Piano dell Offerta Formativa A.S

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO AVIGLIANO CENTRO PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Piano dell Offerta Formativa A.S A. S Plesso Silvio Spaventa Filippi Via Agesilao Milano Plesso Carducci-Morlino Via E. Fermi

2 INDICE Riferimenti normativi... p Mission dell Istituto. p Chi siamo Le persone, i ruoli, le risorse. p Contesto socio-economico, culturale e formativo dell Istituto p Le reti educative p Le scelte educative p Le scelte organizzative.. p I progetti p Iniziative di arricchimento dell Offerta Formativa... p Il Curricolo lavori in corso... p Verifica e valutazione degli apprendimenti.. p Criteri per l utilizzo delle risorse finanziarie... p Organigramma di Istituto. p Le Commissioni... p Calendario attività docenti... p Assegnazioni dei docenti alle classi p. 42 PREMESSA 2

3 Riferimenti normativi Il Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.) è il documento in cui si esprime l identità culturale e progettuale di ogni scuola. Esso rende nota la progettazione curricolare, educativa e organizzativa di ogni istituto, in base a quanto previsto dalla legge relativa all autonomia scolastica, cioè la legge, entrata in vigore col DPR 275/99, con cui si è stabilito che le istituzioni scolastiche, pur facendo parte del sistema nazionale e pur operando nel rispetto delle norme generali sull'istruzione emanate dallo Stato, hanno una propria autonomia amministrativa, didattica e organizzativa. Il P.O.F. è elaborato, dal punto di vista didattico, dal Collegio dei docenti; viene proposto con la partecipazione di tutte le componenti presenti all interno della scuola e sulla base degli indirizzi generali di gestione e amministrazione definiti in Consiglio d istituto; viene adottato dal Consiglio di Istituto stesso. Il Piano è il progetto di studio, di formazione curricolare e di organizzazione che il nostro istituto propone e s impegna ad attuare in favore della collettività scolastica. La scuola persegue l acquisizione degli alfabeti di base della cultura, così come stabiliscono le Raccomandazioni del Consiglio d Europa (2006/962/CE): si parla di competenze chiave, cioè quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la maturazione della cittadinanza attiva, l inclusione sociale e l occupazione. Il quadro di riferimento europeo delinea otto competenze chiave: - comunicazione nella madrelingua; - comunicazione nelle lingue straniere; - competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; - competenza digitale; - imparare a imparare; - competenze sociali e civiche; - spirito di iniziativa e imprenditorialità; - consapevolezza ed espressione culturale. Tali obiettivi devono essere perseguiti per tutti gli alunni e le alunne in ottemperanza anche alle linee fondamentali dello Statuto degli studenti e delle studentesse, emanato con il decreto del Presidente della Repubblica 249 del 24 giugno 1998 e poi aggiornato nel 2007, secondo il quale la scuola è «luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica». L Istituto Comprensivo Avigliano Centro pone come fulcro della propria azione lo sviluppo della persona nella sua interezza, cercando di predisporre un percorso di formazione e di apprendimento che la valorizzi e porti alla luce le sue potenzialità, affinché dia il proprio contributo all interno della comunità in cui vive, intendendo, con quest ultima, non solo la scuola e il contesto socio-culturale di riferimento, ma anche lo Stato e, in prospettiva, la comunità di destino internazionale nella quale ciascun cittadino è chiamato a cooperare per la costruzione del bene comune. L Istituto si attiene, inoltre, alle normative vigenti in materia di Diritti, integrazione e assistenza della disabilità e in materia di Disturbi Specifici dell Apprendimento, facendo riferimento rispettivamente alla legge-quadro n. 104 del 5 febbraio 1992 e alla legge n. 170 del 2010 (integrata dalle nuove Linee guida del Decreto Ministeriale del 12 luglio 2011). La legge n. 104 si concentra sul rispetto e sullo sviluppo della persona umana, sul raggiungimento dell autonomia all interno del percorso di vita e sulla necessità di porre le basi per una buona partecipazione alla vita della collettività; la legge n. 170 si concentra 3

4 sulla didattica individualizzata e personalizzata, sugli strumenti compensativi, sulle misure dispensative, su adeguate forme di verifica e di valutazione per la tutela del diritto allo studio. Infine, l Istituto segue la normativa sui Bisogni Educativi Speciali (Direttiva ministeriale del 27 Dicembre 2012 e successivi Approfondimenti), per l attenzione dedicata agli alunni e alle alunne che presentano esigenze particolari dovute a svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici e aspecifici dell apprendimento. CHIARO REALIZZABILE VERIFICABILE IL POF DEVE ESSERE CONDIVISIBILE COMUNICABILE FLESSIBILE 4

5 MISSION dell Istituto Apprendere a vivere, apprendere a trasformare le informazioni in conoscenza e la conoscenza in sapienza (E. Morin) La Mission del nostro Istituto si esplica nei seguenti punti: 1. Educazione alla cittadinanza attiva e al rispetto delle regole 2. Solidarietà e volontariato 3. Conoscenza del territorio, tutela delle sue risorse e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale 4. Formazione e promozione di una cultura artistico- musicale come linguaggio universale anche a sostegno della multidisciplinarità. 5. Promozione di una cultura del benessere 5

6 CHI SIAMO LE PERSONE, I RUOLI, LE RISORSE DATI IDENTIFICATIVI DELL ISTITUTO Indirizzo: Via Agesilao Milano Numeri di telefono: 0971/81006 (plesso S. Spaventa Filippi) 0971/81007 (plesso Carducci- Morlino) 0971/81004 (scuola dell Infanzia, plesso S. Spaventa Filippi) Indirizzi internet: 1. Posta Elettronica: pzic87000d@istruzione.it 2. Posta Elettronica Certificata: uffici@pec.comprensivoavigliano.it 3. Sito Web: Dirigente scolastico: Prof.ssa Adriana Formetta Vicario: Ins. Antonello Verrastro Responsabile plesso S. Spaventa Filippi : Ins. Carmela Samela Responsabile plesso Carducci-Morlino : Prof. ssa Mariangela Tripaldi Direttore dei servizi generali amministrativi: Dott. ssa Giustina Sessa La presidenza e gli uffici amministrativi si trovano presso la scuola Primaria S. Spaventa Filippi. L Istituto accoglie bambini e ragazzi di età compresa fra i tre e i quattordici anni, favorendone la formazione e l orientamento nel percorso di studi, in collaborazione con le famiglie e gli Enti territoriali. La qualità del servizio è monitorata attraverso questionari rivolti alle famiglie, agli stessi alunni, ai docenti. 6

