SPRAR E MONETA COMPLEMENTARE IN PROVINCIA DI POTENZA

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1 Agenzia Provinciale Orientamento Formazione Istruzione - Lavoro DIREZIONE GENERALE Il Direttore Giuseppe ROMANIELLO Via dell Edilizia, POTENZA Tel Fax giuseppe.romaniello@apofil.it Apof-il C.F SPRAR E MONETA COMPLEMENTARE IN PROVINCIA DI POTENZA A. IL SERVIZIO SPRAR DELLA PROVINCIA DI POTENZA Europa 2020 è un modo sintetico ma efficace per definire come la crescita è intelligente se è anche sostenibile ed inclusiva; e per declinare un idea inclusiva di Europa occorre provare a inquadrare a cosa pensiamo e quali possono essere delle buone pratiche di inclusione. Per questo motivo sento la necessità di evidenziare vantaggi ed opportunità del sistema SPRAR - Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati - nelle modalità che la Provincia di Potenza ha adottato negli anni Difficile sintetizzare il modello adottato in poche battute, soprattutto perché il tema dell immigrazioni è sempre tema complesso; proverò a descriverne gli elementi caratterizzanti, in maniera da evidenziare come con poche risorse è possibile fare inclusione in aree marginali dell Italia del Sud. Parlo quindi di una esperienza nata quale risposta di una amministrazione locale, coadiuvata dall associazionismo no profit e da amministrazioni comunali, quando l emergenza Nord-Africa, nel febbraio 2011, è diventata emergenza umanitaria in Italia per l eccezionale afflusso di cittadini provenienti dai Paesi del Nord Africa, a causa del conflitto in corso nel territorio libico e dall evoluzione degli assetti politico-sociali nei paesi della fascia del Maghreb e in Egitto. Di fronte alla necessità di costruire una risposta immediata alla terribile tragedia umanitaria che si consumava a pochi chilometri dalle nostre Coste, la Provincia di Potenza ha sottoscritto una convenzione con la Prefettura di Potenza, la Protezione Civile e l Arci Basilicata, dando vita alla costituzione di un equipe di lavoro multisciplinare, attraverso il cui coordinamento a 18 ospiti, poi diventati 41, sono stati offerti una serie di servizi e prestazioni di rete, a carattere diffuso sul territorio, che vanno dall assegnazione di una dimora, all assistenza sanitaria, alla formazione linguistica per l inclusione sociale e lavorativa, curata dall agenzia provinciale Apof-Il. L iniziativa, denominata S.P.R.A.R Potenza, è un sistema di protezione per i richiedenti asilo politico, finalizzato all accoglienza ed ospitalità di migranti con una particolarità: l individuazione di soluzioni abitative ubicate all interno di centri abitati, allo scopo di consentire loro anche un effettiva inclusione nella comunità e nel territorio.

2 In particolare, gli ospiti sono stati distribuiti in numero di 4, 6 e 8 presso unità abitative pubbliche e private messe a disposizione rispettivamente dai Comuni di Avigliano, Bella e Rionero In Vulture, che hanno aderito al progetto e che garantiscono loro, con l impegno degli operatori dell ARCI Basilicata, servizi di assistenza generica alla persona (mediazione linguistico-culturale; informazione normativa e orientamento sulle regole comportamentali; assistenza a bambini e neonati; sostegno socio-psicologico ed organizzazione del tempo libero), servizi di assistenza sanitaria (screening medico d ingresso; primo soccorso sanitario per cure ambulatoriali urgenti; eventuale ricovero ospedaliero ove sia necessario), generi di conforto e un voucher giornaliero per i pasti, il vestiario e i prodotti per l igiene personale, servizi di pulizia ed igiene ambientale, finalizzati, mediante il coinvolgimento diretto degli inquilinibeneficiari medesimi, all acquisizione di una maggiore capacità di auto-organizzazione nella gestione degli appartamenti, servizi per l inclusione sociale ovvero di assistenza, accompagnamento, orientamento, informazione e formazione diretti a percorsi di inserimento socio-lavorativo. La novità della formula adottata consiste, pertanto, nell inserimento di piccoli gruppi di stranieri in piccole comunità locali per promuovere e facilitare un integrazione concreta ed un virtuoso sviluppo collettivo. Il riscontro di fatto è risultato sostanzialmente positivo, sia nei rapporti di reciprocità e comunanza fra residenti ed ospiti, sia in termini di autonoma responsabilizzazione di questi ultimi. Idee semplici, quindi che cercano di dare una risposta multidimensionale alle problematiche dell esclusione, facendo leva su i quattro elementi che connotano le situazioni di emarginazione: soluzioni abitative proposte, rete sociale di riferimento, sostegno alle capacità individuali, opportunità di inserimento socio-lavorativo. L attività è quindi stata ispirata ad un idea di accoglienza diffusa sul territorio, che evitasse le concentrazioni di migranti in un unico luogo, di per sé foriere di esclusione e di emarginazione. Ma a questo, la Provincia di Potenza ha scelto di aggiungere anche soluzioni innovative, già sperimentate nei territori dove il sistema SPRAR è stato sperimentato all atto della sua nascita, quali Riace e Caulonia in Calabria. Esiste, è il caso di sottolinearlo, un Sud vivace ed in grado di immaginare e sperimentare modelli di welfare solidale ad alto potenziale di emulazione. Una delle innovazioni più interessanti è stata l adozione del buono consumo quale pocket money giornaliero a favore degli ospiti del sistema di accoglienza.

