Droghe contenenti Glicosidi

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1 Droghe contenenti Glicosidi GLICOSIDI Contengono un residuo glucidico = glicone (glucosio, galattosio, ramnosio) insieme ad una parte non zuccherina = aglicone unite da un legame con O, C, N o S. In base alla natura dell aglicone si distinguono glicosidi: Antrachinonici Cianogenici Solforati Saponinici Steroidei Alcolici Aldeidici Fenolici La biosintesi passa attraverso la fosforilazione dello zucchero e la coniugazione a uridina trifosfato (UTP) a dare UDP-zucchero e Ppi.

2 I glucosidi possono essere considerati alla stregua di profarmaci: inattivi come tali necessitano di reazioni di metabolismo per essere trasformati nella forma attiva. In alcuni casi glicosidi ed enzimi di idrolisi sono presenti in compartimenti cellulari diversi e possono essere portati a contatto dalla triturazione della droga in presenza di acqua (cianogenici e solforati)

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4 ANTRACHINONICI Glicosidi contenenti agliconi strutturalmente correlati all antracene, in particolare antrachinoni ed antroni: Importanti per l attività lassativa

5 ANTRACHINONICI Identificazione: Reazione di Borntraeger per gli idrossiantrachinoni (emodina) La droga contenenti antrachinoni è macerata con un solvente immiscibile (etere) e dopo filtrazione è trattata con soluzione basica di idrossido di ammonio o soda caustica: si sviluppa un colore rosa rosso o violetto nello strato acquoso; Se sono presenti glicosidi andrebbero preventivamente idrolizzati con idrossido di potassio alcolico o con acido 2M E negativa per gli antranoli Attività: Il glicoside preserva la struttura antrachinonica fino all intestino crasso, dove viene liberata ad opera della flora batterica intestinale. L attività lassativa si manifesta diverse ore dopo l assunzione. Il meccanismo dell azione lassativa è dovuto ad una attività irritante sulla mucosa del colon che genera forti contrazioni ed induce secrezione di acqua ed elettroliti. Possono portare a perdita di elettroliti ed ipopotassiemia

6 GLICOSIDI ANTRACHINONICI Aloe Succo concentrato o essiccato ottenuto dalle foglie di Aloe barbadensis e ferox raccolte in agosto-ottobre. Contiene non meno del 28% (barbadiensis) o 18% (ferox) di derivati idrossiantracenici espressi come barbaloina (metodo spettrofotometrico) Contiene composti antrachinonici liberi (aloemodina, acido crisofanico, barbaloina) e glicosilati (aloine A e B); resine fenoliche e mucopolisaccaridi (acemannano, betamannano) nelle mucillagini Gli agliconi antrachinonici liberati dalla flora batterica intestinale sono lassativi, L attività lassativa è troppo drastica e aloe viene associato ad altre droghe antrachinoniche meno attive (rabarbaro, cascara) E stata ritirata dal mercato USA per problemi di sicurezza

7 GLICOSIDI ANTRACHINONICI Rabarbaro Rizoma di Rheum officinale e palmatum (cinese) o emodi e webbianum (indiano e pakistano) raccolto in primavera o autunno ed essiccato a lungo, contenente non meno del 2.2% di derivati idrossiantracenici espressi come reina Contiene glicosidi antrachinonici (crisofanolo, aloemodina, emodina), resinoidi A e B (antranoli) e C-D (antroni), sennosidi A-D. Tannini. Quantità significative (6-15%) di ossalato di Ca, usate per il riconoscimento (analisi delle ceneri). Lassativo (sennosidi A e B, trasformati in reina nell intestino) usato in associazione ad altre droghe. Coleretico ed eupeptico. Può impartire una colorazione alle urine. Le foglie sono tossiche per la presenza di elevate quantità di acido ossalico