7 Gli aspetti didattici e pedagogici vengono discussi e deliberati dal Collegio Docenti presieduto dal Dirigente Scolastico. I Progetti, i corsi di aggiornamento e le risorse vengono coordinati, sulla base delle linee elaborate nel P.O.F., dallo Staff di Istituto che è composto dal Dirigente Scolastico, dagli insegnanti Collaboratori del Dirigente e, quando si discutono argomenti relativi agli incarichi di loro competenza, dagli insegnanti che svolgono il compito di Funzione Strumentale. Possono essere operativi, inoltre, in base alle esigenze e alle risorse disponibili per ogni singolo anno scolastico, gruppi di lavoro o commissioni che fanno riferimento alle Funzioni Strumentali o a singoli progetti. I ruoli, i compiti e le interazioni tra le persone che lavorano all interno dell Istituto possono essere visualizzati attraverso lo schema seguente: DIRIGENTE COLLEGIO DOCENTI ASPETTO DIDATTICO- PEDAGOGICO Funzioni Strumentali: - Gestione POF - Sostegno al lavoro dei docenti - Sostegno agli alunni - Gestione del sito CONSIGLIO DI ISTITUTO DIRETTORE AMMINISTRATIVO ASPETTO AMMINISTRATIVO- ORGANIZZATIVO Referenti dei progetti Consigli di Intersezione, interclasse, classe Coordinatori di classe 7

8 L attività amministrativa è coordinata dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) e dal Dirigente Scolastico. La funzionalità dei servizi è garantita dalle seguenti attività: distribuzione dei compiti al personale; assemblee periodiche del personale A.T.A.; informazione diffusa; collaborazione tra il DSGA e il Dirigente Scolastico. Il Consiglio di Istituto, fatte proprie le linee del P.O.F., delibera sulle materie di competenza: gestione finanziaria; orari di funzionamento; regolamenti di Istituto; viaggi di istruzione e uscite didattiche; calendario scolastico. Il vicario del Dirigente collabora strettamente con il Dirigente e lo sostituisce in ogni sua mansione in caso di assenza. Il Dirigente si avvale della collaborazione di altre figure: i responsabili di plesso. Nell organizzazione dell attività didattica, di fondamentale importanza sono gli incontri mensili di Intersezione per la Scuola dell Infanzia, gli incontri di programmazione settimanale dei team della Scuola Primaria e i Consigli di Classe della Scuola Secondaria di Primo Grado. Essi perseguono i seguenti scopi: confrontare e condividere gli interventi formativi; esaminare problemi attinenti agli alunni; elaborare modalità di verifica; programmare interventi di recupero o potenziamento. Funzioni strumentali Per coordinare e promuovere importanti attività all interno della scuola, il Collegio dei Docenti ha definito quattro aree di intervento: 1) Gestione del P.O.F. 2) Sostegno al lavoro dei docenti 3) Sostegno agli alunni 4) Gestione del sito della scuola. Di ciascuna di esse è responsabile la corrispondente Funzione Strumentale. Si tratta di figure che hanno il compito di progettare e coordinare le attività che fanno riferimento alla propria area di competenza e renderle coerenti con il P.O.F., in modo che abbiano come propria finalità l attuazione del Piano dell Offerta Formativa. Commissioni In base a esigenze specifiche e in base alle risorse annualmente disponibili, per consentire un agile realizzazione delle proposte avanzate dalle funzioni strumentali, possono essere attivate Commissioni che si riuniscono periodicamente. A esse si aggiunge la Commissione Valutazione del servizio dei neoimmessi in ruolo e la Commissione di Autovalutazione di Istituto. 8

9 RISORSE STRUTTURALI Ufficio di Presidenza Ufficio di Segreteria Ufficio del D.S.G.A Aule Biblioteche Laboratori multimediali Aule Lim Palestre Locali cucina Refettori Aula psicomotoria Aule Docenti Aule strumento musicale Sala riunioni 9

10 CONTESTO SOCIO-ECONOMICO E CULTURALE DELLA SCUOLA Il territorio su cui opera l Istituto Comprensivo Avigliano Centro è prevalentemente montuoso e fa parte della Comunità Montana dell Alto Basento. BACINO D UTENZA: Avigliano Frazioni limitrofe del Comune di Avigliano Alcune frazioni del Comune di Ruoti e Bella La realtà socio-economica-culturale del territorio è eterogenea e caratterizzata da: Progressiva espansione del terziario; Innalzamento del livello culturale della popolazione; Modesta presenza di immigrati; Interesse delle famiglie per attività extrascolastiche; Carenze di infrastrutture a scopo culturale e ricreativo; Crisi della famiglia; Situazioni di disagio socio-economico; Devianze giovanili. 10

11 Le reti educative: la scuola e il territorio L Istituto Comprensivo, nell ottica dell autonomia, si rapporta con la realtà territoriale per far conoscere all esterno le proprie attività e i propri progetti, nella consapevolezza di far parte di una realtà più vasta. L Istituto si relaziona in primo luogo con l Amministrazione Comunale, ma anche con gli Enti, le Agenzie, le Commissioni e le Associazioni seguenti: Società Operaia del Mutuo Soccorso Pro-loco Amici di Ypsilon Lega Ambiente A.C.R. Avis Associazioni sportive AUSER UNITRE La scuola si avvale della collaborazione di: Regione Basilicata Ente locale (Municipio ) 11

