STRATEGIA EUROPEA PER L OCCUPAZIONE E FONDO SOCIALE EUROPEO IN ITALIA



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ISFOL NOTIZIE INO Isfol SETTEMBRE 2003 N.8 EDITORIALE STRATEGIA EUROPEA PER L OCCUPAZIONE E FONDO SOCIALE EUROPEO IN ITALIA Il tema dell occupazione in Italia rappresenta da sempre un fattore critico del sistema produttivo: indicatore dello stato di salute del paese e oggetto di un incessante lavorio politico-normativo. A fronte di ciò si ravvisa nel tempo una certa stasi, dovuta spesso al costante ritardo nell attuazione dei disegni messi a punto dal legislatore sull argomento. Il Fondo sociale europeo (Fse), nel caso italiano funge da anticipatore e traino delle politiche rivolte all occupazione e alla formazione, favorendo l attuazione di disposizioni legislative già esistenti, come ad esempio nel caso della normativa sulla formazione dei lavoratori (Fse1994-1999) e di quella relativa ai Servizi per l impiego (Fse 2000-2006). Nell ambito dei fondi strutturali, inoltre, il Fse è lo strumento finanziario che in particolare contribuisce a sviluppare le risorse umane e l integrazione sociale nel mercato del lavoro concorrendo in tal modo alla realizzazione della Strategia europea per l occupazione (Seo). A sua volta la Seo, è il risultato di un compromesso tra la tendenza degli Stati nazionali a mantenere la piena sovranità nel campo delle politiche del lavoro e la necessità di una graduale convergenza ed armonizzazione delle condizioni dei mercati del lavoro negli stati membri. Il recente rapporto realizzato dalla Struttura nazionale di valutazione dell Isfol analizza il contributo del Fondo sociale europeo alla Strategia europea per l occupazione nel periodo 2000-2002. Esso costituisce il primo tentativo di analizzare l'effettivo sostegno del Fse alla Seo. Oltre a considerare in che modo la programmazione del Fse rifletta la Seo, esso esamina in particolare quale sia la sua incidenza sulle politiche attive del lavoro e occupazionali nazionali attuate in Italia. L analisi, infatti, viene condotta sia sulla programmazione finanziaria che sulla realizzazione dei programmi, in modo da permettere un primo raffronto tra il contributo desiderato ed il contributo effettivo del Fse ai pilastri (obiettivi) e alle linee guida (priorità) della Seo. Nelle pagine successive vengono descritti i punti più significativi dell analisi sintetizzati di seguito: - oltre l 88% della programmazione finanziaria Fse è direttamente riconducibile ai pilastri della Seo; - il contributo Fse ha acquisito maggiore visibilità nei Piani nazionali di azione per l occupazione (Nap) più recenti; - il Fse ha contribuito ad allargare lo spettro delle azioni cofinanziate nei programmi regionali, coerentemente alle linee guida della Seo; - il Fse ha assunto un ruolo strategico nello sviluppo delle pari opportunità. Tali risultati testimoniano un crescente adeguamento alla Seo delle politiche rivolte all occupazione in Italia rispetto al periodo precedente 1997-1999 e preparano ad una lettura prospettica di una nuova fase della Seo, avviata nel 2003. Dopo i primi 5 anni di attività, infatti, la Commissione ha adottato un nuovo approccio, semplificato e più aderente alle modifiche intervenute nel mercato del lavoro europeo, che tiene conto anche del prossimo allargamento ai nuovi paesi nel 2004. Le raccomandazioni che in particolare il Consiglio rivolge al nostro paese, in vista della definizione del Nap italiano 2003, riguardano problematiche ancora irrisolte come i bassi tassi di occupazione di donne e anziani, la disparità in tema di occupazione tra Centro-nord e Sud e la modesta flessibilità nel mercato del lavoro, non supportata da misure di tutela e garanzia. Aspetti, questi, più volte dibattuti che troveranno verosimilmente indirizzo, stimolo e sostegno nel restante periodo di programmazione del Fse 2003-2006. 1 Il Direttore Responsabile