8 GLICOSIDI ANTRACHINONICI Senna Foglioline secche di Cassia angustifolia e senna raccolte in aprile o settembre ed essiccate al sole; contiene non meno del 2.5% di glicosidi idrossiantracenici calcolati come sennoside B Contiene glicosidi diantronici soprattutto sennosidi A e B, tracce di C e D. Glicosidi monomerici e antrachinoni liberi (aloemodina, crisofanolo, reina). Mucillaggini (10%) Lassativa (sennosidi A e B, trasformati in reina e reinantrone nell intestino). Stimola la secrezione luminale di acqua e modifica la motilità sia direttamente che attraverso la liberazione di autacoidi. Puo impartire una colorazione alle urine. Uso prolungato può portare a perdita di elettroliti, seguita da secrezione di aldosterone, ritenzione di Na e H 2 O con perdita di K e danni associati (rene, cuore)

9 GLICOSIDI ANTRACHINONICI Cascara Corteccia essiccata di tronchi e rami di Rhamnus purshiana e acutifolia raccolta da primavera a luglio e contenente non meno dell 8% di glicosidi idrossiantracenici dei quali il 60% consiste di cascarosidi, tutti espressi come cascaroside A Contiene glicosidi antrachinonici (cascarosidi A-D) in parte liberi; tannino. L aglicone è aloemodina nei cascarosidi A e B, e crisofanolo nei cascarosidi C e D Lassativa (cascarosidi trasformati in crisofanolo nell intestino). Meno attiva della senna, spesso usata in associazione

10 GLICOSIDI ANTRACHINONICI Frangola Corteccia essiccata di tronchi e rami di Rhamnus frangola raccolta da maggio durante la fioritura contenente non meno del 7% di glucofranguline espresse come glucofrangulina A Contiene composti antrachinonici in parte glicosidi (6-9%: glucofrangulina A-B e frangulina A-B) in parte liberi (acido crisogenico). L aglicone è frangula-emodina ed è il composto attivo. Lassativa (glicosidi attivati per liberazione dell aglicone a livello intestinale)

11 GLICOSIDI CIANOGENETICI Derivano da L-aminoacidi e per azione di glicosidasi endogene liberano facilmente acido cianidrico. Sembrano rappresentare un meccanismo di difesa della pianta e si manifesta quando la rottura del tessuto per cause meccaniche mette in contatto gli eterosidi presenti a livello vacuolare e le glicosidasi citoplasmatiche. Lo zucchero è principalmente il glucosio. Intossicazione Prevede una ingestione significativa di parti di piante ricche in eterosidi; l organismo è anche in grado di detossificare rapidamente i cianuri a tiocianati, quindi eliminati nelle urine

12 GLICOSIDI CIANOGENETICI Identificazione: Si impregna della carta assorbente con acido picrico/carbonato di sodio, e la si pone sopra una provetta contenente materiale vegetale frantumato in modo da sviluppare acido cianidrico. Il reagente si colora

13 GLICOSIDI CIANOGENETICI Lauroceraso: Foglie fresche di Prunus laurocerasus da cui si prepara un acqua (titolo in HCN 1 ) per distillazione. Contiene prunasina o aurocerasina (1,2-1,8 g/100 g) ed un enzima (prunase) in grado di idrolizzarlo in glucosio, acido cianidrico e aldeide benzoica Aromatizzante, stimolante respiratorio e antispasmodico I semi contengono amigdalina e possono dare luogo a intossicazioni.

14 GLICOSIDI CIANOGENETICI Mandorla amara: Seme di Prunus amygdalus v. amara, ottenuto dai frutti maturi essiccati, ed a sua volta essiccato Contiene amigdalina (1-3%) ed un enzima (emulsina) in grado di idrolizzarlo in glucosio, acido cianidrico e aldeide benzoica. Olio Aromatizzante scarsamente usato per il contenuto in HCN, come sconsigliabile è l uso dell acqua del decotto per calmare la tosse. La tossicità è dovuto al potenziale contenuto in HCN (cefalea, vomito, stato confusionale, perdita di coscienza) Presente anche in alimenti quali la radice di tapioca (linamarina) o il fagiolo di Lima; glicosidi cianogenetici sono poi presenti nel seme di albicocco, pesco e prugna. Difficilmente di raggiungono concentrazioni pericolose (0,3-3,5 mg/kg)

15 GLICOSIDI SOLFORATI Aglicone e glicone (sempre glucosio) sono legati da un atomo di S Per idrolisi enzimatica danno luogo a isotiocianati, dall odore pungente e dal sapore piccante. Scoraggiano qualsiasi aggressione da parte di insetti Sinigrina Sinalbina Si formano per decarbossilazione di aminoacidi (triptofano, tirosina, fenilalanina.)

