerose proprietà nutritive ne fanno un alleato preziosissimo per il nostro benessere.

3 in cucina Proprietà importanti Con le sue foglie grinzose, increspate e dalle nervature prominenti, la verza ha un contenuto limitato di calorie (circa 30 per ogni etto), pochissimi grassi e un buon potere saziante; caratteristiche che la rendono un alimento particolarmente indicato per gli sportivi o per chi si sottopone a diete ipocaloriche. Ricca di sali minerali come potassio, ferro, fosforo, calcio e zolfo, elementi indispensabili per la formazione di cellule e tessuti e per l idratazione cutanea, la verza è anche un concentrato di vitamine e antiossidanti ed è per questo che è considerata protettiva nei confronti di varie forme tumorali. Efficace per un corretto funzionamento intestinale e molto utile per le persone affette da diabete e per quelle in sovrappeso per la sua capacità di stimolare i processi metabolici e favorire la disintossicazione, possiede proprietà curative conosciute fin dall antichità. Il decotto di foglie di verza, ad esempio, viene tradizionalmente considerato utile in caso di bronchiti e asma, mentre l acqua di cottura, ricca di zolfo, viene utilizzata per curare eczemi, infiammazioni e per detergere la pelle. Ideale in tutti i casi di debilitazione e per rinforzare le difese immunitarie dell organismo, un consumo abbondante di verza svolge inoltre un azione disinfettante per l apparato respiratorio, piu soggetto a infiammazioni durante il periodo invernale. Scelta e consumo Nell acquistare un cavolo verza, fate molta attenzione al cespo, che deve essere sodo, e alle foglie, che devono presentarsi integre, consistenti e di colore verde vivo. Per non rischiare di disperdere vitamine e sali minerali, non cuocetela troppo a lungo e, se possibile, consumatela cruda. D altronde le caratteristiche della verza vi permetteranno di sfruttarla per una gamma variegata di pietanze. Infatti, anche se è solitamente associata a piatti tipici a base di carne come i würstel, è anche un alimento che sa stupire se cucinato in abbinamento a ingredienti piu insoliti. E ad esempio particolarmente gustosa anche con il pesce: utilizzando le foglie dell ortaggio, grandi e avvolgenti, si possono ottenere degli squisiti fagottini, semplici da realizzare e dall aspetto originale. Primi e insalate Ma la verza mostra ulteriormente la sua duttilità trovando spazio anche in ricette di primi piatti o ricche insalate che si trasformano in un piatto unico. Nel primo caso è usata soprattutto per zuppe e minestre perfette per le giornate fredde, insieme ad esempio a zucca o patate o nella versione alla tirolese nella quale le foglie vengono passate in padella con burro, aglio e carote, bagnandole poi con brodo e vino e facendole cuocere per circa un ora dopo averle insaporite con pepe e semi di finocchio. Ma puo essere [ segue ]

4 PRIMO PIANO anche il condimento principale di una spaghettata leggera e salutare nella quale listarelle di verza bollite arricchiscono la pasta insieme ad acciughe soffritte a fuoco lento in olio e aglio, pomodori secchi a pezzetti e una spolverata di peperoncino per rendere il gusto piu pungente. Nella versione in insalata la verza trova invece spazio sia tra gli antipasti sia come contorno non banale per secondi di carne anche preparati semplicemente alla griglia. Lavate la verza, asciugatela, riducete le foglie a listarelle e sistematele in una terrina aggiungendo altre componenti secondo il vostro gusto personale: si puo svariare dalle noci e alle alici fino alle olive nere, ai capperi, ai pinoli e all uvetta. Amalgamate il tutto mescolando e condendo con aceto di mele, olio, sale e un po di pepe. Il sushi di verza Ricetta In una rivisitazione del sushi giapponese la verza sostituisce il foglio di alga secca che forma il maki, il rotolo ripieno di riso e pesce. Per 4 persone immergete per 5 minuti in acqua bollente e salata 6 foglie di verza ben lavate, quindi scolatele, eliminate la parte centrale piu dura e disponetele su carta stagnola. Sciacquate poi 250 g di riso basmati e fatelo bollire mescolandolo in seguito con un cucchiaio di aceto, una spolverata di zenzero e sale. Aggiungete 125 g di salmone a fettine e pezzetti di avocado fresco, disponete il tutto all interno delle foglie e con la carta stagnola aiutatevi ad arrotolarle. Togliete la carta, riducete a fettine e servite con salsa di soia. Sapori invernali Cavolo cappuccio Il cavolo cappuccio ha la caratteristica di avere le foglie esterne lisce, concave e serrate di colore verde o rosso-violaceo che racchiudono le foglie piu giovani in modo da formare una palla compatta detta, appunto, testa o cappuccio. Cavolo broccolo Il cavolo broccolo o broccoletto ha un fusto corto e un infiorescenza di colore verde acceso. La sua consistenza è delicata e ha un sapore dolce. E molto diffuso nel periodo invernale. Cavolini di Bruxelles Ha una forma globulare ed è costituito da foglioline embricanti (cioè con una che copre le due sottostanti). Per crescere ha necessità di un clima freddo tipico del nord Europa. A gennaio e febbraio scelti per voi! Il cavolo verza e i prodotti affini hanno molte proprietà utili per il nostro organismo. Il loro un gusto, seppur con diverse sfumature, si presta a preparazioni che vanno da primi semplici ma sostanziosi a contorni o secondi leggeri e sazianti. Ecco alcune alternative che i nostri punti vendita mettono a disposizione della vostra fantasia in cucina. Cavolo nero Il cavolo nero é privo della gemma centrale ed é caratterizzato da tenere foglie di colore verde scuro con le estremità appuntite e divise dalla superficie bollosa.

PRIMO PIANO 2 Verza, quel jolly multiuso in cucina TERRITORIO e DIVERTIMENTO 7 Sulla neve al chiaro di luna 12 Dopo le piste, la moda dell après ski 14 Gli eventi piu belli: CarnevalArco, la città dei balocchi 16 Il Carnevale di Viareggio tra feste e dolci tipici BUON CIBO 18 Crauti, il profumo intenso della cucina popolare 22 Torta al cioccolato, golosità di San Valentino 27 Zucchero di canna Primia 28 Himbeersirup, lamponi da bere LE BUONE RICETTE 32 Le mele caramellate 33 Vellutata di patate con funghi e porro 34 Crostini al pesto, luganega e rucola 35 Mini burger con verza e pera 36 Carciofi saltati con menta e Trentingrana 38 Dolce latte e caffè FALLI IN CASA E RISPARMIA 40 Il paté di olive gusto mediterraneo SALUTE, BENESSERE e FAMIGLIA 42 Trovare un aiuto in casa: la perfetta Mary Poppins 46 A Carnevale ogni scherzo (purché sia sicuro) vale 50 L esperto risponde: come smettere di fumare? AMBIENTE E COLLETTIVITÀ 53 Essere eco-friendly insegnamolo ai bambini MONDO DUPLICARD 56 Momenti di benessere PRONTI A PARTIRE? 59 I Viaggi di Poli Sommario 5

