ART. 1 - CAMPO DI APPLICAZIONE DEL P.R.P.C. 3 ART. 2 - ARTICOLAZIONE FUNZIONALE 4 ART. 3 - ZONA A/A1 DI CONSERVAZIONE 5

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2 INDICE: ART. 1 - CAMPO DI APPLICAZIONE DEL P.R.P.C. 3 ART. 2 - ARTICOLAZIONE FUNZIONALE 4 ART. 3 - ZONA A/A1 DI CONSERVAZIONE 5 ART. 4 - ZONA A/A2 DI PROTEZIONE 7 ART. 5 - ZONA A/B1 DI RIQUALIFICAZIONE 9 ART. 6 - ZONA A/B2 DI RIQUALIFICAZIONE E DI TRASFORMAZIONE 11 ART. 7 - ZONA O/G ORTI E GIARDINI 13 ART. 8 ZONA V/P - VERDE PRIVATO DI SALVAGUARDIA 14 ART. 9 ZONA A/S - ATTREZZATURE PUBBLICHE 15 ART. 10 EDIFICI DI VALORE STORICO - ARTISTICO E ARCHITETTONICO - AMBIENTALE E TRATTI DELLE ANTICHE CINTE MURARIE URBANE 19 ART. 10/BIS AREE ARCHEOLOGICHE E STORICO-ARTISTICHE 22 ART. 11 EDIFICI DI CONTRASTO 23 ART. 12 VIABILITÀ 24 ART ZONA OMOGENEA A.R.I.A. N. 17 (DEL F. NAT ISONE) 25 ART. 14- CORSI D ACQUA 26 ART. 15 AREE ESONDABILI 27 ART PRESCRIZIONI ARCHITETTONICHE DA OSSERVARSI NELLE TRASFORMAZIONI DEGLI EDIFICI 28 ART CRITERI GENERALI PER LA FORMULAZIONE DELLE PRESCRIZIONI SPECIFICHE NEGLI INTERVENTI SOGGETTI A PROCEDURA DI CUI ALL ART.3 PUNTO 7 32 ART ARREDO URBANO 34 ART UNITA MINIME DI INTERVENTO (UMI) CARATTERISTICHE GENERALI 35 ART. 20 UNITA MINIME DI INTERVENTO DEGLI EDIFICI DI CONTRASTO (UMI A, B E P) 37 Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

3 ART. 21 UNITA MINIME DI INTERVENTO DI INTERESSE AMBIENTALE E DI CONSERVAZIONE E MIGLIORAMENTO AMBIENTALE (UMI C) 45 ART. 21/BIS UNITA MINIME DI INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE E TRASFORMAZIONE (UMI N) 48 ART. 21/TER UNITA MINIME DI INTERVENTO SOGGETTE A RIDISEGNO PLANIVOLUMETRICO (UMI R) 51 ART. 21/QUATER UNITA MINIME DI INTERVENTO DI CONSERVAZIONE (UMI S) 57 ART. 22 NORME DI CARATTERE GENERALE 67 ART TRATTO DEL NATISONE E DELLE SUE SPONDE SOGGETTO A VINCOLO PAESAGGISTICO 68 ART PRESCRIZIONI IDROGEOLOGICHE 69 SCHEDE PROGETTUALI 75 Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

4 ART. 1 - CAMPO DI APPLICAZIONE DEL P.R.P.C. Le presenti norme si applicano all interno del perimetro dell ambito del centro storico del Capoluogo del P.R.G.C., che ha riunito in un unica delimitazione gli ambiti del Centro Storico originario del capoluogo e quelli di via Verdi e via Manzano nonché quello di Borgo Brossana, per disciplinare unitariamente le attività e le opere che comportano la trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio interessato. Il Piano programma e disciplina gli interventi pubblici e privati di manutenzione ordinaria e straordinaria, nuova costruzione, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione, sostituzione o demolizione edilizia ( e attrezzature), riferiti alle aree di zonizzazione ed alle Unità Minime di Intervento - U.M.I., individuate nei relativi allegati. La norma relativa ai parametri urbanistico edilizi dell area compresa all interno della perimetrazione del Piano è articolata mediante indicazioni relative a: - zonizzazione omogenea; - edifici di valore storico-artistico e architettonico-ambientale e tratti delle antiche cinte murarie urbane; - prescrizioni architettoniche da osservarsi nelle trasformazioni degli edifici; - criteri generali per la formulazione delle prescrizioni specifiche negli interventi di restauro; - Unità Minime di Intervento U.M.I.; - perequazione urbanistica e compensazione; - prospetti. Il Piano programma l attuazione di opere di infrastrutturazione primaria (strade, parcheggi per autoveicoli, impianti tecnologici e verde di completamento stradale), il risanamento e restauro del sistema stradale esistente e delle Antiche Mura Urbane (settore programmi di opere pubbliche). Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

5 ART. 2 - ARTICOLAZIONE FUNZIONALE Il territorio interessato si articola nelle seguenti zone in relazione al valore storico architettonico del tessuto edilizio-urbanistico e agli obiettivi di integrazione morfologica e funzionale dei caratteri tipologici presenti: - zona A/A1 di conservazione - zona A/A2 di protezione - zona di riqualificazione A/B1 - zona di riqualificazione e di trasformazione A/B2 - zona O/G (orti e giardini) - zona V/P di verde privato (di salvaguardia) - zona destinata ad attrezzature pubbliche A/S - edifici di valore storico-artistico e architettonico-ambientale e tratti delle antiche cinte murarie urbane. - edifici di contrasto - zona destinata alla viabilità - zona A.R.I.A. - corsi d acqua Le funzioni ammesse, nelle zone sopra elencate, dovranno essere compatibili con la configurazione tipo morfologica degli spazi architettonici. Gli interventi sul patrimonio edilizio esistente e le nuove costruzioni devono essere realizzati nel rispetto delle caratteristiche tipologiche degli immobili di valore storico e con l uso di materiali e tecniche costruttive compatibili con la loro qualità. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

6 Art. 3 - ZONA A/A1 DI CONSERVAZIONE 1. CARATTERISTICHE SPECIFICHE E OBIETTIVI Nel contesto dell ambito del Centro storico del Capoluogo, tale zona si contraddistingue per la permanenza del tessuto urbanistico edilizio con riferimento alla città fortificata e al suo sviluppo settecentesco. Il Piano ne promuove la conservazione e la valorizzazione consentendo interventi di adeguamento fisico e funzionale, eliminando le parti incongruenti e consentendo trasformazioni e integrazioni volumetriche nel rispetto degli elementi tipologici e formali dominanti, nonché dell art.16 delle presenti norme e delle prescrizioni urbanistiche-edilizie contenute nelle TAVV. P4.1-P4.9 allegate al presente piano. 2. DESTINAZIONE D'USO Le funzioni ammesse dovranno essere compatibili con la configurazione tipo-morfologica degli spazi architettonici. La zona è destinata a: residenza attività commerciali al dettaglio con Superficie di vendita (SV) < 400mq (fatte salve le preesistenze e nei limiti consentiti dagli strumenti comunali di settore) attività direzionali attività espositive, mostre e rassegne attività ricettiva alberghiera, di ristorazione e di mescita attività artigianali di servizio per la residenza di 2 categoria (D.M Art. 216) servizi ed attrezzature pubbliche o di uso pubblico viabilità e arredo urbano 3. INTERVENTI AMMESSI Gli interventi ammessi, sono i seguenti: manutenzione ordinaria e straordinaria restauro e risanamento conservativo ristrutturazione edilizia (senza demolizione con e ricostruzione) interventi di nuova costruzione per ottenere: - pertinenze di edifici esistenti - volumi tecnici. 4. INDICI URBANISTICI ED EDILIZI a) edifici esistenti IF max: pari a quello esistente, fatta salva la modifica dovuta ad eliminazione delle superfetazioni o a ricostruzioni filologiche di parti mancanti. Hmax: non superiore a quella preesistente computata escludendo le superfetazioni, con una tolleranza per incremento o diminuzione max di 0,50 m. per ragioni di carattere tecnico e di adeguamento alla normativa antisismica. DE-DC min: non minore di quella preesistente computata escludendo le superfetazioni. b) nuovi edifici pertinenziali e volumi tecnici V max: pertinenze di edifici esistenti 50 mc per unità immobiliare esistente; volumi tecnici (centrali termiche, impianti di condizionamento) 50mc per l intero complesso principale esistente H max: 3.00m; libera per canne fumarie e per i collegamenti verticali DE min: 3.00m dagli edifici principali dello stesso lotto o in aderenza; libera per canne fumarie e per i collegamenti verticali; secondo Codice Civile dagli edifici dei lotti confinanti. DC min: secondo Codice Civile DS min: in allineamento agli edifici esistenti Dm min: 20,00m Tali volumi dovranno essere realizzati secondo una soluzione compositiva che tenda il più possibile alla loro aggregazione in un unica localizzazione planimetrica nel punto di minore impatto e nel rispetto di quanto stabilito dall art. 16 delle presenti norme. Tutti gli elementi tecnologici esterni ai fabbricati (centrali termiche, cisterna del gas, centraline, ecc.), quando non sono preferibilmente interrati, dovranno essere adeguatamente protetti visivamente con opere murarie integrate con il sito, o altrimenti mascherati con vegetazione arborea autoctona perimetrale. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

