La scuola: un osservatorio privilegiato nella prevenzione dei DA

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1 La scuola: un osservatorio privilegiato nella prevenzione dei DA Il bambino non è una bottiglia che bisogna riempire, ma un fuoco che bisogna accendere (Michel de Montaigne) dr.ssa Stefania Santolli dietista SIAN ASL AL sede di Casale M.to Alessandria, 28 febbraio 2018

2 PREMESSE Progetto Nazionale Le buone pratiche di cura e la prevenzione sociale dei DCA LA PREVENZIONE SOCIALE: 1. Scuola 2. Sport 3. Diet Industry 4. Media 3 marzo 08, Ministero per le Politiche giovanili e le Attività sportive

3 PREMESSE aumento dei DA nella popolazione giovanile e dei giovani che, anche se non presentano (ancora?) un DA, vivono in continuo conflitto con il cibo adolescenza come momento a rischio di insorgenza crescente tendenza tra gli adolescenti a considerare il proprio peso al di sopra di quello ideale ed estrema facilità ad intraprendere diete restrittive necessità di intervenire precocemente sui primi sintomi scuola come opportunità formativa e luogo quotidiano di vita in cui possono manifestarsi i primi segnali di disagio costante richiesta da parte delle scuole di interventi di esperti sul tema DCA in classe coi ragazzi (prevenzione specifica), di cui è riconosciuto il potenziale effetto inducente

4 DESTINATARI 1. Insegnanti OBIETTIVI: SENSIBILIZZARE al problema, per allargare la rete di avvistamento dei DA INFORMARE correttamente, per dissipare dubbi e confusione FORMARE, per promuovere nei ragazzi i fattori protettivi FAR ACQUISIRE COMPETENZE per riconoscere precocemente i segnali di disagio e tradurli in una risposta efficace, facendo da ponte insieme alle famiglie con i servizi sanitari territoriali INTERCETTARE i sintomi

5 DESTINATARI 2. ( a cascata ) Studenti OBIETTIVI: ACCOGLIERE dubbi e perplessità riguardo l alimentazione e il corpo che cambia RINFORZARE i comportamenti preventivi in grado di interferire positivamente sui fattori predisponenti FAR ACQUISIRE COMPETENZE per districarsi dal bombardamento di messaggi fuorvianti adottando o mantenendo un alimentazione equilibrata e un rapporto sereno con il cibo

6 Le nuove tendenze alimentari

7 L incidenza di molte patologie è legata agli stili di vita alimentazione non corretta & sedentarietà crescente quota di popolazione in sovrappeso

8 MALNUTRIZIONE MODERNA Non è carenza di cibo, ma di nutrienti nel cibo eccesso assunzione grassi idrogenati, sale, zucchero insufficiente consumo di frutta, verdura e fibre 50% delle morti per malattie cardiovascolari 33% morti per cancro aumento delle cadute e fratture negli anziani basso peso alla nascita e aumento della mortalità e morbilità infantile aumento della carie dentale nei bambini Povertà alimentare ed effetti sulla salute (Food poverty and health. Faculty of Public Health of the Royal Colleges of Physicians of the United Kingdom) L obesità è cresciuta al punto di diventare una delle prime cause di malattie e di mortalità.

9 Le principali tendenze sociali che contribuiscono all'aumento dell'obesità infantile sono state identificate come: Aumento dell'uso di trasporto motorizzato (ad esempio per andare a scuola); Diminuzione dell'attività fisica durante il tempo libero; Aumento della sedentarietà e del tempo trascorso davanti la tv, talvolta con consumo di cibo;

10 Aumento della quantità e varietà degli alimenti grassi ed energetici e relativo aumento della loro pubblicità; Aumento del numero dei pasti durante la giornata; Aumento dell'uso di bibite analcoliche dolci e gasate come sostituzione all'acqua; Aumento dell'uso di ristoranti e fast food per pranzare e cenare e grandi porzioni a poco prezzo; Abbandono della dieta mediterranea.