INOIsfol Sulla scia dell attenzione rivolta al tema dell occupazione nel Libro bianco di Delors è stata formulata per la prima volta, a seguito del Consiglio di Essen del 1994, la Strategia europea per l occupazione (Seo). Solo dopo la legittimazione normativa, avvenuta con l introduzione del titolo sull occupazione nel Trattato di Maastricht del 1997, gli sforzi di costruzione di una strategia occupazionale di carattere sopranazionale ha ricevuto l impulso necessario a renderla operativa. Il tema del lavoro, e più in generale dell occupazione, è stato affrontato attraverso un metodo nuovo di governo comunitario: il metodo di coordinamento aperto. Esso ha infatti dato avvio ad un processo di perseguimento comune di obiettivi in una materia in cui lo spazio politico dei singoli Stati membri è stato indiscusso anche in tempi di unione monetaria e vincoli finanziari comuni. Il metodo di coordinamento aperto consiste nella fissazione di obiettivi comuni, pur nella piena sovranità nazionale che ne definisce gli strumenti, e nell accompagnamento del processo tramite azione di monitoraggio e processi di benchmarking utili al rafforzamento dell efficacia delle azioni. APPUNTI DELLA RICERCA LA STRATEGIA EUROPEA PER L'OCCUPAZIONE IL METODO DI COORDINAMENTO APERTO L EVOLUZIONE DELLA SEO Nel mese di novembre del 1997, il Consiglio europeo di Lussemburgo ha avviato la Seo. I capi di stato e di governo si sono accordati su un piano d azione basato su un insieme di obiettivi comuni riferiti a quattro pilastri: capacità d inserimento professionale; spirito imprenditoriale; capacità di adattamento e pari opportunità. Per ciascuno di essi la Commissione ha definito annualmente alcuni orientamenti (linee guida) per la definizione delle politiche. I Piani d azione nazionali per l occupazione (Nap), elaborati ogni anno da ciascuno Stato membro, riprendono questi orientamenti secondo un percorso di concertazione noto anche come processo di Lussemburgo. L evoluzione delle linee guida di prima generazione (dal 1998 al 2002) ha visto la progressiva focalizzazione dell attenzione sui temi dei servizi all impiego e della formazione lungo tutto l arco della vita, considerato come strumento per il mantenimento dell occupabilità dei lavoratori e dell adattabilità delle imprese. Nel corso degli anni gli orientamenti comunitari hanno introdotto il tema dell invecchiamento attivo e della qualità del lavoro, argomenti che si ritrovano oggi nella formulazione della nuova Seo (Seo di seconda generazione). In particolare i temi della qualità del lavoro accanto a quello della piena occupazione e della riduzione degli squilibri regionali sono stati introdotti negli orientamenti a partire dal 2001. Uno dei punti cardine della Seo consiste nel trasformare le politiche passive relative al mercato del lavoro, in politiche attive. Il Fse, incoraggia e sostiene gli Stati membri in questa evoluzione. A gennaio 2003 la Commissione ha adottato un nuovo approccio strategico, semplificato e più aderente alle modifiche intervenute nel mercato del lavoro europeo, che tiene conto anche del prossimo allargamento del 2004 ai nuovi Paesi. Il nuovo approccio ha messo in evidenza dieci priorità: una nuova piattaforma per l elaborazione della futura Seo e dei relativi Nap. L obiettivo rimane quello della piena occupazione nell Unione entro il 2010, fissato durante il Consiglio europeo di Lisbona, e il consolidamento del metodo della concertazione e del partenariato locale. IL FONDO SOCIALE EUROPEO IN ITALIA LA PROGRAMMAZIONE FSE E IL SUO CONTRIBUTO ALLA SEO La programmazione 2000-2006 presenta delle significative innovazioni e discontinuità rispetto alle precedenti: secondo quanto previsto dai due nuovi Regolamenti di riferimento del Fse, infatti, esso è concepito innanzitutto come uno