7 c) parcheggi per attività commerciali e di somministrazione alimenti e bevande Le attività commerciali al dettaglio dovranno garantire un area per parcheggi di uso pubblico pari ad almeno il 60% della superficie di vendita da ritrovarsi entro un raggio non superiore a 100 metri di percorso, salvo il caso di edifici preesistenti alla data del , per i quali valgono le deroghe previste dall art.110, 2 comma, della L.R , n.29.- Le attività di somministrazione di alimenti e bevande dovranno garantire un area per parcheggi di uso pubblico pari ad almeno il 100% della superficie utile da ritrovarsi entro un raggio non superiore a 200 metri di percorso, salvo il caso di edifici preesistenti alla data del , per i quali valgono le deroghe previste dall art.110, 2 comma, della L.R , n NORME SPECIFICHE Nel caso in cui le aree ricadenti nella presente zona siano comprese nelle U.M.I. (Unità Minime di Intervento), la loro attuazione deve avvenire anche nel rispetto delle prescrizioni di cui all art. 19, 20 e NORME PARTICOLARI Sugli edifici di valore storico-artistico e sui tratti delle antiche cinte murarie urbane, vincolati ai sensi del D.Lgs.42/2004 e s.m.i., sono ammessi solo interventi di restauro e risanamento conservativo, salvo diversa determinazione da parte della Soprintendenza B.A.A.A.A.S. E consentita la parziale demolizione e ricostruzione delle murature relative all impianto tipologico strutturale per accertata precarietà statica. La ricostruzione della parte demolita dovrà avvenire nel rispetto della tipologia strutturale originaria o, comunque, mediante l utilizzo di tecniche costruttive non invasive rispetto ad essa. 7. PROCEDURA DA SEGUIRE PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROGETTI DI INTERVENTO Nel caso di interventi di: - manutenzione straordinaria che incidono sugli aspetti architettonici, storici ed ambientali degli edifici; - restauro e risanamento conservativo; - ristrutturazione edilizia; - ampliamento; è prescritta la seguente procedura: 1. Richiesta al Comune da parte dell'interessato di un sopralluogo atto a verificare lo stato di fatto per quanto attiene gli aspetti architettonici, storici ed ambientali, ed a consentire la formulazione da parte dell U.O. Urbanistica Edilizia Privata Comune di prescrizioni specificative dei criteri generali enunciati all'articolo 17, di cui tener conto nel progetto d'intervento. 2. Presentazione del progetto, che dovrà tener conto, oltre che del complesso della normativa di piano che compete a ciascuna unità minima d' intervento, delle formulazioni espresse dal Comune in ordine a quanto sopra, e comunicate per iscritto all'interessato. 8. NORME IDROGEOLOGICHE Per i fabbricati e le aree ricadenti in zona classificata A e B nella zonizzazione particolareggiata della forra del Natisone (ambito del centro storico) relativa allo studio geologico del territorio comunale allegato al P.R.G.C., ogni intervento edilizio dovrà essere preceduto da una accurata indagine geologica e geostatica che indichi, se del caso, la necessità di integrare le opere generali di consolidamento esistenti o per le aree che ne sono prive gli interventi di consolidamento necessari. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

8 Art. 4 - ZONA A/A2 DI PROTEZIONE 1. CARATTERISTICHE SPECIFICHE E OBIETTIVI Nel contesto dell ambito del Centro storico del Capoluogo, tale zona si contraddistingue per la presenza di elementi architettonici di rilievo ambientale e storico-monumentale costituiti rispettivamente da ville pregevoli e dalle mura storiche. In questo contesto si è creato un equilibrio tra volumi edificati e visuali libere che esaltano l insieme valorizzandolo. Il piano si propone la conservazione di queste valenze integrate. 2. DESTINAZIONE D'USO La zona è destinata a: residenza attività commerciali (esclusivamente ove previste da specifica UMI) attività espositive, mostre e rassegne attività ricettivea alberghiera, di ristorazione e di mescita attività artigianali di servizio per la residenza di 2 categoria (D.M Art. 216) servizi ed attrezzature pubbliche o di uso pubblico attività direzionali viabilità e arredo urbano 3. INTERVENTI AMMESSI Gli interventi ammessi, sono i seguenti: manutenzione ordinaria e straordinaria restauro e risanamento conservativo ristrutturazione edilizia senza demolizione con ricostruzione, mantenendo intatta la compagine muraria esterna interventi di nuova costruzione per ottenere: - pertinenze di edifici esistenti - volumi tecnici. 4. INDICI URBANISTICI ED EDILIZI a) edifici esistenti IF max: pari a quello esistente, fatta salva la modifica dovuta ad eliminazione delle superfetazioni o a ricostruzioni filologiche di parti mancanti. H max: non superiore a quella preesistente computata escludendo le superfetazioni, con una tolleranza per incremento o diminuzione max di 0,50 m. per ragioni di carattere tecnico e di adeguamento alla normativa antisismica. DE-DC min: non minore di quella preesistente computata escludendo le superfetazioni. b) nuovi edifici pertinenziali e volumi tecnici V max: pertinenze di edifici esistenti 50 mc per unità immobiliare esistente; volumi tecnici (centrali termiche, impianti di condizionamento) 50 mc per l intero complesso principale esistente H max:3.00m; libera per canne fumarie e per i collegamenti verticali DE min: DC min: DS min: Dm min: 3.00m dagli edifici principali dello stesso lotto o in aderenza; libera per canne fumarie e per i collegamenti verticali; secondo Codice Civile dagli edifici dei lotti confinanti. secondo Codice Civile in allineamento con gli edifici esistenti 20,00 m Tali volumi dovranno essere realizzati secondo una soluzione compositiva che tenda il più possibile alla loro aggregazione in un unica localizzazione planimetrica nel punto di minore impatto e nel rispetto di quanto stabilito dall art. 16 delle presenti norme. Tutti gli elementi tecnologici esterni ai fabbricati (centrali termiche, cisterna del gas, centraline, ecc.), quando non sono preferibilmente interrati, dovranno essere adeguatamente protetti visivamente con opere murarie integrate con il sito, o altrimenti mascherati con vegetazione arborea autoctona perimetrale. c) parcheggi per attività commerciali e di somministrazione alimenti e bevande Le attività commerciali al dettaglio dovranno garantire un area per parcheggi di uso pubblico pari ad almeno il 60% della superficie di vendita da ritrovarsi entro un raggio non superiore a Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

9 100 metri di percorso, salvo il caso di edifici preesistenti alla data del , per i quali valgono le deroghe previste dall art.110, 2 comma, della L.R , n.29.- Le attività di somministrazione di alimenti e bevande dovranno garantire un area per parcheggi di uso pubblico pari ad almeno il 100% della superficie utile da ritrovarsi entro un raggio non superiore a 200 metri di percorso, salvo il caso di edifici preesistenti alla data del , per i quali valgono le deroghe previste dall art.110, 2 comma, della L.R , n NORME PARTICOLARI I nuovi interventi edilizi dovranno riferirsi ai caratteri generali ed elementi architettonici di cui al successivo articolo 16. Sugli edifici di valore storico-artistico e sui tratti delle antiche cinte murarie urbane, vincolati ai sensi del D.Lgs.42/2004 e s.m.i., sono ammessi solo interventi di restauro e risanamento conservativo salvo diversa determinazione da parte della Soprintendenza B.A.A.A.A.S. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

