Insegnare la nonviolenza Un esperienza di condivisione di idee, sogni, materiali educativi fra ASSEFA Torino & ASSEFA India



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Gr uppo ASS EFA Torino & ASS EFA INDIA Insegnare la nonviolenza Un esperienza di condivisione di idee, sogni, materiali fra ASSEFA Torino & ASSEFA India a cura di Maria Ferrando insegnante di scuola primaria in Italia Gemellaggio Anni di gemellaggio con scambi di disegni, lettere e materiali fra le nostre e le vostre scuole ci ha dato l opportunità di conoscere e confrontare situazioni di scuole situate in luoghi molto lontani fra loro. In un tale contesto, ci è sembrato particolarmente significativo poter sviluppare con voi un dialogo sulla nonviolenza: con voi che vivete nella nazione del Padre della nonviolenza, il Mahatma Gandhi, e che state sviluppando la tradizione della nonviolenza radicata nelle tradizioni e nel pensiero dell India. È per noi un onore aver avuto una tale opportunità. Dopo aver letto le bozze dei libri sull educazione alla nonviolenza che avete mandato a Torino, siamo lieti di mandarvi il nostro contributo, che testimonia che anche noi insegnanti di scuola primaria in una piccola scuola italiana ispirata da una lunga esperienza ASSEFA abbiamo programmato e attuato alcuni progetti sperimentali fondati sulle idee formulate da grandi pensatori italiani e di altre nazioni. Il ruolo cruciale dell atteggiamento dell insegnante Quando proponiamo ai bambini attività volte a sviluppare atteggiamenti non violenti, accettazione degli altri, cooperazione, il ruolo dell insegnante è veramente centrale. Poiché siamo convinti che un potente aspetto nel processo educativo è l opportunità per i bambini di identificarsi in una persona, un insegnante che si comporta con affetto verso i bambini, instaurando un clima di fiducia e confidenza, promuovendo relazioni democratiche all interno della classe è il principale e più importante elemento per rafforzare nei bambini gli atteggiamenti non violenti. Ovviamente non è per niente facile creare una tale situazione cooperativa in una classe di 40 alunni. Nella nostra scuola ci sono meno bambini in ogni classe, ma d altra parte i loro occhi sono spesso colmi della violenza vista nei programmi televisivi. Così in entrambi i casi è utile per l insegnante padroneggiare diverse attività che mentre mantengono la disciplina fra i bambini attraverso un gioco o un esercizio con regole e istruzioni chiare allo stesso tempo gli permettono di esprimere i loro sentimenti, di riflettere su se stessi, di interagire in un modo positivo con i compagni di classe. La letteratura pedagogica attuale è ricca di suggerimenti su attività molto semplici che possono essere proposte ai fanciulli, le quali possono favorire una profonda conoscenza di se stessi, facilitare interazioni positive con gli altri bambini, sviluppare fiducia nelle proprie possibilità. Da relazioni competitive a relazioni cooperative L obiettivo principale degli insegnanti quando propongono attività e giochi all interno di uno scenario di educazione non violenta è quello di favorire un clima positivo e rilassato, in cui ciascun bambino può conoscere e comprendere le proprie qualità e i propri limiti, e accettarli come parte di se stessi. In queste attività non ci sono né vincitori né vinti: a ciascuno è chiesto di offrire il meglio di se stesso/a, ed è coinvolto in una atmosfera di gioia e creatività. In ogni società il bambino sviluppa un immagine di sé in base alle idee che gli altri esprimono su di lui: se percepisce di essere amato e apprezzato, si stima e si sente integrato all interno della famiglia, della classe, della società; ma se si sente sottovalutato o rifiutato, egli assume atteggiamenti e comportamenti aggressivi e ostili. 1

