La percezione del rischio, l informazione e la formazione in ambito lavorativo



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Sistema di sorveglianza PASSI

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ASSESSORATO POLITICHE PER LA SALUTE La percezione del rischio, l informazione e la formazione in ambito lavorativo Dati della Sorveglianza PASSI -11 Aprile 13

A cura di: Davide Ferrari, Giuliano Carrozzi, Lara Bolognesi, Letizia Sampaolo (Dipartimento di Sanità Pubblica, AUsl Modena) Nicoletta Bertozzi (Dipartimento di Sanità Pubblica, AUsl Cesena) Alba Carola Finarelli, Paola Angelini (Direzione generale Sanità e politiche sociali, Regione Emilia- Romagna) Gruppo Tecnico Regionale PASSI: Giuliano Carrozzi, Nicoletta Bertozzi, Letizia Sampaolo, Lara Bolognesi, Alba Carola Finarelli, Paola Angelini, Anna Rita Sacchi, Alma Nieddu, Anna Maria Ferrari, Vincenza Perlangeli, Natalina Collina, Sara De Lisio, Giovanni Blundo, Ivana Stefanelli, Aldo De Togni, Giuliano Silvi, Cristina Raineri, Oscar Mingozzi, Sabrina Guidi, Patrizia Vitali, Michela Morri, Emanuela Bedeschi, Andrea Mattivi, Rossana Mignani Gruppo Tecnico PASSI nazionale: Paolo D Argenio, Nicoletta Bertozzi, Sandro Baldissera, Giuliano Carrozzi, Barbara De Mei, Gianluigi Ferrante, Maria Masocco, Valentina Minardi, Elisa Quarchioni, Valentina Possenti, Stefano Campostrini, Pirous Fateh-Moghadam, Angelo D Argenzio, Massimo Oddone Trinito, Stefania Vasselli, Alberto Perra, Stefania Salmaso Azienda USL Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Imola Ferrara Ravenna Forlì Cesena Rimini Coordinatori e Intervistatori Anna Rita Sacchi, Pinuccia Barbieri, Maria Braga, Tiziana Bolzoni, Elena Cammi, Maria Adele Ceresa, Patrizia Ghezzi, Concetta La Corte, Luisa Manstretta, Rosa Manstretta, Lucia Mazzocchi, Anna Maria Mazzoli, Alice Oriosi, Maria Rita Prazzoli, Cristina Sartori, Marica Veneziani Alma Nieddu, Cristian Bulla, Monica Bertolini, Stefania Berziga, Annamaria Bertorelli, Stefania Copelli, Giulia Impallomeni, Mariateresa Pitaro, Emanuela Rocca, Angela Ulvani, Teresa Ulvani Anna Maria Ferrari, Laura Benegiamo, Lorenza Bernabei, Maria Grazia Carri, Carmen Casoni, Patrizia Fontanili, Angelo Gargano, Stefania Mozzanica, Camelia Petrila Giuliano Carrozzi, Lara Bolognesi, Giovanna Barbieri, Petra Elisabeth Bechtold, Karin Bonora, Luciana Borella, Ermanna Campana, Rosalba Gallerani, Veronica Giovanardi, Barbara Mai, Ivani Reggiani, Carlo Rossi, Letizia Sampaolo, Alessandra Schiavi, Giuseppe Siena, Enzo Vallisi, Maria Teresa Zuccarini Paolo Pandolfi, Vincenza Perlangeli, Giovanni Blundo, Sara De Lisio, Gloria Belletti, Alessandra Calzolari, Annarita Capasso, Federica Castellazzi, Marsilia Di Marco, Giuseppina Ferrara, Lucia Mantovani, Giorgio Morselli, Marisa Padovan, Rolando Selmi, Maria Spano Ivana Stefanelli, Monica Mirri, Renata Raspanti, Nadia Savoia Aldo De Togni, Paolo Pasetti, Monica Faustini, Vitaliana Grandi, Silvia Morelli, Patrizia Patria, Rita Poletti, Elisabetta Previati, Ornella Protti, Cinzia Settimo Giuliano Silvi, Donatella Brambilla, Paola Cimatti, Sonia Coveri, Emanuela Montanari, Lucia Paulazzo, Elena Rambelli, Magda Salmaso Oscar Mingozzi, Donatella Agnoletti, Emilia Biguzzi, Daniela Biondi, Ambra Burnacci, Vilma Fabbroni, Roberta Farneti, Giuditta Farolfi, Maria Lamberti, Paola Orlati Nicoletta Bertozzi, Patrizia Vitali, Loretta Bagnolini, Antonella Bazzocchi, Rita Boselli, Giuseppe Brighi, Francesca Castoldi, Gabriella Dall Ara, Silvana Fiuzzi, Marinella Franceschini, Sabrina Guidi, Cristina Raineri, Giorgia Vallicelli, Renata Zanchini Michela Morri, Raffaella Accorsi, Marina Casadei, Mirca Guerra, Patricia Napoli, Daniela Pagliarani, Maria Luisa Romagnoli, Francesca Zampieri Si ringraziano Direttori Generali, Direttori Sanitari e Direttori dei Dipartimenti di Sanità Pubblica delle AUsl della Regione Emilia-Romagna ed i Medici di Medicina Generale per la preziosa collaborazione fornita. Un ringraziamento speciale a tutte le persone intervistate, che hanno generosamente dedicato tempo e attenzione.