strumento che promuove e sostiene a livello nazionale la Seo e in particolare i Nap che annualmente vengono elaborati dagli Stati membri. A loro volta i Nap contengono il complesso delle politiche pubbliche del lavoro e delle risorse umane (e quindi non solo quelle sostenute dal Fse) strutturate secondo i cosiddetti pilastri della Seo e le relative linee-guida annuali: questa è la ragione per la quale i documenti di programmazione Fse (ma anche la loro attuazione) si misureranno e si confronteranno in maniera formale fino al 2006 con i contenuti e le priorità annuali della Seo. Oltre a contribuire alle azioni intraprese nell ambito della Seo, il Fse rimane comunque - in continuità con la programmazione 1994-1999 - strumento di coesione economica e sociale nonché di promozione dell occupazione e della parità tra uomini e donne. Il complesso di queste finalità viene perseguito dal 2

INOIsfol SEO 2002 SEO 2003 I quattro pilastri Occupabilità (Lg. 1-7) Imprenditorialità (Lg. 8-12) Adattabilità (Lg. 13-15) Pari Opportunità (Lg. 16-18) Linee guida Lg. 1: combattere la disoccupazione giovanile e prevenire la disoccupazione di lunga durata Lg. 2: sviluppare sistemi fiscali, previdenziali e formativi che favoriscano l occupazione Lg. 3: elaborare una politica di invecchiamento attivo Lg. 4: sviluppare competenze per il nuovo mercato del lavoro nel contesto del lifelong learning; migliorare la qualità dei sistemi di istruzione e formazione Lg. 5: promuovere la società dell informazione per i cittadini - sviluppo e-learning Lg. 6: sviluppare politiche attive per sostenere il collocamento e per prevenire e combattere il manifestarsi di strozzatrure nei nuovi mercati del lavoro europei Lg. 7: combattere la discriminazione e promuovere l integrazione sociale mediante l accesso all occupazione Lg. 8: ridurre le spese generali e gli oneri amministrativi delle imprese Lg. 9: incoraggiare le attività imprenditoriali Lg. 10: sfruttare il potenziale occupazionale di alcuni settori dei servizi Lg. 11: creare posti di lavoro a livello locale Lg. 12: ridurre il carico fiscale Lg. 13: modernizzare l organizzazione del lavoro Lg. 14: adattere i contratti di lavoroh Lg. 15: sostenere l adattabilità delle risorse umane nelle aziende nell ambito dell apprendimento lungo tutto l arco della vita I tre obiettivi Pieno Impiego Migliorare la qualità e la produttività del lavoro Rafforzare la coesione e l inclusione sociale Orientamenti specifici Misure attive e preventive per le persone disoccupate e inattive Creazione di posti di lavoro e imprenditorialità Affrontare il cambiamento e promuovere l adattabilità e la mobilità nel mercato del lavoro Promuovere lo sviluppo del capitale umano e l apprendimento lungo l arco della vita Aumentare la disponibilità di manodopera e promuovere l invecchiamento attivo Parità uomo-donna Promuovere l integrazione delle persone svantaggiate sul mercato del lavoro e combattere la discriminazione nei loro confronti Far sì che il lavoro paghi attraverso incentivi finanziari per aumentare l attrattiva del lavoro Trasformare il lavoro nero in occupazione regolare Affrontare le disparità regionali in materia di occupazione Lg. 16: promuovere in maniera sistematica le pari opportunità tra donne e uomini Lg. 17: ridurre i divari di genere Lg. 18: realizzare politiche in favore delle famiglie e sostenere il reinserimento nel mercato del lavoro di chi intende rientrare al lavoro Fse 2000-2006 attraverso una gamma di attività ammissibili decisamente più ampia di quella che aveva caratterizzato il periodo precedente 1994-1999. La programmazione finanziaria Fse 2000-2006 (che ammonta complessivamente a 15.082,5 milioni di euro) è direttamente riconducibile ai pilastri della Seo per oltre l 88%. Di questo il 68,6% ad Occupabilità, il 13,9% ad Adattabilità e il 7,4% ad Imprenditorialità, mentre