10 Art. 5 - ZONA A/B1 DI RIQUALIFICAZIONE 1. CARATTERISTICHE SPECIFICHE E OBIETTIVI Nel contesto dell ambito del Centro storico del Capoluogo, tale zona è caratterizzata dalla presenza di costruzioni di più recente edificazione improntate ad una tipologia insediativa diversa da quella ritrovabile nel Centro storico. L obiettivo è quello di integrare questa zona in modo armonico nel contesto dell Ambito. 2. DESTINAZIONE D'USO ED INTERVENTI AMMESSI La zona è destinata a: residenza attività commerciali al dettaglio con Superficie di vendita (SV) < 400mq (fatte salve le preesistenze e nei limiti consentiti dagli strumenti comunali di settore) attività direzionali attività espositive, mostre e rassegne attività ricettive, di ristorazione e di mescita attività artigianali di servizio per la residenza di 2 categoria (D.M Art. 216) servizi ed attrezzature pubbliche o di uso pubblico viabilità e arredo urbano 3. INTERVENTI AMMESSI Gli interventi ammessi, sono i seguenti: manutenzione ordinaria e straordinaria restauro e risanamento conservativo ristrutturazione edilizia nuova costruzione 4. INDICI URBANISTICI ED EDILIZI a) edifici esistenti IFmax: 2,50 mc/mq H max: 10,50 m; i nuovi edifici non potranno superare le altezze degli edifici circostanti di carattere storico e di pregio ambientale DE min: 10,00 m Dm min: 20,00 m DC min.: secondo Codice Civile DS min.: 7,00 m b) nuovi edifici pertinenziali e volumi tecnici V max: pertinenze di edifici esistenti 50 mc per unità immobiliare esistente; volumi tecnici (centrali termiche, impianti di condizionamento) 50 mc per l intero complesso principale esistente H max:3.00 m; libera per canne fumarie e per i collegamenti verticali DE min: 3.00 m dagli edifici principali dello stesso lotto o in aderenza; libera per canne fumarie e per i collegamenti verticali; secondo Codice Civile dagli edifici dei lotti confinanti. DC min: secondo Codice Civile DS min: 7,00 m., o in allineamento con gli edifici esistenti Dm min: 20,00 m Tali volumi dovranno essere realizzati secondo una soluzione compositiva che tenda il più possibile alla loro aggregazione in un unica localizzazione planimetrica nel punto di minore impatto. c) b) parcheggi per attività commerciali, di somministrazione alimenti e bevande, direzionali, artigianali di servizio e ricettive e di ristorazione Le attività commerciali al dettaglio dovranno garantire un area per parcheggi di uso pubblico pari ad almeno il 60% della superficie di vendita da ritrovarsi entro un raggio non superiore a 200 metri di percorso, salvo il caso di edifici preesistenti alla data del , per i quali valgono le deroghe previste dall art.110, 2 comma, della L.R , n.29.- Le attività di somministrazione di alimenti e bevande dovranno garantire un area per parcheggi di uso pubblico pari ad almeno il 100% della superficie utile da ritrovarsi entro un raggio non superiore a 200 metri di percorso, salvo il caso di edifici preesistenti alla data del , per i quali valgono le deroghe previste dall art.110, 2 comma, della L.R. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

11 , n.29.- In caso di nuova costruzione per le attività direzionali, artigianali di servizio e ricettive e di ristorazione dovrà essere riservata nell ambito del lotto di pertinenza ovvero in aree collocate entro un raggio non superiore a 200 m di percorso, aree da destinare a parcheggio stanziale e di relazione pari ad almeno il 30% della superficie. 5. NORME PARTICOLARI I nuovi interventi edilizi dovranno riferirsi ai caratteri generali ed elementi architettonici di cui al successivo articolo 16. Sui tratti delle antiche cinte murarie urbane, vincolati ai sensi del D.Lgs.42/2004 e s.m.i., sono ammessi solo interventi di restauro e risanamento conservativo. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

12 Art. 6 - ZONA A/B2 DI RIQUALIFICAZIONE E DI TRASFORMAZIONE 1. CARATTERISTICHE SPECIFICHE E OBIETTIVI Nel contesto dell ambito del Centro storico del Capoluogo, tale zona è caratterizzata dalla presenza di costruzioni che nel tempo hanno sostituito l assetto edilizio-urbanistico preesistente snaturando, in parte, i valori storico morfologici ambientali del centro antico, ovvero da brani di territorio che devono essere riqualificati per ricostituire un contesto paesaggistico qualitativo verso aree esterne caratterizzate da tipologie improprie. L obiettivo è quello di ricreare una omogeneità tipo-morfologica per giungere alla formazione di un sistema urbano integrato all adiacente zona di conservazione. 2. DESTINAZIONE D'USO La zona è destinata a: residenza attività commerciali al dettaglio con Superficie di vendita (SV) < 400mq (fatte salve le preesistenze e nei limiti consentiti dagli strumenti comunali di settore) attività direzionali attività espositive, mostre e rassegne attività ricettive, di ristorazione e di mescita attività artigianali di servizio per la residenza di 2 categoria (D.M Art. 216) servizi ed attrezzature pubbliche o di uso pubblico viabilità e arredo urbano 3. INTERVENTI AMMESSI Gli interventi ammessi, sono i seguenti: manutenzione ordinaria e straordinaria restauro e risanamento conservativo conservazione tipologica ristrutturazione edilizia nuova costruzione. 4.INDICI URBANISTICI ED EDILIZI a) edifici esistenti IT max: mc/ha IF max: 5,00 mc/mq H max: m; i nuovi edifici non potranno superare le altezze degli edifici circostanti di carattere storico e di pregio ambientale DE min: 10,00 m Dm min: 20,00 m DC min.: secondo Codice Civile DS min.: 7,00 m b) nuovi edifici pertinenziali e volumi tecnici V max: pertinenze di edifici esistenti 50 mc per unità immobiliare esistente; volumi tecnici (centrali termiche, impianti di condizionamento) 50 mc per l intero complesso principale esistente H max:3.00m; libera per canne fumarie e per i collegamenti verticali DE min: 3.00m dagli edifici principali dello stesso lotto o in aderenza; libera per canne fumarie e per i collegamenti verticali; secondo Codice Civile dagli edifici dei lotti confinanti. DC min: secondo Codice Civile DS min: 7,00 m. o in allineamento con gli edifici esistenti Dm min: 20,00 m c) interventi di riqualificazione e trasformazione (U.M.I. N) I parametri per l edificazione trovano riferimento nelle schede specifiche allegate al presente Piano. b d) Aree per standard urbanistici per la residenza per le tipologie di cui ai precedenti punti a) e b) - parcheggi di relazione: min 3,50 mq./ab(1ab=100mc) c e) parcheggi per attività commerciali, di somministrazione alimenti e bevande, direzionali, artigianali di servizio e ricettive e di ristorazione per le tipologie di cui ai precedenti punti a) e b) Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

13 Le attività commerciali al dettaglio dovranno garantire un area per parcheggi di uso pubblico pari ad almeno il 60% della superficie di vendita da ritrovarsi entro un raggio non superiore a 200 metri di percorso, salvo il caso di edifici preesistenti alla data del , per i quali valgono le deroghe previste dall art.110, 2 comma, della L.R , n.29. Le attività di somministrazione di alimenti e bevande dovranno garantire un area per parcheggi di uso pubblico pari ad almeno il 100% della superficie utile da ritrovarsi entro un raggio non superiore a 200 metri di percorso, salvo il caso di edifici preesistenti alla data del , per i quali valgono le deroghe previste dall art.110, 2 comma, della L.R , n.29. In caso di nuova costruzione per le attività direzionali, artigianali di servizio e ricettive e di ristorazione dovrà essere riservata nell ambito del lotto di pertinenza ovvero in aree entro un raggio non superiore a 200 metri di percorso, aree da destinare a parcheggio stanziale e di relazione pari ad almeno il 30% della superficie. 5. NORME PARTICOLARI I nuovi interventi edilizi dovranno riferirsi ai caratteri generali ed elementi architettonici di cui al successivo articolo 16. Sui tratti delle antiche cinte murarie urbane, vincolati ai sensi del D.Lgs.42/2004, sono ammessi solo interventi di restauro. 6. NORME IDROGEOLOGICHE Per i fabbricati e le aree ricadenti in zona classificata A e B nella zonizzazione particolareggiata della forra del Natisone (ambito del centro storico) relativa allo studio geologico del territorio comunale, ogni intervento edilizio dovrà essere preceduto da una accurata indagine geologica e geostatica che indichi, se del caso, la necessità di integrare le opere generali di consolidamento esistenti o per le aree che ne sono prive gli interventi di consolidamento necessari. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