Dedica tempo alle cose che ami, anche quando cucini, perché ai tempi di cottura ci pensiamo noi! Se mangi Pasta Rummo, la troverai sempre piacevolmente al dente! UNA GRANDE PASTA NASCE COL TEMPO

TERRITORIO e DIVERTIMENTO 7 Sulla neve al chiaro di luna ( ) Piste di sci aperte, escursioni con le ciaspole, cani da slitta e fondo: tante possibilità per godersi la montagna di notte, immersi tra i silenzi delle vette e una natura incontaminata. Il silenzio della montagna, l oscurità rischiarata dalle luci dei riflettori oppure da quella, piu debole, di una torcia. Ci sono momenti in cui il rapporto con la montagna va vissuto in maniera piu intima, lontana dal clamore delle piste affollate o dei percorsi ben chiari e delineati. Cosa c è di meglio, allora, di una sciata in notturna o di una passeggiata sulle nevi al chiaro di luna? Sono tanti gli impianti e le iniziative che, nel nostro territorio, consentono di affrontare la montagna di notte in tutta sicurezza. Obereggen pista notturna - Foto di Paolo Codeluppi/Obereggen Spa Gli sci Cominciamo dalle sciate in notturna, su piste illuminate. Un esperienza unica che si puo provare in diverse piste: Plan de Corones, Val di Fassa-Carezza, Val di Fiemme, Tonale, Valle Isarco, Cavalese-Cermis: non c è comprensorio turistico che, in determinati giorni, non offra delle piste illuminate da percorrere in notturna. A San Martino di Castrozza la cabinovia Colverde, il giovedì e il sabato, è aperta fino alle 23:30; in Val Gardena la pista Sochers, al Ciampinoi, fino alle 24. [ segue ]

8 TERRITORIO e DIVERTIMENTO A Folgarida ogni giovedì, dalle 21 alle 23, è aperto al pubblico lo stadio dello slalom illuminato, servito dalla seggiovia Ottava e la sciovia con la pista Biancaneve a Marilleva 1400. Sul Monte Bondone, tre piste illuminate aperte dalle 20 alle 22,30 tutti i giovedì e i sabato, piu lo snowpark. A Obereggen, sulla pista Oberholz, è possibile sciare o andare in slittino in notturna il martedì, il giovedì e il venerdì. Inoltre, in occasione dei vent anni dalla sua apertura, lo Snowpark Obereggen diventa Nightpark, illuminato di notte da grandi fasci luminosi, per la gioia di snowboarder e freeskier. Passeggiate notturne Ma se sciare di notte è un esperienza emozionante, lo è ancora di piu un escursione al chiaro di luna, magari con le ciaspole. In Val di Sole sono stati predisposti ben 36 itinerari di varia difficoltà, da percorre a piedi, con lo sci d alpinismo e con le ciaspole. Ci si potrà avventurare, da soli o meglio ancora con l ausilio di una guida esperta, tra i picchi dell Adamello, dell Ortles e del gruppo di Brenta, immersi in una natura incontaminata, magari trovando qualche traccia di animale di tanto in tanto. Il Parco Nazionale dello Stelvio, in collaborazione con guide alpine specializzate, organizza ogni settimana delle escursioni notturne o diurne, sia in Val di Rabbi che in Val di Peio, suggestive vallate laterali della Val di Sole: non richiedono particolare preparazione tecnica e l attrezzatura viene fornita dall organizzazione. Così come un buon bicchiere di vin brulé, per ristorare gli escursionisti dopo la lunga passeggiata. Le malghe e i rifugi, poi, sono il luogo adatto per uno spuntino o una cena, degustare piatti tipici e condividere una buona grappa in compagnia. I percorsi, segnalati e ben battuti, sono descritti dettagliatamente nella guida A Piedi d Inverno, disponibile presso tutti i punti informativi della locale azienda di promozione turistica o scaricabile dal sito www. valdisole.net. Dal 29 gennaio al 1 febbraio, dal 5 all 8 marzo e dal 2 al 5 aprile, le strutture turistiche della Val di Sole hanno lanciato l iniziativa 3 Weekend al Chiar di Luna, che oltre al pernottamento per 2 o 3 notti prevede un escursione diurna di un intera giornata oppure due da mezza giornata, uno spuntino in rifugio o malga e un rientro notturno in slitta. Iniziative simili sono organizzate anche in Val Gardena, in Val di Zoldo. A Nova Levante-Carezza, il giovedì sera dalle 17 alle 22, c è la possibilità di salire dalla pista Laurino I (1.280 m) fino al rifugio Fronza alle Coronelle (2.337 m). In Val di Non, prenotandosi (obbligatoriamente) presso la locale azienda per il turismo, è possibile partecipare a escursioni con ciaspole in notturna, con tanto di guida alpina, noleggio dell equipaggiamento e Obereggen sciata in notturna - Foto di Paolo Codeluppi/Obereggen Spa

9 cena in rifugio. Precauzioni Sebbene le racchette da neve siano sicure e affidabili, bisogna porre la massima attenzione al pericolo di valanghe. Per questo diventa ancora piu importante scegliere il percorso adatto alle proprie capacità, al tipo di pendio, all esposizione, alle condizioni della neve e del tempo. E consigliabile, in particolare, percorrere itinerari immersi nei boschi, in modo da ridurre il rischio di valanghe e soprattutto informarsi bene prima di partire. Prima di un escursione occorre dotarsi di racchette da neve con rampone antighiaccio, bastoncini, abbigliamento caldo e comodo, scarponi da trekking, occhiali, crema solare, zainetto con piccola dispensa alimentare, thermos con bevande calde, coperte, kit di primo soccorso e dispositivo di soccorso Artva. Di notte occorre evitare i percorsi piu difficili e bisogna dotarsi di una torcia. Un escursione alla malga Stablasolo Un percorso facile, adatto a tutta la famiglia, che racchiude bellezze naturali e scoperta dei sapori del territorio è quello che conduce alla malga Stablasolo, nella Val di Rabbi. Si raggiunge la località Rabbi Fonti e si parte dal parcheggio in località Plan, nei pressi della pista da sci di fondo. Da qui ci si avvia per un itinerario di 3,5 km, con un dislivello di 300 metri per una durata, in media, di un ora e mezza. Si prosegue dritto nel bosco per circa 500 metri, immersi nelle secolari foreste del Trentino, in pieno Parco Nazionale dello Stelvio: cervi, caprioli e tetraonidi abitano prevalentemente nelle foreste chiuse, mentre i pascoli, le praterie alpine e le sommità rocciose sono il regno della marmotta, dell ermellino e del camoscio. Superato il bosco, si attraversa il ponte sulle gorgoglianti acque del torrente Rabbies. Si arriva così alla località Coler, nei pressi del rifugio Al Fontanin; da qui si percorre la strada forestale fino a malga Stablasolo, a 1.539 metri d altitudine, dove si puo gustare una cena a base di prodotti tipici. La famiglia che gestisce la malga ha un allevamento di bovini, suini e caprini: da consigliare, quindi, un menu a base di formaggi, salumi e polenta con capriolo. C è anche la possibilità di tornare a casa con gli slittini noleggiati dai gestori, per una serata di puro divertimento! Sci di fondo, slittino, bimbi e... cani La notte è il momento giusto anche per lo sci di fondo. A Vermiglio la pista Laghetti San Leonardo, un affascinante itinerario di 1,5 km, è aperto dalle 18 alle 23. E anche i bambini possono passare le loro serate sulla neve, grazie all apertura dalle 20 alle 23, il martedì e il giovedì, del Biancaneve Snow Park. A Plan de Corones, di notte va in scena lo [ segue ]