12 LE SCELTE EDUCATIVE Le finalità generali delle Scuole dell Infanzia e del primo ciclo d istruzione alla luce delle Indicazioni Le Indicazioni Nazionali richiedono alla scuola di essere consapevole del nuovo scenario in cui essa agisce: una nuova cornice culturale rispetto al passato, caratterizzata dalla complessità, per cui continui stimoli, messaggi, informazioni, problemi si intrecciano moltiplicando, per ogni società, le opportunità, ma anche i rischi. In questo rapido divenire la scuola è chiamata a contrastare la frammentazione e la dispersione delle conoscenze, attraverso una formazione significativa e completa di ogni singola persona, in modo da poter affrontare positivamente l incertezza e la mutevolezza dei contesti presenti e futuri. Compito della scuola, oggi, è quello di educare istruendo, ovvero trasmettere il patrimonio di conoscenze e linguaggi culturali, senza mai perdere di vista il soggetto che apprende; esso è unico e irripetibile e ha il diritto di essere posto al centro dell azione educativa, accompagnato nel percorso di formazione personale e fornito delle competenze indispensabili per partecipare attivamente al proprio contesto economico e sociale. Nel perseguire queste finalità, la scuola non può dimenticare di partecipare alla costruzione del concetto di cittadinanza, insegnando le regole del vivere e del convivere in alleanza educativa con la famiglia, in primo luogo, e con le altre agenzie educative del territorio. Inoltre, la scuola, contribuisce alla costruzione di un nuovo umanesimo, educando alla visione sistemica del mondo, per cui ogni parte del sistema influenza le altre. Ogni persona, in quanto parte del sistema, ha una responsabilità unica nei confronti del futuro dell umanità, e a questa consapevolezza dovrebbe pervenire ogni alunno in ogni fase della sua formazione. A questo scopo la scuola può contribuire non con la semplice trasmissione di tante informazioni in vari campi del sapere, ma insegnando i nuclei fondanti di tutti gli ambiti disciplinari e, contemporaneamente, guidando all elaborazione dei loro molteplici collegamenti. 12

13 La scuola come ambiente educativo: accoglienza, alleanza educativa, inclusione, orientamento L educazione si colloca al centro dello sviluppo sia della persona sia della comunità; il suo compito è quello di consentire a ciascuno di sviluppare pienamente i propri talenti e di realizzare le proprie potenzialità creative, compresa la responsabilità per la propria vita e il conseguimento dei propri fini personali (Jacques Delors, Nell educazione un tesoro). Nel nostro Istituto viene rivolta una particolare attenzione all individuo come essere unico e irripetibile nei suoi vari aspetti: dalle diversità affettive a quelle cognitive, dalle diversità socio-culturali a quelle etniche; altro aspetto altrettanto importante è il contesto-classe che rappresenta una vera risorsa per la crescita individuale e collettiva: nel momento in cui si instaurano e vengono curate le relazioni tra coetanei e con gli adulti si favorisce il rafforzamento di una identità individuale sana e positiva che può diventare opportunità per il gruppo e per la collettività in generale. Accoglienza Nel percorso di crescita dai tre ai tredici anni l alunno incontra momenti di cambiamento nel passaggio da una classe all altra e da un ordine di scuola all altro. Gli insegnanti, nella consapevolezza che tali tappe rappresentano un momento di prova costruttivo, talvolta vissuto con preoccupazione, prevedono percorsi di accompagnamento all inizio di ogni anno scolastico e attività specifiche negli anni-ponte. Si definiscono, inoltre, incontri di raccordo tra gli insegnanti: attività di accoglienza nel periodo di passaggio tra un ordine di scuola e quello successivo, e tra una classe e quella successiva, al fine di creare un clima rassicurante di relazioni, favorevole al processo di apprendimento; attività di continuità in cui i docenti delle scuole di provenienza e quelli delle scuole di grado successivo organizzano insieme incontri tra gli alunni dei due ordini: gli alunni vengono coinvolti in attività da svolgere in gruppi misti per favorire la conoscenza reciproca e la collaborazione. In una seconda fase i nuovi docenti acquisiscono informazioni e dati sugli alunni dagli insegnanti che li hanno accompagnati fino a quel momento. 13

14 Alleanza educativa L alleanza educativa si configura come opportunità, da parte della scuola, di condividere con la famiglia un ideale di cooperazione educativa fondato sulla fiducia reciproca e sul giusto equilibrio tra le specifiche funzioni. La costruzione dell alleanza educativa tra la scuola e la famiglia non può prescindere dalla parallela tessitura di proficue relazioni: solo l esercizio diffuso e avveduto delle corresponsabilità può costituire, infatti, un efficace antidoto alla solitudine della scuola e/o della famiglia nell affrontare le delicate questioni che toccano la vita dei ragazzi di oggi.. Coerentemente con queste premesse i docenti dell Istituto esplicitano e valorizzano la relazione con le famiglie attraverso: colloqui individuali: momenti definiti e riservati per le famiglie dei singoli alunni; incontri assembleari: coinvolgimento e socializzazione dei percorsi formativi delle classi; patto di corresponsabilità: documento che definisce i ruoli e i compiti degli attori dell alleanza educativa (alunni, genitori, insegnanti) e li impegna alla collaborazione reciproca; regolamento d Istituto: uno strumento di educazione propositivo che vuole promuovere e dare risalto a comportamenti positivi e sollecitare una riflessione critica e costruttiva verso quelli negativi, affinché sia garantita a ciascuno una crescita sana nel rispetto dei valori che sono alla base della collettività. Inclusione La Scuola ritiene una priorità l inserimento e l inclusione nel contesto scolastico di tutti gli alunni. A tal fine risulta indispensabile l utilizzo di un curricolo personalizzato per gli alunni diversamente abili, per gli alunni in situazione di svantaggio e per gli alunni di origine straniera (qualora se ne ravvisi la necessità), nonché di specifici progetti per offrire a tutti pari opportunità di crescita culturale, relazionale e sociale. Gli insegnanti ritengono che la conoscenza e l accettazione positiva delle diversità siano dei valori e operano in un ottica di attenzione alle esigenze di ciascun allievo, di solidarietà e di inclusione sociale. L Istituto si impegna a favorire l inclusione scolastica degli alunni diversamente abili senza differenze o distinzioni; le scelte educative ed organizzative dell Istituto costituiscono già un ottimo contesto sul quale si innestano tutte le procedure e le risorse previste dalla Legge n. 104/92 e dalla Legge 170/2010. Gli insegnanti di sostegno, contitolari della classe, affiancano gli insegnanti curricolari nel processo di inclusione, educazione e istruzione di tutti gli alunni. I docenti, in collaborazione con le famiglie e gli operatori sanitari individuati dalle ASP, predispongono per gli alunni diversamente abili interventi e percorsi personalizzati, detti PEI. (Piani Educativi Individualizzati). 14