14 Art. 7 - ZONA O/G ORTI E GIARDINI 1. CARATTERISTICHE SPECIFICHE E OBIETTIVI Nel contesto dell ambito del Centro storico del Capoluogo, tale zona si contraddistingue per il coinvolgimento di aree destinate ad orti e giardini storicamente relazionati al perimetro delle antiche cinte murarie. Obiettivo del Piano è la salvaguardia di queste aree, conservare la loro inedificabilità e per valorizzare la visuali verso il perimetro delle antiche cinte murarie urbane. 2. DESTINAZIONE D'USO ED INTERVENTI AMMESSI - residenza - conservazione e potenziamento della vegetazione esistente e mantenimento delle attuali visuali libere; - recupero delle mura storiche; 3. INTERVENTI AMMESSI - sugli edifici esistenti sono ammessi i seguenti interventi che non comportino alterazione del volume e della sagoma; fatto salvo l ultimo capoverso: manutenzione ordinaria e straordinaria restauro e risanamento conservativo ristrutturazione edilizia senza demolizione con ricostruzione demolizione senza ricostruzione 3.4. NORME PARTICOLARI I nuovi interventi edilizi dovranno riferirsi ai caratteri generali ed elementi architettonici di cui al successivo articolo 16. Sui tratti delle antiche cinte murarie urbane, vincolati ai sensi del D.Lgs.42/2004 e s.m.i., sono ammessi solo interventi di restauro. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

15 Art. 8 ZONA V/P - VERDE PRIVATO DI SALVAGUARDIA 1. CARATTERISTICHE SPECIFICHE E OBIETTIVI Nel contesto dell ambito del Centro storico del Capoluogo, tale zona si contraddistingue per il coinvolgimento di aree di influenza e relazione con il F. Natisone, di aree contigue alle antiche cinte murarie urbane, nonché di aree pertinenziali di edifici storici e recenti. Obiettivo del piano è la salvaguardia di queste aree per la valorizzazione delle visuali verso il fiume, il perimetro delle antiche cinte murarie urbane e gli edifici storici che vi si affacciano. 2. DESTINAZIONE D'USO ED INTERVENTI AMMESSI - residenziale. 3. INTERVENTI AMMESSI - conservazione e potenziamento della vegetazione esistente e mantenimento delle attuali visuali libere; - recupero dei muri di recinzione storici; - sugli edifici esistenti sono ammessi i seguenti interventi che non comportino alterazione del volume e della sagoma; fatto salvo l ultimo capoverso: manutenzione ordinaria e straordinaria restauro e risanamento conservativo ristrutturazione edilizia senza demolizione con ricostruzione demolizione senza ricostruzione interventi di nuova costruzione per ottenere: - ampliamenti di edifici esistenti - volumi tecnici. 4. INDICI URBANISTICI ED EDILIZI Ampliamenti e volumi tecnici V max: pertinenze di edifici esistenti 50 mc per unità immobiliare esistente; volumi tecnici (centrali termiche, impianti di condizionamento) 50 mc per l intero complesso principale esistente H max:3.00m; libera per canne fumarie e per i collegamenti verticali DE min: 3.00m dagli edifici principali dello stesso lotto o in aderenza; libera per canne fumarie e per i collegamenti verticali; secondo Codice Civile dagli edifici dei lotti confinanti. DC min: secondo Codice Civile DS min: in allineamento con gli edifici esistenti Dm min: 20,00 m Tali volumi dovranno essere realizzati secondo una soluzione compositiva che tenda il più possibile alla loro aggregazione in un unica localizzazione planimetrica nel punto di minore impatto NORME PARTICOLARI I nuovi interventi edilizi dovranno riferirsi ai caratteri generali ed elementi architettonici di cui al successivo articolo 16. Sui tratti delle antiche cinte murarie urbane, vincolati ai sensi del D.Lgs.42/2004 e s.m.i., sono ammessi solo interventi di restauro e risanamento conservativo. In esse non è consentita l edificazione fuori terra; l edificazione entro terra per autorimesse è consentita fatta eccezione per le aree classificate A, B ed esondabili della zonizzazione geologica particolareggiata della forra del Natisone a condizione che essa non rechi pregiudizio alla eventuale vegetazione arborea esistente e che venga formato uno spessore di terreno da coltura di almeno un metro al di sopra del solaio di copertura; in tali zone è consentita con la medesima eccezione di cui sopra la costruzione di attrezzature per le colture protette. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

16 Art. 9 ZONA A/S - ATTREZZATURE PUBBLICHE 1. CARATTERI COMPOSITIVI IDENTIFICATIVI La presente sottozona comprende le aree di proprietà comunale o di altri enti che caratterizzano e definiscono le funzioni centrali poste all interno del Centro Storico. 2. TIPO DI INTERVENTO AMMESSO INDICI URBANISTICI ED EDILIZI Tali ambiti sono assoggettati a studi progettuali di dettaglio sulla base delle norme relative alle singole zone di appartenenza, fermo restando le destinazioni d uso sotto indicate. 3. DESTINAZIONI D USO Sulla Tavola della zonizzazione sono riportate, per ogni servizio, le specifiche destinazioni d uso, sotto indicate, con le relative norme: B: Biblioteca Cc: Centro civico sociale e culturale Ch: Chiesa CM: Centro espositivo e Mostre M: Museo PM: Percorso Museale all aperto P: Parcheggi di superficie Pi: Parcheggio Interrato Pu: Parco Urbano Si: Scuola dell infanzia Sp: scuola primaria (Scuola elementare) Ssp: scuola secondaria di primo grado ( scuola media inferiore) Ss: Istituto di Istruzione secondaria Superiore (Scuola media superiore) T: Teatro U: Uffici Pubblici 4. NORME SPECIFICHE Biblioteca (B) Il piano individua con campitura rossa sulla tavola di Zonizzazione gli edifici di valore storicoartistico, sui quali sono ammessi solamente interventi di adeguamento normativo e di restauro e di risanamento conservativo. I rimanenti edifici possono essere anche oggetto di ampliamento per esigenze igienichefunzionali-tecnologiche di adeguamento normativo, nel rispetto: del codice civile di una soluzione architettonica-compositiva che si armonizzi con le preesistenze valorizzandole di esigenze di funzionalità viaria di previsioni di adeguate aree a parcheggio stanziale e di relazione, nel rispetto delle quantità minime fissate all art. 11 del decreto di revisione degli standards urbanistici (DPGR 126/95) di sistemazione e decoro delle aree libere di pertinenza. Centro civico sociale e culturale (Cc) Il piano individua con campitura rossa sulla tavola di Zonizzazione gli edifici di valore storicoartistico, sui quali sono ammessi solamente interventi di adeguamento normativo e di restauro e di risanamento conservativo. I rimanenti edifici possono essere anche oggetto di ampliamento per esigenze igienichefunzionali-tecnologiche di adeguamento normativo, nel rispetto: del codice civile di una soluzione architettonica-compositiva che si armonizzi con le preesistenze valorizzandole di esigenze di funzionalità viaria di previsioni di adeguate aree a parcheggio stanziale e di relazione, nel rispetto delle quantità minime fissate all art. 11 del decreto di revisione degli standards urbanistici (DPGR 126/95) di sistemazione e decoro delle aree libere di pertinenza. Chiesa (Ch) Il piano individua con campitura rossa sulla tavola di Zonizzazione gli edifici di valore storicoartistico, sui quali sono ammessi solamente interventi di adeguamento normativo e di restauro e di risanamento conservativo. I rimanenti edifici possono essere anche oggetto di ampliamento per esigenze igienichefunzionali-tecnologiche di adeguamento normativo, nel rispetto: Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

