CAI COMITATO SCIENTIFICO LIGURE PIEMONTESE VALDOSTANO BACINO TERZIARIO PIEMONTESE RISCHIO IDROGEOLOGICO

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1 CAI COMITATO SCIENTIFICO LIGURE PIEMONTESE VALDOSTANO BACINO TERZIARIO PIEMONTESE RISCHIO IDROGEOLOGICO 1

2 RISCHIO IDROGEOLOGICO In geologia con il termine rischio idrogeologico si designa il rischio connesso all'instabilità dei pendii, dovuta a particolare conformazione geologica e geomorfologica di questi, o di corsi fluviali in conseguenza di particolari condizioni ambientali, meteorologiche e climatiche che coinvolgono le acque piovane e il loro ciclo idrologico una volta cadute al suolo, con alluvioni e con possibili conseguenze sull'incolumità della popolazione e sulla sicurezza di servizi e attività su un dato territorio. Legge Vincolo Idrogeologico: R.D.L. 3267/1923 e Regolamento R.D. 1126/1926 L.R. Piemonte 45/89 2

3 RILEVAMENTO SATELLITARE Rilevamento dei movimenti verticali del superficie terrestre (tutto il globo). Velocità relativa verticale in mm/ anno. Precisione: +/- 1-2 mm. Archivio dati di circa 15 anni Estremamente utile per la verifica: - di stabilità dei versanti - la subsidenza - la neotettonica sismica 3

4 RILEVAMENTO SATELLITARE 4

5 RISCHIO IDROGEOLOGICO Il rischio idrogeologico, assieme al rischio sismico, radioattivo(radon), vulcanico e industriale, costituisce uno dei maggiori rischi ambientali connessi alle attività umane. Antropologia dei disastri; visione antropocerntrica di:pericolo, rischio, catastrofe, disastro. Relazione di interdipendenza tra geologia, geografia umanistica, e antropologia: paradosso dell a ettazio e i azio ale del is hio (Almagià R., 1907). 5

6 RISCHIO - ANTROPOLOGIA E più g ave il is hio di pe de e l ide tità so ioculturale (etnologica). Le popolazioni non abbandonano il territorio pericoloso! I po ta za dell app o io ultu ale alla pericolosità ; conoscenza e condivisione di regole di prevenzione (es. Prgc ). Gli eventi naturali non sono catastrofi. Le catastrofi dipendono dai comportamenti socioultu ali dell uo o vedi tsu a i, u lea e, sis i a, f a e, alluvio i.. 6

7 RISCHIO - ANTROPOLOGIA J.J. Rousseau, rispondendo nel 1756 alla controversia filosofica sulla fatalità sollevata da Voltaire, a seguito del terremoto di Lisbona (del 1756 con morti), affermava: «Se c è stato un dramma non è colpa della natura, poiché non è stata uest ultima a accoglie e laggiù palazzi di sei o sette piani. Se gli abitanti si fossero sparpagliati o sistemati diversamente li avremmo visti il giorno dopo a venti leghe da quel luogo, felici come se nulla fosse successo». 7

8 RISCHIO IDROGEOLOGICO VISIONE TECNOCENTRICA Dal PAI, Piano Assetto Idrogeologico del Po: Rischio = Pericolosità X Valore esposto X Vulnerabilità. Pericolosità: valutazioni geomorfologiche, (aree instabili, frane, aree alluvionali). Rischio: valutazioni tecniche e/o sociali L. 445 del 09/07/1908, Inventario degli abitati instabili da consolidare e trasferire Al 1970, Italia: 1804 centri instabili ( 1500 da consolidare, 304 da trasferire) 8

9 RISCHIO IDROGEOLOGICO NELLE LANGHE Al 1970, Piemonte: 41 centri instabili ( 34 da consolidare, 7 da trasferire) Al 1970, Langhe: 11 centri da consolidare Cause predisponenti: -tettonica attiva, sollevamento in atto -ringiovanimento geomorfologico in atto - acclività dei versanti e stratificazione del substrato roccioso a franappoggio e reggipoggio -uso del suolo improprio; coltivazioni a rittochino e arature profonde Cause scatenanti: climatiche, Precipitazioni intense e/o prolungate 9

