Un Mondo di Nuove Opportunità
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- Guglielmo Cavallaro
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1 Un Mondo di Nuove Opportunità Ente Camposampiero N.O.W. Academie Universelle des Cultures Progetto Accettare la diversità di Umberto Eco, Furio Colombo, Jacques Le Goff. Autorizzato utilizzo all interno del progetto N.O.W.: Valeria Pisanty
2 STRUMENTO GUIDA PER L ARGOMENTO RELIGIONE (DISPENSA FACILITATORI DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE N.O.W.) Struttura del capitolo L argomento di questo capitolo è particolarmente delicato e richiede una certa maturità da parte del lettore: è per questo che gli autori hanno pensato di rivolgersi attraverso la mediazione degli educatori a ragazzi di non meno di dieci-dodici anni. Le basic ideas sono tre: 1) al mondo esistono tante religioni; 2) secondo taluni l essere umano è per natura un animale religioso; 3) vi sono diversi atteggiamenti possibili nei confronti delle religioni diverse dalla propria. Con il primo punto (che sottolinea la varietà delle religioni) si parte dall esperienza religiosa concreta (le manifestazioni religiose), che è quella rispetto a cui i ragazzi possono rapportarsi più facilmente. Innanzi tutto si forniscono alcune nozioni di base su ciascuna delle principali religioni del mondo (invitando i lettori a inviarci schede per le numerosissime religioni mancanti), allo scopo di sgomberare il campo da alcuni dei pregiudizi più radicati e di rimandare coloro che fossero interessati ad approfondire lo studio delle singole tradizioni religiose ai siti specificamente dedicati a esse. Verrà inoltre esposta la posizione degli atei e degli agnostici. Attraverso il confronto delle cerimonie religiose si tenta poi di incoraggiare la comparazione tra le differenti tradizioni: ad esempio, nella sezione sulle cerimonie che segnano le tappe fondamentali della vita si mettono a confronto i modi in cui induisti, ebrei, cristiani, ecc., celebrano i matrimoni, i funerali e altre cerimonie. Nella seconda parte (che indica come ogni religione tenti di rispondere ai grandi interrogativi universali) si cercherà di mostrare come, di fronte ai medesimi problemi esistenziali, ciascuna religione elabori delle risposte specifiche. Naturalmente non è possibile studiare a fondo la posizione assunta da ciascuna dottrina religiosa nei confronti dell origine dell universo, della morte, della sofferenza, del bene e del male: ci si limiterà pertanto a fornire qualche esempio e, ancora una volta, a invitare i lettori ad arricchire l antologia con i loro contributi. Mentre le prime due parti sono dedicate alla descrizione delle religioni, nella terza parte (sui diversi atteggiamenti che si possono assumere nei confronti delle religioni diverse dalla propria) si parlerà anche dei conflitti, delle persecuzioni, delle guerre e degli stermini perpetrati in nome di una fede religiosa. Dopodiché si chiederà ai ragazzi se osservano una discrepanza tra i princìpi delle religioni e quei comportamenti. L obiettivo è di promuovere la discussione in modo da incoraggiare i ragazzi stessi a proporre alcune possibilità di convivenza tra fedi diverse. 2
3 Ciascuna delle tre parti è suddivisa in cinque sezioni interne: basic idea, approfondimenti, esempi, esercizi e letture (per una spiegazione delle varie sezioni, vedi INTRODUZIONE di Umberto Eco). 3
4 Introduzione al capitolo di Umberto Eco Per iniziare ad affrontare il difficile argomento religioso, l educatore chieda anzitutto ai ragazzi se la loro famiglia o le famiglie dei loro vicini assistono ai riti religiosi che si praticano nel loro paese. Poi si chieda se nel loro paese conoscono persone che praticano i riti di una religione diversa (o se hanno letto in qualche libro, o visto al cinema o in televisione, che ci sono persone che praticano una religione diversa - anche se si tratta di religioni antiche e scomparse, come potrebbero aver visto in un film sugli antichi romani o sugli egizi). Partendo da questa constatazione, che esistono religioni diverse, si può passare alla domanda che cosa è una religione? Il sentimento religioso È stato detto che l uomo è un animale religioso. Noi non sappiamo che cosa pensino i cani, i gatti o gli uccelli, ma non ci risulta che gli animali abbiano una religione (anche se qualcuno ha detto che quando un cane abbaia alla luna sta riconoscendo l esistenza di una Cosa che non appartiene al suo mondo). Invece tutti i popoli di cui sappiamo qualche cosa hanno mostrato di possedere un sentimento religioso. Come vedremo dopo, ci sono religioni che riconoscono una Divinità sola (religioni monoteiste), altre che riconoscono molte entità divine come gli dei degli antichi, o gli spiriti dell acqua o degli alberi (religioni politeiste), religioni