16 GLICOSIDI SOLFORATI Senape nera: Seme di Brassica nigra o altre varietà, raccolto in settembre a frutto maturo, ed essiccato; per triturazione si prepara la farina che impastata con vino dà la mostarda Contiene sinigrina (0,7-1,4%), l enzima (mirosina) in grado di idrolizzarlo in glucosio, solfato acido di potassio, ed isotiocianato di allile; inoltre sono presenti un olio grasso (20%) e mucillaggini (20%) Rubefacente per uso locale ed emetico per uso interno. Largamente usato nella mostarda come condimento Il contatto prolungato può provocare irritazioni o ustioni

17 Aglio Droga: Bulbi freschi o essiccati di Allium sativum raccolto in maggio-luglio ed essiccato all ombra Usi Iperlipidemia Aterosclerosi Ipertensione moderata Condizioni di ipercoagulabilità Patologie occlusive delle arterie periferiche

18 Farmacologia Inibisce la aggregazione piastrinica Previene la ossidazione delle LDL Diminuisce il colesterolo e possiede attività fibrinolitica Possibile vasodilatazione periferica (per inibizione dell ACE o aumento della produzione di NO) Attività antibiotica, antitumorali, antiinfiammatoria, diuretica e vermifuga Induce l espressione di enzimi detossificanti (glutatione S- transferasi) Principi attivi Tiosolfuri quali allicina, ajoene, vinilditiine alliinasi allicina alliina

19 Studi clinici Meta-analisi supportano l effetto antiiperlipidemico, modesto ma significativo, ed un potenziale effetto nella ipertensione lieve Supportano l uso nelle patologie occlusive delle arterie periferiche e nelle patologie ipercoagulative Meta-analisi di studi epidemiologici suggeriscono un possibile effetto positivo nel cancro dello stomaco e colorettale Reazioni avverse/ controindicazioni Allergia, disturbi gastrici, nausea, sanguinamenti Da non usare in caso di terapia anticoagulante o in condizioni di ipocoagulabilità Dosi 2-5 g al giorno fresco; g al giorno secco Capsule (gastroresistenti): mg Olio 2-5 mg Altro: equivalente a 4 mg allicin (circa 1 bulbo al giorno)

20 GLICOSIDI FENOLICI Olmaria: Estremità fiorite di Filipendula olmaria, contenente non meno dell 1% di sostanze volatili Per distillazione dà un olio ricco in salicilato di metile ed aldeide salicilica Contiene eterosidi di flavonoidi (rutoside, iperoside), tannini (10-20%), rugosina D, eterosidi di acidi fenolici e xiloglucosidi di salicilato di metile e dell aldeide salicilica. Diuretico ed antireumatico, analgesico ed antifebbrile

21 GLICOSIDI FENOLICI Salice: Corteccia di Salix purpurea, fragilis o alba da giovani rami o terminali dell anno corrente, contenente non meno dell 1.5% di derivati salicilici espressi come salicina (valutati mediante RP-HPLC) Oltre alla salicina, che viene idrolizzata a saligenina (alcol salicilico) poi ossidata ad acido salicilico, contiene resorcinolo, altri glicosidi fenolici, esteri dell acido salicilico, tannini, flavonoidi. Diuretico e antireumatico

22 GLICOSIDI FENOLICI Uva ursina: Foglie di Arctostaphylos uva-ursi, o coactylis o adanotricha, raccogliendo le più giovani in tutte le stagioni Contiene arbutina (non meno del 7% come arbutina anidra, valutata mediante RP-HPLC). Tannini, flavonoidi (quercetina, isoquercitrina), acido gallico, elagico ed ursolico (triterpene)