17 del codice civile di una soluzione architettonica-compositiva che si armonizzi con le preesistenze valorizzandole di esigenze di funzionalità viaria di previsioni di adeguate aree a parcheggio stanziale e di relazione, nel rispetto delle quantità minime fissate all art. 11 del decreto di revisione degli standards urbanistici (DPGR 126/95) di sistemazione e decoro delle aree libere di pertinenza. Centro espositivo e mostre (Cm) Il piano individua con campitura rossa sulla tavola di Zonizzazione gli edifici di valore storicoartistico, sui quali sono ammessi solamente interventi di adeguamento normativo e di restauro e di risanamento conservativo. I rimanenti edifici possono essere anche oggetto di ampliamento per esigenze igienichefunzionali-tecnologiche di adeguamento normativo, nel rispetto: del codice civile di una soluzione architettonica-compositiva che si armonizzi con le preesistenze valorizzandole di esigenze di funzionalità viaria di previsioni di adeguate aree a parcheggio stanziale e di relazione, nel rispetto delle quantità minime fissate all art. 11 del decreto di revisione degli standards urbanistici (DPGR 126/95) di sistemazione e decoro delle aree libere di pertinenza. Museo (M) Il piano individua con campitura rossa sulla tavola di Zonizzazione gli edifici di valore storicoartistico, sui quali sono ammessi solamente interventi di adeguamento normativo e di restauro e di risanamento conservativo. I rimanenti edifici possono essere anche oggetto di ampliamento per esigenze igienichefunzionali-tecnologiche di adeguamento normativo, nel rispetto: del codice civile di una soluzione architettonica-compositiva che si armonizzi con le preesistenze valorizzandole di esigenze di funzionalità viaria di previsioni di adeguate aree a parcheggio stanziale e di relazione, nel rispetto delle quantità minime fissate all art. 11 del decreto di revisione degli standards urbanistici (DPGR 126/95) di sistemazione e decoro delle aree libere di pertinenza. Percorso Museale all aperto (Pm) Per le mura esistenti valgono le prescrizioni normative, di cui al successivo art.10. Parcheggi di superficie (P) I parcheggi devono essere realizzati secondo tipologie, organizzazione e materiali di finitura che si armonizzino con le caratteristiche architettoniche e ambientali del sito. Parcheggio interrato (Pi) I parcheggi interrati non devono creare conflittualità con la funzionalità della viabilità e con le caratteristiche storico architettoniche dei luoghi. Le parti in vista devono essere studiate con particolari accorgimenti architettonici e di arredo urbano. Preliminarmente alla realizzazione delle opere, devono essere eseguiti adeguati sondaggi archeologici. Parco urbano (Pu) Per gli edifici esistenti, privi di valore architettonico e con destinazioni diverse dalla residenza, è prescritta la demolizione con restauro, ove presenti, delle antiche mura e la valorizzazione del percorso ambientale e museale mediante la ricomposizione del verde. La progettazione del verde e del sistema di relazione dovrà essere riferito alla localizzazione ed alla morfologia dell area, nonché al suo grado di naturalità, con adeguate aree di sosta e di accesso. Scuola d infanzia (Si) Gli interventi di adempimento normativo e funzionale sono consentiti secondo i seguenti parametri: RC max: 35% DC min: secondo codice civile DE: 10 m Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

18 Sistemazione aree scoperte: Le aree scoperte devono essere sistemate: a verde alberato e attrezzato per il gioco; a parcheggi stanziali e di relazione: in misura non inferiore al 40% della superficie utile degli edifici. Scuola primaria (Scuola elementare) Sp Gli interventi di adempimento normativo e funzionale sono consentiti secondo i seguenti parametri: RC max: 45% DC min: secondo codice civile DE: 10 m Sistemazione aree scoperte: Le aree scoperte devono essere sistemate: a verde alberato e attrezzato per il gioco; a parcheggi stanziali e di relazione: in misura non inferiore al 40% della superficie utile degli edifici. Scuola secondaria di Primo grado (Scuola media) Ssp Gli interventi di adempimento normativo e funzionale sono consentiti secondo i seguenti parametri: RC max: 20% DC min: secondo codice civile DE: 10 m Sistemazione aree scoperte: Le aree scoperte devono essere sistemate: a verde alberato e attrezzato per il gioco; a parcheggi stanziali e di relazione: in misura non inferiore al 40% della superficie utile degli edifici. Istituto di Istruzione Secondaria superiore Ss Gli interventi di adempimento normativo e funzionale sono consentiti secondo i seguenti parametri: RC max: 20% DC min: secondo codice civile DE: 10 m Sistemazione aree scoperte: Le aree scoperte devono essere sistemate: a verde alberato e attrezzato per il gioco e per lo sport; a parcheggi stanziali e di relazione: in misura non inferiore al 40% della superficie utile degli edifici. NORME PARTICOLARI Nel caso di lotti interessati dai diversi gradi di istruzione: RC max: 50% Teatro (T) Il piano individua con campitura rossa sulla tavola di Zonizzazione gli edifici di valore storicoartistico, sui quali sono ammessi solamente interventi di adeguamento normativo e di restauro e di risanamento conservativo. I rimanenti edifici possono essere anche oggetto di ampliamento per esigenze igienichefunzionali-tecnologiche di adeguamento normativo, nel rispetto: del codice civile di una soluzione architettonica-compositiva che si armonizzi con le preesistenze valorizzandole di esigenze di funzionalità viaria di previsioni di adeguate aree a parcheggio stanziale e di relazione, nel rispetto delle quantità minime fissate all art. 11 del decreto di revisione degli standards urbanistici (DPGR 126/95) di sistemazione e decoro delle aree libere di pertinenza. Uffici pubblici (U) Il piano individua con campitura rossa sulla tavola di Zonizzazione gli edifici di valore storicoartistico, sui quali sono ammessi solamente interventi di adeguamento normativo e di restauro e di risanamento conservativo. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

19 I rimanenti edifici possono essere anche oggetto di ampliamento per esigenze igienichefunzionali-tecnologiche di adeguamento normativo, nel rispetto: del codice civile di una soluzione architettonica-compositiva che si armonizzi con le preesistenze valorizzandole di esigenze di funzionalità viaria di previsioni di adeguate aree a parcheggio stanziale e di relazione, nel rispetto delle quantità minime fissate all art. 11 del decreto di revisione degli standards urbanistici (DPGR 126/95) di sistemazione e decoro delle aree libere di pertinenza. 5. NORME PARTICOLARI Gli edifici di valore architettonico-ambientale e le antiche cinte murarie urbane ricadenti nelle attrezzature e contrassegnati con campitura rossa sulle tavole della zonizzazione possono essere assoggettati solo agli interventi di cui al successivo articolo NORME IDROGEOLOGICHE Per i fabbricati e le aree ricadenti in zona classificata A e B nella zonizzazione particolareggiata della forra del Natisone (ambito del centro storico) relativa allo studio geologico del territorio comunale, ogni intervento edilizio dovrà essere preceduto da una accurata indagine geologica e geostatica che indichi, se del caso, la necessità di integrare le opere generali di consolidamento esistenti o per le aree che ne sono prive gli interventi di consolidamento necessari. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

