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UNA FORMA CHE TA RICUOTENDO UN BUON UCCEO COMMERCIALE celta delle varietà di pomodoro Cuor di Bue Alcune prove in Piemonte hanno messo a confronto qualità e produzioni dei nuovi ibridi della tipologia «albenganese» di Michele Baudino, Giordano Roberto, Davide evega La coltivazione del pomodoro da mensa tipologia Cuor di Bue albenganese ha fatto registrare in questi ultimi anni una significativa diffusione interessando un numero sempre maggiore di aziende con coltivazioni in ambiente protetto, oltre che nel ciclo precoce primaverile-estivo, anche nella fase estivo-autunnale. In Piemonte si stima che oltre il 75% della superficie destinata alla produzione di pomodoro da mensa sia interessato dalla coltivazione di questa tipologia. La diffusione sul territorio regionale di questa accessione di pomodoro è da ricercarsi nelle particolari caratteristiche qualitative che caratterizzano le bacche di Cuor di Bue albenganese in grado di soddisfare pienamente le esigenze dei consumatori. Le selezioni condotte in questi anni all interno delle popolazioni autoctone e l introduzione, sul mercato, di linee ibride hanno contribuito significativamente alla diffusione della coltura all interno delle aziende. Inoltre il miglioramento delle caratteristiche di tenuta dei frutti nel post-raccolta, associato all elevata qualità delle bacche, ha consentito al prodotto di affermarsi sul mercato tanto da essere considerato, attualmente, la tipologia di riferimento sia sui tradizionali canali di vendita sia nei canali distributivi della gdo. In questo contesto si inserisce questa verifica sperimentale proposta e condotta nel 2005 a livello locale da CReO - Consorzio di ricerca presso l azienda sperimentale di Boves. Obiettivo primario di questa prova comparativa era quello Il lavoro di selezione e ibridazione compiuto anche in Italia ha contribuito alla veloce diffusione della coltivazione del Cuore di Bue TABELLA 1 - Aspetti vegetativi dei materiali valutati Cultivar Costitutore viluppo Copertura fogliare Omogeneità di vigore Internodi Colore fogliame Regolarità dei grappoli Marciume apicale F 1 7 6 6 1 F 1 7 7 6 1 Isport - Monsampolo 00 21 F 1 7 7 5 1 Four Blumen F 1 7 8 5 1,5 Cuorbenga F 1 8 7 4 0,5 F 1 yngenta &G 7 8 5 0 F 1 7 7 6 0,5 De Ruiter F 1 7 6 5 1 HC 014 (*) Horta Center 8 7 5 1 Liguria (*) Isi ementi 6 6 5 1,5 (*) Accessioni utilizzate come standard di riferimento. viluppo vegetativo e copertura fogliare: 1 = scarso, 9 = ottimo; internodi: 1 = lunghi, 5 = medi, 9 = corti; incidenza marciume apicale su bacche: 0 = assenza di sintomi, 5 = forte incidenza. = colore verde medio; = colore verde scuro-medio; = colore verde scuro; = buona; = medio buona; = media; = medio scarsa. Gli otto ibridi analizzati presentano buona regolarità di vigore e fogliame ben sviluppato. 8/2006 L Informatore Agrario 75

TABELLA 2 - Aspetti qualitativi delle bacche Cultivar Collettatura Intensità di colorazione Lucentezza Contrasto di colore Regolarità dei calibri Consistenza (valore medio) 4,00 4,25 00 21 3,25 2,50 3,50 Cuorbenga 3,00 3,75 3,50 HC 014 (*) 3,75 Liguria (*) 3,00 (*) Accessioni utilizzate come standard di riferimento. Consistenza: 0 = molto molle, 5 = elevata. = buona; = medio buona (collettatura medio marcata); = media (poco marcata); = medio scarsa (quasi assente). 00 21,, Cuorbenga e si segnalano per l intensità di colorazione. per la maggior consistenza della bacca. Emerge la resa di 7,18 kg/pianta di. Produzione pianta (.000 g) 8 7 6 5 00 21 Cuorbenga 260 240 220 200 Peso medio bacca (g) Produzione commerciale pianta Peso medio ponderato bacca GRAFICO 1 - Produzione a pianta e peso medio delle bacche ( 1 ) di valutare il comportamento di nuovi materiali nei tipici areali di produzione nell ottica di indirizzare le scelte varietali in orticoltura. Questa attività è inserita in progetti di ricerca finanziati dalla Regione Piemonte; le attività sperimentali sono coordinate dall Istituto sperimentale per l orticoltura di Montanaso Lombardo (Lodi). Qualità Otto ibridi commerciali sono stati messi a confronto nelle prove di secondo livello in tunnel con due accessioni utilizzate nell areale di coltivazione piemontese. Altri 14 ibridi di nuova costituzione e due selezioni locali di Albenga sono stati messi a confronto in prove di primo livello avanzato. I risultati espressi da questi ultimi sono da rivedere in successive