23 GLICOSIDI FENOLICI Uva ursina: Antisettico e diuretico per infuso e tisana, o meglio per macerazione a freddo. Arbutina e metilarbutina si idrolizzano dando un difenolo instabile che genera idrochinone, che rappresenta il composto attivo. E necessario mantenere le urine alcaline con bicarbonato, ed evitare farmaci o alimenti che acidificano le urine. Antisettico delle vie urinarie (per brevi periodi) Disturbi gastrointestinali (idrochinoni e tannini)

24 GLICOSIDI SAPONINICI (saponosidi) Sono caratterizzate da proprietà tensioattive: formano soluzioni colloidali che schiumeggiano se agitate (la saponaria è storicamente stata utilizzata come detergente) Per idrolisi acida liberano sapogenine: Steroidiche (effetto emolitico rapido) Triterpeniche (effetto emolitico lento ) Spirostano Acido madecassico Sono tossiche per via parenterale, ma innocue per via orale in quanto scarsamente assorbite. Tossiche per ruminanti, insetti e molluschi. Svolgono un ruolo di difesa per la pianta nei confronti delle aggressioni microbiche o fungine

25 GLICOSIDI SAPONINICI (saponosidi) Identificazione: Provocano emolisi degli eritrociti, e tale attività può essere utilizzata per determinare l indice emolitico, ovvero la più bassa concentrazione in grado di causare completa emolisi di una quantità nota di eritrociti E possibile determinare un indice di schiuma identificando la diluizione in grado di dare, per agitazione, una certa quantità di schiuma persistente Separazione I composti possono essere separati con l utilizzo successivo di diverse tecniche cromatografiche Utilizzo: Sono largamente usati come sorgente di steroidi da utilizzare nella emisintesi di contraccettivi, di corticosteroidi etc.

26 GLICOSIDI SAPONINICI Ippocastano Semi di Aesculus hippocastanum Contengono amido ed altri zuccheri, lipidi, eterosidi di flavonoli e fino al 10% di saponosidi I saponosidi (escina) sono una miscela di eterosidi derivanti da due triterpeni: protoescigenina e baringtogenolo-c Antiinfiammatorio, antiedematoso ed antiessudativo soprattutto per via locale (diminuisce la permeabilità capillare ed aumenta il tono vasale), trova indicazioni nella insufficienza venosa, nella fragilità capillare e come antiemorroidario. Spesso in associazione con flavonoidi. E ipotizzabile anche una attività della escina sugli enzimi lisosomiali Una certa nefrotossicità rende controindicato l uso endovenoso in soggetti con insufficienza renale e una certa prudenza nella somministrazione parenterale

27 GLICOSIDI SAPONINICI Poligala: Radici di Polygala senega raccolte in autunno, mondate ed essiccate al sole. Da conservare al riparo dalla luce. Contiene saponine triterpeniche (10%) correlate alla senegina II, poligalitolo, un olio (4%), salicilato di metile. La selegina II per idrolisi dà una genina triterpenica, la senegenina. Usata come espettorante, come infuso o estratto molle idroalcolico, in associazione a altri espettoranti. L effetto sembra mediato da una modesta irritazione gastrica che si riflette in un aumento delle secrezioni bronchiali Vomito, diarrea, disturbi cardiaci e ipotensione

28 GLICOSIDI SAPONINICI Pungitopo: Parti sotterranee di Ruscus aculeatus, che devono contenere >1% di sapogenine espresse come ruscogenine Contiene saponosidi steroidici (eterosidi della ruscogenina e della neoruscogenina) e flavonoidi. Usato come diuretico, la sua attività resta da dimostrare; in vitro i saponosidi si oppongono al rilassamento dei vasi venosi sotto carico. Diverse osservazioni cliniche evidenziano proprietà vasoprotettrici e venotoniche.