20 Art. 10 EDIFICI DI VALORE STORICO - ARTISTICO E ARCHITETTONICO - AMBIENTALE E TRATTI DELLE ANTICHE CINTE MURARIE URBANE 1. CARATTERISTICHE GENERALI Comprende gli edifici, di rilevante valore architettonico, facenti parte del tessuto urbano originario, che conservano inalterati i caratteri dell'epoca di costruzione, non avendo subito sostanziali rimaneggiamenti nel corso degli ultimi anni, ovvero che sono stati oggetto di interventi di restauro o di trasformazioni controllate dal punto di vista architettonico. 2. OBIETTIVI DI PROGETTO Per tali edifici è prescritta la conservazione integrale delle caratteristiche tipologiche e strutturali, degli elementi architettonici esterni nel loro insieme, delle tecnologie costruttive e dei materiali. E prescritta la salvaguardia assoluta delle facciate esistenti con tutte le precauzioni per la loro conservazione e l eliminazione degli eventuali elementi estranei presenti. Dovranno essere conservati e consolidati, oltre all impianto strutturale (membrature portanti verticali), tutti gli elementi distributivi, costruttivi e decorativi di rilievo (posizione dei collegamenti verticali ed orizzontali collettivi, androni, cortili, porticati, blocchi scale, volte, soffitti, stipiti in pietra, pavimentazione, etc). E consentita la possibilità di adattare, conservandolo, l impianto distributivo interno in modo da ottenere unità edilizie dotate di tutti i servizi necessari. 3. DESTINAZIONI D USO Le funzioni ammesse dovranno essere compatibili con la configurazione tipo-morfologica degli spazi architettonici. La zona è destinata a: residenza attività commerciali al dettaglio con Superficie di vendita (SV) < 400mq (fatte salve le preesistenze e nei limiti consentiti dagli strumenti comunali di settore) attività direzionali attività espositive, mostre e rassegne attività ricettive, di ristorazione e di mescita attività artigianali di servizio per la residenza di 2 categoria (D.M Art. 216) servizi ed attrezzature pubbliche o di uso pubblico viabilità e arredo urbano 4. INTERVENTI AMMESSI Gli interventi ammessi, sono i seguenti: manutenzione ordinaria e straordinaria restauro e risanamento conservativo ristrutturazione edilizia interventi di nuova costruzione per ottenere: - pertinenze di edifici esistenti - volumi tecnici. In particolare sono prescritti: a) il consolidamento ed il risanamento del complesso murario originario nelle strutture verticali, orizzontali e di copertura che costituiscano elementi architettonici del fabbricato, senza apportare modifiche; b) il restauro - ripristino dei fronti esterni, mettendo in luce le eventuali trasformazioni che l edificio ha subito nel tempo; c) il restauro ripristino e/o ristrutturazione dei fronti interni liberandoli da eventuali superfetazioni. In particolare, per quanto attiene alle corti interne degli edifici monumentali si procederà al ripristino per quanto possibile della composizione dei materiali originari dei fronti ed alla sistemazione delle superfici a terra, in coerenza con la natura tipologica e funzionale del fabbricato; d) la conservazione ripristino dell impianto o degli impianti distributivo organizzativi originari, limitatamente agli edifici monumentali. Per quanto attiene alla conservazione ripristino dell impianto distributivo organizzativo originario, sono consentite limitate sistemazioni e modifiche interne, impiegando sistemi di areazione meccanica. E inoltre consentito l inserimento di ascensori e/o scale, in relazione a quanto previsto dalle norme di sicurezza dei locali ad uso pubblico, purché in questo caso essi non alterino in generale le caratteristiche tipologiche ed architettoniche del manufatto o di sue parti e, in particolare negli edifici monumentali, le caratteristiche degli ambienti di importanza storico-documentale o architettonica; Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

21 e) la conservazione ripristino dei manti di copertura che andranno riparati o se necessario sostituiti con elementi tradizionali nelle parti non recuperabili. E inoltre ammesso l uso residenziale di soffitte e sottotetti, qualora le altezze e le superfici esistenti dei vani interni siano compatibili con le altezze minime ed i requisiti igienico-sanitari previsti dalle leggi vigenti e qualora ciò non comporti alterazione, anche parziale, dei profili altimetrici originari. E vietato qualsiasi ampliamento di volume, ad eccezione di quelli necessari per l adeguamento alle norme di sicurezza ed il superamento delle barriere architettoniche ovvero conseguenti al restauro come dettato dallo studio filologico dell edificio VINCOLI ARCHITETTONICI Tutti gli interventi ammessi dalle presenti norme dovranno attenersi alle caratteristiche tipologiche, costruttive e dei materiali presenti nell edificio interessato e desumibili dal relativo studio filologico MURA STORICHE Le antiche cinta murarie urbane individuate sulla zonizzazione devono essere mantenute nel loro stato attuale, con l obbligo di restauro. E vietata la loro demolizione. L aumento di volume degli edifici esistenti non deve interessare i muri di cinta aventi le caratteristiche sopra citate. L obiettivo del Piano è quello di salvaguardare il sistema difensivo delle mura storiche e di valorizzarlo mediante azioni di tutela in scala microscopica, intesa come conservazione della materia ed in scala macroscopica derivata dal della struttura storica e del rapporto sistema urbano e sistema mura. Lo scopo ultimo di tale salvaguardia e valorizzazione consiste nella conoscenza della storia urbana attraverso la fruizione diretta, mediante percorsi pedonali, visuali libere sul manufatto, itinerari didattici, di un bene appartenente alla memoria collettiva. Gli interventi sulle antiche mura urbane, individuate in colore rosso con tratto continuo sulla zonizzazione per le parti ancora visibili, e mediante la documentazione storico-archeologica, per le vestigia non direttamente visibili indicate con tratteggio e punto in colore nero, dovranno essere attuati sulla base di analisi nei rispettivi settori di studio: - rilievo metrico e stratigrafico; - ricerca storico-architettonica (con il contributo delle indagini archeologiche); - indagine tecniche (geotecniche, del degrado, statiche); Gli interventi, anche attuati in fasi separate, dovranno integrarsi e comunque essere mirati ad un esito finale unitario su scala urbana. La distanza minima dalle mura storiche urbane visibili (tratto continuo rosso) degli interventi edilizi di nuova realizzazione previsti nell ambito delle diverse zonizzazioni ed UMI è pari a 20 metri di rispetto. 6. INTERVENTI SU FABBRICATI VINCOLATI AI SENSI DEL Dlgs 42/2004 E S.M.I. Gli interventi che interessano immobili, od aree vincolate, ai sensi del D.Lgs 42/2004 e s.m.i. sono soggetti alle disposizioni e procedure previste dalla medesima normativa in vigore. 7. NORME PARTICOLARI Sugli edifici di valore storico-artistico e sui tratti delle antiche cinte murarie urbane, vincolati ai sensi del D.Lgs.42/2004 e s.m.i., sono ammessi solo interventi di restauro e risanamento conservativo, salvo diversa determinazione da parte della Soprintendenza B.A.A.A.A.S. PROCEDURA DA SEGUIRE PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROGETTI DI INTERVENTO SUGLI EDIFICI ED AREE VINCOLATI DI VALORE STORICO-ARTISTICO Nel caso di interventi di: manutenzione straordinaria che incidono sugli aspetti architettonici, storici ed ambientali degli edifici o che comportano trasformazioni territoriali dell area; restauro e risanamento conservativo; ristrutturazione edilizia; ampliamento; è prescritta la seguente procedura: 1. Richiesta al Comune da parte dell'interessato di un sopralluogo atto a verificare lo stato di fatto per quanto attiene gli aspetti architettonici, storici ed ambientali, ed a consentire la formulazione da parte del Comune di prescrizioni specificative dei criteri generali enunciati all'articolo 15, di cui tener conto nel progetto d'intervento. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

22 2. Presentazione del progetto, che dovrà tener conto, oltre che del complesso della normativa di piano che compete a ciascuna unità minima d' intervento, delle formulazioni espresse dal Comune in ordine a quanto sopra, e comunicate per iscritto all'interessato. 3. per gli edifici vincolati si fa riferimento al parere rilasciato dalla soprintendenza che può prescrivere indirizzi di recupero diversi dalle presenti Norme, ovvero particolari deroghe. 8. NORME IDROGEOLOGICHE Per i fabbricati e le aree ricadenti in zona classificata A e B nella zonizzazione particolareggiata della forra del Natisone (ambito del centro storico) relativa allo studio geologico del territorio comunale, ogni intervento edilizio dovrà essere preceduto da una accurata indagine geologica e geostatica che indichi, se del caso, la necessità di integrare le opere generali di consolidamento esistenti o per le aree che ne sono prive gli interventi di consolidamento necessari. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

23 Art. 10/bis AREE ARCHEOLOGICHE E STORICO-ARTISTICHE 1. NORME PARTICOLARI Si riferisce alle parti di territorio comunale comprese entro il P.A.C. e delimitate da tratteggio rosso nelle quali sono stati rinvenuti reperti archeologici, ovvero di particolare valore storicoartistico vincolate dalla Soprintendenza. Il P.A.C. ha come obiettivo di consentire l utilizzo delle aree interessate secondo le previsioni zonizzative comprese. L utilizzo stesso, tuttavia, deve essere subordinato ad una preventiva valutazione degli interventi da parte della Soprintendenza che in relazione agli stessi potrà prescrivere dei preventivi sondaggi conoscitivi dello stato dei luoghi. Le indagini archeologiche dovranno essere assistite da operatori tecnici archeologi. 2. SONDAGGI ARCHEOLOGICI Gli interventi edilizi che comportano scavi oltre i 50 cm. di profondità dovranno inviare comunicazione preventiva di tali opere alla Soprintendenza e, previo accordo con la stessa, prevedere eventuali sondaggi archeologici. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