le risorse relative a Pari opportunità riflettono all incirca la riserva del 10% indicata come priorità della programmazione. Il Fse italiano 2000-2006 risulta dunque, con assoluta chiarezza, collegato prioritariamente al pilastro Occupabilità, come peraltro nella maggioranza dei Paesi membri dell Unione europea e ciò è in evidente coerenza con la situazione di contesto socio-economico esistente in Italia al momento della programmazione. La concentrazione su Occupabilità è comune ai due Obiettivi, mentre essi si differenziano sensibilmente in relazione ai pilastri Imprenditorialità (al quale il Qcs Ob.1 assegna il 10,3% delle risorse contro il 5,8% del Qcs Ob.3) e Adattabilità (ove la situazione è opposta, con il Qcs Ob.3 che vi alloca il 15,6% delle risorse a fronte del 10,9% del Qcs Ob.1). In generale, l intera programmazione del Fse (a meno del 12% delle risorse) è espressa in misure di Fse collegate alla Seo, e la composizione per pilastri dell attuazione riflette quella auspicata dalla programmazione in Ob.3 e in Ob.1, nonostante i diversi tempi che nei due Obiettivi si sono resi necessari per giungere a tale risultato. IL FSE NEI NAP Il riconoscimento del contributo del Fse all attuazione della Seo a livello nazionale è aumentato in maniera netta ed inequivocabile nel passaggio dal Nap 1999 al Nap 2002. Ciò è avvenuto nel quadro di una modifica generale della strutturazione dei Nap ed è individuabile con chiarezza sulla base di tre indicatori: le citazioni ed i richiami al Fse nell ambito del Nap; la copertura dapprima in crescita poi progressivamente più concentrata di linee guida interessate dal Fse nel singolo Nap; il grado di precisione nell individuazione del Fse in appoggio alla singola linea guida (con il passaggio dal Fse in generale all asse/policy field fino alla misura). 3

L andamento di questi indicatori nei Nap considerati mostra nel quadriennio un aumento - sebbene in un percorso di tipo non lineare e non progressivo - del peso attribuito al Fse a sostegno della Seo nazionale. Il confronto tra Fse e Nap 2002 conferma, con riferimento alle linee guida indicate per il 2002, il contributo significativo del Fse alla Seo così come declinato nel Nap Italia. Nello specifico, il Fse viene indicato come centrale rispetto alle linee guida relative ai servizi per l impiego (lg 1), alle azioni formative e di politica attiva del lavoro (lg 2), al miglioramento della qualità dei sistemi di educazione e formazione (lg 4), allo sviluppo dell e-learning (lg 5), alla lotta all esclusione sociale (lg 7), allo sfruttamento delle potenzialità occupazionali del settore dei servizi (lg 10) e della dimensione locale dello sviluppo (lg 11), all apprendimento lungo tutto l arco della vita (lg 15), alla riduzione delle differenze e delle discriminazioni di genere (lg 16, 17 e 18). Il legame del Fse con la Seo ha ampliato inoltre la varietà delle politiche cofinanziate dal fondo e tale passaggio costituisce un elemento di forte innovazione con il quale le Autorità di gestione si stanno misurando. Nel primo triennio di attuazione del Fse, la programmazione attuativa si è, infatti, sviluppata su più direttrici, coprendo la quasi totalità delle linee di intervento previste a sostegno della Seo. L analisi della programmazione attuativa mostra come le Autorità di gestione utilizzino gli strumenti a disposizione nella cassetta degli attrezzi del Fse nelle diverse misure, domandando ai soggetti attuatori di realizzare progetti di varia natura. L ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI COFINANZIATI Per quanto riguarda la spesa regionale cofinanziata dal Fse relativa alle misure collegate alla Seo, al 30 giugno 2002, il 73,1% è riservato ad Occupabilità, il 14,2% ad Adattabilità, l 8,2% di Pari opportunità e il 4,6% per Imprenditorialità. Le differenze fra la composizione dell