verifiche. In questa sede si riportano i risultati della prova di secondo livello. L andamento stagionale che ha caratterizzato la fase primaverileestiva e un significativo prolungamento della fase vegetativa autunnale, associata a una buona tecnica colturale, hanno consentito di raggiungere livelli produttivi interessanti all interno della prova; una razionale disponibilità di elementi fertilizzanti associata a un razionale apporto di acqua e di fertirrigazione hanno favorito una buona colorazione delle bacche. Aspetti vegetativi. La tabella 1 riporta alcune indicazioni scaturite dalla prova relativamente agli aspetti vegetativi che hanno caratterizzato le singole cultivar inserite nella verifica sperimentale, mentre la tabella 2 analizza la qualità delle bacche. All interno delle singole tesi sono state condotte osservazioni volte a evidenziare alcuni aspetti quali: colorazione, lucentezza, contrasto di colore in fase di viraggio, consistenza delle bacche, regolarità dei calibri ecc., al fine di esprimere un giudizio d insieme delle linee tenendo conto anche degli aspetti commerciali. Colore e forma. Tra i materiali osservati si segnalano positivamente, per quanto attiene all intensità di colorazione, lucentezza e contrasto di colore in fase di L impiego di ibridi inizio viraggio, l ibrido assicura maggiori rese 00 21,, Cuorbenga e calibri più regolari e ; per quanto concerne la consistenza della bacca, rilevata in fase avanzata di viraggio di colore, si segnala positivamente l ibrido con un valore medio di 4,25 seguito dall ibrido (4,00), (3,75) e (3,50). Per contro l accessione evidenzia valori di consistenza contenuti (2,50). La forma delle bacche per tutti gli ibridi osservati è riconducibile all ideotipo di pomodoro ricercato; la collettatura Ibrido 00 21 si segnala per il colore di yngenta &G Cuorbenga ha un ottima adattabilità 76 L Informatore Agrario 8/2006

Giudizi sintetici sugli ibridi valutati 00 21 F 1 Aspetti positivi: presenta piante di buon vigore. Fogliame ben sviluppato, verde scuro-coprente. Internodi medio corti con grappoli regolari lungo l asse della pianta. Buona tolleranza ai patogeni del suolo. Produttività elevata associata a un peso delle bacche in linea con il valore medio. Ridotta incidenza di scarto. Forma regolare e rispondente all ideotipo di pomodoro «albenganese». Collettatura medio marcata, buon contrasto di colore in fase di viraggio. Consistenza medio-elevata della bacca. Aspetti negativi: i frutti tendono leggermente a fessurare in situazioni di forte stress ambientale. quilibri di concimazione e/o di irrigazione possono determinare alterazioni di colore sulle bacche. ARAWAK F 1 Aspetti positivi: presenta elevata vigoria vegetativa con buona regolarità di sviluppo. Fogliame verde medio scuro ben coprente. Ibrido dichiarato tollerante a ToMV e Verticillium. Buona produttività con valori leggermente superiori alla media di campo; ottime pezzature delle bacche. Interessante percentuale di frutti di 1 a scelta con ridotta incidenza di scarto. Assenza di frutti con alterazioni riconducibili a marciume apicale. Collettatura medio marcata con buona lucentezza della superficie. Medio interessante la colorazione in fase di inizio viraggio; buona consistenza della polpa a maturazione avanzata. Aspetti negativi: presenze, nelle varie staccate, di bacche a forma leggermente allungata. I frutti infatti manifestano un prolungamento dell apice a partire dalla fase di post-allegagione sino a fine sviluppo vegetativo. CUORBENGA F 1 Aspetti positivi: ha buona vigoria vegetativa con una marcata adattabilità agli ambienti di coltura del Piemonte; buona tolleranza ai patogeni del suolo. Buona copertura fogliare e buona regolarità di vigore. Conferma una buona produttività associata a un interessante pezzatura media. Forma, dimensione, colore e collettatura dei frutti sono riconducibile alla tipologia di pomodoro ricercata. Aspetti negativi: le piante evidenziano internodi medio lunghi. Ridotta omogeneità all interno dei palchi con presenza di bacche di diversa pezzatura. In condizioni ambientali non ottimali si evidenziano leggere decolorazioni sul colletto, una perdita medio marcata di intensità di colorazione verde e, in alcune situazioni, presenza di blotchy ripening (imbrunimento interno). medio marcata evidenzia scanalature più o meno evidenti e una medio marcata colorazione verde di fondo. I frutti presentano, a eccezione di, una