La promozione della cultura della sicurezza in ambito lavorativo e la corretta percezione dei rischi sono fattori importanti nel processo di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, riconosciuti dagli ultimi Piani Sanitari Nazionali e dal DPCM 17/12/7, che recepisce il Patto Stato-Regioni per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro. Il Piano Regionale per la Prevenzione della Regione Emilia-Romagna 5-9 ha individuato come settori di interesse (a cui dedicare particolare attenzione in termini di azioni di prevenzione e vigilanza in quanto a maggior rischio di infortunio) l edilizia, la metalmeccanica, la lavorazione del legno, l agricoltura, la sanità e i trasporti. Questi settori sono oggetto di forte attenzione anche nell attuale Piano Regionale della Prevenzione - 12. Per questi motivi la Regione Emilia-Romagna ha proposto al sistema di sorveglianza PASSI di inserire un modulo opzionale con l obiettivo di indagare i seguenti aspetti: percezione del rischio di infortunio o malattia in ambito lavorativo, prevalenza di interventi di informazione e formazione sui rischi lavorativi, diffusione dell utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, con particolare riferimento ai settori individuati come a maggior rischio. Nell ottica del conoscere per agire, un approfondimento di queste tematiche è stato ritenuto utile al fine di sviluppare interventi di promozione della cultura della prevenzione e della sicurezza, valutare l impatto di tali interventi sulla popolazione lavorativa, potenziare la consapevolezza attiva dei lavoratori nella prevenzione dei rischi in ambiente lavorativo, monitorare nel tempo l evoluzione degli aspetti indagati. PASSI (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) é il sistema di sorveglianza italiano sui comportamenti associati alla salute della popolazione adulta, avviato da aprile 7 e coordinato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e dall Istituto Superiore di Sanità. PASSI indaga aspetti relativi allo stato di salute, alle abitudini di vita, all offerta ed all utilizzo dei programmi di prevenzione e alla sicurezza stradale e domestica. Nel biennio -11 hanno aderito al modulo sulla sicurezza sul lavoro 17 Regioni (Piemonte, Valle d Aosta, Lombardia, P. A. di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia- Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna). In questo fascicolo sono riportati i primi risultati emersi dall analisi a livello regionale di questo modulo PASSI. Dott.ssa Emanuela Bedeschi

INDICE Prefazione Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro pag. 1 5 8 Informazione e formazione su come prevenire gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali Uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI) Caratteristiche del campione di lavoratori intervistato I settori di occupazione Le mansioni Conclusioni Appendice Metodologia Monitoraggio Bibliografia 11 14 17 17 18 19 22 25

PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) è un sistema di monitoraggio della salute della popolazione adulta, al quale partecipano le 21 Regioni/Province Autonome italiane. Il sistema stima la frequenza e l evoluzione dei fattori di rischio per la salute legati ai comportamenti individuali e la diffusione delle misure di prevenzione. Un campione casuale di residenti di 18-69 anni viene estratto dagli elenchi delle anagrafi sanitarie. Personale delle AUsl, specificamente formato, effettua interviste telefoniche (circa 25 al mese per ogni AUsl) con un questionario standardizzato. I dati vengono registrati in forma anonima in un unico archivio nazionale. Nel biennio -11 sono state effettuate 6.786 interviste in Emilia-Romagna con un tasso di risposta pari all 87%, un tasso di sostituzione dell 11% e un tasso di rifiuto dell 8%. Il modulo sulla sicurezza sul lavoro è stato somministrato alle persone che hanno riferito di lavorare (4.627 interviste, pari al 68% degli intervistati); di questi il 93% ha dichiarato di aver un lavoro continuativo e il 7% non continuativo. Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro La maggior parte dei lavoratori intervistati (74%) considera bassa o assente la possibilità di subire un infortunio, mentre circa un quarto (26%) la ritiene alta o molto alta. La percezione del rischio di subire un infortunio è più alta nei lavoratori occupati nei settori di interesse. I settori di interesse sono quelli individuati dal Piano Regionale per la Prevenzione come a maggior rischio, a cui i Servizi di prevenzione e sicurezza sul lavoro delle AUsl devono dedicare particolare attenzione nelle loro attività di prevenzione e vigilanza. Questi settori sono: edilizia, metalmeccanica, lavorazione del legno, agricoltura, sanità e trasporti. 8 6 5 % 15 9 Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro (%)* 59 52 Assente Bassa Alta Molto alta Tutti i settori 21 31 Settori di particolare interesse * esclusi i non so (pari a meno dell 1% sia in tutti i settori sia nei settori di interesse) 5 8 5

In particolare la percezione del rischio di subire un infortunio è più alta tra i lavoratori occupati nell edilizia, nei trasporti e nell agricoltura. Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro alta/molto alta per settore (%) Edilizia Trasporti Agricoltura 45 45 51 Sanità 38 Metalmeccanica Pubblica amministrazione 28 Altre manifatturiere Lavorazione legno e carta 23 Altri servizi Commercio Scuola e università % 17 16 11 5 6 8 9 La percezione del rischio di subire un infortunio è più alta negli addetti alle seguenti mansioni: Forze dell ordine e militari, conducenti, infermieri, tecnici sanitari e operatori socio-sanitari. Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro alta/molto alta per mansione (%) Forze dell'ordine/militari Conducente Infermiere/tecnico sanitario Operatore socio sanitario Operaio Artigiano 39 5 57 64 71 Medico 34 Libero professionista 26 Dirigente/datore Commerciante Collaboratore domestico Insegnante/professore 17 14 13 Impiegato 9 Altro 27 Nelle AUsl regionali sono emerse modeste differenze per quanto riguarda la percezione del rischio di subire un infortunio (range dal 21% di Ravenna al 36% di Ferrara). 8 6 5 % % 5 6 8 9 Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro alta/molto alta per AUsl (%) 36 27 26 26 25 25 24 24 23 22 21 FE BO PC ER CE RN MO PR RE FO IM RA 6