attuazione e quella della programmazione sono imputabili alle difficoltà di attuazione delle misure relative ad Imprenditorialità (in particolare nell Ob.3) ed alla relativa facilità di attuazione delle misure di Occupabilità. Mentre infatti per Occupabilità e Adattabilità la quota relativa alla spesa al 30 giugno 2002 è superiore alla quota relativa alle risorse programmate (rispettivamente 73,1% contro 68,6% e 14,2% contro 13,9%) per Imprenditorialità e Pari opportunità è vero il viceversa (rispettivamente 4,5% contro 7,4% e 8,1% contro 10%). Le differenze tra attuazione e programmazione che si delineano a livello nazionale per Imprenditorialità e Pari opportunità valgono anche per i singoli Obb.1 e 3. Nel caso invece di Occupabilità la maggiore quota relativa alla spesa registrata a livello nazionale è imputabile all Ob. 3 (Ob.3 speso 75,1% contro il 68,4% programmato, Ob.1 speso 68,9% contro 69,1% programmato) al contrario di quanto avviene per Adattabilità, ove la migliore performance in sede di attuazione è attribuibile al contributo dell Ob.1 (in Ob.3 14,0% contro 15,6%, in Ob.1 14,6% contro 10,8%). LA CONCENTRAZIONE DEL FSE 2000-2006 ANALISI DEL LEGAME DELLE MISURE FSE CON I PILASTRI SEO (DATI DI ATTUAZIONE FINANZIARIA) Fonte: Isfol Struttura nazionale di Valutazione Fse 4

COME INCIDE IL FSE SULLE POLITICHE NAZIONALI Un ulteriore elemento da porre in evidenza riguarda l analisi congiunta di concentrazione e rilevanza del Fse, intendendo per rilevanza l incidenza del Fse sul totale delle politiche nazionali rivolte all occupazione. Mentre questi due indici appaiono speculari a livello di pilastro, ciò non si verifica a livello di linee guida. All interno dei singoli pilastri il Fse si presenta come uno strumento finanziario la cui efficienza si rivela nel suo intensivo utilizzo sulle linee guida nelle quali le politiche nazionali sono relativamente meno consistenti dal punto di vista finanziario. Relativamente al pilastro Occupabilità, la rilevanza del Fse è costantemente pari al 100% per le linee guida sulla qualità del sistema scolastico e formazione permanente (lg 4). La rilevanza è invece costantemente nulla nel caso della linea guida relativa agli interventi per l invecchiamento attivo (lg 3). Il contributo del Fse risulta invece in crescita nel caso della linea guida per sviluppare sistemi fiscali, previdenziali e formativi che favoriscono l occupazione (lg 2). In decrescita invece la rilevanza finanziaria del Fse nella linea guida interventi per l integrazione delle fasce deboli (lg 7), che scende dal 100% del 2000 al 54,1% del 2001 (a fronte di un altissima crescita della spesa Fse si registra una crescita ancora più sostenuta della spesa nazionale). Per ciò che concerne il pilastro Imprenditorialità, il contributo del Fse è nullo per le linee guida creazione di posti di lavoro a livello locale (lg 11) e autoimprenditorialità (lg 9), positivo e in crescita per la linea guida interventi per lo sfruttamento del potenziale occupazionale di alcuni settori (lg 10). Per il pilastro Adattabilità risulta assai basso il contributo Fse sulla linea guida adattabilità dei contratti di lavoro (parte della lg 14): 0% nel 2000 e 0,8% nel 2001; in crescita invece il peso del Fse nell ambito della linea guida interventi per la formazione continua (lg 15): dal 2,8% del 2000 al 14,8% del 2001. All interno del pilastro Pari opportunità la rilevanza del Fse raggiunge il 100% in entrambe le annualità per gli interventi che vengono compresi nelle linee guida 16, 17 e 18. Prossima allo zero invece la rilevanza del Fse nel caso di interventi inclusi nella linea guida 16. Per il pilastro Pari opportunità, l analisi della concentrazione e della rilevanza del Fse evidenzia bene il forte contributo che le politiche cofinanziate forniscono alla promozione delle pari opportunità pur assorbendo una percentuale piuttosto ridotta dell intero Fse, pari al 10% nella programmazione e all 8% in attuazione. Per informazioni: valutazione@isfol.it FSE E POLITICHE NON COFINANZIATE PER LINEE GUIDA IN ITALIA (2000-2001) Fonte: Isfol Struttura nazionale di Valutazione Fse 5