che hanno delle chiese, dei templi, e altre che onorano i loro dei in mezzo alla natura, religioni che raffigurano i loro dei mediante statue o dipinti, altre che onorano una pietra, altre ancora che non sembrano avere nessun oggetto da venerare o adorare. Ma prima di decidere che cosa sia una religione bisogna stabilire che cosa è il sentimento religioso, che sembra comune a tutte le comunità umane, passate e presenti. Perché? I bambini molto presto iniziano a chiedere ai loro genitori molti perché, perché il sole fa luce, perché l acqua bagna, eccetera eccetera. Il sentimento religioso nasce quando gli uomini si chiedono perché sono al mondo, ovvero perché esiste e come è nato l Universo (che comprende sia la nostra Terra che il cielo, il Sole, la Luna e le Stelle). Questi perché riguardano anzitutto il passato, il presente e il futuro. Per quanto riguarda il passato gli uomini si chiedono se l Universo è stato fatto da 4
5 Qualcuno. Per quanto riguarda il presente si chiedono come debbono vivere e comportarsi coi loro simili, e se chi ha fatto il mondo in qualche modo - magari mediante dei propri aiutanti (angeli, spiriti, o altre forze della natura) - li aiuta, li protegge, li giudica, li premia o li punisce. E siccome tutti gli uomini sentono che qualcosa è male (per esempio l ammalarsi, il morire, il perdere le persone care o le cose a cui tengono di più) si chiedono come mai al mondo le cose non vanno come desiderano, e se quello che viene avvertito come male viene permesso da chi ha creato il modo, e per quale ragione. Infine si chiedono che cosa accadrà a loro e agli altri dopo la morte. Finirà tutto nel nulla o chi ha creato il mondo si prenderà cura di loro? Tutte queste domande (di cui si parlerà nella seconda parte) sono manifestazioni del sentimento religioso e da esse nascono le varie religioni (di cui si parlerà nella prima parte). Principio Trascendente e Principio Immanente. In genere le religioni riconoscono che c è qualcosa di superiore a noi, qualcosa di Sacro, che noi non vediamo o tocchiamo, ma da cui dipendiamo. Esse si dividono tra quelle che riconoscono un Principio Trascendente e quelle che riconoscono un Principio Immanente. Per Principio Trascendente s intende una Divinità che non fa parte di questo Universo ed è fondamentalmente diversa da noi. Essa è di natura spirituale e vive in cielo o da qualche altra parte. Per alcune religioni questo Principio Trascendente non solo ha creato l universo ma si è manifestato agli uomini attraverso una Rivelazione, che ci viene tramandata attraverso dei Libri Sacri. Per Principio Immanente si intende una Causa (o diverse Cause) che fanno parte del nostro stesso Universo, che viene sovente considerato come la stessa Divinità, oppure si ritiene che molte forze che agiscono nell Universo (l aria, il fuoco, le varie potenze naturali come i venti, oppure il Sole e le Stelle) siano aspetti del Sacro. A cosa crede chi non crede In un certo senso hanno un sentimento religioso anche chi non riconosce alcuna religione. Tra costoro ci sono gli agnostici e gli atei. Gli AGNOSTICI sono coloro che ritengono che, alle domande di cui abbiamo parlato, non si possa dare una risposta. Pertanto non accettano le risposte date dalle varie religioni. Ma non è che sottovalutino molte di quelle domande. Pertanto cercano a modo proprio di trovare dei principi di vita a cui aspirarsi (vedi Sistemi etici a confronto). Gli ATEI sono coloro che non credono che l Universo sia stato creato da una entità trascendente, e spesso ritengono di poterlo provare scientificamente. In ogni caso ritengono che le Rivelazioni delle varie religioni non possano essere dimostrate come vere. Alcuni di essi accettano un Principio Immanente, ma ritengono che, se si pensa che la Divinità si identifica con l Universo, e quindi noi ne siamo parte, 5
6 questo significa che non c è alcuna Divinità fuori di noi. Tuttavia anche gli atei, come gli agnostici, cercano di ispirarsi ad alcuni princìpi di vita (vedi Sistemi etici a confronto). È vero che ci sono alcuni che non solo non credono ad alcuna divinità ma ritengono che, se Dio non esiste, allora si può fare tutto quello che si vuole, e per soddisfare ogni proprio desiderio possono uccidere, rubare, calpestare i diritti degli altri. Ma costoro sono meno frequenti di quanto si creda. È difficile che un essere umano non si ponga il problema di ciò che è bene e ciò che male, e non senta di essere legato ai propri simili da affetti, doveri, responsabilità comuni. Questo perché l uomo è anzitutto un essere sociale, vale a dire che può vivere solo se gli altri lo riconoscono, lo amano, lo aiutano. Quando si pone domande intorno al suo rapporto con gli altri uomini, e si chiede perché è legato a loro, l uomo manifesta in qualche modo un sentimento religioso, anche se non crede in nessuna religione. 6