29 GLICOSIDI SAPONINICI Edera: Foglie di Hedera helix, raccolte in primavera, che devono contenere >3% di ederacoside Contiene saponosidi triterpenici (principalmente ederacoside-c) e flavonoidi. Antiparassitario ed antifungino (ederacoside-c); è riportata una attività contro amebe, trichomonas e leishmania

30 GLICOSIDI SAPONINICI Primula: Radici di Primula veris Contiene saponosidi triterpenici (acido primulico-a). Tradizionalmente utilizzato per il trattamento sintomatico della tosse e, per uso locale, per l igiene della bocca e per il trattamento di irritazioni della cute

31 GLICOSIDI SAPONINICI Centella: Parti aeree di Centella asiatica, che devono contenere >6% di derivati triterpenoidi espressi come asiaticoside Contiene steroli, eterosidi di flavonoli, oltre ai saponosidi triterpenici. Questi ultimi non sono degli eterosidi ma degli esteri di un trisaccaride con acido asiatico e acido madecassico. Tradizionalmente utilizzata come cicatrizzante, l estratto viene ora utilizzato come complemento nelle lesioni ulcerose di origine venosa; per via orale migliora i sintomi della insufficienza venolinfatica

32 GLICOSIDI SAPONINICI Calendula: Fiori staccati dal ricettacolodi Calendula officinalis, che devono contenere >0.4% di flavonoidi, calcolati come iperoside Contiene mono e oligosaccaridi dell isoramnetolo e del quercetolo, caroteni, una essenza contenente sesquiterpeni, ma principalmente derivati triterpenici e saponosidi derivati dell acido oleanolico L estratto etanolico è antibatterico. L estratto acquoso è antiinfiammatorio per la presenza dei saponosidi. Largamente usata come cicatrizzante, idratante e lenitivo cutaneo, analgesico nelle affezioni della cavità orale La tossicità non trascurabile dell estratto limita l utilizzo alla via locale

33 Ginseng Droga: radici fresche, essiccate al sole o trattate con vapore di Panax ginseng di almeno 3-6 anni, contenenti un minimo di 0.4% della somma di ginsenosidi Rg1 ed Rb1 Usi Tonico o adattogeno quando affaticati o debilitati Ipoglicemizzante La popolarità in Cina ha portato a portato a fenomeni di adulterazione I prodotti in commercio in Europa sono solitamente di ottima qualità

34 Farmacologia L effetto adattogeno si manifesta su diversi parametri fisiologici Migliora la performance fisica e mentale Stimola il sistema immunitario Stimola l asse ipotalamo-ipofisi-surrene L attività ipoglicemizzante è dubbia Principi attivi Ginsenosidi; gli estratti standardizzati riportano il contenuto in ginsenosidi Panaxani

35 Studi clinici Migliora la determinazione e la resistenza in individui stressati Diminuisce i livelli di zucchero quando preso vicino ai pasti Trials clinici solitamente disegnati e condotti in maniera approssimativa, da considerare quali risultati preliminari Studio preliminare con esito positivo sulla disfunzione erettile (un uso tradizionale del ginseng) Reazioni avverse/ controindicazioni Sindrome da abuso di Ginseng. In soggetti giovani e in salute può causare sovrastimolazione. Ipertensione, insonnia, effetti estrogenici, midriasi, arteriti cerebrali Da non usare in caso di diabete, gravidanza, allattamento Sono riportati casi di interazioni con inibitori delle MAO, Warfarin Dosi Radice essiccata: 2 g al giorno, il mattino in caso di insonnia Estratti: mg al giorno, al 2-6% di ginsenosidi Da non usare per più di tre mesi di seguito

36 GLICOSIDI SAPONINICI Eleuterococco: Organi sotterranei di Eleutherococcus senticosus,, che devono contenere >0.08% di eleuteroside D ed E Contiene polisaccaridi, fenoli (cumarine, lignani) ed eleuterosidi. Questi ultimi sono una definizione che comprende eterosidi triterpenici specifici, ma anche composti molto diversi tra loro Come il ginseng, l eleuterococco è ritenuto un adattogeno Tradizionalmente usata nelle astenie funzionali I risultati clinici nell uomo sono abbastanza discutibili