15 BES generici e BES dei DSA Per quanto concerne i Bisogni Educativi Speciali generici (disturbi specifici di apprendimento e situazioni di particolare svantaggio) e per quanto riguarda i più specifici casi di DSA (Disturbo Specifico di Apprendimento), in presenza di diagnosi certificata, e secondo le indicazioni che essa suggerisce, il Consiglio di Classe e la famiglia concordano un Piano Didattico Personalizzato (detto PDP) al fine di garantire il successo formativo dell alunno. Orientamento Nel corso dell ultimo anno della Scuola Secondaria di I grado, si cura un percorso orientativo affinché i ragazzi possano operare scelte consapevoli in vista del percorso scolastico successivo. Ogni Consiglio di Classe, sulla base di osservazioni sistematiche e continue, di colloqui con gli studenti e con le loro famiglie, elabora per ciascun alunno il consiglio orientativo. 15

16 LE SCELTE ORGANIZZATIVE Carta d Identità della Scuola dell Infanzia Nella Scuola dell Infanzia le attività didattiche fanno riferimento ai campi di esperienza elencati e descritti nelle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione. Le attività stesse vengono scelte con modalità diverse e in relazione ai diversi ritmi di apprendimento e agli interessi dei bambini. Si privilegiano: Attività di laboratorio Attività di gruppo in sezione e intersezione Attività per gruppo di età omogenea ed eterogenea. Rivestono, pertanto, importanza fondamentale l'allestimento di spazi-laboratorio, di angoli-gioco e di angoli per le attività dove i bambini possono relazionarsi, manipolare, fare ipotesi, costruire e inventare. Si utilizzano materiali poveri come la creta, la carta, la plastilina, il das, il polistirolo, il legno, la gomma, la gommapiuma e il sughero. Si usano inoltre materiali di facile consumo, sussidi didattici e audiovisivi 16

17 ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA E PIANO DELLE ATTIVITÀ Dal lunedì al venerdì ore Sabato ore TEMPI ATTIVITA SPAZI Pre-scuola Accoglienza-giochi collettivi Attività didattico educative Attività di relax Preparazione pranzo Pranzo Attività di relax Attività libere Giochi guidati Riordino aula-preparazione uscita Intersezione Sezione-intersezione Sezione Sezione- intersezione-sala giochi Servizi igienici Refettorio Sezione intersezione sala giochi Sezione- intersezione-sala giochi Sezione- intersezione-sala giochi 17

18 Carta d Identità della Scuola Primaria La Scuola Primaria si prefigura come l anello centrale del percorso educativo del nostro Istituto ed opera in raccordo pedagogico-curricolare con le Scuole dell Infanzia e con un percorso di continuità con la Scuola Secondaria di I grado. La Scuola Primaria dei due plessi, Morlino e S. Spaventa Filippi, accoglie i bambini nella consapevolezza dell unicità della persona, considerata irripetibile e ricca, proprio perché diversa, nei suoi aspetti affettivi, relazionali, cognitivi, socio-culturali ed etnici. Partendo da ciò ha scelto di considerare la classe come un grande gruppo di lavoro nel quale ciascuno può esprimere se stesso e offrire agli altri il proprio patrimonio per costruire insieme un buon tessuto di relazioni e un sapere efficace e in continua evoluzione. La Scuola organizza il tempo-orario secondo tale articolazione: PLESSO MORLINO Tempo scuola:28h settimanali (1 rientro) 18

19 PLESSO MORLINO Tempo scuola: 28h settimanali (1 rientro) CLASSI GIORNI ORARIO Martedì ^B lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato Tempo scuola: 40h settimanali (4 rientri) CLASSI GIORNI ORARIO lunedì, ^A 1^B 2^A 3^A 4^A 4^B 5^A martedì, giovedì,venerdì mercoledì, sabato PLESSO S. SPAVENTA FILIPPI Tempo scuola: 28h settimanali (1 rientro) CLASSI GIORNI ORARIO 1^A 1^B Martedì - lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato ^A 3^A 4^A Lunedì - martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato

20 Tempo scuola: 32h settimanali (2 rientri) CLASSI GIORNI ORARIO martedì, giovedì ^A 5^B lunedì, mercoledì, venerdì, sabato Tempo scuola: 40h settimanali (4 rientri) CLASSI GIORNI ORARIO ^B 3^B 5^C lunedì, martedì, giovedì,venerdì - mercoledì, sabato QUADRO ORARIO delle DISCIPLINE DISCIPLINE MODELLO 24 ORE MODELLO 27 ORE (da adottare nel tempo pieno) MODELLO 40 ORE (tempo pieno) ITALIANO APPROFONDI MENTO MATEMATICA APPROFONDI MENTO LINGUA INGLESE STORIA- COSTITUZION E GEOGRAFIA SCIENZE MUSICA ARTE E IMMAGINE ED. FISICA RELIGIONE/AL TERNATIVA TECNOLOGIA MENSA 1 4 LABORATORI 4 20

21 Carta d identità della Scuola Secondaria di I grado. Nell Istituto è presente una scuola secondaria di I grado che accoglie ragazze e ragazzi provenienti dalla Scuola Primaria del Comune, dalle Frazioni limitrofe del Comune di Avigliano e da alcune frazioni del Comune di Ruoti e Bella. La Scuola Secondaria di I grado si pone come ultima tappa del primo ciclo di formazione, ma anche come momento di passaggio per la prosecuzione sia del percorso di studi, con la scuola secondaria di II grado, sia del percorso di apprendimento lungo l intero arco di vita della persona. Per tale motivo essa deve assolvere al difficile compito di accompagnare i ragazzi nel passaggio dall infanzia all adolescenza, con i cambiamenti fisici, emotivi e cognitivi che tale passaggio reca con sé. A ciò si aggiunge la responsabilità di creare gli ambienti di apprendimento più idonei per far sì che si maturino le conoscenze, le abilità fondamentali e le competenze di base considerate indispensabili per la formazione dei futuri cittadini. In base a quanto previsto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo del 2007 e del 2012, durante gli anni della scuola secondaria di I grado avviene l accesso alle discipline, viste come lenti attraverso le quali comprendere e interpretare la complessità del reale. A tal fine le diverse discipline non vengono presentate come compartimenti separati del sapere, ma come punti di vista diversi attraverso i quali analizzare problemi di carattere teorico, vivere esperienze, fare sperimentazioni. Proprio per questo, la nostra scuola si impegna nel favorire, in tutti i settori, la conoscenza e l applicazione del metodo scientifico in modo che gli allievi imparino ad imparare, ossia ad essere protagonisti di un percorso di apprendimento che porti a migliorare abilità e maturare competenze. CLASSI GIORNI ORARIO Martedì La scuola secondaria di I grado si impegna a evitare una didattica trasmissiva favorendo la centralità del soggetto che apprende e dando spazio all apprendimento cooperativo Lo studio delle discipline, l attività di ampliamento dell offerta formativa e i progetti mirano a suscitare l interesse, guidano gli allievi a cogliere 2^B i nuclei fondanti di ogni campo disciplinare e favoriscono la visione unitaria del sapere. lunedì, mercoledì, La scuola secondaria prevede un giovedì, tempo-scuola venerdì, di 30 ore settimanali, articolate in 5 ore antimeridiane giornaliere. sabato 21