10 L ALLUVIONE IN PIEMONTE DEL 2-6 NOVEMBRE 1994 (Regione Piemonte) 10

11 L ALLUVIONE IN PIEMONTE DEL 2-6 NOVEMBRE 1994 (Regione Piemonte) 11

12 RISCHIO IDROGEOLOGICO NELLE LANGHE Alluvioni ricorrenti - (1994), Frane; vers. Reggipoggio: colate detritiche (debris flow) no segni premonitori, veloci, distruttive, numerose vittime densità areale elevatissima (max. 200/kmq); decorticamento substrato e asportazione totale del suolo Potenza prevalentemente inferiore a 1 m 12

13 RISCHIO IDROGEOLOGICO NELLE LANGHE Analisi pericolosità per frane della coltre superficiale (colate detritiche) 13

14 L ALLUVIONE IN PIEMONTE DEL 2-6 NOVEMBRE 1994 (Regione Piemonte) 14

15 L ALLUVIONE IN PIEMONTE DEL 2-6 NOVEMBRE 1994 (Regione Piemonte) 15

16 L ALLUVIONE IN PIEMONTE DEL 2-6 NOVEMBRE 1994 (Regione Piemonte) Frane; vers. Franapoggio: planari, inclinazione a NO (319 ), 8-15, segni premonitori (ore), lente, poche vittime, distruzione totale su interi versanti planari riconosciuti, cartografati al 1994: oltre 1000 Planari attivati nel 1994 : circa 400 Potenza sup. scivolamento: 58% 0-5 m, 30% 510 m, 12% m 16

17 L ALLUVIONE IN PIEMONTE DEL 2-6 NOVEMBRE 1994 (Regione Piemonte) 17

18 L ALLUVIONE IN PIEMONTE DEL 2-6 NOVEMBRE 1994 (Regione Piemonte) 18

19 L ALLUVIONE IN PIEMONTE DEL 2-6 NOVEMBRE 1994 (Regione Piemonte) 19

20 L ALLUVIONE IN PIEMONTE DEL 2-6 NOVEMBRE 1994 (Regione Piemonte) 20

21 L ALLUVIONE IN PIEMONTE DEL 2-6 NOVEMBRE 1994 (Regione Piemonte) 21

22 L ALLUVIONE IN PIEMONTE DEL 2-6 NOVEMBRE 1994 (Regione Piemonte) 22

23 RISCHIO IDROGEOLOGICO NELLE LANGHE Insediamenti lungo le creste, dorsali e fondovalle. Antropologia del rischio; consapevolezza e convivenza con la pericolosità geomorfologica, accettazione del rischio idrogeologico. Elevato rifiuto/resistenza alle misure di prevenzione territoriale. 23

24 L ALLUVIONE IN PIEMONTE DEL 2-6 NOVEMBRE 1994 (Regione Piemonte) 24

25 L ALLUVIONE IN PIEMONTE DEL 2-6 NOVEMBRE 1994 (Regione Piemonte) 25

26 L ALLUVIONE IN PIEMONTE DEL 2-6 NOVEMBRE 1994 (Regione Piemonte) 26

27 L ALLUVIONE IN PIEMONTE DEL 2-6 NOVEMBRE 1994 (Regione Piemonte) 27

28 L ALLUVIONE IN PIEMONTE DEL 2-6 NOVEMBRE 1994 (Regione Piemonte) MONITORAGGIO FRANE DELLE LANGHE, POST

29 GESTIONE URBANISTICA POST 1994 DEL PIEMONTE Ricorrenti alluvioni; 93, 94, 96, 98, 2000 (TR, tempo di ritorno bicentenario?? Modello idraulico obsoleto!! La Giunta ed il Consiglio Regionale accettano la proposta del «S. Geologico Regionale» di Sospensione dei PRGC per le aree a rischio Revisione obbligatoria dei p.r. dal 1996 Nuovo standard analisi geomorfologica,