Nel pool di Regioni partecipanti al modulo il 27% dei lavoratori intervistati considera la possibilità di subire un infortunio sul lavoro alta o molto alta. Questa percezione è maggiore tra le Regioni del Sud (31%) rispetto a quelle del Nord (25%) e del Centro (26%), differenza significativa sul piano statistico; queste differenze territoriali si mantengono anche restringendo l analisi ai soli settori di interesse. Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro alta/molto alta per Regione (%) PASSI -11 8 6 % 5 38 Puglia Molise La percezione del rischio di subire un infortunio è più alta tra i lavoratori con le seguenti caratteristiche: - uomini - con una bassa istruzione - con molte difficoltà economiche - occupati nei settori di interesse - con mansioni manuali - che hanno ricevuto informazioni sui rischi lavorativi - che hanno riferito di aver subito un infortunio negli ultimi 12 mesi. Analizzando le variabili considerate in un modello di regressione logistica, si confermano significative le associazioni con il genere maschile, l aver riferito difficoltà economiche, l essere occupati nei settori di interesse, fare una mansione manuale e l aver avuto un infortunio. Se si limita l analisi logistica ai lavoratori con una mansione manuale, la percezione del rischio appare associata al sesso maschile, l aver riferito difficoltà economiche, lavorare nei settori di interesse e alla cittadinanza italiana. 37 33 31 29 28 28 Sardegna Calabria Valle d'aosta Basilicata Toscana Liguria Umbria Pool Regioni Campania 27 27 26 27 26 26 25 25 24 24 23 21 Emilia Romagna Veneto Lazio Friuli Venezia Giulia Marche Piemonte P. A. Trento Lombrdia Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro alta/molto alta (%) CLASSE D'ETA' 18 34 35 49 5 69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea DIFF. ECONOMICHE molte qualche nessuna CITTADINANZA italiana straniera/doppia SETTORI DI INTERESSE sì no TIPOLOGIA DI MANSIONE manuale non manuale esecutiva non manuale dirigenziale AVER AVUTO INFORMAZIONI* sì no AVER AVUTO INFORTUNIO sì no Totale: 26,2% (IC 95%: 24,8% 27,5%) 17% 24% 16% 18% 13% 25% 28% 24% 22% 33% 31% 26% 29% 23% % 21% 25% 32% 36% 39% 39% 39% 54% % % % % % 5% 6% % 8% 9% % * informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro 7

Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro La maggior parte dei lavoratori intervistati (79%) considera bassa o assente la possibilità di contrarre una malattia legata al lavoro, mentre circa un quinto (21%) la ritiene alta o molto alta. La percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro è più alta nei lavoratori occupati nei settori di interesse. 8 6 5 % 23 Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro (%)* 18 56 54 Assente Bassa Alta Molto alta 19 24 2 4 Tutti i settori Settori di particolare interesse * esclusi i non so (pari meno dell 1% sia in tutti i settori sia nei settori di interesse) In particolare la percezione di contrarre una malattia legata al lavoro è più alta tra i lavoratori occupati nella sanità. Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro alta/molto alta per settore (%) Sanità Trasporti 31 45 Pubblica amministrazione Edilizia Agricoltura 28 28 Scuola e università Altre manifatturiere 22 24 Metalmeccanica Altri servizi Lavorazione legno e carta 16 15 Commercio % 5 6 8 9 8

La percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro è più alta tra le Forze dell ordine e i militari, gli operatori sanitari o sociosanitari e i conducenti. Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro alta/molto alta per mansione (%) Forze dell'ordine/militari Infermiere/tecnico sanitario Operatore socio sanitario Medico Conducente 43 53 59 64 Insegnante/professore Artigiano Operaio Libero professionista 18 26 27 27 Dirigente/datore Impiegato 11 16 Commerciante Collaboratore domestico 7 6 Altro 18 Nelle AUsl regionali non sono emerse differenze statisticamente significative per quanto riguarda la percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro (range dal 17% di Reggio Emilia al 25% di Bologna). % 5 6 8 9 Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro alta/molto alta per AUsl (%) 8 6 % 5 25 25 23 23 22 21 19 19 19 18 18 17 BO PR RN FE CE ER MO IM RA FO PC RE Nel pool di Regioni partecipanti al modulo il % dei lavoratori intervistati considera la possibilità di contrarre una malattia legata al lavoro alta o molto alta. Questa percezione è maggiore tra le Regioni del Sud (22%) rispetto a quelle del Nord (19%) e del Centro (%), differenza significativa sul piano statistico. Le differenze territoriali evidenziate si mantengono anche restringendo l analisi ai soli settori di interesse. 8 6 Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro alta/molto alta per Regione (%) PASSI -11 5 % 35 Molise Puglia 26 24 23 22 21 Sardegna Umbria Friuli Venezia Giulia Calabria Emilia Romagna Lazio Marche Pool Regioni 21 21 19 19 19 19 9 Veneto Campania Liguria Valle d'aosta Toscana P. A. Trento Lombrdia 18 17 17 14 Piemonte Basilicata 13

La percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro è più alta tra i lavoratori: - uomini - con molte difficoltà economiche - che lavorano nei settori di interesse - che svolgono una mansione manuale - che hanno ricevuto informazioni sui rischi lavorativi e la loro prevenzione - che hanno riferito una malattia legata al lavoro negli ultimi 12 mesi. Analizzando le variabili considerate in un modello di regressione logistica, si confermano significative le associazioni con l essere occupati nei settori di interesse, avere una mansione manuale ed essersi assentati per malattia legata al lavoro. Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro alta/molto alta (%) CLASSE D'ETA' 18 34 35 49 5 69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea DIFF. ECONOMICHE molte qualche nessuna CITTADINANZA italiana straniera/doppia SETTORI DI INTERESSE sì no TIPOLOGIA DI MANSIONE manuale non manuale esecutiva non manuale dirigenziale AVER AVUTO INFORMAZIONI* sì no AVER AVUTO MALATTIA^ sì no Totale: 21,1% (IC 95%: 19,2% 22,9%) 19% 22% 21% 23% 19% 22% 26% 18% 21% 24% 18% 16% 21% 23% 28% 26% 15% 19% 24% 19% % 29% 55% % % % % % 5% 6% % 8% 9% % *informazioni su come prevenire le malattie professionali ^malattia legata al lavoro Se si limita l analisi logistica ai lavoratori con una mansione manuale, si confermano le stesse associazioni.