22 TEMPO SCUOLA: 30h settimanali CLASSI GIORNI FLESSIBILITA DIDATTICA 1^ A 2^ A 3^ A 1^ B 2^ B 3^ B 1^ C 2^ C 3^ C 1^ D 3^ D lunedì, martedì mercoledì, giovedì, venerdì, sabato Attività curriculari Tutte le classi Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì. 13,15-17,15 Attività di strumento musicale QUADRO ORARIO delle DISCIPLINE Discipline Classi 30h Italiano 6 Approfondimento 1 Lingua inglese 3 Lingua francese 2 Musica 2 Arte e immagine 2 Educazione fisica 2 Storia 2 Geografia 1 Matematica 4 Scienze 2 Tecnologia 2 Religione o attività alternativa 1 NOTA: L ora di Cittadinanza e Costituzione è trasversale alle discipline 22

23 Indirizzo musicale La pratica musicale nelle scuola costituisce momento fondamentale nella crescita dell individuo, poiché permette di sviluppare competenze e abilità che altrimenti rimarrebbero latenti. L approccio alla musica, soprattutto quando è effettuato tramite la didattica del fare, consente ai ragazzi di sviluppare appieno il proprio potenziale umano e cognitivo. La crescita del senso estetico e critico, della capacità relazionale e di problem-solving trovano terreno fertile nel fare musica, attività centrale ad una didattica di orientamento moderno (Anna Maria Freschi, Insegnare uno strumento). Nel nostro Istituto si prevede lo studio di uno tra quattro strumenti (clarinetto, pianoforte, chitarra e percussioni), ciascuno insegnato da un docente diverso con specifica preparazione. La scelta di frequentare il corso di strumento è opzionale, subordinata all effettiva disponibilità di posti e al superamento di una prova attitudinale. La materia Strumento musicale è curricolare e, al pari delle altre, prevede valutazioni intermedie e finali; inoltre è oggetto di valutazione in sede di esame conclusivo del primo ciclo. L impianto didattico del corso prevede lo svolgimento di 2 ore settimanali di lezione per ogni allievo, un ora singolarmente e un ora di musica d insieme (orchestra), in orari da concordare con le famiglie. Durante l anno sono previsti momenti di esibizione dei giovani musicisti sul territorio e momenti di confronto con altre realtà musicali. 23

24 STRUMENTO MUSICALE* CORSI DOCENTE Chitarra Clarinetto Percussioni Pianoforte A-B- C-D A-B- C-D A-B- C-D A-B- C-D Tavaglione Rocco Elia Coviello Vito D Addario Raffaele Apollaro Domenica *Attività pomeridiana (lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì) 24

25 I progetti sono attività che offrono agli alunni la possibilità di confrontarsi con esperienze nuove, di cogliere punti di vista diversi rispetto a una realtà, di aprirsi alla cultura e di riflettere sui valori personali e collettivi, nonché di scoprire e sviluppare le proprie potenzialità. Essi si caratterizzano per l articolazione delle attività, che prevedono un percorso organizzato su più ore curriculari, e per l eventuale presenza di esperti esterni competenti nelle aree disciplinari coinvolte. 25

26 N.B. Le aree progettuali di seguito indicate comprendono progetti già attivati e da attivare se finanziati. Aree Progetti Continuità Raccordo tra i vari ordini di scuola Orientamento (attività incentrate sulla conoscenza di sé, delle proprie attitudini e dei propri talenti; incontri di informazione relativi alla scuola secondaria di II grado) Teatro (Laboratori sull esperienza del fare teatro ) Promozione alla Lettura (Attività di avvicinamento al libro e di incentivazione della lettura) Alfabetizzazione Musicale Arti espressive Salute e Benessere (alfabetizzazione motoria: Emozioni in gioco Maestra Natura ; Attività con esperti di educazione all affettività) Formazione, Sperimentazione e Ricerca ( La palestra di Archimede, Nuove prospettive per il Curricolo ) Educazione alla cittadinanza e alla legalità Classi coinvolte Classi ponte dei tre ordini di scuola Classi terze Scuola Secondaria di I grado Tutte le classi dell Istituto Scuola Primaria Scuola Primaria Alcune classi dell Istituto Alcune classi dell Istituto Classi della Scuola Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I grado 26

27 Iniziative di arricchimento dell Offerta formativa Uscite didattiche sul territorio e viaggi d istruzione Le uscite didattiche e i viaggi d istruzione sono parte integrante del P.O.F. del nostro Istituto e della progettazione didattica, in quanto sono finalizzati a promuovere il contatto diretto con i diversi aspetti della realtà artistica, sociale, ambientale, economica e storica del territorio in cui sono realizzati. Si tratta di esperienze di apprendimento e occasioni di crescita che richiedono, pertanto, una progettazione articolata, coerente con l attività didattica e formativa dell Istituto. Spettacoli teatrali Il P.O.F. ribadisce l importanza di utilizzare linguaggi diversi come strumenti dell apprendimento e offre agli alunni l esperienza diretta del fare e fruire teatro, attraverso progetti mirati. Dal momento che il teatro consente l interazione di linguaggi diversi (verbale, non verbale, mimico, gestuale, iconico, musicale), la partecipazione, anche come spettatori, agli spettacoli diventa per gli allievi un momento altamente formativo. 27