24 Art. 11 EDIFICI DI CONTRASTO Il Piano individua i fabbricati che per la loro ubicazione in vicinanza ad episodi di elevato valore storico monumentale per le loro caratteristiche compositive sono dissonanti con quelle storiche architettoniche, con l obiettivo di intende promuovere un azione di trasferimento o di sostituzione. Per le particolari situazioni che caratterizzano i diversi siti, sono state perimetrate apposite aree progetto che trovano riferimento nelle relative alle Unità minime di intervento, che trovano riferimento specificate al successivo art.20. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

25 Art. 12 VIABILITÀ Il Piano individua la rete stradale (percorsi meccanici, pedonali e verde di completamento) esistente e di progetto Le zone destinate alla viabilità sono utilizzate per la conservazione della viabilità esistente e per la creazione dei nuovi tratti del sistema viario. Le caratteristiche costruttive per le opere di arredo urbano e verde di completamento sono definite al successivo art. 18. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

26 Art ZONA OMOGENEA A.R.I.A. n. 17 (del F. Nat isone) 1. CARATTERISTICHE GENERALI Comprende le aree ricadenti all interno del perimetro dell A.R.I.A (Area di rilevante Interesse Ambientale) n 17, così classificata ai sensi dell art.5 della L.R. 42/96 e successive modifiche, costituito da un territorio di elevato valore ecologico e paesaggistico. 2. OBIETTIVI DI PROGETTO Il P.R.P.C. conferma l alto valore ecologico del territorio e fa propri gli obiettivi di tutela definiti nel documento tecnico di indirizzo allegato al decreto istitutivo dell A.R.I.A, rivolti alla salvaguardia e alla valorizzazione del territorio. 3. DESTINAZIONE D USO Sono ammesse le seguenti destinazioni: attività agricole attività selvicolturali attività didattico ricreative attività di conservazione paesaggistica e ambientale attività di supporto alla fruizione dell Aria attività di recupero ambientale e paesaggistico attività di regimazione idraulica residenza purché preesistente strutture per attività associative e ricreative 4. INTERVENTI AMMESSI Sono consentiti: la pulizia e la manutenzione ordinaria dell alveo e delle sponde dei corsi d acqua, senza alterazione e variazione della sezione e senza la distruzione della vegetazione arborea, nonché opere di sistemazione e consolidamento delle sponde e di regimazione delle acque, con modalità idonee a garantire la salvaguardia delle caratteristiche ambientali; la deviazione temporanea dell acqua mediante barriere naturali per eseguire interventi straordinari di pulizia e manutenzione; la gestione della vegetazione arborea finalizzata al mantenimento e all utilizzo della risorsa vegetazionale secondo le tecniche colturali storicamente presenti; il recupero ai fini abitativi degli edifici esistenti nel rispetto delle caratteristiche ambientali locali. E altresì ammesso il loro ampliamento solo per esigenze igieniche; i prelievi e le movimentazioni di materiali inerti nell alveo rivolti esclusivamente agli interventi di manutenzione e regimazione dei corsi d acqua; percorsi pedonali e ciclabili, punti di sosta, luoghi panoramici; infrastrutture a rete; la manutenzione delle opere idrauliche esistenti e ove necessario nuove realizzazioni e il consolidamento dei terrazzamenti ; scarichi di acque meteoriche; la gestione e l utilizzo del patrimonio arboreo secondo i criteri selvicolturali indicati dalle Prescrizioni di Massima e Polizia Forestale Regionale per tutti gli interventi colturali. 5. CRITERI GENERALI PER LA SALVAGUARDIA DELLE SPECIFICITA' AMBIENTALI DELLA FORRA DEL NATISONE Sia nelle aree demaniali corrispondenti all'alveo del Natisone, sia nelle aree scoperte ad esso adiacenti, pertinenti alle unità minime d'intervento ricadenti nelle zone soggette a vincolo paesaggistico ai sensi D.Lgs 42/2004, ogni intervento dovrà essere attuato nel rispetto delle specificità ambientali, sia naturali che costruite dall'uomo. In particolare non potrà essere modificata la configurazione delle masse conglomeratiche che costituiscono le sponde del fiume, se non per interventi di consolidamento di fenomeni di erosione e sgrottamento comportanti pericoli di crolli: in tal caso le relative strutture dovranno risultare visivamente integrate nell'ambiente; l'eventuale costruzione di briglie dovrà essere realizzata con materiali lapidei locali. Dovrà inoltre essere conservata la configurazione a terrazzamenti che costituisce una caratteristica saliente delle sponde urbanizzate; i relativi muri di sostegno e di recinzione in pietrame a vista, dovranno essere sottoposti ad adeguata manutenzione e, se del caso, a restauro utilizzando materiali dello stesso tipo di quelli delle murature esistenti. La vegetazione spontanea e spontaneizzata presente soprattutto sulla sponda sinistra dovrà essere conservata, sottoposta ad adeguata manutenzione e, se del caso, integrata con essenze della stessa specie di quelle presenti. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

27 Art. 14- CORSI D ACQUA Interessa i corsi d acqua minori, interni al centro storico, che confluiscono nel fiume Natisone.Gli interventi ammessi sono rivolti alla sistemazione idraulica nonché alla riqualificazione ambientale in simbiosi con l intorno, attraverso interventi di arredo urbano. E vietata la copertura del corso d acqua, se non limitatamente a parti indispensabili per dare accesso alle residenze o per realizzare i percorsi pedonali e ciclabili. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

28 Art. 15 AREE ESONDABILI Sono aree potenzialmente interessate da fenomeni esondativi. Sulla Tavola P.1 Zonizzazione sono indicate a livello informativo le delimitazioni delle aree in argomento. Per gli aspetti specifici si deve fare riferimento al successivo Art. 23. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

29 Art PRESCRIZIONI ARCHITETTONICHE DA OSSERVARSI NELLE TRASFORMAZIONI DEGLI EDIFICI Entro la perimetrazione del Centro Storico gli interventi sul patrimonio edilizio esistente, di nuova edificazione e sulle aree, dovranno osservarsi le seguenti prescrizioni di carattere architettonico. E' eccezionalmente ammessa per le aperture l'adozione di dimensioni e proporzioni diverse da quelle stabilite al successivo punto 3, o realizzare nuove aperture e lo spostamento delle esistenti qualora sussistano esigenze di particolare caratterizzazione architettonica di alcune parti dell'edificio e per esigenze di carattere igienico-sanitarie. E' possibile altresì derogare dalle prescrizioni che seguono qualora, negli interventi di modifica o integrazione, si ravvisi la necessità di adeguamento ad un assetto architettonico precostituito e riconosciuto mediante procedura di cui all art.3 punto 7. Gli edifici difformi, per tipologia e caratteri costruttivi, dalle prescrizioni del seguente articolo non sono tenuti a rispettare le seguenti prescrizioni negli interventi di manutenzione ordinaria. 1. COPERTURA: A capanna o a padiglione con pendenza compresa tra il 40% ed il 45%, comunque corrispondente a quella degli edifici vicini, direzione del colmo parallela al muro di facciata; manto di copertura in "coppi laterizi; eventuali finestre sul tetto saranno disposte secondo la pendenza dello stesso. E' ammesso il mantenimento di coperture piane costituenti terrazze praticabili, nonché la ricostruzione di elementi non più presenti, quali altane, abbaini, di cui esistano sicure tracce o documentazioni. La realizzazione di coperture piane, o con pendenza inferiore rispetto a quanto definito nel precedente paragrafo, è consentita, in aree interne non visibili da spazi pubblici, nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari, esclusivamente: - per la riqualificazione di cavedi e terrazze piane praticabili esistenti; - per la copertura di spazi esterni destinati ad attività ricettiva, di ristorazione e di mescita all aperto. La tolleranza massima per modifiche in aumento o diminuzione in altezza è di 0,50 m., prevista esclusivamente per esigenze tecniche o di ordine sismico. ABBAINI / LUCERNARI I lucernari ammessi sono quelli incorporati nella pendenza di falda e con modeste superfici di luce, fatte salve diverse preesistenze storiche. In caso di impossibilità di raggiungere il rapporto illuminotecnico di legge ai fini di un uso residenziale, è ammessa la possibilità di realizzare nuove aperture sul tetto. Le aperture sul tetto devono avere una collocazione possibilmente in asse con la finestratura del prospetto principale ed essere di forma regolare. Gli interventi di recupero e nuova edificazione dovranno essere realizzati secondo le modalità sotto riportate: - con abbaini Gli abbaini sono ammessi purché rispettino le seguenti indicazioni: a) non sia altrimenti possibile realizzare aperture efficaci sui timpani e sulle pareti dell'edificio; b) ciascun vano abitabile di sottotetto può essere dotato al massimo di un abbaino; c) siano realizzati nelle forme tradizionali generalmente del tipo a capanna, con la pendenza della copertura; d) l'abbaino può impegnare un massimo di due spazi consecutivi compresi tra i falsi puntoni della grossa orditura; e) qualora realizzati sulla medesima falda, in numero non superiore a due, devono avere caratteristiche e dimensioni uguali e devono essere allineati orizzontalmente; - con finestre a raso le finestre a raso (tipo Velux) sono ammesse purché rispettino le seguenti indicazioni: a) non sia altrimenti possibile realizzare aperture efficaci sui timpani e sulle pareti dell'edificio; b) ciascun vano abitabile di sottotetto può essere dotato al massimo di una finestra a raso anche nei casi di integrazione finalizzata al raggiungimento della superficie minima finestrata; c) non possono avere larghezza superiore alla distanza tra due falsi puntoni consecutivi; d) non possono essere eseguite a nastro e quindi impegnare due spazi consecutivi intrapuntoni; In sede di rilascio del titolo assentivo per l'esecuzione degli abbaini e delle finestre a raso, potranno essere dettate prescrizioni finalizzate a garantire la rispondenza di detti interventi alle modalità costruttive tradizionali e ai criteri compositivi generali dell'edificio. PENSILINE: Possono essere utilizzati sistemi di protezione (pensiline) in vetro trasparente secondo forme compositive che si adattino alla morfologia delle aperture da proteggere. Inoltre, tutti i progetti per Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