forma regolare a «fiasco» tipica della tipologia albenganese, per si sono evidenziati, nei vari palchi, frutti a forma più oblunga con apice leggermente appuntito. Produzioni I valori di campo, rilevati a ogni raccolta, sono stati elaborati nell ottica di evidenziare eventuali differenze tra gli ibridi. Raccolta e pezzatura. Nel grafico 1 viene evidenziata la pezzatura media delle bacche e la produzione commerciale a pianta. Quest ultimo valore è puramente indicativo e rappresenta un dato su cui poter esprimere alcune osservazioni sulle singole accessioni. La prova ha evidenziato buone performance produttive per le linee ibride saggiate con un valore medio di campo di prodotto commerciale che supera i 6,5 kg/pianta. Tra gli ibridi confrontati emerge DRK 7013 con una produzione commerciale a pianta di 7,18 kg seguito da una serie di ibridi (, 00 21, ) con produzioni comprese tra 6,6 e 6,8 kg/pianta. Le maggiori pezzature medie delle bacche si riscontrano su con 252 g seguito da (248 g), 00 21 con 245 g. Il valore più contenuto si riscontra, per contro, su con pezzature medie di 235 g/bacca. Valori leggermente inferiori alla media di campo si riscontrano sugli ibridi, Cuorbenga (ex siglato 00 17), e. Tra i materiali standard osservati si Produzione (%) 100 80 60 40 20 0 00 21 Cuorbenga Prod. commerciale carto piccolo carto deforme carto spaccato Incidenza marciume apicale GRAFICO 2 - Produzione e percentuali delle diverse tipologie di scarto ( 1 ) Lo scarto per marciume apicale è estremamente contenuto in tutti gli ibridi. segnala per produttività la selezione HC 014 con rese superiori a 6,4 kg/pianta di prodotto commerciale. carto. L incidenza della scarto rilevato all interno delle singole tesi (prodotto di ridotto calibro, presenza di frutti deformati-fessurati e/o incidenza di marciume apicale) è un parametro interessante nella valutazione dei materiali genetici. I dati di campo sono evidenziati, quali valori percentuali, nel grafico 2 in cui emergono situazioni mediamente standardizzate per tutti i materiali a confronto: le percentuali di prodotto commerciale non si discostano infatti significativamente tra loro. Tra i valori dello scarto emerge una maggior incidenza di piccole pezzature nelle tesi che resistente a TWY 8/2006 L Informatore Agrario 77

Caratteristiche degli ibridi più recenti F 1 Aspetti positivi: ibrido di recente introduzione caratterizzato da piante di medio elevata vigoria vegetativa con buona regolarità di sviluppo. Internodi medio corti; grappoli regolari lungo l asse della pianta. Omogeneità di calibro dei frutti nelle diverse staccate. Ibrido caratterizzato da resistenza genetica nei confronti dei principali patogeni del suolo con presenza di geni di resistenza nei confronti del virus Tomato spotted wild virus (TWV) Presenta spiccate potenzialità produttive con rese unitarie significativamente superiori alla media di campo. Ridotta presenza, tra lo scarto, di bacche deformate e/o con marciume apicale. Forma delle bacche riconducibile alla tipologia «albenganese»; colorazione del colletto medio marcata con significative scanalature. Interessante per lucentezza e contrasto di colore. Aspetti negativi: media presenza di frutti di ridotto calibro con incidenza leggermente superiore alla media di campo. Elevata insolazione e/o elevate temperature all interno dei tunnel possono determinare alterazioni di colore delle bacche con ingiallimenti diffusi al colletto. F 1 Aspetti positivi: ibrido di medio elevata vigoria vegetativa; produttività media. Collettatura medio marcata, colore - lucentezza e viraggio di colore interessante. Buona consistenza della polpa in fase di piena maturazione. Bacche di forma ottimale per il mercato locale. Ciclo di maturazione medio precoce con un valore di indice di 4 gg rispetto alla media di campo. Aspetti negativi: fogliame poco coprente; grappoli poco regolari lungo l asse della pianta. Pezzature medio contenute dei frutti commerciali ; medio elevata incidenza di scarto in particolare per la presenza di bacche di piccola pezzatura. In fase centrale di maturazione si sono evidenziate leggere decolorazioni dei frutti con danni commerciali. prevedevano l impiego dell ibrido. La linea ibrida manifesta una maggior percentuale di prodotto «spaccato» (7,6%), che tuttavia non raggiunge incidenze gravi di danno. Il valore percentuale di scarto ascrivibile a marciume apicale delle bacche oscilla tra lo 0 e l 