Informazione e formazione su come prevenire gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali Oltre la metà (57%) dei lavoratori intervistati ha dichiarato di aver ricevuto informazioni negli ultimi 12 mesi sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro o delle malattie professionali (54% sugli infortuni e 43% sulle malattie professionali). Il 43% non ha ricevuto invece alcuna informazione. La percentuale di chi riferisce di aver ricevuto informazioni è più alta tra gli addetti occupati nei settori di interesse. Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (%)* Solo sugli infortuni Solo sulle malattie professionali Sugli infortuni e sulle malattie professionali Nessuna informazione % 3 3 14 16 33 48 43 5 6 8 Tutti i settori Settori di particolare interesse * esclusi i non so (pari all 1% sia in tutti i settori sia nei settori di interesse) A dichiarare di aver ricevuto informazioni sono soprattutto i lavoratori occupati in metalmeccanica, lavorazione del legno e della carta ed edilizia. Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali per settore (%) Metalmeccanica Lavorazione legno e carta Edilizia 67 72 68 Altre manifatturiere Agricoltura Sanità Trasporti 66 65 63 61 Pubblica amministrazione Scuola e università 49 51 Commercio Altri servizi 47 47 % 5 6 8 9 11

In particolare la percentuale di chi ha ricevuto informazioni è maggiore tra gli operatori socio-sanitari, le Forze dell ordine e i militari e gli operai. Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali per mansione (%) Operatore socio sanitario Forze dell'ordine/militari Infermiere/tecnico sanitario Operaio 68 69 72 71 Conducente 64 Dirigente/datore 61 Impiegato Artigiano 57 53 Medico 47 Insegnante/professore Libero professionista Commerciante 36 44 Collaboratore domestico Altro 57 Nelle AUsl regionali la percentuale di lavoratori che hanno riferito di aver ricevuto informazioni è statisticamente maggiore a Forlì (range dal 66% di Forlì al 53% di Ferrara). % 5 6 8 9 Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali per AUsl (%) 9 8 % 6 66 59 59 58 58 58 58 57 57 56 54 53 5 FO CE PR IM RN RE MO ER RA BO PC FE Nel pool di Regioni partecipanti al modulo il 56% dei lavoratori intervistati ha ricevuto informazioni su infortuni o malattie professionali. Questa percentuale appare più alta nelle Regioni del Nord (58%) e del Centro (57%) rispetto a quelle del Sud (52%), differenza significativa sul piano statistico. Le differenze territoriali si mantengono anche restringendo l analisi ai soli settori di interesse (69% al Nord, 67% al Centro e 62% al Sud). Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali per Regione (%) PASSI -11 9 8 6 % 5 71 Basilicata Piemonte 64 63 59 58 58 57 57 57 P. A. Trento Molise Veneto Toscana Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Marche Pool Regioni 56 56 56 56 56 12 55 55 51 51 Liguria Lombrdia Umbria Lazio Sardegna Valle d'aosta Campania Puglia Calabria 46

La percentuale di intervistati che hanno dichiarato di aver ricevuto informazioni sulla prevenzione degli infortuni o delle malattie professionali è più alta tra i lavoratori: - 35-49enni - uomini - con un istruzione media - con cittadinanza italiana - occupati nei settori di interesse - con mansioni manuali. Analizzando le variabili considerate in un modello di regressione logistica, queste associazioni si confermano significative. Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali (%) nessuna/elementare DIFF. ECONOMICHE straniera/doppia SETTORI DI INTERESSE TIPOLOGIA DI MANSIONE non manuale esecutiva non manuale dirigenziale Totale: 57,3% (IC 95%: 57,8% 58,9%) CLASSE D'ETA' 18 34 35 49 5 69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE media inferiore media superiore laurea molte qualche nessuna CITTADINANZA italiana sì no manuale 56% 6% 53% 5% 6% 5% 53% 63% 52% 59% 58% 58% 58% 47% 51% 56% 49% 63% 67% % % % % % 5% 6% % 8% 9% % Le informazioni sono state fornite soprattutto mediante corsi di formazione e materiali informativi o opuscoli specifici. Come e da chi sono state date le informazioni (%) Corsi di formazione Materiali informativi/opuscoli specifici 35 35 64 64 Medico competente/medico di fabbrica 19 23 Superiori o colleghi 16 16 % 5 6 8 9 Settori di particolare interesse Tutti i settori 13

Uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI) Tra i lavoratori le cui mansioni richiedono l uso di dispositivi di protezione individuale, il 77% li riferisce di usarli sempre quando necessario, il 13% quasi sempre e il 6% a volte. Il 4% ha dichiarato di non usarli mai: il 2% perché non gli sono stati forniti e l altro 2% per altri motivi. Nei settori di interesse la distribuzione della frequenza dell uso dei dispositivi di protezione individuale non si differenzia rispetto a quelle rilevate in tutti i settori. 8 6 % Uso dei dispositivi di protezione individuale (%)* 77 77 Sempre 13 15 Quasi sempre Tutti i settori 6 6 A volte 2 1 2 1 Mai, non forniti Settori di interesse Mai, per altri motivi * esclusi gli intervistati che hanno riferito che il proprio lavoro non ne richiede l uso e i non so (pari allo,4% sia in tutti i settori sia nei settori di interesse) La percentuale dei lavoratori che dichiarano di utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuale è più alta nei trasporti, nella sanità, nella scuola e università. Uso dei dispositivi di protezione individuale per settore (%) Trasporti Sanità Scuola e università Altre manifatturiere 79 78 79 87 Metalmeccanica Commercio 78 76 Lavorazione legno e carta 76 Altri servizi Edilizia 74 74 Pubblica amministrazione 73 Agricoltura % 5 6 8 9 14

I dispositivi di protezione individuale risultano usati in percentuale più alta tra Forze dell ordine e militari, infermieri, tecnici sanitari, operatori socio-sanitari, operai e conducenti. Uso dei dispositivi di protezione individuale per mansione (%) Forze dell'ordine/militari Infermiere/tecnico sanitario Operatore socio sanitario Operaio Conducente 8 82 81 84 8 Dirigente/datore Libero professionista Artigiano Impiegato Medico Insegnante/professore Commerciante Collaboratore domestico 77 74 74 73 69 62 57 Altro 73 Nelle AUsl regionali non sono emerse differenze statisticamente significative nell uso dei dispositivi di protezione individuale (range dal 82% di Parma al 71% di Cesena). % 5 6 8 9 Uso dei dispositivi di protezione individuale per AUsl (%) 9 8 % 6 5 82 81 77 77 76 76 76 76 75 74 74 71 PR BO FO ER RE RN RA IM PC FE MO CE Nel pool di Regioni partecipanti al modulo il 71% dei lavoratori ha dichiarato di usare sempre i dispositivi di protezione. Tale percentuale mostra un gradiente territoriale significativo sul piano statistico (74% Nord, % Centro e 66% Sud), che si mantiene pur con percentuali più basse anche se si limita l analisi ai soli settori di interesse (69% Nord, 67% Centro e 62% Sud). 9 8 6 % 5 Uso dei dispositivi di protezione individuale per Regione (%) PASSI -11 79 77 P. A. Trento Liguria Emilia Romagna 77 76 75 74 74 71 Umbria Friuli Venezia Giulia Veneto Sardegna Lazio Pool Regioni 71 71 15 71 Valle d'aosta Lombrdia Molise Piemonte 69 69 68 67 65 Toscana Marche Puglia Campania Calabria Basilicata 6 57

L uso costante dei dispositivi è fortemente influenzato dall aver ricevuto informazioni; non appare, invece, essere associato alla percezione del rischio di subire un infortunio o di contrarre una malattia professionale e neppure all aver avuto un infortunio o una malattia legata al lavoro. Analizzando le variabili indicate nella nota** in un modello di regressione logistica, l uso dei dispositivi è statisticamente minore nei 5-69enni e maggiore tra chi ha ricevuto informazioni. Uso dei dispositivi di protezione individuale (%) CLASSE D'ETA' 18 34 35 49 5 69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea DIFF. ECONOMICHE molte qualche nessuna CITTADINANZA italiana straniera/doppia SETTORI DI INTERESSE sì no TIPOLOGIA DI MANSIONE manuale non manuale esecutiva non manuale dirigenziale AVER AVUTO INFORMAZIONI* sì no PERCEZIONE RISCHIO INFORTUNIO alta/molto alta bassa/assente PERCEZIONE RISCHIO MALATTIA^ alta/molto alta bassa/assente AVER AVUTO UN INFORTUNIO sì no AVER AVUTO UNA MALATTIA^ sì no Totale: 78,6% (IC 95%: 76,2% 8,9%) 75% 79% 76% 72% % 76% 79% 73% 77% 76% 75% 76% 78% 77% 73% 77% 76% 78% 74% 75% 8% 76% 77% 74% 78% 79% 79% 77% 79% % % % % % 5% 6% % 8% 9% % *informazioni su come prevenire gli infortuni e/o le malattie professionali ^malattia legata al lavoro ** Variabili inserite nel modello di regressione logistica: classe d età, sesso, livello d istruzione, difficoltà economiche riferite, cittadinanza, aver avuto informazioni su come prevenire gli infortuni o le malattie professionali, aver avuto un infortunio sul lavoro o una malattia professionale negli ultimi 12 mesi 16

Caratteristiche del campione di lavoratori intervistato I settori di occupazione I servizi e il commercio risultano essere i settori più rappresentati nel campione di lavoratori intervistato. Più di un terzo del campione (%) ha riferito di essere occupato nei settori considerati a maggior rischio e definiti di interesse. In particolare: - il 15% lavora in metalmeccanica - l 8% nell edilizia - il 7% nella sanità - il 5% nell agricoltura - il 5% nei trasporti - l 1% nella lavorazione del legno e della carta. Altri servizi Commercio Metalmeccanica Altre manifatturiere Edilizia Settori (%) Sanità Scuola e università Agricoltura Trasporti Pubblica amministrazione Lavorazione legno e carta Altro 1,1 3 4 5 5 7 8 11 15 21 % 5 15 25 35 45 5 La percentuale di lavoratori occupati nei settori di interesse è maggiore negli uomini (in tutte le classi d età), nelle persone con una bassa istruzione e in quelle con molte difficoltà economiche. Nelle AUsl regionali la percentuale di occupati nei settori di interesse appare statisticamente maggiore a Cesena e minore a Rimini (range dal 48% di Cesena al 32% di Rimini). % 8 6 5 48 Occupati nei settori di interesse per AUsl (%) 47 42 41 41 41 39 37 32 CE IM FE PR FO RE BO PC ER RA MO RN Nel pool di Regioni partecipanti al modulo, il 37% degli intervistati lavora nei settori di interesse. Questa percentuale è lievemente più alta nelle Regioni del Sud (39%) e del Nord (37%) rispetto a quelle del Centro (34%). 17