Così, le attività scolastiche volte a sviluppare un senso di fiducia in se stessi sono un passo importante verso la maturazione della fiducia negli altri, che è la premessa alla cooperazione. La sequenza è importante Nella nostra esperienza abbiamo scoperto che è importante procedere secondo una serie di passi, separati temporalmente, allo scopo di sviluppare gradualmente negli alunni le qualità della personalità non violenta. La sequenza è la seguente: 1. CONOSCENZA DI SE STESSI E DEGLI ALTRI: è importante imparare gradualmente a conoscersi, allo scopo di sviluppare gradualmente abilità affettive e creative per relazionarsi agli altri. 2. VALORIZZAZIONE, AUTOSTIMA, E FIDUCIA NEGLI ALTRI: se uno è riconosciuto abile, capace, intelligente la propria identità è accettata bene, e la paura e il sospetto verso gli altri e le situazioni diminuisce. 3. COOPERAZIONE: la sicurezza di sé aumenta, e uno è ora più incline e disponibile a collaborare piuttosto che a competere. La diversità non è più un occasione per paragonare buono o cattivo, meglio o peggio, ma fonte di gioia, un opportunità di integrarsi e completarsi gli uni gli altri. Ora, dopo questa introduzione teorica, introduciamo alcune attività: è probabile che sotto nomi e regole differenti alcune attività risultino molto simili nelle nostre classi in Italia e nelle scuole ASSEFA! CONOSCENZA Favorire il senso di appartenenza Uno dei bisogni più radicati sia nei bambini che negli adulti è di sentirsi accettato come parte di un gruppo. Essere chiamato con il proprio nome, avere un ruolo personale all interno del gruppo, entrare in contatto fisico con gli altri membri del gruppo sono fasi importanti del processo durante l infanzia. Attività che propongono tali situazioni sono, per es., Palla nome, Nomi associati, Saluti con il corpo, ecc. Favorire la conoscenza reciproca Attraverso l esplorazione di sé e la progressiva conoscenza degli altri il bambino rafforza l opinione di se stesso questo influenza il modo in cui interpreta come gli altri gli si rivolgono e in parallelo modella la sua inclinazione a sviluppare un carattere socievole o riservato. Attività strutturate per coltivare questo aspetto sono, per es., Scopro i miei gusti, La pagina del carattere, Come mi vedi, Sette parole ecc. VALORIZZAZIONE Favorire la valorizzazione di sé e degli altri Se desideriamo che un bambino divenga sicuro di sé, possiamo aiutarlo a riconoscere e sviluppare le proprie qualità e abilità. Quando percepisce di essere apprezzato, un bambino è incoraggiato a impegnarsi in discorsi più difficili, è più pronto a superare gli ostacoli, e è meno tentato di essere aggressivo. Alcuni giochi di questa categoria sono Sto partendo per un viaggio, Sono capace di, La stella delle qualità. FIDUCIA Le condizioni che permettono alle persone di cooperare sono sentirsi sicuri di sé e degli altri, ed essere in grado di identificarsi con gli altri: tale abilità è un potente inibitore di comportamenti aggressivi. Solo quando un bambino percepisce gli altri come simili a sé, e capisce e condivide le emozioni degli altri, allora riesce a superare il suo isolamento: a questo stadio cresce la fiducia reciproca e ognuno riconosce l importanza di essere parte di un gruppo. Alcune attività di questa categoria sono: Puoi contare su di me, Occhio chiama mano, Due occhi in due, Il cerchio della fiducia, Supporto reciproco. COOPERAZIONE Favorire la condivisione attraverso il gioco Un primo passo per instaurare un clima di empatia e fiducia è quello di ricorrere a varie attività, ma senza elementi di competizione: il principale obiettivo è divertirsi e condividere intuizioni ed emozioni con la classe. Attività utili a creare tale atmosfera sono le seguenti: Applausi ritmici, Ridiamo tutti insieme, Abbraccio collettivo. Incoraggiare relazioni di aiuto reciproco per un obiettivo comune 2

Attraverso queste attività i bambini sono guidati a riconoscere che spesso sebbene non siamo capaci di fare un discorso da soli possiamo compiere grandi imprese quando ci aiutiamo l un l altro in un gruppo. Per raggiungere un comune obiettivo ognuno deve impegnarsi e può offrire la propria creatività e aiuto. Attività di questo tipo sono, per es., Disegno di gruppo, Lo zoo fantastico, Sst ci muoviamo. Nelle pagine seguenti descriviamo le regole di alcuni di questi giochi, e li illustriamo con fotografie scattate ai nostri bambini, o con disegni fatti da loro. Sono bambini dai 6 ai 10 anni, della classe di Maria e delle altre insegnanti impegnate nell educazione non violenta: sono contenti di dire CIAO ai loro amici delle scuole ASSEFA! Palla - nome PALLA NOME Tipo di gioco Obiettivi Materiale Tempo Regole Suggerimenti Conoscenza Aiutare a memorizzare i nomi; sviluppare attenzione e un atteggiamento di ascolto verso gli altri; facilitare la coordinazione motoria Una palla leggera di media grandezza Minimo 15 All aperto Tutti sono in cerchio guardando verso il centro. Uno dei bambini comincia lanciando la palla a un altro bambino, e dicendo Io sono Paolo e tiro la palla a Lisa ; la bambina che ha ricevuto la palla la lancia a un altro bambino, e dice Io sono Lisa, ho ricevuto la palla da Paolo e la tiro a Marco. Il gioco prosegue finché tutti i bambini hanno ricevuto la palla. Questo è un esercizio utile in una classe nuova dove i bambini non si conoscono ancora fra loro. Gli insegnanti devono fare attenzione affinché tutti i bambini siano coinvolti nel gioco. NOMI ASSOCIATI Tipo di gioco Conoscenza Obiettivi Favorire la conoscenza dei nomi e l ascolto Materiale Nessuno Tempo Minimo 30 Aula Regole Tutti sono seduti in un cerchio, alunni e insegnanti. Un insegnante chiede ai bambini di stare in silenzio per un momento e pensare a un episodio, o un emozione. Poi a turno ogni bambino è invitato a dire il proprio nome e raccontarlo agli altri. Suggerimenti È opportuno che anche gli insegnanti partecipino, allo scopo di creare un atmosfera di condivisione di emozioni e di attenzione reciproca nel gruppo. SONO PIETRO, VORREI ESSERE Tipo di gioco Conoscenza Obiettivi Sviluppare la creatività Materiale Un foglio di carta per ogni bambino 3