11 LA FAME È UN AMICA, *perché aiuta a riconoscere qual è il momento in cui mangiare. C è una fame fisiologica (1) che nasce dall ascolto del proprio corpo (*un senso di vuoto allo stomaco, un lieve disagio*) e c è una fame indotta (2) che è legata al contesto in cui il soggetto vive. 2 1

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13 DISTRIBUZIONE DEI PASTI NELLA GIORNATA Colazione 20% Spuntino 5% Cena 30% Merenda 5% Pranzo 40%

14 NON FARE COLAZIONE: INDUCE IPOGLICEMIA A META MATTINA RIDUCE LA CONCENTRAZIONE E LA CAPACITA DI MEMORIZZAZIONE DEL 50% AUMENTA IL RISCHIO DI SOVRAPPESO/OBESITA Il mancato apporto di energia dopo il digiuno notturno, attiva un meccanismo di difesa che porta il nostro corpo ad abbassare i suoi consumi (ovvero il METABOLISMO BASALE)

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16 I DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE Oltre di giovani in Italia soffrono di DCA Sono il 1 esempio di malattia globalizzata, DIFFICOLTA cosiddetta cultural bounded, che si allarga a macchia d olio AD contemporaneamente ACCETTARSI al diffondersi PER di COME modelli, SI stili E di vita, cultura del corpo Rappresentano la strada attraverso cui esprimere un malessere più profondo

17 CLASSIFICAZIONE DA ANORESSIA ( %)* BULIMIA (3%)* BED (Binge Eating Disorder o Disturbo Alimentazione Incontrollata) ** DISTURBO DELL IMMAGINE CORPOREA ** DCANAS ( %)* ESORDIO tra 12 e 25 anni * (dati 2014) ** mancano studi prospettici NUOVI DISTURBI DELL ALIM.: - ORTORESSIA - BIGORESSIA o Anoressia Inversa - BINGE DRINKING

18 ANORESSIA NERVOSA Criteri rispetto il DSM 5 Restrizione dell apporto energetico rispetto al necessario, che conduce ad un peso corporeo significativamente basso tenendo conto dell età, del sesso, della traiettoria evolutiva e dello stato di salute fisica. Intensa paura di acquistare peso o di diventare grasso, o comportamento persistente che interferisce con l aumento di peso, anche in presenza di un peso significativamente basso. Alterazione del modo in cui il soggetto vive il proprio peso o la forma del proprio corpo, eccessiva influenza del peso o della forma del corpo sui livelli di autostima, o persistente rifiuto di ammettere la gravità della attuale condizione di sottopeso. L amenorrea non è più considerato un criterio diagnostico

19 Comprensione Psicodinamica dell anoressia (H. Bruch 1987),tentativo di cura di sé, per sviluppare attraverso il controllo del corpo un senso di individualità e di efficacia interpersonale. Le anoressiche trasformano la loro ansia e i loro problemi psicologici attraverso la manipolazione della quantità e della dimensione del cibo assunto.

20 Anoressia Nervosa: 2 sottotipi Anoressia Nervosa restrittiva Anoressia Nervosa con crisi bulimiche/condotte di eliminazione (vomito, abuso di lassativi..) LIVELLO DI GRAVITA 2 - Lieve: Indice di massa corporea 17 kg/m Moderato: Indice di massa corporea kg/m Grave: Indice di massa corporea kg/m 2 Estremo: Indice di massa corporea < 15 kg/m 2

21 INDICE DI MASSA CORPOREA o BODY MASS INDEX IMC o BMI = 2 Kg/h (in metri) IMC < 18,5 (19) SOTTOPESO 18,5 (19)<IMC<24.5 (25) NORMOPESO 24,5 (25) <IMC< 29,5 (30) SOVRAPPESO 2 IMC>30 OBESITA Maschio / Femmina (a partire dai 18 anni)

22 Adolescenza: capire i cambiamenti del corpo La velocità e l entità dei cambiamenti variano da persona a persona. L aumento di peso è caratteristico e normale sia nei maschi che nelle femmine ed è dovuto a: crescita in altezza aumento volume organi aumento volume sangue aumento massa muscolare (maschi) aumento tessuto adiposo (femmine)

23 Non volevo apparire più bella, volevo soltanto scomparire. Progressivamente le dosi di cibo sono diminuite, fino a diventare quasi nulla. Io non me ne accorgevo nemmeno. Soffrire di anoressia è meno doloroso che vivere, quando vivere significa affrontare un dolore incontrollabile (dal diario di Anna)

24 Effetti dell anoressia sull organismo Cervello e nervi: irritabilità, cambiamenti d umore, sensibilità al freddo, comportamenti ossessivi-compulsivi Capelli e Denti: diventano fragili, si spezzano e cadono Cuore: pressione bassa, aritmia, diminuzione della frequenza cardiaca, versamento pericardico, arresto cardiaco Sangue: anemia, ipoalbuminemia, basso potassio e magnesio, leucopenia Muscoli e scheletro: riduzione della massa magra, facilità alla fratture, osteoporosi e osteopenia Reni: calcoli, danni di altro genere Intestino: costipazione Ormoni: riduzione crescita, amenorrea, rischio infertilità,rischio aborto Pelle: secchezza, crescita di peluria su tutto il corpo