10 TERRITORIO e DIVERTIMENTO slittino, con la pista Cianross di San Vigilio di Marebbe, servita dalla cabinovia omonima, aperta ogni martedì e giovedì dalle 20 alle 22. Sci di fondo al chiaro di luna anche il 14 febbraio al centro fondo Monte Pana (Val Gardena), dalle 20 alle 22, con distribuzione di vin brulé alla mela (entrata libera e noleggio attrezzatura gratuito). Tutte le sere è possibile praticare sci di fondo sia in Val di Zoldo che sulla Piana di Falcade. Per i piu avventurosi, poi, c è la possibilità di un escursione notturna con le slitte trainate dai cani: a Madonna di Campiglio, ad esempio, il centro Athabaska organizza spedizioni fino alla malga Mondifrà, per una cena a base di prodotti tipici e una serata nel segno dell avventura. Ma il vero colpo di genio si ha a Ruffrè, nel comprensorio della Val di Non: gite in carrozza, trainate da cavalli, al chiaro di luna, tra i suggestivi masi e presepi del paese! Vengono organizzate tutti i giorni fino all 11 gennaio, e tutti i venerdì e sabato su prenotazione fino al 15 marzo. Ricetta tipica Polentine con funghi e formaggio Preparate una polentina morbida facendo bollire mezzo litro d acqua salata, abbassando il fuoco e versandovi 100 g di farina di mais. Fate cuocere per 45 minuti mescolando con un cucchiaio. Nel frattempo preparate i funghi: soffriggete uno spicchio d aglio in una padella con dell olio extravergine d oliva e gettatevi 200 g di funghi porcini, finferli o champignon, ovviamente ben puliti e tagliati a pezzi non troppo piccoli. Aggiungete timo, lasciate cuocere per 8-10 minuti, salate e pepate. Fate tante piccole polentine versando la polenta in stampini e lasciate raffreddare. Dopodiché, scavate leggermente la loro superficie, spennellatele d olio e riempitele con del formaggio a pasta molle dolce come ad esempio il Casolét della Val di Sole, tagliato a cubetti. Dorate il tutto in forno a 200 per cinque minuti e infine disponete tutto intorno i funghi trifolati. Buon appetito! Vigo di Fassa, una serata al museo Ladino Natura, ma anche cultura. Si puo visitare fino alle 19 il Museo Ladino di Vigo di Fassa, di cui nel 2001 è stata inaugurata la nuova sede. Il museo ospita le collezioni etnografiche dell Istitut Cultural Ladin, frutto di vent anni di ricerche sui diversi aspetti della civiltà ladina. Il ladino dolomitico conta oggi circa 30mila parlanti e costituisce la porzione centrale di un sistema linguistico piu vasto che comprende a ovest il romancio, parlato nel Canton Grigioni (circa 40mila parlanti) e il friulano a est (circa 700mila parlanti). Le tre aree rappresentano la parte residuale di un piu vasto territorio romanzo (la cui lingua è strettamente imparentata con il latino, perfino piu dell italiano) alpino: nel museo si possono esplorare i diversi aspetti della civiltà ladina, dalla preistoria alle attività produttive, dall organizzazione istituzionale alle forme della ritualità civile e religiosa, dalle credenze alle tradizioni popolari, dalla prima guerra mondiale all avvento del turismo. Il museo si sviluppa anche sul territorio con delle sezioni staccate: La Sia a Penia, una segheria veneziana del XVI secolo; L Molin de Pezol, uno dei pochi mulini ad acqua tuttora esistenti in Trentino; e L Malghièr a Pera, dedicato all allevamento e all attività casearia nel territorio. Foto G. Malfer, Archivio fotografico Istitut Cultural Ladin, Vigo di Fassa

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12 TERRITORIO e DIVERTIMENTO Dopo le piste, la moda dell après Nelle località piu alla moda la sciata si conclude con un drink, buona musica e la giusta compagnia. Il successo di una tendenza raccontata da chi la vive in prima persona. È ( ) tempo di neve, di tute da sci e scarponi, di giornate che iniziano presto per non perdere neanche un istante della giornata sulle piste. Ma è anche tempo di après ski. Perché se Milano ha esportato la moda dell happy hour, le località sciistiche del Trentino- Alto Adige concludono l intensa attività sportiva con una puntatina in un locale prima di cena all insegna del relax e divertimento. I quattro lunghi mesi della stagione sciistica vengono così accompagnati da un felice mix di buona musica, ritmi rilassati e il giusto grado alcolico. «Après ski è un espressione francese che vuol dire semplicemente dopo sci» dice Christoph Vinatzer, titolare del locale Il Siglu Bar di Ortisei, aperto dalle 15 all una dal primo dicembre al 12 aprile 2015 «indica cioè l abitudine, una volta posata gli sci, di andare in un locale a sentire un po di musica e a fare un brindisi in compagnia, con la particolarità che, arrivando direttamente dalle piste, le persone sono ancora vestite con le tute e gli scarponi». Come nasce questa moda «E una tendenza che prende piede una quarantina d anni fa quando i maestri di sci hanno cominciato a trovarsi al bar con gli allievi del proprio corso dopo la giornata di lezioni» spiega il titolare del Siglu Bar di Ortisei. «L après ski oggi è un locale specializzato dove si puo ascoltare la musica giusta e dove la gente non deve rimanere seduta ma continuare a ridere, scherzare e godersi la serata». Come sono fatti i locali I locali che offrono questa esperienza sono spesso sono rustici, con molto legno e banconi ampi e invitanti. «Nel nostro caso, invece, abbiamo pensato a qualcosa di molto moderno che si caratterizzasse per il suo design» dice Vinatzer «il Siglu Bar è fatto di Con la collaborazione di: CHRISTOPH VINATZER vetrate e ha la forma a igloo con un diametro di dieci metri, che puo contenere circa duecento persone. E pensato proprio come una cupola di neve da cui pero si puo vedere il cielo». Normalmente gli après ski aprono dopo le tre del pomeriggio; alcuni chiudono dopo le otto di sera quando gli sciatori sono andati a cena, altri invece puntano sul cambio di clientela e si riempiono sul tardi prima della tappa in discoteca. Il tipo di clientela L ambiente di un après ski è interessante perché ospita molte nazionalità diverse in un crogiolo di lingue e di modi differenti di divertirsi. «Di solito i nordici sono piu festaioli perché non contano di continuare la serata con la discoteca mentre gli italiani preferi-