3 In pratica, l amministrazione ha fornito agli ospiti buoni consumo settimanali da consumarsi presso negozi convenzionati con i Comuni aderenti allo SPRAR; su ogni buono consumo era stampata l immagine di autorità morali che hanno operato per la pace e la fratellanza fra i popoli quali Martin Luther King, Ghandi, etc.. Questo strumento di pocket money è diventato quindi una sorta di moneta complementare ad utilizzo del circuito SPRAR, portandosi dietro tutti i vantaggi delle monete complementari, quali la costruzione di relazioni di fiducia tra gli attori dello scambio della moneta complementare e gli ospiti del servizio SPRAR, la definizione di un circuito controllato dell utilizzo di questa moneta complementare, l immediato impatto economico in termini di consumi del sostegno pubblico sulla comunità ospitante, la diffusione e promozione di valori e significati condivisi. Questi risultati possono sembrare scontati, ma tali non sono, se si leggono contestualizzandoli nelle realtà dei piccoli comuni delle aree interne del sud, dove spopolamento, rassegnazione, sfilacciamento sociale e depauperamento economico stanno mettendo a dura prova la tenuta di tali aree. Dirimente è quindi dare a questi interventi una lettura non solo solidaristica, ma anche microeconomica, al fine di cogliere quanto interessanti possano risultare questi modelli di accoglienza diffusa, ancor più se coordinati con la sperimentazione di soluzioni in grado di innescare processi di riattivazione del capitale sociale e collaborativo di tali contesti. Nelle piccole comunità dove sono stati ospitati i rifugiati - comuni sotto i abitati con fenomeni di progressivo spopolamento -, con questo modello si è riusciti a coniugare solidarietà e sostenibilità del welfare pubblico, apertura ai fenomeni migratori e condivisione dei destini dell intera comunità, al di là delle appartenenze, delle culture di origine, del colore della pelle o della religione professata. Attraverso il servizio SPRAR, la Provincia di Potenza, per 41 migranti, ha successivamente attivato tirocini e work experience, ed una attività di mediazione linguistico interculturale, attraverso l accesso a corsi gratuiti di approfondimento della lingua italiana. L attività di formazione comprendeva, nello specifico la frequenza a corsi CILS, ossia Corsi di certificazione della lingua italiana come lingua seconda, seguiti da un periodo di tirocinio di inserimento lavorativo. L acquisizione e la certificazione delle conoscenza della Lingua italiana quale L2, per un livello certificato secondo gli standard del Quadro di Riferimento Europeo (CEFRL) per l apprendimento delle lingue straniere, rappresenta un valore di inclusione indiscutibile. La scelta di attivare interventi formativi di tale tipologia è stata dettata dal considerare la formazione linguistica uno dei punti di forza per un processo agito di integrazione, poiché è la padronanza linguistica e culturale del paese ospite a favorire sia l accesso al mercato del lavoro, sia la creazione di relazioni interpersonali e sociali, fondamentali per l esercizio pieno e consapevole dell appartenenza al nuovo contesto territoriale. Ma non solo agli ultimi arrivati deve essere chiesto lo sforzo di apprendere e di conoscere e modificare i

4 propri canoni comportamentali; ogni innovazione funziona se a questo si affiancano processi di cambiamento e di apprendimento nelle organizzazioni pubbliche che si occupano di immigrazione e nel privato sociale che eroga servizi. Per fare questo, la Provincia ha infine incaricato la sua agenzia in house, Apofil, di realizzare una azione di formazione del personale sanitario e socio assistenziale dell'intero territorio provinciale sulla medicina transculturale e sulla mediazione culturale aperta al terzo settore. Si è riusciti quindi ad innalzare le competenze specifiche sui temi dell immigrazione di circa 40 operatori socio-assistenziali della provincia di Potenza. Piccole soluzioni per un approccio inclusivo più intelligente. B. LA MONETA COMPLEMENTARE La Provincia di Potenza ha gestito, a livello territoriale, l "Emergenza Nord-Africa" (d'ora in poi E.N.A.) e il "Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati - Posti Straordinari" (d'ora in poi S.P.R.A.R.). I progetti che hanno mediamente coinvolto n.25 utenti, nel periodo agosto 2011-dicembre 2012, ha contemplato il ricorso ad una forma di «moneta complementare» per il soddisfacimento delle esigenze di acquisto quotidiane dei beneficiari. La necessità di provvedere alla creazione di un tale sistema ha riguardato una norma contenuta nel testo dell'accordo che ha dato avvio alla collaborazione tra la Prefettura di Potenza, soggetto attuatore per l'emergenza in Basilicata, la Provincia di Potenza e l'associazione ARCI Basilicata. La norma ha previsto l'impossibilità di erogare «denaro reale» (monete e banconote aventi corso legale), ma, al tempo stesso, ha fissato a 10 euro pro die pro capite la quota di erogazioni che i gestori hanno consegnato agli ospiti per il soddisfacimento delle esigenze di acquisto, non solo alimentari. La soluzione concordata da tutti i soggetti coinvolti (compresi i Comuni che hanno sottoscritto un accordo inter-istituzionale con la Provincia di Potenza per la gestione dei servizi di accoglienza) è stata la sperimentazione di un sistema di moneta complementare denominato «erogazione di voucher per gli ospiti». Il primo passo nel percorso di introduzione dei voucher, è stata la creazione di una particolare grafica della "moneta" per favorire la riconoscibilità del sistema, sia all'interno del progetto, sia nel contesto esterno.