7 1. BASIC IDEA: Al mondo esistono tante religioni Al mondo esistono tante religioni: dall Induismo, che raccoglie al proprio interno un insieme di movimenti religiosi diversi, derivano e si distinguono altre tradizioni religiose, come il Buddhismo, il Giainismo, il Sikhismo. Le tre religioni monoteistiche di origine semitica sono l Ebraismo, il Cristianesimo e l Islam. Alcune religioni sono legate alla vita culturale di un determinato popolo, come il Confucianesimo e il Daoismo, lo Shintoismo, e le Religioni tradizionali africane, americane e oceaniche. Altre, come il Baha ismo, cercano di integrare elementi che provengono da tradizioni diverse. L elenco delle religioni che si può consultare su queste pagine è, inevitabilmente, incompleto. Se volete aiutarci a renderlo più esaustivo, potete inviarci una breve scheda informativa su una delle tante religioni mancanti. Mettetevi in contatto con la redazione del sito e vi manderemo le indicazioni stilistiche a cui attenervi nella stesura della scheda. LE RELIGIONI E LE DATE Diverse religioni contano gli anni in modo diverso. Per esempio gli EBREI li numerano dalla data della presunta creazione del mondo (l anno 2001 sarebbe il 5761), i MUSULMANI dalla data dell Egira (il 2001 sarebbe il 1379). La datazione comunemente usata negli affari internazionali è quella cristiana, che parte dall anno in cui si presume sia nato Gesù Cristo: nel mondo cristiano si direbbe che viviamo nell anno 2001 dopo Cristo (d.c.), o Anno Domini (A.D.), o dell era volgare (e.v.). Nel mondo ebraico si dice E.C. (Era Comune). 7
8 1.1. APPROFONDIMENTI Che cos è una religione? Quando si confrontano diverse tradizioni religiose, bisogna stare attenti a non dare per scontata la propria idea di che cosa sia una religione. Infatti, con la parola religione si possono intendere almeno quattro cose diverse: Religione come pratica Un insieme di tradizioni, di riti, di racconti, di abitudini e di cerimonie che vengono coltivati da un certo gruppo di persone e che vengono trasmessi di generazione in generazione. Religione come visione complessiva della vita Una serie di credenze, un sistema di regole di comportamento, una concezione di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e, in generale, una certa visione del mondo. Religione come teologia Una dottrina che spiega il rapporto dell essere umano con tutto ciò che sta al di là della realtà materiale, ovvero con la sfera ultraterrena. Religione come atteggiamento spirituale intimo Un rapporto individuale che ciascuna persona sviluppa con ciò che è sacro. A volte le persone si identificano pienamente con una determinata religione, altre volte interpretano la tradizione a cui appartengono in maniera personale. Secondo l accezione alla quale ci si riferisce, una certa tradizione spirituale potrà essere considerata come una religione oppure no. Ad esempio, alcuni studiosi di storia delle religioni si chiedono se il Buddhismo possa essere inteso come una religione nello stesso senso in cui lo sono l Ebraismo, il Cristianesimo o l Islam: se per religione si intende un rapporto tra l essere umano e un Essere Superiore, allora il Buddhismo (che non parla di Dio) non lo è; ma se si estende il significato del termine per intendere un insieme di insegnamenti spirituali e morali accettati con fede da una comunità e praticati nella vita quotidiana, allora anche il Buddhismo rientra a pieno titolo nella definizione Come cambiano le religioni Secondo molti studiosi di storia delle religioni, le religioni non sono dei sistemi fissi e perfettamente coerenti, ma piuttosto delle tradizioni in continua evoluzione. Gli esseri umani che praticano una certa religione, e che la trasmettono alle generazioni successive, vivono all interno della propria cultura e ne subiscono l influenza. Se la cultura d appartenenza si trasforma, anche la tradizione religiosa è soggetta alle pressioni del cambiamento. Ad esempio, il sistema delle caste che fondava la tradizione induista è stato abolito dalla Costituzione dell India moderna, 8
9 la quale vieta ogni discriminazione in base all appartenenza castale. Un altro esempio di trasformazione all interno di una tradizione religiosa è dato dal ruolo che il Buddhismo assegna alla donna: il Dalai Lama ha sostenuto che è necessario rivedere profondamente la posizione della donna (che, come in molte altre religioni, era originariamente marginale e subordinata all uomo) all interno del Buddhismo. Non sempre le trasformazioni vengono accettate da tutti membri di una comunità religiosa: a volte esse provocano degli scismi, i quali risultano in una divisione all interno della tradizione religiosa. È quanto è accaduto nel Cristianesimo molte volte, ad esempio quando la chiesa ortodossa e la chiesa di Roma