13 ski E dopo la sciata un bombardino È il grande classico fuori dalle piste da sci, ben noto ai frequentatori di après ski e baite di praticamente tutte le località montane. È un drink a base di zabaione o liquore all uovo, brandy (in alternativa whisky o rum) e caffè, che viene servito caldo e ricoperto con della panna. Dà una bella scaldata in grado di ritemprare dal freddo e dalla fatica della giornata trascorsa sulla neve. Il nome deriva dalla sensazione che si prova dopo averlo bevuto: oltre alla temperatura, infatti, anche la gradazione alcolica è piuttosto alta e si aggira attorno ai 30 gradi. scono uscire la notte» nota l esperto «ma adesso anche la clientela italiana sa che pure nel pomeriggio ci si puo divertire. Altro aspetto particolare è l età molto varia di chi fa tappa a un après ski: si possono trovare dai ragazzini ai sessantenni». La musica e i prezzi «A differenza di una discoteca non si paga un biglietto per entrare e soprattutto i prezzi delle bevande sono piu contenuti» spiega Vinatzer «spesso la musica è scelta dal barman, come avviene al Siglu, in base alla clientela, alla nazionalità e al tono della giornata, anche se alcuni après ski hanno anche il disk jockey». A un certo punto, comunque, succede dappertutto la stessa cosa: tutti si ritrovano insieme a ballare. L imbarazzo della scelta E presto per dire quali saranno gli aprè ski di maggiore tendenza per la stagione. Contribuisce una combinazione di tanti fattori: come la capacità di individuare le hit piu gettonate del momento e la lettura dei gusti della clientela che ogni settimana si avvicenda. La sfida per diventare l après ski piu trendy di questo inverno vede in pista, oltre allo storico Siglu, l Après Ski Seceda sempre ad Ortisei, ma anche il Moritzino presso La Villa. Il Campo Base Après Ski alla partenza degli impianti di risalita di Tognola è molto moderno. Mentre a Canazei forse il piu trendy è il Cliff. E poi ci sono tutti quelli dell Alta Badia da considerare, numerosi e sciccosissimi. Foto Siglu Bar

14 TERRITORIO e DIVERTIMENTO Gli eventi piu belli CarnevalArco, la città dei balocchi Come Pinocchio nel Paese dei Balocchi, ma senza le insidie della favola di Collodi. Per i primi due weekend di febbraio, ad Arco è tempo di Carnevale, ma non uno come tutti gli altri. Sulle rive del lago di Garda c è Arcoland, la città dei balocchi: un parco divertimenti pensato per i bambini, con tanta musica, spettacoli e quest anno anche gare culinarie. Clown, trampolieri e giocolieri animeranno le vie del paese, mentre per i piu grandi sono previsti concerti in piazza, cene di gala e feste mascherate. Secondo le fonti scritte, la tradizione carnevalesca della città risale addirittura al XV secolo, ( ) Una festa per i bambini con giostre, trampolieri, gare di torte e maxi budinate. E per i piu grandi un ballo in maschera a San Valentino. ma i festeggiamenti attuali vanno ricondotti al 1876, un epoca in cui la zona divenne meta di vacanza dei nobili asburgici, e in particolare dell imperatore Francesco Giuseppe, che qui stabilì la propria residenza invernale. E proprio la rievocazione della nascita del Carnevale di Arco è il tema dell edizione 2015 del Gran Galà al Casino Municipale, una cena buffet a scopo benefico con ballo in maschera (non obbligatoria) che quest anno si tiene proprio il giorno di San Valentino. Un programma ricco e intenso quello per i bambini che oltre alla mini bike a ostacoli, ai laboratori teatrali, al trenino e alle giostre Foto di www.carnevalarco.com