1,7%. Tra i materiali standard si segnala ancora positivamente l accessione locale albenganese HC 014 con circa il 4% di scarto. Precocità. L indice di precocità evidenzia la fase di maggior concentrazione della produzione parcellare. L analisi delle percentuali di raccolta riportate nel grafico 3 evidenzia situazioni mediamente standardizzate per tutti i materiali a confronto (tutti trapiantati il 12 maggio 2005). Le maggiori precocità di maturazione si rilevano su e (29 agosto), seguite da (1 settembre),, 00 21 (2 settembre); (3 settembre), Cuorbenga (4 settembre) e 0020 (6 settembre). Conclusioni In generale le verifiche condotte nell ambito della presente ricerca confermano le indicazioni positive già emerse in osservazioni precedenti per quanto attiene alle linee ibride Cuorbenga, 00 21 e cui si aggiunge la nuova accessione valutata per la prima volta nell areale distribuita da De Ruiter (DRK 7013). Per si confermano, anche in questo contesto sperimentale, Raccolta (%) 100 80 60 40 20 0 0021 Cuorenga Raccolta al 10-8 Raccolta al 9-9 Raccolta al 25-10 GRAFICO 3 - Precocità: percentuali di raccolta rilevate nella prova ( 1 ) La maggiore precocità si registra su e. di De Ruiter ottime performance produttive anche se i difetti della forma possono incidere negativamente sul giudizio globale della linea. Le valutazioni condotte nella prova ci consentono inoltre di evidenziare alcuni aspetti generali relativi all impiego di ibridi e precisamente: l impiego di ibridi favorisce una maggior vigoria vegetativa delle piante con conseguente maggior produttività e maggior regolarità di calibro delle bacche; i frutti delle singole accessioni rispondono pienamente all ideotipo di pomodoro Cuor di Bue albenganese sia per quanto attiene alla forma, a eccezione di, sia per quanto concerne la colorazione e l intensità di viraggio delle bacche; le tolleranze genetiche ai principali patogeni del suolo che caratterizzano gli ibridi (in particolare Verticillium, Fusarium, ecc.) e la resistenza dichiarata per l ibrido al virus TWV dovrebbero consentire di raggiungere ottimi livelli produttivi anche in condizioni di maggior criticità garantendo un risultato economico positivo all azienda agricola. Michele Baudino Giordano Roberto Tecnici CReO Davide evega Collaboratore tecnico CreO Il paragrafo «Materiali e metodi» sarà consultabile sul sito Internet all indirizzo: www.informatoreagrario.it/bancadati 78 L Informatore Agrario 8/2006

Materiali e metodi AMBIENTE DI PERIMENTAZIONE. Centro perimentale Orticolo di Boves (m 570 s.l.m.); coltura in tunnel, Coperto con film plastico, largo metri 5,4 e lungo metri 60; apertura dei tunnel sui due lati. Terreno di medio impasto, ricco in scheletro. Buona dotazione di elementi fertilizzanti e di sostanza organica. Coltura precedente zucchine. MATERIALE DI PROPAGAZIONE. Piantine allevate in contenitori con alveoli di 4,5 cm. ; vivai Ricca ebastiano Carignano TO TRAPIANTO. Trapianto effettuato in data 12 maggio 2005 ETI E CONDUZIONE DELL IMPIANTO. esti di impianto e tecnica colturale adottata: Metri 1,38 tra le file e metri 0,35 sulla fila; investimento medio di 2,5 piante/m 2. Per favorire un razionale sviluppo delle piante si sono adottate queste tecniche agronomiche: Pacciamatura del suolo con film plastico nero Irrigazione localizzata mediante posizionamento di manichette forate disposte ai lati della fila Non sono stati effettuati, in fioritura, prodotti ormonali alleganti. chema sperim.le adottato Parcelle elementari di 12 piante; 3 ripetizioni per i materiali osservati in II livello; 2 ripetizioni per i materiali genetici osservati in prove di I livello avanzato. ANDAMENTO CLIMATICO. uccessivamente alla fase del trapianto si sono registrate, nell areale, significativi innalzamenti termici con temperature massime che hanno raggiunto ( a fine maggio - inizio giugno ) i 30-34 C in capannina. uccessivamente, nell intera fase estiva, le temperature massime si sono mantenute su livelli medio elevati ( valori compresi tra 31,5 C di luglio ai 28,5 C di settembre ) con valori leggermente inferiori alla media del periodo. Operando in un areale di fondovalle si sono rilevate significative escursioni termiche con minime che si sono attestate su valori compresi tra a 7 C di maggio ed i 12,5 C di luglio. RACCOLTA. Inizio raccolta in data 19 luglio ; fine raccolta in data 25 ottobre. Numero di stacchi effettuati 21. 8/2006 L Informatore Agrario 1