si sono separate l una dall altra ufficialmente nel 1054 e.v. o quando (a partire dal XVI secolo) sono sorte chiese protestanti in opposizione alla chiesa cattolica Romana. Anche l incontro con le altre religioni, che si ha quando i membri di una certa tradizione entrano in contatto con persone che appartengono a tradizioni diverse, provoca dei cambiamenti: a volte si tratta di scambi e di integrazioni reciproche, come è accaduto nella Spagna del X-XII secolo tra ebrei, musulmani e cristiani. Altre volte l incontro genera lo scontro, come avviene quando una religione cerca di convertire forzatamente i credenti dell altra religione, oppure di impedire loro di osservare i precetti e i rituali che contraddistinguono la propria tradizione, o - in alcuni casi estremi - eliminando fisicamente coloro che appartengono alla religione diversa. Alchimia Un complesso di dottrine filosofiche, di pratiche magiche e di investigazioni dirette della natura, tese alla ricerca della pietra filosofale, e cioè del principio in grado di spiegare i segreti della vita e di trasformare in oro i metalli. Antisemitismo Intolleranza nei confronti degli ebrei. Bodhisattva Per il Buddhismo Mahayana, bodhisattva è colui che, pur essendo in grado di raggiungere l illuminazione interiore, si ferma alle soglie della liberazione per aiutare gli altri a ottenere la salvezza. Canone L insieme dei testi, riguardanti una religione, una filosofia, o un etica sociale, che una determinata cultura tradizionalmente considera fondamentali. Circoncisione L operazione chirurgica della rimozione del prepuzio (la piega di pelle che ricopre la parte terminale del pene) che, presso gli ebrei e i musulmani, viene praticata ai neonati o a coloro che vogliono convertirsi a una di queste religioni. La circoncisione, che non è particolarmente dolorosa (data la giovane età del bambino) e non è in alcun modo mutilante per l uomo, veniva praticata a scopi igienici da altri popoli nell antichità, prima degli ebrei, e oggi viene praticata anche a non ebrei o musulmani per motivi medici. 9
10 Cosmogonia Racconto religioso o teoria scientifica circa le origini dell universo. Cremazione, inumazione e mummificazione. Modi per disporre dei corpi delle persone morte: la cremazione è l incinerazione del cadavere, le cui ceneri possono essere poi disperse o raccolte per essere conservate; l inumazione è il seppellimento della salma sotto la terra; la mummificazione è un trattamento a cui si sottopone il cadavere per arrestarne (o per limitarne) la decomposizione. Diaspora La dispersione di un popolo nel mondo dopo il suo allontanamento dalla sede d origine. In particolare, questa parola si riferisce alla dispersione del popolo ebraico a partire dall esilio babilonese. Divinazione Per alcune religioni e tradizioni popolari, soprattutto nell antichità, la divinazione era l arte di predire il futuro tramite l interpretazione di alcuni eventi fisici che si riteneva fossero dei segni mandati dagli dei. Ecumenismo Movimento che tende a riunire i fedeli delle diverse confessioni cristiane. Epifania Festività cristiana che si celebra il 6 gennaio in ricordo della visita dei magi, i sacerdoti che, secondo i Vangeli, vennero dall Oriente per adorare Gesù bambino. Egira (dall arabo hijra) La migrazione di Maometto e dei suoi primi seguaci dalla Mecca a Medina (622 e.v.) che segna l inizio dell era musulmana. Esorcismo Rito religioso diretto a scacciare i demoni o gli spiriti maligni da una persona che si ritiene esserne posseduta. Eucaristia Il principale rito della religione cristiana, istituito da Gesù durante l ultima cena con i suoi discepoli, quando diede ai suoi discepoli del pane da mangiare e del vino da bere, in segno del suo corpo e del suo sangue. Nelle chiese cattolica e ortodossa si ritiene che, nell eucaristia, il pane e il vino rendano realmente presenti il corpo e il sangue di Cristo. A questa teoria aderiscono anche una parte dei protestanti (ad esempio i luterani). Alcune altre chiese protestanti sottolineano invece che il pane e il vino sono delle rappresentazioni simboliche. Gihad Spesso (ed erroneamente) tradotto come guerra santa, significa sforzo (verso Dio). La tradizione musulmana riconosce due tipi di gihad: 10