possono cimentarsi anche con Marcelchef Junior: torte da credenza, una gara culinaria con lo chef Marcello Franceschi in cui i piu piccoli si sfideranno nella preparazione delle torte delle nonne. Mentre per sabato 14 febbraio l evento clou è il Bu dino Day, ossia una maxi budinata tutti i gusti. Ma non sarebbe una festa di Carnevale che si rispetti senza i tradizionali carri allegorici. Per ammirarli in tutta la loro creatività ed esplosione di colori l appuntamento è per domenica 8 e domenica 15 febbraio alle 14 nel circuito dei giardini. In piu, per tutto il periodo della manifestazione nel centro storico cittadino è allestita la mostra fotografica Arco de na volta. 15 Dove, come e quando CarnevalArco va in scena nel centro della città trentina nei fine settimana del 7 e 8 febbraio e del 14 e 15 febbraio. L appuntamento con la gara culinaria Marcelchef Junior è per sabato 7 febbraio alle 14 al Casino Municipale. La maxi budinata è prevista invece per sabato 14 febbraio alle 14 in viale delle Palme. E per festeggiare un San Valentino diverso dal solito i piu grandi possono recarsi al Casino Municipale alle 21 per partecipare al Gran Galà di Carnevale (45 euro a persona). Per informazioni e prenotazioni www.carnevalarco.com oppure Caffè Casino Città di Arco tel. 0464/512874. Gli altri eventi da non perdere Domenica 18 gennaio, Campionato dei contadini Corvara La decima edizione del Bauernmeisterschaft della Val Passiria si tiene a Moso, in Passiria, frazione di Corvara. Le coppie dovranno sfidarsi in un duathlon. Uno dei due partecipanti deve trainare per 400 metri una slitta con sopra 150 kg di fieno; una volta giunto davanti alla torre di ghiaccio, il tiratore passa il testimone al compagno scalatore che deve completare i 25 metri di altezza nel minor tempo possibile. Per informazioni www.eisklettern.it oppure 348/7562362. Sabato 14 e domenica 15 febbraio, Gran Fondo Val Casies - Casies E il piu grande evento sportivo di massa dell Alto Adige e ogni anno raccoglie migliaia di partecipanti tra atleti di fama internazionale e appassionati provenienti da tutto il mondo. Il sabato è dedicato alla tecnica classica, la domenica a quella libera. I fondisti possono scegliere tra due itinerari di 42 km e 30 km con partenza alle 10 da San Martino in Casies. L appuntamento per i piu piccoli è sabato alle 15 per la Mini Val Casies. Per informazioni e iscrizioni www.valcasies.com Domenica 22 febbraio, Lancio dei dischi ardenti Malles Venosta Per scacciare l inverno in Val Venosta rivivono antiche tradizioni. Ogni anno la prima domenica di Quaresima si festeggia lo Scheibenschlagen, ossia il lancio dei dischi di fuoco. Al tramonto sulla Collina di Tarces, tra urla e grida per allontanare gli spiriti maligni, si accende il rogo della strega e sulle sue braci ardenti i giovani del posto danno fuoco a dei dischi di legno di betulla recitando una filastrocca. Dopo averli infilati in un ramo di nocciolo li scagliano in aria creando un effetto spettacolare. Per informazioni www.venosta.net Domenica 25 gennaio Marcialonga di Fiemme e Fassa Moena La storia della Marcialonga è praticamente la storia dello sci di fondo in Trentino e in Italia. Migliaia di bisonti, come vengono chiamati i partecipanti alla granfondo internazionale in tecnica classica, da Moena raggiungeranno Cavalese, transitando per Canazei, Predazzo, Lago di Tesero in un percorso di 70 km lungo le valli. Per informazioni e iscrizioni www.marcialonga.it oppure 0462/501110. Tutti i sabati, Trentino Ski Sunrise - varie località Colazioni in quota all alba a base di latte, salumi, formaggi e dolci della tradizione e impianti aperti eccezionalmente in anticipo. L evento Trentino Ski Sunrise coinvolge ogni sabato diverse località. Il 17 gennaio le Dolomiti Paganella, il 24 gennaio le Funivie Lagorai di Passo Brocon, il 31 gennaio la Val di Fiemme, il 7 febbraio San Martino di Castrozza, per San Valentino tocca a Madonna di Campiglio, il 21 febbraio alla Val di Non e il 28 al Monte Baldo. Prenotazione obbligatoria. Per orari e informazioni www.visittrentino.it Mercoledì 18 febbraio, Pasta in piazza Castello Tesino La tradizione vuole che il mercoledì delle Ceneri, grazie a una dispensa particolare del Vescovo, a Castello Tesino si cucini la pasta in piazza. A prepararla da parecchi anni è l Associazione Cacciatori del paese. L appuntamento è dalle 12 in poi in piazza San Giorgio dove verranno serviti piatti di pasta del Biagio chiamata così in onore del Conte Biagio delle Castellare. Nel primo pomeriggio animazione per bambini. Per informazioni APT Valsugana 0461/593322.

16 TERRITORIO e DIVERTIMENTO Il Carnevale di Viareggio tra feste e dolci ( ) A febbraio partono le celebrazioni per i famosi festeggiamenti nella città toscana: un occasione unica per grandi e piccini. Carta, colla, colore e tanta fantasia. Sono questi gli ingredienti principali per dare vita al carnevale di Viareggio, tra i piu importanti al mondo per la sua sfilata di maestosi carri in cartapesta. Se avete voglia di passare una domenica o un intero fine settimana all insegna della spensieratezza questo è il posto giusto in cui recarsi. La storia Tra i piu antichi d Italia e nel mondo, il carnevale di Viareggio nasce nel 1873, quando alcuni ricchi borghesi decisero di mascherarsi per protestare contro le tasse troppo alte che erano costretti a pagare. Alla fine del secolo, comparvero i carri trionfali in stucco, tela e materiali pesanti, sostituiti successivamente dalla carta pesta modellata, per trovare la massima raffinatezza negli anni 30 del Novecento con la carta a calco. La prima guerra mondiale fu un periodo buio per questa manifestazione che dovette fermare per sei anni le sue rappresentazioni. La festa riprese nel 1921 e i carri sfilarono su due meravigliosi viali a mare. Esattamente cinquant anni dopo, nel 1971, si è invece svolto il primo carnevale rionale. La manifestazione Il triplice colpo di cannone è il segnale inequivocabile che a Viareggio inizia la festa. Sparato dal mare dà, ogni volta, il via alla sfilata dei carri sul lungomare cittadino. Come per magia i giganteschi mascheroni prendono vita tra movimenti, musica e balli. Uno spettacolo sempre nuovo, entusiasmante e affascinante. I festeggiamenti sono suddivisi nei cinque fine settimana di febbraio, a partire da domenica 1, fino allo spettacolo finale di sabato 28 febbraio, in cui verrà premiato anche il carro vincitore del 2015. La festa nei rioni A Viareggio non c è solo la sfilata sul lungomare. Anche i quartieri, detti rioni, si animano durante il giorno. A Campo D aviazione, Torre del Lago, Marco Polo, Darsena e Croce Verde, prendono vita sfilate diurne con carri amatoriali e un gran numero di maschere a piedi. Per le vie cittadine vengono allestiti stand fieristici, piste da discoteca e strutture gastronomiche dove è possibile cenare con piatti a base di pesce e altre specialità locali. Pronti a partire VIAREGGIO - HOTEL PALACE **** dal 06/02/2015 al 26/04/2015 Pacchetto 2 notti con arrivo di venerdì o sabato, comprensivo di pernottamento e ricca colazione a buffet + una cena Per scoprire i dettagli dell offerta e molte altre destinazioni, ti invitiamo a consultare a pag. 59 lo Speciale dei Viaggi di Poli. Quattro pagine interamente dedicate alle vacanze, con proposte imperdibili ed esclusive! a partire da 129 a persona Foto: Panoramica di Viareggio