5 Sono stati utilizzati biglietti del valore di 1, 2, 5, 10, 20 e 50, riportanti lo stemma della Provincia di Potenza con un'interfaccia grafica rappresentante personaggi e simboli dell'antirazzismo mondiale (Gandhi, Martin Luther King, Nelson Mandela).

6 Contestualmente, le amministrazioni comunali di Avigliano, Bella, San Chirico Raparo, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Melfi e Rionero in Vulture (enti sottoscrittori dell'accordo interistituzionale) hanno provveduto ad inoltrare a tutti gli esercizi commerciali del loro territorio un invito a stipulare una convenzione disciplinante l'entrata nel sistema di moneta complementare. L'assenso da parte degli esercenti ha comportato per questi l'onere di accettare i voucher in possesso dei beneficiari dei progetti S.P.R.A.R. ed E.N.A. all'atto dell'acquisto. Gli stessi titolari dei negozi aderenti al sistema avrebbero hanno emesso fattura, con cadenza mensile, per ottenere il rimborso da parte delle amministrazioni comunali. Per evitare la confusione dei voucher rilasciati ai beneficiari dei diversi comuni (e quindi la possibilità di errori nella rendicontazione) ogni ente ha provveduto a timbrare i propri biglietti al momento del rilascio. Tutti gli ospiti sono stati, quindi, in grado di realizzare acquisti di generi alimentari, abbigliamento, prodotti per l'igiene personale e per la pulizia delle abitazioni, medicinali, generi di conforto. L unica eccezione è stata rappresentata dal territorio di Sasso di Castalda, dove il Comune ha timbrato dei voucher che sono stati spesi anche a Brienza (comune limitrofo che non rientra tra quelli coinvolti né nel progetto E.N.A. né nel progetto S.P.R.A.R.) vista l esiguità di esercizi commerciali presenti nel centro abitato. Nei periodi di realizzazione dei due progetti (agosto dicembre 2012 per quanto riguarda E.N.A. e dicembre dicembre 2012 per ciò che concerne S.P.R.A.R.) sono stati realizzati voucher per un valore complessivo di Euro ,00, dettagliati come segue: Progetto Numero Beneficiari (Media) Giorni di permanenza (giorni di durata del processo) Pro die pro capite Importo Totale E.N.A S.P.R.A.R Dopo un primo periodo di rodaggio, durante il quale gli operatori di progetto ARCI hanno mediato tra i beneficiari e gli esercizi commerciali per evitare incomprensioni e ridurre le criticità, il sistema si è progressivamente allargato, tanto da coinvolgere complessivamente più di 50 negozi e rivendite nei comuni interessati dall'intervento. Una prima valutazione generale della sperimentazione, ha portato a considerare benefici di carattere sociale ed economico. Dal primo punto di vista, sono state soddisfatte le esigenze primarie dei beneficiari immigrati, non solo riferite all'approvvigionamento degli alimenti, attraverso una modalità che ha garantito l'autonomia e la discrezionalità degli ospiti in un momento fondamentale del processo di integrazione, come quello dell'acquisto. Dal punto di vista economico, la ricaduta positiva sugli

7 esercizi commerciali, soprattutto per quanto riguarda il volume di affari, è stata testimoniata dagli importi precedentemente indicati per l'intera durata dei progetti e comunque, nel corso delle sperimentazioni E.N.A. e S.P.R.A.R. sono già state registrate, nelle comunità interessate, più espressioni di favorevolezza nei confronti della moneta complementare e del suo utilizzo per fini socio-economici. L iniziativa progettuale ha puntato al consolidamento, a beneficio dei migranti, delle condizioni integrative conseguite nella comunità locale, attivando al contempo un protagonismo dei destinatari innescando così processi in grado di evolvere il bisogno individuale in risorsa per la collettività. Tali finalità sono state raggiunte attraverso il conseguimento dei seguenti sub-obiettivi: continuità nell accoglienza e nel soddisfacimento dei bisogni primari (alloggio, cure, ecc); potenziamento di un circuito di scambio economico-commerciale locale, basato sul ricorso alla moneta complementare (MC) di accesso libero e facilitato ai migranti coinvolgimento della popolazione locale in azioni che hanno visto i migranti quali protagonisti in termini di offerta di servizio. Per visionare il video collegati al link:

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