28 Lavori in corso sul Curricolo In coerenza con quanto messo in rilievo nel testo delle Indicazioni nazionali, i diversi ordini di scuola stanno lavorando alla costruzione di un curricolo verticale. Gli obiettivi che si intendono perseguire sono quelli di garantire continuità educativa e didattica agli allievi, dalla Scuola dell Infanzia alla Secondaria di primo grado, in un percorso incentrato sulle competenze-chiave della formazione della persona, in cui le competenze cognitive e disciplinari siano integrate in modo organico con le competenze socio-emotive. Si tratta di un lavoro ancora in corso di definizione, che verrà completato e rivisto nel corso del prossimo anno. Punto di partenza è la lettura ragionata delle ultime Indicazioni Nazionali per l identificazione di una definizione condivisa di competenza-chiave. Si procederà, poi, a individuare il raccordo tra conoscenze, abilità e competenze specifiche di ciascuna disciplina. In generale, il lavoro sul curricolo sarà contraddistinto da criteri di essenzialità e progressività: l essenzialità deve caratterizzare il percorso scolastico in quanto esso non è dato dallo studio estensivo di un alto numero di contenuti, ma da quello intensivo e criticamente approfondito; la progressività è fondamentale in quanto prefigura un percorso di istruzione che accompagni gli allievi lungo l intero ciclo e che si soffermi principalmente sui progressi conseguiti rispetto ai livelli di partenza. 28

29 Verifica e valutazione degli apprendimenti La valutazione avviene attraverso un duplice sistema esterno e interno all Istituto. Sistema esterno Le abilità operative e le competenze trasversali che ogni alunno deve raggiungere sono verificate alla fine del primo ciclo di istruzione, con l esame di Stato, al cui interno sono inserite prove esterne, fornite dal Servizio Nazionale di valutazione INVALSI. Secondo le direttive ministeriali, le prove INVALSI vengono somministrate alle seguenti classi: - seconde e quinte della scuola primaria - terze della scuola secondaria. I risultati delle prove, restituiti dall Invalsi, vengono analizzati negli aspetti ritenuti maggiormente significativi, per mirare gli interventi didattici laddove si riscontrano le maggiori criticità. Sistema interno La valutazione, intesa come momento di riflessione sull efficacia degli interventi educativo-didattici attuati nel processo formativo dell alunno, ha lo scopo di individuare i punti di forza da consolidare e gli aspetti critici da migliorare. In tal senso, la valutazione non viene intesa solo come atto di verifica finale del processo di apprendimento, ma assume una preminente finalità formativa poiché accerta lo sviluppo educativo nel contesto della realtà del soggetto e ha lo scopo di stimolare il miglioramento del processo di insegnamento-apprendimento. Essa si articola in tre momenti: iniziale (diagnostica) in itinere (formativa) finale (sommativa). 29

30 La valutazione diagnostica definisce la situazione di partenza degli alunni ed è volta alla conoscenza dei prerequisiti e delle abilità di base da essi possedute, in modo da poter procedere all impostazione dell attività didattica. La valutazione formativa fornisce informazioni sul grado di apprendimento dell alunno e sulle difficoltà incontrate in itinere. I docenti controllano l efficacia dell azione didattico-formativa svolta. Nel caso in cui non si riscontrino progressi degli studenti si provvede alla revisione del percorso previsto, apportando le correzioni necessarie per favorire il conseguimento degli obiettivi. La valutazione sommativa rileva le modifiche intervenute nel processo di apprendimento, accertando il grado di raggiungimento degli obiettivi e tiene conto dei progressi dell alunno rispetto alla situazione iniziale, ma anche rispetto ai traguardi finali da raggiungere al termine del primo ciclo. La valutazione, inoltre, è anche orientativa, perché orienta il processo di apprendimento e indirizza gradualmente gli studenti all autovalutazione, coinvolgendo la loro dimensione affettivo-emotiva. Il confronto continuo con gli alunni, nell intento di comunicare con chiarezza le modalità di valutazione e la terminologia usata, crea un clima favorevole alla costruzione di un idea di sé ancorata alla realtà. La consapevolezza di questo percorso, che conduce alla maturazione della personalità, motiva gli alunni ad orientare le proprie scelte future calibrandole su se stessi, sulle proprie esperienze e sul progetto di vita che cominciano a immaginare. I docenti verificano in modo sistematico il processo di apprendimento. Le modalità di verifica sono di diverso tipo: osservazioni sistematiche durante le attività, dibattiti e conversazioni guidate, prove scritte e orali. Le prove si distinguono in prove in ingresso, in itinere e finali, e si dividono in due macro-categorie: prove aperte (interrogazioni e produzioni scritte e orali di vario tipo), prove chiuse (questionari a risposta multipla, esercizi di completamento, a scelta, con inserimento ecc.). *Dal momento che l attività di valutazione ha come finalità il miglioramento della qualità del servizio scolastico, i docenti dei vari ordini di scuola stanno lavorando alla elaborazione di griglie e rubriche valutative comuni e condivise. 30

31 Le prove di verifica per alunni con DSA e con BES Gli alunni con DSA e con BES possono usufruire di prove personalizzate in base a quanto previsto nel Piano didattico personalizzato predisposto dai docenti; possono usufruire di strumenti compensativi e, se preventivamente concordate, di misure dispensative. Per gli studenti di origine straniera si terrà conto anche degli esiti raggiunti nei percorsi di facilitazione linguistica e delle potenzialità di apprendimento dell alunno nel percorso di studi successivo. Certificazione delle competenze Il Certificato delle Competenze costituisce da una parte il punto di arrivo del percorso formativo compiuto dagli alunni nella scuola primaria e secondaria, dall altra il punto di partenza per le successive esperienze di studio e di vita. Per la scuola primaria è un attestazione dei livelli di competenza raggiunti nelle singole discipline nell arco del quinquennio di scuola. Per la scuola secondaria di I grado è il documento ufficiale che viene consegnato agli alunni dopo l Esame di Stato. Viene compilato da tutti i docenti del Consiglio di Classe e riporta sia la valutazione numerica finale ottenuta nelle prove d esame, sia l indicazione dei livelli di competenza raggiunti nelle singole discipline nell arco del triennio di scuola secondaria di primo grado. 31

32 CRITERI PER L'UTILIZZO DELLE RISORSE FINANZIARIE E PER IL REPERIMENTO DI ULTERIORI RISORSE I fondi che il Ministero dell Istruzione assegna all'istituzione scolastica vengono utilizzati con la massima tempestività possibile: per realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati, secondo quanto indicato nei piani di previsione allegati ai progetti stessi per garantire il normale funzionamento amministrativo generale per garantire il funzionamento didattico ordinario di tutte le scuole dell istituto I fondi vengono distribuiti fra le scuole dell istituto con criteri proporzionali che tengono conto sia del numero delle classi, sia del numero degli alunni, avendo riguardo della presenza di alunni stranieri o di alunni con handicap. L'istituzione scolastica si impegna a reperire ulteriori risorse mediante la presentazione di specifici progetti a: Enti Locali afferenti, allo scopo di integrare le dotazioni di sussidi delle scuole o per iniziative e progetti che coinvolgono scuole di diversi Comuni Enti sovra comunali (Provincia e Regione) per iniziative che riguardano un più vasto ambito territoriale soggetti privati, anche sotto forma di sponsorizzazione, interessati e/o disponibili a collaborare con la scuola per la promozione di attività culturali rivolte agli alunni, alle famiglie e ai docenti. Le famiglie degli alunni possono contribuire alla copertura finanziaria delle spese connesse alla realizzazione del Piano dell'offerta Formativa, in particolare per quanto attiene: gite scolastiche e visite didattiche trasporti attività teatrali attività di arricchimento del curricolo contributo volontario (chiedere TABELLA) In ogni caso le quote poste a carico delle famiglie devono essere di importo modesto e non devono costituire motivo di esclusione dalle attività programmate 32