11 1. il gihad maggiore consiste nello sforzo contro il male, che ogni musulmano è tenuto a compiere durante tutta la sua vita; 2. il gihad minore era inizialmente lo sforzo contro i politeisti. A seguito della espansione del mondo musulmano nei primi secoli dopo l egira si fece strada la convinzione che l Islam avrebbe conquistato il mondo intero: i politeisti si sarebbero convertiti, mentre cristiani ed ebrei sarebbero stati sottomessi e al contempo protetti. Alcuni movimenti estremisti dell Islam hanno allargato questo concetto e lo hanno trasformato in uno sforzo contro chiunque non rispetti l Islam. Guru Guru in sanscrito significa maestro, persona religiosa o santa. Kaaba L edificio cubico in pietra collocato al centro del cortile della Grande moschea della Mecca, che secondo la tradizione musulmana fu costruito da Abramo insieme al figlio Ismaele, e nel cui angolo esterno sud-orientale è incastonata la pietra nera (che, secondo la tradizione musulmana, è nera in quanto avrebbe assorbito tutti i peccati del mondo). Monogamia/Poligamia La monogamia è il modello matrimoniale secondo cui un uomo può sposarsi con una sola donna, e si contrappone alla poligamia, che consente a una persona (generalmente all uomo) di sposare più persone del sesso opposto. Pogrom La parola pogrom (che in russo significa distruzione ) indica le sommosse sanguinose perpetrate contro le minoranze ebraiche in Russia, soprattutto tra la fine del XIX secolo e l inizio del XX secolo. Politeismo e monoteismo Il politeismo è la credenza in una pluralità di esseri superiori sovrannaturali, chiamati dei. Il monoteismo è la credenza in un unico dio. Vai a Lettura: Ugo Volli, Politeismo e monoteismo Proselitismo L azione di chi cerca di convertire persone appartenenti ad altre fedi (o a nessuna fede) alla propria religione, impiegando la persuasione o, talvolta, la forza. Religione La parola religione deriva dal latino religio: raccolta (di formule e di atti rituali). Il termine cinese che corrisponde a grandi linee al concetto di religione è jiao, che significa insegnamento, dottrina, educazione. In giapponese le religioni sono chiamate kyo ( insegnamento ). Reliquia Per la tradizione cristiana, una reliquia è qualunque oggetto o resto del corpo che si presume sia appartenuto a una persona venerata come santa o come beata e che, come tale, diventa esso stesso oggetto di culto. 11
12 Riti «La parola rito deriva dal sanscrito rita che, nei Veda, indica la partecipazione dell uomo all ordine e alla struttura naturale degli esseri e delle cose. Ciascuna scienza umana ha insistito su uno degli aspetti particolari dei riti, ma tutte riconoscono il loro carattere collettivo, ripetitivo ed efficace. Vi sono regole di comportamento che prescrivono agli uomini come comportarsi con le cose sacre [ ]. I riti religiosi hanno l obiettivo di introdurre l individuo o la collettività in una zona dove possano entrare in comunicazione con il divino» (da: Michel Meslin, Les rites, in Encyclopédie des réligions, vol II p. 1947, Bayard 1997) Scisma Spaccatura che avviene all interno di una comunità religiosa per effetto di contrasti interni. Shoah Lo sterminio degli ebrei a opera dei nazisti durante la seconda guerra mondiale. Sincretismo Mescolanza di dottrine o di pratiche religiose diverse, la cui fusione dà origine a un nuovo sistema religioso. Un esempio di sincretismo religioso è dato dalle nuove religioni africane, nelle quali molti elementi delle religioni tradizionali convivono in maniera più o meno armoniosa con elementi appartenenti alle religioni importate (in particolare, al Cristianesimo). Singh Singh significa leone (della fede), ed è il cognome comune di tutti coloro che appartengono alla comunità sikh (il termine femminile è Kaur = leonessa). Sufismo Movimento mistico musulmano. Il termine sufismo deriva dall arabo suf lana, poiché i primi mistici musulmani solevano indossare un saio di lana grezza. Yoga Sistema filosofico e un metodo di autodisciplina, tradizionalmente coltivato dagli induisti, dai buddhisti e dai giainisti, che attraverso l esercizio di determinate tecniche fisiche (in particolare, tecniche respiratorie) permette di raggiungere uno stato di estrema concentrazione e di condurre lo spirito all unione con l Assoluto. 12
13 Le religioni del mondo Baha ismo Buddhismo Confucianesimo Cristianesimo Daoismo Ebraismo Giainismo Induismo Islam Religioni Shintoismo Sikhismo tradizionali africane L elenco delle religioni che si può consultare su queste pagine è, inevitabilmente, incompleto. Se volete aiutarci a renderlo più esaustivo, potete inviarci una breve scheda informativa su una delle tante religioni mancanti. Mettetevi in contatto con la redazione del sito e vi manderemo le indicazioni stilistiche a cui attenervi nella stesura della scheda. 13