17 tipici I veglioni Durante il periodo del carnevale ci sono i party serali in maschera che hanno un origine antica. Negli anni 20, infatti, erano famosi i veglioni di colore, feste nelle quali le donne dovevano indossare un abito delle tinte indicate, mentre gli uomini indossavano lo smoking, gli addobbi, i coriandoli e le stelle filanti. Locali come il Principe di Piemonte, l albergo Royal e il Cafè Chantant Margherita sulla Passeggiata erano la sede ideale per questo tipo di ricorrenze. Proprio in quest ultimo locale inizio nel 1932 la tradizione dei veglioni in costume con un ballo incipriato del Settecento. Negli anni a venire si ricordano i veglioni de La Stampa, della Croce rossa e dei Lions. Oggi questi eventi sono feste rionali organizzati sul lungomare durante i fine settimana: imperdibili festeggiamenti in strada accompagnati da musiche, maschere e tanto divertimento. Cenci, la leccornia tra maschere e carri Il Carnevale è sinonimo di dolci, numerosi quasi quanto le maschere e i carri che sfilano per le vie cittadine. I cenci sono tra questi, perché sono la leccornia simbolo delle feste viareggine. Non sono in realtà altro che una variante delle chiacchiere che si preparano in Toscana. Questi dolci, semplicissimi da preparare e molto gustosi, sono la gioia di grandi e piccini. Per prepararli occorre impastare la farina con lo zucchero, il bicarbonato, le uova, il burro sciolto a bagnomaria, il vin Santo, la scorza e il succo d arancia. Si ottiene così un impasto elastico e vellutato. A questo punto si crea una palla con l impasto e lo si tiene coperto a riposare per 30 minuti poi lo si tira abbastanza sottile e lo si taglia in forme irregolari o comunque piu o meno simili a rombi. Questi ritagli di impasto verranno poi fritti in olio di arachidi (a 180 gradi) e infine, una volta asciugati su carta aderente, spolverizzati con zucchero a velo. Come arrivare Per raggiungere Viareggio da Trento in auto occorre imboccare l autostrada del Brennero fino a Modena e poi raggiungere Parma sull A1 e da lì dirigersi verso la Cisa fino a La Spezia poi scendere sull A12 fino a Viareggio. Occorre considerare quattro ore di viaggio e una spesa, incluso il costo di carburante e tariffe autostradali, di 65 euro a tratta. In treno occorre invece cambiare a Verona e Milano, con un tempo di percorrenza di circa cinque ore e 50 euro di spesa a tratta.

18 BUON CIBO Crauti, il profumo della cucina ( ) Ricchi di vitamina C e poveri di calorie, sono consumati sulle nostre tavole fin dai tempi dell Impero austroungarico. Cavoli amari, dall odore inconfondibile. I crauti sono uno dei componenti piu comuni della cucina altoatesina, eredi di una tradizione antichissima che lega i popoli di origine tedesca a quelli che oggi vivono in territorio italiano. Basti pensare che in tempi antichi in queste terre le cucine rurali erano letteralmente impregnate del caratteristico odore solforato: un essenza intensa che si associava generalmente a una cucina povera. Sì, perché i crauti sono i nostri cavoli cappuccio, celebrati in una famosa ballata di Ivan Della Mea del 1972 (I crauti, appunto) che fu cantata anche dall inedita coppia Monica Vitti e Giorgio Gaber. Insomma, i crauti sono forse l accompagnamento piu comune della nostra cucina, diffuso fin dai tempi antichi e ancora oggi attualissimo. La storia La parola crauti deriva dal tedesco Kraut, che letteralmente significa erba, erbaggio : il loro uso nella nostra cucina fu introdotto dalla dominazione asburgica. I crauti risalgono infatti alla tradizione gastronomica dei Paesi di lingua tedesca, principalmente Austria, Germania e alcuni cantoni svizzeri. Ma anche da noi, sia in Trentino sia in Alto Adige, i crauti sono da moltissimi anni un vero e proprio patrimonio gastronomico, comune anche in Friuli- Venezia Giulia e nell alto Veneto. Un ingrediente che si è poi diffuso anche in Paesi dell Est, a partire dalla Russia, fino all Ungheria, alla Croazia, all Ucraina e alle nazioni limitrofe. La differenza rispetto alla variante etimologica tedesca, è che i crauti italiani sono piuttosto simili ai Sauerkraut, ovvero ai cavoli acidi. Questi ingredienti non furono subito adottati nella nostra gastronomia, ma la facilità di reperimento dei cavoli vinse sulla ritrosia iniziale, soprattutto perché erano un ottima soluzione da adottare per la gente piu povera durante i rigidi inverni: in-

19 intenso popolare Con i würstel binomio vincente Un piatto tipico e gustosissimo: ecco qualche segreto che vi consigliamo per cucinarlo al meglio. Considerando 4 persone, procuratevi 600 grammi di würstel di pollo, 800 di crauti, 600 di patate, tre cucchiai di olio d oliva, uno di zucchero, una manciata di sale fino, mezzo bicchiere di aceto, pepe. Prepariamo i crauti a partire dai cavoli: togliete il torsolo, staccate le foglie esterne e lavateli bene. Tagliate le foglie del cavolo a listarelle, usando un coltello da cucina o un affettatrice. Quindi scaldate l olio in un tegame e rosolate le listarelle per qualche minuto a fuoco alto: salatele e unite lo zucchero, l aceto e un po d acqua calda. Ora abbassate il fuoco al minimo, coprite la padella e cuocete i cavoli per un oretta, aggiustando con acqua se il cavolo si secca troppo. Intanto sbucciate le patate e lavatele bene, poi mettetele in una pentola con acqua fredda, che farete bollire: lasciate che cuociano a fuoco basso per 20 minuti e salatele. Infine, cuocete la carne alla griglia per 5 minuti: non vi resta che metterli in un piatto insieme ai crauti e alle patate tagliate a spicchi. fatti i crauti, insieme alla carne di maiale, erano un vero e proprio piatto della sopravvivenza. La preparazione Per trasformare dei cavoli cappucci in veri e propri crauti non servono grandi chef. Innanzitutto lavate i cavoli, privati delle foglie esterne e del torsolo: subito dopo bisogna tagliarli con un affettatrice o un grosso coltello per poi deporli, a strati, in un contenitore alto, alternando una manciata di sale a ogni livello. Volendo potete aggiungere semi di cumino e bacche di ginepro. Una volta riempito il contenitore, pressateli bene [ segue ]