25 L Anoressia Nervosa possiede il tasso di mortalità più elevato di qualsiasi disturbo psichiatrico (Theander, 1985; Sullivan, 1995) Non si tratta di un disturbo da sottovalutare né di capricci di bambine viziate o di ragazze che vogliono diventare modelle: a soffrire di anoressia in genere sono ragazze forti, che mirano ad esercitare un controllo assoluto sul proprio corpo, intelligenti e capaci, perfezioniste e con buoni voti a scuola. Vivono però un grosso disagio dal punto di vista emotivo e senza un aiuto esterno (e generalmente il coinvolgimento della famiglia nella terapia) non possono riuscire a guarire.

26 BULIMIA NERVOSA Definizione Ricorrenti di crisi crisi bulimiche: 1.Mangiare, Ricorrenti in ed un inappropriate periodo definito condotte di tempo (ad compensatorie esempio, un periodo per di due prevenire ore) una l aumento quantità di di peso: cibo significativamente vomito autoindotto, maggiore abuso di di quella che la maggior parte delle persone lassativi, mangerebbe diuretici, nello stesso digiuno tempo ed in o esercizio fisico eccessivo circostanze simili. Le abbuffate e le condotte compensatorie durante l episodio si (ad verificano esempio, in media almeno 1 volta alla settimana per tre mesi 2. Sensazione di perdere il controllo sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o di non controllare cosa o quanto si sta mangiando). I livelli di autostima sono inappropriatamente influenzati dalla forma e dal peso del corpo

27 Vicious Circolo Cycle vizioso of della Bulimia bulimia ansietà senso di colpa abbuffata perdita della paura di ingrassare paura di ingrassare vomito

28 Comprensione Psicodinamica della Bulimia Secondo Mintz (1988) il bisogno di punizione dei soggetti bulimici ha origine da una grande aggressività inconscia diretta contro le figure genitoriali: la rabbia viene spostata sul cibo, che viene distrutto in maniera vorace. Il cibo quindi diviene il simbolo di questa relazione fallita, e l alimentazione incontrollata e le condotte di eliminazione rappresentano il conflitto tra il bisogno della madre e il desiderio di respingerla.

29 BULIMIA NERVOSA Il livello minimo di gravità è basato sulla frequenza media delle condotte compensatorie inappropriate Lieve: 1-3 v/sett Moderato: 4-7 v/sett Grave: 8-13 v/sett Estremo: 14 o più v/sett

30 «Compro un gelato, ne compro due, al terzo comincio a vomitare. Passo per il supermarket a comprare l'acqua. Compro un pacco di biscotti, e dei kinder fetta a latte, e un duplo. Mangio tutto in macchina. Vomito tutto in palestra, nel bagno, con la gente che fa la fila fuori per entrare.» (dal diario di Chiara)

31 Effetti della bulimia sull organismo Cervello: depressione, ansietà, bassa auto-stima Sangue: Bocca: erosione dei denti anemia, basso potassio, magnesio e sodio Cuore: battito irregolare, pulsazioni basse, oscillazioni della pressione Disidratazione Gola ed esofago: irritazione, esofagite da reflusso, erosioni della mucosa con perdite ematiche Intestino: costipazione, diarrea, crampi addominali Ormoni: dismenorrea, amenorrea Stomaco: ulcere Pelle: abrasione delle nocche, pelle secca

32 BINGE EATING (o disturbo da alim. incontrollata) Ricorrenti crisi bulimiche Le abbuffate sono associate con tre o più dei seguenti aspetti: - Mangiare molto più rapidamente del normale. - Mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieno. - Mangiare grandi quantità di cibo quando non ci si sente fisicamente affamati. - Mangiare da soli perché ci si sente imbarazzati dalla quantità di cibo che si sta mangiando. - Sentirsi disgustato di se stesso, depresso o assai in colpa dopo l abbuffata.

33 DISTURBO DELL ALIM. CON ALTRA O SENZA ALTRA SPECIFICAZIONE Sono caratterizzati da una sintomatologia ridotta. La loro diffusione è elevata e la loro gravità è spesso sovrapponibile a quella delle forme conclamate. Obiettivo primario è quello di minimizzare l uso della diagnosi vaga disturbo dell alimentazione non altrimenti specificato per far si che i pazienti ricevano una diagnosi che descriva accuratamente i lori sintomi e comportamenti il primo passo per definire un piano di trattamento.