l tema dell occupazione in Italia rappresenta da sempre un fattore critico del sistema produttivo: indicatore dello stato di salute del paese e oggetto di un incessante lavorio politico-normativo. A fronte di ciò si ravvisa nel tempo una certa stasi, dovuta spesso al costante ritardo nell attuazione dei disegni messi a punto dal legislatore sull argomento. Il Fondo sociale europeo (Fse), nel caso italiano funge da anticipatore e traino delle politiche rivolte all occupazione e alla formazione, favorendo l attuazione di disposizioni legislative già esistenti, come ad esempio nel caso della normativa sulla formazione dei lavoratori (Fse1994-1999) e di quella relativa ai Servizi per l impiego (Fse 2000-2006). Nell ambito dei fondi strutturali, inoltre, il Fse è lo strumento finanziario che in particolare contribuisce a sviluppare le risorse umane e l integrazione sociale nel mercato del lavoro concorrendo in tal modo alla realizzazione della Strategia europea per l occupazione (Seo). A sua volta la Seo, è il risultato di un compromesso tra la tendenza degli Stati nazionali a mantenere la piena sovranità nel campo delle politiche del lavoro e la necessità di una graduale convergenza ed armonizzazione delle condizioni dei mercati del lavoro negli stati membri. Il recente rapporto realizzato dalla Struttura nazionale di valutazione dell Isfol analizza il contributo del Fondo sociale europeo alla Strategia europea per l occupazione nel periodo 2000-2002. Esso costituisce il primo tentativo di analizzare l'effettivo sostegno del Fse alla Seo. Oltre a considerare in che modo la programmazione del Fse rifletta la Seo, esso esamina in particolare quale sia la sua incidenza sulle politiche attive del lavoro e occupazionali nazionali attuate in Italia. L analisi, infatti, viene condotta sia sulla programmazione finanziaria che sulla realizzazione dei programmi, in modo da permettere un primo raffronto tra il contributo desiderato ed il contributo effettivo del Fse ai pilastri (obiettivi) e alle linee guida (priorità) della Seo. Nelle pagine successive vengono descritti i punti più significativi dell analisi sintetizzati di seguito: - oltre l 88% della programmazione finanziaria Fse è direttamente riconducibile ai pilastri della Seo; - il contributo Fse ha acquisito maggiore visibilità nei Piani nazionali di azione per l occupazione (Nap) più recenti; - il Fse ha contribuito ad allargare lo spettro delle azioni cofinanziate nei programmi regionali, coerentemente alle linee guida della Seo; - il Fse ha assunto un ruolo strategico nello sviluppo delle pari opportunità. Tali risultati testimoniano un crescente adeguamento alla Seo delle politiche rivolte all occupazione in Italia rispetto al periodo precedente 1997-1999 e preparano ad una lettura prospettica di una nuova fase della Seo, avviata nel 2003. Dopo i primi 5 anni di attività, infatti, la Commissione ha adottato un nuovo approccio, semplificato e più aderente alle modifiche intervenute nel mercato del lavoro europeo, che tiene conto anche del prossimo allargamento ai nuovi paesi nel 2004. Le raccomandazioni che in particolare il Consiglio rivolge al nostro paese, in vista della definizione del Nap italiano 2003, riguardano problematiche ancora irrisolte come i bassi tassi di occupazione di donne e anziani, la disparità in tema di occupazione tra Centro-nord e Sud e la modesta flessibilità nel mercato del lavoro, non supportata da misure di tutela e garanzia. Aspetti, questi, più volte dibattuti che troveranno verosimilmente indirizzo, stimolo e sostegno nel restante periodo di programmazione del Fse 2003-2006. 