37 GLICOSIDI CARDIOATTIVI Circa 100 composti costituiti da una genina (aglicone) di natura steroidea, unita in 3 ad una catena zuccherina, ed in 17 ad un anello lattonico a 5 o 6 atomi di C (questi ultimi presenti nel veleno di rospi del genere Bufo). La genina è responsabile dell attività biologica, mentre gli zuccheri possono influenzare le caratteristiche farmacocinetiche. Identificazione In ambiente acido danno derivati disidratati fluorescenti. Si utilizza per riconoscere i composti separati mediante TLC, spruzzando acido tricloroacetico in etanolo (reazione di Jensen). In presenza di un ossidante (cloramina) si possono osservare fluorescenze di colore differente

38 GLICOSIDI CARDIOATTIVI Digitale Foglie essiccate (a basse temperature) di Digitalis purpurea raccolte alla fine del I anno, contenenti >0.3% di glicosidi cardenolici, espressi come digitossina. Contiene glicosidi digitalici quali la digitossina, la gitossina, la gitalossina. Si ottengono per degradazione enzimatica da parte di una β-glucosidasi presente nelle foglie stesse dei glicosidi primari (purpureaglucosidi A, B ed E) durante l essiccamento. Contiene anche eterosidi flavonici e antrachinoni Le preparazioni rappresentano fitocomplessi ad efficacia alquanto variabile, in considerazione del ristretto indice terapeutico si preferisce l uso dei singoli principi attivi.

39 GLICOSIDI CARDIOATTIVI DIGOSSINA: Ottenuta da Digitalis lanata (Eteroside primario lanatoside C da cui deriva l acetildigossina che dà digossina per idrolisi alcalina Inotropo positivo usato in caso di insufficienza cardiaca. Causa aumentati livelli di Ca ++ intracellulare attraverso la inibizione della Na/K ATPasi Induce diminuzione delle dimensioni cardiache, miglioramento della perfusione renale, diuresi e riduzione dell edema. Per azione sui barocettori carotidei induce bradicardia riflessa. Può dare accumulo e gravi aritmie, vomito, dolori addominali

40 GLICOSIDI CARDIOATTIVI Strofanto Granuli di Strophantus gratus raccolte a fine agosto, tagliate in listarelle essiccate in stufa a C; conservati in recipienti chiusi. Rappresenta la fonte di ouabaina (eteroside a genina poliidrossilata), molto polare e poco riassorbita Cardiotonico digitalico a breve durata d azione, Stessi effetti collaterali della digitale.

41 GLICOSIDI CARDIOATTIVI Scilla Squame mediane dal bulbo di Urginea maritima e scilla, sarmentosus, e gratus raccolte a fine agosto, tagliate in listarelle essiccate in stufa a C; conservati in recipienti chiusi. Contiene glicosidi bufadienolidi (1% scillaren A e proscillaridina A, contenenti scillarenina), flavonoidi liberi e glicosilati, mucillaggini (3-10%), triterpeni Cardiotonico digitalico a breve durata d azione e poco assorbito, diuretico ed espettorante Stessi effetti collaterali della digitale. Applicata fresca sulla cute provoca irritazioni (rubefacente)

42 GLICOSIDI CARDIOATTIVI Oleandro Foglie di Nerium oleander Si estrae l oleandrina la cui genina è 16- acetilgitossigenina Una foglia è sufficientemente tossica da essere potenzialmente letale L intossicazione causa nausea, vomito, bradi- o tachicardia, arresto cardiaco

43 GLICOSIDI CARDIOATTIVI Convallaria Parti aeree, rizoma e radici di Convallaria majalis (mughetto) Contiene tracce di un olio essenziale e circa 40 glicosidi cardiaci tra cui il convalloside e la convallotossina, il cui aglicone è la strofantidina L avvelenamento è caratterizzato da forte emicrania, nausea, vomito, bradicardia e intensa diuresi. Le vittime sono spesso animali domestici, in considerazione dell ampio utilizzo quale pianta ornamentale

44 GLICOSIDI CARDIOATTIVI Adonide Parti aeree di Adonis vernalis in piena fioritura Contiene una miscela di glicosidi cardiaci tra cui l adonitossina e la cimarina sono i più importanti cardenolidi Sono meno potenti della digitale, ma presentano una cinetica di assorbimento più rapida I preparati contenenti Adonide sono diuretici e sedativi

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