20 BUON CIBO e coprite il tutto con qualche foglia di cavolo: a questo punto lasciateli fermentare a temperatura ambiente per una settimana, e quindi al fresco in una cantina per altre 4 settimane, coprendo l involucro con una stoffa e un coperchio di legno, sormontato da una pietra. Non si tratta di una tradizione fine a se stessa: in questo modo, i fermenti trasformano gli zuccheri in acido lattico e così si possono conservare i crauti per parecchi mesi, aumentandone il valore nutritivo. Per cucinarli, basterà estrarre la quantità necessaria e lavarla in acqua fresca. Le proprietà Come detto, la fermentazione dei crauti libera acidi lattici e lattobacilli, trasformando i cavoli in veri e propri medicinali naturali. Così questi ortaggi, ricchi di vitamina C e stimolanti per la flora batterica intestinale, diventano un ottimo rimedio contro i disordini dello stomaco e sono molto utili nello svezzamento, nell allattamento e nella convalescenza. Poveri di calorie, svolgono un azione purificante, in quanto i lattobacilli contenuti riducono l acidità intestinale. E, infine, possono essere utili addirittura in caso di ustioni o scottature: facendo degli impacchi a base di crauti freschi, si riesce a lenire la pelle infiammata. Servono altri motivi per farvene una scorta? La gustosa ricetta tirolese Gli ingredienti: 800 grammi di crauti precotti, 150 di pancetta affumicata, una noce di burro, una cipolla, un dado di carne, due cucchiai di farina, bacche di ginepro, olio di oliva e sale. Versate i crauti in una pentola piena d acqua: aggiungete il dado, le bacche di ginepro e la pancetta. Tappate la pentola e fate cuocere il tutto a fuoco basso per circa 50 minuti: quando l acqua sarà assorbita, i crauti saranno pronti. Intanto soffriggete la cipolla con olio e burro, unite la farina e versate il soffritto sui crauti cotti: mescolate bene e cuocete a fuoco basso per qualche minuto. Col cumino la ricetta bavarese Vi servono: un chilo di cavolo bianco, 100 grammi di strutto, mezzo bicchiere di vino bianco e mezzo di brodo, due cucchiai di cumino, olio, zucchero e sale. Affettate le foglie del cavolo a listarelle, eliminando torsolo e foglie. Intanto riscaldate lo strutto in una padella e aggiungete lo zucchero, mescolando spesso: attenzione a non bruciarlo. Rosolate appena le cipolle, aggiungete il cavolo e fate stufare continuando a mescolare. Infine: condite con sale e cumino, bagnate con vino e brodo e lasciate cuocere a fuoco basso per circa un ora. A fine cottura aggiustate ancora con sale e aceto.

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22 BUON CIBO Torta al cioccolato, golosità di San Vale ( ) Il dolce piu classico per il giorno degli innamorati. Prendetevi per la gola e sbizzarritevi con le varianti. ci siamo: anche quest anno arriva puntuale la festa degli innamorati. E se è vero che molti penseranno che per ricordarsi della propria dolce metà non serve una festa comandata, scagli la prima pietra chi, almeno una volta, non abbia sentito scaldarsi il cuore alla vista di un pacchettino rosso fuoco. Perché il 14 febbraio è una data in cui molti di noi si improvvisano moderni Cupido, portando ai propri compagni un dono speciale. Uno dei regali piu semplici, amati e sempre apprezzati è una scatola di cioccolatini, perché è proprio il cioccolato il re di questa festa. Morbido e aromatico, a detta di molti anche afrodisiaco, non puo mancare all appuntamento con il compleanno dell amore. Sarà perché gli antichi Aztechi lo associavano alla dea della fertilità, o perché alcuni studi dimostrano come assumere cioccolato stimoli il rilascio di endorfine e aumenti il buonumore; oppure perché contiene la feniletilammina e combatte il cattivo umore. Insomma, le ragioni sono molteplici, e sono tutte degli ottimi motivi per mettervi qualche ora ai fornelli e preparare un dono fragrante e profumato, da assaporare rigorosamente in due. Il nostro consiglio, per San Valentino, è il piu classico dei classici. Eccovi la ricetta della torta al cioccolato. Post scriptum: fra gli altri, anche Giacomo Casanova sosteneva che il cioccolato avrebbe potuto avere una certa influenza sul desiderio. E se lo diceva lui... forse vale la pena tentare! Ricetta- Torta al cioccolato Prima di iniziare, procuratevi il contenitore adatto per l occasione che dovrà accogliere l impasto per la cottura: una teglia da forno a forma di cuore, che andrà imburrata e poi infarinata. Lavorate a crema 125 grammi di burro, mescolando energicamente con un cucchiaio di legno o usando lo sbattitore. Unite 250 grammi di zucchero e 4 tuorli (tenete da parte gli albumi) e continuate a mescolare. Quando il composto risulterà soffice, sarà la volta di una bustina di lievito vanigliato e di 300 grammi di farina, seguiti da un bicchiere di latte.

23 ntino Entra adesso in scena l ingrediente fondamentale: occorrono 50 grammi di cioccolato fondente e 50 grammi di cioccolato al latte, che andranno uniti al composto dopo essere stati grattugiati finemente. Mentre il forno raggiunge la temperatura di 180 gradi, montate a neve ben ferma i 4 albumi e aggiungeteli al preparato, mescolando con il cucchiaio dall alto verso il basso, per evitare che il composto perda volume. Il tocco di classe: inserite nell impasto la scorza grattugiata di un limone e un pizzico generoso di cannella. Un ora di cottura, durante la quale la vostra casa sarà inondata da una Torta al cioccolato con 0,63 euro a persona Farina Dal grano tenero macinato si ricava la farina da 1 kg Primia. Soffice e morbida, è adatta per essere usata come ingrediente nelle migliori ricette della tradizione culinaria italiana. Confezione da 1 kg - Prezzo 0,75 euro Uova Le 4 uova fresche Primia provengono da galline allevate a terra e nutrite con la migliore selezione di mangimi naturali per essere sempre fresche al momento dell acquisto. Confezione da 4 pezzi - Prezzo 1,49 euro Latte parzialmente scremato Latte parzialmente scremato da 1 litro. Dal sapore fresco e da conservare in frigo a meno di 6 C. Confezione da 1 l - Prezzo 0,89 euro Burro Il burro Primia è prodotto con creme di latte selezionate e provenienti da allevamenti italiani, che vengono poi lavorate per dare al prodotto un aspetto e una consistenza unica. Confezione da 125 g - Prezzo 0,99 euro Tavoletta di cioccolato fondente La tavoletta di cioccolato extra 72% Primia ha il gusto deciso del fondente, si scioglie rapidamente e ha il tipico sapore armonico, forte e pieno del cioccolato amaro. Confezione da 100 g - Prezzo 0,89 euro Tavoletta di cioccolato al latte L aspetto lucido e brillante di un color marrone chiaro e il gusto a metà tra il cacao e il latte fresco sono le caratteristiche delle tavolette di cioccolato al latte finissimo Primia. Confezione da 100 g - Prezzo 0,89 euro Il prezzo riportato in alto si riferisce alla quantità di prodotto necessaria per la preparazione della ricetta.

