Che cosa si è perso? Allora. 12/04/2011
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- Niccolina Fede
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1 Disabilita e cronicita Interventi di supporto alla famiglia all interno della rete dei servizi. Benvegnù Alessandro. 12/04/2011 La società odierna da la possibilità e l illusione di essere vicini e in contatto con tutto e tutti saltando le grandi distanze e comunicando in tempi brevissimi da un capo all altro del mondo. Allora. Che cosa si è perso? Perché le nostre città, comuni, quartieri si sentono abbandonati nei loro problemi sociali e di salute? La rete famigliare. Le risorse del territorio. Il Medico di famiglia. L ospedale. 1
2 IL CARE GIVER UNA RESPONSABILITA SANITARIA La figura della badante o del famigliare diventa un Care Giver colui che da assistenza ed è un punto di riferimento importante per mantenere a domicilio una persona malata o fragile. Il CARE GIVER E POCO PROTETTO. I medici di famiglia e gli organi delle cure domiciliari non danno una particolare attenzione al problema e non mettono in atto interventi per ridurre il disagio, incoraggiandolo a riconoscere i suoi limiti e calibrare le sue forze. Caregiver Burden Inventory (CBI) Questo senso di abbandono porta il care giver e le famiglie a non saper gestire molti dei problemi della malattia. E uno strumento di valutazione dell esaurimento psicofisico e sociale dovuto al carico assistenziale, ideato per i familiari o gli operatori che si prendono cura di soggetti affetti da malattia di Alzheimer e altre demenze degenerative, in seguito esteso a tutte le forme di deterioramento cognitivo. 2
3 1 carico oggettivo (item 1-5): associato alla restrizione di tempo per il caregiver; 2 carico evolutivo (item 6-10): relativo al sentirsi escluso rispetto alle aspettative e alle opportunità di vita dei propri coetanei; 3 carico fisico (item 11-14): associato all affaticamento e ai problemi fisici conseguenti al compito di assistenza; 4 carico sociale (item 15-19): relativo alla percezione di un conflitto di ruolo in ambito familiare o lavorativo; 5 carico emotivo (item 20-24): associato ai sentimenti di vergogna e imbarazzo avvertiti nei confronti dei comportamenti imprevedibili e bizzarri dell assistito e al senso di colpa prodotto dalle proprie conseguenti reazioni. Come si struttura Il CBI è uno strumento self-report strutturato in forma di questionario con risposte a scelta predeterminata. Viene compilato dal familiare o dall operatore che assiste la persona affetta da demenza sia al domicilio che in ambito istituzionale. E di semplice comprensione e di rapida esecuzione richiedendo un tempo di compilazione dai 5 ai 10 minuti. Consente di : Determinare il livello, il tipo e le cause del carico assistenziale. Soggetti con identico punteggio totale al CBI possono presentare diversi modelli di stress assistenziale. Questi diversi profili identificano i molteplici bisogni sociali e psicofisici dei caregiver e rappresentano gli obiettivi degli interventi psicologici, sociali e farmacologici, pianificati per ridurne il disagio. PROCEDURA DI SOMMINISTRAZIONE E PUNTEGGIO Deve essere compilato dal familiare o dall operatore che maggiormente sostiene il carico dell assistenza alla persona affetta da demenza Il CBI può anche essere somministrato tramite intervista condotta da personale sociale o sanitario senza addestramento specifico. Al caregiver è richiesto, per ogni definizione, di barrare la casella che più si avvicina alla sua condizione o impressione personale. 3
4 ORIENTARE VERSO IL TERRITORIO LE RISORSE DEL SISTEMA SANITARIO. SUPERARE LA CENTRALITA DELL OSPEDALE. Un reale spostamento potrà avvenire quando ci sarà una diffusa consapevolezza tra i cittadini sulla possibilità di prese in carico alternative al ricovero e qualitativamente apprezzabili. L orientamento verso il territorio garantisce risposte a bisogni sanitari quali la prevenzione, il mantenimento dello stato di benessere/salute, il reinserimento nel contesto sociale produttivo. OARS Older American Resources and Services Viene utilizzato per: OLDER AMERICAN RESOURCES AND SERVICES. Duke Resarch University North Carolina USA Valutazione clinica di stato funzionale personale. Indagini dello stato delle popolazioni adulte. Valutazione e utilizzazione del servizio e requisiti del servizio. 4