33 UTILIZZO DEL FONDO D ISTITUTO Fatto salvo che l utilizzo del fondo di Istituto è oggetto di contrattazione integrativa di Istituto, si propongono alcune indicazioni in merito. Il fondo di Istituto e comunque ogni altro stanziamento destinato alla retribuzione di prestazioni straordinarie del personale dovrebbero essere finalizzati a: valorizzare e sviluppare le molteplici risorse umane esistenti nell Istituto migliorare l'organizzazione complessiva dell istituto sviluppare le attività delle commissioni e dei gruppi di lavoro riconoscere i maggiori impegni individuali di docenti referenti e/o responsabili di specifiche attività e iniziative d interesse generale CRITERI PER IL RACCORDO FRA L'ISTITUZIONE SCOLASTICA E GLI ENTI LOCALI TERRITORIALI I rapporti fra l'istituzione Scolastica e gli Enti Locali territoriali sono improntati alla massima collaborazione allo scopo di: promuovere un impiego efficace e integrato delle risorse umane che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole (personale per assistenza ai soggetti con handicap, operatori in servizio civile, ecc ) realizzare un impiego efficace e integrato delle risorse finanziarie che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole CRITERI E MODALITÀ DI RACCORDO/COLLABORAZIONE CON ORGANISMI ASSOCIATIVI OPERANTI NEL SETTORE EDUCATIVO E CULTURALE L'Istituzione Scolastica promuove in ogni forma possibile il raccordo e la collaborazione con le Associazioni culturali e sportive del territorio allo scopo di: mettere a disposizione degli alunni proposte didattiche ed educative ampie e al tempo stesso integrate e congruenti con le linee-guida indicate nel presente Piano valorizzare le competenze professionali di quanti operano all'interno delle Associazioni valorizzare l'opera di volontariato dell'associazionismo 33

34 CRITERI E MODALITÀ DI ATTUAZIONE PER LA STIPULA DI ACCORDI E/O INTESE CON ALTRE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E FORMATIVE DEL TERRITORIO Per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano dell Offerta Formativa l'istituzione Scolastica può stipulare accordi, intese e convenzioni con altre scuole del territorio. Tali accordi sono finalizzati in particolar modo a: promuovere un pieno utilizzo delle risorse umane a disposizione di ogni istituzione scolastica promuovere scambi e incontri fra le scolaresche realizzare progetti didattici comuni Gli accordi possono prevedere forme integrate di partecipazione finanziaria alle spese inerenti la realizzazione dei progetti. 34

35 ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO Ufficio di Presidenza Dirigente scolastico Collaboratore vicario Responsabile Plesso S. Spaventa Filippi Responsabile Plesso Carducci -Morlino Adriana Formetta Antonio Verrastro Carmela Samela Mariangela Tripaldi Consiglio di Istituto Presidente Membro di diritto Componente docente Componente Genitori Componente ATA Donatella Rosa Adriana Formetta Isabella De Carlo Maria Assunta De Conciliis Giuseppina Garramone Donata Rosa Gelsomina Salluzzi Assunta Scelzo Carmela Vita Tripaldi Vitina Verrastro Anna Auria Maria Lucia Auria Pietro Lazazzera Claudia Pietrafesa Pietro Rosa Concetta Santarsiero Margherita Summa Vitina Ferrara Luigina Russo Giunta Esecutiva Presidente DSGA- membro di diritto Componente Docente Componente Genitori Componente ATA Adriana Formetta Giustina Sessa Maria Assunta De Conciliis Pietro Lazazzera Pietro Rosa Vitina Ferrara Comitato di Valutazione Presidente Componenti Adriana Formetta Vitina Pace Mariapina Sileo Giuseppina Garramone Funzioni strumentali AREA 1- GESTIONE DEL POF AREA 2 SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI AREA 3- SOSTEGNO AGLI ALUNNI AREA 4- MULTIMEDIALITA E SITO WEB Maria Rosaria Macchia Mariapina Sileo Filomena Verrastro Lucia Mancusi R.S.U. Donata Maria Carissimi Vitina Ferrara Vito Sabato 35

36 Area Amministrativa Area supporto alla didattica DSGA Ufficio personale docente Ufficio Alunni/Contabilità UfficioPersonale ATA/ Protocollo Collaboratori scolastici Giustina Sessa Vitina Ferrara Carmela Santoro Maria Grazia Samela Donata Maria Carissimi Caterina De Carlo Iolanda De Carlo Carmela Grieco Anna Rosa Mele Carmela Pace Possidente Maria Russo Luigina Vito Sabato Anna Maria Santarsiero Carmela Santoro Bartolino Zaccagnino Iovino Immacolata Palmira Mecca Maria Carmela Sicurezza RSPP RLS ASPP ADDETTI ANTINCENDIO ADDETTI AL SERVIZIO DI PRIMO SOCCORSO Plesso S. Spaventa Filippi Ing.Federica Saracino Sabato Vito Macciò Tiziana Valanzano Rosa Grieco Carmela (ATA) Plesso Morlino- Carducci Verrastro Antonio Arenella Lucia Gianturco Donata Maria Sileo Mariapina Verrastro Vitina Berna Alessandra Colangelo Domenica Maria Di Nuzzo Donatella S. Spaventa Filippi Tancredi Silvia Valanzano Rosa De Conciliis Maria Assunta Santoro Rosanna De Carlo Iolanda (ATA) Plesso Morlino- Carducci Verrastro Vitina Piedilato Giuditta Pace Vitina Tripaldi Mariangela S. Spaventa Filippi Tancredi Silvia Scelzo Assunta Centola Concetta De Carlo Iolanda (ATA) Plesso Morlino - Carducci Galligano Carla Tripaldi Mariangela Coviello Vito Di Mase Giuditta Carissimi Donata (ATA) 36