8 Occupati nei settori di interesse per Regione (%) PASSI -11 % Le mansioni 6 5 51 Basilicata Molise Le mansioni più diffuse nel campione di lavoratori intervistato sono quelle di operaio e impiegato. 49 42 41 Puglia Piemonte Calabria Veneto Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia P. A. Trento Pool Regioni Umbria Valle d'aosta Campania 39 38 37 37 36 36 36 35 34 33 32 32 Toscana Marche Sardegna Lombrdia Liguria Lazio Mansioni (%) Operaio Impiegato Libero professionista Artigiano Dirigente/datore 6 8 8 32 Le mansioni sono state classificate in tre tipologie: - manuali - non manuali esecutive* - non manuali dirigenziali. Nel complesso il 44% del campione svolge un lavoro manuale, percentuale che sale nei settori di interesse. Il 41% ha riferito di aver una mansione non manuale esecutiva e il 15% di esercitare un lavoro non manuale dirigenziale. Infermiere/tecnico sanitario 8 6 5 Collaboratore domestico Operatore socio sanitario % Insegnante/professore Commerciante Medico Forze dell'ordine/militari Conducente 44 Altro 1 1 1 1 1 2 2 3 4 % 5 Tipologia di mansione* (%) 55 Manuale Tutti i settori 41 Non manuale esecutiva 15 15 Non manuale dirigenziale Settori di particolare interesse * Mansioni: - manuali: operaio, artigiano, conducente, collaboratore domestico, operatore socio-sanitario; - non manuali esecutive: impiegato, commerciante, insegnante/professore, infermiere/tecnico sanitario, forze dell'ordine/militari; - non manuali dirigenziali: dirigente/datore, libero professionista, medico. 18

Conclusioni I dati raccolti dal modulo PASSI sulla sicurezza sul lavoro hanno fornito interessanti informazioni sugli aspetti oggetto di indagine. Si è evidenziato come la percezione del rischio in ambito lavorativo sia influenzata da diversi fattori socio-economici e sia associata anche all informazione e formazione sui temi della salute e sicurezza sul lavoro e all aver subito danni da lavoro. In particolare i risultati evidenziano come il 27% dei lavoratori intervistati ritenga alta o molto alta la possibilità di subire un infortunio sul lavoro e come questa percentuale salga al 42% tra i lavoratori che operano nei settori a maggior rischio. La percezione del rischio infortunistico è più alta tra chi dichiara di aver ricevuto informazioni sulla prevenzione degli infortuni e tra chi ha riferito di aver subito infortunio nell ultimo anno. Per quanto riguarda il rischio di malattie legate al lavoro il % dei lavoratori intervistati ritiene alta o molto alta la possibilità di contrarre una malattia legata all attività lavorativa svolta; questa percentuale è maggiore tra i lavoratori occupati nei settori a maggior rischio, in particolare nella sanità. Anche la percezione del rischio di malattie lavoro-correlate è più alta tra chi dichiara di aver ricevuto informazioni relative alla salute e sicurezza sul lavoro e tra chi ha riferito di essersi assentato per malattie legate al lavoro negli ultimi 12 mesi. Emerge inoltre come l informazione e formazione sui rischi lavorativi e la loro prevenzione giochino un ruolo importante non solo nella percezione del rischio ma anche nell adozione di comportamenti di autotutela. Infatti l utilizzo regolare dei dispositivi di protezione individuale nelle lavorazioni che li richiedono risulta sensibilmente maggiore tra i lavoratori che hanno ricevuto informazioni sulla prevenzione di infortuni e malattie professionali rispetto a coloro che non le hanno ricevute. In conclusione, il modulo sembra soddisfare gli obiettivi per cui è stato ideato poiché è in grado di evidenziare le differenze tra settori e mansioni per quanto riguarda sia la percezione del rischio sia gli altri aspetti relativi alla prevenzione nei luoghi di lavoro indagati. Può essere uno strumento utile anche per valutare su larga scala e monitorare nel tempo l efficacia di interventi di prevenzione e promozione della salute e sicurezza sul lavoro. Può inoltre essere utilizzato per ulteriori analisi su determinanti di salute quali lo status socioeconomico e gli stili di vita e costituire una fonte di informazioni utile per la realizzazione di Health equity audit. 19