14 Bahá ísmo La stella a nove punte è spesso impiegata come simbolo del Bahá'ísmo. Il numero nove, che è il numero più elevato a una sola cifra, sta per la pienezza della fede Bahá'í. * Diffusione e localizzazione geografica Il Bahá ísmo è una religione monoteistica indipendente che conta circa 5 milioni di credenti, provenienti da più di duecento paesi diversi. Le comunità Bahá í più numerose si trovano in India e in Iran. * Cenni storici Il Bahá ísmo ha origine in Iran ed è una derivazione del Babismo. Nel 1844 e.v. Ali Muhammad, il Báb (che in arabo significa la porta ), fondò il Babismo, un movimento di riforma religiosa che annunciava l arrivo imminente di un altro Maestro il quale avrebbe condotto l umanità verso un era di pace universale. Nel 1848, il Báb proclamò la rottura completa con l Islam: accusato dal governo persiano di manovre rivoluzionarie, nel 1850 Báb fu fucilato, mentre i suoi seguaci furono duramente perseguitati, e di essi vennero massacrati. Nel 1863 Mirza Husain Ali Nuri spiegò ai suoi adepti di essere il Bahá u lláh ( splendore di Dio ) annunciato dal Báb, e così fondò la religione bahá ísta. Per molti anni, il Bahá u lláh visse in esilio o in prigione: dal 1868 fino alla sua morte (1892) venne rinchiuso nel campo di internamento turco di Akka, presso Haifa, dove oggi si trova il Bahá í World Centre, l odierno centro spirituale e amministrativo del Bahá ísmo. I sepolcri del Báb e del Bahá u lláh, presso Haifa, sono i luoghi più sacri del Bahá ísmo. * Testi sacri Il libro sacro del Bahá ísmo è il Kitab al-akdas ( Libro della certezza ), redatto dal Bahá u lláh nel Inoltre, le Parole nascoste (le 7 valli e le 4 valli ) descrivono in versi il percorso che porta all unione con Dio. La liturgia bahá ísta comprende anche la lettura dei testi sacri delle altre religioni (il Pentateuco, il Nuovo Testamento, il Corano, il Bayan dei babisti), intesi come la dimostrazione dei livelli di crescente perfezione della rivelazione divina. * Princìpi fondamentali Il Bahá ísmo insegna che i fondatori delle principali religioni del mondo, inclusi Abramo, Mosè, Krishna, Buddha, Zoroastro, Gesù Cristo e Maometto, sono Maestri divini inviati da un unico Dio per educare l umanità tramite insegnamenti e 14
15 princìpi adeguati rispetto allo stadio di sviluppo raggiunto in ogni particolare momento storico. Ai grandi Maestri delle altre religioni, il Bahá ísmo aggiunge i due Maestri contemporanei, il Báb e il Bahá u lláh. Secondo i bahá isti, la rivelazione religiosa non è conclusa, ma proseguirà in futuro per offrire una guida all eterno progresso della civilizzazione. Il tema principale della rivelazione di Bahá u lláh è l unità: per lui la terra è un unico paese, e gli esseri umani sono i suoi cittadini. Gli scritti di Bahá u lláh contengono alcuni princìpi mirati al conseguimento della civilizzazione mondiale. Tra questi: la necessità di abbandonare ogni forma di pregiudizio l uguaglianza tra uomini e donne il riconoscimento della fonte comune e della essenziale unicità di tutte le religioni del mondo l eliminazione degli estremi di povertà e di ricchezza l obbligatorietà dell educazione universale la responsabilità che ogni individuo ha di cercare la verità in modo indipendente il progetto di un sistema federale mondiale basato sui princìpi della sicurezza collettiva l idea che la religione debba accordarsi con la scienza e con la ragione. *Rapporti con le altre religioni L idea dell origine comune di tutte le fedi fa del Bahá ísmo una religione particolarmente aperta e tollerante. Tuttavia, fin dalle loro origini, i bahá isti hanno subito dure persecuzioni, in particolare in Iran. * Siti per approfondimento Sito ufficiale: 15
16 Buddhismo La ruota del dharma simbolizza la messa in movimento, cioè la proclamazione, l attivarsi e la diffusione della dottrina buddhista; gli otto raggi stanno per il nobile ottuplice sentiero. * Diffusione e localizzazione geografica Si ritiene che i buddhisti siano circa 350 milioni (il 6% della popolazione mondiale), e ciò fa del Buddhismo la quarta religione più diffusa nel mondo. Le varie scuole buddhiste si raggruppano in due tradizioni principali, le quali divergono nel modo di intendere la dottrina del Buddha: - il Theravada, o Insegnamento degli Anziani, corrisponde alla dottrina antica ed è praticato soprattutto in Sri Lanka, in Birmania, in Laos, in Bangladesh e in Cambogia; - il Mahayana, o Grande Veicolo, si è sviluppato in Tibet, in Cina, in Corea, in Vietnam, in Mongolia e in Giappone. Uno degli sviluppi più originali del Mahayana è il Vajrayana, o Veicolo del Diamante, che caratterizza la tradizione tibetana (uno dei vertici della quale è il Dalai Lama). * Cenni storici Il fondatore del Buddhismo, Siddharta Gautama, visse nell India del nord tra il VI e il V secolo a.e.v.. Secondo l insegnamento tradizionale, dopo avere condotto un esistenza molto agiata al riparo dalle sofferenze, Siddharta abbandonò il lusso della casa paterna e trascorse sei anni nell ascetismo assoluto, secondo i precetti delle più rigorose scuole induiste della rinuncia al mondo (vita di elemosine, digiuno, yoga, meditazione in luoghi solitari). Deluso da questa esperienza, mitigato il regime ascetico e praticando intensamente la meditazione, Siddharta raggiunse infine lo stato di suprema coscienza che fece di lui il Buddha (o Risvegliato ). Dalla