5 Impatto sui servizi Valutazione del singolo stato funzionale, per raggruppare le persone di stato funzionale comparabile Disgregazione dei servizi nelle loro componenti generiche (pacchetti di servizio) Studio dell impatto dei pacchetti di servizio specifici sugli stati funzionale specifici. Raccoglie informazioni su: risorse economiche,risorse sociali,stato mentale, salute fisica e capacità di svolgimento delle Adl INFERMIERISTICA TERRITORIALE Mantiene il contatto tra il cittadino ed il medico di medicina generale, per rendere continuativo un iter di salute iniziato in ospedale o per cominciare un nuovo percorso ed assicurare a tutti i cittadini la possibilità di gestire al meglio la propria salute attraverso la rete dei servizi. Inf. sul territorio / Inf. in ospedale Continuità Assistenza alla persona sana ed al nucleo familiare Autonomia professionale e rapporto paritario con il medico di medicina generale Protocolli per la gestione delle patologie Ampio spettro di patologie Ampio spettro di attività Assistenza anche a domicilio Rapporti con le famiglie costanti ed approfonditi Attività di prevenzione ed educazione sanitaria Assistenza limitata nel tempo Assistenza alla persona malata in particolare focalizzata sull individuo Inserimento in un sistema gerarchico Protocolli per la gestione delle patologie Spettro limitato di patologie Attività limitate scarsa 5
6 Rete dei servizi primaria Relazioni familiari di amicizie e vicinato,di lavoro Rapporto affettivo e di affinita Funzione affettiva e di sostegno dell identità di una persona La famiglia ha un ruolo fondamentale Rete dei servizi secondaria. Istituzioni, associazioni, gruppi di volontariato organizzato( sistema formale) Servizi organizzati e programmati ( sistema istituzionale) Erogano servizi e prestazioni Un problema condiviso da un progetto ADI, SID SERVIZI CENTRO DIURNO SOCIO/ASS CENTRO DIURNO RIABIL. RSA TELESOCCORSO ASSISTENZA DOMICILIARE TUTELARE CONTRIBUTI ECONOMICI Fattori di rischio istituzionalizzazione lontananza o non disponibilità del caregiver numero di recenti ospedalizzazioni pochi contatti col mondo esterno, esce meno di casa, socializza di meno incontinenza urinaria anche se occasionale i disturbi del sonno 6
7 Fattori di rischio istituzionalizzazione La necessità costante di supervisione Declino funzionale negli ultimi 90 giorni Uno o più deficit nelle iadl ( vestirsi, igiene personale, uso della vasca) e nelle iadl Improvviso o recente cambiamento delle funzioni mentali e cognitive Nessun coinvolgimento nella preparazione dei pasti e nel fare la spesa Strategie per evitare l istituzionalizzazione Rapporto positivo tra caregiver e assistito Ampliare la rete dei caregiver informali Identificare quali condizioni dell anziano possono essere affrontate dal territorio, formulare un piano di assistenza in queste aree RETE FORMALE DEI SERVIZI: obiettivi PRENDERSI CURA DI ANZIANI FRAGILI PIANI DI INTERVENTO VOLTI A RIDURRE DISABILITA, ISTITUZIONALIZZAZIONE,MORTE PRESTAZIONI A DOMICILIO DELLA PERSONA ASSISTENZA NELLA CRONICITA Rete dei servizi primaria Relazioni familiari di amicizie e vicinato,di lavoro Rapporto affettivo e di affinita Funzione affettiva e di sostegno dell identità di una persona La famiglia ha un ruolo fondamentale 7
8 Rete dei servizi secondaria Istituzioni, associazioni, gruppi di volontariato organizzato( sistema formale) Servizi organizzati e programmati ( sistema istituzionale) Erogano servizi e prestazioni Un problema condiviso da un progetto Analisi Quali interventi adeguati progettare per la popolazione anziana Quali strumenti già attivi esistono nel proprio territorio Come recuperare strumenti nuovi d intervento atti a trattenere l anziano nel proprio contesto familiare in alternativa all istituzionalizzazione VALUTAZIONE AUTONOMIA Condizioni a tre punteggi BADL IADL basic activities of daily living instrumental activities of daily living Anziano in buona salute caratterizzato dall assenza di limitazioni della vita di ogni giorno Anziano moderatamente in cattiva salute, che presenta una o più limitazioni delle attivita di base e diverse limitazioni in quelle strumentali L anziano in cattiva salute che mostra significative limitazioni in entrambe le categorie di azioni 8