Appendice Metodologia Tipo di studio PASSI è un sistema di sorveglianza di popolazione su base locale, con valenza anche regionale e nazionale. La raccolta dei dati è realizzata, con riferimento allo specifico territorio, da operatori delle AUsl che somministrano telefonicamente un questionario standardizzato e validato a livello nazionale ed internazionale a campioni di popolazione selezionati in maniera casuale. Popolazione di studio - Popolazione di studio: persone di 18-69 anni residenti e iscritte nelle anagrafi sanitarie delle Asl partecipanti al sistema di sorveglianza. - Criteri di inclusione: residenza nel territorio regionale e disponibilità di un recapito telefonico. - Criteri di esclusione: non conoscenza della lingua italiana, impossibilità di sostenere un intervista (ad esempio per gravi disabilità), ricovero ospedaliero o istituzionalizzazione. Strategie di campionamento Le persone da intervistare vengono selezionate in maniera casuale, estraendo dalle liste delle anagrafi sanitarie delle AUsl un campione mensile stratificato proporzionale per sesso e classi d età. A livello nazionale tutte le Regioni hanno aderito al sistema di sorveglianza PASSI: dal 7 ad inizio 13 sono state effettuate oltre 5. interviste telefoniche. Nel hanno adottato il modulo sulla sicurezza sul lavoro Valle d Aosta, Lombardia, P. A. di Trento, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania e Puglia e nel 11 anche Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna. A livello regionale sono state intervistate oltre 19 mila persone di 18-69 anni dal 7. Bologna ed Imola hanno aderito insieme in modo da ottenere una rappresentatività provinciale. L AUsl di Modena ha effettuato un sovracampionamento per i distretto di Mirandola (7-), Castelfranco Emilia (9-13) e Pavullo nel Frignano (12-13) per raggiungere la rappresentatività anche per tali aree distrettuali. Il campione dell Emilia-Romagna nel biennio -11, periodo in cui è stato effettuato il modulo sulla sicurezza sul lavoro, è risultato così suddiviso: AUsl Campione complessivo -11 Interviste modulo sicurezza sul lavoro -11 Piacenza 55 38 Parma 5 3 Reggio Emilia 543 36 Modena 1383 931 Bologna 723 466 Imola 275 Ferrara 5 338 Ravenna 571 399 Forlì 551 393 Cesena 6 419 Rimini 55 1 Emilia-Romagna 6786 4627

Interviste Le interviste PASSI vengono condotte con periodicità mensile da personale dei Dipartimenti di Sanità Pubblica, specificamente formato attraverso corsi di formazione comprendenti attività di tirocinio sul campo. I cittadini selezionati - e i loro Medici di Medicina Generale - sono stati informati con una lettera informativa personale spedita dall AUsl. I dati raccolti sono quelli riferiti dalle persone intervistate, senza l effettuazione di misurazioni dirette. L'intervista telefonica nel 11 è durata in media 21 minuti. La raccolta dei dati è avvenuta prevalentemente tramite questionario cartaceo; nel 11 il % delle interviste è stata effettuato utilizzando il metodo CATI (Computer Assisted Telephone Interview). La raccolta dati è stata costantemente monitorata a livello locale, regionale e centrale attraverso opportuni indicatori sviluppati nell ambito del sistema di raccolta centralizzato via web (www.passidati.it). La qualità dei dati è stata assicurata da un sistema automatico di controllo al momento del caricamento e da una successiva fase di analisi ed eventuale correzione delle anomalie riscontrate. Analisi dei dati L analisi dei dati raccolti è stata effettuata utilizzando il software EPI Info 3.5 e Stata 11.. Per agevolare la comprensione del presente rapporto i risultati sono stati espressi sotto forma di percentuali e proporzioni, riportando stime puntuali con intervalli di confidenza al 95% solo per le variabili principali. Per garantire idonea rappresentatività, in ciascuna Regione sono stati aggregati i dati delle singole ASL opportunamente pesati. Le analisi hanno tenuto conto delle modalità di campionamento e del sistema di pesatura adottato. Per le principali indicatori studiati sono mostrati i risultati delle analisi univariate in forma grafica con i relativi intervalli di confidenza al 95%. Per valutare la presenza di eventuali fattori di confondimento o modificatori d effetto (quali ad esempio età e genere) sono state effettuate analisi mediante stratificazione e regressione logistica. Nel presente rapporto per gli indicatori di principale interesse vengono mostrati grafici per il confronto del dato regionale con quello delle singole AUsl, introducendo anche i rispettivi intervalli di confidenza al 95%. Sono inoltre riportati i valori delle Regioni aderenti nel -11 al modulo sulla sicurezza sul lavoro ( Pool Regioni ) e delle ripartizioni territoriali Nord, Centro e Sud. Tutte queste aree sono state pesate secondo la stessa metodologia utilizzata per ottenere i valori regionali. Etica e privacy Le operazioni previste dalla sorveglianza PASSI in cui sono trattati dati personali sono effettuate nel rispetto della normativa sulla privacy (D.L. n. 196/3 Codice in materia di protezione dei dati personali). Il sistema PASSI è stato inoltre valutato da parte del Comitato Etico dell Istituto Superiore di Sanità che ha formulato un parere favorevole sotto il profilo etico. La partecipazione all indagine è libera e volontaria. Le persone selezionate per l intervista sono informate per lettera sugli obiettivi e sulle modalità di realizzazione dell indagine, nonché sugli accorgimenti adottati per garantire la riservatezza delle informazioni raccolte e possono rifiutare preventivamente l intervista, contattando il Coordinatore aziendale. Il personale intervistante ha ricevuto una formazione specifica sulle corrette procedure da seguire nel trattamento dei dati personali. Prima dell intervista, l intervistatore spiega nuovamente obiettivi e metodi dell indagine e le misure adottate a tutela della privacy. Le persone contattate possono rifiutare l intervista o interromperla in qualunque momento. La raccolta dei dati avviene con supporto informatico o con questionario cartaceo e successivo inserimento. Gli elenchi nominativi e i questionari compilati contenenti il nome degli intervistati 21

