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1 Verso un Infrastruttura per l Informazione l Territoriale Regionale Relatore: Roberto Laffi 9 Febbraio 2005 Milano FIERA MILANO CONGRESSI CENTER PADIGLIONE 17

2 E ormai ampiamente riconosciuto che, nell ambito della società dell informazione, l informazione territoriale è fondamentale, sia perchè consente decisioni più informate nell ambito di vari settori (programmazione e pianificazione territoriale, protezione dell ambiente, sicurezza sociale, trasporti, beni culturali, catasto e fiscalità, sanità.), sia perché ad una sua disponibilità è collegata la possibilità di sviluppare numerosi servizi a valore aggiunto. Questo naturalmente è vero sia per le amministrazioni pubbliche che per molti operatori privati.

3 Per questi scopi l informazione territoriale ( Per dato territoriale si intende qualunque informazione geograficamente localizzata - art.61)non solo deve esistere, ma deve essere anche facilmente reperibile ed accessibile. In tal senso, l utilizzo delle tecnologie e degli strumenti propri dell ICT ha permesso di ottenere importanti risultati in term ini di condivisione e fruibilità dei dati territoriali, che costituiscono un patrimonio importante della Pubblica Amministrazione.

4 Un Sistema Informativo Territoriale è un sistema che utilizzando appositi strumenti software (GIS ), permette di acquisire, elaborare e rappresentare enormi quantità di dati, anche molto diversi tra loro, grazie al fatto che questi vengono spazialmente riferiti alla superficie terrestre (il termine tecnico è georeferenziati ).

5 La Struttura Sistema Informativo Territoriale, con il supporto tecnico di Lombardia Informatica, ha il compito di gestire e sviluppare il SIT regionale sia dal punto di vista dell architettura del sistema che delle banche dati di interesse generale, assicurando il coordinamento con tutte le direzioni regionali e gli enti interessati. Il SIT è presente in 15 Direzioni Generali, in 9 sedi regionali milanesi e in 11 sedi periferiche, con oltre 250 postazioni utenti.

6 Basi dati geografiche di riferimento 2005

7 2005 Basi dati tematiche

8 Basi dati tematiche 2005 Progetto di Cartografia Geologica (CARG) Sistema informativo geologico Inventario dei fenomeni franosi scala 1: oltre frane Base informativa di localizzazione probabile delle valanghe scala 1: oltre 250 comuni

9 Carta dei riporti: spessore dei depositi di origine antropica + dati archeologici: Milano centro Nei centri storici, l integrazione dei dati geognostici con i dati archeologici consente di definire e cartografare lo spessore dei depositi di origine antropica, ovvero la profondità entro cui ci si può aspettare, durante uno scavo per sottoservizi, di rinvenire materiali e tracce di attività umana che possono condizionare lo sviluppo e la tempistica delle operazioni di scavo.

10 Carta di superficie: litologia superficiale e analisi delle attività antropiche (scavi, riempimenti, riporti, riprofilature): Milano EST 2005 In ambiti urbani di più recente insediamento, l analisi storicizzata di cartografie e fotografie aeree acquisite nelle diverse fasi dell evoluzione urbana rende possibile individuare i processi antropici di modificazione del territorio, ovvero le aree in cui sono avvenute asportazioni consistenti di materiali naturali (cave e scavi per urbanizzazione o infrastrutture) e riporti di materiali di vario genere (inerti, scorie, rifiuti).

11 MILANO - ZONA LAMBRO SESTO S. GIOVANNI 2005 Analisi multitemporale: 1) Carta topografica 1: IGM ) Volo aereo ) Volo aereo ) Ortofotodigitale IT2000

12 www. regione.lombardia.it Sistema Informativo Territoriale 2005

13 Banche dati raster - 10 immagini - 22,7 Gb 2005

14 2005 Banche dati vettoriali - 29 servizi - 2,3 Gb

15 Raffittimento della rete planoaltimetrica di riferimento IGM

16 Il servizio di posizionamento satellitare GPS (Global Positioning System) Regionale 2005 Basato su una rete di 19 stazioni permanenti GPS ed un centro di controllo e fornitura di servizi; Fornisce un adeguato supporto a varie applicazioni che necessitano una precisa misurazione delle coordinate planoaltimetriche di punti collocati sul territorio regionale; Il progetto è realizzato in collaborazione con IREALP (Ist it ut o di ricerca per l ecologia e l economia applicate alle aree alpine) ed il Politecnico di Milano. C SIT

17 Il servizio di posizionamento satellitare GPS (Global Positioning System) Regionale 2005 Stato dell arte 13 st azioni permanenti GPS inst allate Iniziata la fase di test, con enti pubblici e università.

