Analisi di Mercato del Blog Liberi Pensieri di Trading 10/05/2010 Analisi settimanale DISCLAIMER Questo report non è una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non puo' pertanto essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge numero 62 del 7.03.2001. Le immagini pubblicate su questo sito web sono tutte "royalty free". Il contenuto del report non costituisce né sollecitazione al pubblico risparmio né consulenza personalizzata come indicato dall'articolo1 comma 5 septies del decreto legislativo 58/98, modificato dal decreto legislativo 167/2007. Chi scrive non conosce le caratteristiche personali di nessuno dei lettori, in specie flussi reddituali, capacità a sostenere perdite e consistenza patrimoniale. Il report non fornisce raccomandazioni personalizzate al singolo lettore, ma vuole essere una raccolta di pensieri e idee che il lettore può approfondire per proprio conto. Autore: Andrea Forni, CFTe Le idee di trading, le indicazioni operative descritte, le analisi di titoli, indici, commodities e valute sono frutto del lavoro dell'autore del blog o di autori ospitati dal blog e chiunque investa denaro in tali strumenti lo fa sotto la sua totale ed esclusiva responsabilità. E' possibile che gli autori dei testi nel blog siano direttamente interessaio in qualità di risparmiatore privato all'andamento degli strumenti finanziari descritti nel blog e svolgano attività di trading in proprio sugli stessi strumenti citati. L'utente è il solo responsabile di ogni decisione operativa e deve operare in base alle sue conoscenze ed esperienze ricordando che tutti gli strumenti finanziari presentano un grado di rischiosità alta e quindi richiedono un'adeguata esperienza e conoscenza in materia finanziaria da parte di chi opera sul mercato.
L appuntamento con l analisi settimanale ha il difficile compito di dare un senso a quanto accaduto nella settimana appena trascorsa, dal 2 al 6 maggio, influenzata da eventi storici e dati macroeconomici in Europa e Stati Uniti. La settimana di apre in forte gap up sulla notizia dell uccisione di Osaba Bin Laden da parte dei mitici Navy Seals americani. Si arrivava in pieno ottimismo da due settimane di costante rialzo con volumi per niente importanti. Un ulteriore balzo (il gap up) era difficilmente sostenibile. L euforia infatti dura poco e inizia il declino, che si accentua sulla pubblicazione di una raffica di dati negativi: mercoledì esce l indice ISM manifatturiero USA molto brutto, giovedì escono il PMI inglese e il Factory Orders tedesco altrettanto negativi che abbattono ulteriormente le borse europee. Voci incontrollate sulla stabilità del debito greco e la possibile fuoriuscita del Paese dall euro contribuiscono al quadro negativo e alla depressione del settore bancario. Le materie prime non aiutano, con il peggiore sell-off della storia dei minerari e del petrolio che crolla del 10% in un solo giorno e trascina al ribasso l indice CRB. Il comparto valutario soffre con EUR in ritracciamento dai massimi e la ripresa rialzista del Dollar Index. A metà settimana però la lettura dei grafici a 30 minuti nella nostra analisi giornaliera ci svela che qualcuno iniziava ad accumulare e si preparava al rally di venerdì pomeriggio lanciato dall ottimo (diciamo così!) dato dei Non-Farm Payroll americani. Per chi avesse seguito i consigli dati su queste pagine, la settimana in esame è stata sicuramente appagante: abbiamo comprato a sconto azionario quando tutti svendevano e l abbiamo rivenduto sul buying climax di venerdì facendo un ottimo affare, mentre siamo riusciti ad anticipare il sell-off di euro e petrolio posizionandoci short sui segnali tecnici di divergenza ribassista. Vediamo di tracciare un quadro completo per avere lo scenario operativo della prossima settimana che si propone ancora più insidiosa, visto che questo rialzo adesso deve essere confermato. Il multichart delle Volatilità implicite VIX, VIXN, VDAX e VSTOXX mostra chiaramente la dicotomia tra sentiment americano ancora negativo (con volatilità in aumento) e sentiment europeo che invece ha ben interpretato il rally di venerdì pomeriggio. Pagina 1
Ricordiamoci che il trend sui mercati viene guidato dall S&P500, quindi diamo uno sguardo agli indicatori di respiro del mercato (Breadth) associati all indice S&P500 con i New High New Low del Nyse. A livello di prezzo weekly si nota che la trendline supportiva storica ha ben tenuto e il ribasso si è fermato sul test da me indicato ormai da giorni. Purtroppo l indice composto NH- NL sotto il grafico non è riuscito a risalire la trendline supportiva nera. Un ulteriore segno di debolezza e sfiducia arriva dalla candela daily di venerdì, un doji con ombra superiore lunghissima. Questo quadro induce prudenza in attesa di capire lunedì come gira il vento. Il quadro valutario ha influito non poco sulla settimana in esame. Iniziamo dal grafico del EUR/USD che ha rotto violentemente il pattern di broadening sul top (segnalato nell articolo di giovedì mattina con un warning a mettersi subito short euro) ed è crollato in due sedute sull importante livello del canale Autoenvelope e vicino al livello di test a 1,43. Il fattore scatenante resta la crisi della Grecia, almeno a parole. Il weekly è sempre rialzista, ma ulteriore debolezza porterebbe il cambio verso la trendline a 1,39 usd per euro rientrando così nel canalone ribassista. Pagina 2