sono temporaneamente custoditi in archivi sicuri, sotto la responsabilità del Coordinatore aziendale. Relativamente ai supporti informatici utilizzati sono adottati adeguati meccanismi di sicurezza e protezione, al fine di impedire l accesso non autorizzato. Le interviste vengono trasferite in forma anonima in un archivio nazionale tramite un collegamento protetto via internet. Monitoraggio Per la valutazione della qualità del sistema di sorveglianza si utilizzano alcuni indicatori di monitoraggio, disponibili in tempo reale sul sito internet di servizio della sorveglianza PASSI (www.passidati.it). Gli indicatori sono stati adottati prendendo a modello gli standard internazionali. Si riportano di seguito le principali definizioni. - Eleggibilità: si considerano eleggibili tutti gli individui campionati 18-69enni, residenti nella ASL in grado di sostenere una intervista telefonica in italiano (o altra lingua ufficiale della Regione/prov.aut) e dotati di telefono. - Risposta: proporzione di persone intervistate su tutte le persone eleggibili. - Non reperibilità: si considerano non reperibili le persone di cui si ha il numero telefonico, ma per le quali non è stato possibile il contatto nonostante i 6 e più tentativi previsti dal protocollo (in orari e giorni della settimana diversi). - Rifiuto: è prevista la possibilità che una persona eleggibile campionata non sia disponibile a collaborare rispondendo all intervista, per cui deve essere registrata come un rifiuto e sostituita. - Sostituzione: coloro i quali rifiutano l intervista o sono non reperibili devono essere sostituiti da un individuo campionato appartenente allo stesso strato (per sesso e classe di età). La tabella seguente mostra i valori dei principali indicatori di monitoraggio registrati nel biennio -11 secondo algoritmi suggeriti dall AAPOR, che considerano eleggibili il 5% delle persone di cui non è stato rintracciato il numero telefonico e il 95% delle persone non reperibili: AUsl Tasso di risposta Tasso di sostituzione Tasso di rifiuto Tasso di non reperibilità Tasso di eleggibilità Piacenza 86,8 11,8,4 1,3 93,3 Parma 86, 11, 7,7 3,3 93,8 Reggio Emilia 8,4 17,1 11,5 5,6 93,6 Modena 85,2 11,7, 1,6 92,5 Bologna 83,9,3 7,2 3,1 92, Imola 93,6 5,7 4,1 1,6 95,4 Ferrara 88,1 8,9 6,8 2,1 94,9 Ravenna 93,8 5,7 2,5 3,2 97,5 Forlì 9,9 8,2 3,8 4,4 95,5 Cesena 87,6 9,8 6,6 3,2 91,7 Rimini 86,8 11,5,4 3,2 93,3 Emilia-Romagna 86,9 11,8 7,7 1,3 93,7 Pool nazionale 86,7 8,5 6,2 2,3 91,3 22

Distribuzione percentuale dei motivi di non eleggibilità Il motivo più frequente per la non eleggibilità è l essere ''senza telefono rintracciabile'', che comprende le persone senza telefono o di cui non è stato possibile rintracciare il numero di telefono. Questo indicatore consente di valutare la qualità e l'aggiornamento dell'anagrafe da cui è stato fatto il campionamento (es. presenza eccessiva di deceduti, cambi di residenza non aggiornati). Motivi di non eleggibilità (%) Emilia-Romagna PASSI 11 E' senza telefono Residente o domiciliato altrove Non conoscenza lingua italiana Grave disabilità psico/fisica Istituzionalizzato Deceduto 2 1 7 12 19 59 % 5 6 Modalità di reperimento del numero telefonico Questo indicatore riflette il lavoro associato al reperimento del numero di telefono e pertanto assume una particolare importanza in caso di un alta percentuale di "senza telefono rintracciabile". L'indicatore può variare molto da realtà a realtà per cui eventuali azioni correttive vanno contestualizzate alla situazione locale. Modalità di reperimento del numero telefonico (%) Emilia-Romagna PASSI 11 Già presente (anagrafe sanitaria) 5 Altre fonti aziendali 28 Parenti e conoscenti Pagine bianche Riferito dall'intervistato stesso 6 5 8 MMG Anagrafe comunale % 2 1 6 23

Distribuzione delle interviste per orari/giorni La distribuzione oraria e settimanale delle interviste serve soprattutto a stimare la proporzione di interviste svolte in ore e/o giorni presumibilmente da considerare "fuori orario di lavoro" dell'intervistatore. Distribuzione delle interviste per fasce orarie (%) Emilia-Romagna PASSI 11 Distribuzione delle interviste per giorni (%) Emilia-Romagna PASSI 11 9,3 % '7-13 13-15 15-19 19- e oltre fasce orarie 9,5 Feriale Sabato Festivo 24

Bibliografia 1. Ferrante D., Pedron F., Agostini T. Percezione del Rischio sul lavoro, Social News, Anno 5, numero 2, febbraio 8. Consultabile al sito: www.socialnews.it. 2. Carrozzi G., Ferrari D., Sampaolo L., Bolognesi L., Bertozzi N., et al. Promozione della sicurezza e percezione del rischio in ambito lavorativo. I dati della sorveglianza PASSI -11. Bollettino Epidemiologico Nazionale (BEN) - Notiziario ISS, Vol. 24, num. 2. Febbraio 12. Disponibile al sito: http://www.epicentro.iss.it/ben/12/febbraio/1.asp 3. Cordeiro R. Suggestion of an inverse relationship perception of occupational risks and work-related injuries. Cad. Saude Publica, 2; 18(1): 45-54. 4. Gruppo Tecnico di Coordinamento del Progetto di sperimentazione del Sistema di Sorveglianza PASSI. Sistema di Sorveglianza PASSI. Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia. Rapporti ISTISAN 7/. Istituto Superiore di Sanità. 7. 5. Bertozzi N., Carrozzi G., Sampaolo L., Sangiorgi D., Bolognesi L., Finarelli A. C., Angelici P., et al. PASSI. Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia. Emilia- Romagna. Risultati del sistema di sorveglianza nel triennio 7-9. Collana contributi num. 65. Regione Emilia-Romagna. Bologna.. Disponibile sul sito della Regione Emilia-Romagna: www.saluter.it/documentazione/rapporti/contributi/contributin.-65-6. Sito internet della Sorveglianza PASSI. Consultabile all indirizzo www.epicentro.iss.it/passi 25