La valutazione analogica

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1 La valutazione analogica A cura di Maurizio Candurro 1

2 Individualizzare l offerta formativa Per individualizzare l offerta formativa è necessario conoscere tempestivamente, e con un discreto grado di approssimazione, lo stile cognitivo e i deficit di conoscenze, abilità e competenze presenti nell allievo. Abbiamo già discusso, negli incontri precedenti, di alcune metodologie didattiche, in particolare quella del problem solving, utili per individuare gli stili cognitivi degli allievi. 2

3 Individuare i deficit strategici Ora discuteremo delle possibilità offerte dalla valutazione analogica, per l accertamento di prerequisiti cognitivi degli allievi in termini di abilità e competenze. E stata proposta dal gruppo di ricerca diretto dal prof. Benedetto Vertecchi e presentata nel testo La Valutazione analogica e istruzione individualizzate di Vertecchi, La Torre, Nardi ed.la Nuova Italia 3

4 Individuare i deficit strategici Tali carenze strategiche, se non colmate repentinamente, costituiranno un deficit cognitivo che potrebbe consolidarsi ed essere poi difficilmente colmabile. Le carenze in termini di conoscenze, a differenza di quelle strategiche, sono meno preoccupanti perché colmabili con il semplice studio. 4

5 Prove di valutazione formativa Con le prove di valutazione formative tradizionali si individuano i deficit durante il percorso di apprendimento e non le carenze strategiche che sottostanno alle abilità e competenze del segmento didattico che abbiamo proposto e che stiamo valutando. 5

6 Nuove esigenze valutative Occorre disporre di informazioni attendibili sulle difficoltà che ciascun allievo incontrerà nel segmento didattico proposto prima che l intervento didattico abbia inizio. Bisognerà, cioè, prevedere il comportamento degli allievi in relazione agli obiettivi di apprendimento proposti. 6

7 La valutazione analogica Ciò potrà avvenire con la somministrazione di prove analogiche formulate in modo da richiedere abilità e competenze simili a quelle che dovranno essere utilizzate per accedere al percorso di apprendimento. L analogia consiste proprio nel sollecitare nell allievo, attraverso il riferimento al suo vissuto quotidiano, quelle operazioni necessarie per accedere al segmento didattico proposto. 7

8 Cos è l analogia L etimologia di analogia è l uguaglianza di rapporti (proporzioni), nella nostra accezione è una somiglianza (similitudine o isomorfismo). Mentre l uguaglianza tra due rapporti è necessariamente vera, la somiglianza tra due situazioni è ragionevolmente vera o falsa. 8

9 Analogia e somiglianza Infatti, mentre possiamo essere certi che l uguaglianza 1/2 = 2/4 è vera e l uguaglianza 1/2 = 2/3 è falsa; l analogia il pane sta al grano come il vino all uva la si può ritenere plausibile ed evidente per tutti se si considera la relazione tra alimenti e ingredienti. La frase la sedia sta all allievo come il banco sta al libro non è un analogia evidente a meno che non si vogliano considerare la sedia e il banco come vincoli 9

10 Coppia di elementi da proporre Analogia Coppia di elementi noti Tema Foro 10

11 Una nuova prospettiva Spesso in didattica si fa uso dell analogia per spiegare qualcosa, in questo caso l analogia serve per raccogliere informazioni. La costruzione di tali prove richiede la capacità di associare ad ogni obiettivo didattico un corrispondente obiettivo analogico, il cui possesso possa essere misurato. 11

12 Individuazione di un obiettivo didattico Identificazione di un obiettivo analogico Costruzione di una prova analogica 12

13 Caratteristiche della prova Più calzante è la scelta del campo analogico per costruire il quesito, maggiori sono le probabilità che le previsioni derivanti dalla risposta dell allievo siano attendibili. La prova di valutazione analogica consente, quindi, di diagnosticare in anticipo le difficoltà di apprendimento che si potranno presentare durante l attività didattica. 13

14 Prove analogiche per il linguaggio scientifico e gli strumenti di misura Obiettivi didattici: Identificare linguaggi diversi all interno della produzione letteraria; Riconoscere le caratteristiche generali del linguaggio scientifico; Individuare le caratteristiche principali degli strumenti di misura. 14

15 Primo esempio ITI A. Volta di Napoli Tema: Distinguere un affermazione scientifica da un opinione. Foro: Differenza tra valutazioni condivise e personali. Prova analogica. In riferimento alla finale del mondiale di calcio del 2006, quale delle seguenti affermazioni è condivisibile da tutti: g) Il gioco dell Italia è stato più bello; h) Il gioco della Francia è stato più bello; i) L Italia ha battuto la Francia; j) Le due squadre hanno espresso lo stesso gioco. Una valutazione condivisa sta ad una valutazione personale, come un affermazione scientifica sta ad un opinione 15

16 Secondo esempio Tema: Affermazione scientifica frutto di misure. Foro: il risultato di una partita di calcio svoltasi regolarmente. Prova analogica. In una partita di calcio svoltasi regolarmente una squadra vince quando: g) Gioca meglio dell altra; h) segna dei goal; i) Non subisce reti; j) segna più reti dell altra. La vittoria di una squadra sta al maggior numero di reti segnate come un affermazione scientifica sta alle misure che la generano. 16

17 Terzo esempio Il tema: la sensibilità di uno strumento (minima variazione di una grandezza che è in grado di misurare) Il foro: misure di segmenti con la squadretta da disegno Prova analogica. Quale delle seguenti misure non può essere stata effettuata con la squadretta da disegno: g) 11,5 cm; h) 23,2 mm; i) 25 mm; j) 2,4 cm. L uso di uno strumento sta alla misura che produce come la sensibilità dello strumento sta alla minima variazione apprezzabile 17

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