18 Alcuni dei servizi forniti dalla Rete Dati per il postprocessamento, acquisibili dal sito web della Rete Regionale (posizionamento st at ico, posizionament o di alt a precisione); Correzioni differenziali per il posizionamento in tempo reale (posizionamento real time, posizionamento di precisione cat astale); Assistenza all utenza; Elaborazione dei dati dell utenza; Alcune applicazioni Supporto alla realizzazione di cartografia tecnica ed a rilevamenti catastali; Appoggio da terra a fotogrammetria e telerilevamento; Supporto alla progettazione e realizzazione di grandi opere; Applicazioni GIS Monitoraggio ambientale (frane, smottamenti, valanghe); Mobilità.

19 Lo sviluppo dei sistemi informativi territoriali si inserisce nel quadro di politiche nazionali e comunitarie che promuovono lo sviluppo, a vari livelli, di Infrastrutture per l Informazione territoriale. Con il termine Infrastruttura per l Informazione Territoriale (IIT) si intende l insieme di politiche, accordi istituzionali, tecnologie, dati e persone che possa rendere possibile la condivisione e l uso efficiente dell informazione geografica-territoriale.

20 Per rispondere a questa esigenza, Regione Lombardia, in questi ultimi anni, ha promosso numerose iniziative che vanno nella direzione di avviare la realizzazione di una vera e propria Infrastruttura per l Informazione Territoriale (IIT) Regionale. Naturalmente ciò è stato fatto tenendo conto di quanto previsto da programmi nazionali e comunitari di settore, nonché da iniziative nazionali di e-government

21 Proposta di DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che istituisce un infrastruttura per l informazione territoriale nella tà (INSPIRE); L Intesa Stato-Regioni-Enti Locali sul sistema cartografico di riferimento Comitato Tecnico di Coordinamento; Comitato Tecnico Nazionale per il Coordinamento Informatico dei Dati Territoriali, istituito dal Ministro per l Innovazione con DM ; CODICE DELL AMMINISTRAZIONE DIGITALE, che costituisce il quadro giuridico di riferimento per la disponibilità, la gestione, l accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell informazione in modalità digitale.

22 I PRINCIPI: 2005 I dati vanno raccolti una sola volta e gestiti laddove ciò può essere fatto in maniera più efficiente; Deve essere possibile combinare i dati provenienti da differenti fonti e condividerli tra più utenti ed applicazioni; Deve essere possibile la condivisione di informazioni raccolte a differenti livelli, L informazione geografica necessaria per il buon governo deve esist ere ed essere ampiament e accessibile; Deve essere facile individuare quale informazione geografica è disponibile, valutare l utilità per i propri scopi e le condizioni secondo cui è possibile ottenerla ed usarla; I dati geografici devono essere facili da comprendere ed int erpretare in maniera user-friendly t ramit e tools di visualizzazione.

23 Il Comitato tecnico nazionale per il coordinamento informatico dei dati territoriali 26 gennaio 2004: il Ministro per l Innovazione firma il decreto istitutivo; maggio-novembre 2004: le amministrazioni indicano i propri rappresentanti; 23 novembre 2004: il Ministro per l Innovazione ne decreta la costituzione; 15 dicembre 2004: prima riunione del Comitato

24 Il Comitato tecnico nazionale per il coordinamento informatico dei dati territoriali (DM ) E istituito dal Ministro per l Innovazione: "Ritenuta la necessità di favorire la formazione, l'interscambio e la fruizione dei dati territoriali informatici tra le diverse pubbliche amministrazioni" In virtù dell'art.117 della Costituzione, che attribuisce allo stato la potestà legislativa in materia di "coordinamento informativo statistico ed informatico dei dati dell'amministrazione statale, regionale e locale" e della delega in materia di innovazione ricevuta dal Ministro con DPCM del 9 agosto 2001

25 (art. 1) Il Comitato tecnico nazionale per il coordinamento informatico dei dati territoriali (DM ) Ha lo scopo di: sostenere le attività di indirizzo e coordinamento del governo in materia di formazione, interscambio e fruizione dei dati geografici informatici rispetto ai diversi soggetti ed enti che, a livello nazionale ed internazionale, si occupano in modo diretto e primario del territorio Opera sulla base delle direttive del Ministro per l innovazione.