sua predicazione, e dal proselitismo dei suoi primi seguaci, si formò una comunità estranea al sistema castale, a cui tutti potevano aderire per scelta personale, che si separò gradualmente dall Induismo. * Testi sacri I testi sacri del Buddhismo sono raccolti in due Canoni chiamati Pali e Sanscrito, in base alle lingue in cui sono stati scritti. Il Canone Pali, proprio della tradizione Theravada, è composto da tre parti (o canestri ): il Vinaya Pitaka (canestro della disciplina), che contiene le regole della vita monastica; il Sutta Pitaka (canestro della dottrina), che contiene i sermoni del Buddha; l Abhidamma Pitaka (canestro della filosofia), che contiene i commenti dotti alla dottrina esposta nel Sutta Pitaka. Le denominazioni e le suddivisioni interne del Canone Sanscrito 16
17 (adottato dalla tradizione Mahayana) variano molto da paese a paese, ma conservano la stessa tripartizione. * Princìpi fondamentali Partendo da alcuni concetti INDUISTI (ma anche intervenendo su di essi in maniera radicale), come quelli del ciclo delle rinascite (samsara), dell anima eterna di ogni essere vivente (atman), e dell atto con le sue conseguenze sulle vite successive (karma), il Buddhismo pone al centro del suo insegnamento la via per raggiungere la cessazione della sofferenza e la fine delle trasmigrazioni di esistenza in esistenza. Il nucleo centrale della dottrina buddhista si articola nelle tradizionali Quattro Nobili Verità: - la prima Verità è l universalità della sofferenza (o dukkha): la vita è dolore, rimpianto (per ciò che abbiamo avuto e non abbiamo più), insoddisfazione (per ciò che desideriamo e non abbiamo) e inquietudine (per l inconsistenza di ciò che abbiamo): soffriamo perché ci rendiamo conto che tutto è effimero. - la seconda Verità è che la sofferenza ha origine dentro di noi, nel nostro tentativo - destinato all insuccesso - di cercare la felicità in ciò che è transitorio, spinti dalla bramosia/avidità/desiderio allettante (o tanha sete ) di far nostre delle cose, o delle situazioni, che consideriamo attraenti; - la terza Verità è che potremo porre fine alla sofferenza solo se impareremo a liberarci dalla scala di valori ingannevole per abbandonare ciò che nella vita è soltanto provvisorio (i desideri, le passioni, l idea errata che esista un sé permanente), estinguendo la sete ; - l ultima nobile Verità riguarda la strada da intraprendere per avvicinarsi al nirvana (all estinzione del ciclo delle rinascite), che il Buddha indica come Nobile ottuplice sentiero : retto pensiero, retta intenzione, retta parola, retta azione, retti mezzi di sussistenza, retto sforzo, retta attenzione e retta concentrazione (dove retto significa conforme agli insegnamenti buddhisti e ai precetti esplicitati dalle varie scuole). *Rapporti con le altre religioni Il Buddhismo può coesistere in modo molto flessibile con altre religioni e si adatta ai diversi contesti culturali in cui è di volta in volta inserito, spesso integrandosi profondamente con la cultura preesistente. Secondo i buddhisti, infatti, tutte le pratiche spirituali hanno come obiettivo il progresso dell umanità verso il bene. Le strade che portano alla salvezza sono molteplici e non si escludono a vicenda. * Siti per approfondimento
18 Confucianesimo Confucio ( a.e.v.) * Diffusione e localizzazione geografica Il Confucianesimo (termine usato la prima volta dai gesuiti nel XVII secolo) è uno dei tre credi della Cina (gli altri due sono il Daoismo e il Buddhismo). Fuori dalla Cina, la principale comunità confuciana si trova nella Corea del Sud. * Cenni storici Confucio (termine usato in Occidente per Kongfu zi, a.e.v.), discendente di una nobile famiglia decaduta, nacque nello stato di Lu, in quella che è l attuale provincia dello Shandong. Attento studioso delle antiche tradizioni, Confucio visse in un periodo di aspre lotte (vari stati si combattevano, cercando con ogni mezzo di prevalere l uno sull altro). Rendendosi conto che gli antichi valori stavano ormai decadendo, Confucio decise di insegnare ai giovani la saggezza degli avi. Come egli stesso dichiarava, il suo era il compito di un maestro che trasmetteva, non creava. Confucio raccolse e riordinò quindi i testi antichi, ma non scrisse niente di quanto insegnava. I suoi insegnamenti ci sono giunti solo attraverso i discepoli che trasmisero ai posteri le sue parole, e da quanti in seguito ampliarono ed integrarono (in varie maniere) gli insegnamenti del maestro. Tra questi, Mencio (Mengzi, a.e.v.) sosteneva che l animo umano era fondamentalmente buono, e Xunzi ( a.e.v.) sosteneva che era fondamentalmente cattivo ma si poteva correggere con lo studio. Zhu Xi ( ) introdusse concetti filosofici nella originaria dottrina confuciana, dando luogo al così detto Neoconfucianesimo, che dagli ultimi decenni del XVI secolo finì col soppiantare il Confucianesimo stesso. * Il canone Il numero dei libri che rientrano nel canone confuciano non è fisso (in alcune epoche furono considerati classici alcuni testi, in altre epoche altri). Una delle suddivisioni più note è quella che fa riferimento ai Cinque classici (Wu Jing) ed ai Quattro libri (Si Shu). I Cinque Classici comprendono: le Primavere e Autunni (Chunqiu: la storia del principato di Lu), redatte dallo stesso Confucio in forma cronachistica; 18