30 Circolare PRG LAP «Spe ifi he te i he pe l ela o azio e degli studi geologici a supporto degli strumenti urbanistici», Regione Piemonte Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell ido eità all utilizzazio e u a isti a Adeguamento del metodo di calcolo idraulico obsoleto al modello geomorfologico Revisione in fase di completamento, 2012 Pericolosità geomorfologica strategica e prioritaria sulle scelte urbanistiche! RIVOLUZIONE COPERNICANA in atto 30

31 Circolare PRG LAP «Spe ifi he te i he pe l ela o azio e degli studi geologi i a supporto degli strumenti urbanistici», Regione Piemonte 31

32 Circolare PRG LAP «Specifiche te i he pe l ela o azio e degli studi geologi i a suppo to degli strumenti urbanistici», Regione Piemonte 32

33 Circolare PRG LAP «Spe ifi he te i he pe l ela o azio e degli studi geologi i a suppo to degli strumenti urbanistici», Regione Piemonte 33

34 GESTIONE URBANISTICA POST ALLUVIONE 1994 DEL PIEMONTE DAL RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE IN PIEMONTE, ARPA 200 Revisione obbligatoria dei piani regolatori al Comuni del Piemonte n % Procedure di adeguamento concluse 19% Procedure di adeguamento avviate 34

35 GESTIONE URBANISTICA POST ALLUVIONE 1994 DEL PIEMONTE DAL RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE IN PIEMONTE, ARPA 200 Revisione Prgc Obbligatoria Aggiornamento al 2006: 57% procedure concluse 19% procedure in corso 24% procedure non avviate Le carte della pericolosità sono disponibili in rete 35

36 PAI - AUTORITA DI BACINO DEL PO Progetto di Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI) -Interventi sulla rete idrografica e sui versanti -Legge 18 Maggio 1989, n. 183, art. 17, c. 6-ter Adottato con deliberazione del Comitato Istituzionale n.1 in data PIANIFICAZIONE URBANISTICA DI BACINO AD OLTRE 50 ANNI DALLA «RELAZIONE DE MARCHI», 1960 (SENATO DELLA REPUBBLICA)!!!! 36

37 PAI - AUTORITA DI BACINO DEL PO 37

38 PAI - AUTORITA DI BACINO DEL PO 38

39 RADON IN PIEMONTE ARPA,

40 RADON IN PIEMONTE ARPA,

41 IDROGEOLOGIA DELLE ACQUE NATURALI Il contenuto chimico delle acque dipende principalmente dalle precipitazioni, dalla litologia del circuito (substrato roccioso + rocce sciolte), dalla lunghezza e permeabilità dell a uife o; secondariamente dalle condizioni di temperatura e pressione del circuito. Bilancio ionico: atio i = a io i i meq/l) Na, K, Ca, Mg = SO, NO, Cl, HCO 41

42 BTP Rischio idrogeologico INDICE Rischio idrogeologico Rischio idrogeologico nelle Langhe Alluvione 1994 nelle Langhe Frane, colate Frane, planari Tanaro, effetti alluvionali Gestione urbanistica post 1994 del Piemonte 42

43 BIBLIOGRAFIA Circolare PRG LAP: Specifiche tecniche per l ela orazio e degli studi geologi i a supporto degli stru e ti urbanistici, Regione Piemonte L alluvio e i Pie o te del 2/ , Regione Piemonte PAI, Piano assetto idrogeologico del bacino del Po(1999), Autorità di bacino, Parma IFFI, Inventario fenomeni franosi italiani, 2007, ISPRA- Ist. Sup. per la Protezione e la Ricerca Ambientale Carta della pericolosità per instabilità dei versanti, f. Dego 1:50.000, Apat (ISPRA) Antropologia dei disastri, G. Ligi (Ed. Laterza, 2009) La mappatura del radon in Piemonte, ARPA, 2009 Dalla valutazione alla previsione dei rischi naturali, ARPA,2005 Rappo to sullo stato dell a ie te i Pie o te, ARPA (2007) 43

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