In realtà tra crisi greca e allargamento degli spread sui PIGS è il terzo incomodo Dollar Index che gioca un ruolo fondamentale. Come già anticipato il Dollar Index sta formando un bottom storico da cui potrebbe partire una veloce gamba rialzista sul rafforzamento della divisa americana nei confronti del resto del mondo. A seconda di quanto veloce sia il rialzo e di quando partirà, gli effetti potrebbero essere pesanti per azionari e materie prime. Pagina 3
In questa situazione chi ne trae beneficio è sicuramente il Bund tedesco che fatto il bottom ha preso la strada del rialzo. Il grafico weekly è ben impostato al rialzo con il MACD-H che segnala la prosecuzione del trend almeno fino ai 124,50 euro dove l attende il test del doppio massimo. Passando ai mercati azionari europei, la settimana ha visto grafici altalenanti su volatilità molto elevata e volumi che sono comparsi prima sulle discese e solo nel pomeriggio di venerdì sul rally in uscita del Non-Farm Payroll. La situazione di forza relativa tra i quattro mercati in esame DAX, EUROSTOXX50, EUROSTOXX600 e FTSE/MIB si vede da questo multichart. Pagina 4
Uno sguardo al nostro indice FTSE/MIB che potrebbe sorprenderci se il settore bancario ammortizza i rumors sull uscita della Grecia dall Euro. L ostacolo è la concentrazione di medie a 50, 22 e 13 giorni a quota 21.960. Il breakout proietterebbe l indice a 22.900 punti. La situazione degli oscillatori non è però incoraggiante Pagina 5
Situazione simile sull indice Eurostoxx50 che entra nella decima settimana del ciclo. Attenzione che il top del ciclo si sta avvicinando e potrebbe arrivare tra l undicesima e la dodicesima settimana per poi invertire violentemente come al solito. Impostazione interessante per l indice che ha tenuto il supporto weekly e formato un bottom apparente sul daily. Questa settimana scommetterei sull indice DAX che ha testato con successo il difficile livello dei 7450 punti che ha lavorato per oltre un decennio come supporto/resistenza ostico. La via degli 8.000 è aperta e il MACD-H weekly indica trend rialzista. Il supporto delle medie mobili sul daily sarà fondamentale insieme ai volumi per dare impulso al rialzo nelle prossime due settimane. Pagina 6
Uno sguardo a futures dei settori Eurostoxx600 conferma che i settori guida di FTSE/MIB e DAX sono al rialzo e potrebbero guidare quest ultima gamba prima dell estate. Informazioni più puntuali le trovate come al solito nelle due tabelle della pagina Indici&Settori. Pagina 7
Le materie prime sono state le vere stelle (in negativo) della settimana in esame. L indice CRB è crollato pesantemente trascinato al ribasso da petrolio e oro. Avevamo già segnalato più volte sia il livello di ipercomprato sia la divergenza ribassista in formazione sugli oscillatori, quindi non è stata una sorpresa. Più in dettaglio, vediamo il petrolio con il grafico del future emini Crude Oil che a mio avviso riprenderà la strada in salita, fosse solo per la sete di petrolio del mondo intero e le tensioni che le varie crisi nord-africane porteranno anche nel prossimo futuro. Il prezzo è solamente rientrato nell area del valore annullando l iper-estensione dovuta alla speculazione. Se il trend è sano può riprendere a salire con calma e tranquillità. Pagina 8
Vale la pena di analizzare anche l oro con il future emini Gold del CME. Anche qui si nota che il crollo della settimana ha annullato gli eccessi speculativi e l oro è pronto a mio avviso per riprendere il trend rialzista. Pagina 9
Per finire, un occhiata ai mercati emergenti. Il multichart dei mercati asiatici mostra un situazione di debolezza generalizzata. Potremmo sperimentare ribassi anche per le settimane a venire, teniamo conto però che le borse asiatiche hanno anticipato la correzione poi avvenuta sulle occidentali, ma fino a che gli oscillatori non si rimettono al bello stabile è inutile anticipare l entrata, mentre per chi sia in posizione è il caso di ridurre la size. Stesso discorso con qualche allarme in più per gli altri mercati emergenti. Tutti quelli dei paesi produttori di materie prime minerarie o petrolifere crollano sulla brutta performance delle commodities. Attendiamo tempi migliori che sicuramente torneranno su questi mercati forti, sani e in via di sviluppo. Pagina 10
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