34 Disturbo dell immagine corporea Difficoltà a stabilire con precisione la dimensione e la forma del proprio corpo (Tompson, 1992)

35 LA NATURA MULTIFATTORIALE DEI DCA Luxardi 2003

36 Fattori Predisponenti SOCIO-CULTURALI la pressione culturale verso la magrezza; il cambiamento del ruolo sociale della donna; la mitizzazione dei disturbi dell alimentazione; il pregiudizio nei confronti dell obesità (Dalle Grave, 2007)

37 Fattori Predisponenti SOCIO-CULTURALI la pressione culturale verso la magrezza Oggi la maggior parte delle persone, uomini e donne, convivono con un corpo che non rispecchia i modelli di bellezza proposti dalla nostra società. MODA PUBBLICITA TELEVISIONE offrono un ideale di immagine corporea irrealistico e irraggiungibile, se non attraverso diete dimagranti, estenuanti sedute in palestra e trattamenti estetici

38 I mass media favoriscono l insoddisfazione per il proprio corpo (e il mettersi a dieta) Secondo una recente ricerca bastano tre minuti di lettura di riviste femminili per abbassare dell 80% l autostima delle donne

39 Tabella riassuntiva su Immagine Corporea Per avere successo nella vita quanto ritieni importante, secondo te, l ASPETTO FISICO? Quanto ritieni importante L ASPETTO FISICO nel giudicare gli altri? Quanto ritieni che l ASPETTO FISICO influenzi il giudizio che gli altri hanno di te? Molto Poco Per niente ,9% ,6% 33 2,4% Molto Abbastanza 868 Abbastanza 548 Abbastanza 83% 63,1% 49% 40,0% 77% Poco Per niente 129 9,4% ,9% ,7% Molto Poco Per niente ,5% ,6% ,0% 41 3,0% Totale 1376 Totale 1371 Totale 1371 ASL3 GENOVA Età media 14.9 anni

40 Pensi che il tuo corpo sia magro giusto 11 anni % (N) 13 anni % (N) 15 anni % (N) (885) (145) (125) (4095) (909) (798) grasso Totale 11 anni misurato % (N) (1633) (265) (309) Valutazione del peso in base al BMI 100,00 (6613) 11 anni % (N) 100,00 (1319) 13 anni % (N) 100,00 (1232) 15 anni % (N) Normopeso 70,2 76,67 85,14 85,00 (4611) (4081) (1020) (1009) Sovrappeso 22,5 19,14 12,44 12,89 (1476) (1019) (149) (153) P E R C E Z I O N E C O R P O R E A Obeso 7,4 4,19 2,42 2,11 (484) (223) (29) Report HBSC Piemonte (2008) (25)

41 Fattori Predisponenti SOCIO-CULTURALI il cambiamento del ruolo sociale della donna Negli USA, ad esempio, la magrezza è diventata di moda al raggiungimento del diritto di voto da parte delle donne e nel periodo della contestazione studentesca: è evidente, quindi, che si è determinato un forte legame tra la magrezza ed il raggiungimento della libertà e del successo. Inoltre, il corpo magro della donna occidentale, è in antitesi con quello formoso e materno della donna tradizionale, più passiva. Per questo possedere un corpo magro è vissuto come una dimostrazione di autonomia, indipendenza, controllo e successo

42 Fattori Predisponenti SOCIO-CULTURALI la mitizzazione dei DCA Quod me nutruit, me destruit Quello che mi nutre, mi distrugge

43 Fattori Predisponenti SOCIO-CULTURALI il pregiudizio nei confronti dell obesità La scuola è uno degli ambienti dove l'individuo sperimenta per la prima volta atteggiamenti stigmatizzanti a causa della propria condizione. Oltre ai pari sono state trovate attitudini negative a causa del peso anche da parte di insegnanti, personale scolastico e istruttori di educazione fisica. I media, che rappresentano il modo di vedere della nostra cultura, offrono attraverso TV e giornali un'immagine stereotipata della persona obesa spesso rappresentata come goffa, ridicola, non coinvolta in relazioni sentimentali. Il pregiudizio sul peso è una delle ultime forme di discriminazione socialmente accettate. Alla base di tale pregiudizio vi è l'idea che il peso sia sotto il controllo dell'individuo e che ognuno ne sia responsabile. Bisogna combattere l'obesità, non le persone obese (Kelly Brownell)

44 Fattori Predisponenti INDIVIDUALI Chi sono io in questo corpo? - Cambiamento del corpo - Comparsa di un nuovo tipo di pensiero - Distacco ambivalente dalla famiglia - Importanza del gruppo, amico/a del cuore, partner Adolescenza = crisi d identità

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