24 fragranza irresistibile, e il gioco è fatto. Un vero peccato lasciare la torta al cioccolato priva di degni accompagnatori, per festeggiare un momento così speciale. Cominciamo allora dal vino. Deve essere bianco e dal gusto fresco: perfetto il Malvasia delle isole Lipari oppure il Marsala siciliano, ma in alternativa andrà bene anche uno spumante Moscato. Una volta fredda la torta puo essere tagliata a metà e farcita: crema di nocciole o di pistacchio (si acquistano già pronte), crema pasticcera aromatizzata all arancia, panna montata e fragole a pezzi. Le alternative sono moltissime. Potete decorare la superficie con semplice zucchero a velo, oppure spalmandola con un sottile strato di panna e poi lasciando cadere una pioggia di lamelle di mandorle, di scaglie di cocco, oppure di granella finissima di pistacchi o noccioline. Cacao Primia zuccherato e amaro Cacao in polvere Primia Per le vostre preparazioni dolci tenete sempre in dispensa una confezione di cacao in polvere Primia. Potete scegliere sia la versione amara (con burro di cacao al 22-24%) oppure la versione zuccherata per un gusto piu dolce (cacao 45% minimo e burro di cacao al 22-24%), entrambe disponibili nella pratica confezione da 75 grammi. Uso e conservazione Il cacao in polvere è largamente utilizzato in pasticceria, per preparare torte, biscotti, creme, gelati, mousse. Va conservato in un barattolo chiuso ermeticamente, in un luogo fresco e asciutto. Ricetta: i cioccolatini facili Per preparare una dozzina di cioccolatini vi servono 220 grammi di cacao in polvere, 170 g di burro, 100 g di zucchero, 150 ml di latte. Spezzettate il burro in una ciotola e lasciate ammorbidire a temperatura ambiente, quindi lavoratelo assieme al cacao con lo sbattitore elettrico. Versate il composto in un pentolino e fate cuocere a bagnomaria. Tenete a fuoco basso e mescolate per non farlo bruciare. Quando ben amalgamato, trasferite in una ciotola e unite il latte e lo zucchero, mescolando continuamente. Quindi versate nei pirottini, mettete in congelatore e una volta che il cioccolato si presenta ben solido, sformate i vostri cioccolatini.

La pasticceria da mill e e una sfoglia. Dal ricettario originale di Matilde, tre delicate specialità per rendere dolcissima ogni occasione. Il loro segreto è nella sfoglia: lavorata finemente in ben 192 strati, racchiude tutto il meglio dell arte pasticcera italiana. matildetiramisu.it

27 Zucchero di canna Primia, dolcezza per le vostre giornate ( ) Disponibile in diversi formati, lo zucchero di canna Primia Demerara, qualità pregiata, ideale per arricchire di gusto bevande, dessert e tisane. Grani color dell oro, in grado di donare dolcezza alle vostre bevande e ai dessert fatti in casa e disponibili in diversi formati e quantità per soddisfare le esigenze di tutte le famiglie. Lo zucchero di canna, la novità che va ad arricchire la gamma Primia, è un prodotto che unisce la qualità della pregiata tipologia grezza Demerara a packaging che si prestano a diversi tipi e occasioni di consumo. Perfetto per tutti Potete infatti trovare il nuovo zucchero di canna Primia in diverse confezioni: si va dal pratico astuccio da un chilo, per una riserva duratura, al sacchetto da 500 g per chi ne fa un utilizzo piu saltuario, fino alle pratiche bustine come quelle del bar in sacchetto da chilo. La qualità Demerara Lo zucchero di canna Primia è della pregiata qualità Demerara, nome che deriva dalla regione della Guyana dove nell antichità si produceva principalmente questa tipologia di zucchero. Lo zucchero di canna Demerara è grezzo, e subisce quindi trattamenti di raffinazione meno invasivi di quello tradizionale. Inoltre è caratterizzato dalla grande dimensione dei cristalli ben definiti, dal colore beige tendente al dorato e da un naturale contenuto di particolari componenti dolcificanti come la melassa che gli donano un aroma fruttato e lievemente speziato. Cio gli conferisce un grado di dolcezza e una solubilità perfette per diversi utilizzi. Vi permetterà infatti di rendere piacevolmente amabile ogni tipo di bevanda per la colazione o per una pausa rilassante, dal caffè fino al tè e alle tisane, senza dover eccedere nelle quantità. Ma è sicuramente da provare anche nella preparazione dei dolci, in particolare torte e biscotti: non solo infatti dona un sapore peculiare agli impasti, ma spolverato sulla superficie prima della cottura in forno rende piu golose le vostre prelibatezze con una doratura dolce e un po croccante. Fonte: Agorà Network

28 BUON CIBO Himbeersirup, lamponi da bere ( ) Bevanda vitaminica e rinfrescante, è perfetta anche per accompagnare dolci e secondi piatti. Tutte gli usi e le proprietà di questa delizia naturale. Portare in tavola il sapore dei boschi del Trentino-Alto Adige in maniera originale, con uno dei frutti piu conosciuti e amati: il lampone. La pianta da cui derivano è un arbusto della famiglia delle Rosaceae, originario dell Europa. I frutti sono globosi, simili alle more del rovo, immediatamente riconoscibili dal colore rosso/rosato, ricoperti da una leggerissima peluria sulla superficie. Le piante di lampone si trovano, di solito, nei boschi e nelle zone collinari, ma ormai è molto conosciuta anche la coltivazione in orto, nelle zone pianeggianti a clima piu mite. La pianta è molto diffusa nelle nostre terre anche perché è in grado di crescere fino a un altitudine di duemila metri. Dati storici fanno risalire le prime coltivazioni europee al XVI secolo, nell area del bacino del mediterraneo (Italia e Grecia). Dissetante e salutare In quegli anni lontani era conosciuta per le sue doti curative e consigliato alle donne in gravidanza, nella convinzione che avesse la proprietà di scongiurare il rischio di aborto. Composto principalmente (80%) d acqua, il frutto contiene carboidrati, fibre, proteine, tannini e pochissimi grassi. Piu che discreta la presenza di minerali e vitamine, principalmente A, del gruppo B, C ed E. Fra le proprietà ricordiamo quelle del succo puro contro stitichezza e infiammazione alle vie urinarie, e quelle antidolorifiche del decotto di foglie, mentre l infuso è utile contro i reumatismi. Lo sciroppo, preparato con lamponi e zucchero, ha proprietà diuretiche e rinfrescanti. Bontà fatta in casa Ma il suo succo è anche un ottima bevanda, dissetante e rinfrescante, facile da preparare in casa, che puo diventare un ingrediente d eccezione per la realizzazione di torte e dessert. Per una bottiglia di Himbeersirup occorrono: 400 g di lamponi, il succo di un limone e la scorza di due, 400 g di zucchero semolato, 100 g di zucchero di canna, 500 ml d acqua. Lavate bene i frutti sotto acqua fresca corrente e scolate; mettete in una casseruola l acqua, lo zucchero, le scorze di limone e portate a ebollizione, aggiungendo a quel punto i lamponi e facendo cuocere a fuoco basso per 8/10 minuti. Dopodiché spegnete il fornello e lasciate raffreddare. Filtrate lo sciroppo con un colino a maglie fitte, schiacciando i frutti con l aiuto di una forchetta. Usando un imbuto trasferitelo poi in bottiglia, pronto a essere messo in frigo e gustato dopo poche ore. Conservato così, il vostro sciroppo di lamponi dovrà essere consumato entro massimo sei giorni; sterilizzando bottiglie (o vasetti) i tempi si allungano un po, ma si