9 ADI, SID SERVIZI CENTRO DIURNO SOCIO/ASS CENTRO DIURNO RIABIL. CDR RSA TELESOCCORSO ASSISTENZA DOMICILIARE TUTELARE CONTRIBUTI ECONOMICI DISTRETTO Assistente sociale del comune di residenza: ( fornitura pasti, pulizia della casa, compagnia, segretariato,attivazione telesoccorso,igiene personale) Sussidio indigenti,attivazione legge 28 Medico di Medicina Generale: Problematiche sanitarie Sid : Prestazioni infermieristiche presa in carico del bisogno assistenziale sanitario SID/ADI/CAD PRESTAZIONI SANITARIE SUPPORTO ORGANIZZATIVO E GESTIONALE NELLA SCELTA DELLE CURE INFORMAZIONI SU DOVE SI OTTENGONO LE FORNITURE DI MATERIALE SANITARIO,SUI FARMACI RIMBORSABILI COORDINA I SERVIZI INTEGRATI SPIEGAZIONE SULLE CURE E MOTIVARE PAZIENTE E FAMIGLIA ADI APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE INTEGRATO UNICO OBIETTIVO NON COMPETIZIONE RICONOSCIMENTO DELLA CENTRALITA DELL UTENTE CONTINUITA ASSISTENZIALE 9
10 Assistenza Domiciliare Si svolge all interno dell ambiente fisico, sociale ed emozionale in cui l anziano è vissuto Esistono sei profili di assistenza dall A al D con tre livelli di intensità basso, medio, alto, il profilo integrato con discussione in Uvdm è il profilo DD U.V.D.M. Unità valutativa multi dimensionale È un gruppo di lavoro multidisciplinare che si avvale di volta in volta di figure professionali specifiche per le problematiche in discussione Componenti: Mmg, Assistente Sociale,Infermiere,Geriatra, Responsabile di U.O. Assistenza Domiciliare Socio/assistenziale Erogata dai servizi sociali del comune Prestazioni: Fornitura pasti Aiuto domestico Igiene della persona Trasporto Segretariato sociale Sostegno psicologico e di ri/socializzazione Assistenza domiciliare sanitaria Assistenza medica di base programmata Assistenza domiciliare infermieristica Assistenza riabilitativa Assistenza medica specialistica Fornitura presidi e ausili 10
11 RETE FAMILIARE RISORSA INDISPENSABILE CAREGIVER CONVOLGIMENTO NEL PROCESSO TERAPEUTICO Telesoccorso Rivolto a persone anziane con perdita di autonomia e a rischio sanitario che vivono sole o in assenza di familiari per la maggior parte della giornata Combinatore telefonico attraverso il quale l anziano può inviare la richiesta di aiuto premendo un apposito pulsante Centro Diurno A carattere assistenziale o riabilitativo L anziano rientra a casa sua ogni sera Attività di tipo assistenziale quali la cura alla persona,e la promozione dell autonomia personale Attività di tipo sociale come l animazione, la terapia occupazionale e la socializzazione Contributi Contributo assistente familiare (a favore delle famiglie che assistono in casa persone non autosufficienti con l aiuto di badanti) Contributo economico per famiglie che assistono congiunti affetti da demenza con gravi disturbi comportamentali( pz con Alzheimer) Intervento economico familiare (legge 28/91) Buono servizio( per l acquisizione di sevizi di accoglienza residenziale temporanea) Assegno di sollievo Indennità di accompagnamento 11
12 Contributi della municipalità Minimo vitale Contributi straordinari Contributo affitto comunale Contributo regionale per l affitto Servizi residenziali Residenza o casa di riposo per anziani autosufficienti Residenza o casa di riposo per anziani non autosufficienti Residenza sanitaria assistenziale R.S.A. Casa di riposo Rivolto a persone con più di 65 anni Domanda firmata dall utente Modalità di accesso UVDM Poi dipartimento servizi territoriali con inserimento in una graduatoria Inserimento poi in struttura idonea RSA Destinata a persone che per le condizioni fisiche e psichiche richiedono, oltre all assistenza alberghiera, prestazioni socio sanitarie di livello medio Modalità di accesso UVDM Vengono distinte in riabilitative funzionali e mentali 12
13 Con adeguata formazione, il paziente diviene consapevole della propria malattia e dell andamento del proprio stato di salute, e sa gestire i sintomi e le relative azioni terapeutiche in stretta collaborazione con i medici che lo hanno in cura. Più i pazienti sanno della loro malattia e più condividono queste conoscenze, meglio potranno contribuire a prendere le dovute decisioni in campo medico e assumersi la loro parte di responsabilità su trattamento della malattia e cura. La comunità è un organismo e le famiglie sono le sue cellule. Se le cellule sono malate anche l organismo ne risente. 13
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