37 Commissioni di lavoro Commissione POF e Valutazione È coordinata dal docente con l incarico di Funzione Strumentale POF. Si occupa della revisione del POF e della progettazione e redazione del POF Triennale secondo gli indicatori di flessibilità, integrazione, responsabilità per quanto concerne calendario, orario, valutazione, attività curriculari ed extracurriculari, dello studio e dell attuazione del modello di autovalutazione delle attività d istituto È costituita dal Gruppo di lavoro per il RAV; effettua la lettura e la registrazione dei dati rilevati dai questionari e prepara la presentazione dei risultati; coordina e verifica la progettualità d istituto; propone attività volte al miglioramento dell organizzazione e dei servizi, predispone Documenti di Autovalutazione e di Progetti di Miglioramento ; revisiona il regolamento d istituto, il patto di corresponsabilità e stabilisce le sanzioni; intraprende relazioni con il territorio per una progettualità che coinvolga l extrascuola, l amministrazione Comunale e le associazioni operanti nel territorio. REFERENTE COMMISSIONE: Macchia Maria Rosaria FS GESTIONE DEL POF Componenti Scuola dell Infanzia: Mancusi Lucia, Sorrentino Patrizia Componenti Scuola Primaria: Piedilato Giuditta, Tripaldi Carmela Vita, Verrastro Vitina, De Conciliis Maria Assunta, Pace Vitina. Componenti Scuola Secondaria di I grado: Berna Alessandra, De Carlo Isabella. Commissione Integrazione È coordinata dal docente con l incarico di Funzione Strumentale SOSTEGNO AGLI ALUNNI È costituita da tutti gli insegnanti di sostegno dell Istituto Comprensivo; si avvale del supporto, ove richiesto, degli operatori della ASP, degli operatori dei Servizi sociali, degli assistenti educatori etc. coordina l accoglienza e l integrazione scolastica degli alunni disabili (dalla Scuola dell Infanzia alla Scuola Secondaria di 1 grado); monitora la situazione complessiva, relativa all inserimento, nell ambito dei plessi (numero di alunni disabili, DSA, BES, stranieri, tipo di problematica, classi coinvolte,...); monitora le risorse dell Istituto sia umane sia materiali, interne ed esterne; trova criteri e procedure funzionali, condivise ed omogenee per la stesura del fascicolo personale di ciascun alunno in difficoltà ; promuove interventi atti a realizzare la continuità tra ordini di scuola in collaborazione con la Commissione Continuità; verifica e valuta gli interventi messi in campo a livello di Istituto. REFERENTE COMMISSIONE: Verrastro Filomena Maria Ausilia FS SOSTEGNO AGLI ALUNNI Componenti Scuola dell Infanzia: Garramone Giuseppina, Guarino Annamaria Componenti Scuola Primaria: Arenella Lucia, Galligano Carla, Natella Elisa, Zaccagnino Lucia, Salluzzi Gelsomina, Santangelo Maria Rosaria, Sileo Maria Pina Componenti Scuola Secondaria I grado: Di Mase Giuditta, Guerra Lucia, Sabia Maria Giuseppa, Santangelo Maria Luisa, Rosa Donata 37

38 Commissione Continuità Scuola dell Infanzia/ Scuola primaria/secondaria di 1 grado È coordinata dal docente con l incarico di Funzione Strumentale SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI. - favorisce momenti di raccordo tra i vari ordini di scuola presenti nell Istituto per un confronto ed un armonizzazione degli stili educativi; - rende graduale l inserimento alla scuola primaria e secondaria di I grado prevenendo situazioni di disagio e difficoltà da parte degli alunni; - progetta incontri tra insegnanti dei vari ordini di scuola per il passaggio d informazioni; - cura i rapporti fra i vari ordini di scuola anche attraverso la diffusione di materiali appropriati; - procede alla formazione delle classi prime secondo i criteri approvati dal Consiglio d'istituto e in base alle informazioni raccolte (risultati test oggettivi distrettuali, indicazioni delle insegnanti della scuola dell infanzia e della scuola primaria) - elabora progetti di accoglienza che permettano agli alunni dell ultimo anno della scuola dell infanzia e del quinto anno della Scuola Primaria di conoscere più da vicino l ambiente e le modalità operative della Scuola Secondaria di 1 grado. - propone attività di orientamento per gli alunni dell ultimo anno della scuola secondaria di I grado REFERENTE COMMISSIONE: SileoMariapina FS SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI Componenti Scuola dell Infanzia: Galasso Emilia, Valanzano Rosa, Mancusi Lucia Componenti Scuola Primaria: Lo Giudice Vincenza, Mele Caterina,Centola Concetta, Lacovara Lucia, Gianturco Donata, Imperiale Maria Luisa, Giannini Angela, Pastore Bianca, Verrastro Filomena Maria Ausilia Componenti Scuola Secondaria di I grado: Claps Margherita, Postiglione Raffaela Commissione Sicurezza È coordinata dal Dirigente Scolastico e dal R.S.P.P. collabora con il responsabile d'istituto per tutte le tematiche riguardanti la sicurezza: piano di evacuazione, individuazione e valutazione dei rischi, assegnazione incarichi, eventuali infortuni, segnalazione non conformità. Cura la diffusione del materiale messo a disposizione dalla direzione e dal responsabile della sicurezza e la circolazione delle informazioni all'interno del plesso. Predispone, in collaborazione con il responsabile della sicurezza d'istituto e i colleghi, interventi didattici sulle tematiche della sicurezza. Coordina tutte le operazioni relative al piano di evacuazione. Informagli alunni e i nuovi insegnanti riguardo alle modalità di comportamento in caso di evacuazione; Segnala alla Direzione i bisogni dei docenti e dei collaboratori scolastici in merito alle esigenze formative. REFERENTE COMMISSIONE: Formetta Adriana Dirigente scolastico Componenti Scuola dell Infanzia: Macciò Tiziana, Scelzo Assunta, Componenti Scuola Primaria: Chianese Maria, Piedilato Giuditta, Verrastro Vitina, Pace Elisa, Verrastro Filomena Maria Ausilia Componenti Scuola Secondaria I grado: Colangelo Domenica Maria, Coviello Vito, Mecca Vita Crescenza 38

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