30 la realizzazione delle pensiline dovranno essere considerati in base a quanto previsto dall'art.110 del Regolamento Edilizio vigente in merito alle sporgenze ammesse su spazi aperti al pubblico. 2. SPORTO DEL TETTO: In struttura lignea e sottomanto in tavelle laterizie a vista, ovvero cornice in muratura a semplice modanatura. 3. PROPORZIONE DELLE APERTURE: Finestre: larghezza max: m Rapporto altezza/larghezza: per i piani terreni; per i piani intermedi; per le soffitte; Vetrine: altezza max: m rapporto altezza: larghezza 1 Sono consentite altresì vetrine con aperture fino a terra in adattamento a fori architettonici esistenti in sequenza di n. 2, 3, 4 moduli, con larghezza max m. Porte esterne: larghezza max: m Portoni carrai: larghezza max: m Per le aperture ad arco l'altezza va misurata all'imposta dell'arco medesimo. 4. PORTICI: - larghezza minima misurata dal filo esterno dell'edificio: m pilastri: sezione minima cm.50x50; realizzati in masselli di pietra o rivestiti in lastre di pietra dello spessore minimo di cm FINITURA MURATURE: Intonaco tinteggiato a fresco colorato in pasta, rasato a grassello di calce od a marmorino; pietrame a faccia vista. Gamma di colori: dal bianco (secondo quanto disposto dall'art.11 del Regolamento Edilizio vigente) alle terre naturali e comunque in sintonia con le scelte cromatiche del contesto urbano contermine; sono esclusi i prodotti a base sintetica ed in particolare i rivestimenti del tipo "graffiato". 6. FINITURA APERTURE: Cornice continua in masselli di pietra della larghezza minima di cm.15 e sporgente al massimo cm. 1.5 dal filo del muro finito, oppure (escluse le aperture al piano terreno) realizzata con intonaco lisciato di uguali caratteristiche di larghezza e sporgenza, oppure segnata da semplice incisione nella malta; le cornici ad intonaco avranno colorazione distinta dalla superficie muraria. I portoni carrai avranno stipiti in massello di pietra per un'altezza minima di cm SERRAMENTI: Prospetti affacciati su spazi pubblici: a) Ante di porte esterne cieche ed imposte di finestre: in legno (costruite secondo le tecniche tradizionali a doppio strato di doghe o a specchi) b) Finestre vetrate, e porte esterne vetrate: in legno. c) Vetrine: come prescritto dal Regolamento Arredo Urbano al punto C4.6. d) Portoni carrai: in legno ( costruiti secondo le tecniche tradizionali, doppio strato di doghe o a specchi, oppure cancelli in ferro a semplice disegno) Di norma non sono ammesse serrande avvolgibili alle finestre. Alle aperture del piano terreno non sono ammessi di norma serrande avvolgibili o cancelletti riducibili. Qualora le facciate non a vista da spazi pubblici non presentino caratteri formali di particolare rilevanza, è possibile installare serramenti a filo esterno in metallo verniciati in bianco, verde bottiglia o marrone. 8. INFERRIATE, RINGHIERE METALLICHE: Affini ai tipi tradizionali più lineari. 9. BALCONI, BALLATOI: Se di nuova costruzione, ammessi soltanto sulle fronti non prospicienti spazi pubblici; parapetti in legno o ferro di tipi affini ai tipi tradizionali più lineari. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

31 10. COMIGNOLI: Affini ai tipi tradizionali più lineari. 11. GRONDAIE: Canali a sezione semicircolare; discendenti a sezione circolare, in rame, lamiera zincata o verniciata marrone. 12. MURI DI CINTA: Per i muri di recinzione esistenti che concorrono alla configurazione dell ambiente storico sono previsti solamente interventi di conservazione e ripristino (sulla base degli elementi costruttivi presenti). Le recinzioni delle aree private, così come quelle per le zone pubbliche, dovranno avere caratteristiche tipologiche storiche del Centro Antico. Se la zona da recintare è un cortile o un area di valore architettonico o ambientale non rilevante, è prescritta la perimetrazione con muro di cinta in pietra o intonacato, con altezza compresa fra m e m. 2.20; copertura realizzata con rastrematura corso longitudinale in coppi, ovvero con masselli di pietra dello spessore minimo di cm.10; per le finiture vedi punto 4.5. "finiture murature. L'eventuale copertura degli accessi sarà realizzata con tettuccio coperto in coppi (per le caratteristiche vedi punto 4.2 "sporto del tetto"); in corrispondenza degli accessi il muro potrà avere altezza superiore a m Se gli accessi vengono realizzati con interruzione totale del muro si dovrà dare una conveniente sistemazione architettonica alle testate. Nel prospetto del muro di cinta possono essere inserite delle luci di dimensioni proporzionate a quelle del muro con rapporto altezza larghezza e larghezza max 50 cm. Se la zona da recintare è un giardino, un parco o un cortile con caratteristiche di pregio architettonico o ambientale, è concessa la perimetrazione con ringhiera in ferro, con disegno di tipo tradizionale, sottostante muretto in pietra o intonacato, di altezza compresa tra i 50 e gli 80 cm. 13. TRATTAMENTI PROTETTIVI E DECORATIVI: Elementi in pietra: non potranno venire trattati con verniciature o con tinteggiature; eventuali trattamenti protettivi dovranno assicurare la conservazione dell'aspetto naturale del materiale. Serramenti, parapetti in legno:: saranno trattati con prodotti protettivi trasparenti o coprenti; i colori saranno di norma quelli tradizionali: rossi, verdi, bianchi e bruni marroni (nelle tonalità similari alle tinte di riferimento indicate in allegato grafico nella sottostante "Tabella colori") e comunque in sintonia con le scelte cromatiche dei fondi ed in relazione all ambiente urbano del contorno. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

32 TABELLA COLORI Trattamenti protettivi e decorativi serramenti: RAL 3009 RAL 6005 Rosso ossido Verde muschio RAL 9010 RAL 8011 Bianco puro Marrone noce Parapetti in legno: saranno trattati con prodotti protettivi trasparenti opachi o coprenti; i colori saranno di norma quelli tradizionali: nella gamma dei bruni. Orditura lignea dello sporto del tetto: sarà trattata con prodotti protettivi trasparenti o coprenti (di colore bruno). Elementi in ferro: saranno trattati con prodotti protettivi di colore nero o grigio scuro. nella gamma della tonalità dei neri e dei grigi. Rif.:346/P/08/Documenti/Approvazione/Norme di attuazione 12.doc M.M.

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