19 lo Shijing ( Classico della Poesia ) e lo Shujing ( Classico dei Documenti ), due le antologie raccolte da Confucio; il Classico dei Mutamenti (Yijing, libro di divinazione) imperniato sul princìpio dello yinyang, simbolizzato nei 64 esagrammi; e le Memorie sui riti (Li Ji) che raccolgono norme di comportamento. I Quattro libri sono: i Discorsi (Lunyu), composti dopo la morte di Confucio dai suoi discepoli; il Mengzi, che espone in forma dialogica le idee di Mencio; il Grande studio (Daxue) e il Giusto mezzo (Zhongyong), che in origine costituivano due capitoli del Libro dei riti, e che furono posti da Zhu Xi tra i Quattro libri (da lui fatti adottare per l insegnamento delle sue teorie). * Princìpi fondamentali Gli insegnamenti confuciani vertono più che altro sulle norme morali di comportamento che ogni individuo deve seguire, non perché gli siano imposte, ma perché, dopo averle apprese tramite uno studio rigoroso, egli sa esattamente come deve agire nella società. Colui che segue queste norme è consapevole che la famiglia e lo stato si basano su rapporti gerarchici, che implicano il riconoscimento dell autorità e di determinati doveri reciproci: i doveri che legano principe e ministro, padre e figlio, marito e moglie, fratello maggiore e fratello minore, amico maggiore e amico minore. L uomo deve praticare nei confronti dei suoi simili la rettitudine (yi), l umanità (ren) e la pietà filiale (xiao), e adempiere ai riti (li) che scandiscono rigidamente i rapporti tra gli uomini e i rapporti tra l uomo ed il cielo. Non esiste la concezione del bene e del male fini a se stessi, ma è riprovevole un cattivo comportamento. Non esiste il concetto del peccato, o la concezione di un essere trascendente o di mondo ultraterreno. Esiste la società, nella quale si vive: il confuciano impara attraverso lo studio a comprendere razionalmente la realtà che lo circonda e, di conseguenza, a comportarsi nella maniera appropriata in ogni occasione, non contrastando con il suo agire l armonia che deve esistere in ogni ambito, umano e naturale. Confucio diceva di non essere contrario che al Cielo (Tian), inteso come essere immateriale, venisse indirizzato il culto. I riti religiosi facevano parte della vita sociale e in quanto tali andavano compiuti: il Cielo è in qualche modo il garante dell armonia universale che, con i suoi segni di approvazione e disapprovazione, fa capire all uomo e al sovrano qual è il giusto comportamento. Pur avendo posto particolare attenzione solo alla morale e al comportamento sociale, sin dalla metà del I secolo e.v. il Confucianesimo si arricchì di risvolti religiosi. Per un breve periodo lo stesso Confucio fu considerato una divinità, e nei templi in cui era eretta la sua statua, fu onorato con sacrifici, ma le cerimonie a lui tributate ben presto acquistarono carattere più laico che religioso. Anche sotto l aspetto religioso il Confucianesimo si oppose a ogni forma di culto popolare in cui si credesse agli spiriti, agli esorcismi, a forme di divinazione, 19
20 presentandosi come un vero e proprio culto civile di tipo comunitario, caratterizzato da riti e da preghiere, da feste e da fiere che si svolgevano periodicamente. Oggetto di un culto particolare erano gli antenati, i cui nomi venivano incisi su tavolette di legno, conservate in casa. Proprio il culto tributato agli antenati fu causa di accese polemiche in Occidente nel corso del XVII secolo: nel 1705 fu condannato dal Papato che lo giudicò idolatrico, e solo nel 1939 fu infine considerato lecito, in quanto ritenuto non di tipo religioso. In epoca contemporanea, negli anni 70 del secolo XX, vi è stata una dura critica e un duro attacco da parte dei dirigenti della Repubblica Popolare contro Confucio, ma ancor oggi il Neoconfucianesimo continua a sopravvivere in vari strati del popolo cinese. *Rapporti con le altre religioni Il Confucianesimo, che non si può considerare una vera e propria religione, ha sempre convissuto in modo relativamente pacifico con Daoismo e Buddhismo, che sono da ritenere religioni vere e proprie: un detto cinese, che dice sanjiao yijiao ( tre religioni, una religione ), esemplifica bene l atteggiamento sincretistico del popolo cinese riguardo alla religione. * Siti per approfondimento
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