1 SETTEMBRE 2003 N.8 Il Direttore Responsabile INOIsfol NOTIZIE LE ULTIME DA FLAI-LAB: ATTIVITÀ E PRODOTTI FLAI-lab riprenderà l attività di riunione del Comitato Tecnico Scientifico, il 25 settembre p.v.. Durante il CTS verranno presentati i lavori preparatori della ricerca-azione 2003 Imparare e innovare nella net economy. E previsto l intervento del presidente del Forum Cooperazione e Tecnologia e del direttore di Studio Theos che presenteranno le fasi della ricerca progettata in collaborazione con FLAI-lab. Attesa anche la partecipazione del direttore generale dell ISFOL, dottor Antonio Francioni. In questa occasione ai partecipanti sarà presentata in anteprima Sviluppo del territorio nella new e net economy, ricerca pubblicata nella collana del FSE. Il testo indaga tematiche relative allo sviluppo del locale. Chi vuole il cambiamento e l innovazione, non soltanto delle imprese, ma anche della propria vita, qui troverà approfondimenti incrociati relativi ad esperienze concrete d innovazione di luoghi, attori e sistemi di relazione che fanno rete nell internet. Quali modelli possono favorire l uso consapevole dell NTIC da parte di aggregati di PMI e facilitarne il passaggio alla new e net economy? Quale ruolo per la PA e le Autonomie Funzionali, nei processi di apprendimento nelle PMI della new e net economy e nel coordinamento di reti di attori interessati all innovazione e allo sviluppo locale? In questo testo, FLAI-lab vi propone elementi per rispondere a questi quesiti. Per informazioni: flailab.online@isfol.it PUBBLICAZIONI INFORMAZIONE E PUBBLICITÀ DEL FSE: DALL ANALISI DEI PIANI DI COMUNICAZIONE AD UNA PROPOSTA DI INDICATORI PER IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE COLLANA I LIBRI DEL FONDO SOCIALE EUROPEO Il volume è il primo risultato di una articolato piano di ricerca del Progetto Informazione e Pubblicità per il FSE nel quadro del Piano di Assistenza Tecnica al PON Obiettivo 3. L indagine parte dall analisi dei Piani di Comunicazione delle Regioni Obiettivo 3 e si pone come obiettivo l individuazione di un modello di lettura trasversale e comparativa. Tale modello ha una valenza sperimentale ed è la base per discussioni e integrazioni da parte delle Autorità di gestione dei PON e dei POR, dei valutatori indipendenti e degli esperti del settore. Per informazioni: cds.frontdesk@isfol.it LE CAMPAGNE DI INFORMAZIONE PUBBLICA: UN ESPERIENZA NAZIONALE SULLA FORMAZIONE E LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO COLLANA I LIBRI DEL FONDO SOCIALE EUROPEO Il volume riporta i dettagli di un caso particolarmente rappresentativo di strategie di comunicazione istituzionale al fine di trasferirne i risultati più significativi. Si tratta di una campagna di comunicazione realizzata nel 2001 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali UCOFPL con l assistenza tecnica del Progetto Informazione e Pubblicità per il FSE dell ISFOL. Per informazioni: cds.frontdesk@isfol.it Consulta Ino Isfol on-line http://www.isfol.it INOIsfol INO Isfol ISFOL NOTIZIE EDITORIALE STRATEGIA EUROPEA PER L OCCUPAZIONE E FONDO SOCIALE EUROPEO IN ITALIA I Mensile di informazione dell'istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori Anno 8 numero 8 Direttore responsabile: Antonio Francioni Coordinamento editoriale: Diana Macrì Coordinamento internet: Giulio Minelli Comitato di redazione: P. Andreani, M. Benicampi, G. Benini, C. Bensi, M. R. Colella, F. Marchionne, V. Infante, L. Zabatta, A. Mocavini, M. Pasquali Coluzzi, F. Pomponi, S. Squillaci, A. Tirelli, B. Torchia, A. Vaiasicca Impaginazione: DDL Direzione e Amministrazione: ISFOL, Via G.B. Morgagni, 33-00161 - Roma tel. 06/445901 fax 06/44291871 Reg. n. 39 del 31.1.96 presso il Tribunale Civile di Roma Stampa: DDL grafica snc, via Aretusa 50-00100 Roma 6