Tempo Regole Suggerimenti 20 Aula o esterno Tutti in cerchio, guardando verso il centro uno dei bambini comincia dicendo il proprio nome e ciò che vorrebbe essere qualunque persona gli/le piaccia: un pensatore, una persona famosa, un personaggio delle favole Quando tutti i bambini hanno espresso il loro desiderio, traducono le loro parole in un disegno sul foglio. I bambini sono in cerchio. Il primo dice il suo nome ed esegue un gesto specifico (es. Il mio nome è Rajendran e salta). Il bambino successivo alla sua sinistra deve dire: Lui è Rajendran e salta, poi presenta se stesso nello stesso modo (es. Il mio nome è Pandyan e batte le mani). Vorrei essere una famosa cantante! STO PARTENDO PER UN VIAGGIO Tipo di gioco Valorizzazione Obiettivi Condividere esperienze e idee con altri bambini Materiale nessuno Lo zoo fantastico Saluti con il corpo Nome più Due occhi in due 4

Tempo Regole Suggerimenti Minimo 15 Aula I bambini sono in cerchio. Il primo dice: Sto partendo per...(il luogo che preferisce) e porto con me (qualcosa di se stesso che gli piace). Poi sceglie un modo particolare per dimostrare il suo affetto e salutare il bambino con cui sta parlando. (Es. Sto partendo per New York e porto con me i miei occhi verdi, poi ti do un bacio ). Tutti i bambini salutano allo stesso modo o in un altro il compagno che sta alla propria destra. I bambini sono divisi a coppie: uno è bendato, l altro è la guida. La coppia passeggia nell aula esplorando l ambiente, toccando le cose e le persone. Dopo qualche minuto I bambini della coppia cambiano i loro ruoli. Incomincia con la pratica di esercizi fisici quando si è molto giovani, può evolvere in supporto spirituale quando si cresce. LA STELLA DELLE QUALITÀ Tipo di gioco Valorizzazione Obiettivi Sviluppare l atteggiamento di valorizzare le qualità degli altri bambini Materiale Un foglio con sopra disegnata una stella, e delle matite Tempo Minimo 15 Aula Regole I bambini sono in cerchi di cinque. Ognuno sceglie una matita del colore preferito, scrive il suo nome al centro della stella, e una delle sue qualità lungo un bordo. Poi passa la stella al compagno vicino, che scrive un altra qualità lungo un altro bordo. E così via, finché ogni bambino riceve indietro la stella con il suo nome e molte qualità scritte. Suggerimenti Si possono incoraggiare i bambini dopo questo gioco a ringraziare gli altri, e a conservare la stella nel diario. Quattro o cinque bambini sono invitati a pensare ad un animale fantastico e a fare una dimostrazione di come appare e si comporta, assumendo coi loro corpi posizioni coordinate in modo da mimare tutti insieme tale animale, emettendo suoni e descrivendo il suo carattere e le sue abitudini. Supporto reciproco 5

DISEGNO COOPERATIVO Tipo di gioco Cooperazione Obiettivi Realizzare un prodotto tutti insieme Materiale Un foglio per ogni bambino, e delle matite Tempo Un ora Aula Regole L insegnante divide la classe in gruppi di quattro bambini. Ogni gruppo ha un grande cartellone e ciascun membro siede su un lato di esso. Quando l insegnante dà un segnale ogni alunno comincia a disegnare sulla parte del cartellone davanti a lui/lei. Dopo dieci o venti secondi, l insegnante darà un altro segnale, i bambini devono cambiare le loro posizioni spostandosi al posto del bambino sulla destra. Ora devono continuare il disegno iniziato dal compagno che sedeva prima al loro attuale posto. Suggerimenti Variante: un altro modo di fare un disegno cooperative può essere quello di usare parole, per es. i nomi dei bambini, per colorare un disegno fatto precedentemente con la matita. Disegnando la stella a) b) Due attività cooperative: a) Decorazioni sulla parete con materiale riciclato b) Disegnare un grande albero 6

Gli effetti dello scambio reciproco di idee, tradizioni, esperienze Sulla parete della classe italiana ci sono foto e oggetti dell ASSEFA India Scuola di Ayyanarpuram: impegnati a preparare materiali da mandare in Italia I bambini italiani imparano a meditare in silenzio 7

Alcuni dei bei disegni spediti dai bambini delle scuole ASSEFA ai loro amici in Italia 8