26 (art. 2) Il Comitato tecnico nazionale per il coordinamento informatico dei dati territoriali Ha il compito di: proporre la normativa primaria e secondaria, regole tecniche e standard di riferimento in materia di formazione, gestione, diffusione, interscambiabilità ed utilizzazione dei dati geografici informatici rappresentare, se delegato, l azione di governo nelle sedi competenti, a livello internazionale e comunitario, in materia di norme tecniche e formazione di standard proporre ogni azione tecnica ed organizzativa al fine di diffondere l utilizzo dei sistemi informativi geografici.

27 (art. 3) Il Comitato tecnico nazionale per il coordinamento informatico dei dati territoriali E composto da: il presidente e 2 membri nominati dal MIT 5 membri designati rispettivamente da: Ministro politiche agricole, Ministro dell Ambiente, Ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Agenzia del Territorio, Istituto Geografico Militare, CNIPA 4 membri designati da: UPI, ANCI, UNCEM, Confservizi 2 membri designati dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni

28 Iniziative strategiche del MIT 2005 Sistema Pubblico di Connettività e cooperazione (SPC), costituisce il quadro tecnologico di riferimento per la cooperazione e lo scambio delle informazioni tra le diverse amministrazioni Codice dell Amministrazione digitale (Codice), costituisce il quadro giuridico di riferimento per la disponibilità, la gestione, l'accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione in modalità digitale. Il Comitato opera in coerenza con tali iniziative

29 Il ruolo che la regione può giocare per la realizzazione di una IIT regionale è fondamentale: Coordinamento; Mediare eventuali conflitti tra i soggetti interessati; Promuovere e sviluppare il sistema relazionale;

30 Un adeguata organizzazione Sono già stati stipulati accordi o avviate collaborazioni con una fitta rete di soggetti. In prospettiva è necessario rafforzare questo sistema di relazioni, nell ottica di promuovere una governance regionale di questo sistema delle conoscenze territoriali e servizi basati sulle tecnologie dell IT.

31 Lombardia Informatica/Lombardia Servizi; Vari EE.LL. Lo mbardi ( tutte le Province, alc uni Co muni e Co munità Mo ntane) ; Arpa Lombardia; Autorità di Bacino del Fiume Po; IREALP Istituto di ricerca per l economia applicata alle aree alpine; ERSAF; Centro Interregionale di coordinamento e documentazione per le informazioni territoriali (associazione volontaria tra Regioni italiane e Province autonome); Comitato Tecnico di Coordinamento dell Intesa Stato-Regioni-Enti Locali sul sistema cartografico di riferimento; Comitato Tecnico Nazionale per il Coordinamento Informatico dei Dati Territoriali; Istituto Geografico Militare Istituto Idrografico della Marina; European Co mmissio n - Joint Researc h Centre:Euro pean Spatial Data Infrastructure (ESDI) Action Institute for Environment and Sustainability; Ente di standardizzazione nazionale, Uninfo:CEN/TC 287 (in particolare Working Group 01: Spatial Data Infrastructure)ISO/TC 211; Comitato Tecnico nazionale per il coordinamento informatico dei dati territoriali (presso il Dipartimento per l Innovazione e le Tecnologie); Cefriel; Università varie; Politecnico MI; GRTN; ASI (Agenzia Spaziale I taliana), ESA (Agenzia Spaziale Europea).

32 Il ruolo che la regione può giocare per la realizzazione di una IIT regionale è fondamentale: Coordinamento; Mediare eventuali conflitti tra i soggetti interessati; Promuovere e sviluppare il sistema relazionale; Sviluppare e sperimentare adeguate soluzioni tecnologiche, provvedere ad una opportuna guida tecnica coordinare l adozione di specifiche tecniche e standard;

33 Dalla cartografia numerica al database topografico: prime sperimentazioni in collaborazione con enti locali. 2005

34 Progetto di e-government in collaborazione con le tà Montana Valtellina Sondrio e Tirano: dalla cartografia numerica al database topografico (scala 1: scala 1:10000) 2005

35 2005 Esempio del nuovo DB 1:2000 nella città città di Tirano

36 Prototipo di sezione della nuova CTR 1:10000 (Tirano)

37 Il ruolo che la Regione può giocare per la realizzazione di una IIT regionale è fondamentale: Coordinamento; Mediare eventuali conflitti tra i soggetti interessati; Promuovere e sviluppare il sistema relazionale; Provvedere ad una opportuna guida tecnica, coordinare l adozione di specifiche tecniche e standard, anche attraverso provvedimenti legislativi; Accrescere la coscienza dell importanza di una SDI e distribuirne i risultati; Promuovere ricerca e sperimentazione nel settore dell informazione territoriale;

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